lunedì 28 giugno 2010

QUESTIONE DI ACCENTI

E' più forte di me. Quando sento parlare di Quadrilatero non resisto, vorrei contenermi ma non c'è niente da fare. Soprattutto quando leggo sui giornali parole dette in libertà, senza alcun freno inibitore che fanno pensare che forse il segno della decenza, una volta oltrepassato, non debba più essere considerato.

Dunque, ancora dibattiti sulla Quadrilatero, quel progetto a cui il Comune di Falconara Marittima aderì sotto forti pressioni da parte della Regione Marche, con il voto favorevole dell'attuale PD di PRC, di PDCI e con la condivisione totale della Destra, ora al Governo della città. 

C'era chi sosteneva che aderire a quel progetto sarebbe stato un grave danno per la città (io ero tra quelli) (e ne sono fiero), tutti gli altri invece sostenevano, che avrebbe dato uno slancio allo sviluppo della città. Lo sostenevano però senza avere in mano uno straccio di programmazione, in pratica hanno ceduto una grossa fetta di territorio, molto pregiata peraltro, senza aver ricevuto garanzie scritte su come quello spazio sarebbe stato utilizzato.

E' la solita storia, in Italia prima si fanno i contenitori, le strade, i ponti,  poi forse si decide come e se utilizzarli, chissefrega dei costi, che importa se l'infrastruttura non servirà, tanto i tempi di realizzazione non permettono quasi mai di individuare il responsabile. Qualcuno comunque ci guadagnerà, possiamo starne certi.  Anche a Falconara succede la stessa cosa. Sul territorio vicino all'aeroporto ci faremo una fiera ed un polo direzionale di supporto allo scalo, dicevano. Ma quando chiedevi qualcosa di più concreto, allora le risposte diventavano evasive. Anche perchè con l'adesione all'accordo con la società Quadrilatero, l'unico soggetto che ha il potere di decidere è proprio la Quadrilatero spa, nè il Comune nè nessun altro può mettere il becco.

Intanto non abbiamo ancora la certezza che la Fiera ( fiera e non padiglioni fieristici) si stabilisca nell'area leader di Quadrilatero.  Le idee su come utilizzare il futuro enorme cubo di cemento però non mancano. Basterebbe andare a rileggersi i giornali degli ultimi anni, potremmo ricordare l'idea OUTLET ad esempio. Il problema è che quelle idee non sono suffragate da studi specifici di fattibilità, o almeno non sono resi pubblici, sembrano proposte estemporanee di singoli. La fantasia come sappiamo non ha limiti, in questo caso viene usata per cercare di nascondere il disastroso errore commesso sottoscrivendo il patto con Quadrilatero, quindi ogni "cazzata" è utile per giustificare la "cazzata originale", su quel territorio potrebbe sorgere qualsiasi cosa e chi la propone non ha la minima vergogna di quello che dice, l'importante è continuare a tenere in vita un progetto palesemente contrario al bene comune.

L'ultima l'ho letta sui giornali oggi. La brillante idea consiste nel costruire nell'area leader un Casinò.
Leggo sul Corriere Adriatico una dichiarazione di Giacanella e Rossi, rispettivamente presidente del consiglio comunale e capogruppo del Pdl: “in un’ottica di miglioramento dell’intera Area Vasta, al fine di rendere ancora più efficace ed efficiente il progetto ‘Quadrilatero’ potrebbe essere una soluzione interessante quella di prevedere all’interno dell’Area Leader o nelle immediate vicinanze la realizzazione di un casinò".

Visto come sono andate finora le varie operazioni sul territorio falconarese dall'amministrazione Brandoni, dovremmo fare attenzione all'accento sulla O.