lunedì 30 settembre 2013

FALCONARA: IL DISCO ROTTO DELLA TOLLERANZA ZERO

I dissidi all'interno della maggioranza nel Comune di Falconara Marittima (clicca qui) sul problema della sicurezza hanno prodotto l'ennesima enunciazione di tolleranza zero al degrado, stavolta con ordinanze anti sbraco sulle panchine e addirittura anti kebab.
Il pugno di ferro è stato promesso a seguito di una assemblea pubblica con i commercianti che lamentano difficoltà a causa delle vendite in flessione. A tal proposito non bisogna dimenticare che la flessione delle vendite dei negozi è causata soprattutto dalla crisi economica e che sarà molto difficile vedere una via d'uscita nel breve termine, ma non è la sola causa. 
 
Ancora una volta, pur di non voler accettare il fatto che il centro cittadino sta morendo per una cronica carenza di iniziative e per cattiva manutenzione dell'arredo urbano e per la sporcizia, si cerca di trovare i responsabili in altre sedi, il capro espiatorio.
Presto fatto: i responsabili sono alcuni clochard che per qualche ora della giornata effettivamente frequentano la piazza principale, di certo non in un modo diverso che nelle altre città.
 
Il vero problema però, e lo sanno tutti, è che la piazza non è frequentata dai "falconaresi doc" tanto per citare una espressione tanto cara al sindaco. Quei falconaresi evitano di stare in piazza perché non c'è nulla di invitante cui valga la pena, niente che possa suscitare interesse. E intanto i negozi chiudono. 
 
Quindi l'Amministrazione comunale pur di accontentare i più smaniosi assertori della tolleranza zero lancia l'ennesimo annuncio, evitando in questo modo di affrontare ancora una volta seriamente le due questioni: quella del commercio cittadino e quello della sicurezza. Quello della sicurezza soprattutto, troppo spesso volutamente confuso, dalla Giunta comunale, con l'immigrazione.
 
E comunque indiscutibile che a Falconara accadano fenomeni di microcriminalità, di spaccio, e di vandalismi, come succede in ogni città, ma è altrettanto innegabile che dopo sei anni di amministrazione Brandoni e conseguenti politiche da sceriffo, "guasconate", per usare una frase del vicesindaco Clemente Rossi, il problema non è minimamente scalfito, anzi la percezione di insicurezza in città è notevolmente cresciuto. Motivo per cui, a scadenze periodiche ecco nuove ordinanze e proclami dell'amministrazione comunale volti a cercare di salvare la faccia per il fallimento totale del primo punto del loro programma elettorale, fino a quando le persone mostreranno di crederci. 
 
Dunque in quasi sei anni questa amministrazione non è stata in grado di gestire il comune sentire di "degrado" e  "insicurezza" di Falconara da loro stessi alimentato  e non c'è nulla che faccia pensare che basteranno i prossimi 4 per risolvere la questione.

Questa incapacità mi fa tornare in mente una frase che nel 2006 venne pronunciata da una consigliera di minoranza del consiglio comunale di Falconara, e che mi piace ogni tanto riproporre. In quel tempo Brandoni era all'opposizione e non si faceva scrupoli a sbeffeggiare il sindaco in carica. La frase in questione fu detta da una consigliera comunale dello stesso gruppo consiliare di Brandoni. Ho l'impressione che la stessa frase si possa utilizzarla oggi, senza bisogno di cambiare nemmeno una parola.
 
Giudicate voi:
"Il problema della sicurezza è fra i disagi più gravi e sentiti dalla cittadinanza e il Sindaco si è impegnato, in campagna elettorale, a realizzare in questo settore una politica i cui strumenti prioritari siano in particolare: informazioni preventive, controllo dell’immigrazione clandestina e del territorio, più coordinamento e maggior presenza, specie in alcune fasce orarie, di carabinieri e polizia municipale estremo rigore nei confronti di quei nomadi dediti alla microcriminalità, vandalismo e teppismo, potenziamento e qualificazione, anche con il coinvolgimento degli operatori economici, per la video sorveglianza. Adesso, dopo gli innumerevoli episodi di risse, microcriminalità e teppismo, vorremmo sapere quando queste promesse verranno mantenute”.   
(Corriere Adriatico 5/9/2006)

mercoledì 25 settembre 2013

MENDICANTI DI ARIA FRITTA

"Non ci facciamo abbindolare dai mendicanti di aria fritta".
Con la solita eleganza e stile l'assessore all'ambiente Matteo Astolfi chiude la questione sulla raccolta differenziata dei rifiuti.
 
I "mendicanti di aria fritta", secondo la sua convinzione sarebbero tutte quelle persone, esperti, tecnici e comuni cittadini che affermano che il sistema di raccolta porta a porta sia l'unico in grado di aumentare considerevolmente la percentuale di raccolta differenziata, migliorando l'ambiente e diminuendo i costi ai cittadini.
 
La frase è stata pronunciata ieri durante la discussione in consiglio comunale per l'approvazione del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES).
 
Inutile dire che i cittadini di Falconara subiranno un aumento e non di poco conto.
 
La questione della raccolta differenziata, divide le componenti politiche in due nette fazioni: chi vorrebbe la raccolta porta a porta (l'opposizione di centro sinistra e movimenti civici) e chi ritiene che quella di prossimità sia la tecnica migliore (il sindaco, la Giunta, e tutta la maggioranza di destra).
 
In realtà i dati ufficiali sono la migliore risposta a questa disputa. Falconara che pratica la raccolta di prossimità infatti detiene la maglia nera dei comuni in fatto di raccolta differenziata, con un scarso 41% circa (dati 2012) contro una media provinciale del 60% con picchi di comuni vicini al 70-80%.
 
L'assessore Astolfi si difende ricordando che nel 2007, da quando cioè hanno iniziato ad amministrare la città, la raccolta era solo del 20% ed ora dopo sei anni con il 41% la percentuale è raddoppiata. Vero!
 
Peccato che tutti gli altri comuni che sono partiti dalla stessa percentuale della nostra, ora viaggiano su percentuali virtuose, tali da non incappare nelle sanzioni applicate ai comuni che non raggiungono il 65% di raccolta differenziata.  
 
Si perché il Comune di Falconara a causa della scarsa differenziazione, paga una multa comminata alle tonnellate conferite in discarica. Il costo annuo di gestione dei rifiuti a Falconara è attorno i 5 milioni e ottocento mila euro.
 
Ci sono Comuni che grazie al porta a porta sono riusciti ad ottenere ottimi risultati in poco tempo, con un risparmio considerevole per gli utenti (cittadini, commercianti, artigiani ecc.)
 
Il comune di Cannara (PG), per esempio, premiato sabato scorso dall'associazione Comuni Virtuosi proprio per l'ottimo risultato ottenuto con il porta a porta, è passato dall' 11% del 2011 al 67% del 2013. Un successo in meno di 24 mesi.
 
Il problema di questa maggioranza e della Giunta di Falconara è che per loro le responsabilità di ogni cosa si discuta sono sempre degli altri: colpa della la Regione, della Provincia, dei partiti di centrosinistra, dei sindaci del passato e così via, dimenticandosi che ormai governano da sei anni, e che dopo questo considerevole lasso di tempo è ora di assumersi qualche responsabilità.
 
Sulla questione dei rifiuti peraltro non è chiara la posizione predominante in Giunta, visto che l'Assessore al Bilancio Mondaini ha affermato che per il comune non è possibile passare al porta a porta perché c'è un accordo che scade solo nel 2017, facendo presupporre che senza quel vincolo si sarebbe potuto abbandonare la raccolta di prossimità ora in vigore. Dall'altra parte invece l'Assessore all'ambiente Astolfi che rivendica la scelta della raccolta di prossimità in quanto precisa scelta politica. Mah chissà quale sarà la posizione ufficiale.
 
Intanto considerando che questa Giunta "non si fa abbindolare dai mendicanti di aria fritta", cari cittadini becchiamoci questo aumento della tassa, che seppur addolcita con manovre di bilancio che comunque vanno ad assottigliare risorse in altri settori, resta una stangata per molti.    
 

domenica 22 settembre 2013

SI AL FONDO DI SOLIDARIETA' NO ALL'ELEMOSINA!

La settimana scorsa a denti stretti il consiglio comunale di Falconara Marittima ha deliberato a favore di un fondo di solidarietà per aiutare chi ha perso un lavoro. Una decisione non nata dall'iniziativa della maggioranza che al contrario non aveva tenuto conto della difficile situazione e degli effetti della crisi economica nella nostra città, ma grazie ad una mozione presentata dal gruppo consiliare del PD votato poi all'unanimità.

Dopo questa notizia abbiamo sperato che la decisione non fosse una operazione di facciata, un annuncio senza un vero impegno economico a sostegno. La speranza era mista a perplessità e non ne mancavano le ragioni. Infatti ieri dai giornali abbiamo potuto conoscere la vera intenzione di questa amministrazione comunale, che sul piatto delle politiche sociali metterà appena 10.000 euro a copertura del fondo di solidarietà.
Attenzione 10.000 euro complessivi, non a persona. Diecimila euro in tutto mentre i disoccupati accertati che vivono nel comune di Falconara sono 1198, secondo i dati del Centro per l'Impiego della Provincia di Ancona al 31/12/2012 e drammaticamente aumentati nel 2013. Senza tenere conto dell'esercito dei precari sottopagati e degli inoccupati, ovvero di chi, presi dallo sconforto, il lavoro non lo cercano nemmeno più.

La stessa cifra fu stanziata nel 2010 (clicca qui) sempre su sollecitazione della minoranza in consiglio comunale e poi adeguata fino a 30.000 euro ma anche allora quei contributi furono assolutamente insufficienti, infatti ne beneficiarono meno di 30 persone.

Diecimila euro quindi sono una goccia, una elemosina, una vergogna!

Non ci sono soldi dicono gli amministratori. Ma non possiamo dimenticare che molte risorse sono state utilizzate per "fiancheggiare" la ricchissima recente campagna elettorale. Per fare un esempio, la comparsata del 5 maggio sui cieli di Falconara delle frecce tricolori è costata alle casse comunali 6.000 euro (clicca qui), più della metà dell'importo previsto per il fondo alle persone senza lavoro, per 20 minuti di evoluzioni acrobatiche degli aerei in una giornata peraltro fredda e nuvolosa e con poche persone a guardarle.
E' solo un esempio, ma se ne potrebbero farne altri.

Non ci sono i soldi, e allora una amministrazione con la testa sulle spalle non li spende per lo spettacolo pirotecnico di ferragosto. 15 minuti di spettacolo che sono costati ai cittadini 11.000 euro +iva. (delibera Giunta Nr. 290 del 30/07/2013)

Certo i fuochi artificiali sono una tradizione e sono piacevoli da vedere, ma il disagio di chi non ha reddito per vivere credo che dovrebbe avere la priorità su tutto. Persino la vicina Ancona che da sempre festeggia la festa del mare con i tradizionali fuochi artificiali quest'anno ha rinunciato celebrando la storica festa con sobrietà.

L'istituzione del fondo di solidarietà con queste risibili risorse quindi non è una cosa seria e offende la dignità delle persone in difficoltà. Non è accettabile che alla richiesta di aiuto si risponda con una pelosa elemosina salva coscienze.

Spero vivamente che prima della presentazione del bilancio in consiglio comunale la Giunta comprenda l'inutilità di questa scelta a queste condizioni e riveda la posta in bilancio su questo capitolo fondamentale per l'intera comunità.


mercoledì 18 settembre 2013

DIGNITA' ESTREMA

Sono stato incerto fino all'ultimo se scrivere sulla triste vicenda che nei giorni scorsi ha colpito la comunità di Falconara. Non volevo che qualcuno pensasse che intendessi strumentalizzare il suicidio di una persona. 
La questione è delicata e occorre sfiorarla con molta attenzione e cautela. Ma a una settimana dal terribile avvenimento, credo che sia invece opportuno affrontare il tema del disagio sociale, perchè ho l'impressione che il gesto, al di là del momentaneo turbamento sia stato subito rimosso dalla mente di molti.

Lo hanno rimosso subito le persone che in qualche modo si trovano in altrettante situazioni di difficoltà, forse è un modo per allontanare gli spiriti e le tentazioni che in attimi di disperazione potrebbero prendere il sopravvento. 
Lo hanno rimosso le persone che non hanno problemi di quel tipo, e che egoisticamente non intendono intristirsi con storie che non le riguardano.  
Lo hanno rimosso le Istituzioni che tra mancanza di fondi e politiche sbagliate non possono risolvere questo tipo di problema e forse non ne hanno nemmeno le capacità. 

Non è mai semplice trovare una sola motivazione quando una persona arriva al punto di togliersi la vita. Sono tante le variabili, le situazioni e le vicende che chi guarda da fuori non può capire e mai conoscerà. Resta il fatto però che quest'uomo sulla sessantina decide di accoltellarsi proprio mentre l'ufficiale giudiziario bussa all'uscio di casa per convalidare lo sfratto esecutivo. I giornali riferiscono che il debito per l'affitto era solo di 1200 euro, una inezia, e che l'uomo aveva tenuto all'oscuro di tutto i suoi familiari. I giornali riferiscono anche che l'ufficiale giudiziario aveva già "visitato" in quel giorno altre tre famiglie in quella stessa via, sempre per procedere agli sfratti.

La questione della casa diventa sempre più drammatica nella nostra città e non solo: giusto ieri un giovane disoccupato ha tentato di darsi fuoco davanti al Comune di Ancona perchè senza un alloggio. 
Le richieste di case popolari a Falconara sono di gran lunga superiori alle disponibilità, mentre l'Amministrazione mette in vendita gli appartamenti di sua proprietà per far quadrare i bilanci e mentre programma la realizzazione di villette mono-bifamiliari motivando la scelta con una mera questione di tipo economico, per il profitto.

Trovo immorale che si metta tra le priorità il pareggio di bilancio e non la vita delle persone. La dignità delle persone. Non credo che ci si renda realmente conto di quanto sia difficile e esplosiva la situazione sociale, visto l'immobilismo del governo e delle Istituzioni nelle politiche sociali, del lavoro e del reddito.

E allora invece di rimuovere dalla mente i fatti di cronaca come questi, bisognerebbe pensare a cosa passa per la testa delle persone travolte dalla crisi, dalla mancanza di reddito. Non solo in termini economici, ma in termini psicologici. Provare ad immaginare la vergogna a mostrarsi povero che impedisce addirittura di chiedere aiuto. 
Tragedie familiari, ma oserei dire umane, che si consumano nella indifferenza dei più. 

Ed è nell'indifferenza che spesso i più deboli trovano la soluzione in atti di Dignità estrema. 

sabato 14 settembre 2013

MEDIOCRITA' AL POTERE

Un sindaco che non trova di meglio che ironizzare sulle persone (su di me che sto in silenzio ad ascoltare in platea) durante il suo intervento conclusivo al consiglio comunale, sapendo che non è possibile poterlo controbattere, è un sindaco mediocre. E' accaduto anche questo ieri al consiglio comunale di Falconara Marittima, come se la campagna elettorale non fosse finita già da alcuni mesi.
Sindaco mediocre, che cerca di avvalorare le sue deboli convinzioni, innervosito forse dalla inadeguatezza con cui lui e la sua Giunta gestiscono le varie problematiche riguardanti l'ambiente negli ultimi mesi. Uno stile imitato da altri componenti della maggioranza. 
 
Falconara è avvolta dai miasmi di vario genere da parecchio tempo, i cittadini si lamentano e protestano e il problema non viene risolto. La presenza ieri di autorevoli rappresentanti dell'Arpam e della Provincia di Ancona, non è stata risolutiva, come prevedibile. Si affronta il problema delle "puzze" di Castelferretti come se fosse coperto dal segreto di Stato. Credo che si possa dire che la Procura è stata informata della questione perché è semplicemente un atto dovuto, una procedura abituale dell'ente di controllo (ARPAM). Quindi niente di particolarmente segreto. La documentazione peraltro è stata consegnata alla Procura il gennaio 2013. Il Comune dice di aver chiesto l'accesso agli atti. Sarebbe interessante conoscerne la data di richiesta, tanto per capire con quanta sollecitudine il comune si sia attivato. 
 
L'idea che mi sono fatto, tuttavia, è che gli odori maleodoranti i cittadini di Castelferretti se li dovranno tenere, perché se provengono dall'impianto (che ancora nessuno nomina), questi sono previsti dall'autorizzazione che è stata rilasciata. Forse si potranno attenuare gli effetti, ma le puzze sono dirette conseguenze della lavorazione, e rispetteranno "certamente" i limiti di Legge. Un po' come succede da sempre con l'aria irrespirabile provocata dai fumi della raffineria, che anche ieri ha ammorbato Falconara. Forse sarebbe stato meglio considerare il problema al momento della concessione.
 
Sindaco mediocre, dicevo, per il comportamento che il ruolo non dovrebbe permettergli, almeno non in sede istituzionale. I pochi che sono rimasti ad ascoltare fino alla fine hanno potuto "apprezzarne" le finezze.
Mediocre anche la politica che ne consegue. Ieri sono state approvate le linee programmatiche del mandato amministrativo 2013/2018. Un programma povero di idee, come ho già avuto modo di dire (clicca qui). Un programma senza la minima prospettiva per il futuro, povero di progetti e intenzioni sui temi fondamentali in questo terribile periodo di crisi. La questione sociale è affrontata non tenendo conto della situazione economica precaria di molti cittadini. Quella ambientale invece come se la nostra città fosse circondata da boschi secolari e da fiori profumati, e non da una raffineria, dall'aeroporto, strade intasate dal traffico, nel bel mezzo di un'area ad alto rischio di incidenti ambientali.
 
Una cosa interessante l'ha detta il dottor Orilisi dell'Arpam. Ha ammesso che il suo centro ha difficoltà ad attivarsi con celerità in caso di emergenze come quelle degli odori, che al contrario avrebbero bisogno di un veloce intervento per cercare di individuarne le cause. Il dirigente ha detto che è il Comune l'ente che per primo deve attivarsi. Il problema è che non ci sono le risorse. Mancano i soldi è vero. Peccato però che questa amministrazione abbia deciso di annullare tutti i contenziosi con la raffineria, rinunciando ai possibili risarcimenti milionari. Quei contenziosi avevano previsti i costi di gestione per l'istituzione dei vigili ambientali, che con la loro professionalità avrebbero potuto garantire alla popolazione rapidi e mirati interventi. Peccato!
 
Su una cosa il sindaco e gli assessori (alcuni intervenuti con sarcasmo) hanno ragione. Questa amministrazione è pienamente legittimata dall'esito del recente voto amministrativo. Una vittoria netta, e quindi possono far valere questo risultato ineccepibile ogni volta, soprattutto quando non riescono a giustificare le loro azioni con motivazioni più concrete. 
 
E' vero gli elettori hanno riconfermato la fiducia a Brandoni e alle liste di destra a lui collegate, anche se alle elezioni quasi la metà degli elettori non ha partecipato al voto. E questa è comunque è una riflessione che dovremmo fare tutti.
 
Resta il diritto di critica che non mancherà da parte della opposizioni, nel consiglio comunale e fuori. Diritto sacrosanto di cui non intendo privarmi!       

giovedì 12 settembre 2013

A FALCONARA LA RACCOLTA DI PROSSIMITA' DIVENTA APPROSSIMATIVA

Da sempre sono un convinto sostenitore della raccolta differenziata dei rifiuti. Credo che si debba agire in maniera radicale e che solo il porta a porta riuscirà ad ottenere risultati significativi, con conseguenti risparmi di tipo economici, ma non solo. Un corretto conferimento dei rifiuti urbani migliora la qualità ambientale, arricchisce la comunità anche in chiave culturale.
 
Il nostro Comune purtroppo la pensa diversamente. Gli amministratori di Falconara addirittura affermano che "il porta a porta" costi troppo, ma intanto la percentuale di raccolta differenziata è agli ultimi posti della Provincia di Ancona e Regione, il cui costo peserà, come al solito, sulle spalle dei cittadini. Ce ne accorgeremo quando la Service Tax che sostituirà nel 2014 l'IMU e la Tarsu e altre tariffe sui servizi comunali.
 
Il Comune di Falconara Marittima utilizza il metodo della raccolta differenziata di prossimità, l'immondizia i cittadini la gettano nei cassonetti posizionati sulle strade della città. Le statistiche ci dicono che con questo metodo non si otterranno mai percentuali di raccolta soddisfacenti, ma oltre a questo limite, il risultato non può che peggiorare se la raccolta palesa gravi difetti organizzativi.
 
La seguente foto infatti evidenzia quanto poco sia presa in considerazione l'importanza di una corretta raccolta differenziata. In Via Buozzi, ad esempio non ci sono cassonetti per la raccolta del vetro e nemmeno per le lattine, cosicché i cittadini, consapevoli dell'importanza della raccolta differenziata pur di non mescolare i rifiuti riciclabili, lasciano bottiglie e barattoli vari a terra con i problemi che si possono immaginare.  Una disorganizzazione che scoraggia e demotiva i cittadini a seguire un comportamento virtuoso.
 
Si può tranquillamente affermare che il Comune più che una raccolta di "prossimità" preferisca affidarsi alla raccolta "approssimativa".
 
foto del 12/09/2013
 

martedì 10 settembre 2013

E' TUTTO UN PROGRAMMA!

Si approveranno le Linee Programmatiche del mandato 2013/2018 durante il prossimo Consiglio Comunale di Falconara Marittima convocato per il 13 settembre alle ore 14.30. Le linee programmatiche delle azioni e progetti da realizzare determinano il futuro della città.
 
Ad una prima lettura che ammetto non è stata approfondita anche perché il documento che ho letto non è corredato da allegati, la cosa che salta all'occhio è la mancanza di una visione complessiva della città in ogni ordine. E' evidente che questa amministrazione non è riuscita a disegnare un'idea originale, un progetto innovativo nell'ambito sociale, urbanistico, ambientale.
 
Leggendo il documento cresce forte la preoccupazione per il modello di sviluppo che si prefigura. Un modello basato sull'iniziativa privata in ottica esclusiva di tipo economica e non per soddisfare le reali esigenze dei cittadini. Si parla di varianti al PRG, di realizzare tipologie abitative mono e bifamiliari, e allo stesso tempo si afferma  di voler intervenire nell'edilizia ad impatto zero. 
E poi di trasformazioni di importanti aree come ad esempio l'ex Montedison, l'ex Isea, la Squadra Rialzo, non dietro una pianificazione urbanistica studiata dal Comune, ma per soddisfare le esigenze dei possibili investitori. Sulla riqualificazione e uso dell'ex caserma Saracini c'è molta demagogia: Non si può infatti pensare alcun progetto senza tenere conto che la caserma verrà pesantemente rimaneggiata a causa della realizzazione del By pass ferroviario che ne comprometterà e ne ridurrà l'uso.
 
Ci sarebbero molte cose da dire sulle ombre di questo documento, ci vorrebbe un convegno che possa illustrare con precisione le varie azioni che modificheranno le abitudini e la morfologia della città. 
 
Quello che si può dire da subito è che il futuro della città dipenderà dall'iniziativa privata con l'aggravante che nelle Linee Programmatiche non c'è mai un cenno alla partecipazione delle scelte da parte dei cittadini.
 
Mi preoccupa l'annuncio dello sgombero della Ex scuola delle Poiole, attualmente occupata da un centro sociale. Una operazione che sembra quasi una ritorsione piuttosto che una vera necessità. E sono anche preoccupato che nonostante la crisi e la forte domanda di alloggi, queste linee programmatiche ribadiscano le alienazioni degli immobili comunali.  
 
Ritengo questo documento poco ambizioso, è povero di idee, soprattutto non prende in considerazione alcune questioni che per la nostra città sono dirimenti.
 
# il problema sociale non è stato colto in questo programma con la dovuta attenzione e cura.
# Il capitolo ambientale è stato affrontato come se non esistessero le gravi problematiche legate alla sicurezza, all'inquinamento, e alla tutela della salute, visto che sul nostro territorio è presente una raffineria che ci fa classificare area ad elevato rischio incidenti ambientali.  
# la questione immigrazione non è stata prese minimamente in considerazione e quindi non sono previsti progetti, come se ignorando il problema si potesse in qualche modo superarlo.  
  
L'approvazione di questo documento è dunque un momento fondamentale per la città. Sarebbe opportuno che i cittadini  ascoltassero direttamente quanto questa amministrazione comunale ha in serbo per noi.  Dovrebbero quindi andare ad ascoltare il dibattito al consiglio comunale di venerdì 13
 
La partecipazione attiva è sempre una pratica importante che però bisogna conquistare.
 

lunedì 2 settembre 2013

NE ABBIAMO PIENI I POLMONI

Ieri è stata una giornata pesante sotto il profilo ambientale a Falconara Marittima. La città si è svegliata con una forte puzza di zolfo (sembra zolfo) e ne è stata avvolta per tutta la giornata. Anche adesso che sto scrivendo il forte e stomachevole odore si percepisce benissimo.
 
Per capire il tipo di odore, direi che si può paragonare al tipico odore di un fiammifero quando viene acceso ma moltiplicato per 1000. Bisogna provare ad immaginare quella puzza così acre respirata per tutta una giornata e in tutta la città. A dire il vero quell'odore si sente da almeno un mese e solo la direzione del vento impedisce che venga trasportato verso il centro abitato.
 
Ieri infatti il vento spirava da nord/est (da mare verso terra), impestando l'aria. I giornali riportano che la puzza era tale che molti bagnanti che volevano godersi questi ultimi giorni di sole, hanno abbandonato la spiaggia, che molte persone in casa, nonostante il caldo sono stati costretti a chiudere le finestre.
 
Il punto è: che cosa fanno gli enti preposti al controllo, in questo territorio che è riconosciuto come AERCA (area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale)? Il Comune soprattutto che dovrebbe avere pronto un piano di emergenza e di informazione ai cittadini.
Ben poco.
 
Ieri al numero dedicato alle emergenze l'operatore aveva poche informazioni da dare (ieri tra l'altro c'è stato anche un problema con la rottura delle tubazione dell'acquedotto, ed anche in quel caso le informazioni sono state insufficienti). Si è saputo solo che L'Arpam stava facendo dei controlli, null'altro. Le poche informazioni le hanno potute leggere gli utenti di facebook grazie ad un messaggio postato dal sindaco con il quale affermava di aver avuto rassicurazioni da parte dell'AD della raffineria Api che era tutto sotto controllo senza rischi per la popolazione (clicca qui). 
 
Nel tardo pomeriggio di ieri un altro post del sindaco su facebook chiudeva l'inconveniente in questo modo: "Alle ore 15 e' terminata la verifica da parte dei tecnici dell' Arpam, alla quale hanno partecipato gli agenti della P.M., che per il momento ha accertato che non vi sono problemi per la salute pubblica. Nei prossimi giorni gli stessi trasmetteranno i verbali con i valori dei rilievi effettuati".
L'informazione passa per facebook e non attraverso i normali canali di informazione istituzionali. Vi sembra possibile?
 
Stamattina in realtà un responsabile dell'Arpam che ho contattato per chiedere informazioni mi ha riferito che l'Ente non ha ancora terminato i controlli e che anzi anche stamane una unità era all'interno della raffineria. Quindi non ha ancora accertato nulla e non esclude né conferma rischi per la salute.
 
Ci sono due problemi gravi in questa vicenda: il primo è indubbiamente il fatto che l'aria di Falconara è fortemente inquinata, che le emissioni dei fumi della raffineria sfuggono ai controlli e che ci sono inconfutabili rischi per la salute. Che è difficile  prevenire i disagi, e che al momento si può solo sopportarne le conseguenze. Su questo primo problema credo che esista una deficienza strutturale e che manca una più sistematica operazione di controllo da parte delle istituzioni ed enti vari.
 
L'altro problema non secondario è quello dell'informazione ai cittadini. E' ormai consolidato il fatto che in caso di incidenti, emergenze varie, l'amministrazione comunale si fa trovare impreparata. E' accaduto alcune settimane fa a seguito dell'incendio nella raffineria e dei problemi odoriferi di Castelferretti, è accaduto tante volte precedentemente ed è accaduto anche stavolta. I cittadini non ricevono dagli uffici comunali le corrette informazioni, gli uffici sembrano non collaborare tra loro.
 
Eppure dal sito comunale nella pagina dell'Ambiente si può leggere: "L’Unità Organizzativa Complessa Tutela Ambientale del Comune di Falconara Marittima si occupa dei servizi di Igiene Urbana, di inquinamento atmosferico, inquinamento acustico, inquinamento del suolo, acqua, materiali contenenti amianto, disinfestazioni e derattizzazioni delle aree pubbliche, nonché dell'esame di segnalazioni da parte di cittadini per  inconvenienti ambientali e sta perseguendo gli obiettivi di prevenzione, tutela e risanamento ambientale. Attività che contraddistingue l’ufficio Ambiente è poi quella dell’Educazione Ambientale rivolta soprattutto alle scuole, con la realizzazione di programmi annuali attraverso il Centro di Educazione Ambientale".   
 
Credo che sia più che mai opportuna una profonda riorganizzazione di tutto il settore. La tutela ambientale nella nostra città è particolarmente importante, come è fondamentale che la macchina delle emergenze funzioni perfettamente, proprio perché siamo nell'AERCA.
Spero che l'amministrazione comunale prenda atto di questa grave inefficienza e si adoperi per superarla, per il bene, la salute, e l'integrità dei cittadini e che renda note le procedure di emergenza in questa città.

domenica 1 settembre 2013

GLI INUTILI AUTOVELOX

autovelox via Marconi
Qualcuno ricorderà i solenni annunci da parte dell'amministrazione comunale di Falconara Marittima quando con altrettanta solennità vennero installati gli autovelox nella zona di Castelferretti e Barcaglione. Ci vollero un paio di giorni di dichiarazioni per comunicare l'intervento volto a "garantire maggiore sicurezza, per pedoni ed automobilisti".
 
Ad un anno e mezzo circa dalla loro installazione tutti gli automobilisti possono vedere che gli autovelox non sono altro che scatole di lamiera vuote largamente inutilizzate. Basta passare per quelle strade per accorgersi che quei contenitori sono tristemente inutili. 
 
La funzionalità degli stessi è infatti subordinata alla presenza di agenti della Polizia Municipale, che come tutti sanno hanno già difficoltà a controllare il territorio sembra per mancanza di personale. I fatti, da un anno a questa parte, ci dicono che quei contenitori non servivano, potevano benissimo essere sostituiti da postazioni mobili di rilevamento.
Quindi quelle scatole blu sono l'esempio classico di spreco di denaro pubblico. 
A pensar male è stata solo l'ennesima trovata di propaganda (l'unica politica di cui è capace questa amministrazione).
 
Nel frattempo in quelle zone le auto continuano a passare indisturbate a velocità supersoniche contraddicendo le dichiarazioni trionfali dell'assessore Astolfi: “Questi interventi testimoniano come gli impegni assunti dall’amministrazione comunale nella stagione invernale sono stati ampiamente mantenuti. Continueremo nel percorso di tutela della sicurezza e della salute dei cittadini castelfrettesi utilizzando scelte partecipate e condivise in assemblee pubbliche”.  (clicca qui)
 
Mi domando quando i cittadini impareranno a distinguere la Propaganda dalla Buona Amministrazione.