venerdì 29 dicembre 2006

SOLIDARIETA' AI LAVORATORI PRECARI DI FALCONARA

Da oggi i lavoratori precari del Comune di Falconara sono senza lavoro. I loro contratti non saranno rinnovati a causa della ormai nota situazione fallimentare del bilancio comunale.

È un grave danno, in primo luogo per i lavoratori stessi, inutile sottolinearlo, ma è anche un danno per tutta la città, è una ferita profonda che difficilmente si rimarginerà. È un grave problema sociale, che non può e non deve lasciare indifferenti gli abitanti di questa comunità, tanto meno gli amministratori.

Personalmente sono molto amareggiato per come sono andate le cose, credo che effettivamente il deficit finanziario non permette ad oggi di percorrere altre strade, e sono convinto che prima di arrivare a questo, si siano tentate tutte le possibilità.
Ma il disagio rimane tutto.

Vorrei provare ad esprimere tutta la mia solidarietà a questi lavoratori, e ringraziarli per il lavoro che hanno svolto finora. Un lavoro molto spesso essenziale per il buon funzionamento della macchina organizzativa comunale. Falconara è una piccola città quindi molti di questi lavoratori li conosco personalmente, e ho potuto apprezzarne personalmente la capacità, la professionalità, l’entusiasmo che queste donne e uomini hanno dedicato al loro lavoro, seppur in una condizione di precariato.

Vorrei ringraziarli in qualità di cittadino di Falconara e non come consigliere comunale.
Nel ringraziarli, vorrei che venissero accettate le mie scuse, ed ora parlo in qualità di consigliere, per non essere riuscito a garantire loro un diritto che dovrebbe essere essenziale per la dignità di ogni cittadino: il diritto al lavoro.

Ho pensato molto se scrivere o meno queste poche righe, perchè non vorrei che venissero giudicate ipocrite, io so bene che non lo sono.

Auguro a tutti sinceramente di riuscire a trovare un lavoro idoneo alle professionalità, un lavoro con più diritti, un lavoro vero e non precario.
Alla città auguro di uscire al più presto da questa situazione deprimente con le proprie forze, evitando di cadere tra gli artigli di quei poteri forti che da tempo ci sovrastano imitando gli avvoltoi quando individuano una preda debole.

lunedì 25 dicembre 2006

RACCOLTA FONDI PER IL LIBANO A FAVORE DI UN PONTE PER...

Non aggiorno il blog da alcune settimane a causa di un guasto improvviso al computer. Sto utilizzando il computer di un amico che ringrazio per la gentile concessione.
In queste ultime settimane a Falconara sono accadute alcuni fatti degni di essere approfonditi, ritornerò sugli argomenti non appena riavrò il computer riparato.
Per il momento nell'augurare a tutti serene feste, vi segnalo alcuni conti correnti bancari e postali per sostenere l'associazione non governativa di volontariato per la solidarietà internazionale UN PONTE PER... che in questo momento sta raccogliendo fondi per gli aiuti in Libano.

c/c bancario n° 108080; abi 05018; cab 12100 Banca Popolare Etica
c/c postale n° 59927004
intestati a: un ponte per
causale: post-emergenza Libano
vai al sito: www.unponteper.it

domenica 3 dicembre 2006

AL CONSIGLIO DEL 30 NOVEMBRE VOTATI L'ASSESTAMENTO DI BILANCIO 2006 E LA RISTRUTTURAZIONE SOCIETA' DI SERVIZI

Il consiglio comunale del 30 novembre è stato particolarmente importante visti i punti all'ordine del giorno, assestamento del bilancio 2006, ristrutturazione dei servizi di distribuzione del gas metano, dei servizi sociali ed assistenziali e della gestione delle Farmacie comunali.

Riassumendo, il Comune passa i servizi del Cam Reti e Cam Energia di distribuzione e vendita del metano, a Multiservizi-Prometeo, società di rilievo provinciale, allo scopo di ottenere migliori servizi e costi più bassi per i consumatori finali, oltre all'ingresso nella società Multiservizi con una quota del 9% per importanza terzo dopo i Comuni di Ancona e Senigallia.
Inoltre con la costituzione di due nuove società publiche, è previsto l'accorpamento di società già esistenti come quella Sociale "Together Spa", sportiva "Jessie Owens", culturale "Altro tempo", patrimoniale "G.P.C.".

Questo per economicizzare le strutture.

E' stato votato l'assestamento di bilancio 2006 e questo significa un altro passo importante per evitare il dissesto. Nonostante gli sforzi però le azioni di risanamento non sono sufficienti per rispettare il "Patto di stabilità" e questo comporterà alcune inibizioni per l'amministrazione comunale nel 2007 .

Tutti gli atti sono stati votati dalla maggioranza compatta e dal Consigliere Baldassarri della Lista Falconara nel cuore; gli altri: Forza Italia, Alleanza Nazionale, Lista Carletti, sono usciti dalla sala consiliare per protesta, giustificando il gesto il poco tempo utile per studiare la documentazione dei punti all'ordine del giorno.
Nel dibattito i soliti attacchi della destra nei confronti di DS e Margherita e uno sbiadito intervento del consigliere Giorgini per la Lista Carletti (il prof. era assente).

Di seguito uno stralcio del mio intervento:

"Lo sforzo che l’Amministrazione comunale ha fatto per cercare di riportare il bilancio 2006 in condizioni accettabili è stato immane.

Per raggiungere l’obiettivo è costretta a vendere proprietà, a rivedere e sospendere progetti, a limitare i costi, ad aumentare tasse e tariffe.

Tutte azioni che sono necessarie per evitare il dissesto, quindi per evitare danni peggiori alla città.

Non ci sono tuttavia solo tagli e tasse perchè come illustrato bene dal Vice sindaco Piccinini buona parte del bilancio prevede la riqualificazione di molte zone del territorio falconarese.

Quindi credo che adesso l’A.C. debba iniziare con determinazione l’opera di informazione e trasparenza nella città. Non deve essere propaganda ma vera informazione, spiegando bene cosa intendiamo e possiamo fare per Falconara e qual’è esattamente la situazione che questa A. C. si è vista costretta a gestire.

Spiegando la situazione generale: il CAM, le società partecipate ecc., ma anche illustrando alcune particolarità.

Credo che sia interessante far sapere ai cittadini che tra le tante spese che il Comune dovrà sostenere ad esempio c’è anche l’acquisto di un’opera d’arte del valore di 204.000 euro, 400 milioni di lire. Un acquisto deciso dall’Amministrazione Carletti.

204.000 euro che potevano forse essere utilizzati molto meglio, penso ai lavoratori precari.
L’ex sindaco Carletti ed ex iscritto ai DS, durante il Consiglio comunale del 3 novembre ha detto che i partiti sapevano tutto.

Il consigliere Carletti confonde i frequenti incontri conviviali da lui organizzati nei migliori ristoranti della città con alcuni suoi sodali, con il confronto politico che si fa solo nelle sedi di partito.

Il professore da parecchi anni non ha messo piede nella sede dei DS sebbene espressamente più volte invitato, forse ritenendolo un passaggio superfluo.

E’ stato questo il nostro principale errore: non abbiamo avuto la forza, la capacità di esigere le necessarie spiegazioni sui progetti avviati forse accecati dalla prospettiva di cambiare Falconara da una città dormitorio, in una città viva con una nuova identità.

Questa è stata la nostra colpa principale.

Ma da questa responsabilità non può esimersi chi per lo stesso tempo ha vissuto l’esperienza amministrativa in prima persona.

Mi riferisco al consigliere Baldassarri; nella nuova veste di moralizzatore, si dimentica di aver fatto parte del meccanismo per ben 7 anni e da una posizione dalla quale difficilmente potrà dire di non aver visto o saputo, considerando che è stato assessore nella Giunta Carletti.

Nessuno nega il diritto di cambiare idea, c’è chi dice che solo i cretini non cambiano mai opinione, ma il buon gusto richiede almeno un minimo di decenza.
Molto spesso sui giornali è stato scritto che nessuno dell’A.C. ha mai fatto un cenno di solidarietà nei confronti dei lavoratori precari.

Non credo che sia comprensibile ai più solidarizzare e allo stesso tempo essere costretti a non rinnovare i contratti.

Io credo che il miglior segno di solidarietà sia dare certezza nelle scelte future con selezioni trasparenti e con maggiori diritti per chi verrà assunto, senza creare false aspettative.

Purtroppo la situazione dei precari è causata oltre che da una anomalia falconarese, da una degenerazione del sistema occupazionale contenuta in una legge neo liberista fortemente voluta dal passato governo di destra.

Solo cancellando la legge 30 e riscrivendola sarà possibile evitare questa ingiustizia.

Queste sono le cose che dobbiamo andare a spiegare ai cittadini, far capire soprattutto con i fatti che è nostra intenzione riportare Falconara alla normalità, passaggio obbligato per tornare a pensare una città a misura di cittadino.

Spiegare dunque, in maniera seria e responsabile, che i sacrifici richiesti seppur dolorosi sono necessari, al di là delle iniziative populistiche e demagogiche come quelle viste nelle piazze in questi giorni".

sabato 2 dicembre 2006

REVOCARE L'ADESIONE DI FALCONARA ALLA QUADRILATERO

Al consiglio comunale del 30 novembre ho presentato una interrogazione insieme alla consigliera Stacchietti per conoscere gli aggiornamenti del Progetto Quadrilatero.

Il Comune di Falconara ha infatto aderito all’Accordo di Programma con gli atti deliberativi approvati dal Consiglio Comunale n° 116 e 117 del 28.11.2005 alle quali è seguita la delibera del CIPE che approva i progetti delle aree Leader tra cui anche quelle di Falconara.

La nuova amministrazione invece ha espresso forti riserve e visto il poco tempo a disposizione per revocare l'adesione, c'è tempo fino al 27 dicembre, è indispensabile il parere del prossimo Consiglio comunale.

Io ritengo che non si possa far altro che uscire dal Progetto Quadrilatero e gestire il territorio con progetti autonomi.

Di seguito il testo dell'interrogazione:

COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA
Gruppo Consiliare Democratici di Sinistra

Al Sindaco del Comune di Falconara Marittima
Dott. Riccardo Recanatini

Oggetto: interrogazione in merito al Progetto Quadrilatero Marche Umbria

I sottoscritti consiglieri:
· Preso atto della Delibera della Giunta comunale 382 dell’11 agosto 2006 circa l’orientamento sulla opportunità di adesione o revoca al Progetto Quadrilatero Marche-Umbria
· Visto il recente incontro tra Regione Marche e il Ministro delle Infrastrutture
· Viste le dichiarazioni, durante l’assemblea pubblica tenutasi a Castelferretti il 23 novembre scorso, del dirigente all’Assetto e Tutela del Territorio architetto Marincioni circa lo stato di avanzamento degli espropri delle aree leader individuate per avviare il progetto Quadrilatero

INTERROGA

Il Sindaco del Comune di Falconara Marittima per sapere:

o L’attuale stato dell’arte del Progetto Quadrilatero
o Se la riserva all’adesione all’Accordo di Programma degli atti deliberativi approvati dal Consiglio Comunale n° 116 e 117 del 28.11.2005 della Delibera di Giunta 382 dell’11 agosto 2006 è stata superata da fatti nuovi
o Se sono state avviate le procedure per gli espropri nel territorio di Falconara nelle zone leader individuate dal Progetto Quadrilatero

Si richiede risposta orale e scritta

Falconara Marittima, 27 novembre 2006

I Consiglieri Comunali
Claudio Paolinelli
Paola Stacchietti

venerdì 1 dicembre 2006

RIENTRANO I SOLDATI ITALIANI DALL'IRAQ


Oggi è una grande giornata per l'Italia e per la Democrazia. Oggi grazie al ritiro dei soldati italiani dall'Iraq torna ad essere rispettata la Costituzione italiana. L'Italia ripudia la guerra... non ce lo dobbiamo mai più dimenticare.

La guerra in Iraq ha causato la morte di 39 italiani ed è costata all'Italia oltre 1.500 milioni di euro.
Fino ad oggi la missione irachena è costata agli Stati Uniti quasi 336 mila miliardi di dollari. Sarebbero 655 mila i civili, iracheni e non, che hanno perso la vita dall´inizio della guerra. Una cifra enorme per una guerra, occorre tenerlo sempre a mente, che è iniziata grazie a delle bugie dei Governi americano e Inglese.

Al tempo stesso nessuno degli obiettivi che questa "GUERRA UMANITARIA" si era prefissata è stato raggiunto. Anzi, il terrorismo nel mondo è aumentato e gli iracheni che dovevano ricevere la democrazia, vivono in un continuo crescendo di violenze e stragi.

L'ammaina bandiera italiana nel territorio iracheno è una grande vittoria del movimento pacifista.
Oggi è un grande giorno, ora bisogna pensare di trasformare la presenza militare in Afghanistan in concreti aiuti cooperativi, e impegnarsi a risolvere il problema principale medio-orientale che rimane comunque sempre quello, annoso tra Israele e Palestina.

martedì 28 novembre 2006

UCCIDETE LA DEMOCRAZIA IL FILM SULLE ELEZIONI DI APRILE

Ho appena visto il film documentario Uccidete la democrazia di Beppe Cramagnani ed Enrico Deaglio.

Penso che sia utile e molto interessante la visione di questo film, ci fa ripercorrere tutti quei momenti di smarrimento con i quali abbiamo vissuto la notte dei risultati elettorali. Il merito di questo film sta nel proporre un servizio giornalistico d'inchiesta, sempre più raro nel nostro paese, un documentario che denuncia molte delle anomalie accadute quella notte ed ancora senza risposta.

Purtroppo il DVD è di difficile reperimento nelle edicole e i mezzi di informazione mi sembra evitino l'argomento che pure ha aperto la discussione nel mondo politico. Solo Lucia Annunziata e Enrico Vaime e Maurizio Crozza nei loro programmi ne hanno parlato.

Se non riuscite a trovare il DVD o non intendete spendere 17 euro per l'acquisto, ma siete comunque interessati alla visione, vi segnalo che si stanno organizzando video proiezioni del film in molte città. Ad Ancona mercoledì 29 Novembre, ore 21.30 presso il Circolo ARCI Thermos -Via San Martino, 10 - ingresso libero -

http://www.diario.it/index.html

lunedì 27 novembre 2006

IL CONSIGLIO COMUNALE DEL 27 NOVEMBRE 2006

Oggi c'è stato il Consiglio comunale. Tra il pubblico alcuni lavoratori della Cooperativa intervento 4 che hanno esposto un paio di cartelli in silenzio a segnalare la loro condizione di precari.

Atmosfera strana, alcune assenze ma la seduta si è svolta senza particolari problemi. Tutti i punti all'ordine del giorno (vedi i post precedenti) sono stati discussi e votati come ci si aspettava.

Il programma di risanamento dell'Amministrazione va avanti.

Con sorpresa della minoranza è passata una mozione proposta dal gruppo di Alleanza Nazionale contro l'aumento delle tariffe degli autoservizi pubblici. L'appuntamento con il Consiglio comunale è fissato a giovedi prossimo 30 novembre.

venerdì 24 novembre 2006

CONSIGLIO COMUNALE DEL 30 NOVEMBRE 2006

Convocazione Consiglio comunale. Giovedì 30 Novembre 2006 alle ore 15,00 presso la sala convegni del castello di Falconara Alta

per discutere il seguente Ordine del Giorno:

1. COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
2. COMUNICAZIONI DEL SINDACO
3. INTERROGAZIONI ORALI
4. ASSESTAMENTO GENERALE DI BILANCIO PER L’ESERCIZIO FINANZIARIO 2006 – MODIFICA AL PIANO INVESTIMENTI 2006/2008 E VARIAZIONE ELENCO ANNUALE 2006 DELLE OO.PP.
5. PIANO DI INIZIATIVA PRIVATA "PARROCCHIA E ASILO INFANTILE DI CASTELFERRETTI" – DECISIONE SULLE OSSERVAZIONI E ADOZIONE DEFINITIVA
6. DEFINIZIONE DELL’ASSETTO ORGANIZZATIVO E FUNZIONALE DEL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE E VENDITA GAS
METANO PER IL TERRITORIO COMUNALE DI FALCONARA – RELATIVO ATTO DI INDIRIZZO NEI CONFRONTI DELLA CAM RETI SPA, CAM ENERGIA SPA E MULTISERVIZI SPA – PROVVEDIMENTI CONSEQUENZIALI
7. RISTRUTTURAZIONE DEL SISTEMA DEI SERVIZI A RILEVANZA NON ECONOMICA A CONTENUTO SOCIALE ED ASSISTENZIALE – MISURE PER LA SALVAGUARDIA DELLA EFFETTIVITA’ E CONTINUITA’ DELL’INDIRIZZO POLITICO ED AMMINISTRATIVO SUI SOGGETTI DI DERIVAZIONE COMUNALE PREPOSTI ALLA EROGAZIONE DEI SERVIZI IN QUESTIONE – CONSEGUENTE MODIFICA ALLO STATUTO COMUNALE PER L’INSERIMENTO DI APPOSITA DISPOSIZIONE ABILITATIVA DEGLI ASSESSORI COMPETENTI ALLA ASSUNZIONE DELLA CARICA DI COMPONENTI DEGLI ORGANI AMMINISTRATIVI DEI PREDETTO SOGGETTI EROGATORI DEI SERVIZI -DETERMINAZIONI CONSEQUENZIALI

mercoledì 22 novembre 2006

CONSIGLIO COMUNALE DEL 27 NOVEMBRE 2006

Convocazione Consiglio comunale. Lunedì 27 Novembre 2006 alle ore 15,00 presso la sala convegni del castello di Falconara Alta

per discutere il seguente Ordine del Giorno:

1. COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
2. COMUNICAZIONI DEL SINDACO
3. INTERROGAZIONI
A. INTERROGAZIONE ORALE - COMPENSI AI DIRIGENTI COMUNALI – PROPOSTA DAL GRUPPO “FORZA ITALIA”
B. INTERROGAZIONE ORALE - CONDIZIONI PRECARIE DEGLI AUTOMEZZI PER LA RACCOLTA DEI RIFIUTI DEL CAM SPA - PROPOSTA DAL GRUPPO “RIFONDAZIONE COMUNISTA”
C. INTERROGAZIONE ORALE URGENTE - RAPPORTI TRA IL COMUNE DI FALCONARA M.MA ED IL CAM SPA - PROPOSTA DAL GRUPPO “FORZA ITALIA”
4. APPROVAZIONE VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE – SEDUTA DEL 29/09/06 (ESTRATTO DAL N. 69 AL N. 75)
5. REGOLAMENTO PER L’ADESIONE ALL’ACCERTAMENTO
6. ALIENAZIONE IMMOBILI COMUNALI – ATTO DI INDIRIZZO AI FINI DEL FINANZIAMENTO DEI DEBITI FUORI BILANCIO
7. ART. 194 DEL D.LGS. 18/8/2000 N° 267 - RICONOSCIMENTO DI LEGITTIMITA' DI DEBITI FUORI BILANCIO E PROVVEDIMENTI DI FINANZIAMENTO
8. ART. 194 DEL D.LGS. 18/08/2000 N. 267 - RICONOSCIMENTO DI LEGITTIMITA' DI DEBITI FUORI BILANCIO RELATIVI A SPESE IN CONTO CAPITALE E PROVVEDIMENTI DI FINANZIAMENTO
9. PIANO DI RECUPERO DI INIZIATIVA PRIVATA AREA EX ENEL – ADOZIONE
10. INDIRIZZI PER LA REDAZIONE DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO DI FALCONARA ALTA
11. INDIRIZZI PER LA REDAZIONE DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO DI CASTELFERRETTI
12. NOMINA “COMMISSIONE COMUNALE PER LA TOPONOMASTICA” E MODIFICA “CRITERI GENERALI PER LA DENOMINAZIONE DI VIE, PIAZZE, MONUMENTI, LAPIDI E SCUOLE”
13. MOZIONE CONTRO L’AUMENTO DELLE TARIFFE DEGLI AUTOSERVIZI PUBBLICI – PROPOSTA DAL GRUPPO “ALLEANZA NAZIONALE”
14. MOZIONE SULLA CANCELLAZIONE DELLA FACOLTA’ DEL CONTRIBUENTE DI DEVOLVERE IL 5 PER MILLE IN FAVORE DI ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO, NON PROFIT E DEL TERZO SETTORE (FINANZIARIA 2007) – PROPOSTA DAL GRUPPO “ALLEANZA NAZIONALE”
15. ORDINE DEL GIORNO – CONTRARIETA’ ALLA FINANZIARIA DEL GOVERNO PRODI – PROPOSTO DAL GRUPPO “ALLEANZA NAZIONALE”

sabato 18 novembre 2006

LA NUOVA TESSERA DEI DS DISCRIMINA?

Questa volta voglio uscire dai confini della città per dire alcune cose riguardo al particolare momento che sta vivendo il partito dei Democratici di Sinistra a livello nazionale in preparazione del congresso che sancirà o meno la nascita del Partito Democratico. Pubblico una mia lettera inviata all'Unità oggi in merito alla nuova tessera di adesione del 2007. Non so se verrà pubblicata dall'Unità, ma voglio comunque trascriverla qua.

"Cara Unità, come spesso faccio anche sabato scorso ho acquistato una copia del vostro giornale, e la prima cosa che mi è saltata all'occhio è stato il riquadro in basso a destra per la campagna del tesseramento ai Ds del 2007.

Sulla tessera sono rappresentati due simboli distesi su un prato: uno dell'Ulivo attorno al quale sono assiepati un gruppo di bambini felici con un adulto, l'altro simbolo è quello dei Ds vicino al quale si vede un solo bambino completamente isolato dall'altro gruppo.

Io non so cosa volessero trasmettere i creativi che hanno ideato l'immagine della nuova tessera, ma vorrei dare la mia interpretazione.

Attorno l'Ulivo c'è la felicità dei bambini che rappresentano il nuovo che avanza, sorvegliati da un adulto che invece è il vecchio che rimane. Il bambino con la maglia a righe solo e pensieroso rappresenta invece chi crede che il partito dei DS non debba scomparire, e per questo motivo che se ne sta solo e ignorato dal gruppo felice.

Io credo che la tessera rappresenti un vero e proprio ossimoro visivo, infatti se lo slogan recita: 2007 crescere insieme, l'immagine è chiaramente in antitesi dal momento in cui c'è un bambino discriminato. Ora se la tessera fosse uno annuncio pubblicitario, andrebbe segnalata al garante per la pubblicità come pubblicità ingannevole.

Io mi sento rappresentato dal bambino con la maglia a righe anche perchè come da tradizione del mio partito, i DS, sto da sempre dalla parte dei più deboli contro le discriminazioni, e comunque sono convinto che di bambini con la maglia a righe in Italia e nel nostro partito ce ne siano molti, quindi mi permetto di incitare parafrasando Marx: BAMBINI CON LA MAGLIA A RIGHE DI TUTTO IL MONDO UNITEVI. "

domenica 12 novembre 2006

... GLI E' TUTTO SBAGLIATO, TUTTO DA RIFARE...

Ho aspettato un po’ di tempo prima di scrivere qualcosa sul passato consiglio comunale del 3 novembre scorso. Avevo bisogno di metabolizzare la quantità di opinioni, di dichiarazioni, che si sono espresse in quel contesto.

Punto focale naturalmente è la situazione finanziaria, che giorno dopo giorno appare sempre più complessa, la mia impressione è che difficilmente ne verremo fuori. Infatti quando sembra di riuscire in qualche modo a far quadrare i conti almeno per il 2007, subito si scopre un’altra magagna che ci fa ripiombare da punto a capo.

Cercherò di fare considerazioni per quanto possibile in ordine cronologico, quindi torno al 3 novembre per cercare di ricreare l’atmosfera che si respirava in quel consiglio comunale. La giunta e i consiglieri sono stati accolti dalla protesta peraltro molto corretta dei lavoratori precari del comune di Falconara e delle varie società e cooperative collegate, i quali per sottolineare la loro legittima preoccupazione di non vedersi rinnovare i contratti di lavoro, hanno piazzato all’ingresso e all’interno della sala del consiglio molte sagome umane cartonate, a rappresentare la loro condizione di “lavoratori invisibili”. Per il risanamento del bilancio ovviamente sono previsti molti tagli, e tra questi anche quelli del personale.

Il consiglio entra nel vivo con una relazione del vice sindaco e assessore al bilancio Piccinini con la quale illustra la situazione e la necessaria “cura da cavallo” per cercare di equilibrare il bilancio. Quindi viene illustrata la necessità di aumentare alcune tasse e tariffe come ICI e Trsu, nonchè di razionalizzare tutti i costi e provvedere alla vendita di immobili di proprietà comunale e di disdire tutti gli i locali in affitto considerati non essenziali.

Inizia la discussione e partono gli interventi dei vari consiglieri comunali. Voglio segnalare quello dell’ex sindaco Giancarlo Carletti ora consigliere di minoranza. Sembra incredibile che ad un passo dal dissesto egli continui a sostenere la giustezza della politica delle spese incontrollate ed esagerate per le attività culturali attraverso mutui che ora sono la causa principale dell’indebitamento comunale. È incredibile anche abbia sorvolato sul problema dei debiti fuori bilancio che pesano per alcuni milioni di euro. L’ex sindaco ha dichiarato che i partiti che lo hanno sostenuto nelle sue due amministrazioni sapevano tutto. Carletti per la verità nonostante i numerosi inviti a discutere delle varie azioni di governo della città con gli organi direttivi del partito dei DS di Falconara, in tutti gli anni trascorsi non si è mai fatto vedere, non si è mai degnato di confrontarsi con il suo partito di riferimento, e condividere le sue idee per la città. Forse l’ex sindaco confonde i frequenti incontri conviviali serali (sembra a spese dei cittadini) con alcune persone fidate, e la dialettica politica nelle sedi ufficiali.

Alla domanda precisa: come evitare il dissesto posta al professor Carletti da alcuni consiglieri, basta andare a leggere una intervista al Corriere Adriatico pubblicata sul blog http://listacarletti.blogspot.com/ dell’ex assessore Fausto Api durante la recente campagna elettorale che qui trascrivo letteralmente: problemi risorse economiche. Qualche idea originale per ovviare alla diminuzione di trasferimenti?
Spero in un ripensamento del governo Prodi sui tagli agli Enti locali. Altrimenti a subire la conseguente riduzione dei servizi sono i cittadini. Quanto al reperimento di risorse, occorre coinvolgere tutte le realtà produttive (imprese, professionisti) che beneficeranno dallo sviluppo della città e del territorio. E’ il concetto della “partecipazione sociale” sviluppabile con Fondazioni ed enti misti in grado di attrarre risorse per finanziare sociale (anziani, handicap, minori), cultura (teatro, musica, arte) e strutture (parcheggi e riqualificazione urbana).

Questa è stata l’unica preoccupazione, dunque le conseguenze che subiranno i cittadini sono causa del governo Prodi e non della scellerata politica debitoria di almeno cinque anni di amministrazione.

Vorrei passare a segnalare l’intervento del consigliere Baldassarri il quale cerca di farsi una nuova verginità politica attaccando tout-court Ds e Margherita senza ricordare che lui stesso è stato assessore nella Giunta Carletti per ben 7 anni quindi anche lui responsabile.

Purtroppo sento imbarazzo per me e per il mio partito, i DS, perchè effettivamente come minimo siamo colpevoli di non aver controllato e di non aver capito in tempo la situazione. Credo che una profonda autocritica nel partito debba essere fatta, ci permetterebbe di superare questa grave difficoltà, e di riprendere il percorso politico senza impacci.

In ultimo voglio segnalare che nel frattempo la situazione economica del comune è ulteriormente peggiorata a causa della società di servizi partecipata CAM che a fronte di un bilancio dichiarato in attivo è risultato in passivo di oltre 2.5 milioni di euro secondo il documento redatto dalla società di controllo kpmg. Ora i conti del Comune sono setacciati dalla Guardia di Finanza inviata dalla Corte dei Conti.

Infine una considerazione sulla situazione dei precari, ho letto attraverso il loro blog delusione e rabbia per un futuro che non appare al momento positivo, capisco la loro ira, non credo però che si debba incolpare gli attuali amministratori per questo stato di cose, ma nemmeno esaltare l’operato dell’ex sindaco visto che molti lo ringraziano per aver dato loro un posto di lavoro senza capire che ora lo stanno perdendo proprio a causa di troppe assunzioni facili.

Durante l’ultimo Consiglio comunale vari consiglieri io compreso si sono cimentati in alcune citazioni, adesso vorrei concludere con una frase famosa non molto ottimista ma credo aderente alla situazione che stiamo vivendo, è di Gino Bartali "...gli è tutto sbagliato, tutto da rifare...".

venerdì 3 novembre 2006

INTERVENTO AL CONSIGLIO COMUNALE DEL 3 NOVEMBRE

Tornerò a scrivere di questo consiglio comunale. Nel frattempo pubblico il mio intervento.

"È nostro dovere cercare di evitare il dissesto, il lavoro svolto in questi mesi dal sindaco dagli assessori è stato duro e gravoso. Tutti si devono rendere conto che trovare una via d’uscita in una situazione così critica è un pò come cercare di scavare un tunnel con un cucchiaio.

Personalmente credo che dovremmo continuare a scavare e non arrenderci alla pur buia realtà. Fermarsi significherebbe annullare ogni progetto, ogni idea. Porterebbe la città in uno stato di depressione dal quale difficilmente si riprenderà. Non può essere questo, ciò che vogliamo.

La possibilità di riportare Falconara alla normalità c’è e la dobbiamo perseguire.

Dobbiamo avere la consapevolezza che questo significa sacrifici per i cittadini, quindi abbiamo il dovere di spiegare dettagliatamente, come intendiamo procedere e dimostrare con i fatti che questa amministrazione è diversa dalle precedenti. Dobbiamo convincere i cittadini che veramente la cosa pubblica è gestita in maniera chiara e partecipata, così come abbiamo dichiarato durante la recente campagna elettorale. È necessario che questa amministrazione comunale renda pubbliche quali sono le priorità, individuare cosa bisogna salvaguardare.

Cosa è più importante: lo sviluppo della città, la cultura, l’attenzione per il sociale, il lavoro.

Io credo che la priorità deve essere la tutela sociale e il lavoro. Tutelare le fasce svantaggiate della città deve essere la nostra priorità. La nostra coalizione di maggioranza ha tradizioni popolari, da sempre vicina ai più deboli, sia per motivazioni di carattere cattolico che per filosofie socialiste. I nostri elettori si aspettano azioni legate alla solidarietà ed all’equità. Norberto Bobbio affermava che “coloro che si proclamano di sinistra danno maggiore importanza nella loro iniziativa politica, a ciò che rende gli uomini uguali, o ai modi di ridurre le disuguaglianze”, Alcide De Gasperi sottolineava in uno dei suoi famosi discorsi il “bisogno di provvedere prima ai più poveri e disagiati: salvaguardare la libertà della persona umana nella sua sfera economica, perchè questa è l’involucro della sua libertà spirituale”.

Ho scomodato due pezzi da novanta della nostra storia politica perchè mi aiutano a dire che ora, in questa fase delicata della vita di questa città, dobbiamo fare scelte che devono andare in quel senso. Non è possibile penalizzare chi già si trova in posizioni sfavorite. Mi riferisco ad esempio alle persone che dipendono dai servizi dedicati ai disabili, agli anziani a basso reddito e ad altri soggetti emarginati.
Servizi che in gran parte sono possibili a Falconara grazie all’impegno di numerosi lavoratori. Sono lavoratori atipici, precari, che svolgono la loro attività con professionalità, con pochi diritti e nessuna certezza, quindi anche loro, anche se in termini diversi, si trovano in una condizione di disuguaglianza. Utilizzati anche dalle amministrazioni pubbliche in maniera smodata grazie proprio al basso costo e alla mancanza di doveri nei loro confronti. L’utilizzo di questa forma di contratto lavorativa è dovuta ad una legge sul lavoro (legge 30) fortemente voluta dal governo della destra.

La lotta al precariato invece è in testa agli impegni del Governo Prodi e lo deve essere anche nelle amministrazioni di centro-sinistra delle periferie.

A Falconara l’anomalia dei lavoratori precari è particolarmente evidente. A partire dal numero degli assunti: c’è stata indubbiamente una situazione che a qualcuno è “scappata di mano”. Si è data a troppe persone una aspettativa non sostenibile per le casse comunali. È vero, nell’assunzione del personale spesso non c’è stata alcuna selezione. Ma non è possibile colpevolizzare chi per motivi contingenti, nella difficoltà di trovare un posto di lavoro, ha dovuto servirsi del sistema più diffuso in Italia. Piuttosto dovremmo condannare chi ha usato la leva della raccomandazione per scopi personali, sfruttando situazioni di necessità. Sembra chiaro che alcuni occupano quei posti grazie a cognomi noti. Ma noi non siamo stati eletti con l’incarico di epuratori. Il problema del clientelismo deve rimanere nelle coscienze degli interessati.

Dobbiamo invece dare certezze che quanto avvenuto sinora non accadrà mai più, e lo possiamo fare solo se ad esempio detteremo regole precise per le future assunzioni, che rifuggano a tentazioni di carattere clientelare o a direttive di Partito.

E poi dobbiamo valutare un fatto secondo me molto importante: non rinnovare il contratto a molti lavoratori comporta a sua volta un problema sociale: bisogna ricordare che queste persone da un lato non avranno più un reddito seppur piccolo, dall’altro dovranno contribuire al risanamento delle casse comunali per mezzo degli aumenti delle tasse e delle tariffe.

Ora pur nella consapevolezza che le cosiddette pieghe di bilancio sono praticamente asciutte, chiedo al sindaco e alla giunta di impegnarsi affinchè da qui alla presentazione del bilancio preventivo si possa determinare una via d’uscita, anche coinvolgendo la Regione Marche, che garantisca il rinnovo dei contratti di un numero adeguato di lavoratori precari, in maniera tale da poter dare giusta continuità alle idee che le nostre tradizioni culturali e politiche pretendono, oltre che permettere una normale attività dei servizi sociali e culturali essenziali per la città.

Vorrei segnalare in ultimo e concludo, l’accordo quadro per la definizione dei criteri relativi alla stipula dei contratti di collaborazione coordinata e continuativa stipulato dalla Provincia di Ancona con le organizzazioni sindacali. L’accordo ha come finalità il riconoscimento di alcune garanzie contrattuali come la sospensione della prestazione per malattia, per maternità, per le ferie, definendone i relativi aspetti economici. Considerare positivamente l’accordo della Provincia di Ancona, adattandolo alle necessità della nostra amministrazione comunale, significherebbe iniziare un primo importante passo per la lotta alla precarietà.

Mi rendo perfettamente conto che l’alternativa del commissariamento è cosa ben peggiore dei tagli e dei rincari che ci accingiamo a fare, e quindi non auspicabile, per questo motivo il mio impegno è volto a sostenere tutte quelle azioni che assicureranno sia il risanamento finanziario del Comune, sia quelle per lo sviluppo di Falconara, condizioni senza le quali la città verrebbe fortemente penalizzata".

mercoledì 1 novembre 2006

COMPLETATE LE NOMINE DI TUTTE LE COMMISSIONI CONSILIARI

Lucia Luccarini (DS) è il nuovo presidente della commissione I (Bilancio) vicepresidente Lucio Virgulti (AN)
Andrea Rossi (Margherita) è il nuovo presidente della Commissione II (Urbanistica) vicepresidente Alessia Cerioni (Forza Italia).
Rosa Pieroni ( DS) è il nuovo presidente della commissione III (Cultura, Turismo, Sport ), vice presidente Elena Tanzarella (AN) .
Claudio Paolinelli (DS) è il nuovo presidente della commissione IV (Ambiente), vice presidente il consigliere Goffredo Brandoni (FI).
Sergio Badialetti (Verdi) è il nuovo presidente della V (Sicurezza, Viabilità), vice presidente Goffredo Brandoni (Forza Italia)
Carla Cinti (Prc) è il nuovo presidente della commisione VI (Servizi Sociali), vice presidente Gilberto Baldassarrri (Falconara nel cuore)

CONSIGLIO COMUNALE DEL 3 NOVEMBRE 2006

Convocazione Consiglio comunale presso la sala convegni del castello di Falconara Alta Venerdì 3 Novembre 2006 alle ore 14,30 per discutere il seguente Ordine del Giorno:

1. COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
2. COMUNICAZIONI DEL SINDACO
3. INTERROGAZIONI
A. INTERROGAZIONE ORALE - FURTI NELLE ABITAZIONI A ROCCA MARE – PROPOSTA DAL GRUPPO “FORZA ITALIA”
B. INTERROGAZIONE ORALE - NUOVA SEDE DEL SERVIZIO POLIZIA MUNICIPALE – PROPOSTA DAL GRUPPO “FORZA ITALIA”
4. APPROVAZIONE VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE – SEDUTA DEL 18/09/06 (ESTRATTO DAL N. 54 AL N. 68)
5. RATIFICA VARIAZIONE BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZIO 2006 (1)
6. A.S. CONSORZIO GORGOVIVO - PRESA D'ATTO E RICOGNIZIONE DELIBERE N. 3 DELL'1/12/05 E N. 2 DEL 27/03/06 DELL'ASSEMBLEA CONSORTILE - INDIVIDUAZIONE DATA DI DECORRENZA DELL'EFFETTO DI RETROCESSIONE - INTEGRAZIONE E PUNTUALIZZAZIONE DELIBERA C.C. N. 59 DEL 18/09/06
7. ATTO DI INDIRIZZO PER LA REDAZIONE DEL BILANCIO PREVENTIVO 2007
8. NOMINA COMMISSIONE CONSULTIVA COMUNALE DI CUI ALL' ART. 6 DEL VIGENTE
REGOLAMENTO PER L' ESERCIZIO DELL' ATTIVITA' DI BARBIERE PARRUCCHIERE UOMO DONNA ESTETISTA
9. APPROVAZIONE NUOVO SCHEMA DI CONVENZIONE PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI TESORERIA - ART. 210 D.LGS N. 267/2000
10. PIANO DI RECUPERO DI INIZIATIVA PRIVATA AREA EX ENEL – ADOZIONE
11. INDIRIZZI PER LA REDAZIONE DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO DI FALCONARA ALTA
12. INDIRIZZI PER LA REDAZIONE DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO DI CASTELFERRETTI
13. NOMINA “COMMISSIONE COMUNALE PER LA TOPONOMASTICA” E MODIFICA “CRITERI GENERALI PER LA DENOMINAZIONE DI VIE, PIAZZE, MONUMENTI, LAPIDI E SCUOLE”
14. MOZIONE CONTRO L’AUMENTO DELLE TARIFFE DEGLI AUTOSERVIZI PUBBLICI – PROPOSTA DAL GRUPPO “ALLEANZA NAZIONALE”
15. MOZIONE SULLA CANCELLAZIONE DELLA FACOLTA’ DEL CONTRIBUENTE DI DEVOLVERE IL 5 PER MILLE IN FAVORE DI ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO, NON PROFIT E DEL TERZO SETTORE (FINANZIARIA 2007) – PROPOSTA DAL GRUPPO “ALLEANZA NAZIONALE”
16. ORDINE DEL GIORNO – CONTRARIETA’ ALLA FINANZIARIA DEL GOVERNO PRODI – PROPOSTO DAL GRUPPO “ALLEANZA NAZIONALE”

giovedì 26 ottobre 2006

LA REGIONE DICE NO ALLE CENTRALI API

La voce circolava già ieri, la notizia è in effetti una ottima notizia. I partiti di maggioranza della Regione Marche hanno deciso che il Piano Energetico Ambientale Regionale non si deve modificare, quindi il progetto dalla società API di costruire due nuove grandi centrali all'interno della raffineria di Falconara è stato bocciato perchè incompatibile.

Ora l'ultima decisione spetta al ministero delle attività produttive. Il ministro Bersani dovrà valutare tenendo conto del parere negativo della Regione Marche.

Domani comunque tutti a Falconara alle ore 17.30 in Piazza Mazzini per la Manifestazione contro le centrali organizzata dai partiti di Centro-Sinistra di numerosi Comuni della Vallesina

mercoledì 25 ottobre 2006

240 PRECARI A RISCHIO

Oggi pomeriggio si è tenuta la seconda assemblea dei lavoratori precari che lavorano per il Comune di Falconara direttamente e indirettamente (uff. comunali, cooperative e società Together). Erano presenti 70-80 persone.

I rappresentanti sindacali di CGIL, CISL., UIL hanno coordinato l’incontro che naturalmente verteva sul futuro prossimo dei numerosi lavoratori atipici (240?) considerando che i contratti scadono tutti entro il 31 dicembre 2006.
Ho saputo, che alla riunione hanno partecipato alcuni esponenti dei partiti politici di Alleanza nazionale e Forza Italia, consiglieri comunali, i quali si sono resi disponibili come portavoce della richiesta dei precari di un Consiglio comunale aperto.

Vorrei ricordare che la situazione dei precari in quanto tale è causata dall’applicazione della legge 30, una legge fortemente voluta dal Governo Berlusconi, in nome della flessibilità “regola necessaria allo sviluppo di concezione neoliberista”, una norma che di fatto ha annullato molti dei diritti che i lavoratori erano riusciti ad ottenere in anni di lotte.

Quindi, a mio avviso, la presenza in quella riunione di esponenti politici che in questi ultimi anni hanno sostenuto una legge di quel tipo è stata quanto meno inopportuna. Ma c’è di più. Proprio quei consiglieri meno di un mese fa in consiglio comunale, si sono espressi contrari al riconoscimento dei debiti comunali fuori Bilancio, auspicando la dichiarazione di dissesto. Ora molti di voi sapranno che dichiarare il dissesto comunale significa che verrà nominato un commissario, il quale avrà come unico obiettivo quello di portare il bilancio a pareggio nel minor tempo possibile abbattendo tutti i costi, e questo causerà sicuramente il mancato rinnovo dei contratti ai precari, ma non solo, le tariffe e le tasse comunali saranno elevate al massimo possibile, e molto altro.
Ecco perché la presenza di quei consiglieri alla riunione dei precari mi è sembrato frutto di uno squallido opportunismo.

A parte questa precisazione il problema dei precari rimane tutto. Lunedì prossimo ci sarà una riunione di maggioranza in Comune, per parlare proprio di bilancio preventivo. Solo allora cominceremo ad avere una idea più chiara sul futuro della città e quindi anche dei precari.

Intanto credo che sia utile iniziare ad informare i cittadini su quanto sia importante la presenza dei lavoratori precari per il funzionamento dei principali servizi comunali, e cominciare a sottolineare che senza la presenza dei precari, o dei lavoratori delle cooperative molti servizi essenziali come le mense scolastiche, la biblioteca, i servizi sociali, scuolabus, non saranno più garantiti. Quindi far capire che allo stato attuale “eliminare i precari” significa per la città rinunciare a servizi essenziali. L’altro passo da compiere potrebbe essere il coinvolgimento della Regione Marche, proprio per evitare che alcuni servizi essenziali vengano soppressi.


Il BLOG dei precari falconaresi http://falcoprecari.blogspot.com/

lunedì 23 ottobre 2006

I NUOVI PRESIDENTI DELLE COMMISSIONI CONSILIARI III E IV

Oggi sono state convocate le Commissioni Consiliari III e IV per eleggerne i Presidenti e i Vice presidenti:

Rosa Pieroni ( DS) è il nuovo presidente della commissione III (Cultura, Turismo, Sport ), vice presidente Elena Tanzarella (AN) .
Claudio Paolinelli (DS) è il nuovo presidente della commissione IV (Ambiente), vice presidente il consigliere Goffredo Brandoni (FI).

martedì 17 ottobre 2006

IL VALORE DELLE IDEE


Il valore delle idee è un buon titolo per una iniziativa che nasce con l'intenzione di avviare nella città la Democrazia Partecipata.

Attivare questa buona pratica è sempre stata l'intenzione dell' amministrazione comunale, basta ricordare lo slogan del centro-sinistra in campagna elettorale: Partecipazione, Trasparenza, Continuità.

L'esperienza di Democrazia Partecipata nella nostra città è partita sabato 14 ottobre dalla Sala Convegni del Castello di Falconara Alta con un seminario dal tema “La democrazia partecipata – costruiamo insieme la nostra città”. Tra i relatori il Sindaco Riccardo Recanatini, l'assessore alla Partecipazione Massimo Marcelli Flori, l’assessore all’Urbanistica Carlo Brunelli, Rita Colantonio, docente alla Politecnica delle Marche e Pierpaolo Fanesi, responsabile dei processi partecipativi del comune di Grottammare.

Si dà inizio dunque ad un percorso impegnativo ma che sicuramente darà buoni frutti.
I cittadini potranno intervenire direttamente sulle problematiche con suggerimenti sui vari temi, durante degli incontri che sono stati programmati.

La città per facilitare l'organizzazione è stata virtualmente divisa in zone, ed ogni zona avrà la sua assemblea pubblica con gli amminitratori.

Partirà una raccolta capillare delle varie segnalazioni su bilancio, urbanistica, lavori pubblici, servizi, viabilità, cultura, sport e tutti gli altri temi che possono coinvolgere il tessuto cittadino.

Mi sembra che questa nuova amministrazione abbia un approccio con i cittadini molto diverso di quello delle passate amministrazioni. Noi cittadini non possiamo perdere una occasione così importante che ci fa partecipi e responsabili del futuro della nostra città. L'unico modo per contribuire è partecipare attivamente.

Queste sono le date dei prossimi incontri della Giunta e i cittadini, tutti alle ore 21.00:

Zona Fiumesino – Poiole venerdì 3 novembre Circolo Arci di via Fiumesino.
Zona Palombina Vecchia – via Italia giovedì 9 novembre Aula Magna Ist. tecnico comm. Serrani Via Santarosa 2.
Zona Centro – Villanova giovedì 16 novembre Centro PIU' Via Roma 2.
Zona Castelferretti – Stadio – Tesoro giovedì 23 novembre Circolo Ricreativo Quercetti Via Cuneo 2.
Zona Falconara Alta – Barcaglione giovedì 30 novembre Circolo Operaio Mutuo Soccorso Via Costa 9.

http://www.comune.falconara-marittima.an.it/

martedì 10 ottobre 2006

LA PACE COSTRUITA DALLE CITTA' DEI DIRITTI UMANI



Dal 5 al 7 ottobre a Perugia , nella sala dei Notari del Palazzo dei Priori, una delle più belle sale del mondo, si è tenuto il meeting internazionale degli Enti Locali per la Pace e i diritti Umani. Ho avuto l’opportunità di partecipare sabato 7 ottobre all’assemblea Nazionale straordinaria degli Enti Locali “La pace costruita dalle città dei diritti umani”.

Il Comune di Falconara infatti ha da poco aderito al coordinamento nazionale, e questa è stata la prima partecipazione ad una iniziativa di questo tipo.

Lo scenario è imponente e carico di storia, la sala dei Notari meravigliosamente affrescata con immagini sacre e profane del 300, è una cornice che impreziosisce ancora di più le nobili intenzioni dell’iniziativa. In questa sala vorrei ricordare che si sono incontrati Gorbaciov e Reagan nel 1987 per firmare il patto per il disarmo.

Gli scettici potrebbero pensare che questi incontri siano per persone idealiste ed ingenue, invece la sala è gremita di persone di molte nazionalità diverse in attesa dell’inizio del dibattito; Sindaci, Assessori, Presidenti, Consiglieri, tutti presenti non solo per ascoltare, ma anche per confrontarsi e scambiarsi progetti ed idee sui diversi temi, tutti consapevoli che l’esperienza maturata in tutto questo tempo serve per trasformare le iniziative di pace in politiche di pace.

Quest’anno si festeggia il 20° anniversario della costituzione del coordinamento per la pace e la giornata ha un sapore anche celebrativo, ma soprattutto è l’occasione per riflettere su quanta strada è stata percorsa fino ad ora con il prezioso impegno per la pace di persone del calibro di Giorgio La Pira, di Ernesto Balducci, di Umberto Pagliacci, e di Antonio Papisca presente all’assemblea.

I lavori si sono focalizzati sul raggiungimento dell’obiettivo del millennio, un patto sottoscritto da ben 189 Capi di Stato e di Governo nel settembre del 2000, tutti si sono impegnati a lavorare per un mondo più equo per tutti entro il 2015. Si è ribadita l’importanza della cancellazione del debito, del dramma di un continente come l’Africa, della necessità della cooperazione ma anche degli interventi per il commercio nella Banca Mondiale.

In questa sfida, attore principale è proprio l’Ente Locale, che può sensibilizzare i cittadini sul consumo e commercio etico. Solo con una giusta comunicazione si potrà compiere un passo avanti verso una cultura di pace, con la consapevolezza che la pace si raggiunge non solo in assenza di guerra, ma anche quanto si riconoscono e si difendono i diritti umani.

Questi gli obiettivi di sviluppo del millennio:

1. Ridurre di due terzi la mortalità infantile;
2. Sradicare l’estrema povertà e la malnutrizione;
3. Assicurare l’istruzione primaria a tutti i bambini e bambine;
4. Promuovere l’equità di genere e combattere le discriminazioni;
5. Ridurre di tre quarti la maternità materna;
6. Fermare e invertire la diffusione di HIV/AIDS, malaria ed altre malattie;
7. Assicurare la sostenibilità ambientale;
8. Sviluppare un’alleanza globale a favore dello sviluppo.

domenica 8 ottobre 2006

L'ART. 113 IN SOCCORSO DEL BILANCIO COMUNALE?

Il bilancio comunale è ancora la prima preoccupazione della Giunta e del Consiglio comunale, e in maniera più o meno direttamente anche dei cittadini. Le notizie che appaiono sui giornali evidenziano una situazione difficilmente risolvibile.

Vi sarà capitato di leggere che parte del problema potrebbe risolversi se venisse attuato l'art 113 della finanziaria del 2001.

Ma cos'è esattamente l'art. 113? In pratica questo articolo prevede contributi erariali per gli enti locali sedi di impianti di raffinazione e stoccaggio di prodotti petroliferi.

Purtroppo l'art. 113 che interessa ad una decina di Comuni italiani non è mai entrato in vigore.

Il seguente è il testo tratto dalla finanziaria del 2001.

Art. 113.
(Compartecipazione degli enti locali ai tributi erariali con finalita' ambientale)

1. Entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Governo definisce, d'intesa con la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, le compartecipazioni ai tributi erariali con finalita' ambientale da parte degli enti locali sedi di impianti di produzione e di stoccaggio di prodotti assoggettati ai suddetti tributi, e adotta le, conseguenti iniziative, anche legislative, di propria competenza.
2. L'entita' delle compartecipazioni e' commisurata agli oneri degli enti locali interessati, necessari per la gestione del territorio compatibile con la utilizzazione industriale.
3. Le entrate degli enti locali derivanti dalle compartecipazioni non hanno carattere di compensazione del rischio ambientale e sanitario, e sono utilizzabili per programmi di salvaguardia e di sviluppo ecocompatibile del territorio. Sono fatti salvi tutti gli obblighi di protezione della salute e dell'ambiente e di rispetto della sicurezza, posti a carico delle aziende.

sabato 7 ottobre 2006

POESIA E LIBERAZIONE


Ho avuto l'occasione ieri di assistere ad uno spettacolo organizzato dal Centro Sociale Leopardi di Falconara grazie al Comune di Falconara e alla associazione "Voci Libere".

La serata, la seconda delle quattro previste dalla rassegna, era dedicata al poeta Nazim Hikmet.

Non sono assolutamente in grado di giudicare lo spettacolo dal punto di vista di un critico, ma posso certamente ringraziare l'attore Luca Violini per le emozioni che mi ha trasmesso, grazie alla sua interpretazione e alla sua voce coinvolgente.

Originale l'idea di mettere in scena la vita del poeta attraverso le sue poesie. Infatti lo spettacolo che si è tenuto senza particolari scenografie, raccontava la vita del poeta a partire dalla sua morte. In un ipotetico ufficio anagrafe dell'aldilà, il poeta rispondeva alle domande dell'impiegato che doveva compilare il modulo di ricevimento.

La bravura di Luca Violini sta nel fatto di riuscire ad utilizzare questo stratagemma per recitare le poesie più importanti di Hikmet catturando l'attenzione del pubblico avvolto da un'atmosfera creata dalla buona interpretazione e da alcuni effetti sonori.

Gli applausi del numerosissimo pubblico certificano il gradimento per spettacoli di questo tipo, e premiano l'impegno degli organizzatori.

La rassegna dal titolo Poesia e Liberazione è dedicata a quattro poeti, Walt Whitman , Nazim Hikmet, Rabindranath Tagore, e Pablo Neruda, in quattro serate, tutte di venerdi.

I prossimi due appuntamenti, secondo me da non perdere, sono venerdi 13 ottobre con le poesie di Rabindranath Tagore e venerdi 20 ottobre gran finale con Pablo Neruda, presso il Centro Sociale Leopardi alle ore 21.00 L'INGRESSO E' GRATUITO.

sabato 30 settembre 2006

DISSESTO SI, DISSESTO NO

Ieri c'è stato il tanto atteso Consiglio Comunale con all'ordine del giorno il riconoscimento dei debiti fuori bilancio e la verifica degli equilibri di bilancio e attuazione dei programmi.

Inutile dire che la situazione finanziaria del Comune di Falconara è disastrosa, chi ha letto i precedenti post avrà potuto farsi un'idea della gravità, tanto disastrosa che il Consiglio è stato chiamato a decidere se dichiarare il dissesto, quindi il commissariamento, oppure cercare con manovre finanziarie e riorganizzative di evitare il dissesto.

Ebbene dopo una lunga discussione il Consiglio Comunale ha deciso di evitare il dissesto con tutti i voti della maggioranza a favore e tutti i voti dell'opposizione contro.

Naturalmente da parte dell'opposizione non sono mancati i momenti per ricordare in maniera esplicita le responsabilità dei due maggiori partiti della maggioranza (DS - Margherita) che hanno governato nelle passate amministrazioni con il ex sindaco Carletti.

Durante il dibattito però c'è stato un colpo di scena che mi ha preso totalmente di sorpresa. Infatti durante il suo intervento, il Consigliere Ciccioli di Alleanza Nazionale, al fine di condividere il programma di risanamento, propone l'ingresso in Giunta di personalità vicine alle forze dell'opposizione.


Gelo in aula.. Il Sindaco Recanatini chiede dieci minuti di sospensione. Fortunatamente dopo una veloce consultazione della Giunta e dei Consiglieri di maggioranza si decide che la proposta di Ciccioli è assolutamente da non prendere in considerazione, l'unica apertura possibile è di assicurare un maggiore coinvolgimento nell'ambito delle Commissioni Consiliari. La seduta riprende.


Chi tra i Consiglieri si aspettava un tranquillo lavoro per questa tornata amministrativa si sbagliava di grosso. Ad ogni Consiglio è necessario indossare l'elmetto, e badate bene non è l'elmetto militare, ma quello che usano i minatori mentre cercano di stare stabilità alla miniera che in ogni momento dà segni di cedimenti strutturali.


Il pubblico presente a questo Consiglio Comunale è stato molto numeroso e attento, molti i lavoratori precari del Comune preoccupati per il loro futuro prossimo.


Non dichiarare il dissesto per prima cosa evita il taglio netto dei costi a l'aumento delle tasse e delle tariffe, oltre al taglio dei servizi.
Quindi il problema immediato è stato per ora accantonato.

Certo i debiti del Comune sono di grossa entità, e non sarà facile e soprattutto indolore appianarli. Il modo in cui si arriverà all'equilibrio di Bilancio, oltre che tecnico è essenzialmente politico. E' la politica che dovrà trovare la via migliore.

La montagna da scalare è molto alta e noi siamo ancora al campo base.

mercoledì 27 settembre 2006

CONSIGLIO COMUNALE IL 29 SETTEMBRE 2006

Convocazione Consiglio comunale presso la sala convegni del castello di Falconara Alta il giorno 29 settembre alle ore 9.30 per discutere il seguente Ordine del Giorno:

1. COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
2. COMUNICAZIONI DEL SINDACO
3. INTERROGAZIONI
a.
INTERROGAZIONE SCRITTA E ORALE - AREA EX NORD LEGNO – PROPOSTA DAL CONSIGLIERE VIRGULTI (AN)
b. INTERROGAZIONE SCRITTA E ORALE – SITUAZIONE CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE – PROPOSTA DAL CONSIGLIERE VIRGULTI (AN)
4. ART. 194 DEL D.LGS. 18 AGOSTO 2000 N. 267 – RICONOSCIMENTO DI LEGITTIMITA’ DI DEBITI FUORI BILANCIO E PROVVEDIMENTI DI FINANZIAMENTO
5. ART. 193 DEL D.LGS. 18 AGOSTO 2000 N. 267 - RICOGNIZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI E VERIFICA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO – ESERCIZIO FINANZIARIO 2006
6. ORDINE DEL GIORNO – CARENZA PERSONALE COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO DI ANCONA – PROPOSTO DAL GRUPPO “RIFONDAZIONE COMUNISTA”
7. TRASFERIMENTO IN C/CAPITALE ALLA “TOGETHER SPA”

martedì 26 settembre 2006

MARX E I NUOVI POVERI


Da qualche giorno sto rileggendo un compendio del Capitale di Marx.

Ogni tanto, quando le certezze scricchiolano fa bene ripassare i testi fondamentali della formazione.

Infatti mentre leggevo un brano del libro in cui si evidenziavano le misere condizioni dei lavoratori dell'epoca, pensavo che effettivamente al giorno d'oggi gli scritti di Carlo Marx risultano un pò datati, i lavoratori non sono più sfruttati e possono vivere una vita più che dignitosa.

Non esistono più lavoratori, donne e bambini, costretti a lavorare pesantemente per molte ore al giorno, senza avere nemmeno una stanza per riposarsi. Questo almeno non succede più in Italia.

Invece sfogliando l'Unità alcuni giorni fà, un articolo attira la mia attenzione. In Sicilia, nei pressi di Marsala in occasione della vendemmia delle nobili uve dalle quali vengono prodotti prestigiosi vini, la Polizia scopre decine di immigrati, arruolati con il sistema del caporalato, che lavorano alla raccolta delle uve con turni massacranti e udite bene, senza salario, l'unica ricompensa è la possibilità di dormire nei capannoni e usurfruire di un pasto.


L'articolo dell'Unità è stato pubblicato con straordinaria tempistica con le mie letture, e mi ha riportato rapidamente alla realtà. L'apparenza inganna, le diseguaglianze continuano a esserci, e non solo nei Paesi del terzo mondo, ma anche nel nostro Bel Paese, solo che gli sfruttati senza diritti e parola non sono più i proletari, ma gli immigrati che proprio per la loro condizione di stranieri o clandestini, subiscono quotidianamente le peggiori ingiustizie.


Un altro brano tratto dal Capitale di Marx riguardava invece l'impoverimento dei lavoratori specializzati, oggi li chiameremmo "colletti bianchi". Ebbene Marx metteva in luce la graduale perdita di potere d'acquisto delle famiglie agiate, che pur con un lavoro sicuro e ben retribuito, vedevano ridursi giorno dopo giorno i risparmi ottenuti in molti anni di lavoro, costringendole a modificare bruscamente il loro tenore di vita, in molti casi le famiglie meno accorte si ritrovavano da una condizione di ricchezza ad una di miseria.

Devo dire che nonostante gli anni trascorsi dalla pubblicazione del Capitale, sembra che le cose non siano cambiate un granchè. La flessibilità e la precarietà del lavoro, parole d'ordine del neoliberismo, hanno provocato nelle famiglie insicurezza, e nuove povertà, alimentate oltretutto dalla spinta agli acquisti selvaggi dei mezzi di comunicazione i quali esasperando il concetto di bisogno, creano un modello di vita al di sopra delle possibilità per molti. E' chiaro che ora è sempre più importante apparire piuttosto che essere.


E' proprio vero, rileggere alcuni libri ti permette di ripristinare alcune certezze.

Ora mi chiedo, ma il riformismo che ogni giorno sentiamo nominare, terrà conto di queste problematiche sottolineate da Marx e ancora così attuali, oppure le riterrà superate e quindi di poca importanza?

lunedì 25 settembre 2006

MANIFESTAZIONE CONTRO LE CENTRALI ELETTRICHE DELL'API


Sabato scorso 23 settembre a Falconara è stata organizzata una manifestazione per protestare contro la costruzione di due nuove centrali elettriche all’interno della raffineria Api.

La manifestazione è stata organizzata dai Comitati cittadini, dai centri sociali e dalle associazioni ambientaliste, con la presenza di esponenti dei DS, PRC, Verdi, PdCI, Margherita.

In Piazza Mazzini di Falconara dalle ore 17 si è radunata molta gente che per un breve percorso, in corteo, ha attraversato alcune vie della città.

Questa manifestazione è la prima di altre che seguiranno nelle prossime settimane, insieme ad iniziative pubbliche organizzate anche dai partiti che ora governano la città.

È necessario informare il più possibile i cittadini non solo di Falconara ma anche dei Comuni della Vallesina e di Ancona e Senigallia, visto che il loro territorio è inserito in una zona denominata Area ad Elevato Rischio Crisi Ambientale.

Bisogna ricordare infatti che alcuni Comuni del Basso Esino hanno già dichiarato con atti pubblici la loro contrarietà alla costruzione di nuove mega centrali e tra questi naturalmente Falconara, ma anche Montemarciano, Chiaravalle solo per citare i Comuni più grandi.

È importante informare la gente, far conoscere i progetti e le linee politiche del PEAR (Piano Energetico Ambientale Regionale), un piano d’eccellenza studiato attentamente dalle altre Regioni e dalla Commissione Europea. Un piano che invece qualcuno vorrebbe modificare proprio per permettere alla raffineria API di costruire le due centrali.

A partire dai prossimi giorni partiranno iniziative tese a coinvolgere ed informare la popolazione, con lo scopo di alimentare la massima partecipazione.

Le foto pubblicate sono tratte da www.comitati-cittadini.net

mercoledì 20 settembre 2006

CITTA' PER LA PACE


Mi sembra interessante pubblicare il mio intervento al Consiglio Comunale sulla dichiarazione di Falconara CITTA' PER LA PACE .

Tra le tante notizie degli ultimi giorni ne voglio segnalare due che sono in tema con l’argomento della pace. Proprio nell’anniversario dell’undici settembre di quest’anno, la commissione del Senato degli Stati Uniti ha stabilito che tra l’Iraq ed Al Qaida non c’è mai stata nessuna connessione. Quindi ha confermato ciò che le organizzazioni pacifiste sostengono da sempre, ovvero: la guerra scatenata dagli Usa all’Iraq è frutto di una bugia. Una guerra che invece di combattere il terrorismo ha unicamente fomentato l’odio dei fondamentalismi, trasformando l’Iraq in una polveriera.

L’altro fatto importante arriva dalla Palestina dove sembra molto vicina una intesa per l’unità nazionale tra Hamas e Al-Fatah che potrebbe cambiare in meglio i rapporti Israele-palestinesi. È un segnale che fa ben sperare per un clima di distensione.

Queste due notizie mettono in luce l’assoluta inutilità delle guerre e che la politica del dialogo è l’unica vera arma necessaria. E una politica di pace è possibile solo con la cultura della pace, forte, diffusa, radicata, globalizzata.

E questo mi sembra un buon motivo per aderire al coordinamento per la pace.
Aderire al coordinamento degli enti locali per la pace e i diritti umani, e dichiarare Falconara Città per la pace, significa favorire lo sviluppo della cultura della pace e stimolare l’educazione al rispetto per gli altri.
Aderire in questi giorni al coordinamento per la pace è un gesto ancora più significativo e di tragica attualità, considerando le drammatiche conseguenze di una nuova guerra, in Libano.
In poco più di un mese di conflitto tra Israele e Hezbollah, sono più di 1000 i morti (quasi totalmente civili), 915.000 i profughi e gli sfollati, un territorio infestato da mine e cluster bomb, ed il rischio ancora reale di allargare il conflitto nell’intera regione. A partire dal fronte iracheno.
Attualmente in Libano vige una fragile tregua grazie alla presenza dei Caschi blu, ottenuta con la politica dei Governi europei e soprattutto grazie al Governo italiano e al Ministro degli esteri Massimo D’Alema.
Nelle ultime settimane, i media e la comunità internazionale hanno perso interesse per le vicende irachene, concentrandosi su quello che sta avvenendo in Libano. Ma a Baghdad e nelle altre aree del Paese si continua a morire ogni giorno.

Dando uno sguardo alle cifre si rimane agghiacciati. Secondo un rapporto recente pubblicato dalla Missione di supporto all’Iraq delle Nazioni Unite (Unami), 5.818 civili iracheni hanno perso la vita solo tra maggio e giugno. Oltre 14 mila civili sono morti nel 2006. L’Onu fa una stima di cento morti al giorno.

Tutto questo è solo una parte della tragedia che milioni di donne e uomini subiscono ogni giorno, alle prese con le malattie, con la fame, la sete, con la povertà, tenuto conto che nel mondo attualmente sono più di 20 i conflitti in corso.

Questa generale situazione dimostra che c’è il bisogno di creare luoghi e abitudini di pace, bisogno di accelerare una rivoluzione culturale con grandi manifestazioni di massa, ma non solo, c’è bisogno soprattutto di favorire le scelte etiche nella quotidianità, anche in piccole comunità come la nostra. In tal senso credo che in questo luogo sia giusto ricordare l’impegno diretto dell’assessore Michela Paoletti e del falconarese Gilberto Principi, ringraziandoli per aver partecipato come volontari alla recente missione umanitaria in Libano.

Vorrei citare una frase: Se ognuno fà qualcosa tutto cambierà. questa è una frase di Don Pino Puglisi, un uomo che ha osato mettersi di traverso alla mafia, e per questo motivo è stato ucciso tredici anni fa il 15 settembre. È una frase che dopo il suo sacrificio assume ancora più valore.

In questo epoca caratterizzata dalla guerra, dall’odio, dall’ingiustizia, la via della pace è segnalata da una debole fiamma alimentata proprio dal lavoro e dal sacrificio di persone come Don Puglisi, come Angelo Frammartino il volontario ucciso ad agosto a Gerusalemme, come Aldo Capitini che così tanto ha dato alla cultura nonviolenta, come Gino Strada e come tanti altri costruttori di pace che operano ogni giorno con tenacia lontano dalle telecamere dei media.

Il Comune di Falconara aderendo al coordinamento degli enti locali e promuovendo iniziative nella città, nelle scuole, con le associazioni di volontariato per tracciare percorsi di pace, potrà dare un senso pratico alla frase di Don Puglisi.
Come primo impegno istituzionale auspico la partecipazione di questa amministrazione comunale alla conferenza internazionale che si terrà a Perugia il 5-8 ottobre 2006 dal titolo “la pace costruita dalle città dei diritti umani”, in occasione del 20° anniversario della nascita Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani.

FALCONARA CITTA' PER LA PACE

Oggi vorrei soffermarmi sul ordine del giorno che ho presentato nell'ultimo Consiglio Comunale per aderire al coordinamento degli Enti Locali per la pace e i diritti umani e dichiarare Falconara CITTA' PER LA PACE e che è stato votato da tutta la maggioranza.

Questa dichiarazione ha provocato una reazione scomposta dei consiglieri dell'opposizione (Forza Italia e AN), che devo dire è stata tutt'altro che inattesa, considerando la loro nota posizione su argomenti quali la guerra in Iraq, diritti dei migranti, e la loro politica di assoluta sottomissione nei confronti degli Stati Uniti.


Ma la cosa che invece mi ha sorpreso è un paragrafo di un articolo del quotidiano Il Messaggero di oggi che per parlare dei costi della politica, ha inserito tra gli "sprechi" anche questa iniziativa che a detta di molti sarebbe inopportuna a causa della disastrosa situazione finanziaria .


Ora per chi legge mi sembra giusto far conoscere l'entità della spesa che occorre per aderire al Coordinamento degli Enti Locali. 440 EURO ALL'ANNO. Avete letto bene, 440 euro diviso 12 mesi fanno 36.6 euro al mese. Questa enorme cifra permetterà al Comune di organizzare e di partecipare ad iniziative che hanno il solo obiettivo di sensibilizzare le persone, e soprattutto i giovani, a tematiche dei diritti e delle povertà degli abitanti del sud del mondo, troppo spesso dimenticati.


Io credo che queste persone che fanno di tutto per impedire una maggiore conoscenza dei problemi del mondo, non solo non hanno problemi di coscienza, ma preferirebbero piuttosto che cercare di risolvere il problema, fingere che il problema non c'è, quindi vale il detto meno se ne parla meglio è.

Io considero la spesa di 440 euro non un costo o peggio uno spreco, ma un investimento culturale, indispensabile al naturale processo di una civiltà che per forza di cose diventerà multi etnica e quindi migliore.

Pubblico qua sotto la dichiarazione per completezza dell'informazione. Gradirei dei commenti su questo tema.


Dichiarazione di “Città per la pace”
e di adesione al
Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani


Il Consiglio comunale di Falconara Marittima


considerati con preoccupazione i numerosi problemi economici, politici e sociali che ancora oggi sono causa di drammatiche guerre in tutti i continenti e di enormi sofferenze per miliardi di persone;

allarmato per il degenerare della crisi nel medioriente tra Israele e il Libano, per il continuo peggioramento delle condizioni di vita nel Sud del mondo, per la crescita della povertà e del degrado ambientale che ormai investe tutti i paesi, per il frequente ricorso alle armi e alla guerra nella soluzione delle controversie interne ed internazionali, per l’ininterrotta proliferazione delle armi e la costante violazione dei diritti umani in molte regioni del pianeta, per l’esplosione di nuovi inquietanti fenomeni di razzismo, antisemitismo e violenze;

convinto che non vi possa essere pace se non mediante la realizzazione della giustizia e il pieno rispetto dei diritti dell’uomo e dei popoli;

riconoscendo nella pace, in conformità ai principi costituzionali e alle norme internazionali che sanciscono il ripudio della guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali e promuovono la cooperazione tra i popoli, un diritto fondamentale delle persone e dei popoli;

ritenendo che, come affermano numerose risoluzioni dell’Onu e dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, per la costruzione della pace sia indispensabile il contributo di ogni persona, organismo sociale e istituzionale;

considerato che i problemi della pace e della guerra del nostro tempo hanno ormai assunto una dimensione tale da investire direttamente le comunità locali e la vita della gente e che, come sancito dalla stessa Corte Costituzionale agli enti autonomi territoriali compete “il ruolo di rappresentanza generale degli interessi della comunità e di prospettazione delle esigenze e delle aspettative che promanano da tale sfera comunitaria”;

in applicazione dei principi contenuti nell’art. 2 comma 5 dello Statuto comunale,


DELIBERA

1. di dichiarare il Comune di Falconara Marittima: “CITTA’ PER LA PACE”; di darne massima diffusione tra la cittadinanza, le istituzioni dello Stato e gli organismi internazionali e di invitare i Comuni della provincia di Ancona ad assumere un analogo atto;

2. di aderire al Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e di sostenerne le attività con un contributo finanziario annuale di €. 440,00;

3. di contribuire alla costituzione di un Coordinamento Provinciale degli Enti Locali per la pace;

4. di costituire un apposito “Ufficio per la pace” con il compito di promuovere, con quanti si renderanno disponibili, la cultura della pace e dei diritti umani mediante iniziative culturali, di ricerca, di educazione e di informazione che tendano a fare del territorio comunale una terra di pace;

5. di istituire un apposito capitolo di Bilancio denominato “Interventi per la promozione di una cultura della pace”;

6. di collocare una targa con la dicitura “Città per la pace” su tutti i cartelli stradali che indicano l’ingresso nella città di Falconara Marittima.
Claudio Paolinelli consigliere comunale DS

martedì 19 settembre 2006

CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 SETTEMBRE 2006

Consiglio Comunale di lunedì 18 Settembre 2006 alle ore 15,00

Convocato per discutere il seguente Ordine del Giorno:

1. COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
2. COMUNICAZIONI DEL SINDACO
3. SURROGA CONSIGLIERE COMUNALE AMAGLIANI MAURIZIO
4. SURROGA CONSIGLIERE COMUNALE CORINALDESI FABRIZIO
5. INTERROGAZIONI
a. INTERROGAZIONE ORALE - RACCOLTA DIFFERENZIATA INDUMENTI USATI – PROPOSTA
DAL CONSIGLIERE CINTI (RC)
b. INTERROGAZIONE SCRITTA E ORALE - PROBLEMA SICUREZZA A FALCONARA –
PROPOSTA DAL CONSIGLIERE TANZARELLA (AN)
c. INTERROGAZIONE SCRITTA E ORALE - SITUAZIONE DELL’IMPIANTO FOGNARIO IN
CITTA’ E IN SPIAGGIA – PROPOSTA DAL CONSIGLIERE TANZARELLA (AN)
6. APPROVAZIONE VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE – SEDUTA DEL 3/08/2006
(ESTRATTO DAL N. 45 AL N. 53)
7. DETERMINAZIONE GETTONE DI PRESENZA CONSIGLIERI COMUNALI
8. ACCETTAZIONE DELL' ASSEGNAZIONE AL COMUNE DEL COMPLESSO DI BENI COSTITUITO
DA RETI E IMPIANTI IDRICI E GAS GIA' FACENTI PARTE DEL PATRIMONIO DEL CONSORZIO
GORGOVIVO CON ESCLUSIONE DEI BENI RELATIVI AL COMPLESSO SORGENTIZIO DI
SERRA SAN QUIRICO E DELLE RELATIVE RETI DI ADDUZIONE
9. ALIENAZIONE IMMOBILI COMUNALI – APPROVAZIONE AI FINI DELL’ INSERIMENTO NEL
BILANCIO 2006
10. PIANO DI LOTTIZZAZIONE SAT B1/ZUT 2/ SOTTOZONA B “XXV APRILE” – ADOZIONE
11. PIANO DI RECUPERO DI INIZIATIVA PRIVATA AREA EX ENEL – ADOZIONE
12. PIANO DI RECUPERO AMBIENTALE DI INIZIATIVA PUBBLICA DEI LAGHI DEL FOSSATELLO
SAT B2 – ZET1, SZ1, SZ2, SZ3, SZ5 – PRESA D’ATTO MANCATA PRESENTAZIONE
OSSERVAZIONI E APPROVAZIONE DEFINITIVA
13. VOLTURAZIONE CONVENZIONE URBANISTICA DA “AERDORICA SPA” AD “AERMEETING SRL”
- APPROVAZIONE
14. RETTIFICA MANCATO ADEGUAMENTO TESTO FOGLIO NORMATIVO SAT B1 / ZUD 1
(EDIFICIO EX SIMEM) ART. 4 PUNTO 1 ULTIMA FRASE - PRESA D' ATTO
15. PIANO DI RECUPERO DI INIZIATIVA PRIVATA “PARROCCHIA E ASILO INFANTILE DI
CASTELFERRETTI” – ADOZIONE
16. DICHIARAZIONE DI “CITTA’ PER LA PACE” E DI ADESIONE AL COORDINAMENTO NAZIONALE
DEGLI ENTI LOCALI PER LA PACE E I DIRITTI UMANI
17. ADESIONE DEL COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA ALL’ASSOCIAZIONE
“RETE DEL NUOVO MUNICIPIO”

domenica 17 settembre 2006

VIA IL COSTO SUI PERMESSI DI SOSTA

Dopo la valutazione da parte della Giunta Comunale di ridistribuire i parcheggi ai residenti, un'altro gesto che va incontro alle esigenze dei cittadini. Infatti dopo una mia segnalazione al vice sindaco Piccinini dell'esistenza di un costo inutile per ottenere un nuovo permesso a causa di smarrimento o a causa di temporanea sostituzione dell'auto, la Giunta ha deciso di annullare quella disposizione evitando ai cittadini un costo e perdita di tempo.

Vi pubblico la nota della Giunta:

La Giunta Comunale, consapevole che la Pubblica Amministrazione debba sentirsi impegnata a semplificare il rapporto con i cittadini evitando appesantimenti burocratici e la richiesta di “balzelli”, ha deciso di annullare la disposizione adottata nel 2003 che imponeva ai cittadini che avevano smarrito o deteriorato il permesso di sosta il versamento sul conto corrente dell’Ente di 3 euro.

A seguito della decisione della Giunta quanti d’ora in poi dovranno richiedere la sostituzione del permesso di sosta, perché lo hanno smarrito o deteriorato, non saranno più tenuti al versamento del “balzello” di 3 euro.

Potranno farlo semplicemente recandosi presso il Comando della Polizia Municipale. Questo provvedimento vale anche per il cambio targa, in caso di sostituzione definitiva (acquisto nuova auto) o temporanea (utilizzo auto sostitutiva).

giovedì 31 agosto 2006

PARCHEGGI A MISURA DI RESIDENTE

Ascoltare le persone e cercare di risolvere i problemi.

E' un piccolo segnale che conferma la volontà di far partecipare tutti i cittadini alla vita quotidiana di Falconara. Erano alcuni anni che molti abitanti del quartiere di via Elia si lamentavano per la mancanza di posti auto, praticamente da quando è stata istituita la sosta a pagamento. Richieste che sono sempre cadute nel vuoto.

Questa volta la richiesta, considerata legittima è stata accettata e in brevissimo tempo L'amministrazione Comunale ha dimostrato di voler subito risolvere il problema. Problemi che verosimilmente si pongono anche in altre zone della città e che dovranno essere verificati e possibilmente risolti.


Di seguito un articolo su questo argomento pubblicato dal Corriere Adriatico del 31 agosto 2006

Sosta, il Comune allarga i permessi “a zone”

FALCONARA – “Il sistema della sosta a pagamento funziona, ha solo bisogno di qualche aggiustamento”, spiegano in Comune, e proprio in questi giorni sono iniziate una serie di verifiche delle varie zone cittadine, soprattutto quelle più densamente abitate. L’amministrazione comunale però ha deciso di cominciare laddove maggiormente numerose erano le proteste dei cittadini, non tanto per il costo del tagliando annuo, quanto per il problema quotidiano della ricerca di un posto troppo spesso inesistente.

La giunta, intatti, nella riunione di martedì ha espresso favorevole alla richiesta di estensione della sosta illimitata per i cittadini appartenenti alla zona nord, distinta con il colore rosso, residenti in via Elia ai numeri civici 4,6 e 8. “In quel settore di via Elia – spiega il comandante della Polizia Municipale, Romolo Cipolletti – ci sono palazzi particolarmente molto grandi in cui abitano decine di famiglie ed in tanti ci avevano segnalato che specie la sera era particolarmente difficile trovare uno stallo libero”.

Portavoce della protesta dei residenti il consigliere comunale diessino Claudio Paolinelli che ha incontrato, nei giorni scorsi il vice sindaco Roberto Piccinini e lo stesso Cipolletti, ai quali ha illustrato la situazione di un settore della città dove il numero dei permessi supera di gran lunga quello dei posti disponibili ed un monitoraggio effettuato dalla PM ha messo in evidenza che il problema esiste davvero ed è particolarmente accentuato soprattutto nelle ore pomeridiane e notturne. “Esaminata attentamente la situazione – prosegue Cipolletti – si è ritenuto opportuno rilasciare ai residenti di via Elia 4,6 e 8 un permesso che prevede l’estensione della sosta nella zona verde confinante, limitatamente alla via Buozzi e al piazzale S.Antonio attualmente riservato a chi lavora a Falconara, ma dove abbiamo notato molti spazi vuoti. Quanti sono già in possesso del tagliando rosso non devono richiedere alcuna autorizzazione mentre chi vuole farne richiesta può presentare la domanda corredata della ricevuta di un versamento di 38,75 euro per dodici mesi”.

E qualora risultassero ancora parcheggi sufficenti nella zona verde indicata si proporrà la stessa procedura per i residenti di via Stamura, 12. Sistemata la zona nord un’analoga revisione dovrebbe essere effettuata anche in centro nella affollatissima zona blu che la sosta illimitata con il parcometro rende praticamente inaccessibile ai residenti, soprattutto il mattino, nel tardo pomeriggio e nei giorni di mercato. “Stiamo valutando tutte le situazioni – assicura Cipolletti – ed è vero che in centro con la pedonalizzazione sono venuti a mancare una cinquantina di posti, però le emergenze siamo riusciti a risolverle”.

Nel periodo estivo un po’ di sollievo all’affollamento è arrivato grazie all’apertura di parte del parco Kennedy che però dal 1° settembre chiuderà di nuovo i cancelli alle auto. La soluzione? Per chi abita in via Leopardi, dove ci sono poche villette e molti palazzoni, l’ideale sarebbe l’allargamento della sosta verso la zona verde di via Mameli e via della Repubblica poco frequentata per la sua lontananza dai negozi del centro e per il disco orario di un’ora appena.

sabato 26 agosto 2006

DUE FALCONARESI VOLONTARI IN LIBANO

Sono tornati a casa dopo due settimane di missione umanitaria in Libano due falconaresi: Michela Paoletti - assessore del Comune di Falconara- e Gilberto Principi - presidente della Blu Pubblica Assistenza-.

Il loro intervento con il GUS (gruppo umana solidarietà) nel Libano martoriato dai bombardamenti Israeliani, ha permesso l'evacuazione dei lavoratori dello Sri Lanka presenti nel Paese, evidenziando un dramma nel dramma. Si sono evidenziate infatti le drammatiche condizioni di vita cui sono poste le donne migranti dello Sri Lanka, arrivate in Libano per cercare un lavoro dignitoso, trovando invece impieghi come colf a condizioni di semi schiavitù, con orari di lavoro spesso oltre le 18 ore giornaliere e a salari bassissimi.

Lo sfruttamento dei più deboli è una regola purtroppo che vale a tutte le latitudini.

La missione ha permesso il rientro in patria dei profughi in fuga dal Libano attraverso la Siria in un centro di accoglienza.

L’Ambasciatore dello Sri Lanka E. Rodeny M. Perera, è giunto in città ieri per incontrare e ringraziare personalmente i volontari del GUS per l’aiuto portato ai profughi cingalesi in fuga dal conflitto israeliano-libanese.

Credo di poter ringraziare Michela e Gilberto a nome di tutta la comunità Falconarese per il loro prezioso contributo.

lunedì 21 agosto 2006

I PRECARI DEL COMUNE








Da qualche giorno circola in città una voce minacciosa che sta preoccupando i lavoratori precari del comune di Falconara. Ad oggi i lavoratori precari nel Comune di Falconara sono 44.

A seguito del bilancio comunale disastroso, la riduzione dei costi forse colpirà anche la fascia più debole della macchina organizzativa del Comune.

Negli ultimi anni il criterio delle assunzioni a tempo determinato negli uffici comunali e società colegate, non ha tenuto in considerazione alcuna selezione e molto probabilmente il numero delle persone assunte è stato maggiore delle reali esigenze.

Ma non credo sia giusto far pagare a questi lavoratori, che già sono discriminati per il tipo di contratto cui sono costretti a sottostare, gli errori di chi ha amministrato questa città finora. Certamente è necessaria una riorganizzazione e una razionalizzazione del personale, ma al tempo stesso bisogna tenere conto delle difficoltà a cui andranno incontro i lavoratori che si ritroveranno senza lavoro.

Alcuni dei lavoratori impiegati con contratti a progetto, lavorano più o meno ininterrottamente da alcuni anni e hanno conseguito una professionalità che sarebbe controproducente per gli uffici comunali perdere.

Penso che siano giusti e necessari gli interventi che la giunta sta attuando in questi giorni, per cercare di risparmiare sui costi. Quindi ben vengano le revoche degli affitti, le cartolarizzazioni e tutte le azioni che portano ad una riduzione delle spese.

Il costo per il personale dirigente a tempo determinato (11 persone) pesa alle casse comunali circa 730.000 €, quello dei lavoratori precari (44 persone) 496.000 € , credo che questi dati non abbiano bisogno di commenti.

Penso invece, considerando che i Comuni usano sempre più marcatamente per amministrare la città un metodo di tipo aziendale, di responsabilizzare i dirigenti per il raggiungimento di obiettivi e verificare costantemente il loro operato.

In questo caso azzerare la dirigenza e le collaborazioni dovrebbe essere la prima cosa da fare, poi valutata l'effettiva esigenza, ricercare eventuali professionalità tra i lavoratori comunali tramite trasparenti selezioni.

Il mio partito ed in particolare la Sinistra DS ha da alcuni mesi messo in piedi una campagna per la lotta al lavoro precario con una proposta di legge volta a dare dignità e diritti a questa categoria di lavoratori che invece di diritti ne ha ben pochi. La lotta al precariato è al primo punto del programma elettorale del Governo Prodi.

Io credo che il Comune di Falconara pur vivendo una situazione finanziaria molto critica, non possa spostare l'obiettivo di stabilizzare i lavoratori precari che operano negli enti locali, previa una accurata riorganizzazione della forza lavoro, con il coinvolgimento diretto delle rappresentanze sindacali.

sabato 19 agosto 2006

UNA NUOVA CENTRALE ELETTRICA API A FALCONARA

Nel Consiglio comunale del 3 agosto si è discusso del progetto presentato dalla raffineria API spa per la realizzazione di una nuova centrale termoelettrica a ciclo combinato della potenza complessi­va di circa 580 MWe, presso il sito industriale di Falconara M.ma.
La realizzazione della nuova centrale dovrebbe risolvere il problema dell'autosufficienza energetica della Regione Marche.
Dire che il territorio di Falconara e i suoi abitanti stanno già subendo abbastanza le conseguenze dovute alla presenza così opprimente della raffineria, sarebbe già una motivazione per dire no alla nuova centrale. In realtà i motivi per un chiaro NO sono molteplici e articolati. Provo ad elencarli:
  1. Il PEAR Piano Energetico Ambientale Regionale, considerato uno dei più avanzati in Italia, non prevede la costruzione di Centrali termoelettriche di potenza così elevata.
  2. Il PEAR prevede l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili.
  3. La zona in cui insiste lo stabilimento Dell'Api raffineria è dichiarata ad alto rischio ambienatle e l'attività della raffineria è classificata "attività a rischio di incidente rilevante.
  4. La costruzione della nuova centrale impedirebbe di fatto l'opera di bonifica del terreno su cui sorge la raffineria non rispettando di fatto l'art. 9 del protocollo d'intesa tra Regione Marche e Api raffineria spa firmato il 30-6-2003.
  5. Una nuova centrale non risolve il problema dell'autosufficienza energetica, anzi aumenta la dipendenza nei confronti dei fornitori esteri di Gas che è il combustibile che alimenterà la centrale.
  6. La costruzione di una nuova centrale va contro il protocollo di Kyoto sottoscritto anche dall'Italia il quale impone una progressiva diminuzione di co2 per cercare di diminuire le conseguenze causate dall'inquinamento nel pianeta ( effetto serra- modifica del clima).
  7. Risolvere i problemi energetici significa in primo luogo aumentare l'efficienza energetica e ridurre gli sprechi. In questo modo la richiesta di energia elettrica si riduce in maniera considerevole.
  8. Favorire la produzione di energia , con piccoli impianti di microcogenerazione, consente alle industrie e anche a privati cittadini di rendersi indipendenti e quindi esenti dal rischio di black-out, ma non solo, l'energia prodotta in eccedenza potrebbe essere riversata in rete e quindi messa a disposizione di tutti.
  9. E' riduttivo affermare che la Regione Marche si deve dotare di una o più centrali per coprire il deficit energetico regionale. Il problema non deve essere visto in modo campanilistico ma come un problema nazionale e almeno europeo. Altrimenti si potrebbe dire che siccome la produzione di energia prodotta nella provincia di Ancona supera la richiesta, la Provincia di Ancona non ha bisogno di nessuna nuova centrale.
  10. La costruzione di una nuova centrale provoca inevitabilmente più inquinamento atmosferico e quindi nuove minacce per la salute. Va considerato il problema delle polveri fini e ultrafini ( PM10, PM5 e PM2), prodotte cospicuamente anche nelle centrali a Turbo-gas. Una centrale a ciclo combinato a gas naturale (turbogas) da 800 Mw, brucia un miliardo di metri cubi di gas all'anno e produce parecchie centinaia di tonnellate di polveri fini e ultrafini, le più pericolose per la nostra salute. Nonostante questo, in nessuno delle decine di progetti per nuove centrali elettriche che utilizzano questa tecnologia, inclusi quelli già autorizzati dal Ministero dell'Ambiente, si fa menzione della produzione di questi pericolosi inquinanti". Esiste una vasta letteratura, circa gli effetti di queste polveri fini sull'apparato respiratorio umano.
  11. Il NO alla nuova centrale significa riconoscere che anche i falconaresi hanno diritto a veder migliorato l'ambiente in cui vivono.

Il consiglio comunale esprime il proprio parere negativo alla realizzazione della nuova centrale di produzione di energia elettrica da 580 Mwelettrici presso lo stabilimento della Raffineria A.P.I. di Falconara M. e di tutte le opere accessorie e complementari.


Con votazione palese che dà il seguente risultato

Presenti ( 18 ) :

- Presidente - Cinti - Amagliani
- Badialetti - Stacchietti - Paolinelli
- Luccarini - Corinaldesi - Pieroni
- Graziosi - Carletti - Baldassarri
- Brandoni - Cerioni - Tanzarella
- Ciccioli - Virgulti - Sindaco

Favorevoli ( 13 ) :

- Presidente - Cinti - Amagliani
- Badialetti - Stacchietti - Paolinelli
- Luccarini - Corinaldesi - Pieroni
- Graziosi - Carletti - Baldassarri
- Sindaco

Contrari ( 4 ) :

- Brandoni - Cerioni - Tanzarella
- Ciccioli


Astenuti ( 1 ) :

- Virgulti
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Totale dei votanti : 17
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http://www.comune.falconara-marittima.an.it/falconara/index.html

giovedì 17 agosto 2006

CONSIGLIO COMUNALE DEL 3 AGOSTO 2006

Il secondo Consiglio ha alcuni punti all'ordine del giorno che sono ancora di carattere tecnico, come la composizione delle commissioni consiliari di cui renderò noti i nomi di seguito, e il rinnovo del collegio dei revisori dei conti. Il Consiglio Comunale entra nel vivo con due punti di estremo interesse:
LA SITUAZIONE FINANZIARIA DEL COMUNE AL 30/06/2006 e LA COSTRUZIONE DI UNA NUOVA CENTRALE TERMOELETTRICA DI 580 MWE PRESSO LA RAFFINERIA API DI FALCONARA.
Sulla centrale dell'Api tornerò a scrivere, e anzi chiedo a chi legge di intervenire per stimolare il dibattito. In questo post vista la complessità della situazione finanziaria, mi soffermo sul primo punto.
Per spiegare e capire bene il bilancio comunale bisognerebbe avere esperienza specifica nel campo amministrativo, cosa che io non ho, ma alcune cose le ho capite molto bene: il comune di Falconara ha un indebitamento di circa 72.000.000 di euro, gran parte causati dai numerosi mutui e da spese sostenute come ad esempio gli affitti per immobili (alcuni dei quali mai utilizzati). In più tra le entrate correnti (incassi) e le spese correnti (pagamenti) risulta uno sbilancio di cassa di € 3.021.787,04 "dati della Ragioneria comunale.
Questa criticità, come qualcuno tempo fà definì la situazione presentando il Bilancio comunale, ha chiaramente creato un polverone in Consiglio, da parte dell'opposizione (AN- FI) che ha accusato i DS e la Margherita di avere gravi responsabilità per la passata amministrazione e da una parte dell'attuale maggioranza (PRC) che invece ha evidenziato le responsabilità del ex sindaco ora consigliere Carletti a causa del suo comportamento "dittatoriale" e poco incline all'ascolto e alla partecipazione. L'ex sindaco Carletti nel suo intevento ha cercato di minimizzare la situazione, ma senza risultato. Questa atmosfera alimentava un certo imbarazzo nelle file dei DS e della Margherita che effettivamente per 9 anni hanno sostenuto il Prof. Carletti. In mancanza del nostro capogruppo Di Mattia, che tra l'altro è stato uno dei più criticati proprio perchè presente nella passata amministrazione, ho preso la parola per cercare di riportare la discussione sulle cose urgenti da fare piuttosto che lanciare accuse.
Questo il mio intervento:
"Noi dobbiamo affrontare i problemi con un criterio che tenga conto delle priorità.

Potremmo dilungarci per ore, ed ognuno di noi avrà il modo di calare su qualcuno le responsabilità di questa critica situazione finanziaria.

Qualcuno dirà che l’ex Sindaco Carletti ha amministrato con metodi da monarca assoluto piuttosto che da Sindaco progressista e democratico. Oppure qualcuno dirà che anche i Partiti che lo hanno sostenuto e difeso hanno le loro gravi responsabilità, per non aver visto o capito.

Ma ora, in questa situazione, il problema è un altro: abbiamo il dovere urgente di riportare la normalità in questa amministrazione.

È un dovere del Sindaco Recanatini, della Giunta comunale, dei consiglieri comunali, che sono stati eletti democraticamente dai cittadini di Falconara.

Certamente le cause che hanno portato il Comune di Falconara in una situazione finanziaria molto critica, non potranno essere cancellate con un colpo di spugna.

L’ex Sindaco ed ora consigliere comunale Carletti dovrà prendersi la responsabilità di tutto ciò, come lo dovranno fare anche i Partiti e le persone che li rappresentavano nella passata amministrazione.

È necessario capire come è potuto accadere ciò che ora noi ci troviamo a gestire, e perché.

Certo la legge che consente al Sindaco di agire con molta autonomia ha forse impedito un più attento controllo da parte dei Partiti, ma questo non deve in alcun modo sminuire la responsabilità di quei Partiti.

Le forze politiche devono al loro interno dibattere, ed agire di conseguenza per evitare di sbagliare di nuovo.

Tutto questo dovrà essere fatto.

Ma adesso, subito, tutti noi abbiamo la responsabilità e l’urgenza di attivare la giusta politica, quella che dovrà riportarci ad una normale amministrazione: non solo finanziaria ma anche etica, lontana dalle abitudini clientelari.

Sarà difficile ma dobbiamo riuscirci. E per raggiungere tale obiettivo avremo bisogno di politiche alte, concrete, lungimiranti che siano chiare e condivise con tutti i cittadini, perché se dovremo chiedere loro dei sacrifici, e allo stato delle cose è probabile, che almeno sappiano bene quali sono le motivazioni e gli obiettivi.

Avremo bisogno di eliminare drasticamente gli sprechi e i costi superflui, tenendo bene a mente che di questa situazione non dovranno pagarne le conseguenze i più deboli: i lavoratori, gli anziani, i poveri.

Diminuire i costi significa anche avvalersi di meno dirigenti e collaboratori, quindi è ancora più importante selezionare persone che siano effettivamente capaci per riconosciute esperienze e professionalità e non solo per appartenenze politiche.

Questo Consiglio comunale, la Giunta, sono composti in gran parte da nuove persone, molte di queste sono alla prima esperienza: è un buon segno, che fa ben sperare ed alimenta le aspirazioni di cambiamento. Buon segno è anche che la nuova maggioranza si sia allargata con Partiti prima all’opposizione. Garantirà maggiore partecipazione e trasparenza.

Falconara si risveglia drasticamente dal sogno dei progetti faraonici, degli avvenimenti culturali di alto livello, degli spettacoli gratuiti, della città ideale. Purtroppo un brutto risveglio perché questa idea di Rinascimento non è sostenibile economicamente dalla città. Si è creata attorno alla trasformazione della città una aspettativa molto grande, ai cittadini si sono fatte promesse che non potevano essere mantenute, ed ora non fa piacere a nessuno dichiarare che lo sviluppo subirà realisticamente una brusca frenata.

Noi Democratici di Sinistra già dalla passata esperienza amministrativa siamo stati convinti assertori della trasformazione della città di Falconara, una trasformazione che effettivamente è iniziata, senza tenere conto però delle risorse disponibili. Nostro impegno è cercare di superare questa delicatissima fase e continuare a governare la città verso uno sviluppo possibile."

La composizione delle commissioni consiliari:

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE I^
LUCCARINI LUCIA Democratici di Sinistra
ROSSI ANDREA Democrazia è Libertà – La Margherita
AMAGLIANI MAURIZIO Partito Rifondazione Comunista
CORINALDESI FABRIZIO Partito dei Comunisti Italiani
BADIALETTI SERGIO Verdi per la Pace
VIRGULTI LUCIO Alleanza Nazionale
BRANDONI GOFFREDO Forza Italia
GIORGINI EMANUELE Lista Carletti
BALDASSARRI GILBERTO Falconara nel Cuore

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE II^
STACCHIETTI PAOLA Democratici di Sinistra
ROSSI ANDREA Democrazia è Libertà – La Margherita
CINTI CARLA Partito Rifondazione Comunista
CORINALDESI FABRIZIO Partito dei Comunisti Italiani
BADIALETTI SERGIO Verdi per la Pace
TANZARELLA ELENA Alleanza Nazionale
CERIONI ALESSIA Forza Italia
GIORGINI EMANUELE Lista Carletti
BALDASSARRI GILBERTO Falconara nel Cuore

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE III^
PIERONI ROSA Democratici di Sinistra
ROSSI ANDREA Democrazia è Libertà – La Margherita
CINTI CARLA Partito Rifondazione Comunista
CORINALDESI FABRIZIO Partito dei Comunisti Italiani
BADIALETTI SERGIO Verdi per la Pace
TANZARELLA ELENA Alleanza Nazionale
CERIONI ALESSIA Forza Italia
GIORGINI EMANUELE Lista Carletti
BALDASSARRI GILBERTO Falconara nel Cuore

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE IV^
PAOLINELLI CLAUDIO Democratici di Sinistra
GRAZIOSI GIOVANNI Democrazia è Libertà – La Margherita
AMAGLIANI MAURIZIO Partito Rifondazione Comunista
CORINALDESI FABRIZIO Partito dei Comunisti Italiani
BADIALETTI SERGIO Verdi per la Pace
VIRGULTI LUCIO Alleanza Nazionale
BRANDONI GOFFREDO Forza Italia
GIORGINI EMANUELE Lista Carletti
BALDASSARRI GILBERTO Falconara nel Cuore

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE V^
PIERONI ROSA Democratici di Sinistra
GRAZIOSI GIOVANNI Democrazia è Libertà – La Margherita
AMAGLIANI MAURIZIO Partito Rifondazione Comunista
CORINALDESI FABRIZIO Partito dei Comunisti Italiani
BADIALETTI SERGIO Verdi per la Pace
VIRGULTI LUCIO Alleanza Nazionale
BRANDONI GOFFREDO Forza Italia
GIORGINI EMANUELE Lista Carletti
BALDASSARRI GILBERTO Falconara nel Cuore

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE VI^
DI MATTIA ANGELO Democratici di Sinistra
GRAZIOSI GIOVANNI Democrazia è Libertà – La Margherita
CINTI CARLA Partito Rifondazione Comunista
CORINALDESI FABRIZIO Partito dei Comunisti Italiani
BADIALETTI SERGIO Verdi per la Pace
TANZARELLA ELENA Alleanza Nazionale
BRANDONI GOFFREDO Forza Italia
GIORGINI EMANUELE Lista Carletti
BALDASSARRI GILBERTO Falconara nel Cuore