lunedì 29 settembre 2008

IN PIAZZA LA PROTESTA DEI CITTADINI

L'assemblea di sabato scorso in Piazza Mazzini per manifestare contro le nuove centrali dell'Api e sponsorizzate dall'attuale amministrazione Brandoni, ha raggiunto il suo scopo principale: quello di far ragionare le persone su un tema che invece viene volutamente tenuto sotto traccia.

L'assemblea ha raccolto un buon seguito di adesioni e se come sempre ci sono discordanze sul numero dei partecipanti, 300 500 non è importante, sabato pomeriggio è stato il punto di partenza o di ripartenza per un percorso partecipativo indispensabile.

L'informazione dovrebbe essere un compito dell'amministrazione comunale, ma come abbiamo potuto constatare, non c'è attualmente nessuna intenzione di fornire informazioni ai cittadini. Tutti hanno potuto notare che questa amministrazione sta facendo di tutto per evitare di spiegare le scelte che intende prendere.
Basta ricordare il Consiglio comunale sul By pass, che doveva essere aperto ed invece è diventato una passerella di politici, o il modo spartano con cui si è convocato il consiglio comunale per votare in fretta e furia il parere positivo alle centrali appunto.

E pensare che per anni quella parte politica che ora governa (?) la città, ha fortemente criticato le amministrazioni Carletti, denunciandone la scarsa attitudine all'informazione. Adesso che sono loro ad amministrare la città, invece di provvedere a cambiare rotta, si comportano esattamente allo stesso modo, se non peggio. Complimenti, ma naturalmente non ci aspettavamo niente di più.

Nonostante quanto riportato dalla stampa, l'assemblea di sabato non era per nulla una manifestazione dei partiti del centrosinistra, ma una molto più importante assemblea dei cittadini di Falconara.

L'assemblea di sabato ha aperto le porte alla comunicazione ed alla informazione, cercando di fornire ai cittadini falconaresi gli strumenti per approfondire temi difficili come questo delle centrali, un aiuto a capire. L'argomento è spinoso ed ha bisogno di tempo per essere spiegato, è per questo motivo che l'assemblea di sabato non rimarrà fine a se stessa ma sarà seguita da altri incontri e dibattiti pubblici. Il prossimo venerdì 3 ottobre alle 21.30 al Pergoli.

Che le persone abbiano voglia di discutere lo si capisce anche dai commenti che arrivano a questo blog, alcuni chiaramente strumentali, ma la gran parte sono un sintomo di un malessere comune: non ci sono spazi pubblici per discutere e ci si accontenta con quanto disponibile, peccato che non tutti offrano la stessa ospitalità.

giovedì 25 settembre 2008

PROVERBIO ITALIANO: Le promesse non pagano i debiti

Leggendo la paginetta scarsa del programma elettorale presentato da Brandoni, con fatica si riesce a scorgere un punto che ha un che di concretezza. Ma uno ce n'è: riguarda il riconoscimento delle accise per i Comuni che ospitano impianti di raffinazione.

Nelle 11 righe che illustrano il programma economico finanziario c'è scritto: "...Ci si farà carico di attivare con il nuovo Governo nazionale per far in modo che una adeguata percentuale delle accise versate dalla raffineria allo Stato vengano direttamente destinate all’amministrazione comunale di Falconara".

Tutta la campagna elettorale con Brandoni a dire che con il Governo Berlusconi, Falconara finalmente avrà ciò che gli spetta. Come non ricordare il comizio di chiusura del candidato Sindaco, pronto a garantire le accise alla presenza di illustri politici, e con il sorridente Cav. dall'alto del mega schermo.

E adesso che il Governo Berlusconi ci fa sapere di non avere alcuna intenzione di attuare l'art. 113 della finanziaria e quindi non verserà un solo centesimo nelle casse comunali, ci si aspetterebbe dal Sindaco una presa di posizione netta a favore di Falconara, considerando i buoni uffici che ha con il Governo centrale.

Invece tutto ciò che il sindaco riesce a dire è: "ERA PREVISTO CHE NON ARRIVASSERO". Aggiungendo che non intende entrare in polemica con l'esecutivo nazionale.

Ma mi domando, previsto da chi? Certo non da lui visto che le accise sono state uno dei suoi argomenti preferiti da campagna elettorale, insieme alla tolleranza zero con gli immigrati e Rom.

Se era previsto che non arrivassero, allora lui lo sapeva, ma ha cavalcato populisticamente l'onda, perché forse non aveva altro da dire?

In entrambe i casi non mi sembra un comportamento da Primo cittadino, non mi sembra un sindaco capace, ma dimostra di essere pavido con i potenti e arrogante con i cittadini.

Purtroppo la triste realtà è questa: Falconara ha un sindaco che non ha il coraggio di fare gli interessi della città, e che subisce supinamente gli ordini superiori. Se poi ci mettete vicino un vice sindaco che invece rinnega le sue idee con le quali ha chiesto e ottenuto i voti per essere eletto, allora la questione si fa preoccupante.

lunedì 22 settembre 2008

PENSIERINO DELLA SERA

Nella città è tutto un ribollire attorno alla questione delle centrali API.
Il PD organizza incontri pubblici e ipotizza referendum, il PRC comunica con i cittadini con dei mega manifesti, SD invita alla mobilitazione, i comitati intraprendono altre iniziative.

Mentre c'è tutto questo fermento, e le iniziative che dovrebbero andare tutte verso una stessa direzione sembrano delle schegge impazzite, la destra di Brandoni & Co. se la ride e giorno dopo giorno mette a segno azioni che trascinano la città nel baratro.

Ma insomma, non è possibile continuare a vedere questo spettacolo indegno, anche perché per questo spettacolo i cittadini di Falconara hanno pagato un biglietto tutt'altro che popolare.
Allora caro Lodolini, Amagliani, Calcina, Brunelli e mi ci metto alla fine anch'io, la vogliamo smettere?

E' arrivato il momento di fare qualcosa per la città, se ci crediamo, quindi per questa volta è indispensabile mettere da parte le incazzature che ognuno di noi ha, ed iniziare a ragionare come affrontare una battaglia che si può combattere solo con la massima partecipazione e con il contributo di tutti. Cittadini per primi, ma anche i partiti devono fare la loro parte. E' necessario coinvolgere la popolazione di Falconara e anche quella delle città vicine, ma come possiamo essere credibili se andiamo in ordine sparso e in più pronti a sputare veleni uno contro l'altro?
Siamo veramente convinti che ognuno di noi può sperare di vincere questa battaglia da solo?
Serve una manifestazione di piazza? Organizziamola insieme. Il referendum può tornare utile? Ragioniamoci, ma lasciamo fuori visibilità e predominio politico.

Ultimo pensierino. Lo rivolgo al Presidente della Regione Spacca.
Caro Presidente le elezioni si avvicinano, una parte dei falconaresi non dimenticherà la faccenda Quadrilatero (io sono tra questi), la Regione ha già dato un parere positivo sui rigassificatori (ancora una volta senza ascoltare i cittadini), riguardo le centrali invece tutto tace.
Credo che i falconaresi non accetteranno all'infinito la condizione offensiva di subalternità cui sono costretti a sottostare e nel segreto dell'urna potrebbero stupirla con una brutta sorpresa. A meno che non sarà la destra a votarla, ma ne dubito.

venerdì 19 settembre 2008

VENDONO TUTTO MA POI SI RITIRANO?

Proprio in questi giorni sto rileggendo alcuni miei interventi ai tempi della Giunta Recanatini.
Non si tratta di nostalgia, ma volevo ripercorrere alcuni momenti che hanno segnato la città.
E' già passato un anno dal Commissariamento, e rileggendo il mio intervento all'ultimo consiglio comunale riaffiorano argomenti di grande attualità.

Ricorderete (?) che in quel periodo, Paola ed io ci sgolavamo a dire che svendere il territorio alla Quadrilatero e cedere a nuove urbanizzazioni si dava l'inizio alla svendita della città. Per queste affermazioni siamo stati accusati di voler fare il gioco della destra.

Oggi che le posizioni sono cambiate, la città la governa la destra, tutti si affannano a dichiarare che non si può svendere la città per risanare il Bilancio. Sembra incredibile, ma sono le stesse parole che usavamo noi (SD). Ora dichiarazioni di questo tipo sono tornate ad essere di sinistra.
Intanto arrivano le Centrali, le Urbanizzazioni, e chissà cos'altro. Di sicuro arriveranno i rigassificatori, ma non basterà, c'è sempre qualcuno da accontentare.
Palazzinari, imprenditori locali, e chi più ne ha più ne metta.

Ormai è il declino: a partire dal rinnovo anticipato della concessione API, passando per l'adesione alla Quadrilatero, si è dato il via ad una sciagura senza ritorno. Falconara è stata condannata ad essere la pattumiera della città.
I cittadini non sono d'accordo, ma quello che conta è che d'accordo lo sono i poteri forti e qualche amico politico.

Non è simpatico dire che io l'avevo detto ...però l'avevo detto.
Dal Consiglio comunale del 21 settembre 2007 un brano del mio intervento.

"...E allora eccoci qua a votare l’adesione alla quadrilatero, a sottoscrivere un piano urbanistico che stravolgerà nel vero senso della parola, il territorio e soprattutto la vita dei cittadini di Falconara. E siccome i conti non torneranno per parecchi anni, saremo costretti ad accettare “aiuti” dagli speculatori edilizi, dall’industria del petrolio, e chissà quante altre sottomissioni. E questo unicamente perchè abbiamo dei debiti da ripianare. È possibile che nessuno abbia niente da dire? È morale secondo voi lasciare ai nostri figli una montagna di debiti e allo stesso tempo massacrare la città?"

lunedì 15 settembre 2008

BENVENUTI AD APITOWN

Tra le varie decisioni prese con il consiglio comunale del 13 settembre, votando il si alla convenzione API-Comune di Falconara, c'è la costituzione di una fondazione di cui naturalmente la raffineria sarà protagonista.

La fondazione, purtroppo fu paventata anche dall'ex sindaco Recanatini, il quale tra l'altro, con un tempismo eccezionale formulava l'ipotesi proprio all'indomani dello sversamento in mare di una imprecisata quantità di prodotto altamente cancerogeno (così disse l'ARPAM).

Questo mette a nudo come a volte sia sottile il margine di confine tra maggioranza e opposizione, tra destra e sinistra. Forse gli obiettivi erano diversi, ma la sostanza non cambia di molto.

Naturalmente io che allora facevo il consigliere comunale espressi la mia contrarietà ad una simile proposta, ed oggi non posso che rimanere della stessa opinione.
Prima di impegnarsi in una Fondazione il Comune dovrebbe verificare le azioni e l'etica della persona o delle persone giuridiche con cui intende fondare un ente morale e accertarne la compatibilità.

Come è possibile pensare ad una fondazione con una azienda che ha in corso decine di contenziosi con il Comune per i danni provocati al territorio a seguito di numerosi incidenti, a causa dei quali, non possiamo dimenticarlo, hanno perso la vita delle persone.

Ma qui il Sindaco Brandoni & C. hanno trovato una brillante soluzione: Per trenta denari i contenziosi per i risarcimenti danni li hanno cancellati con un bel colpo di spugna, dicono imbevuta di prodotto derivato dal petrolio perché sgrassa meglio.

sabato 13 settembre 2008

SI SISSIGNORE


Come previsto la destra che amministra la città di Falconara, ha votato la delibera che dà il via libera alle nuove megacentrali dell'API. Lo ha fatto senza farsi alcun scrupolo, ignorando che la stragrande maggioranza della città è fortemente contraria ad ulteriori rischi.

Si perché, è bene ricordarlo, Falconara è il cuore dell'AERCA acronimo che significa Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale. Vorrà dire qualcosa. Eppure Brandoni & C. preferiscono evitare la discussione sugli ulteriori rischi per la salute dei cittadini, che pure sono documentati.
Soprattutto vuole evitare il confronto con la popolazione che come ormai è usanza comune, viene lasciato all'oscuro e di fronte al fatto compiuto.

Come previsto la Giunta Brandoni persegue una strategia che nulla ha che fare con il benessere della città ma che risponde a capo chino (per non dire a braghe calate), ai voleri di chi da troppo tempo fa il cattivo e il bel tempo a Falconara (soprattutto il cattivo). Brandoni & C. se ne fregano se centinaia di persone hanno espresso contrarietà alle centrali. Si perché Brandoni che si permette di dare insegnamenti di Democrazia a chi critica le sue azioni, non si cura di pensare minimamente che è il Sindaco della Città, e non il gerarca di chi lo ha eletto.

Oggi il Consiglio Comunale ha votato a favore della convenzione con l'Api e ha dato parere favorevole alla costruzione delle due mega centrali. Con un Consiglio urgente, tanto urgente che i documenti utili alla discussione sono arrivati ai consiglieri con colpevole ritardo. Si è cercato di fare in fretta, per evitare ulteriori problemi. Il voto favorevole della destra ha portato la città di Falconara alla subalternità ai poteri forti.

Occorre dare atto a Brandoni che ciò che sta facendo lo aveva abbondantemente annunciato in campagna elettorale. Ma quale è la posizione del vice sindaco Gilberto Baldassarri che ha fatto della sua (equilibristica) carriera politica una apparente battaglia contro i soprusi alla città. Cosa rimane delle sue dichiarazioni di contrarietà alle centrali, dichiarazioni reiterate negli anni.

Cosa pensa Baldassarri di tutto ciò è un mistero. Nonostante sia stato chiamato in causa più volte dai consiglieri di opposizione, ha ritenuto di non intervenire.

Comportamento che si commenta da solo. Evidentemente il vice sindaco dopo aver perso la faccia, ha smarrito anche la voce, e sembra che il calo di voce sia una patologia trasmittibile, visto che anche il capo gruppo dell'UDC, partito di riferimento del vice sindaco, non ha trovato la voce per motivare il suo voto che naturalmente è stato favorevole.

martedì 9 settembre 2008

FALCONARESI NON FATE GLI STRUZZI

Il destino di una città dipende dalla responsabilità e dalla capacità dei suoi amministratori.

A Falconara abbiamo potuto assistere alla degenerazione della politica e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.

Un buco di Bilancio tanto grande da temere il dissesto finanziario, una politica fatta di sprechi, ma anche da scelte nefande che hanno compromesso la qualità della vita: rinnovo della concessione all'Api, adesione alla Quadrilatero, Varianti urbanistiche pesantissime, questo ed altro ha subito Falconara, ma non è ancora tutto, è stato benedetto recentemente da Brandoni & C. il progetto Bypass ferroviario (probabilmente anche dal PD), in questi giorni si firmeranno accordi con la raffineria per costruire due nuove mega centrali e poi ci sarà il rigassificatore e poi Centri Commerciali, i CPT. E quanto altro ancora mentre le politiche sociali, ambientali, culturali vengono congelate.

Tutto nel nostro territorio tutto in un area riconosciuta ad alto rischio ambientale, in un area la nostra, più densamente abitata del centro Italia. Dove già esiste un aeroporto, una raffineria ed altre aziende a rischio, una convivenza non priva di problemi.

Tutto dipende dalla responsabilità degli amministratori, è vero, ma non posso accettare che tutto ciò avvenga sopra la testa dei cittadini che, lo voglio ricordare con forza, sono i veri sovrani della città.

Allora cari concittadini, cosa vogliamo fare? Non basta nascondere la testa sotto terra per sfuggire ai problemi della nostra città. Cari Falconaresi non fate gli struzzi, è arrivato il momento di partecipare attivamente alla vita della città, delegare non è più sufficiente e lamentarsi a posteriori è semplicemente patetico. I temi caldi sono tanti, riprendiamoci la città, adesso o sarà troppo tardi.

martedì 2 settembre 2008

LA QUADRILATERO NASCOSTA AI CITTADINI

Come preannunciato oggi voglio commentare l'iniziativa sulla Quadrilatero organizzata dal Partito Democratico di Chiaravalle.

Mi piace immaginare che alcune delle persone presenti la sera del 29 agosto alla festa del PD sedute ad ascoltare l'Assessore regionale Pistelli e il Sindaco Montali sull'adesione alla Quadrilatero, stiano leggendo ora il mio blog, perché è a loro che vorrei rivolgermi, con la speranza che abbiano la forza di imporre alle istituzioni la massima trasparenza e partecipazione sull'argomento.

Venerdì scorso, dunque, sono andato ad ascoltare il dibattito sulla Quadrilatero alla festa del Pd di Chiaravalle. La mia intenzione, causa anche un forte mal di testa, era di ascoltare senza intervenire. Ero curioso di capire perché improvvisamente il Sindaco Daniela Montali ha cambiato radicalmente opinione sulla Quadrilatero. Dopo una netta contrarietà durata alcuni anni e suffragata anche da un ricorso al TAR, avevo curiosità di ascoltare dalla viva voce la motivazione di questa folgorazione che l'ha portata ad aderire.

Purtroppo ho dovuto registrare ancora una volta il tentativo di nascondere la realtà delle cose, cercando di trasformare quello che è un vero scippo alla città in una opportunità.

Mi spiego meglio: L'assessore regionale Loredana Pistelli ha usato tutto il suo tempo a disposizione per enfatizzare chissà quali guadagni riceveranno i Comuni di Falconara e di Chiaravalle con la costruzione di un polo fieristico, un centro direzionale e di un Hotel di lusso, infarcendo il discorso con possibili ricchezze derivate da outlet di prodotti locali, naturalmente, dico io, sempre costruiti su un enorme territorio al confine tra Falconara e Chiaravalle.

L'assessore arringava i presenti e cercava di convincerli di quanto bisogno abbia il nostro territorio di un Hotel di lusso, un luogo che potrebbe diventare un punto d'incontro tra uomini d'affari. Il centro direzionale e l'outlet indispensabili partner dell'aeroporto. Si perché L'Area Leader di 481.600 mq è a ridosso dell'aeroporto di Falconara, ma non solo, è praticamente all'interno del quartiere di Castelferretti, e a due passi dal casello autostradale. (A proposito qualcuno conosce la situazione dell'aeroporto di Falconara? )

Per tutto il tempo si è parlato dei benefici, tra l'altro non verificabili, trascurando invece le grosse criticità che l'adesione ad un progetto come questo comportano.

Ed è per questo che ho deciso di intervenire al dibattito. E' possibile che gli amministratori non siano capaci di essere sinceri e comprensibili quando si presentano ai cittadini?
Non credo sia tollerabile che durante un dibattito pubblico su un argomento così complicato non ci si prenda la briga di spiegare con più precisione cosa è la quadrilatero e qual'è il suo obiettivo?
Per uno che non conosce il tema, sentirsi dire che ci sono imprese che vengono a costruire fiere, infrastrutture, Hotel, dispensando sviluppo, lavoro e benessere, perché mai dovrebbe essere contrario. A dire il vero però, pensare che in questo campo ci siano persone disinteressate risulta quantomeno improbabile.

Allora ho preso la parola per tentare di informare i cittadini presenti che la fiera (i muri) e tutto il resto verranno costruiti perché saranno fonte di guadagno per la società Quadrilatero, la quale con la formula della cattura di valore incasserà per 30 anni le entrate equivalenti dell'ici, che invece potevano entrare nelle casse comunali. Sto parlando di 30 anni e di diversi milioni di euro.
Ho spiegato che i Comuni non avranno alcun potere decisionale e di controllo sui lavori.
Ho chiesto perché ai cittadini non si dice che tutti quei soldi servono per costruire una strada di 23 chilometri che si trova a 70 chilometri di distanza, vicino a Fabriano.
Ho chiesto perché non si dice che il tratto stradale che arriva da Albacina a Falconara non verrà in alcun modo migliorato, e che quindi aumentando il traffico causato dalla fiera, hotel, centro direzionale, peggiorerà la già disastrata situazione anche in termini ambientali.

Infine ho chiesto al Sindaco Montali di dirci quali sono i motivi del suo ripensamento.
I motivi, abbiamo saputo sono essenzialmente due:
Chiaravalle aderisce perché ormai hanno aderito tutti compresa la Regione
Perché Chiaravalle ha bisogno di migliorare alcune zone della città che si trovano in situazione di degrado
A questo punto la mia curiosità mi porta a pensare che cosa centrano le zone degradate con l'adesione all Quadrilatero. Forse esiste un accordo privato Quadrilatero- Comune di Chiaravalle oppure Regione-Comune di Chiaravalle. Forse verranno stanziati finanziamenti per risanare quelle aree degradate in cambio dell'adesione.
Se così fosse mi domando se è legittimo, e se il medesimo trattamento eventualmente non debba essere applicato a tutti i comuni delle Aree Leader.

Purtroppo sulla seconda motivazione non ci sono sufficienti notizie per poter trarre delle conclusioni. Sulla prima motivazione invece credo che si possa dire semplicemente che è sconcertante. Sconcertante ma assolutamente in linea con le neo politiche "riformiste". Una volta al potere, necessariamente si smette di lottare e ci si adegua.

A questo punto ci sta bene una frase del subcomanndante Marcos che ho letto in questi giorni sul settimanale Carta, la riporto perché spero sia di stimolo alla riflessione per ognuno di noi.
A proposito dell'incoerenza politica Marcos dice: " questo è quello che noi chiamiamo -l'effetto stomaco del potere- che o ti digerisce o ti trasforma in merda.