sabato 10 gennaio 2015

SE MUORE IL CENTRO CITTA'

Ieri dalle pagine dei giornali locali l'ennesimo grido di allarme da parte dei commercianti del centro cittadino di Falconara Marittima. Impauriti dal crollo delle vendite e dalla crisi spaventosa che ovviamente non colpisce solo i negozi ma le famiglie. Peccato che questi commercianti puntino il dito contro i negozi degli stranieri sempre più presenti come se quest'ultimi fossero i responsabili del calo degli affari. 
Ancora una volta non si vuole andare a fondo della questione e ci si limita ad addossare responsabilità in maniera superficiale. 

Hanno però ragione a chiedere un piano del commercio cittadino per riqualificarlo. La consulta è un formidabile strumento partecipativo istituzionale ma non credo che l'Amministrazione l'abbia mai utilizzata seriamente. E' invece molto importante avere un contatto diretto con gli esercenti. 

Ma quello che più importante per una città è avere una politica comunale del commercio, conoscerne quindi i progetti e le linee guida. Purtroppo in questo settore (come in molti altri), l'amministrazione comunale non ha prodotto nulla di buono. Anzi, i pochi progetti conosciuti aumenteranno le problematiche. Basti pensare al progetto della costruzione di un centro commerciale all'ex montedison (progetto che peraltro non vedrà mai la luce. E' solo propaganda per cercare di attenuare il dissenso dell'altro grande problema di Falconara, ovvero quello della presenza di senzatetto). Qualcuno ricorderà anche gli stravaganti progetti come il mega parcheggio della stazione. Senza considerare il totale abbandono dei quartieri periferici.

I commercianti falconaresi dunque farebbero meglio ad affrontare con maggiore attenzione la questione del degrado del centro e quindi dei loro incassi. Individuare i veri responsabili.

Personalmente penso che il commercio cittadino subisca le conseguenze di una crisi sistemica. Il calo dei consumi a causa dell'aumento della disoccupazione, di un clima di estrema incertezza e di pessimismo generale, penalizza le vendite e i negozi del centro cittadino ne pagano le conseguenze.
E' importante un rilancio dell'intero settore per l'economia locale e per la rivitalizzazione di tutta la città.
I centri urbani devono riappropriarsi delle preroragative e caratteristiche "scippate" dai centri commerciali che sono sorti come funghi negli ultimi anni e che hanno impoverito le città svuotandole economicamente e culturalmente.Lo avevo detto in campagna elettorale, ma evidentemente i cittadini hanno preferito gli slogan vuoti e le promesse mai mantenute del sindaco Brandoni e dei suoi alleati. 
Anche i commercianti peraltro sembrano condividere le idee del sindaco addossando la responsabilità del degrado della città e quindi la morte sociale ed economica del centro agli stranieri. 
Non servono regolamenti che impediscono il libero commercio e la concorrenza. Troppo facile. Serve una modernizzazione delle attività, un consorzio funzionante dei commercianti. Servono investimenti, ma prima una seria politica commerciale condivisa. Ne guadagnerebbero i commercianti e i cittadini tutti.