venerdì 28 settembre 2007

ECCO LA PARTE DI FALCONARA SACRIFICATA ALLA VOLONTA' DI QUADRILATERO E REGIONE MARCHE

Sono trascorsi esattamente 7 giorni dall'ultimo consiglio comunale, quello che ha visto l'approvazione dell'accordo di programma con la Quadrilatero e la fine dell'esperienza amministrativa della coalizione di centro-sinistra con a capo il sindaco Riccardo Recanatini. Infatti come previsto il sindaco non ha revocato le dimissioni ed ha quindi spalancato le porte al Commissario il vice Prefetto Dott. Mario Rosario Ruffo.


Non ho intenzione per ora di commentare quanto successo nei giorni scorsi per non alimentare le polemiche e i veleni che riempiono le pagine dei giornali locali. La mia posizione credo che sia molto chiara, basta leggere i post precedenti. Vorrei invece farvi vedere che cosa ha ceduto Falconara Marittima alla Quadrilatero spa per pochi spiccioli (da restituire) grazie alle sollecitazioni della Regione Marche. L'Area Leader di 481.600 mq è quella delimitata in rosso.


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Tutto questo per costruire una strada di circa 23 chilometri che inizia a Serra San Quirico (gola della rossa) e finisce ad Albacina, riprende a Cancelli di Fabriano e arriva a Fossato di Vico. La strada da costruire è segnata dalla riga verde.

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venerdì 21 settembre 2007

INTERVENTO AL CONSIGLIO COMUNALE DEL 21 SETTEMBRE 2007

Sig Presidente, sig. Sindaco

Oggi è un giorno buio per Falconara e soprattutto lo è per l’istituzione del Consiglio comunale.

Le ultime settimane sono state molto impegnative per noi, intendo dire per la compagna Paola e per me.

Abbiamo avuto l’impudenza di metterci di traverso ai poteri forti, abbiamo cercato in tutti i modi di far valere le nostre opinioni e i nostri convincimenti. Noi non ci vergogniamo di dire che l’adesione alla Quadrilatero è stata estorta al comune di Falconara. La Regione Marche come un Robin Hood al contrario è venuta al capezzale di Falconara non per aiutarci, ma per scipparci dell’unico bene rimasto, che non è come qualcuno potrebbe pensare, l’ICI o il territorio. No. La Regione Marche è venuta a portarci via la libertà, l’autonomia di scegliere, approfittando della nostra debolezza, come in natura fanno le jene davanti ad un animale ferito. Noi siamo convinti che questo è il peggiore affronto che una città possa ricevere.

Il presidente Spacca dovrebbe avere a mente questa frase: “ l’adesione alla Quadrilatero... (può essere presa) a condizione di salvaguardare le prerogative dei Comuni, Province, e Regione in materia di programmazione territoriale e di garanzia da parte dello Stato circa il finanziamento completo delle opere”. Dovrebbe riconoscere queste parole, perchè sono tratte dal suo intervento del 2 maggio 2005 durante l’illustrazione del programma regionale.

La nostra coerenza, in un mondo di opportunisti, deve suonare come una nota stonata, all’orecchio di chi da troppo tempo è abituato a ragionare in termini di convenienza, invischiati così come sono in un modo di fare politica vecchio, stantio, quel modo di fare politica che sta provocando il rigetto e la conseguente protesta dei comuni cittadini, i quali hanno capito che la politica è sempre più distante da loro.

Per un attimo abbiamo creato lo sconcerto, ad alcuni sembrava incredibile che due persone non si fossero adeguate al sistema. È quindi iniziata l’opera di convincimento; dapprima con proposte ed offerte, poi dopo aver appurato che non ci interessano poltrone, è partita una violenta campagna di discredito, prima politica poi sempre più di tipo personale, affiancata da pressioni di ogni tipo. Sono scese in campo molte persone più o meno interessate. Ma i tentativi sono sempre andati a vuoto. Allora si è iniziato a provocare fratture con chi ci era vicino. Come un tarlo, con un metodo che pensiamo sia frutto di anni di esperienza, si è cercato di inculcare il sospetto che la nostra azione nascondesse chissà quali progetti. Il tarlo ha prodotto i suoi effetti, visto che non tutti sono riusciti a resistere. A proposito voglio approfittare di questo spazio per ringraziare l’ex assessore Impiglia per esserci stato affianco in questi momenti particolarmente duri, e vorrei dirgli che capisco la sua decisione di presentare le dimissioni, la situazione era effettivamente insopportabile e capisco che non è facile resistere. Ecco in poche parole che cosa abbiamo subito e sopportato in questi giorni. Lo vogliamo dire, forte, a quelli che hanno dichiarato che Paolinelli e Stacchietti sono in cerca di visibilità.

La verità è che molto più semplicemente abbiamo voluto tentare di far valere le nostre idee. Idee che un tempo erano condivise da tutte le forze del centro-sinistra e che adesso improvvisamente non più, e senza che ci sia un buon motivo, visto che nulla è realmente cambiato nel meccanismo della Quadrilatero. Se non il fatto che prima c’era il Governo Berlusconi ed ora c’è Prodi. Ma qui credo che rientri in gioco l’opportunismo di cui ho detto prima.

La Regione abbiamo detto ha approfittato del nostro stato di subordinazione, ma noi crediamo che questa amministrazione ci abbia messo del suo per arrivare a questo punto di non ritorno. Chi ha buona memoria ricorderà che questa amministrazione non ha mai messo in condizione il consiglio di approfondire i vari punti in discussione. All’inizio poteva sembrare una necessità, ma con il tempo si è avuta la certezza che invece era diventata una regola. La poca dimestichezza con le pratiche partecipative si sono palesate qualche giorno fa all’assemblea pubblica, con un approccio molto poco cordiale verso i comitati cittadini. Se parliamo della questione Quadrilatero, il sindaco ha volutamente evitato di ascoltare le nostre parole. Anzi pur conoscendo la nostra contrarietà, ha accelerato nei tempi, ne ha fatto un problema di vita o di morte, non ha voluto cercare alternative, o non ne è stato capace, a voi la scelta.

Adesso ci dicono che il nostro voto contrario provocherà il commissariamento, e forse il dissesto. Noi non ci stiamo. Il dissesto se ci sarà, è necessario non dimenticarlo, è stato causato da una irresponsabile giunta comunale e da un consiglio comunale che si è tappato gli occhi e le orecchie, oppure, che non ha capito niente di quel che stava facendo, anche in questo caso a voi la scelta.

Autorevoli esponenti politici ci hanno invitato a dimetterci, visto che non siamo in linea con la maggioranza. Gli stessi politici dovrebbero guardare a casa loro, qui ci sono persone che hanno governato prima questa città con i risultati che tutti conosciamo, le stesse persone che senza vergogna sono ancora negli stessi posti.

Noi riteniamo che questa amministrazione abbia fatto un errore fondamentale, che è quello di non aver dichiarato da subito l’impossibilità di rimettere in sesto il bilancio comunale. Abbiamo creduto di poter realizzare un miracolo, che naturalmente non c’è stato. Dopo questo errore originario, ne sono seguiti altri che ne sono la diretta conseguenza, errori fatti allo scopo di limitare quello iniziale.

E allora eccoci qua a votare l’adesione alla quadrilatero, a sottoscrivere un piano urbanistico che stravolgerà nel vero senso della parola, il territorio e soprattutto la vita dei cittadini di Falconara. E siccome i conti non torneranno per parecchi anni, saremo costretti ad accettare “aiuti” dagli speculatori edilizi, dall’industria del petrolio, e chissà quante altre sottomissioni. E questo unicamente perchè abbiamo dei debiti da ripianare. È possibile che nessuno abbia niente da dire? È morale secondo voi lasciare ai nostri figli una montagna di debiti e allo stesso tempo massacrare la città?

In questi giorni sui giornali si è data una immagine di Sinistra Democratica come colei che vuole spaccare tutto. In realtà SD è stata l’unica forza politica a presentare proposte, ad avanzare richieste in parlamento, a stimolare tavoli istituzionali. Il nostro è un piccolo movimento politico, se anche gli altri partiti avessero contribuito fattivamente alla ricerca di alternative, forse qualche problema lo avremmo risolto. E invece niente, tutti a dire che non ci sono alternative alla Quadrilatero. Forse è vero non ci sono alternative, ma perchè qualcuno ha deciso così. Torniamo al problema dei poteri forti. La quadrilatero si deve votare e basta.

La città di Falconara per sperare di tornare alla normalità, non ha bisogno di speculazioni edilizie, di accordi capestro, ha bisogno di gente capace, che sappia prendere decisioni senza pregiudicare le generazioni future.

In questi ultimi giorni, ho sperato che il confronto ritornasse in un ambito più leale, se non altro per cercare di non peggiorare ancora i rapporti. Ma è stata una pia illusione. Si è continuato ad utilizzare metodi che non sono condivisibili, spesso sostenuti da affermazioni non veritiere. Ultimo caso nella riunione di maggioranza di mercoledì scorso, quando il documento programmatico del sindaco è stato presentato da lui stesso, come un documento di Giunta, asserendo che siccome la Giunta ha funzione politica di conseguenza le forze politiche lo hanno in pratica già condiviso. La realtà è un’altra, ci è stato consegnato quel documento proprio con la sottolineatura che era un documento del sindaco, aperto alle osservazioni e contributi delle forze di maggioranza. Quindi non un atto ufficiale di Giunta. Mi sembra una bella differenza.Vorrei vedere la deliberazione di Giunta su quell’atto, e soprattutto vorrei sentire il parere degli altri partiti della maggioranza.

Io penso che se una maggioranza, vuole ben governare, deve cambiare registro, non può reggersi su atteggiamenti di questo tipo.

Nelle nuove linee programmatiche si continua a dire che nessuno si aspettava un situazione finanziaria di quella gravità. Non sono molto d’accordo. Quando all’assemblea con i cittadini qualcuno ha fatto rilevare che il sindaco nella passata amministrazione era il Revisore dei conti e che quindi poteva e doveva conoscere con più precisione i conti, il sindaco si è sentito offeso. Del resto anche la Corte dei Conti nell’adunanza del 29 novembre 2006 pronunciandosi sul bilancio preventivo 2006, dopo aver rilevato un lungo elenco di irregolarità, nelle conclusione scrive: “ Evidenzia inoltre al punto 2 l’inattendibilità dell’indicazione all’approvazione del bilancio preventivo posto dall’organo di revisione ex art. 239, comma 1, lettera b, anche alla luce delle osservazioni svolte dagli stessi revisori nel predetto documento”.

Concludo, non voglio farla troppo lunga. Da molti giorni sto pensando con preoccupazione a cosa è giusto fare, quale deve essere il mio comportamento in questo consiglio comunale. Ho pensato alle conseguenze con l’arrivo di un commissario, a come la città vivrà con un incombente dissesto. Mi sono chiesto se la nostra posizione è stata capita e soprattutto condivisa dai cittadini. Se la battaglia intrapresa non è altro che una libera interpretazione del Don Chisciotte, sono preoccupato per come ne uscirà Sinistra Democratica da questa storia.
Ho pensato molto in questi giorni e vi garantisco che sono stati giorni molto difficili.
Ma sono arrivato ad una conclusione. Nella mia vita, ormai sono vicino ai 50 anni, ho collezionato una gran quantità di difetti. Ma sia nella vita di tutti i giorni, con gli amici come nel lavoro ho maturato due valori che per me sono irrinunciabili: LA COERENZA E L’ONESTA’. Due punti che Se sono importanti nei rapporti con la famiglia, gli amici e nel lavoro, ancora di più devono esserlo in politica.

Sig. Sindaco, colleghi consiglieri, noi per coerenza con le nostre posizioni e per onestà nei confronti di chi ci ha dato fiducia e sostegno, voteremo NO al protocollo d’intesa con la Regione Marche, voteremo NO all’accordo di programma con la Quadrilatero spa.

IL DOCUMENTO DI SD PROPOSTO AL SINDACO E ALLA MAGGIORANZA OGGI ALLE ORE 11.30

Questo è il testo integrale presentato stamattina ds Sinistra Democratica allo scopo di trovare un accordo. La proposta non è stata accettata.

1) Sinistra Democratica, accogliendo gli appelli in tal senso e sulla base di un estremo segno di responsabilità nei confronti della Città, ferme restando integralmente le proprie obiezioni e valutazioni negative in ordine all’accordo con Regione Marche e Soc. Quadrilatero, si impegna a non ostacolare la adozione della delibera di ratifica dei relativi accordi;

2) Il Consiglio comunale odierno si limiterà ad approvare la mozione politica frutto del presente accordo, rinviando l’adozione della delibera relativa all’accordo con Regione e Soc. Quadrilatero ad una seduta consiliare da tenersi entro la fine del corrente mese di settembre (si propone la data di venerdi 28), al fine di far produrre e verificare tutti i possibili effetti positivi dell’iniziativa politico-parlamentare-istituzionale intrapresa a vari livelli;

3) La delibera di indirizzo sull’aggiornamento del Programma sarà esaminata ed approvata dal Consiglio comunale solo dopo che l’atto sarà stato adeguatamente approfondito e perfezionato, e comunque non oltre il 15-20 ottobre prossimo;

4) I Partiti costituenti la Coalizione di centrosinistra si impegnano a sollecitare/garantire il sostegno attivo dei propri parlamentari e Amministratori regionali, provinciali e comunali, ciascuno nei propri ruoli, attorno alle problematiche di Falconara, in modo da costruire un Tavolo politico-istituzionale, duraturo per il tempo che sarà necessario, riconoscendo l’esistenza di una “questione Falconara” come snodo territoriale e infrastrutturale di interesse provinciale e regionale;

5) Resta inteso che, ove dovessero reperirsi – entro la data del prossimo Consiglio comunale – risorse finanziarie concretamente utilizzabili al fine di evitare la sottoscrizione dell’accordo Regione-Quadrilatero, la suddetta pratica verrà accantonata;

6) I Partiti costituenti la maggioranza si impegnano a ridefinire modalità di rapporto reciproco e di rapporto con gli Organi dell’Amministrazione all’insegna dei criteri di partecipazione politica e di efficienza amministrativa, anche mediante gli “aggiustamenti” che dovessero rendersi necessari e condivisi per quanto riguarda gli assetti nell’Esecutivo;

7) Il Sindaco è impegnato ad assegnare la delega all’urbanistica ad un componente la Giunta Municipale, secondo il criterio della scelta condivisa tra i soggetti componenti la Maggioranza;
8) I Partiti costituenti la Maggioranza si impegnano, ciascuno con propria autonoma determinazione, ad adottare in tempi rapidi atti concreti di “discontinuità” tra i ruoli istituzionali dell’attuale assetto rispetto a quelli della precedente Amministrazione; ciò al fine di rendere evidente ai Cittadini lo sforzo teso al risanamento ed al rinnovamento della vita politica e istituzionale comunale;

9) Il Sindaco, la Giunta ed il Consiglio sono impegnati a porre in essere tutte le azioni necessarie ad evitare il dissesto, a riequilibrare la parte corrente del bilancio, a porre in essere tutte le azioni finalizzate alla riduzione dei tributi comunali, alla stabilizzazione del personale precario, al mantenimento dei livelli dei servizi, a rilanciare con forza un rinnovato impegno nelle relazioni sindacali e nel coinvolgimento attivo della Città nelle scelte (ex punti 3 e 4 della proposta Piccinini);

10) Il Sindaco, la Giunta, il Consiglio comunale e le Forze politiche della Maggioranza sono impegnati altresì a promuovere tutte le iniziative utili:
- alla più rapida attuazione della Legge 338/2000 che assegna la compartecipazione alle accise ai Comuni sede di impianti di raffinazione e di produzione energetica;
- a produrre un diverso atteggiamento da parte della Regione affinché riconosca il contributo di Falconara alle entrate regionali in materia di IRAP;
- a intervenire unitariamente con la Provincia, la Regione, i Parlamentari marchigiani affinché, come avviene a Taranto, venga concordato un beneficio diretto per il Comune di Falconara sui prodotti della raffineria API (es: royalties);
- a facilitare il collocamento presso gli attuali, o presso nuovi Soci pubblici, delle proprie quote in Società e Consorzi quali: Gorgovivo; Conerobus; ecc.

Resta inteso che per quanto riguarda l’eventuale avvicendamento dell’assessore dimissionario di SD, tempi, procedure e designazione saranno concordati tra il Sindaco e il Capogruppo consiliare di SD.

domenica 16 settembre 2007

CONVOCAZIONE CONSIGLIO COMUNALE DEL 21 SETTEMBRE 2007

Convocazione Consiglio comunale che si terrà presso la sala convegni del castello di Falconara Alta il giorno venerdì 21 settembre 2007 alle ore 15.00 per discutere il seguente Ordine del Giorno:

1. COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
2. COMUNICAZIONI DEL SINDACO
3. INTERROGAZIONI
4. APPROVAZIONE SCHEMA SPECIFICO DI PROTOCOLLO D’ INTESA TRA LA REGIONE MARCHE E COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA
5. APPROVAZIONE SCHEMA DI ACCORDO DI PROGRAMMA FRA GLI ENTI INTERESSATI ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO INFRASTRUTTURALE DENOMINATO “QUADRILATERO”
6. LINEE PROGRAMMATICHE RELATIVE ALLE AZIONI E AI PROGETTI DA REALIZZARE NEL CORSO DEL MANDATO 2006/2011 FINALIZZATE AL RISANAMENTO DELL’ ENTE

sabato 15 settembre 2007

LO STRANO CASO DEL DR. JEKYLL E MR. HIDE

A Falconara Marittima, in questi ultimi giorni, stiamo vivendo una vera e propria situazione che sembra non aver più confini e decenza. Naturalmente sto parlando della crisi comunale provocata dalle dimissioni del sindaco Recanatini che addirittura anticipa la scadenza del 30 settembre al 24, data ultima per evitare il dissesto.

Oggi succede una cosa che ha dell'incredibile. Premessa: il sindaco ieri mattina ci ha fatto contattare (a me e a Paola) per chiederci un incontro urgente, sottolineando la necessità di discutere ulteriormente la delicata situazione amministrativa. Purtoppo, nè io (impegnato fuori città per lavoro), nè Paola (si trovava a Bologna) eravamo in grado di rientrare in giornata per tempo, quindi il Sindaco ci fa sapere che è possibile posticipare l'incontro il giorno dopo (oggi). Io e Paola confermiamo la nostra disponibilità.

Stamattina annullo un mio impegno e aspetto Paola che rientrava appositamente da Bologna per essere presente. Ma colpo di scena il sindaco ci fa sapere che non è più intenzionato ad incontrarci.

Perchè gli chiediamo? La risposta è stata che durante l'assemblea pubblica di ieri sera non ha gradito gli interventi di alcuni cittadini che hanno dichiarato di far parte di Sinistra Democratica. In più dice che non era lui che voleva parlare con noi.

Io credo che veramente stiamo toccando il fondo. E' quantomeno stravagante che un sindaco che convoca una assemblea pubblica, esortando la gente ad intervenire, si offenda perchè qualcuno osa criticarlo. Credo che sia un atteggiamento poco incline alle pratiche partecipative e democratiche.

Noi ci riteniamo offesi da questo tipo di comportamento che calpesta gravemente la nostra dignità e mette duramente alla prova la nostra pazienza. Ciò nonostante riteniamo ancora importante fare tentativi per salvare la città, che è l'unica cosa che a noi interessa.

Ormai tutti, e sottolineo tutti, ci richiamano al senso di responsabilità. Credo che sia ora, se non è troppo tardi, di richiamare alla responsabilità chi, in virtù del suo compito istituzionale deve evitare fratture e non provocarle, se veramente si vuole fare il bene di Falconara.

mercoledì 12 settembre 2007

IN REGIONE RINVIATE LE COMUNICAZIONI SU "QUADRILATERO"

Qualche giorno fa, scrivevo su questo blog che sulla questione Quadrilatero non siamo soli. Infatti era giunta notizia del voto contrario dei due consiglieri di Rifondazione comunista di Fabbriano all'accordo di programma. Oggi posso continuare a dire che non siamo soli perchè anche in Regione Marche il problema è sentito. Apprezzo molto la dichiarazione che ho letto oggi sul Messaggero in cronaca di Ancona, del Segretario regionale di Rifondazione comunista Brandoni. L'articolo è il seguente:

ANCONA - La giunta regionale ha deciso di rinviare alla prossima seduta di consiglio le comunicazioni sulle delibere e sugli accordi di programma da sottoscrivere fra enti locali, Regione e società Quadrilatero. Il segretario regionale di Rc Brandoni accoglie positivamente il rinvio, «se il motivo è quello di una riflessione più meditata e attenta». L'esponente del Prc ricorda che nel programma di maggioranza l'adesione alla società Quadrilatero era vincolata alla salvaguardia delle «prerogative di Comuni, Province e Regione in materia di programmazione territoriale». «Il ruolo destinato alla Regione era, e dovrà essere - ribadisce -, quello di tutelare la scelta libera ed autonoma degli enti locali». Ma «è difficile vedere la congruità di questa affermazione con l'impegno a condizionare la scelta che il Comune di Falconara dovrà fare». Il Comune «che versa in gravissima difficoltà finanziaria» aveva predisposto «una delibera per la revoca dell'adesione al progetto Quadrilatero» decisa dalla precedente giunta, «ritirata fretta e furia dopo che dalla giunta regionale erano stati richiesti incontri ed avanzate promesse».

domenica 9 settembre 2007

CON L'ASSEMBLEA DI OGGI COLMATO UN VUOTO INFORMATIVO


L'assemblea con i cittadini organizzata oggi da Sinistra Democratica ha visto la partecipazione di moltissime persone. Dalla mia postazione non sono riuscito a vedere personalmente quante effettivamente sono venute ad ascoltare, ma mi hanno detto che le tre sale del centro Pergoli erano gremite di almeno 300 cittadini, molto interessati alla Questione Quadrilatero e alla situazione finanziaria del Comune.

Credo che con questa iniziativa abbiamo colmato un vuoto informativo sul cosa è "Quadrilatero", non solo, abbiamo anche illustrato le nostre proposte che riteniamo possano essere un importante passo avanti verso il risanamento del Comune. Sono molto soddisfatto dell'esito dell'assemblea, che non deve essere considerata come un allontanamento da parte di SD dalla Maggioranza.

Noi siamo stati sempre contrari alla crisi e molto critici sulla decisione (legittima) del Sindaco di rassegnare le dimissioni. L'iniziativa di oggi vuole essere invece una mano tesa affinchè tutta la maggioranza riesca ad assicurare un futuro migliore alla città, senza compromettere irrimediabilmente l'assetto Urbanistico Ambientale, e senza rinunciare ai diritti costituzionali di sovranità del territorio. Una sfida che solo con la massima coesione è possibile vincere.

DISSESTO COMUNALE: LE NUOVE PROPOSTE DI SINISTRA DEMOCRATICA

Oggi alle ore 10.30 al Centro cultura Pergoli di Falconara Sinistra Democratica spiegerà ai cittadini cos'è la "Quadrilatero"e illustrerà le nuove proposte per evitare il dissesto ed il commissariamento, che vi anticipo con il documento che potete leggere qui sotto.

Il gruppo consiliare del movimento “Sinistra Democratica – per il Socialismo europeo” al Comune di Falconara Marittima, d’intesa con i coordinatori provinciale e regionale del movimento stesso, alla luce della situazione apertasi al comune di Falconara, ribadisce innanzitutto la propria contrarietà alla apertura di una crisi formale al Comune a seguito delle dimissioni unilateralmente preannunciate dal Sindaco.

Più che iniziative istituzionali, amministrative e politiche che hanno lo scopo di forzare la situazione, avviandola ad esiti di non ritorno, servono (come è stato autorevolmente ricordato da esponenti DL) iniziative che tendano a chiarire “le modalità di come si sta insieme” in una Coalizione in cui nessuno è ospite, nessuno è “tollerato”, ma tutti debbono essere co-decisori e protagonisti responsabili.

Nel merito, SD ritiene che il bilancio comunale può e deve essere risanato mediante la ricerca di soluzioni, anche di natura eccezionale tanto quanto è la situazione finanziaria dell’Amministrazione Comunale.

Per quanto riguarda le due delibere proposte al consiglio Comunale, concernenti l’adesione al progetto Quadrilatero Spa e il protocollo di intesa con la Regione Marche, SD conferma il giudizio negativo sulla società Quadrilatero: una sovrastruttura inutile e costosa come definita ripetutamente dai parlamentari marchigiani dell’Unione e da autorevoli Ministri come gli On. Bersani, Di Pietro e Visco.

Una sovrastruttura che viene alimentata esclusivamente da contributi pubblici (statali, regionali, provinciali e comunali) senza il coinvolgimento dei finanziamenti privati. Nel caso specifico di Falconara M.ma, (come Jesi e Chiaravalle ad esempio) la società Quadrilatero non realizza nessuna infrastruttura viaria ma intende usare il territorio del Comune per “fare cassa”, togliendo ogni sovranità all’Amministrazione e ai falconaresi, imponendo peraltro il prelievo dell’ICI per 30 anni, con la facoltà di esercitare espropri e varianti al Piano Regolatore.

Sinistra Democratica, coerente e fedele con gli impegni assunti con il programma elettorale, che ha premiato la coalizione di centrosinistra, riafferma l’esigenza di buona politica e di non subalternità nei confronti di qualsiasi Società, compresa la Quadrilatero Spa.

Considerata la situazione eccezionale di Falconara, è necessario un concorso straordinario di tutte le forze politiche di Governo, a tutti i livelli: di Governo nazionale, Parlamentari, Regione ed altri Enti locali. Sinistra Democratica propone un Tavolo operativo istituzionale che coinvolga questi soggetti e che sia luogo in cui si mettano a punto le decisioni utili affinché la situazione finanziaria di Falconara possa essere affrontata e risolta.

In tal senso, oltre alle proposte già avanzate nei giorni scorsi, se ne propongono le seguenti ulteriori:

1) Il Governo può e deve dare attuazione all’art. 113 della legge 388/2000, che prevede la compartecipazione degli Enti Locali che ospitano sul loro territorio impianti come la raffineria Api, emettendo il decreto e assegnando al Comune di Falconara i fondi a valere dal 2001 al 2007.

2) La Regione Marche , che ogni anno incassa dall’Api l’IRAP per € 5,6 mln., si faccia garante di operazioni di sostegno attivo al risanamento finanziario del Comune (ad es: versando allo stesso una quota dell’IRAP incassata, non inferiore al 20% per € 1,120 mln).

3) I Parlamentari marchigiani dell’Unione e il Governo stabiliscano provvedimenti economici per i Comuni sedi di impianti di raffinazione già esistenti, allorché nei prossimi giorni andrà in discussione al Senato un provvedimento del Governo in materia energetica.
4) Il Comune di Falconara concordi con Regione Marche, Provincia di Ancona e altri Enti locali soci, la cessione (anche a fronte di un impegno al riacquisto, a risanamento finanziario avvenuto) di tutte o parte delle quote e/o azioni che il Comune ha in Aziende pubbliche partecipate. Il Comune di Falconara, infatti, possiede tra l’altro:
- Il 4,605% di Conerobus, per un valore di € 568.960;
- Il 5,0011 % del Consorzio Gorgovivo, per un valore di € 639.847;
- Il 4,5338% di Multiservizi spa, per un valore di € 2.418.148
Per un totale di € 3.626.955.

Pertanto vi sono tutte le condizioni, ad avviso di Sinistra Democratica, per la ricerca di valide soluzioni alternative, per risanare il bilancio di Falconara e superare le varie emergenze.

Infine, per quanto riguarda Quadrilatero spa, Sinistra Democratica ritiene che se la Società intende attuare alcuni interventi nel territorio di Falconara, deve essere chiaro che le risorse di competenza Comunale (Ici, oneri di concessione edilizia) devono restare nella disponibilità del Comune e la regione può comunque anticipare una parte di tali oneri. Alla stessa stregua, ogni intervento dovrà essere approvato dai competenti Organi comunali, come già indicato nella seduta del Consiglio comunale del 29/01/2007.

venerdì 7 settembre 2007

SULLA QUESTIONE QUADRILATERO A FABRIANO QUALCUNO LA PENSA COME NOI

Non siamo soli. Dopo le "critiche" che arrivano da più parti alla nostra contrarietà a Quadrilatero, comprendo i cittadini falconaresi, che digiuni di una minima informazione per poter dare un giudizio sulla questione, con questo continuo bombardamento mediatico, possano pensare che quei "dissidenti" di Sinistra Democratica, siano dei pazzi irresponsabili.
Invece non siamo i soli. Basta sfogliare un giornale, Il Corriere Adriatico di oggi 7 settembre, per scoprire che altri pazzi la pensano come noi. Cronaca di Fabriano: in Consiglio Comunale si vota l'adesione all'accordo di programma con la "Quadrilatero". I "pazzi e irresponsabili" (come noi) consiglieri di Rifondazione Comunista votano contro l'accordo. Con un pò di ironia mi piace pensare che la pazzia irresponsabile sia un virus, e che è già arrivato a Fabriano, altro Comune vittima della Legge Obiettivo. Chissà che il virus non si propaghi nei prossimi giorni anche tra i banchi del Consiglio regionale.

Ai Compagni di Rifondazione Comunista di Fabriano esprimo la mia piena solidarietà. Di seguito L'articolo tratto da Corriere Adriatico cronaca di Fabriano:

La sinistra radicale boccia l’accordo con la società. Casoli: “Giunta incoerente” Quadrilatero, un’adesione sofferta
FABRIANO -
La Quadrilatero prosegue il suo iter, ma non manca la suspense. Il progetto è stato ratificato ieri pomeriggio dal consiglio comunale, che ha così confermato la propria adesione allo schema di accordo di programma che era stato già approvato a suo tempo e che ora passerà in Regione, però i numeri non devono trarre in inganno.

Il documento ha avuto il via libera grazie a 24 voti favorevoli (contraria Rifondazione comunista, astenuto Marco Ottaviani del gruppo “Con Enrico Carmenati per Fabriano”), ma, stavolta come non mai, è lecito ipotizzare che il centrodestra si sarebbe forse comportato ben diversamente, qualora al momento di esprimersi avesse avuto l’opportunità, se non di mettere in crisi la maggioranza, quanto meno di creare un forte scompiglio al suo interno. E questo sentore c’era, eccome, tenuto conto sia della volontà dei due esponenti del Prc di votare contro la Quadrilatero sia di alcune assenze nei banchi dell’Unione. Si tratta soltanto di un’ipotesi, naturalmente, ma non campata in aria, se si pensa che proprio la minoranza ad un certo punto ha chiesto e ottenuto una sospensione, presumibilmente per fare un rapido conteggio dei presenti e magari decidere un blitz.

Comunque, l’arrivo in extremis del consigliere dei Ds Santina Tassi ha impedito ogni eventuale decisione in tal senso, inducendo la Casa delle Libertà a confermare il proprio sostegno ad un progetto che, a onor del vero, ha sempre appoggiato con grande impegno in tutti questi anni.

Ha mantenuto vivaci le critiche alla Quadrilatero, invece, il Prc. “Innanzitutto - hanno sottolineato i consiglieri Emanuele Rossi e Francesco Armezzani - i terreni interessati dai progetti verranno espropriati dalla Quadrilatero spa che li darà in gestione ai privati per trent’anni. Magari i fabrianesi sono convinti che, cedendo a questo ricatto, riceveranno in cambio le strade, ma questo è falso: con il governo Prodi, le infrastrutture di interesse nazionale (la 76 è tra queste) vengono finanziate direttamente dallo Stato. In secondo luogo, non condividiamo neanche i progetti che restano a carico della Quadrilatero e riguardano lo sfruttamento delle aree, con l’individuazione dei piani di area vasta, sui quali installare centri di servizi e di produzione”.

Non ha partecipato al voto l’esponente dei Comunisti italiani Janita Biondi: “Il mio partito a livello regionale è favorevole alla Quadrilatero, ma a me rimangono dei dubbi. Non voto contro, perché effettivamente negli ultimi tempi, in merito al progetto della Quadrilatero spa, ci sono stati dei cambiamenti notevoli sia a livello societario sia per quanto concerne l’importanza dei Comuni. Tuttavia, il principio di fondo (la cessione del territorio ai privati, tanto per fare un esempio) ancora non mi convince”.

Ed è proprio su questa spaccatura all’interno della maggioranza che si sofferma il senatore Francesco Casoli: “Quanto accaduto in consiglio comunale è l’ennesima dimostrazione di incoerenza del governo di questa città. L’incapacità di presentarsi coesa di fronte a decisioni importanti per lo sviluppo del territorio è la conseguenza fisiologica di una compagine molto eterogenea e per questo impossibilitata ad essere fedele interprete dei bisogni della comunità”.

AMINTO CAMILLI,

giovedì 6 settembre 2007

INVITO I CITTADINI DI FALCONARA A PARLARE DI "QUADRILATERO"

Facciamo il punto: come annunciato nell'ultimo consiglio comunale, il Sindaco Recanatini ha ufficializzato le dimissioni due giorni fa. Adesso è partito il cronometro che scandisce il tempo utile rimasto (ad oggi 18 giorni). l'ultimo giorno utile per evitare il disastro è fissato per il 24 settembre.

Con l'ufficializzazione delle dimissioni il Sindaco ha di fatto ridotto i giorni per la votazione dell'assestamento di bilancio che invece ha come tempo massimo il 30 settembre. 6 giorni in meno secondo me fondamentali, visto che si sta lottando contro il tempo, e ogni secondo potrebbe essere quello buono.

Sui giornali leggo in questi giorni che il sindaco fà appello alla responsabilità (mia e di Paola), ma lo fa esclusivamente attraverso la Stampa, visto che i nostri telefoni non ricevono alcun tipo di invito ad incontri. Leggo anche testuale dal Messaggero di Oggi: «Al di là di beghe e protagonismi credo che debba vincere il senso di responsabilità e spero che la politica dopo aver fatto i danni vada oltre le ideologie e gli interessi di bottega». Non so a chi si rivolgesse il Sindaco con queste affermazioni. Comunque non intendo intavolare la discussione sullo stesso piano.

Infatti noi di SD, ancora una volta coerentemente, vogliamo attivarci in modi trasparenti, senza offendere nessuno. Abbiamo deciso di parlare direttamente con i cittadini di Falconara, ascoltare le loro opinioni, e soprattutto spiegare cosa è la "Quadrilatero", ma non solo, vogliamo presentare ai cittadini le nostre ulteriori proposte, responsabilmente, per provare ad evitare il dissesto.

Per questo motivo invito tutti i cittadini che vogliono sapere di più, di partecipare alla assemblea pubblica organizzata da Sinistra Democratica di domenica 9 settembre 2007 alle ore 10.30 presso il Centro Cultura Pergoli di Piazza Mazzini a Falconara.

sabato 1 settembre 2007

INTERVENTO AL CONSIGLIO DEL 31 AGOSTO DI PAOLA STACCHIETTI

Pubblico l'intervento della consigliera Paola Stacchietti per dare una maggiore informazione sulle cose che sono state dette da SD nell'ultimo consiglio comunale.

"Questo Consiglio Comunale è chiamato oggi a decidere su una questione importante come quella della Quadrilatero.

Dobbiamo cioè decidere se cedere alle lusinghe della Regione Marche che, fortemente interessata alla realizzazione del progetto della Quadrilatero ci anticipa un po’ di soldi necessari a tirare il fiato per qualche mese o decidere di non aderire all’ipotesi di accordo previsto, scelta questa che, viste le difficoltà a questo punto di trovare nuove fonti di finanziamento per arrivare al pareggio di bilancio, potrebbe portare al commissariamento del Comune.

La mia critica comincia qui.
Chi ha buona memoria ricorderà l’iniziativa al Pergoli da noi voluta in campagna elettorale in cui alla presenza del Sindaco Recanatini e del vice sindaco Piccinini avevamo espresso la nostra totale contrarietà a quel progetto.
Successivamente anche questa Amministrazione ha espresso con delibera dell’11 agosto 2006 forti perplessità sull’operazione “Quadrilatero”.
Comunque nel corso di tutti questi mesi nei ripetuti incontri organizzati dalla maggioranza e anche nelle sedute di questo Consiglio abbiamo sempre espresso tutte le nostre riserve in merito all’operazione che si andava predisponendo fino ad arrivare ad astenerci sull’approvazione del bilancio consuntivo proprio perché vi era contenuto questo progetto.

Ebbene, ho avuto la forte sensazione che nonostante tutto questo in tutti questi mesi non si sia ricercata seriamente una alternativa che ci consentisse di non trovarci oggi in questa situazione.
Ho avuto cioè la sensazione di non essere stati presi sul serio.

Qualcuno erroneamente avrà pensato che messi alle strette all’ultimo minuto senza un’alternativa credibile avremmo ancora una volta, pur di non assumerci la responsabilità di una crisi, fatto un passo indietro e receduto dalle nostre convinzioni.

Come gruppo abbiamo anche provato a suggerire noi delle alternative e le proposte scaturite non sono, a dir la verità, tutta farina del nostro sacco in quanto abbiamo preso spunto da alcuni passaggi inseriti nelle note dei revisori dei conti e alcune proposte già avanzate dai Verdi.
Per quanto riguarda poi la chiusura dell’Esino Entrate l’idea ci era venuta oltre che da un esame dell’andamento dei conti della società, da un suggerimento raccolto da un colloquio avuto con il Sindaco stesso.

Qualcuno poi ha definito queste ipotesi alternative insufficienti, impraticabili, "puttanate".
Anche qui, non credo che sia compito dei consiglieri comunali suggerire soluzioni ad una amministrazione che vanta fior di tecnici e di dirigenti pagati proprio per svolgere questo lavoro.
Ma tant’è, alla fine, se non ci sono soluzioni alternative è solo colpa della nostra incapacità.

A questo proposito vorrei richiamare l’attenzione su quanto accaduto nella seduta del 10 maggio 2007 in merito alla proposta di variante al piano regolatore quella riguardante per capirci la vendita delle Peter Pan.

Tutti i capogruppo della maggioranza avevano sottoscritto un documento che impegnava la Giunta comunale a verificare l’esistenza di eventuali soluzioni alternative, documento, per inciso, votato da tutta la maggioranza e che ha visto la sola astensione del Sindaco.

Ebbene abbiamo appreso proprio nella riunione di mercoledì dal vicesindaco Piccinini che si sta finalmente cercando una soluzione alternativa alla vendita delle Peter Pan.
Credo che se l’Amministrazione Comunale avesse rispettato, come era suo dovere fare, l’impegno assegnatogli dai consiglieri e si fosse mossa subito in questa direzione anziché aspettare 3 mesi forse, dico forse, oggi avremmo sul tappeto un problema di meno.

Detto tutto questo, voglio ancora una volta sottolineare come abbiamo già fatto in conferenza stampa e alla riunione di maggioranza di mercoledì che nel programma sottoscritto dal Sindaco Recanatini non si parla di Quadrilatero e che quindi non essendoci accordi sottoscritti in proposito non ci sentiamo vincolati e intendiamo, noi di Sinistra Democratica esprimere tutta la nostra contrarietà sul merito ma anche sul metodo per come è stata gestita la questione esprimendo un voto contrario.

Vogliamo anche precisare però che è solo in questo punto che prendiamo le distanze dall’attuale maggioranza punto che ripeto non è nel programma e che quindi non giustifica in se le dimissioni del Sindaco e la caduta del Consiglio Comunale.
Noi non abbiamo mai posto veti o ultimatum a nessuno e non lo abbiamo fatto nemmeno questa volta.

Ripeto non essendo la Quadrilatero argomento di accordo elettorale anche se dovesse oggi essere approvato il punto all’ordine del giorno con una maggioranza diversa da quella che sostiene il Sindaco Recanatini noi non ci riterremmo fuori da questa maggioranza.

Crediamo invece che un minuto dopo il voto si debba aprire una nuova fase di confronto in cui ridefinire le linee programmatiche ma anche un nuovo metodo di lavoro.

Abbiamo più volte lamentato come consiglieri il ritardo inaccettabile nelle consegne della documentazione, ritardo che ci ha portato a dover decidere anche di cose importanti all’ultimo minuto e senza la necessaria competenza.

Se così non fosse, se il Sindaco Recanatini e la Giunta riterranno opportuno rassegnare le dimissioni noi ci sentiremmo responsabili solo di aver perseguito con coerenza e onestà intellettuale il nostro più profondo convincimento."