mercoledì 14 gennaio 2009

IL RAZZISMO A FALCONARA

Nei giorni scorsi sono apparse sui giornali alcune notizie circa la volontà dell'amministrazione comunale, su proposta di un consigliere del PDL, di adottare alcune ordinanze emesse da sindaci leghisti, forzisti, o di Allenza Nazionale del nord Italia.

Credo che a questo punto sia giusto per i cittadini falconaresi conoscere meglio quelle ordinanze e sapere anche cosa significano realmente.
In una città come Falconara, da sempre una città solidale ed ospitale, è veramente preoccupante dover prendere atto delle scelte di questa amministrazione comunale. A tal proposito sarebbe interessante conoscere l'opinione dell'assessore comunale alle Politiche sociali.


LE ORDINANZE RAZZISTE DEI SINDACI DEL NORD

I casi

1. CITTADELLA (PD)
Il sindaco leghista emette un’ordinanza che vieta la residenza anagrafica a stranieri comunitari ed extracomunitari con reddito inferiore ai 420 euro al mese. L’ordinanza viene firmata da una quarantina di sindaci veneti. Aderiscono anche sindaci del bresciano, il Comune di Corso (Pc) e, con contenuti leggermente diversi, il comune di Azzano Decimo (Pn).
Violazione di norme sostanziali
Artt. 2, 10, 14,32,38,117 Cost. Art. 50, 54 d.lgs. 267/2000 Art. 7 D.lgs. n. 30/2007 Artt. 46 e 47 d. P.R. 445/2000 D.lgs. n. 286/98
Violazione di norme antidiscriminatorie
Art. 13 del Trattato Europeo Art. 43 c. 1 e c. 2 let. b) d.lgs. n. 286/98 (clausola generale di non discriminazione);

2. ROMANO D’EZZELINO (VI)
Il sindaco forzista toglie il bonus bebè agli immigrati, assegna I pacchi natalizi della Croce Rossa solo agli italiani ed esclude gli stranieri dalle borse di studio.
Violazione di norme antidiscriminatorie
Art. 3 c. 1 lett. g) e i) d.lgs. n. 215/2003 (parità di trattamento senza distinzioni di razza o origine etnica nell’accesso alle prestazioni sociali e ai beni e servizi);
Art. 43 c. 1 e c. 2 lett. b) e c) d.lgs. n. 286/98 (clausola generale di non discriminazione)

3. TEOLO (PD)
Il Sindaco di AN non mette la firma sul decreto che concede la cittadinanza italiana se il richiedente non conosce bene la lingua italiana e la Costituzione.
Violazione di norme sostanziali
Artt. 1, 2, 9 d.P.R. 3.11.2000, n. 396 (regolamento di riordino dello stato civile) L. n. 91/92 (legge in materia di cittadinanza italiana)
Violazione di norme antidiscriminatorie
Art. 43 c. 1 e c. 2 let. b) d.lgs. n. 286/98 (clausola generale di non discriminazione);

4. CARAVAGGIO (BG)
La giunta leghista vieta agli stranieri senza permesso di soggiorno di celebrare il matrimonio con un/a cittadino/a italiano/a
Violazione di norme sostanziali
Artt. 2, 3, 29, 117 Cost. Art. 12 CEDU (diritto di formare una famiglia) Artt. 1, 2, 9 d.P.R. 3.11.2000, n. 396 Art. 27 l. n. 218/1995, Art. 116 c.c. Art. 6 c. 2 d.lgs. n. 286/98
Violazione di norme antidiscriminatorie
Art. 14 CEDU Art. 2 D.lgs. n. 286/98 Art. 43 c. 1 e c. 2 let. b) d.lgs. n. 286/98 (clausola generale di non discriminazione); Art. 3 c. 1 lett. g) e i) d.lgs. n. 215/2003 (parità di trattamento senza distinzioni di razza o origine etnica nell’accesso ai servizi);

5. CHIARANO (TV)
Il consiglio comunale vota un tetto all’iscrizione dei bambini stranieri nelle scuole: non più del 30%.
Violazione di norme sostanziali
Art. 38 d.lgs. n. 286/98 (istruzione degli stranieri)
Violazione di norme antidiscriminatorie
Art. 3 c. 1 lett. h) d.lgs. n. 215/2003 (parità di trattamento senza distinzioni di razza o origine etnica nell’accesso all’istruzione Art. 43 c. 1 e c. 2 let. c) d.lgs. n. 286/98 (clausola generale di non discriminazione)

giovedì 8 gennaio 2009

LA CORTE DEI CONTI PER FARE CHIAREZZA

Oggi la notizia è stata ripresa da tutti i giornali locali. L'inchiesta della Corte dei Conti sugli sprechi della Giunta Carletti, o meglio una delle tante in corso. Iniziano ad apparire i primi nomi: Assessori e Dirigenti in carica nel periodo 2001-2006 del Comune di Falconara che dovranno rendere conto delle spese che hanno portato la città ad un passo dal dissesto.
L'argomento è molto delicato anche perchè l'inchiesta è solo all'inizio, chissà dove arriverà e chi coinvolgerà, quindi è doveroso non sfociare su facili giudizi.

Certo che la situazione è però a dir poco imbarazzante. Imbarazzante soprattutto per quelle forze politiche che hanno assistito senza batter ciglio al progressivo degrado a cui andava incontro la città. Anch'io ho fatto parte di una di quelle forze politiche, anche se non in primissima linea. Quello che ho appena detto provocherà sicuramente un marea di improperi, mi riferisco alla posizione defilata, ma qui bisognerebbe aprire una discussione così ampia che non sarebbe possibile sintetizzarla su questo blog.

Quella che sta accadendo è sicuramente una tremenda mazzata (vendetta, diranno in molti), che cadrà sulla testa di chi nolente o volente tiene viva la discussione politica nel centro sinistra cittadino (niente in confronto a quello che subiscono i falconaresi). Colpirà i responsabili, ma non solo, saranno coinvolti politicamente anche coloro i quali pur partecipando all'attività dei partiti, sono estranei ai fatti di cui leggiamo sui giornali.
Io vorrei soffermarmi su questo punto, su questa conseguenza che molto probabilmente favorirà il Governo della città da parte della destra per molti anni ancora.

Vorrei cercare di comprendere le ragioni che hanno impedito alla sinistra di questa città, una volta svelata la drammatica situazione che si è creata, di avviare una seria, approfondita analisi (i vecchi comunisti direbbero autocritica), sul perchè tutto ciò è potuto avvenire. Ce ne sarebbe stato il tempo. Affrontare a viso aperto la cittadinanza per spiegare il fallimento di quell'era apparentemente sfavillante. Quasi sicuramente la città avrebbe risposto malamente, di certo si sarebbe chiuso un periodo politico fallimentare per la città, con i partiti politici protagonisti a pagarne gli errori, ma con la possibilità della ripartenza.

Invece si è preferito andare avanti quasi come se niente fosse accaduto, sperando in un miracolo ancora lontano da divenire. Mi riferisco alle elezioni comunali del 2006, dove molti dei candidati avevano già amministrato con il sindaco Carletti. Come se niente fosse appunto.

Questa scelta ha di fatto tagliato le gambe ad una nuova, possibile classe politica all'interno dei partiti coinvolti che forse, avrebbe potuto rigenerare un nuovo modo di fare, con onestà e sincero spirito di sacrificio.
Adesso la strada è in salita, speriamo che qualcuno trovi lo spazio e le forze per una nuova politica al servizio della gente. Senza protervia.

venerdì 2 gennaio 2009

LA VARIANTE DI CASTELFERRETTI

Ormai ci siamo abituati. In Italia c'è tutto un fiorire di emergenze. Emergenza energetica, emergenza rifiuti, emergenza alluvioni. A causa delle emergenze spesso le amministrazioni locali e i Governi, ritengono di soprassedere alle leggi, di aggirare le regole.

E' quasi uno sport nazionale. Rincorrere le emergenze senza curarsi delle cause che potrebbero provocare le azioni fatte in emergenza.
Chi ha frequentato uno dei numerosi convegni sul tema della difesa del territorio, organizzati in lungo e in largo l'Italia, non avrà potuto fare a meno di ascoltare i buoni propositi dei vari Sindaci, Presidenti, Politici.

Tutti sono d'accordo che i problemi si dovrebbero affrontare con politiche preventive, ma poi, quando il problema riguarda la loro città, o la loro Provincia, ecco che Sindaci e Presidenti hanno pronta la frase di circostanza, ovvero: "... In una situazione normale avrei agito diversamente, ma purtroppo siamo in emergenza". E giù a peggiorare le cose, ma con la giustificazione dell'impellenza.

Falconara come altre città italiane è già stata pesantemente penalizzata.
Emergenza casa? A Falconara vengono costruiti centinaia di palazzi disordinatamente, sfregiando per sempre l'architettura della città.
Emergenza energetica? A Falconara la raffineria aumenta di dimensione negli anni inglobando la ferrovia diventando un pericolo per la sicurezza della città.
Emergenza infrastrutture? Falconara viene espropriata di una grossa fetta di territorio, offerta a Quadrilatero con la benedizione della Regione Marche.

Si potrebbe andare avanti ancora per molto, ad esempio il problema energetico non è ancora stato risolto, quindi per superare l'emergenza a qualcuno è venuto in mente che a Falconara si può costruire una nuova mega centrale elettrica. Oppure che la ferrovia inglobata dall'Api, suo malgrado, è diventata un rischio quindi ecco un'altra emergenza che richiede l'occupazione forzata di prezioso territorio per il famoso By-pass.

Poi c'è l'emergenza finanziaria. Tutti sanno ormai che Falconara è soffocata da una situazione economica fallimentare. Evitare il dissesto finanziario diventa l'ennesima emergenza, e per superarla tra le varie discutibili soluzioni è stata avanzata l'idea di sacrificare un'altra bella fetta di territorio al mercato immobiliare, quindi l'amministrazione Brandoni ha confezionato la Variante Urbanistica per edificare in una zona di Castelferretti peraltro sottoposta a Vincolo di tutela integrale ( A dire il vero il progetto è partito dalla gestione del Commissario e forse ancor prima).

In questi giorni c'è stato un gran lavorio negli uffici tecnici del Comune di Falconara e della Provincia di Ancona per far approvare dalla Giunta provinciale questa Variante, con il risultato che i tecnici provinciali hanno espresso il loro parere positivo giusto in tempo per il fine anno.
Gli esperti dicono però che il parere positivo non tiene nella dovuta considerazione alcuni passaggi fondamentali che non sono stati eseguiti come la Vas (Valutazione Ambientale Strategica) e la Via (Valutazione Impatto Ambientale), forse anche questa volta siamo vittime dell'emergenza.

Adesso la parola passa alla politica. La Giunta provinciale infatti dovrà esprimersi su questa Variante, e lo dovrà fare in tempi brevi.

Ma ho fiducia nella Presidente della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande, negli anni ha sempre dimostrato molta attenzione ai problemi ambientali con politiche a difesa del Territorio per una migliore qualità della vita.
Ho fiducia nella Presidente della Provincia e nelle forze politiche che la sostengono, opporsi a quella variante potrebbe significare che la ragione ha preso il sopravvento sulla logica perversa dell'emergenza. Potrebbe essere l'inizio di un Buon Anno.