martedì 31 marzo 2009

UNA CAREZZA IN UN PUGNO

Oggi dopo molto tempo ho rimesso piede nell'aula consiliare del Comune di Falconara, vari motivi mi hanno allontanato, ma oggi mi sembrava una occasione importante per un cittadino Falconarese, visto che si votava il Bilancio comunale. Purtroppo la sala era semi vuota, un brutto segnale che testimonia che la cittadinanza è lontana dalle questioni amministrative o forse è impegnata in altre priorità. Ma non è di questo che volevo parlare.

Per motivi di lavoro sono arrivato nel tardo pomeriggio, però ho fatto in tempo ad ascoltare l'intervento di chiusura dell'assessore al Bilancio Marina Mancini. E' stato un intervento che mi ha fatto riflettere, impostato con uno stile non politico né politichese, per citare le sue stesse parole, un discorso piagnucoloso, da libro cuore. Ciò che mi ha colpito è stato il tono dialogante, propositivo con cui la signora Mancini si è rivolta all'opposizione. Parole concilianti che facevano pensare alla disponibilità da parte della maggioranza all'ascolto e alla condivisione.

Ma allora che c'azzecca la Mancini con questa amministrazione che al contrario non ha nessuna intenzione di dialogare nè con la minoranza in Consiglio comunale nè con i cittadini e lo dimostra con i fatti ogni giorno. Il suo discorso mi è sembrato carico di ingenuità, eppure il modello stile aziendalista a cui si ispira per il funzionamento della macchina comunale dovrebbe consigliare un approccio più pragmatico.

A questo punto non capisco se le sue parole sono frutto di ingenuità politica o se fanno parte semplicemente di un copione per l'interpretazione del personaggio dal volto umano.

Avremo tempo di capire visto che il bilancio è stato approvato.

... E la barca và.

martedì 24 marzo 2009

GIUSTIZIA E PREGIUDIZI

Cesare Lombroso non avrebbe avuto dubbi. Sosteneva la necessità della pena di morte in quanto non riteneva possibile alcuna forma di riabilitazione per il criminale, e lui i criminali li riconosceva dalla conformazione fisica. L'epoca del Lombroso, antropologo e criminologo, risale al 1800.

Nel 2009 però Karol Racz, ha rischiato di trascorrere il resto della sua vita in carcere proprio per la teoria del Lombroso. Infatti la sua faccia, secondo alcuni, era inequivocabile, era una faccia da criminale, anzi da stupratore. Il Sig. Racs è rimasto in carcere per più di un mese accusato di essere lo stupratore della Caffarella di Roma.

I giornali hanno subito sbattuto il mostro in prima pagina. I benpensanti, l'opinione pubblica avevano bisogno di un colpevole e chi meglio di un Romeno, basso, stempiato, con una cicatrice sul volto, gli occhi piccoli ed il naso schiacciato, sopranominato faccia da pugile.

Lui da sempre si è dichiarato non colpevole, ma lui non parla la lingua italiana e questo ha peggiorato forse la sua situazione.

Che importa se è incensurato e cittadino della comunità europea, ormai la gente comune lo aveva processato e condannato, anche dopo aver saputo che il test del DNA lo scagionava: "con quella faccia di certo avrà combinato qualcos'altro di grave, quindi lasciatelo in galera e gettate la chiave, che sia di monito agli altri".

Ieri il Sig. Racs è stato scarcerato, dopo la confessione di due persone che sembra abbiano effettivamente partecipato alle violenze di San Valentino. Forse la sua vicenda verrà dimenticata in breve tempo, anche se ci sarà sempre qualcuno che continuerà a dire che se l'avevano arrestato un motivo ci sarà pur stato, insinuando il dubbio.

Questo triste fatto evidenzia la strana situazione che stiamo vivendo in Italia. Il grido d'allarme sulla sicurezza lanciato da precise forze politiche, le leggi promulgate che esasperano i rapporti sociali, e la paura per il diverso danno questi risultati. Poco importa se a pagarne le spese sono delle persone come il Sig. Racs che ha la colpa di avere solo una "brutta faccia".

Adesso Karol Ratz, scampato il buio della cella, rischia però un'altra condanna, che è quella della comparsata mediatica, da Porta a Porta, fino alla Vita in Diretta. Dovrà subire la morbosa curiosità dei telespettatori che assistono dai loro comodi salotti la rappresentazione dello spettacolo circense dell'800, ricordate la donna cannone o l'uomo elefante, proprio come nell'epoca di Cesare Lombroso.

domenica 22 marzo 2009

COMITATO REFERENDUM CENTRALI API

Dopo aver girato le sette chiese, alla fine il PD di Falconara ha trovato qualcuno disposto a sostenere la sua tesi del referendum sulle centrali.

Questo almeno è quanto si riscontra leggendo il Resto del Carlino di oggi.
Il PD infatti, dopo aver lanciato l'opzione referendum in totale solitudine, senza ascoltare e confrontarsi con nessuno, ha cercato di convincere senza riuscirci gli altri partiti di centro-sinistra della città e l'assemblea permanente dei cittadini costituita proprio per contrastare la costruzione delle nuove centrali API.
La sponda al loro progetto viene offerta dalla destra (non istituzionale a dire la verità, ma pur sempre destra) che si scopre ambientalista, costituendo il comitato promotore del referendum.

Fa comunque piacere vedere che la contrarietà alle centrali è trasversale, in effetti così dovrebbe essere, considerando che il rischio malattie non colpisce in base a posizioni politiche.

Preoccupa invece il modo di fare politica del PD. A tutti i livelli: A livello regionale per esempio, dovrebbe far riflettere il modo in cui la Regione Marche ha agito sulla questione dell'Autorità Portuale, la cui Presidenza è andata all'Avv. Canepa esponente della destra, Un pensiero anche alla facilità con la quale ha permesso la privatizzazione dell'aeroporto di Falconara, aprendo le porte ad imprenditori i quali hanno già interessi nel territorio (vedi Quadrilatero). Accordi Bipartisan quindi o sarebbe meglio chiamarli inciuci, a livello nazionale come regionale quindi perchè no a livello comunale? Da semplice cittadino non posso non notare la difficoltà che sta vivendo l'unico partito di opposizione a Falconara, e il fatto è preoccupante visto che ha la responsabilità di essere appunto il solo all'opposizione, a parte naturalmente la lista civica "Cittadini in Comune", che seppur coraggiosa e propositiva non è un partito politico e nemmeno ha a disposizione risorse economiche e umane come il PD.

Il PD promuove il referendum sulle centrali in quanto contraria alla decisione del Comune di Falconara e si augura di poter andare alla consultazione per dimostrare che la città è contro il Sindaco.

C'è un particolare però che non si riesce a comprendere. Se è vero che il PD è all'opposizione nel Consiglio comunale di Falconara, in Regione invece, è (stra)maggioranza, e visto che la decisione finale sulle centrali spetta proprio alla Regione Marche, perchè anzichè promuovere un referendum, che potrebbe anche dare esiti non positivi a causa di poca informazione o disaffezione al voto dei cittadini, il PD non fa leva presso i propri rappresentanti regionali.

A dire la verità un pò si capisce. Sembra infatti, che non tutti i consiglieri del PD siano favorevoli al PEAR il Piano Energetico Regionale che appunto le centrali non le prevede. Se la voce che circola in città è vera, mi sembra molto grave che qualcuno dei consiglieri regionali non si riconosca più in uno dei punti cardine del Programma legislativo del Centro sinistra in Regione, ormai quasi alla fine.

Sarebbe utile a questo punto per gli elettori falconaresi ma più in generale per quelli marchigiani, come pro-memoria alle prossime elezioni regionali, conoscere chi tra gli attuali rappresentanti del PD in Regione è favorevole al PEAR e contrario alle centrali.



Spacca


Giannini

Benatti
Donati
Comi
Badiali
Mollaroli
Mammoli

Minardi
Luchetti
Solazzi

Ricci
Mezzolani
Ortenzi

Petrini

giovedì 19 marzo 2009

IL TAPPABUCHI

Dal giornale di oggi, scopriamo che il bilancio verrà ripianato dall'affitto di un edificio comunale.

Sembra, l'unica fonte che ho è quella giornalistica, che l'affitto di una ampia porzione della struttura di Via Roma garantirà al Comune entrate per 1 milione e 152 mila euro. Nascerà, dopo il trasloco ennesimo dell'ufficio anagrafe (il primo caso in Italia di anagrafe nomade), "una residenza protetta per sedici anziani autosufficienti o con ridotta autonomia fisica, e con uno spazio per utenti disabili, da dare in gestione ad una società privata".

Idea condivisibile ma non nuova, infatti la struttura di Via Roma fu creata dall'allora Amministrazione Carletti proprio per queste finalità.

Sembra che il canone mensile sia stato fissato in 12 mila euro, con un anticipo di pagamento però dei primi otto anni, quindi: 12.000x12= 144.000x8 anni= 1.152.000 proprio la cifra che serve per tappare il buco di bilancio.

Sul giornale c'è scritto che la gestione andrà alla società che si aggiudicherà la gara. Su questo punto credo che ci sarà bisogno di approfondire.

Il bando di gara sembra infatti costruito ad Hoc, e considerando che le entrate previste vengono messe a bilancio, significa che c'è la certezza che qualcuno partecipi e che soprattutto sia disposto ad anticipare 1.152.000 euro.

Sul giornale manca dunque solo il nome della società aggiudicatrice. Chi sarà il tappabuchi? Ma allora non era meglio un affidamento diretto?

martedì 17 marzo 2009

L'IMPEGNO CONTRO L'INDIFFERENZA

Dunque i cittadini di Falconara sono presenti, ben attenti alle questioni che succedono in città e anche fuori. La settimana scorsa è stata scossa da una serie di iniziative che ha avuto il pregio di mobilitare le persone, di farle confrontare, di farle condividere una idea.

Non tutti i cittadini naturalmente, ma una buona parte, e questo mette di buon umore.

Giovedì scorso il Centro Pergoli è stato affollato di persone riunite dalla preoccupazione per alcune leggi promulgate dall'attuale Governo in misura di sicurezza e dalle conseguenti misure prese a Falconara dall'amministrazione Brandoni. Misure, secondo gli organizzatori, che non sono la soluzione del problema sicurezza, ma che al contrario alimentano ulteriori diffidenze e paure compromettendo la possibile convivenza di persone con culture e tradizioni differenti.
Gli organizzatori hanno parlato a ragion veduta, visto che da molti anni sono in prima linea con le associazioni di volontariato e si confrontano ogni giorno con la realtà della strada e dell'emarginazione. Una bella iniziativa che ha fatto riflettere i presenti.

Venerdì sera invece un'altra piccola folla di persone si è riunita sempre al Pergoli, questa volta per parlare di politica. La serata è trascorsa parlando della necessità di una forza di sinistra, con vari interventi che hanno messo in luce l'ansia per crisi economica e sociale le speranze riposte in un partito che ancora non c'è ma che dovrà farsi carico realmente dei diritti dei più deboli. E' nata così l'associazione per la sinistra, grazie all'adesione di diverse persone che si sono date appuntamento per darne forza ed organizzazione.

In ultimo, sabato pomeriggio la città è stata vissuta da un bel numero di partecipanti i quali con la manifestazione NO API, hanno ribadito la totale contrarietà alla costruzione di nuove Centrali all'interno della raffineria. Un corteo pacifico composto da giovani e da intere famiglie ha attraversato le vie cittadine con grande responsabilità.

Tre avvenimenti apparentemente differenti, ma in realtà molto simili. Ha vinto l'impegno sociale sull'indifferenza, la voglia di confrontarsi e condividere sulla chiusura mentale e sull'egoismo.

Questa settimana la città si è risvegliata. E bisognerebbe risvegliarla definitivamente dal torpore che la fa assomigliare ad una città con il coprifuoco, con le strade deserte e i bar chiusi.
Dovremmo riappropriarci della città, anche di notte, sperando però di non incontrare strani figuri con la pettorina e cellulare facile.

giovedì 5 marzo 2009

ALCUNE DOMANDE CHE VORREI FARE

Approfitto del blog, per rivolgermi alle Signore Mancini e Signorini, i due assessori del Comune di Falconara, rispettivamente al Bilancio e alla Cultura.
Non conosco personalmente le due signore, non ho occasioni per parlarci di persona, ma a quasi un anno dall' insediamento in Giunta sento la necessità di porre loro alcune domande.

Signora Mancini in realtà con lei, anche se in maniera occasionale, ho avuto modo scambiare qualche parola. Il giorno preciso non lo ricordo, ricordo però il luogo ed il contesto: circa un anno fa al Centro Pergoli durante un'iniziativa di Sinistra Democratica per presentazione del programma elettorale.
Lei era tra i presenti e subito dopo la mia introduzione prese la parola per farmi notare che nel presentare le idee di SD per la città avevo detto che in caso di vittoria avremmo privilegiato un confronto partecipativo con i nostri elettori.
Il suo intervento censurava quella frase richiedendo invece un coinvolgimento di tutta la città e non solo con parte di essa.
Ricorderà che mi scusai subito, perché non era mia intenzione escludere una parte della città alla partecipazione, anzi. Stavo parlando a braccio, e la frase incriminata è stata chiaramente un lapsus, giustificazione la mia che è certificata dal programma elettorale dove la Partecipazione dei cittadini è al primo punto.
Quella sua osservazione mi fece molto piacere, rafforzava in me la convinzione dell'importanza della partecipazione per i cittadini nelle cose pubbliche. Lei in quel momento non credo avesse già fatto la scelta di campo, o almeno non era di dominio pubblico, ed io ebbi la sensazione che il suo intervento non era formulato in tono polemico ma al contrario veniva da una sua esigenza sincera.
Ho voluto ricordare quel momento perché spesso mi domando se per caso le sue idee partecipative non siano cambiate.
E' possibile che lei non riesca a vedere che lo strumento partecipativo è una pratica sconosciuta all'amministrazione comunale?
Perché non agisce adesso che lo può fare direttamente, visto che ora non è più una semplice cittadina ma ha responsabilità in Giunta?
Questa Amministrazione ha fatto molte scelte importanti per la città sostenendo di aver ricevuto dagli elettori il mandato, evitando così di porgere l'orecchio per sentire l'opinione dei cittadini tutti.
Venendo alle sue competenze dirette, mancano pochi giorni alla presentazione del Bilancio, non crede opportuno che la cittadinanza debba conoscere per tempo la situazione economica e le misure che state prendendo?
Capisco che parlare di Bilancio Partecipativo potrebbe essere incomprensibile per alcuni in maggioranza, ma credo che una maggiore comunicazione con i Consiglieri comunali e con le forze politiche e sindacali sia un atto dovuto.

Signora Signorini io non la conosco se non di vista. Recentemente ho letto su un giornale locale una sua intervista in cui si dichiarava soddisfatta del suo operato. Naturalmente si riferiva al settore di sua competenza, quello culturale. Non credo che si possa darle torto, con la situazione economica drammatica che tutti conosciamo anche la più piccola iniziativa diventa miracolosa.
Ma non capisco se la sua soddisfazione si limita al suo assessorato oppure a tutte le scelte che la Giunta ha fatto nell'ultimo anno.
Provo a spiegarmi meglio. Lei si ritiene soddisfatta per aver avallato le norme anti bivacco? E che ne pensa delle ronde cittadine? E delle Centrali elettriche con la convenzione? E del By-pass? E della Variante di Castelferretti?
Il ruolo dell'assessore non si limita al solo settore di competenza, ma ha responsabilità politiche che si determinano durante le decisioni in Giunta.

Gentili signore Mancini e Signorini, non so se leggerete mai questo post, in tal caso mi farebbe enorme piacere avere un vostro commento per comprendere meglio il vostro operato.
Nell'attesa permettetemi di augurarvi un sincero buon 8 marzo.

mercoledì 4 marzo 2009

RIGASSIFICATORI? DETTO FATTO

Solo alcuni giorni fa, ironizzavo sul fatto che il Vostro sindaco Brandoni sul territorio di Falconara sta autorizzando ogni sorta di struttura pur di ragrannellare qualche soldo, oltre che per meglio ossequiarsi ai "padroni", quando ecco una nuova incredibile notizia: dal Comune di Falconara c'è il via libera per il rigassificatore da costruire a largo (ma non troppo) della costa Falconarese.

Terminati i terreni da svendere, non resta che iniziare ad occupare il mare avranno detto al Castello, ed infatti senza pensarci due volte, con beato entusiasmo, in cambio delle solite monetine, il sindaco e i suoi si prendono la briga di decidere a nome di tutti i cittadini. Naturalmente il pensiero di informare la gente preventivamente non li ha nemmeno sfiorati, anche se la Legge Seveso prevede consultazioni delle popolazioni coinvolte.

Se le saranno fatte alcune domande i nostri valenti amministratori? Si saranno chiesti ad esempio se un rigassificatore è sicuro? Se ci sono stati mai incidenti? Quali sono le caratteristiche di un rigassificatore off-shore? Cos'è l'effetto domino?

Già da alcuni mesi su questo blog è disponibile una mia modesta ricerca fatta su internet, invito i curiosi a leggere il materiale disponibile.
Dopo di che la domanda resta sempre la stessa: MA PERCHE' TUTTO A FALCONARA?

Cerchiamo di non farci prendere impreparati dalle prossime iniziative comunali perché alla fantasia non c'è limite, ricordo che non tanto tempo fa è stato presentato in Consiglio Comunale il progetto di un ponte che dovrebbe collegare l'Italia con la Croazia.

lunedì 2 marzo 2009

CHI LASCIA LA STRADA VECCHIA...

Fate attenzione alla nuova viabilità di Falconara. Da oggi Via Buozzi si percorre al contrario. Il semaforo all'incrocio di via Baldelli è stato disattivato ed il senso unico è invertito.

Nonostante si sia letto sui giornali alcune settimane fa di un possibile cambiamento, stamattina senza nessun avviso, i residenti della zona e i frequentatori della strada, si sono trovati con il senso di marcia invertito.

Confusione per parcheggiare le auto, infatti le auto parcheggiate a spina la sera precedente si sono trovate clamorosamente rivolte in senso vietato, cosa che ha obbligato gli automobilisti a fare inversione.

Purtroppo bisogna segnalare la totale assenza di segnaletica che avrebbe dovuto comunicare questo cambiamento per tempo. Una mancanza grave, visto che per tutto il giorno sono state molte le auto che hanno percorso la strada nei due sensi.

Sembra che questo cambiamento avrà carattere sperimentale, forse durerà due settimane.
E' un esperimento che vorrebbe verificare la possibilità di alleggerire il traffico nella vicina via Rosselli.
Vista la coda di auto che si è formata stasera sulla ripida e scivolosa discesa di via Corridoni, con gli automobilisti provenienti dalla zona collinare costretti ad immettersi prima in via Rosselli per poi andare ad ingolfare via Marsala, probabilmente l'esperimento dovrà essere rivisto.

In tema di viabilità resta comunque incomprensibile la messa vendita della casetta di via Gobetti di proprietà del Comune di Falconara, visto che la soluzione dei problemi di traffico nel centro cittadino passa proprio per quel fazzoletto di terreno.