Assistiamo tra il sorpreso e il compiaciuto al duro scontro tra Berlusconi e Fini all'interno del loro partito. Già da un pò le differenti posizioni politiche si scontrano, dapprima in sordina con velate dichiarazioni, poi via via sempre più con accese e dirette accuse, fino ad arrivare alla rissa in diretta alla direzione del PDL. Il Premier e capo del partito invita Fini a dimettersi dal ruolo di Presidente della Camera, Fini a sua volta rivendica il diritto di critica sull'operato del Governo. Da parte di alcuni componenti si chiede adirittura l'espulsione. Berlusconi affermando che le "Correnti" sono le metastasi dei partiti, vieta di fatto la critica e mette all'angolo Fini, abbandonato anche da alcuni dei suoi "colonnelli".
Questo mi riporta a pensare ad un particolare momento storico e a scoprire suggestive quanto drammatiche similitudini con i nostri tempi :
25 luglio 1943. Al Gran Consiglio del fascismo infatti Ciano " votò l'ordine del giorno di Grandi (insieme ad altri diciotto gerarchi), approvando perciò l'indicazione contenuta nella mozione, volta a che il re riprendesse in mano l'esercito ed il governo della nazione; in pratica, quello di Ciano fu un voto pesantissimo e dalle conseguenze irreversibili contro il suocero (Wikipedia).
Il voto di Ciano che colpì duramente l'immagine del Duce scaturì dalla convinzione condivisa con altri gerarchi che il tempo del fascismo fosse venuto ad esaurimento, ma magari ritenendosi ancora candidato alla successione, pensava che in una nuova gattopardesca riformulazione poco sarebbe cambiato e che sarebbe rimasto in auge (Wikipedia). La storia ci racconta che Ciano, condannato per alto tradimento venne fucilato l'11 gennaio del 1944.
Sembra incredibile, ma la storia, con le dovute proporzioni, sembra ripetersi.
Fortunatamente grazie alla lotta partigiana e alle forze alleate, il fascismo venne sconfitto e l'Italia ebbe la possibilità di diventare una Repubblica democratica. Pensate per un attimo a cosa sarebbe l'Italia oggi senza la Liberazione.
Qui mi sembra che le similitudini con la storia cessino e mi preoccupano. Non mi sembra infatti che esistano ad oggi in Italia forze politiche in grado di contrastare il Governo con una forte e seria opposizione, come non mi sembra esista una opinione pubblica in grado di capire la situazione che si sta vivendo. Spero solo di non dover vedere un'altra versione storica del ventennio. Sarebbe tragico.