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venerdì 21 novembre 2014

VIVA LA POLEMICA SE DICE IL VERO!

Ho partecipato all'assemblea organizzata da un gruppo di persone sulla questione della qualità dell'aria a Falconara Marittima. Tanta gente presente, evidentemente il tema della salute è molto sentito in città. C'erano alcune forze politiche, il Pd cittadino al gran completo, c'era il consigliere comunale di FBC, c'erano alcuni assessori della giunta comunale, mancava completamente una rappresentanza della sinistra, di Sel della città, purtroppo ancora una volta lontano dalla vita sociale e politica falconarese (ma questa è un'altra storia).

L'assemblea ha sancito la nascita di un nuovo comitato (mal'aria Falconara) che ruota attorno ad una pagina facebook dedicata alla qualità dell'aria e alla segnalazione pubblica di odori molesti.

I relatori hanno spiegato come attivarsi per denunciare e/o segnalare gli odori, presentando anche un modulo da compilare e inviare all''ufficio ambiente del Comune, e come utilizzare il numero verde per le emergenze ambientali.

Tutto molto positivo a mio avviso. Ritengo che ogni forma di partecipazione sia sempre da apprezzare e sostenere. La riunione, secondo la raccomandazione dei relatori, non doveva cadere in discussioni polemiche, ma restare in un ambito propositivo. Ed infatti non c'è stata polemica.

Potrei essere d'accordo se però non si confondesse la vis polemica con la negazione o la omissione dei fatti. Nella riunione ho notato infatti una eccessiva cautela nel nominare le cause delle “puzze”. E' stato accuratamente evitato di nominare la raffineria Api che è (secondo documenti ufficiali) il primo responsabile dell'insalubrità dell'aria. Insomma non si può citare lo studio epidemiologico senza dire chiaramente che lo stesso si riferisce a quell'impianto petrolifero. Come non si può omettere di dire che l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Brandoni è stata sempre molto scettica sui risultati di quello studio e poco ricettiva a raccogliere le proteste e le segnalazioni dei cittadini quasi quotidiane. Allo stesso tempo non si può non sottolineare il muro di gomma che la Regione Marche ha innalzato intorno alle questioni riguardanti la raffineria.

Penso che la scelta di restare equidistanti, affrontare i temi senza individuare responsabilità e omissioni riporti il dibattito ambientale e sanitario della città indietro di almeno 20 anni. Penso che sia una tattica sbagliata. Non si può, secondo il mio parere mettere da parte gli studi, i dati, le denunce, le lotte di centinaia di persone degli ultimi anni. Se si vuole affrontare seriamente il problema della salute a Falconara bisogna parlare chiaro e non aver paura di citare nomi e responsabilità e giudicare i comportamenti dei vari soggetti in causa. 
Insomma meglio una sana polemica se ragionata e documentata di tante discussioni che girano attorno al problema.    

In ultimo, mi spiace raffreddare gli entusiasmi, vorrei dire però che le meritorie segnalazioni dei cittadini, seppur puntuali e documentate non sortiranno alcun effetto se non affiancate da una volontà politica di livello comunale e regionale. Anche in questo caso restare equidistanti significa sconfinare nel qualunquismo.

lunedì 2 settembre 2013

NE ABBIAMO PIENI I POLMONI

Ieri è stata una giornata pesante sotto il profilo ambientale a Falconara Marittima. La città si è svegliata con una forte puzza di zolfo (sembra zolfo) e ne è stata avvolta per tutta la giornata. Anche adesso che sto scrivendo il forte e stomachevole odore si percepisce benissimo.
 
Per capire il tipo di odore, direi che si può paragonare al tipico odore di un fiammifero quando viene acceso ma moltiplicato per 1000. Bisogna provare ad immaginare quella puzza così acre respirata per tutta una giornata e in tutta la città. A dire il vero quell'odore si sente da almeno un mese e solo la direzione del vento impedisce che venga trasportato verso il centro abitato.
 
Ieri infatti il vento spirava da nord/est (da mare verso terra), impestando l'aria. I giornali riportano che la puzza era tale che molti bagnanti che volevano godersi questi ultimi giorni di sole, hanno abbandonato la spiaggia, che molte persone in casa, nonostante il caldo sono stati costretti a chiudere le finestre.
 
Il punto è: che cosa fanno gli enti preposti al controllo, in questo territorio che è riconosciuto come AERCA (area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale)? Il Comune soprattutto che dovrebbe avere pronto un piano di emergenza e di informazione ai cittadini.
Ben poco.
 
Ieri al numero dedicato alle emergenze l'operatore aveva poche informazioni da dare (ieri tra l'altro c'è stato anche un problema con la rottura delle tubazione dell'acquedotto, ed anche in quel caso le informazioni sono state insufficienti). Si è saputo solo che L'Arpam stava facendo dei controlli, null'altro. Le poche informazioni le hanno potute leggere gli utenti di facebook grazie ad un messaggio postato dal sindaco con il quale affermava di aver avuto rassicurazioni da parte dell'AD della raffineria Api che era tutto sotto controllo senza rischi per la popolazione (clicca qui). 
 
Nel tardo pomeriggio di ieri un altro post del sindaco su facebook chiudeva l'inconveniente in questo modo: "Alle ore 15 e' terminata la verifica da parte dei tecnici dell' Arpam, alla quale hanno partecipato gli agenti della P.M., che per il momento ha accertato che non vi sono problemi per la salute pubblica. Nei prossimi giorni gli stessi trasmetteranno i verbali con i valori dei rilievi effettuati".
L'informazione passa per facebook e non attraverso i normali canali di informazione istituzionali. Vi sembra possibile?
 
Stamattina in realtà un responsabile dell'Arpam che ho contattato per chiedere informazioni mi ha riferito che l'Ente non ha ancora terminato i controlli e che anzi anche stamane una unità era all'interno della raffineria. Quindi non ha ancora accertato nulla e non esclude né conferma rischi per la salute.
 
Ci sono due problemi gravi in questa vicenda: il primo è indubbiamente il fatto che l'aria di Falconara è fortemente inquinata, che le emissioni dei fumi della raffineria sfuggono ai controlli e che ci sono inconfutabili rischi per la salute. Che è difficile  prevenire i disagi, e che al momento si può solo sopportarne le conseguenze. Su questo primo problema credo che esista una deficienza strutturale e che manca una più sistematica operazione di controllo da parte delle istituzioni ed enti vari.
 
L'altro problema non secondario è quello dell'informazione ai cittadini. E' ormai consolidato il fatto che in caso di incidenti, emergenze varie, l'amministrazione comunale si fa trovare impreparata. E' accaduto alcune settimane fa a seguito dell'incendio nella raffineria e dei problemi odoriferi di Castelferretti, è accaduto tante volte precedentemente ed è accaduto anche stavolta. I cittadini non ricevono dagli uffici comunali le corrette informazioni, gli uffici sembrano non collaborare tra loro.
 
Eppure dal sito comunale nella pagina dell'Ambiente si può leggere: "L’Unità Organizzativa Complessa Tutela Ambientale del Comune di Falconara Marittima si occupa dei servizi di Igiene Urbana, di inquinamento atmosferico, inquinamento acustico, inquinamento del suolo, acqua, materiali contenenti amianto, disinfestazioni e derattizzazioni delle aree pubbliche, nonché dell'esame di segnalazioni da parte di cittadini per  inconvenienti ambientali e sta perseguendo gli obiettivi di prevenzione, tutela e risanamento ambientale. Attività che contraddistingue l’ufficio Ambiente è poi quella dell’Educazione Ambientale rivolta soprattutto alle scuole, con la realizzazione di programmi annuali attraverso il Centro di Educazione Ambientale".   
 
Credo che sia più che mai opportuna una profonda riorganizzazione di tutto il settore. La tutela ambientale nella nostra città è particolarmente importante, come è fondamentale che la macchina delle emergenze funzioni perfettamente, proprio perché siamo nell'AERCA.
Spero che l'amministrazione comunale prenda atto di questa grave inefficienza e si adoperi per superarla, per il bene, la salute, e l'integrità dei cittadini e che renda note le procedure di emergenza in questa città.

sabato 4 dicembre 2010

L'ARIA DEL SINDACO

Da qualche giorno, forse per effetto della direzione dei venti, l'aria di Falconara è miscelata con un forte odore tipico della raffineria. Una puzza costante che rimane a lungo nel naso, e posso immaginare anche nei polmoni. Chi non abita nei pressi di una raffineria non può immaginare quanto sia fastidioso ed impregnante questo odore.

E pensare che in città normali, il vento ed il freddo pungente di questi giorni, di solito la pulisce l'aria, la rende più leggera, respirabile. Da noi invece accade il contrario, ed è strano che gli amministratori non se ne accorgano. Del resto sono appena stati protagonisti del workshop organizzato dall'Api, un evento creato per enfatizzare gli effetti positivi che quell'industria produce sul territorio.

Proprio oggi ad Ancona ci sarà una manifestazione regionale a sostegno dei referendum per l'acqua pubblica perchè è un Bene Comune da tutelare. Quindi strenua difesa dell'acqua,  che come l'aria, è un elemento essenziale per la sopravvivenza degli esseri umani. 

Spesso per sottolineare la pubblica funzione dell'acqua si usa un termine scherzoso: "l'acqua del sindaco", questo per sottolinearne anche la sua buona qualità che è garantita dal sindaco. 
Potremmo usare lo stesso criterio anche per l'aria? L'aria del sindaco? Garantisce lui sulla qualità dell'aria che respiriamo. Che dite è il caso di ringraziarlo?  

venerdì 26 febbraio 2010

IL BRANDONI PENSIERO

Dunque cerchiamo di decifrare il Brandoni pensiero.

Secondo l'illuminato sindaco falconarese, la causa delle presenza delle polveri sottili in città è data  dalle navi ormeggiate nel porto di Ancona a circa 15 chilometri di distanza.

Un sindaco premuroso della salute dei cittadini in effetti dovrebbe prendere in considerazione questa possibilità. Ma non può fingere di non vedere che Falconara Marittima è circondata da imponenti produttori di inquinamento e quindi anche delle pericolosissime e cancerogene polveri sottili.

La vista acuta del sindaco arriva a scrutare fino al porto di Ancona, ma chissà perchè non gli permette di vedere ad un palmo dal naso strutture come LA RAFFINERIA API o L'AEROPORTO, la vista gli si offusca davanti all'impressionante traffico che ogni giorno intasa le vie cittadine.

Falconara ha il triste record del più alto numero di sforamenti dei limiti di PM10, ed il sindaco che fa?

Dà la colpa alle navi di Ancona.
Ma non lo fa gratuitamente. No. Approfitta di un problema effettivamente grave per Ancona, per avallare, da perfetto Testimonial, la causa dei Padroni della Raffineria API, ovvero la costruzione delle mega centrali a turbogas. Grazie a quelle centrali, secondo il ragionamento di Brandoni, le navi del porto di Ancona potranno ormeggiare a motore spento ed alimentarsi elettricamente.
Non c'è che dire è una genialità. Non è geniale il modo con cui è riuscito a sponsorizzare l'API raffineria?

Quindi per diminuire le emissioni di PM10 a Falconara, il sindaco Brandoni, invece di agire direttamente sulle cause (raffineria-traffico ecc.) si fa ancora una volta promotore della costruzione di nuove centrali (MEGA).

Anche un bambino comprende che con la costruzione di nuove centrali il problema dell'inquinamento non si risolve ma che al contrario peggiora, se non altro per una semplice formula matematica.
Ma tant'è, pur di dimostrare ad ogno costo la totale lealtà nei confronti dei padroni dell'API, il sindaco che per legge è il primo responsabile della salute dei cittadini, preferisce esibirsi da sandwich-man.

domenica 13 agosto 2006

SEGNALA LA QUALITA' DELL'ARIA DI FALCONARA

Questa pagina è dedicata alle segnalazioni sulla qualità dell'aria di Falconara Marittima. Segnalazioni di cittadini che senza strumenti scientifici rilevano anomalie mediante lo strumento naturale del naso. Ogni volta che l'aria di Falconara è puzzolente, se volete potete segnalare qui un commento di segnalazione a memoria.
Grazie.
Se invece volete fare segnalazioni al Comune di Falconara, chiamate il numero verde EMERGENZE AMBIENTALI: 800.122.212

Per informazione potete leggere la risposta dello staff del sito lamiaaria.it alla mia domanda sul perché secondo loro l'aria di Falconara risulta sempre di qualità eccellente.

Gentile lettore, la ringraziamo per l'interesse per il nostro sito e per il link nel suo blog. La sua domanda relativa alla qualità di Falconara Marittima è lecita e le forniamo pertanto adeguate risposte.
Condizioni meteorologiche: La qualità dell’aria dipende, oltre che dalle emissioni delle sostanzeinquinanti e quindi dalla presenza di sorgenti inquinanti quali gli impianti industriali o il traffico stradale, anche dalle condizioni meteorologiche. In particolare, in condizioni di vento forte gli inquinanti si disperdono equindi si diluiscono più facilmente che in condizioni di calma di vento; inoltre, la diluizione può essere favorita da movimenti verticali dell’aria che avvengono più facilmente di giorno con cielo sereno che con cielo coperto o durante la notte; si aggiunge anche l’effetto della pioggia che“pulisce” l’aria dalle polveri; inoltre c’è l’effetto dell’insolazione sulla produzione di ozono: i livelli più alti di questo inquinante si registrano in estate nel primo pomeriggio.
L’instabilità atmosferica dei giorni scorsi che perdurerà ancora per tutta la settimana contribuirà a mantenere a livelli contenuti le concentrazioni degli inquinanti. Inoltre, come avviene per tutti i comuni che si affacciano sul mare, anche Falconara si giova delle situazioni di vento favorevole che trasporta le sostanze inquinanti verso il mare anziché sul centro abitato.
Emissioni degli inquinanti: La previsione della qualità dell'aria viene effettuata utilizzando modelli matematici che devono prevedere, oltre alle condizioni meteorologiche e dispersive, anche le emissioni delle sostanze inquinanti da parte di tuttele sorgenti (industria, traffico, impianti di riscaldamento, inceneritori, ecc.) presenti sul territorio in studio. Le informazioni relative alleemissioni provengono dall'inventario nazionale redatto da ISPRA e, quando disponibili, da inventari locali più dettagliati.
Nel caso del suo Comune è probabile che vi sia una sottostima delle emissioni di PM10 poiché non è tra gli inquinanti considerati dall'inventario nazionale per la raffineria. Stiamo infatti lavorando per riuscire ad aggiornare e completare il quadro emissivo degli impianti industriali.
La sua segnalazione ci serve dunque da stimolo per curare con maggiore attenzione le previsioni nella zona di Falconara Marittima.
Colgo inoltre l'occasione per incominciare a lanciare la nostra imminenteiniziativa LaMiaAria 2.0, un social network che vuole coinvolgere i cittadini anche per il miglioramento continuo della nostra previsione dellaqualità dell'aria. Infatti riteniamo prezioso il contributo di chi vorrà fornirci informazioni aggiuntive che possano permetterci di affinare sempre più il nostro inventario delle emissioni. Informazioni particolari sugli impianti industriali, sul traffico, sulla presenza di distributori dicarburante o altro possono arricchire il nostro data base.
Cordiali saluti Lo staff de LaMiaAria.it