giovedì 21 gennaio 2010

I VENTI ANNI DELLA TENDA D'ABRAMO


Un compleanno importante quello festeggiato ieri a Falconara Marittima. L'Associazione di Volontariato Tenda d'Abramo ha compiuto venti anni.
Venti anni vissuti a fianco dei più deboli, una storia che onora la nostra città.  Senza particolari clamori l'associazione si è occupata e preoccupata degli ultimi con un centro di prima accoglienza per i senza fissa dimora che è diventato negli anni punto di riferimento per le persone in difficoltà.

Una festa quella di ieri che iniziata con un corteo che ha attraversato la città e che si è concluso con una bella iniziativa al Centro Pergoli, ospite il Professor Mancini che si è rivolto ai presenti con parole che hanno toccato le coscienze.

Ho apprezzato molto il passaggio del Prof. Mancini sulle storture della Politica. Pur riconoscendo l'importanza dei Partiti politici per la Democrazia, ha voluto evidenziare quanto i politici, soprattutto in questo periodo, siano distanti dalle cose reali.  Di quanto la classe politica sia impegnata a mantenere il potere piuttosto di risolvere i problemi delle persone. Il professore ha invitato a pensare la Politica con obiettivi diversi, non per vincere le elezioni, ma per cambiare lo stato delle cose, con la responsabilità di fondere la società in un modo degno per gli esseri umani e a boicottare la logica di misconoscenza delle persone ultime. Parole chiare che dette a Falconara assumono un valore ancora più alto.

Insomma in una serata fredda è arrivato un pò di calore necessario a stemperare i venti gelidi di intolleranza.
Come cittadino falconarese non posso che ringraziare i volontari della Tenda d'Abramo per il loro impegno incondizionato.

Per il ventennale è stato stampato un libro i cui proventi andranno interamente all'Associazione.

martedì 12 gennaio 2010

FALCONARA MARITTIMA LA CITTA' DELLA TOLLERANZA ZERO


Oggi leggendo il Resto del Carlino nella pagina dedicata a Falconara Marittima, ho provato profonda tristezza e rabbia per l'articolo dal titolo "Sconti agli italiani per vivere in Via Flaminia".
Le dichiarazioni di due commercianti che operano a Falconara sono a mio avviso di stampo razzista ed andrebbero censurate senza se e senza ma.

L'articolo riporta un progetto della nota società immobiliare Eurocasa,  che  agevola l'acquisto o l'affitto di appartamenti o locali commerciali a cittadini italiani, sostenendo che gli stranieri provocano il deprezzamento degli immobili oltre che problemi di convivenza. Questa almeno è la dichiarazione del  responsabile di Eurocasa Roberto Romagnoletti. In questa spiegazione ci vedo una chiara discriminazione e vorrei sapere (un avvocato potrebbe chiarire) se esistono Leggi che proibiscono questo modo di intendere il commercio.

L'articolo riporta anche una infelice dichiarazione di un altro commerciante del centro cittadino, Marco Passarelli, titolare di due gioiellerie, una in via Flaminia ed un'altra in Piazza Mazzini. Il gioielliere dice testualmente: " Nonostante le difficoltà di convivenza, c'è molta più attenzione da parte delle forze dell'ordine e la Flaminia resta una zona commerciale valida. C'è più movimento rispetto a Piazza Mazzini, dove l'apertura di un Bar cinese lascia chiaramente intendere quale ne sia la vocazione. Al Comune, oltre al potenziamento dell'illuminazione, chiedo di coccolare di più i nostri concittadini, senza accanirsi con controlli e multe solo agli italiani. Quanto all'isola, magari venisse tolta."

Ora a parte la improponibile richiesta dell'abolizione dell'isola pedonale nell'unico tratto della città dove le persone non rischiano di venire travolte dal traffico selvaggio e la velata richiesta alla polizia municipale di chiudere un occhio nei confronti dei cittadini italiani, mi chiedo a cosa stava alludendo il sig. Passareli con la frase riferita al bar cinese "lascia intendere quale ne sia la vocazione". Se pensa che ci siano irregolarità può tranquillamente rivolgersi a chi di dovere. Ma se invece è solo una sua supposizione o sospetto.... Farebbe bene a stare zitto. Con le supposizioni o sospetti non si va da nessuna parte. Chiunque potrebbe avere il sospetto, ad esempio, che il titolare della gioielleria evada le tasse. Basta questo per gettare croci adosso alle persone? Direi di NO.

Il problema è che purtroppo in città si sta vivendo un clima di intolleranza alimentata proprio dall'attuale Amministrazione, ed è molto pericoloso ed irresponsabile.

Da cittadino falconarese mi vergogno di queste dimostrazioni di cattiva educazione civica. Posso fare ben poco da solo, ma una cosa nel mio piccolo la posso e la voglio fare. Quindi eviterò accuratamente di frequentare negozi ed attività commerciali come la gioielleria Passarelli o L'agenzia immobiliare Eurocasa ed invito gli altri cittadini che la pensano come me a fare lo stesso.

domenica 10 gennaio 2010

UNA CITTADINA IMMIGRATA RISPONDE A BAIA E AL SINDACO

RICEVO DA ELISABETTA SARDI QUESTA LETTERA INVIATA AL RESTO DEL CARLINO RIVOLTA AL SINDACO E AL CONSIGLIERE COMUNALE BAIA, CHE PUBBLICO VOLENTIERI.

Gentile Sig. Pascucci, ho letto, ieri, il suo articolo sullo "spopolamento a Falconara".
Mi piacerebbe potesse pubblicare il mio parere di "immigrata falconarese".
Le sono grata per quello che potrà fare.
Elisabetta Sardi

Mi meraviglia che Raimondo Baia, consigliere comunale di maggioranza, sempre pronto a declamare le "prodezze" dell'Amministrazione di Falconara (Sicurezza, eventi ecc.) rilasci, poi, dichiarazioni di quel tipo.
Circa la Sig. Brandoni, che io conosco molto bene poichè frequento il suo stabilimento a Palombina Vecchia, sono sicura che non intendeva esprimersi in maniera negativa verso Falconara ed i falconaresi visto che lei, da Ancona, si è trasferita a lavorare nella "nostra" città, diventando anche Presidente del Consorzio Falcomar. Ho virgolettato la parola "nostra", perchè io sono di Asti. Nella mia bellissima ed amatissima città ho vissuto per 28 anni poi ho deciso di sposarmi e, siccome mio marito lavorava già a Torrette come Ortopedico, dopo la cerimonia nuziale a Loreto, ho risieduto,da subito a Falconara (1991).
Tra gennaio del 1993 e febbraio del 2001 sono nati i miei, amatissimi, figli.

Ebbene, ritengo di essere stata una madre che ha dato ai suoi figli le stesse "qualità" di vita che si accinge a dare il Consigliere ai suoi figli futuri.
Mia figlia, quella più grande, frequenta il Liceo Scientifico di Falconara, è al terzo anno e, a dire degli insegnanti, è una brava studentessa, fra le migliori della sua classe, anche se non mi piacciono i paragoni, poichè ciascuno fa secondo le proprie capacità e la sua intelligenza è merito di Dio.
Lei ha frequentato le Scuole Elementari a Falconara Alta e le Medie alla Giulio Cesare, dove ha avuto compagni multietnici, come nella tradizione di questa Scuola (per questo si chiama Scuola).
Ha avuto ottimi insegnati sia alle Elementari che alle Scuole Medie, che non finisco mai di ringraziare e lo faccio anche ora, pubblicamente. L'appartenenza ad una "classe mista" non ha affatto "rallentato l'apprendimento".
Sicuramente, anche lei, come tutti, ha avuto qualche difficoltà nell'incontrarsi con "l'altro", con il "diverso", ma questo l'ha aiutata a crescere e questo accade a tutti, anche a noi che siamo adulti.
Nella classe di mia figlia c'era anche chi oggi frequenta il Classico, la Ragioneria e altre Scuole Superiori di tipo Tecnico o Professionale.
Posso dire, con certezza, che nessuno ha rallentato a causa dei compagni.
Gli insegnanti sono bravi e preparano scolasticamente tutti, ciascuno per ciò che può fare. Agli studenti, tuttavia, è affidato il compito di STUDIARE.

Taluni ragazzi/e non amano lo studio e questo, sicuramente, rallenta.
Dunque vorrei dire al Sig. Baia di stare tranquillo. L'apprendimento dei suoi figli non sarà rallentato dai compagni stranieri, eventuali, ma certamente potrebbe rallentare a causa delle gravi limitazioni nelle
esperienze, come quelle dell'incontro con il "diverso", che comunque si troverebbero a fare nella vita extra scolastica (a meno che non voglia tenerli sotto la famosa "campana di vetro").
Inoltre si deve raccomandare a Dio, che doni loro salute ed intelligenza.
Consiglio al Sig. Baia una lettura, mentre fa compagnia alla moglie in dolce attesa: "L'altro" di Ryszard Kapuscinski.

Se devo rammaricarmi, tuttavia, di qualche cosa, mi rammarico di far vivere i miei figli in una città dove c'è una raffineria: API.
Certi giorni c'è una puzza incredibile, non si può proprio respirare, nemmeno a Falconara alta dove abito.
L'inquinamento è tanto e c'è uno studio epidemiologico che documenta l'incidenza di questo fattore sui tumori e sulle asme bronchiali nei bambini (mio figlio minore ne è affetto).

Certo questo sì, mi dispiace e per questa ragione vorrei andare via da Falconara, ma vorrei andare, sempre vicino al mare, perchè il mare è la cosa che rende più felice la mia permanenza in questa città.
Certo, però, a conti fatti Falconara è vicino a Torrette, dove lavora mio marito, abbiamo tanti amici, io ancor più di lui. All'inizio mi sembrava una città "chiusa", ma poi ho conosciuto tante persone che mi hanno voluto
bene, a cui io voglio bene e, se dovessi andare via, mi mancherebbero.
Questa città, poi, mi ha riconosciuto nel 2006 la "benemerenza cittadina" per la mia attività di volontariato. Quest'evento mi ha legata ancor più a questa città, facendomi sentire figlia.
Ho nostalgia della mia bella Asti, ma mi sento a casa quando sono a Falconara.

Al Sindaco voglio dire: non è colpa degli anziani falconaresi se la loro percezione circa la sicurezza è negativa. E' da quando governate la città che lanciate allarmi, proponete ronde e mostrate il "braccio di ferro" con i manifesti, dimostrando che c'è bisogno di sicurezza, quella che voi siete in grado di dare.
Forse non avete pensato, mai, che tutto questo può, anche, spaventare le persone.
Certo per chi non è abituato, la diversità può far paura, per via della non conoscenza, ma anziché "soffiare sul fuoco", non sarebbe meglio proporre eventi culturali, sportivi finalizzati all'incontro. Legga anche Lei il libro che ho consigliato al Sig. Baia.

Inoltre, questa città è stata sempre una città di immigrati, io stessa lo sono, così i miei figli sono figli di immigrati.
Anche noi abbiamo trovato un mercato immobiliare caro rispetto alla città di Falconara, che è una città ad "elevato rischio ambientale", come ha stabilito la Regione. Tuttavia, abbiamo potuto, con qualche sacrificio, acquistare l'appartamento dove viviamo e ne paghiamo le Imposte, che se sono care per colpa delle Amministrazioni precedenti, visto che ora amministra Lei, le abbassi.

Inoltre, credo che lei possa fare, insieme alla sua Giunta, molto circa il "Piano Casa": intanto si dovrebbe pensare anche ad un piano di edilizia popolare, o favorire società di autocostruzione. Questo agevolerebbe chi non può, per problemi economici, acquistare una casa. Certo, questo tipo di politica va a svantaggio di chi, a Falconara, affitta gli appartamenti a prezzi esorbitanti e, spesso, "in nero".

Per finire le voglio ricordare che se Falconara non fosse "zona a elevato rischio ambientale", il prezzo delle case sarebbe equo, poichè sarebbe zona turistica.
Mi scuso per eventuali errori, se sono ignorante, è colpa del fatto che io ero fra quei studenti che non amavano lo studio. Nella mia classe, ad Asti, eravamo tutte bambine, non c'erano stranieri e i diversamente abili andavano in Scuole differenziali (quella volta esistevano). Bossi direbbe:"Però c'erano i terroni!". Io dico che, sì c'erano persone del Sud, ma se sono ignorante è solo colpa mia che non ho studiato abbastanza. Molti dei miei compagni del Sud oggi sono laureti, io no.

Buon lavoro e distinti Saluti Elisabetta Sardi