martedì 30 giugno 2009

LA SICUREZZA E LA FATALITA'

Una strage. Esplode una cisterna di GPL nella stazione di Viareggio e si scatena l'inferno. Un treno deraglia in piena notte per motivi ancora da accertare ed il fuoco in un attimo avvolge e distrugge un intero isolato. 14 morti, decine di feriti gravi, due palazzi rasi al suolo. In città proclamato lo stato di emergenza.

I testimoni raccontano di aver visto una enorme nuvola bianca incendiarsi investendo tutto quello che incontrava nel raggio di parecchie centinaia di metri. Molte persone sono morte bruciate, quasi tutti i feriti sono gravi a causa delle ustioni su gran parte del corpo. A provocare tutto ciò è stata la fatale miscela del gas con l'aria.
Non sono un esperto quindi mi faccio aiutare da wikipedia per spiegare cos'è il Gpl Gas Propano Liquido:

"Il nome deriva dal fatto che i componenti sono in forma gassosa a temperatura ambiente ed a pressione atmosferica, ma vengono liquefatti a pressione secondo una logica di economizzazione del loro trasporto. Il vantaggio che si ottiene è di aumentare la densità del gas di circa 250 volte, riducendo così l'ingombro a parità di massa (e quindi di energia producibile): questa logica rende possibile l'utilizzo di contenitori a pressione di dimensioni tutto sommato limitate. Per dare un esempio, una bombola da 40 dm3 di metanocontiene circa 6 kg di gas, compresso a oltre 20 MPa (200 bar); una bombola di pari volume di GPL ne contiene circa 20; di conseguenza l'energia fornibile è circa 3 volte superiore."
Quindi il gas liquefatto a contatto con l'atmosfera rigassifica velocemente e aumenta di densità e un semplice innesto di scintilla provoca il disastro di cui sono stati vittime i cittadini viareggini.

Dalle prime dichiarazioni sembra che questa volta non verranno incolpati i ferrovieri, come spesso accade dopo un disastro ferroviario, si parla di cedimento strutturale, alcuni parlano di disastro annunciato, altri di semplice fatalità. Resta il fatto che un treno che trasportava un carico pericolosissimo è deragliato e distrutto vite umane e cose.

Alle vittime della strage tutta la mia solidarietà, ma della solidarietà mi rendo conto che i feriti e i parenti delle vittme adesso non sanno che farsene. Sarebbe stato meglio che gli abitanti di quella zona avessero saputo i rischi che ogni giorno hanno corso. Si perchè quel treno chissà per quante volte ha attraversato quella stazione, nella più totale tranquillità delle persone. Stavolta purtroppo, "la fatalità" ha drammaticamente illustrato i rischi.

Appena ho saputo di questa tragedia ho pensato alle conseguenze di un incidente nel rigassificatore che i nostri politici di destra e di sinistra vorrebbero far costruire a Falconara Marittima. Anche se c'è chi garantisce che i casi di esplosioni sono quasi impossibili, rarissimi, proprio come il convoglio esploso stanotte.

Pensate che quel disatro a Viareggio l'ha provocato un solo vagone carico di GPL, pensate al carico di gas che può contenere un rigassificatore.

Alcuni testimoni hanno raccontato che una nuvola di fuoco ha invaso le strade e le automobili esplodevano uno dopo l'altra scatenando altri focolai di fuoco. E' l'effetto domino. Ecco provate a pensare ad un incidente nel rigassificatore che nascerà a largo (ma non troppo) della costa falconarese, una nuvola di gas si alza nel cielo e si infiamma, mentre il vento la spinge verso la città. Pensate a cosa potrebbe succedere se la nuvola raggiungesse la raffineria. L'effetto domino potrebbe essere devastante.

Lo so sono paranoico e sopratutto iettatore, dirà qualcuno. Ma vi invito a pensare: mentre il progetto del rigassificatore va avanti insieme a tanti altri progetti (centrali etc.) c'è stato un ente, un amministratore, un tecnico a spiegarne i pro e i contro ai cittadini?

Sicuramente il rigassificatore si farà, e sicuramente non ci sarà mai alcun incidente. Mai, fino a quando la "fatalità"...

venerdì 26 giugno 2009

IL PROGRAMMA ELETTORALE DEL PDL A DISPENSE. # 1°

Per rinfrescare la memoria dei falconaresi, elettori o meno del sindaco Brandoni, ripercorreremo punto per punto lo scarno programma elettorale del popolo delle libertà. Così, tanto per verificare se le promesse hanno dato spazio ai fatti.
Dopo un anno e due mesi mi sembra interessante confrontare le parole con la realtà.
Quello che leggete di seguito è tratto dal programma del pdl depositato in Comune. Non vi annoierò per molto, considerando che l'intero programma è sintetizzato in sole 814 parole.
Iniziamo con il primo punto, anche per perché siamo vicini alle verifiche di bilancio, quindi leggiamo cosa è stato programmato:

1 PUNTO
PROGRAMMA ELETTORALE DEL POPOLO DELLE LIBERTA’
Elezioni amministrative 13 aprile 2008

PROGRAMMA ECONOMICO FINANZIARIO


Impegno di risanamento di bilancio attraverso una razionalizzazione delle spese valorizzando la ricerca di professionalità interne all’Amministrazione.
Per quanto riguarda le entrate ci ripromettiamo comunque di non ricorrere ad ulteriori aumenti tariffari anzi ci impegneremo al massimo nel procedere ad una riduzione delle imposte comunali.
Impegno
prioritario da parte del nostro partito è quello che venga riconosciuto a Falconara Marittima il ruolo che svolge a servizio della collettività regionale. Rimane prioritario, quindi, far approvare alla Regione Marche una legge speciale che riconosca alla città lo status di territorio strategico.
Allo stesso tempo ci si attiverà perché si attui la legge nazionale prevista a favore delle città sede di insediamenti produttivi ad alto rischio di impatto ambientale. Ci si farà carico di attivare con il nuovo Governo nazionale per far in modo che una adeguata percentuale delle accise versate dalla raffineria allo Stato vengano direttamente destinate all’amministrazione comunale di Falconara.

Era il primo punto del programma Brandoni. Quanto secondo voi è stato realizzato? Spazio ai commenti se volete.

giovedì 11 giugno 2009

DAL SISTEMA MARCHE AL SISTEMA MARCHETTE

Consiglio comunale aperto oggi a Falconara, dettato dalla preoccupazione del PD e PDL si veder sfumata la possibilità di far costruire la nuova Fiera regionale nell'area individuata dalla Quadrilatero denominata area Leader. Sulla questione Quadrilatero non ci torno, chi vuole approfondire può cliccare qui.

Ma è comunque degno di nota il dibattito consiliare che ha visto oggi la partecipazione di importanti politici di livello. Tralascio alcuni nomi perché in pieno periodo di ballottaggio non voglio regalare spot elettorali, ma segnalo la presenza dell'assessore regionale al commercio e alle fiere e mercati Vittoriano Solazzi, quella del assessore provinciale alle infrastrutture della grande viabilità Antonio Gitto, nonché quella del Sindaco di Chiaravalle Daniela Montali.

L'intero consiglio comunale preoccupato per l'impossibilità di veder nascere sul nostro territorio la fiera, pendeva dalle labbra dell'assessore Solazzi, che però, dopo un lungo discorso per sostenere che la nascita di un unico Ente Fiera è un grosso successo, delude la platea di consiglieri, infatti molto candidamente dichiara che sul rapporto Quadrilatero e Fiera non ne può parlare perchè non è di sua competenza. Insomma hanno invitato la persona sbagliata.

L'intervento della sindaco Montali se letto in un certo modo mette in risalto la sua delusione per la scelta scellerata di aderire alla Quadrilatero, con il suo discorso si limita a sperare nel buon senso dei fautori della Legge Obiettivo, per il rispetto del territorio.

Poi ci sono stati gli interventi dei consiglieri comunali. Calcina come sua abitidine fa una analisi impietosa e mette a nudo le responsabilità degli amministratori (precedenti) della città, citando anche le relazioni della Corte dei Conti particolarmente critiche a riguardo. I discorsi dei due capogruppo PDL e PD invece sono come preannunciato ampiamente sui giornali, impostati in maniera bipartisan, tutti e due ad implorare la Regione a riprendere il controllo. Tutti e due a chiedere la Fiera a Falconara con un campanilismo che ignora l'interesse comune, dimentichi che l'accordo ed il protocollo d'intesa firmati dal Comune di Falconara e Chiaravalle hanno di fatto sottratto ai comuni il diritto di controllo e decisionale, Regione compresa.

Purtroppo devo ricordare che quell'accordo a Falconara è stato firmato con il pesante condizionamento della Regione Marche dai consiglieri del PD, PRC, PDCI, lista Carletti, AN e con la totale condivisione dell'attuale sindaco Brandoni. La questione è stata molto dibattuta e tutte le magagne che adesso emergono erano state abbondantemente preannunciate. Come nella migliore tradizione italiota anche questa volta la politica ha deciso di costruire la "scatola" senza pensare se quella scatola servirà a qualcosa.

E' imbarazzante dover ascoltare i discorsi dei politici che ruotano intorno al problema senza affrontarlo, i consiglieri hanno lungamente parlato di rispetto del territorio, dell'importanza strategica di Falconara, dello snodo infrastrutturale, della vocazione di servizio della città, tutti ad esaltare il SISTEMA MARCHE. Per il momento Falconara si deve accontentare del SISTEMA MARCHETTE.

martedì 9 giugno 2009

IL BUCO NERO

Che dire sui risultati del voto delle elezioni europee e delle amministrative dei giorni scorsi?

La prima cosa che salta all'occhio è l'astensionismo. Una volta si diceva che a votare non ci andava il popolo della destra perchè troppo poco attaccato ai valori democratici. Ora a votare purtroppo non ci va la gente di sinistra che invece è profondamente delusa dai partiti che avrebbero dovuto rappresentarla.

Se provate a fare mente locale, la crisi a sinistra inizia paradossalmente con mani pulite, e con l'inizio della cosiddetta seconda Repubblica. Da quel momento, i potentati si riorganizzano, gli affari trovano altre sponde e tutto riprende come prima, anzi peggio, mentre la sinistra si perde in sterili dibattiti.

La sinistra presa dalla voglia di governare subisce continue trasformazioni, fino al punto di imitare le gesta della destra, spesso fino a confondersi: come dimenticare le varie occasioni mancate che hanno deluso così tanto gli elettori. Dalla mancata legge al conflitto di interessi, fino alla mancata abolizione della legge 30, due esempi tra i cento che si potrebbero fare.

Ad un certo punto i due partiti di riferimento del centro-sinistra DS e Margherita, decidono di inventarsi un nuovo partito, nonostante che in molti sostenevano l'impossibilità di tenere insieme due forze politiche così distanti nelle idee e nella pratica. Ma sordi a ogni critica, ispirati dal modello democratico americano ecco che concepiscono biblicamente il Partito Democratico. Dicevano che anche in Italia era necessario avviarsi ad un sistema bipolare, anzi di più, bipartitico. I partiti più piccoli erano ritenuti solo degli ostacoli al progetto riformista, quindi da far sparire. Peccato che una volta annientati i Partiti minori, il PD non sia riuscito ad incidere minimamente sulla politica italiana, a tal punto che molti elettori considerano come vero partito di opposizione, l'Italia dei Valori di Di Pietro: il protagonista di Mani Pulite.

Le elezioni europee 2009 sanciscono il fallimento della politica del PD, mentre i leaders di quel Partito sembrano non curarsene, visto che dichiarano improbabili "tenute". Peccato che le elezioni amministrative Provinciali e Comunali confermano una drammatica sconfitta, consegnando decine di Province Comuni alla destra.

Il Partito Democratico è il responsabile diretto della catastrofe politica del nostro Paese, con la sua crisi interna potrebbe addirittura implodere e con questa implosione c'è il rischio che le speranze di intere generazioni vengano risucchiate, inghiottite, come in un buco nero.

Ecco il Pd è paragonabile ad un buco nero che inghiotte tutto ciò che gli ruota intorno. Le residue forze della sinistra dovrebbero provare a resistere alla terribile forza di gravità che le porta verso la definitiva distruzione, dovrebbero cambiare la traiettoria e cercare di allontanarsi dal pericolo mortale del buco nero.

La sinistra è come un piccolo pianeta dove la vita per ora è riconoscibile in piccoli organismi unicellulari. C'è bisogno di calma dopo il caos, per permettere alle cellule di moltiplicarsi e formare un organismo sempre più evoluto. Un piccolo pianeta che potrebbe diventare il punto di ripartenza anche per chi il buco nero a sua insaputa l'ha provocato.

DIFENDERSI DAI DIFENSORI

Qualche volta rimango interdetto di fronte alle affermazioni che si leggono sui giornali. Mi riferisco questa volta alle pagine locali che riguardano la nostra città. Sul Corriere Adriatico di oggi nell'articolo che riguarda la questione Fiera e Quadrilatero che verrà discussa in città in un apposito Consiglio Comunale (aperto?), si legge una dichiarazione del Presidente del Consiglio comunale che ha un sapore grottesco.

Un brano dell'articolo: " ...Positivo secondo Giacanella, che sulla vicenda ci sia l'unanimità tra maggioranza ed opposizione, le quali insieme - si stanno dando da fare per difendere il territorio-".

Ora chi legge da lontano questo articolo non conoscendo le questioni politiche di Falconara, potrebbe pensare che questo sia un esempio di maturazione politica, che scavalca le ideologie e via di seguito. Purtroppo la realtà è completamente diversa.

C'è un paradosso a dichiarare che maggioranza ed opposizione si stanno adoperando per difendere il territorio. Come si possono dire certe cose e sperare che nessuno osi criticarle.
I lettori che non vivono a Falconara, devono sapere che l'accordo alla Quadrilatero che ora "unanimante" preoccupa i politici locali, fu ratificato proprio dal PD e da altri partiti di sinistra tra cui PRC e PDCI, perchè la Regione Marche impose questa decisione, decisione tra l'altro condivisa dalla destra, visto che l'idea di quel progetto fu partorito proprio dalle loro menti creative.

Dire di adoperarsi per difendere il territorio è quanto meno azzardato.
Prima dovrebbero farci capire se difendere il territorio significa inginocchiarsi ai voleri dei petrolieri, disinteressarsi degli allarmanti studi epidemiologici, oppure decidere di edificare in aree protette (Castelferretti), oppure destinare la zona nord (montedison) ad un ennesimo centro commerciale, oppure dichiarasi favorevoli al By pass ferroviario tagliando in due interi quartieri e favorendo ancora una volta i petrolieri, oppure dichiararsi d'accordo alla costruzione del rigassificatore, oltre naturalmente ad essere complici del disastro Quadrilatero, massacro del territorio ampiamente annunciato e altrettanto ignorato.

Dunque vorrei sapere da Giacanella se quando dice difendere il territorio intende queste azioni intraprese dalla Giunta Brandoni (destra) e giunta Recanatini (centro-sinistra).
In tal caso vi supplico di interrompere la vostra azione: non vogliamo essere salvati.

In un punto ha ragione il Presidente Giacanella, tra la maggioranza e opposizione c'è unanimità di vedute. Purtroppo vanno però dalle parte opposta alle esigenze dei cittadini.
Fortunatamente all'opposizione c'è anche chi dissente.

venerdì 5 giugno 2009

I DIRITTI DEGLI INVISIBILI

Elezioni: tribunale, residenza a senza dimora per votare
L'uomo aveva chiesto piu' volte di avere residenza a Falconara
(ANSA) - ANCONA, 5 GIU - Il tribunale di Ancona ha ordinato al Comune di Falconara Marittima (Ancona) di concedere la residenza a una persona senza dimora per garantirgli il diritto al voto. L'uomo, che vive da lungo tempo in strada nella citta' marchigiana, aveva piu' volte chiesto di ottenere la residenza anagrafica in citta' per poter riavere i propri diritti di cittadinanza, ma le sue richieste erano rimaste inascoltate. (ANSA).

Ogni tanto si leggono delle belle notizie. I falconaresi che sono un pò attenti ai fatti che succedono in città avranno certamente capito chi è la persona senza dimora di cui si è occupato il tribunale di Ancona. Per rispettarne la privacy evito di indicarne il nome, ma molti avranno intuito che si tratta della stessa persona che il Comune di Falconara ha tentato di cacciare dalla città, multandola anche pesantemente, grazie ad una ordinanza anti bivacco di cui Giunta e consiglieri di maggioranza (destra) si vantano da alcuni mesi.
E' una piccola notizia, ma è una bella notizia.

lunedì 1 giugno 2009

PIOVE SUL BAGNATO


Piove da molti giorni e con una intensità di tipo tropicale. Potremmo avviare il dibattito sui cambiamenti climatici dovuti all'inquinamento, ma non è di questo che voglio parlare.

Tutti conoscono a Falconara il problema delle fognature, inadeguate e vecchie, ma nonostante questo c'è chi continua a prevedere nuove case. I negozianti per prevenire i danni della pioggia usano antichi metodi ereditati dai nonni come ad esempio le tavole di legno a mò di argine sulle porte dei negozi.

Falconara ha già subìto anche nel recente passato alluvioni, con i fossi spesso pieni di rifiuti incapaci di contenere le acque a causa dalla cattiva manutenzione.

Il problema dell'acqua alta dunque è conosciuto a Falconara, manco fossimo a Venezia.

Ma allora perché l'amministrazione comunale non si preoccupa di fare una azione tanto semplice quanto importante, ovvero provvedere alla pulizia dei tombini della città che invece intasati come sono non permettono il corretto defluire dell'acqua?