venerdì 23 aprile 2010

SIMILITUDINI


Assistiamo tra il sorpreso e il compiaciuto al duro scontro tra Berlusconi e Fini all'interno del loro partito. Già da un pò le differenti posizioni politiche si scontrano, dapprima in sordina con velate dichiarazioni, poi via via sempre più con accese e dirette accuse, fino ad arrivare alla rissa in diretta alla direzione del PDL. Il Premier e capo del partito invita Fini a dimettersi dal ruolo di Presidente della Camera, Fini a sua volta rivendica il diritto di critica sull'operato del Governo. Da parte di alcuni componenti si chiede adirittura l'espulsione. Berlusconi affermando che le "Correnti" sono le metastasi dei partiti, vieta di fatto la critica e mette all'angolo Fini, abbandonato anche da alcuni dei suoi "colonnelli".

Questo mi riporta a pensare ad un particolare momento storico e a scoprire suggestive quanto drammatiche similitudini con i nostri tempi :

25 luglio 1943. Al Gran Consiglio del fascismo infatti Ciano " votò l'ordine del giorno di Grandi (insieme ad altri diciotto gerarchi), approvando perciò l'indicazione contenuta nella mozione, volta a che il re riprendesse in mano l'esercito ed il governo della nazione; in pratica, quello di Ciano fu un voto pesantissimo e dalle conseguenze irreversibili contro il suocero (Wikipedia).

Il voto di Ciano che colpì duramente l'immagine del Duce scaturì dalla convinzione condivisa con altri gerarchi che il tempo del fascismo fosse venuto ad esaurimento, ma magari ritenendosi ancora candidato alla successione, pensava che in una nuova gattopardesca riformulazione poco sarebbe cambiato e che sarebbe rimasto in auge (Wikipedia). La storia ci racconta che Ciano, condannato per alto tradimento venne fucilato l'11 gennaio del 1944.

Sembra incredibile, ma la storia, con le dovute proporzioni, sembra ripetersi.

Fortunatamente grazie alla lotta partigiana e alle forze alleate, il fascismo venne sconfitto e l'Italia ebbe la possibilità di diventare una Repubblica democratica. Pensate per un attimo a cosa sarebbe l'Italia oggi senza la Liberazione.

Qui mi sembra che le similitudini con la storia cessino e mi preoccupano. Non mi sembra infatti che esistano ad oggi in Italia forze politiche in grado di contrastare il Governo con una forte e seria opposizione, come non mi sembra esista una opinione pubblica in grado di capire la situazione che si sta vivendo. Spero solo di non dover vedere un'altra versione storica del ventennio. Sarebbe tragico.

venerdì 16 aprile 2010

UN RIGASSIFICATORE A FALCONARA

Credo che i cittadini di Falconara dovranno prima o poi ringraziare l'opera di Loris Calcina e della lista "Cittadini in Comune", per l'assiduità, la competenza con cui li rappresentano in Consiglio comunale. 

Oggi si è discusso tra i vari punti, la compensazione che il Comune di Falconara dovrebbe ottenere a seguito della costruzione di un rigassificatore off-shore, il cui attracco è stato individuato su "l'isola" più lontana dalla costa della raffineria API.

La stravaganza di questo atto è che il consiglio comunale pur non avendo mai discusso sull'opportunità o meno della costruzione del rigassificatore, discute invece sulle compensazioni di risarcimento. Infatti esiste soltanto una delibera di Giunta che evidentamente ha ritenuto di dare parere favorevole ai rigassificatori.

Faccio un esempio: immaginate che nel vostro condominio, il vostro amministratore decida di far costruire nel giardino un deposito di fuochi articiali. Dopo di che il vostro amministratore vi convoca in una assemblea per farvi decidere, visto che ora il giardino è occupato dal deposito, di chiedere al proprietario del deposito una compensazione in denaro a titolo risarcitorio.

Posso capire lo stato d'animo di Loris che si trova a discutere e a lottare in un terreno, quello del consiglio comunale, arido di contenuti e di scarsa capacità ricettiva.
Se da una parte il PDL continua con coerenza (sic) ad assecondare i voleri del padrone della raffineria, il PD  mostra, come sua natura, un doppia "personalità". Il contendere tra i due partiti, infatti, non è il rigassificatore. E' l'importo della compensazione. I 900 mila euro ottenuti dal PDL sono ritenuti troppo pochi. Secondo il PD l'Amministrazione comunale avrebbe dovuto tirare di più sul prezzo. Nessuno si è sognato di discutere sui rischi che ricadranno inevitabilmente sui cittadini di questa città pattumiera che è Falconara. 

Il PD peraltro, pur votando un ODG presentato durante il consiglio comunale di stasera da Calcina, con cui chiedeva al Consiglio di dichiararsi contro il rigassificatore, non è riuscito a pronunciare una frase tanto breve quanto chiara, ovvero: "siamo contro i rigassificatori", quindi per non farsi scavalcare dal consigliere Calcina ha votato l'odg, ma adducendo imbarazzanti motivazioni varie con cui traspariva la contadditoria posizione di non contrarietà ai rigassificatori.

Alla presentazione dell'ODG, Calcina ha documentato i rischi reali e documentati da studi scientifici e da fatti accaduti, avvalorati anche dal fatto che l'impianto di rigassificazione è catalogato come impianto ad alto rischio.

Ebbene, di fronte allo scenario non rassicurante in ordine di sicurezza, illustrato dal consigliere Calcina,  i consiglieri di maggioranza (PDL), hanno risposto con sonore risate, senza alcun rispetto del loro collega consigliere. E quando il pubblico ha rumoreggiato per la inopportunità delle risate, un consigliere del PDL si è sentito dapprima in diritto di zittirlo, poi gli ha ordinato di uscire dalla sala, per arrivare addirittura alzandosi dallo scranno ed avvicinandosi al pubblico, a minacciare di sbattere fuori personalmente le persone indesiderate a calci nel sedere. 

Un atto violento e ingiustificabile, segno della cultura che regna a Falconara in questo ultimo periodo.
Un atto che il Presidente del Consiglio comunale avrebbe dovuto censurare senza esitazioni, invece questa volta ha preferito soprassedere. Strano, di solito è molto attento ai regolamenti, soprattutto quando si tratta di togliere la parola per superamento del tempo disponibile, al consigliere dei "Cittadini in Comune", l'unica vera voce di opposizione in questa città. 
   

domenica 11 aprile 2010

TUTTI AL MARE

Il sindaco nei giorni scorsi ha chiesto ai titolari degli stabilimenti balneari di rivolgersi presso i giovani falconaresi per i lavori stagionali.

Baristi, camerieri, addetti alla spiaggia, come ogni anno lavorano negli stabilimenti della spiaggia di Falconara.

Spero vivamente che con questa richiesta, il sindaco, non intenda "consigliare" ai gestori  l'esclusione  della numerosa comunità straniera che ogni anno presta lavoro in quei settori.

Se, come sembra,  un centinaio di persone sono occupate annualmente nel turismo falconarese, il sindaco forse farebbe bene a preoccuparsi anche che quei giovani non vengano sfruttati o sottopagati o peggio retribuiti in nero.

Un controllo metterebbe alla pari lavoratori italiani e stranieri e darebbe "un ulteriore elemento di sicurezza" sul posto di lavoro.

sabato 10 aprile 2010

CONTROPARTITE

Consiglio comunale del 15 aprile ore 18 punto all'ordine del giorno n. 10

10. PROGETTO API NOVA ENERGIA PER LA REALIZZAZIONE DI UN TERMINALE OFF-SHORE DI RIGASSIFICAZIONE DI GAS NATURALE LIQUEFATTO - MISURE COMPENSATIVE

C'entra qualcosa con l'equilibrio di Bilancio del Comune di Falconara? 

venerdì 2 aprile 2010

INVISIBILI

Molto spesso sono le cronache cittadine che mi danno lo spunto per riflettere e scrivere su questo blog. Oggi i giornali locali hanno documentato una ennesima azione anti bivacco a Falconara Marittima.


E’ tra l’altro singolare che queste azioni capitino principalmente nei giorni vicino alle feste comandate. Era già capitato nel Natale scorso, la replica ieri notte, durante la settimana “santa” con un’altra “operazione sicurezza” scattata prima dell’alba da parte della polizia municipale, che ha permesso l’identificazione e lo sgombero di una dozzina di persone ree di dormire all’addiaccio, coperti di stracci e cartoni.

Il sindaco Brandoni dichiara: “non posso accettare che i miei concittadini siano costretti a sopportare situazioni di così alto degrado, che inevitabilmente generano una sensazione di insicurezza”.

Il sindaco si meraviglia che nel XXI secolo ci siano ancora persone costrette a bivaccare in tali condizioni.

Benvenuto nel mondo reale caro sindaco. Basterebbe poco per accorgersi che nel XXI secolo ci sono ingiustizie tali nel mondo e che il bivacco sotto le stelle non è una scelta radical-chic, ma una terribile necessità.

Ci si aspetterebbe che il sindaco, seppur tardivamente, dopo aver scoperto questo tipo di disagio che vivono certe persone, si attivasse per cercare di dar loro un minimo di assistenza. Ma il problema per lui rimane quello del degrado, quindi è sufficiente che certe situazioni spariscano dalla vista delle persone “per bene”, guai a lasciare in vista simili visioni, potrebbero turbare le coscienze.

Quindi via tutti. Se poi questi vanno a dormire in un'altra città o peggio non trovano alcuno spazio, chissenefrega. L’importante è che siano invisibili.

Il giornale riporta anche la testimonianza di non meglio identificati “volontari” della Caritas i quali hanno ipotizzato un “racket dei vestiti usati”.

Ecco, mentre dal sindaco, una volta conosciute le sue convinzioni, non ci si può aspettare niente di più che dichiarazioni del genere, dai volontari della Caritas e dai frati che abitano nella Chiesa a pochi metri da dove è avvenuto il blitz della polizia municipale, mi sarei aspettato parole e gesti, come dire, di carità cristiana.

Quindi mi chiedo, ma è possibile che i frati francescani vedendo quel degrado umano e non urbano, non abbiano mai preso una iniziativa degna della carità cristiana predicata da San Francesco di Assisi? È possibile che in un momento di grave crisi, vedendo persone costrette a dormire al freddo, non abbiano trovato una stanza, per ospitare quei diseredati? Eppure la Chiesa è molto grande, c’è un’ala da poco ristrutturata che potrebbe ospitare decine e decine di persone, che invece è praticamente disabitata.

Quelle persone invece dormivano sotto dei cartoni, anche durante le nottate più gelide di quest’inverno. Stavano sul piazzale della Chiesa, dietro la statua del Santo che sembrava guardare altrove. Un po’ come facciamo noi, cittadini di Falconara: guardiamo altrove, preferiamo non vedere. Certa gente deve rimanere invisibile.

Quindi per nostra comodità se non sentiamo il dovere di indignarci, dovremmo almeno ringraziare il sindaco Brandoni, perché lui sta facendo il lavoro sporco per tutti noi.

Buona Pasqua a tutti.