lunedì 28 ottobre 2013

GENDARMI E GIOCOLIERI

l'artista multato
L'ordinanza anti degrado volta a ristabilire la "sicurezza" a Falconara, fortemente voluta e propagandata dal sindaco Goffredo Brandoni, oggi ha fatto un'altra vittima.
 
E' stato multato dagli agenti della Polizia Municipale un artista di strada, colpevole di far roteare con una discreta maestria le clave da giocoliere. Una persona che senza disturbare nessuno, né sporcare i marciapiedi, né altro, si esibiva con la speranza di ricevere una monetina dai passanti. Colpita a norma di Legge la millenaria tradizione degli artisti di strada.   Un modo come un altro per sopravvivere insomma, che però non garba all'amministrazione comunale, sempre più in difficoltà per i scarsi consensi registrati a seguito delle promesse elettorali basate sulla tolleranza zero.
 
Sindaco In difficoltà soprattutto per cercare di tenere unita una maggioranza che si sta lacerando tra due litigiose fazioni di Maître à penser: una sostenitrice della tolleranza zero e l'altra della tolleranza doppio zero.
 
Una faida interna che ha però trova sfogo all'esterno in maniera vergognosa.
 
Le ordinanze sicuritarie messe  in piedi dal sindaco stanno alimentando pericolose sacche di intolleranza tra i cittadini che potrebbero sfociare in un altrettanto pericoloso conflitto sociale, di cui "lo sceriffo" dovrà prendersi la responsabilità. 
 
E' più che mai necessaria una presa di posizione dei cittadini che dimostrino con chiarezza la contrarietà a queste demagogiche azioni, per restituire alla città quella cultura solidale  e inclusiva che l'ha sempre caratterizzata.    

sabato 26 ottobre 2013

PARCHEGGI FALCONARA: ANCORA UN FALLIMENTO DELLA GIUNTA BRANDONI

Falconara, addio multipiano e berretti gialli. Con questo titolo il giornale on line Ancona24ore.it fotografa l'ennesimo fallimento dell'Amministrazione di Falconara Marittima.
 
Tutto comincia con un fumoso e mai chiarito bando per la costruzione del megaparcheggio alla stazione ferroviaria. Dico mai chiarito perché qualcuno per capirci di più si è rivolto ad organismi di controllo, ma la fragilità di quel progetto si è manifestata proprio con la sua mancata realizzazione.
 
La costruzione del megaparcheggio da parte della società era legata alla gestione dei parcheggi a pagamento di tutta la città, con un contratto di 25 anni, ed ora i problemi vengono a galla. Qualcuno ricorderà le problematiche legate al cambio di gestione dei parcheggi nel mese di dicembre 2012 (clicca qui). I parcheggi erano diventati gratuiti, i residenti protestavano e  gli amministratori della nostra sfortunata città con la solita baldanza cercavano di convincere i cittadini che grazie alle loro intuizioni la città ne avrebbe guadagnato.
 
I fatti ci dicono invece che ancora una volta la città ci rimette. Il controllo dei parcheggi tornerà in mano alla polizia municipale che a quanto dice la stessa amministrazione, a causa del poco personale, ha già gravi difficoltà a svolgere le operazioni attuali, una delle quali riguarda la sicurezza, tema tanto caro al sindaco e ai suoi alleati  che si prodigano ad emettere ordinanze inutili e poco attuabili contro il degrado della città.
I parcometri posizionati solo 9 mesi fa verranno rimossi dalla società di cui sono proprietari e il comune dovrà provvedere a comprarne altri o comunque ad organizzarsi per non perdere importanti entrate finanziarie fondamentali per il bilancio comunale. Insomma ancora una volta si spenderanno soldi che, in un periodo così nero per l'economia delle famiglie, si potevano utilizzare per le questioni di tipo sociale.
 
Scelte fallimentari come questa costringono Falconara a restare una città dimessa e degradata, condannata ad essere una non città, senza una identità né una idea di futuro.
 
Il parcheggio è solo un capitolo di un programma che vuole sfruttare la città esclusivamente per interessi di pochi. Stavolta quegli interessi di pochi non erano più compatibili con la realizzazione del parcheggio. Sembra infatti che tra le motivazioni che hanno fatto decidere alla società costruttrice di abbandonare il progetto, ci sia proprio la scarsa redditività del parcheggi a pagamento. Motivo, che se fosse vero evidenzierebbe lo scarso utilizzo dei parcheggi e l'inutilità della costruzione del megaparcheggio.  
 
Speriamo quindi che se non sarà l'amministrazione comunale a impedire la realizzazione degli altri progetti devastanti previsti come le edificazioni a Palombina vecchia, a Montedomini, o come il bypass ferroviario, sarà la dura regola del mercato a fare in modo che falliscano miseramente come è accaduto con il parcheggio! 
 
Ma i cittadini dovranno sapere e ricordare che a farne le spese saranno unicamente loro.
 
Guarda un video dal titolo che è tutto un programma: Falconara, il 2013 porta la rivoluzione della sosta
 
 

domenica 20 ottobre 2013

LA SOLITIDINE E IL DISAGIO, QUESTO E' IL VERO DEGRADO

Ho avuto modo di toccare con mano un paio di situazioni sabato scorso. Una passeggiata per la  via principale di Falconara Marittima è bastata a confermarmi quanto sia diffuso lo stato di disagio che  vivono molte persone.
 
Non che non me rendessi conto, ma vederlo in prima persona assume tutta un'altra connotazione e le persone con un minimo di sensibilità non possono che restarne colpite.
 
Due storie differenti: una di un anziano vagabondo e la sua ordinaria vita da senza tetto e  l'altra di una anziana signora che vive la sua vita con le complicazioni della vecchiaia.
 
Il vagabondo bonario che abitualmente passa giornate intere seduto sulla  panchina nella più totale indifferenza di chi passa, nessuno si accorge del suo stato di igiene personale e nemmeno gli rivolge mai la parola. Ieri qualcuno ha pensato bene di segnalarlo  alla polizia municipale, non perché preoccupato del suo stato ma solo perché poteva sporcare la panchina. 
 
L'anziana signora, è una donna che abita da sola in casa, ha problemi di deambulazione, ieri è caduta in strada, si è fatta male e non riusciva a rialzarsi. Alcune persone si sono fermate ad aiutarla, un paio di signore accorse la conoscevano e la chiamavano per  nome, convincendola a salire sull'ambulanza visto che lamentava delle contusioni sospette.  Nonostante il precario equilibrio, la signora era uscita di casa perché stanca di stare sola. Io non la conosco di persona ma mi sembra una donna normale che soffre però di una grave malattia che nell'attuale società in cui viviamo sembra sia incurabile: la solitudine!
 
Due storie apparentemente diverse tra loro ma in realtà accumunate purtroppo da un filo rosso, quello del disagio e della solitudine. Due momenti di riflessione per chi ne è stato testimone, per comprendere, come cerco di dire da molto tempo, che il vero degrado nella città è quello sociale.

domenica 13 ottobre 2013

LA VIA MAESTRA

Con la manifestazione di ieri si è forse aperta una nuova stagione a difesa della democrazia e dei diritti. La Via Maestra è stata una manifestazione importante per i contenuti che ha espresso e per il numero dei partecipanti che hanno riempito Piazza del Popolo di Roma, i cui promotori sono Stefano Rodotà, Maurizio Landini, Lorenza Carlassare, Don Ciotti, Gustavo Zagrebelsky.

Una giornata di mobilitazione che però non vuole restare un'azione isolata, ma l'inizio di un impegno comune non solo a difesa della Costituzione, ma per la sua attuazione. Questo accade mentre il governo di Larghe Intese di Enrico Letta e di Angelino Alfano con l'approvazione del Capo di Stato Napolitano stà lavorando a profonde modifiche costituzionali, in particolare per modificare l'art. 138 che è la serratura dell'intera Costituzione Italiana, l'articolo che garantisce la tenuta di tutto il dettato costituzionale. 

La piena attuazione della Costituzione garantirebbe diritti che purtroppo, soprattutto negli ultimi anni, sono stati sospesi: il diritto al lavoro, alla salute, all'istruzione, alla dignità umana. Il pieno rispetto della Costituzione riporterebbe un pò di equità, ridurrebbe il divario tra ricchi e poveri, rafforzerebbe la democrazia, la quale da alcuni anni sta scricchiolando sotto i colpi feroci dei poteri forti, delle Banche e di governanti con pochi scrupoli intenti a pensare solo ai loro interessi o a quelli di pochi.

Dunque la manifestazione di ieri, a torto oscurata dai mezzi di informazione, invita alla discussione, a prendere una posizione netta, a schierarsi a favore dei diritti, e non a perseguire politiche che soddisfino le ciniche esigenze delle potenze multinazionali o delle grandi banche finanziarie. Insomma una presa di campo contro il liberismo a favore delle persone.

"LA COALIZIONE DEI VINCENTI", così ieri ha definito la manifestazione Stefano Rodotà. Vincenti come solo possono essere quelli che si uniscono per difendere le  regole democratiche, custodite sapientemente nella Costituzione. La Costituzione è il primo strumento che abbiamo per combattere la grave crisi in corso. Un antidoto prezioso contro la corruzione e le mafie.

Da questa manifestazione non nascerà un nuovo partito, è stato detto e rassicurato. L'auspicio è che una volta aderito all'appello (clicca qui) dei 5 rispettabili sottoscrittori, le associazioni, i movimenti, le forze politiche e sindacali, si coalizzino per ottenere il rispetto e l'attuazione della Costituzione. Le forze politiche soprattutto abbandonino tatticismi, politicismi, e interessi di bottega. 

Insomma ieri non siamo arrivati alla fine della strada, la via Maestra è ancora tutta da percorrere. Lo dobbiamo fare con la schena dritta, senza tentennamenti. 
Per dare valore ad un bene prezioso e democratico come la Costituzione Italiana, c'è solo la Via Maestra, la via a buonsenso unico!

   

domenica 6 ottobre 2013

GUERRA AI POVERI

Una amministrazione comunale che considera la povertà una vergogna da nascondere e non una condizione da debellare, è una pessima amministrazione che tenta di occultare la realtà sotto il tappeto. 

Il tema delle povertà, fuorviato ed esasperato dalle stesse persone che invece avrebbero dovuto dare risposte concrete dopo sei anni di governo della città, sta per essere ignobilmente derubricato a problema di degrado urbano, a un problema di sicurezza.

Nonostante il totale fallimento di decine di ordinanze degli ultimi anni atte a ridurre la presenza di persone indesiderate per le vie della città, il sindaco di Falconara Goffredo Brandoni e la sua Giunta, perseverano con atti pubblici che hanno la caratteristica di azioni demagogiche e pilatesche. 

Nascondere gli effetti e fregarsene delle cause, questa sembra essere la filosofia della maggioranza in Comune ormai divisa da guerre interne. La nomina di un supervisore alla sicurezza quando già esiste un assessore alla sicurezza la dice lunga sul livello di scontro interno

Vietare l'uso dell'acqua delle piazze ai senza tetto e allo stesso non prevedere un luogo per le misure minime di igiene personale è da irresponsabili. In città non esiste un bagno pubblico, quelli esistenti, non sono utilizzabili. Perfino i servizi igienici della vicina stazione ferroviaria sono off-limit per chi non ha casa.  Sgomberare le persone che di notte si accatastano sui cavalcavia della spiaggia per dormire all'aperto e al freddo e non prevedere un dormitorio è un atto di  grande inciviltà. Vietare a singole persone di chiedere l'elemosina è solo un provvedimento inutile, vocato all'ennesimo fallimento. La povertà non si ferma davanti ad una multa.

Il fatto grave è che questa amministrazione è preoccupata esclusivamente dall'effetto visivo, del degrado urbano. Poco importa sapere che il vero degrado è quello umano, in una fase in cui la crisi sta impoverendo velocemente anche strati sociali ritenuti fino a ieri al sicuro.
Non è un caso che il consiglio comunale abbia recentemente previsto per le problematiche sociali, per il sostegno ai disoccupati, solo pochi spicci (10.000 euro) mentre per  attività di propaganda i soldi non sono mancati; basti pensare ai 6.000 euro spesi per le frecce tricolori invitate in piena campagna elettorale, e almeno 11.000 euro per quindici minuti di fuochi artificiali di ferragosto.

Solo nell'ultimo mese la ciittà è stata colpita da due gravi lutti, due persone che si sono ammazzate stravolte dagli sfratti esecutivi cui erano colpiti, una delle quali solo ieri, mentre il Comune pensa di vendere le abitazioni di proprietà. 
A Falconara cresce l'esercito dei disoccupati e sindaco e Giunta si preoccupano dell'estetica del degrado urbano, senza avere la più pallida  idea su come rivitalizzare il centro, senza porsi il sospetto che se la città è morta, forse qualche responsabilità dipende da chi la sta amministrando, e sottovalutando il problema dell'immigrazione, preferendo per comodità non fare distinzioni, mettendo tutti sullo stesso piano, lasciare che l'immaginario collettivo consideri lo straniero come un nemico da eliminare. 
Sparare nel mucchio è molto più semplice che affrontare i problemi con serietà e responsabilità.    

A Falconara stiamo assistendo a scelte di una amministrazione comunale assolutamente incapace di gestire il periodo di crisi in corso, e non solo per mancanza di risorse. Quello che manca è la risorsa culturale di chi ci amministra, una povertà ancora più grave di quella economica. 
Una città che guarda con smarrimento a una guerra ai poveri, una guerra senza vincitori.