domenica 30 agosto 2009

IL DIFFICILE PERCORSO PER UNA SINISTRA UNITA

Sabato ad Ancona si è tenuta una assemblea regionale per la costruzione del nuovo partito della sinistra, in previsione dell'assemblea nazionale di Bagnoli (NA) del 19 settembre. La strada purtroppo è in salita e piena di trappole. Quello che leggerete di seguito è il mio intervento all'assemblea.

la mia presenza in questa assemblea è un po’ forzata.
Ho dovuto, ho voluto essere qui perché per quanto mi riguarda questo incontro sarà il preludio o l’atto finale dell’impegno politico.

Al contrario di altre occasioni partecipo a questa riunione con un sentimento diverso. Sento che mi manca una condizione essenziale: sono qui senza entusiasmo, e con una certa diffidenza.

Troppe sono state le delusioni degli ultimi anni. A partire dalla memorabile Assemblea nazionale di Roma con la quale sancimmo la definitiva fuoriuscita dai DS per avviare il nobile progetto di costruire una nuova sinistra, passando per l’ipocrita nascita della sinistra Arcobaleno, fino ad arrivare a SINISTRA E LIBERTA’, ancora una volta uno stratagemma per sperare di ottenere un posticino in Europa. Un cartello elettorale che ha malamente ignorato, calpestandole, le istanze e le richieste forti che invocavano UNITA’ di quelle persone che nell’idea di una nuova sinistra ci credono.

Intanto il tempo passa e la situazione nel nostro Paese peggiora a vista d’occhio.
La democrazia è sempre più a rischio e limitata e la crisi economica stritola ed uccide le persone.
È singolare che in secoli di lotta al capitalismo, ora che il sistema barcolla e dimostra tutti i suoi limiti e l’insostenibilità, che la sinistra si sciolga come neve al sole.
Una volta si combattevano battaglie per ottenere i diritti: nel sociale come nella scuola, nel lavoro. Ora non siamo in grado nemmeno di difenderli quei diritti che qualcuno ha ottenuto con anni di sacrifici, spesso pagando duramente.

È per questo che nonostante la delusione mi trovo qui. Senza entusiasmo, ma con la speranza che stavolta si riesca realmente a costruire qualcosa di importante. Non vedo altra strada.

Vorrei che la mia diffidenza venisse smentita oggi.

Vorrei sentire parole di buone intenzioni ma suffragate da altrettante concrete azioni.

Vorrei che si abbandonassero le frasi fatte, gli slogan scontati.

Vorrei che oggi si decidesse che quelle vecchie pratiche che appartengono all’archeologia della politica, eppure ancora in essere anche nella nostra organizzazione, sono da tutti noi rifiutate per dare spazio ad una più diffusa e quindi democratica partecipazione

Vorrei che da questa assemblea uscisse un documento unitario, scritto con parole semplici, con cui si richiede l’immediato scioglimento di tutti i Partiti e movimenti che ruotano attorno a Sinistra e libertà. Unico e vero primo passo verso un nuovo Partito della sinistra.

Vorrei vedere realizzato nei fatti il rinnovamento tanto auspicato, ma che si potrà ottenere solo se i Compagni che si sono spesi in politica da tanti, troppi anni, decidessero di dare spazio alle nuove generazioni. Circolerebbero nuove idee al passo con i tempi, perchè il mondo, per chi non se ne fosse ancora accorto è cambiato sensibilmente.

Vorrei che si ponesse maggiore attenzione a come dovrà essere, guardando avanti, la nuova sinistra, e si evitasse di progettare il futuro partito con l’affanno di presentare una lista alle prossime elezioni regionali.

Vorrei che si discutesse se il nostro posto dovrà essere sempre e comunque vicino al centro-sinistra di Spacca, o se ci sono delle critiche.
Vorrei che si valutassero altre alleanze per le regionali.

Vorrei infine che questa assemblea avesse la forza ed il coraggio di inviare un messaggio agli organizzatori dell’assemblea nazionale per dire che saremo presenti a Napoli, ma in forma critica e che ci aspettiamo una accelerazione seria verso l’assemblea costituente del nuovo Partito, pena il nostro totale disimpegno alle elezioni regionali comunali ecc.

Sono troppe le cose che vorrei, me ne rendo conto, soprattutto in un ambiente dove regna l’immobilismo e mediocri interessi di potere.

Ecco perché sono senza entusiasmo e diffidente. Ma sono qua e vi chiedo sinceramente: SMENTITEMI ed il mio impegno sarà incondizionato.

mercoledì 26 agosto 2009

LACRIME DI COCCODRILLO

Aprite gli occhi cari concittadini. Parlo alla maggioranza dei falconaresi che assistono silenti alle dichiarazioni degli attuali amministratori che da un lato vogliono rassicurarci sulla imminente uscita dallo stato di grave situazione finanziaria e da un altro lamentano il mancato rispetto degli impegni assunti dalla Regione Marche a causa del quale tutto il progetto di "sviluppo" e quindi economico per la nostra città verrebbe a cadere.

Sono già alcune volte che i giornali riportano la preoccupazione dell'amministrazione Brandoni circa le voci (insistenti e non smentite) che la Fiera regionale non si costruirà più sul territorio falconarese come promesso da Spacca e dalla sua maggioranza per convincere il Comune di Falconara ad aderire alla Quadrilatero spa.

Ebbene sappiate, sventurati concittadini, che i lamenti per questa storia, da qualunque parte politica li si ascoltino, non sono altro che lacrime di coccodrillo.

Dopo aver fagocitato il territorio di Falconara per esclusivi scopi politici e di interessi di pochi, i nostri protagonisti della bassa politica falconarese sembrano pentiti, da carnefici si mostrano vittime di promesse non mantenute.

E' veramente deprimente assistere a queste sceneggiate per chi conosce bene la questione.

Non si fa una corretta informazione se si tralasciano le parole spese sull'argomento dalle persone in rappresentanza dei partiti all'epoca della famigerata e sciagurata adesione alla Quadrilatero da parte del Sindaco Recanatini, di quasi tutta la maggioranza e dell'opposizione. Solo due persone di una piccola formazione politica (SD) di cui mi pregio di averne fatto parte, si sono opposte al vergognoso atto ricattatorio a cui il Comune ha deciso di cedere.

Al momento dell'adesione niente faceva intendere che la Fiera venisse trasferita da Ancona a Falconara. Al di là di confuse e fumose "promesse". Promesse di nessun valore perchè non avvolarate da atti pubblici. Tutti sapevano ed è bene sottolineare tutti che il destino dell'area passava con quell'adesione dalla Pubblica Amministrazione alla Quadrilatero SPA.

Nonostante questo, destra e sinistra in consiglio comunale, per motivazioni diverse si sono dette favorevoli alla Quadrilatero, disattendendo il principio che li avrebbe voluti seduti su quegli scranni in rappresentanza dei cittadini quindi a difesa del bene comune.
A distanza di tempo mi rendo conto che per il normale lettore di quotidiani sia difficile ricordarsi di tutti i passaggi che hanno portato all'adesione della Quadrilatero, quindi ho pensato di trascrivere alcuni passaggi dal consiglio comunale da parte dei favorevoli all'adesione. Leggete e aprite gli occhi.

BRANDONI (PDL) ... Dunque la posizione di Forza Italia per quanto riguarda la Quadrilatero, noi abbiamo aderito nel 2005, indipendentemente che la Quadrilatero è una creazione del Governo Berlusconi, quindi siamo favorevolissimi a questo progetto.
Arriviamo ai due atti deliberativi: noi li consideriamo tecnicamente corretti.
Spendo due parole sulla Quadrilatero. La Quadrilatero rimane un progetto di grandissima valenza tecnica e politica perché fortemente innovativo nel suo iter procedurale di fattibilità pur rimanendo, come giusto, nelle mani delle istituzioni.
E’ innovativo nelle sue procedure, velocizzando i tempi di attuazione che in Italia sono stati sempre biblici e che permettono alla nostra città e alla nostra Regione di portare a soluzione l’isolamento che viviamo da tantissimi anni con il resto d’Italia.

GIORGINI (lista Carletti) .... Io, sostanzialmente, per quanto riguarda la Quadrilatero, sono d’accordo, sono d’accordo non fosse altro perché, per coerenza.
Il progetto Quadrilatero rientrava a pieno titolo nel programma elettorale che io ho sostenuto perché ritenevo e ritengo tuttora che per Falconara aderire alla Quadrilatero, con tutto ciò che comporterà sia una opportunità irrinunciabile per lo sviluppo economico che determinerà, per le ricadute a livello occupazionale, quindi io non nascondo, anzi ribadisco la mia posizione favorevole per quanto riguarda, appunto, l’adesione alla Quadrilatero.

MONTIRONI (PRC) ... Abbiamo voluto e soppesato tutto e credo che alla fine abbiamo preso la decisione giusta per questa città.
Poi sarà anche il tempo a dire se abbiamo avuto ragione oppure no.

ROSSI (Margherita) ... Il Gruppo Consiliare dei DS e della Margherita insieme ha deciso di presentare alcune considerazioni riguardo la stipula dell’accordo di programma del Protocollo d’Intesa.
Premetto subito che il nostro voto sarà favorevole.... La possibile collocazione della fiera campionaria a Falconara rappresenta una grande opportunità di attrarre investimenti, imprese, creare opportunità di lavoro e di visibilità per la città, con un impulso all’economia locale e con un indotto nuovo.
Indotto nuovo che significa quello che tanto speriamo, cioè uno sviluppo economico, occupazionale, alternativo all’API.
Scelta in linea con il piano di sviluppo dell’Aeroporto Sanzio e quindi anche questa scelta può costituire sicuramente un’opportunità per la nostra città.
Inoltre questa scelta urbanistica porterà anche la bonifica dell’area al alto rischio idrogeologico della zona compresa tra Falconara e Castelferretti e la conseguente opportunità di sviluppo per nuove aree, attualmente vincolate da questo fenomeno.
Si tratta pertanto anche di un occasione di lavoro per imprese e personale locale, in particolare è stato citato il caso della manutenzione delle aree verdi.
Inoltre nell’accordo di programma è stata prevista la possibilità di intervenire da parte del Comune per la rimodulazione progettuale.
E’ comunque previsto un coinvolgimento forte dell’Amministrazione Comunale che è indice di garanzia.

VIRGULTI (Gruppo misto) ... Ho votato a favore sempre i vari passaggi anche nella passata Legislatura, perché ritengo la Quadrilatero uno strumento importante per uscire da questo pantano, causato dalla precedente Amministrazione, e al quale l’odierna non ha saputo fino ad oggi cavare un ragno dal buco.

CICCIOLI (AN) ... Io, per quanto mi riguarda, credo di poter parlare tranquillamente a nome di Alleanza Nazionale, ma molti di questi passaggi sono stati condivisi anche con i colleghi Consiglieri di Forza Italia..... Noi siamo i responsabili, la maggioranza di governo della passata Legislatura è responsabile dell’approvazione delle cosiddette Leggi Obiettivo.
Qual’era lo scopo delle Leggi Obiettivo? Realizzare le grandi opere pubbliche.
.... Per quanto riguarda, invece, l’area di nostro interesse, Falconara, siamo ancora in una fase progettuale, però è la prima volta che accanto a un impatto brutto per Falconara, quello di sopportare il peso della viabilità, intorno c’è uno strumento invece in positivo, che permette l’urbanizzazione e la ralizzazione di strutture direzionali, commerciali, in questo caso la Fiera, il Centro Commerciale, un centro espositivo e quant’altro, che possa portare anche ricchezza e posti di lavoro non solo l’impatto del traffico e l’impatto ovviamente dell’inquinamento atmosferico o altro.
Quindi nulla questio, cioè assolutamente favorevoli a questa deliberazione.

RECANATINI (Sindaco Margherita) ... Và anche rimarcato che la tipologia di intervento che la Quadrilatero spa andrà ad eseguire è in linea con la previsione del vigente PRG che indica l’area come polo fieristico espositivo direzionale... .....Quindi non stiamo parlando di un’area adibita a parco che viene selvaggiamente urbanizzata.
E’ appena il caso di ricordare che la realizzazione di un polo fieristico espositivo non può che avere ricadute positive per la città in termini di occupazione, di immagine e di volano economico così come si è realizzato in tutte le città, sedi di centri espositivi.

martedì 18 agosto 2009

IL VOLO FRENATO

Ricevo via mail e pubblico volentieri questa lettera a dieci anni dal rogo del 25 agosto 1999 in cui persero la vita due lavoratori della raffineria Api: Mario Gandolfi e Ettore Giulian.

25 Agosto 1999 - 25 Agosto 2009: ''Il ''Volo Frenato'', intensa scultura di Valeriano Trubbiani, esposta nel Castello di Falconara Alta. Parte integrante del corpus di opere dell'artista marchigiano, acquistate dall'Amministrazione comunale falconarese per la Galleria Civica di Arte Moderna in corso di allestimento, la scultura di Trubbiani è stata estratta dal vasto gruppo appartenente al ciclo tematico del ''Passero solitario'', il cui primo esemplare fu esposto alla Biennale di Venezia nel 1972.

L'opera, realizzata in acciaio inox, bronzo ed alluminio, è di 355 cm di lunghezza e di 192 di altezza.Questa bellissima opera è esposta sulle mura del castello di Falconara Alta, sede dell'amministrazione civica comunale di Falconara Marittima e, a mio modo di vedere, rappresenta perfettamente la nostra realtà territoriale.

Il volatile che sta prendendo il volo, per similitudine, rappresenta la comunità falconarese che ha voglia e determinazione a migliorare l'aspetto sociale, economico e culturale della città di Falconara Marittima mentre la "palla al piede" che frena il volo, sempre per similitudine, ben rappresenta tutte le amministrazioni locali, del passato e del presente, che nulla hanno fatto e fanno per concretizzare le aspettative della comunità, anzi sempre di più legati col catenaccio ad una ben nota realtà industriale che non ha la minima intenzione a far sì che nel territorio comunale falconarese si possa trovare una valida alternativa allo status quò.

Il 25 agosto prossimo saranno trascorsi dieci anni da quando si verificò uno degli incidenti di maggior rilevanza, per quanto riguarda la raffineria API di Falconara Marittima e riporto, per non dimenticare, quanto avvenne: alle 5,35 del 25 agosto 1999, l'intera città di Falconara veniva bruscamente svegliata da un boato. La causa: l'ennesimo incidente all'interno della Raffineria API. I danni sono ingenti, sia in termini ambientali che in perdita di vite umane. 2 lavoratori morti; 2 quartieri e centinaia di cittadini in fuga; 10 cittadini ricorsi alle cure mediche per le esalazioni dei fumi dell'incendio; 1 treno transitato tra le fiamme; 1 Km e mezzo di territorio interessato da una pioggia solida e liquida di detriti ed idrocarburi; 3 ore circa di paralisi totale del traffico aereo, ferroviario e stradale.

Per dovere di cronaca va anche ricordato che il processo derivante all'incidente si concluse così: "Un operaio condannato; gli altri cinque imputati - fra operai e dirigenti - assolti per non aver commesso il fatto, ma in base al secondo comma dell'art. 530, ossia la vecchia formula dubitativa relativa alla carenza di prove. E' la sentenza per il rogo del 25 agosto 1999 all'Api di Falconara marittima, costata la vita a due operai, Mario Gandolfi e Ettore Giulian, emessa dopo meno di quattro ore di camera di consiglio dal giudice monocratico di Ancona Vincenzo Capezza. L'operaio condannato a un anno e sei mesi di reclusione (pena sospesa) è Gaetano Bonfissuto, che allestì la linea di carburante e manovrò la valvola sotto accusa. Sono stati invece assolti l'ex direttore della raffineria Giovanni Saronne, l'attuale dirigente Franco Bellucci, il capo manutenzione Sergio Brunelli, il responsabile manutenzione off-site Claudio Conti, e l' operaio Pierfrancesco Carletti.

Il giudice ha inoltre riconosciuto un risarcimento danni alle parti civili, da definire in separata sede. Dovrà essere corrisposto dall'Api e dall'unico imputato condannato. Il pm Cristina Tedeschini aveva sollecitato condanne a due anni e sei mesi di reclusione per l'ex direttore della raffineria Giovanni Saronne e per l'attuale dirigente Franco Bellucci, allora capo servizio operativo dello stabilimento.

Pene più lievi erano state chieste per gli altri imputati: il capo servizio manutenzione Sergio Brunelli e il responsabile manutenzione off-site Claudio Conti (per entrambi un anno e quattro mesi); gli operai Pierfrancesco Carletti (un anno) e Gaetano Bonfissuto (nove mesi). Erano già usciti dal processo l'operaio Ivan Giacchetti, assolto, e il funzionario fiscale Silvio Re condannato a dieci mesi di reclusione .... Secondo i due esperti nominati dal gip, ad innescare le fiamme sarebbe stata una serie di concause cominciata con il trasferimento di benzina verde al deposito nazionale lungo una linea anomala, e proseguita con la mancata chiusura di alcune valvole di sicurezza - come impone invece una prassi corretta di gestione del servizio - e con il cedimento di una pompa nella quale fu trovato anche un pezzo di calcestruzzo.
La difesa ha sempre negato ogni responsabilità a carico degli imputati, sostenendo che il collasso della pompa sarebbe stato causato da un prelievo fraudolento di carburante.". (Corriere Adriatico del 5 maggio 2005).


Dal 25 agosto 1999 ad oggi tanta acqua è passata sotto i ponti, così come tanto veleno è transitato nell'atmosfera di Falconara Marittima e tanti, troppi, cittadini falconaresi si sono ammalati di tumori, linfomi o malattie riconducibili alle vie respiratorie; tragicamente molti sono i bambini che soffrono di queste malattie.

Questi dati sono certi, incontrovertibili e chiunque può prenderne visione leggendo l'indagine epidemiologica disposta dalla Regione Marche e condotta da ARPAM e Istituto Nazionale Tumori.


Resta da dire che anche la Raffineria API si prepara a ricordare il decennale con l'installazione di due ulteriori centrali termoelettriche per la generazione di elettricità come fossero, sempre per similitudine, candeline sulla torta. Poi si sa che spesso le feste finiscono con i botti ....


Falconara M. agosto 2009
Stefano Rettaroli.

sabato 8 agosto 2009

ANCORA UNO SFREGIO ALLA CITTA'

Finalmente ci sono riusciti. Il consiglio comunale di ieri ha deliberato a favore della variante urbanistica che sfregierà per sempre uno dei luoghi ancora naturali di Castelferretti: la collina di Montedomini, tutelata per altro da un vincolo paesaggistico.

Riguardo il dettaglio della vicenda vi rimando al blog dei Cittadini in Comune, unico baluardo della legalità e della trasparenza nella nostra città.
La trasparenza, è una parola che non esiste nel vocabolario del PDL e del PD (senza L).
La destra di questa città ha portato a termine un progetto che esisteva già, con la freddezza di un killer.

Lo sfruttamento del nostro territorio (lo chiamano valorizzazione), nasce dalle politiche di centro sinistra con la responsabilità del PD ma anche appoggiate da PRC e PS, con lo scopo di fare cassa, ma non solo, la motivazione principale, anche se circola solo sotto traccia, è quella di agevolare interessi di potere e di imprese. Quindi non per il bene comune ma per l'interesse di pochi che si arricchiranno sulle spalle della comunità, la quale senza rendersene conto assiste al tragicomico teatrino della politica.

I cittadini non se ne rendono conto non perchè incapaci di intendere e volere, ma semplicemente perchè non vengono informati correttamente su cosa sta accadendo a Falconara. Le decisioni si prendono a nome della comunità ma senza averne titolo. Il consiglio comunale prima di votare un tale atto avrebbe dovuto prima avviare un percorso di informazione richiedendo la partecipazione delle persone. Certo un percorso lungo ma DEMOCRATICO, ma mi rendo comunque conto che Democrazia ad alcuni fa venire l'orticaria come certe canzoni partigiane.

L'amministrazione Brandoni & Co porta avanti la sua politica ignorando completamente l'opinione della gente comune e il PD arranca e non si esprime, forse un giorno capiremo se per incapacità o per obiettivi comuni.

Intanto Falconara dopo la vergogna della Quadrilatero, della calate di braghe davanti ai dirigenti API, del By pass ferroviario, delle ordinanze ammazza poveri ed ora con la costruzione di un intero quartiere in una delle più belle colline di Falconara, sta cadendo sempre più in declino sociale culturale ed economico.
E' buio pesto. Non basta installare due lampioni in stazione per restituire alla città la luce.

mercoledì 5 agosto 2009

IL PROGRAMMA ELETTORALE DEL PDL A DISPENSE. # 3°

Per rinfrescare la memoria dei falconaresi, elettori o meno del sindaco Brandoni, ripercorreremo punto per punto lo scarno programma elettorale del popolo delle libertà. Così, tanto per verificare se le promesse hanno dato spazio ai fatti. A più di un anno mi sembra interessante confrontare le parole con la realtà. Quello che leggete di seguito è tratto dal programma del pdl depositato in Comune. Non vi annoierò per molto, considerando che l'intero programma è sintetizzato in sole 814 parole.
Punto 3

URBANISTICA E LAVORI PUBBLICI
"
Nella nostra città la passata gestione fallimentare ha lasciato i suoi peggiori segni.
È sotto gli occhi di tutti il degrado cui siamo costretti ed a cui vogliamo porre rimedio, rilanciando nel contempo le nostre aree di insediamenti produttivi, rendendo possibili il loro ampliamento prendendoci cura della viabilità della messa in sicurezza del territorio, le sole cose che possono accelerare il processo già avviato per lo sviluppo dell’area PEP.
Anche l’attuazione del Progetto Quadrilatero sarà il volano che ci permetterà di velocizzare la normalizzazione del nostro territorio creando molte opportunità e ricchezza aggiuntiva all’economia locale che potranno rendere possibile un impegno di riqualificazione delle numerose zone che ne hanno necessità.
Maggior tutela e controllo del nostro litorale per dare un aiuto agli operatori balneari che negli ultimi anni sono stati chiamati ad affrontare spese non indifferenti studiando anche delle forme di parcheggio agevolato per il turismo che usufruisce degli stabilimenti balneari ed impostando un progetto di un sistema di videosorveglianza della spiaggia.
Portare avanti il progetto di un piccolo porto turistico assolutamente non invasivo, per le uniche necessità della città, che liberi tratti, ora occupati da barche, da adibirsi a spiaggia libera.
"
Il volano della Quadrilatero sembra inceppato....
Come sempre, spazio ai commenti.