giovedì 31 dicembre 2009

LA MELA AVVELENATA


Ultimo giorno dell’anno, serve per tirare le somme di questo 2009. Credo che sia abbastanza chiaro che Falconara Marittima stia attraversando uno dei peggiori momenti della sua storia. In ambito sociale, culturale, relazionale, ambientale e via di seguito.

L’amministrazione Brandoni a cui bisogna dare atto che si è trovata in mano una patata bollente inaspettatamente vincendo le elezioni, sta dando il peggio di se e causa di inesperienze, di incapacità, leggerezze, e anche a causa di irragionevoli derive populistiche.

Tutti i punti fondanti del loro programma sono tragicamente falliti: sul piano finanziario le tanto propagandate azioni di vendite e esternalizzazioni non hanno trovato conferma nei fatti. Ancora una volta, nonostante sostanziosi sconti negli immobili e “rimodulazioni” per la cessione dei locali di Via Roma, le aste sono andate deserte. Per non parlare dei tanto decantati aiuti del Governo Berlusconi: anche questa volta delle accise per i comuni che ospitano raffinerie, non ce n'è traccia in finanziaria.  Un fallimento sia finanziario che politico che chiederebbero, in normali ambiti, le immediate dimissioni dei promotori.

Invece si va avanti, provando a coprire le inefficienze con estemporanei quanto deprecabili gesti sui quali anche il mondo cattolico locale ha preso le distanze. Il pallino della “sicurezza” e del "decoro" del sindaco e di alcuni suoi solerti consiglieri ha messo in luce la totale indifferenza nei confronti degli stati sociali più deboli, siano essi immigrati, rom, o molto più semplicemente poveri.

A parte il vergognoso sgombero di Via Stadio, propagandato addirittura in diretta TV e poi con mega manifesti, per vedere il declino sociale della nostra piccola città, basta fermarsi un attimo in Piazza Garibaldi, per accorgersi che una persona, nel più totale disinteresse di tutti, è accampata all’interno di una cabina telefonica.

Questa amministrazione comunale è stata capace solo di porgere ai suoi cittadini bocconi avvelenati, come la strega con Biancaneve, all’apparenza un frutto invitante ma che in realtà ha il potere di far cadere la città in un sonno lunghissimo, alla morte sociale ed economica.

Come lo vogliamo chiamare l’accordo con la Raffineria Api se non boccone velenoso da far mordere  ai cittadini che senza rendersene conto sono costretti ad inghiottire. E le varianti urbanistiche? Cosa sono se un ennesimo malsano sfruttamento del territorio. Anche altre scelte che graveranno pesantemente sul futuro della città hanno il sapore di un boccone avvelenato. Se poi sono veri i dubbi espressi dai Cittadini in Comune riguardo l’accordo con Hera ed il C.A.M. allora c’è veramente di che preoccuparsi perché in tal caso si sta veramente tentando (in peggio) il salto di qualità in termini di svendita di territorio, questa volta però minando l’autonomia comunale nei servizi essenziali.

Anno di crisi il 2009 e sta inesorabilmente terminando. L’augurio a tutti i falconaresi è di trovare la forza di reagire alle ingiustizie a alle scelte fatte per omaggiare i più potenti.
Felice 2010 a tutti.

lunedì 28 dicembre 2009

IL PROGRAMMA ELETTORALE DEL PDL A DISPENSE. # 6°

Per rinfrescare la memoria dei falconaresi, elettori o meno del sindaco Brandoni, ripercorreremo punto per punto lo scarno programma elettorale del popolo delle libertà. Così, tanto per verificare se le promesse hanno dato spazio ai fatti. A più di un anno mi sembra interessante confrontare le parole con la realtà. Quello che leggete di seguito è tratto dal programma del pdl depositato in Comune. Non vi annoierò per molto, considerando che l'intero programma è sintetizzato in sole 814 parole.

La prima frase è particolarmente in tema con lo sgombero della famiglia di via Stadio e con l'abbattimento del container in cui abitava

punto 6
CULTURA


"Valorizzazione del Cristianesimo e del Cattolicesimo per il contributo dato alla formazione della nostra nazione.
Costituzione di una Fondazione che consenta maggior collaborazione tra il Comune e le aziende che operano sul nostro territorio, al fine di rendere possibili iniziative di vario genere, altrimenti non realizzabili.
Valorizzazione delle manifestazioni popolari e tradizionali di Falconara e Castelferretti, promozione apolitica dei grandi eventi e delle attività amatoriali; istituzione di un importante Concorso sulle arti(musica, letteratura, poesia, arti visive ecc.) e di nuove manifestazioni espositive.
Gestione manageriale della attività e dei preventivi d'impegno di spesa tenendo innanzitutto conto della sostenibilità della stessa."

Se volete commentate.

P.S. per leggere i precedenti punti cliccate su etichette "il programma del pdl".

sabato 26 dicembre 2009

FORTI CON I DEBOLI

Eccolo il vero volto degli amministratori di Falconara. Sindaco in testa. Quelli che vanno avanti perchè sono convinti di aver ricevuto il mandato degli elettori per "l'ordine e la disciplina" in città. Il potere non solo lo esercitano in maniera autoritaria mettendo in mezzo ad una strada una intera famiglia con bambini piccoli, ma lo spettacolarizzano con mega manifesti come questo.

Dietro la parvenza di cattolici timorosi di Dio e rispettosi delle leggi cristiane celano la più volgare intolleranza per i più deboli.
Deboli con i forti e forti con i deboli. Questo è il PDL, il "Partito dell'amore".

Una città civile difende il suo decoro solo rispettando la dignità delle persone che vi ci abitano, TUTTE.

V E R G O G N A

lunedì 21 dicembre 2009

LUCI E OMBRE ALL’ASSEMBLEA DI SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’


Luci ed ombre all’Assemblea Nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà. Più luci che ombre a dire il vero, ma il finale ce lo potevamo veramente risparmiare. Ma andiamo per ordine.

Partiamo dalle cose belle. La notizia è che siamo partiti (finalmente), sembra che stavolta ci siamo, anche se la parola Partito non è stata pronunciata spesso. Il Congresso Costituente è stato fissato entro il mese di giugno 2010. Abbiamo un simbolo, abbiamo delle regole e dei programmi ancorché da definire al Congresso appunto, ma le linee discusse nei gruppi di lavoro e votate all’Assemblea tracciano la nostra identità positivamente. Abbiamo un Portavoce, Nichi Vendola, leader indiscusso, acclamato e votato dall’Assemblea.

Sono stati due giorni di luci e ombre, dicevo, le luci accese dalle parole di Achille Occhetto e da un giovane ragazzo siciliano, di nome Erasmo. L’anziano uomo politico e il giovane militante accumunati dall’entusiasmo di chi per ragioni diverse ha fretta di vedere realizzato il sogno di un vero Partito di Sinistra. Sono intervenuti uno dopo l’altro, un uno-due che ha colpito direttamente i cuori e le coscienze dei presenti: commovente.

Tutto ormai lasciava immaginare che la festa potesse incominciare, che ognuno di noi potesse tornare a casa, felice di raccontare agli amici, ai compagni che finalmente stava nascendo un nuovo partito spogliato delle componenti, sensibilità, ex partitini ecc. insomma la nascita di un vero Partito unitario.

Invece qualcuno ha inteso rovinare la festa. Qualcuno pur di far prevalere interessi di tipo corporativo ha macchiato un avvenimento fondante con una delle più vergognose azioni.
Per il timore di non veder rappresentata la sua componente politica al coordinamento nazionale, sembra che alcuni “compagni” abbiano tentato di convincere i candidati meno famosi e meno sponsorizzati, a ritirare la candidatura. Il regolamento e l’ODG dell’assemblea prevedeva infatti che i delegati avrebbero dovuto votare con scrutinio segreto 24 Compagni proposti con raccolta di firme al coordinamento nazionale. Le candidature depositate erano 32 quindi otto compagni sarebbero rimasti fuori. Pur di far parte del Coordinamento, sembra che alcuni compagni dei Verdi e degli ex comunisti italiani abbiano fatto pressioni affinché il numero dei candidati scendesse a 24 evitando così di andare alla votazione.

Di questo fatto gravissimo, ne siamo venuti a conoscenza solo perché una giovane delegata che con difficoltà è riuscita a prendere la parola ha denunciato il tutto, con grande imbarazzo da parte dei presenti, compreso Vendola che stava per iniziare il suo discorso. A seguito della denuncia della Compagna il rappresentante dei Verdi Mattioli ha preso la parola per proporre di includere tutti e 32 i candidati nel coordinamento nazionale. La proposta è stata messa ai voti e accolta dall’assemblea, convinta anche dall’intervento di Fabio Mussi che già da un paio di volte si improvvisa pompiere. Il mio voto è stato naturalmente contrario.

Da questa brutta storia, voglio trarre comunque un lato positivo. In altri tempi e con altri Partiti del passato la volgarità dell’azione sarebbe rimasta sotto traccia, sottaciuta, probabilmente la denuncia sarebbe stata soffocata, ignorata. Stavolta no. Stavolta un terzo dei delegati si è opposto a questo metodo di vecchia, stantia, putrida politica.
Il nostro Leader Nichi Vendola non potrà ignorare questa forte e decisa richiesta di Democrazia, trasparenza e Partecipazione. Spero che non ci deluderà.

martedì 15 dicembre 2009

IL SEME DELL'ODIO

Dunque il facinoroso di Milano è un pazzo. E' lui la vera vittima della deprecabile azione di cui è stato protagonista domenica. Un gesto inconsulto, isolato, che lo ha fatto precipitare nel baratro, in un incubo.

E' lui la vera vittima della feroce spettacolarizzazione della politica.

Insulti, provocazioni, atteggiamenti guasconi, spavalderie, nessun rispetto delle istituzioni, imbarbarimento dei rapporti sociali, sono alcuni degli ingredienti che quotidianamente compongono la dialettica politica del nostro Paese.

Ingredienti che fanno infuriare ogni giorno tante persone, che però reagiscono con grande dignità e rispetto delle regole democratiche. Penso al milione di persone del No B Day, ma soprattutto penso a quelle centinaia di migliaia di persone che pur perdendo il posto di lavoro, invece di tirare souvenir, si arrampicano sui tetti delle fabbriche in crisi. Oppure agli immigrati, che sopportano senza reagire insulti, umiliazioni, provocazioni.

Quell'uomo, invece, identificato da tutti come un pazzo, ha scelto di dimostrare la sua disapprovazione in una maniera tanto diretta quanto dirompente.

Cerco di capire, non riuscendoci, cosa può passare per la testa di quell'uomo, sopraffatto dagli eventi, e mi domando che ne sarà della sua vita presumibilmente compromessa per sempre.

Provo a mettermi nei panni del padre di quell'uomo che ha dovuto dichiarare al mondo l'infermità mentale del figlio, cerco di comprenderne la vergogna e il dolore.

Il gesto rimane comunque ingiustificabile per almeno due motivi: il primo perchè la violenza deve essere sempre rigettata, il secondo perchè questa azione oscurerà l'azione di protesta e di contestazione di una larga parte della popolazione nei confronti di questo pessimo Governo. Una opposizione DEMOCRATICA e quindi costituzionalmente riconosciuta.

Sono stati commessi due errori, uno di tipo civile ed uno politico.

Nelle ore susseguenti al fatto, sono state fatte dichiarazioni di intenti da parte di autorevoli rappresentanti del Governo che non lasciano presagire niente di buono e che anzi preannunciano uno stringimento all'agire democratico nel nostro Paese, e la cosa ci dovrebbe preoccupare. Si parla di nuove Leggi che impediranno la libera circolazione delle idee o il sacrosanto diritto di manifestare o criticare il Governo.
Insomma stavano cercando una giusta causa per adottare norme illiberali e zittire i dissenzienti e l'hanno trovata. Si sta andando dunque indietro di parecchi anni, ed il presentimento non è positivo.

Che in Italia ci sia un problema democratico lo hanno rilevato molti osservatori, anche stranieri, ultimo esempio ne è il ricorso di oggi all'ennesima "fiducia" alla Camera per approvare la Legge Finanziaria.

E' un diritto manifestare e lottare per il rispetto della legalità, ma la battaglia deve restare rigorosamente all'interno di regole democratiche quindi mi auguro che altri non prendano ad esempio il gesto di un folle.

Qualcuno sta tentando di piantare il seme dell'odio: l'unico modo per estirparlo è usare la forza straordinaria della Democrazia.

sabato 12 dicembre 2009

SINISTRA

Tra pochi minuti andrò all'assemblea provinciale di Sinistra e Libertà, un altro impercettibile passo verso la costruzione di un Partito a mio parere indispensabile per il Paese, ma ancora lontano dal traguardo.

Vorrei avere la forza, la capacità, l'autorevolezza per imprimere lo slancio affinchè questo sogno si avveri, ma da piccolo militante orgoglioso, speranzoso e deluso so di non averne la forza e nemmeno le idee sufficienti per avviare il cambio di passo.

Il caso vuole che proprio stamattina leggendo il libro di Josè Saramago "Il Quaderno", ho avuto la piacevolezza di leggere un capitolo dedicato proprio alla condizione della Sinistra nel mondo. Una riflessione del Premio Nobel per la letteratura che dipinge con estrema franchezza la sensazione di molti uomini e donne di sinistra. Un caso che interpreto come un segnale.

Rubo questo breve capitolo, non per tenerlo per me ma per condividerlo con coloro che cercano le parole giuste utili ad alzare la testa, come dice il Maestro, a capire che abbiamo ragione.

"Abbiamo ragione, la ragione che assiste chi propone di costruire un mondo migliore prima che sia troppo tardi, però, o non sappiamo trasmettere alla gente la sostanza delle nostre idee, o ci scontriamo con un muro di diffidenze, di preconcetti ideologici o di classe che, se non riescono a paralizzarci del tutto, finiscono, nel peggiore dei casi, con il suscitare in molti di noi dubbi, perplessità, questi si paralizzanti.
Se il mondo riuscirà un giorno ad essere migliore, lo sarà grazie a noi e con noi. Siamone più consapevoli e inorgogliamoci del nostro ruolo nella Storia.
In certi casi l'umiltà non è buona consigliera.
Che si pronunci a voce alta la parola SINISTRA, perchè si senta e perchè abbia un peso.
Ho scritto queste riflessioni per un foglietto elettorale della Sinistra Unita di Euzkadi, ma le ho scritte pensando anche alla Sinistra del mio Paese, alla Sinistra in generale. Che, malgrado ciò sta accadendo nel mondo, continua a non alzare la testa, Come se non avesse ragione."


Il Blog di Saramago

lunedì 7 dicembre 2009

PER LA DESTRA FALCONARA E' CONDANNATA A VIVERE NEL DEGRADO AMBIENTALE

Dal Corriere Adriatico del 1 dicembre 2009

Corinaldo Una mozione presentata alla Provincia di Ancona e iniziative in Regione, nonchè presso il Governo centrale, per bloccare l’iter di approvazione del progetto per la realizzazione di una centrale turbogas in zona Zipa di Corinaldo. Le annunciano i consiglieri regionale e provinciale del Pdl, Giacomo Bugaro e Marco Grandi. I due esponenti del centrodestra ricordano che una centrale della natura e delle dimensioni di quella progettata dall’Edison non è compatibile con il Piano energetico ambientale regionale, che prevede impianti di cogenerazione e di minore impatto e potenza; l’energia prodotta sarebbe pari all’intero fabbisogno della regione e, quindi, assolutamente non necessaria alla Val Cesano.

Il 3 dicembre, una delegazione dell'Assemblea Permanente NO Centrali Api, ha partecipato alla Commisione V della Regione Marche, per chiedere conto di alcune promesse fatte da Assessori ed esponenti della Maggioranza nei mesi scorsi, di cui "misteriosamente" non si sa più niente.

A questa Commissione ha partecipato tra gli altri anche il Consigliere del PDL Bugaro, il quale non ha potuto sottrarsi alla domanda che l'articolo di cui sopra stimolava.

Ovvero: " Ma lei sig. Bugaro è contrario alle centrali?"

La domanda era d'obbligo. Ma come si sa domandare è lecito, rispondere è cortesia, anche se in luoghi deputati come l'aula delle Commissioni, forse rispondere è obbligo, soprattutto se la domanda viene posta dai cittadini.
Il Consigliere Bugaro invece ha preferito interrompere il suo intervento approfittando dell'interruzione verbale di una nostra concittadina che non è riuscita a contenere lo sdegno per quanto il sig Bugaro stava dicendo.

Non saprei come dare torto alla signora. Infatti sentirsi dire dal rappresentante della destra regionale, che nessuno è stato obbligato a comprare casa a Falconara, bisogna ammetterlo, suona un pò come una offesa. Come dire che è da coglioni abitare a Falconara.

Non solo, il Consigliere Bugaro ha spiegato la motivazione per la quale si dichiara contrario solo alla centrale turbogas di Corinaldo, e non a quella di Falconara ed è disarmante: a Corinaldo l'ambiente è sano, a Falconara al contrario l'inquinamento c'è già, quindi....

La signora si permette di obiettare e Bugaro si interrompe qui, appellandosi al rispetto delle regole democratiche. E' più probabile invece che non aveva argomenti validi per giustificare la dichiarazione ai giornali e l'enormità ripetuta in quella sede, ovvero che a Corinaldo una mega centrale non si può costruire perchè non rispetta Il PEAR, e a Falconara invece lo stesso PEAR è da considerare carta straccia.

giovedì 3 dicembre 2009

HANNO SFERRATO L'ASSESTAMENTO

E' stato assestato il Bilancio comunale di Falconara Maritima, per il momento, grazie al primo dei due significati parafrasati dal Capogruppo del Pdl Rossi in Consiglio comunale, ovvero "messo in sesto" e non con l'altro significato “estensivo”, nel senso di “assestare un colpo”, “mettere a segno, sferrare un pugno”, perchè il pugno da assestare al nostro territorio, per il momento, questa amministrazione non lo può sferrare, dando vita alla variante di Castelferretti, grazie al ricorso al T.A.R. da parte di attenti cittadini.

E' proprio rileggendo l'intervento del Consigliere Rossi su un blog locale che mi è venuta la curiosità di rileggere alcuni documenti relativi al difficile risanamento delle casse comunali. Volevo capire se tanta veemenza nei confronti dei cittadini colpevoli di chiedere chiarimenti sulla validità di quella variante fosse fondata.

Rossi denuncia, nel suo intervento, i ritardi e l'impossibilità di avviare urgenti interventi nella città a causa del ricorso al T.A.R: " ...un ritardo indeterminato e indeterminabile, per non poter urgentemente riparare qualche buca, rifare qualche marciapiede, sistemare degli asfalti, mettere in sicurezza qualche scuola, avviare la sistemazione dei corsi d’acqua, non fare sostanzialmente opere pubbliche primarie di cui i cittadini ci rimproverano, tutti, collettivamente, un enorme ritardo?"

Dunque le necessarie opere di manutenzione non si possono fare a causa di questo intoppo. Ma è proprio così?

Non esattamente. Basta andare a leggere il parere del Collegio dei Revisori dei Conti di Falconara in data 15 settembre 2009 per capire che le cose non stanno in questa maniera.

Già in quella data si evidenziava l'inattendibilità delle Entrate previste con il Progetto del "Condominio Sociale di Via Roma e dell'alienazione di alcuni immobili.

Tanto che la Dott.ssa Ghiandoni in una sua Relazione tecnica "precisa che la mancata vendita di immobili non ha generato squilibrio in quanto l'Ente ha bloccato la realizzazione di opere pubbliche pur previste". Bisognerà pur dirlo che le entrate previste di € 1.523.000 si sono avverate solo al 10% quindi miseri € 146.000, senza considerare il bluff di Via Roma.

E allora perchè tanto accanimento da parte della maggioranza e del Sindaco contro i promotori del ricorso al T.A.R. ?
Essenzialmente per spostare l'attenzione dalla loro fallimentare azione di Governo.
Il ritardo sulle opere pubbliche era già previsto, i tagli indispensabili per assestare il Bilancio erano stati decisi ben prima della decisione del T.A.R.
Il discorso del consigliere Rossi a questo punto gli si ritorce contro. Riporto dal suo intervento riprendendo la sua suggestiva lezione sulla parola assestamento:
"... l’uppercut, il montante, malauguratamente, e, si intende sempre in buona fede, fosse diretto, non volendo beninteso, contro interessi concreti di qualche migliaio di ignari cittadini, la cosa cambia aspetto e diviene, certamente, più preoccupante."

L'uppercut alla città di Falconara infatti, in buona fede s'intende, è stato sferrato da questa amministrazione comunale che ha cercato vie impraticabili, insostenibili, e piccola considerazione personale, di basso profilo, intente a rattoppare l'immediato, tralasciando di pensare alla pesante eredità che verrà lasciata alla comunità.

martedì 1 dicembre 2009

DILETTANTI ALLO SBARAGLIO

Lo ha ammesso anche l'assessore al Bilancio Marina Mancini, questa amministrazione commette errori a causa della poca esperienza, per colpa del noviziato.
Ora a parte il fatto che ormai sono quasi due anni che Brandoni & Co. amministrano Falconara, e che quindi giustificare e assolvere i numerosi svarioni di tipo formali e amministrativi è difficile per chiunque, ieri sera il Consiglio comunale ha messo in luce la mediocrità della maggioranza.

La perla della serata è stato l'attacco frontale e anche personale al Consigliere di minoranza della lista Cittadini in Comune Loris Calcina, il quale secondo gli ineffabili consiglieri della destra si è macchiato di un turpe delitto. Il delitto di essere stato promotore, insieme a moltissimi cittadini che hanno contribuito autotassandosi, della presentazione di un ricorso al T.A.R in merito alla variante di Castelferretti.

I signori della destra falconarese, in perfetta sintonia con il loro capo, sembrano essere allergici ai tribunali, quindi hanno visto il ricorso al T.A.R. come fumo negli occhi, e si sono notevolmente innervositi. Come il loro capo sostengono che queste azioni intralciano il manovratore, ritengono di essere vittime di irresponsabili che non amano Falconara.

Sono d'accordo su un punto, più volte sostenuto dai vari consiglieri di destra e del sindaco stesso, quello con cui si afferma che non può prevalere l'interesse di pochi. Dal loro punto di vista i pochi sarebbero i cittadini che resistono ai continui attacchi al territorio e all'ambiente della nostra comunità, dei quali l'attuale amministrazione è protagonista, disponibile a tutto per di fare "cassa".

Dal mio di punto di vista invece gli interessi di pochi sono proprio quelli perseguiti dal Sindaco Brandoni e da tutta la sua Giunta, con la benedizione del PDL e UDC.
Come chiamare l'inciucio con la raffineria in cambio di pochi euro. Si, sono pochi euro anche i milioni di euro se si considerassero i danni subiti da Falconara per anni.
E anche la questione della variante, qualcuno sinceramente pensa che costruire case su di una collina, l'ultimo pezzo di territorio di rilevanza, e per questo motivo soggetta al vincolo paesaggistico, sia per l'interesse di tutti? Per il bene collettivo? Totò avrebbe detto: ...Ma mi faccia il piacere!!

La verità è che queste persone sono inadatte a governare una città complicata come la nostra e che pur di restare in sella sono pronti a tutto. Ma sono anche fortunati. I cittadini in questo pesante periodo di crisi hanno altri problemi a cui pensare, si disinteressano dell'operato dell'amministrazione comunale, lo dimostra la scarsissima partecipazione nei consigli comunali, quindi bene hanno fatto i promotori del ricorso al T.A.R. un segnale per far capire che il popolo non è bue (almeno non tutto).