domenica 27 luglio 2008

BYPASSATI I CITTADINI

Ho seguito il Consiglio Comunale su By-pass solo marginalmente. Sono riuscito ad arrivare nella sala consigliare solo nel tardo pomeriggio, quindi non ho ascoltato personalmente molti degli interventi dei vari personaggi politici presenti. Ma da quanto si può leggere sui giornali, un'idea seppur vaga dell'utilità di quel Consiglio me la sto facendo, e non è positiva.

Inutile sottolineare la totale mancanza di partecipazione diretta dei cittadini, visto che sul penoso autoritarismo della Giunta Brandoni è stato già detto molto.

Il By-pass. In oltre quattro ore di discussione tutti a parlarne come se tutti i cittadini sapessero di che cosa si trattasse. E' la solita storia: i politici di un certo tipo credono che sia inutile tormentare i cittadini con spiegazioni imparziali e complete. Molto meglio trattare la questione tra pochi, si evitano in questo modo perdite di tempo.

Certi politici credono una volta eletti di avere la delega in bianco su tutto. Ma non è così. Non è più così, soprattutto a Falconara, città in cui la pessima pratica di lasciare massima libertà agli amministratori, ci ha lasciato con le toppe al sedere. Con questa mia convinzione sono rimasto sorpreso quando il Sindaco di Chiaravalle Montali ( uno dei pochi interventi a cui ho assistito), nel ringraziare Brandoni per l'iniziativa, ha auspicato un tavolo ristretto per approfondire la questione BY-pass. Così si toglie la possibilità di partecipare a chi ha dubbi o proposte diverse, cara Montali, ancora una volta i cittadini vengono bypassati e non tenuti in considerazione. Non ci si può lamentare se poi nascono comitati, soprattutto quando le alternative proposte dai cittadini e le critiche vengono declassate allo stato di polemiche.

Allora visto che le istituzioni non vogliono dare una ampia informazione sul Bypass, credo sia indispensabile organizzare dei forum o dei convegni sul tema, per dare democraticamente la parola anche a chi invece è stato imbavagliato da Brandoni e C.

I giornali oggi riportano una dichiarazione dell'On. Baldassarri sulla questione delle accise. Sembra che il rappresentante del Governo Berlusconi abbia detto che le tanto agognate accise non arriveranno a Falconara. Prima il Comune dovrà risanare il Bilancio.

Se è vera questa dichiarazione, il Sindaco Brandoni, invece di gongolarsi e di scondinzolare felice accanto al'Onorevole, avrebbe dovuto sobbalzare dalla sedia e chiedere maggiori lumi. Non era Brandoni che assicurava gli elettori che le accise sarebbero arrivate dopo la sua elezione grazie a Berlusconi?
Su un punto tutti i candidati a Sindaco erano d'accordo: senza una entrata straordinaria come le accise, il comune non riuscirà mai ha risanare il Bilancio.

Quindi questa dichiarazione, se è vera, aggiunge una crepa al già traballante bilancio comunale.
Già ma qual'è l'attuale situazione di Bilancio? Mistero.
A quanto un incontro pubblico sul risanamento dell'ente?

giovedì 24 luglio 2008

OPERAZIONE CITTA' SICURA

"Il problema della sicurezza è fra i disagi più gravi e sentiti dalla cittadinanza e il Sindaco si è impegnato, in campagna elettorale, a realizzare in questo settore una politica i cui strumenti prioritari siano in particolare: informazioni preventive, controllo dell’immigrazione clandestina e del territorio, più coordinamento e maggior presenza, specie in alcune fasce orarie, di carabinieri e polizia municipale estremo rigore nei confronti di quei nomadi dediti alla microcriminalità, vandalismo e teppismo, potenziamento e qualificazione, anche con il coinvolgimento degli operatori economici, per la video sorveglianza. Adesso, dopo gli innumerevoli episodi di risse, microcriminalità e teppismo, vorremmo sapere quando queste promesse verranno mantenute”.

Dopo alcuni fatti violenti e di teppismo avvenuti nei giorni scorsi sulla spiaggia di Falconara, di cui la stampa ha dato ampio risalto, questa frase sembra scontata e la richiesta che viene fatta al sindaco è più che mai legittima, ma...
C'è un ma.
Questa frase non è mia, ma è una dichiarazione pubblicata sul Corriere Adriatico il 5 settembre 2006 dell'allora componente e consigliere comunale di minoranza di Alleanza Nazionale Elena Tanzarella e rivolta al Sindaco Recanatini. E' solo un esempio degli attacchi che la destra ha sferrato in tutti questi anni di opposizione.
Certo quando si è minoranza è molto più facile dare giudizi e fare commenti, visto che poi la responsabilità è sempre e solo di chi amministra. La vogliamo chiamare demagogia? O semplice populismo?

Eppure quella frase calza a pennello con la situazione attuale della nostra città.
Mi sembra che negli ultimi mesi la percezione di insicurezza dei cittadini sia aumentata.
I cittadini falconaresi percepiscono un aumento della microcriminalità e questo va a cozzare con gli impegni sbandierati dal Sindaco Brandoni in campagna elettorale.

Questo vuol dire che, o Brandoni non mantiene gli impegni presi in campagna elettorale, oppure che la politica "tolleranza zero" voluta dalla destra non paga, o forse che il problema sicurezza non si può risolvere con slogan di facile presa e di sapore demagogico appunto, ma con estrema serietà e responsabilità.
Due prerogative che finora non sono attribuibili al Sindaco e alla sua Giunta. E questo vale non solo per la sicurezza, ma anche per come sono state gestite tutte le altre problematiche della città finora. Ultimo, ma non in ordine di importanza il consiglio comunale aperto sul By-pass negato ai cittadini di Falconara.
Sono critiche le mie, del resto dall'opposizione le critiche riescono meglio.

Infine un appunto agli elettori della destra che a seguito degli atti violenza di cui sopra si stanno lamentando dell'operato del Sindaco. La risposta alle loro lamentele si può leggerla dal Programma del Pdl e quindi di Brandoni che sul problema sicurezza scrive:

ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA
Per ordine pubblico e sicurezza intendiamo una maggiore concertazione con le Forze dell’Ordine con un miglior monitoraggio del territorio al fine di fronteggiare la criminalità diffusa in forte crescita in alcuni quartieri cittadini prevedendo un progressivo aumento delle risorse.
Ci si propone di potenziare la figura del vigile di quartiere oltre ad una mirata installazione dei sistemi di sicurezza nei pubblici servizi.

Mi sembra troppo poco e anche molto vago, o più semplicemente demagogico.

E voi che ne pensate?

sabato 19 luglio 2008

BASTA LA PAROLA

Sempre peggio sotto il sole falconarese.
Ogni giorno che passa scopriamo di che pasta è fatta l'amministrazione comunale di Falconara Marittima.
Ci stiamo avvicinando ai fatidici primi 100 giorni della Giunta Brandoni ed ancora non si hanno notizie di come intenda affrontare il dissesto finanziario, che a meno di avvenimenti dell'ultima ora, è sempre in agguato.

Va bè, potrebbero rispondere i componenti della maggioranza, la sinistra ha compiuto il misfatto e adesso ci chiedete in pochi giorni di risolvere il problema di Bilancio, dateci tempo.

Vero il disastro economico è stato compiuto ma la destra è stata votata ed ora governa la città perchè aveva promesso alla città di avere la soluzione in tasca. Brandoni aveva dato la sua parola sul fatto che Berlusconi una volta al Governo avrebbe contribuito alla rinascita della nostra città. Brandoni spesso da la sua parola, ma altrettanto spesso non la mantiene.

L'ultima occasione persa, ovvero la parola non mantenuta del sindaco Brandoni, stavolta affiancato anche del Presidente del Consiglio Giacanella, è in merito all'impegno di convocare un consiglio comunale aperto sulla questione Bypass ferroviario. Guarda caso anche questa operazione riguarda la raffineria API.
Il Presidente Giacanella e Brandoni si erano impegnati solennemente ad aprire il consiglio comunale alla cittadinanza. Dopo questo impegno il consigliere Brunelli ritirò la mozione proprio su quell'argomento.

Questa sono le parole precise pronunciate dal Presidente del Consiglio Giacanella a termine del consiglio comunale del 29 maggio 2008:

"... in ottemperanza con gli impegni presi nella conferenza dei capigruppo, il consigliere Brunelli ritira la mozione 4 sul By-pass ferroviario. Io mi impegno, anche il Sindaco si è impegnato che entro il 15 di luglio ci sarà un Consiglio aperto a riguardo. Quindi l'amministrazione si è impegnata ed anche io personalmente come avevamo concordato in conferenza dei capigruppo".

Oggi scopriamo che il consiglio comunale sul Bypass convocato per venerdi 25 luglio alle ore 15.30, non è affatto aperto alla cittadinanza, ma sarà la solita sfilata di personaggi politici, tra l'altro già tutti d'accordo e a favore del Bypass, quindi ancora una volta si è calpestato il diritto dei cittadini di capire, di fare domande, di PARTECIPARE.

Ancora una volta una promessa disattesa per favorire i poteri forti che come sempre ottengono consensi trasversali. Ancora una volta una parola non data. E pensare che come diceva lo slogan di un famoso Carosello, tra persone serie BASTA LA PAROLA.

martedì 15 luglio 2008

BOLZANETO: 45 IMPUTATI 15 CONDANNATI NESSUNO IN GALERA

Trascrivo un intervento tratto dal sito http://www.sinistra-democratica.it/ di Simone Sabattini avvocato di Parte Civile al processo sui fatti della caserma Bolzaneto durante il G8 di Genova del 2001. In fondo all'articolo potete scaricare la sentenza dal sito dell'Unità e l'elenco degli imputati dal sito di Repubblica

Di Simone Sabattini Avvocato di Parte Civile

E' presto per dire se la sentenza del Tribunale di Genova che ha definito il primo grado del processo per i fatti avvenuti all'interno della caserma di Bolzaneto durante il G8 del 2001 abbia deciso che la tortura delle forze dell'ordine non è punibile in Italia. Sarà necessario leggere le motivazioni tra novanta giorni. Certo è che, prima di discutere il merito della decisione, le norme in vigore permettono in concreto l'applicazione di pene non superiori a due anni e mezzo al massimo, come tali quindi che non comportano con il carcere. Ciò, non è mai inutile ribadirlo, in quanto l'Italia non adempie al dovere di introdurre il reato di tortura.

Certamente però la sentenza di ieri, anche dalla semplice lettura del dispositivo, alcuni verdetti chiari li ha emessi: due in particolare. Da un lato sancendo l'esclusione delle aggravanti dall'aver agito con motivi abietti e con crudeltà ha dato un segnale inequivocabile su come lo Stato intende punire i propri pubblici ufficiali che infieriscono gratuitamente sugli arrestati.

Per essere chiari ieri è stato affermato che non è stata usata la violenza sugli arrestati in modo abbietto in casi come questi - si tratta di stralci del capo di Imputazione a carico di Gaetano condannato ma senza l'applicazione dell'aggravante -
1. percuotere ripetutamente con pugni e calci un arrestato cagionando lesioni personali consistite nella fratture alle costole sinistre e costringerlo con tale atto violento a firmare contro la sua volontà gli atti relativi al suo arresto.
2. costringere, consentire o, comunque, non impedire che altri agenti non identificati costringessero un'arrestata a subire con violenza e contro la sua volontà il taglio di tre ciocche di capelli.

L'agente di custodia Amadei non ha agito seguendo motivi abietti nel
1. costringere persona custodita all'interno del sito penitenziario di Bolzaneto, che aveva appena accompagnato in bagno, a chinare la testa all'interno della turca.
2. incaricata della sorveglianza della cella ove erano custodite alcune arrestate in concorso con altri pubblici ufficiali appartenenti alla Polizia Penitenziaria, sottoporre a misure di rigore non consentite dalla legge le suddette arrestate costringendole a rimanere, senza plausibile ragione, numerose ore in piedi, con il volto rivolto verso il muro della cella ,con le braccia alzate oppure dietro la schiena , con le gambe divaricate, o in altre posizioni non giustificate costituenti ulteriore privazione della libertà personale.

Per l'agente di custodia Incoronato è stata esclusa l'aggravante di aver agito in modo abietto quando:
1. agendo come esecutore in concorso con altri agenti non identificati nonché con il medico di servizio dr. Amenta Aldo, cagionava volontariamente lesioni personali (frattura alla costola) ad un detenuto colpendolo con un pugno al torace.

Non è invece crudele ciò per cui è stato condannato Pigozzi, ovvero afferrare con le due mani le dita della mano sinistra di una delle persone fermate, e poi tirando violentemente le dita stesse in senso opposto in modo da divaricarle , cagionando lesioni personali (ferita lacero contusa della lunghezza di cinque centimetri tra il terzo e quarto raggio della mano sinistra in corrispondenza delle due articolazioni metacarpofalangee), dalle quali derivava una malattia guarita in 50 giorni.

Si tratta di una decisione incomprensibile con gravi ripercussioni rispetto ad uno dei compiti che i giudici genovesi si erano assunti, cioè la determinazione di ciò che si può e non si può fare alle persone in custodia. Non c'è bisogno di aggiungere altro rispetto a questo se non che è indubbio che fatti come quelli di Bolzaneto sono gravissimi per il numero e l'occasione nella quale sono avvenuti, ma tutt'altro che rari nelle camere di sicurezza. Ora il segnale sarà interpretato come un via libera e questo è pericoloso per tutti.

L'altro punto critico che emerge dalla lettura del solo dispositivo è il rifiuto del Tribunale di accogliere la richiesta delle condanne sulla base della ricostruzione della catena di comando presente a Bolzaneto. L'assoluzione da tutte le accuse del generale Doria della polizia penitenziaria, di Perugini e della Poggi della DIGOS di Genova e dei medici Toccafondi e Amenta limitatamente ai capi di accusa che erano basati sulla posizione di garanzia basata sulla superiorità gerarchica lasciano presagire questo esito.

Certamente sarà importante, come anche su tutte le altre tantissime assoluzioni, conoscere, grazie alle motivazioni, se i giudici abbiano escluso le responsabilità proprio ritenendo che i capi non dovessero evitare il compimento di gravi fatti ad opera dei sottoposti oppure se il tribunale si sia determinato così sostenendo la mancanza di elementi sufficienti per condannarli. Nel primo caso, dopo tante sentenze come questa in Italia, saremo di fronte ad un altro caso nel quale i giudici hanno scelto di non punire chi decide, ma solo chi esegue.

venerdì 11 luglio 2008

RIGASSIFICATORI: PER SAPERNE DI PIU'

Si parla sempre più con insistenza di rigassificatori a largo della costa falconarese. Precisamente a Falconara si parla di un rigassificatore offshore.
Ma cosa sono di preciso i rigassificatori? Esistono dei rischi per la popolazione? Queste sono alcune di altre mille domande alle quali per ora nessuno vuole o può dare risposte.

Metto a disposizione una mia ricerca fatta in internet con la speranza che possa aiutare a capire di più ed evitare come ormai succede sempre più spesso di trovarci davanti al fatto compiuto.
La ricerca ovviamente è incompleta, ed è per questo motivo che vi invito, qualora ne foste a conoscenza, ad indicare nuovo materiale.

Di seguito troverete alcuni link da cliccare per entrare nello sconosciuto mondo dei rigassificatori (almeno per me).

Spero di essere utile. Buona lettura.

giovedì 10 luglio 2008

DENUNCIATI SEI DIRIGENTI API PER LO SVERSAMENTO DEL 2007

Disastro ambientale, getto pericoloso di cose, deturpamento di bellezze naturali.
Per questi motivi sono stati denunciati sei dirigenti e tecnici della Raffineria API. Una denuncia già notificata dai carabinieri del Noe il 23 ottobre 2007
Tre motivazioni gravissime.

I fatti che risalgono ad aprile 2007 si riferiscono allo sversamento in mare di un non bene precisato quantitativo di olio combustibile ad alto tenore di zolfo. I falconaresi ricordano quei giorni, perché assistettero all'imbrattamneto di un lungo tratto di costa che arrivò a lambire la prestigiosa spiaggia di velluto di Senigallia.

L'accusa è sversamento di olio ad alto tenore di zolfo, una sostanza molto pericolosa per la salute ed altamente cancerogena, a causa, così sembra leggendo i giornali, di una mancata verifica della manutenzione.Gli esperti dicono che questo disastro ambientale ha pregiudicato per sempre l'equilibrio della nostra costa.

Di questo i cittadini di Falconara devono ricordarsi, di tutte quelle volte che il nostro territorio è stato violentato, di quegli incidenti in cui persone hanno perso la vita. Sono tanti gli avvenimenti di questo tipo, accaduti senza che nessuno chiedesse mai scusa alla città e men che meno risarcisse i danni.

In questo ultimo periodo l'amministrazione Brandoni è il testimonial pubblicitario della raffineria, la città avrebbe bisogno di ben altre azioni per sperare di risorgere. Invece di plaudire alla imbarazzante offerta della apiCard, provi Brandoni, visto il suo momento idilliaco con la dirigenza della raffineria ad accelerare il percorso dei risarcimenti.