Questa dichiarazione ha provocato una reazione scomposta dei consiglieri dell'opposizione (Forza Italia e AN), che devo dire è stata tutt'altro che inattesa, considerando la loro nota posizione su argomenti quali la guerra in Iraq, diritti dei migranti, e la loro politica di assoluta sottomissione nei confronti degli Stati Uniti.
Ma la cosa che invece mi ha sorpreso è un paragrafo di un articolo del quotidiano Il Messaggero di oggi che per parlare dei costi della politica, ha inserito tra gli "sprechi" anche questa iniziativa che a detta di molti sarebbe inopportuna a causa della disastrosa situazione finanziaria .
Ora per chi legge mi sembra giusto far conoscere l'entità della spesa che occorre per aderire al Coordinamento degli Enti Locali. 440 EURO ALL'ANNO. Avete letto bene, 440 euro diviso 12 mesi fanno 36.6 euro al mese. Questa enorme cifra permetterà al Comune di organizzare e di partecipare ad iniziative che hanno il solo obiettivo di sensibilizzare le persone, e soprattutto i giovani, a tematiche dei diritti e delle povertà degli abitanti del sud del mondo, troppo spesso dimenticati.
Io credo che queste persone che fanno di tutto per impedire una maggiore conoscenza dei problemi del mondo, non solo non hanno problemi di coscienza, ma preferirebbero piuttosto che cercare di risolvere il problema, fingere che il problema non c'è, quindi vale il detto meno se ne parla meglio è.
Io considero la spesa di 440 euro non un costo o peggio uno spreco, ma un investimento culturale, indispensabile al naturale processo di una civiltà che per forza di cose diventerà multi etnica e quindi migliore.
Pubblico qua sotto la dichiarazione per completezza dell'informazione. Gradirei dei commenti su questo tema.
Dichiarazione di “Città per la pace”
e di adesione al
Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani
Il Consiglio comunale di Falconara Marittima
considerati con preoccupazione i numerosi problemi economici, politici e sociali che ancora oggi sono causa di drammatiche guerre in tutti i continenti e di enormi sofferenze per miliardi di persone;
allarmato per il degenerare della crisi nel medioriente tra Israele e il Libano, per il continuo peggioramento delle condizioni di vita nel Sud del mondo, per la crescita della povertà e del degrado ambientale che ormai investe tutti i paesi, per il frequente ricorso alle armi e alla guerra nella soluzione delle controversie interne ed internazionali, per l’ininterrotta proliferazione delle armi e la costante violazione dei diritti umani in molte regioni del pianeta, per l’esplosione di nuovi inquietanti fenomeni di razzismo, antisemitismo e violenze;
convinto che non vi possa essere pace se non mediante la realizzazione della giustizia e il pieno rispetto dei diritti dell’uomo e dei popoli;
riconoscendo nella pace, in conformità ai principi costituzionali e alle norme internazionali che sanciscono il ripudio della guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali e promuovono la cooperazione tra i popoli, un diritto fondamentale delle persone e dei popoli;
ritenendo che, come affermano numerose risoluzioni dell’Onu e dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, per la costruzione della pace sia indispensabile il contributo di ogni persona, organismo sociale e istituzionale;
considerato che i problemi della pace e della guerra del nostro tempo hanno ormai assunto una dimensione tale da investire direttamente le comunità locali e la vita della gente e che, come sancito dalla stessa Corte Costituzionale agli enti autonomi territoriali compete “il ruolo di rappresentanza generale degli interessi della comunità e di prospettazione delle esigenze e delle aspettative che promanano da tale sfera comunitaria”;
in applicazione dei principi contenuti nell’art. 2 comma 5 dello Statuto comunale,
DELIBERA
1. di dichiarare il Comune di Falconara Marittima: “CITTA’ PER LA PACE”; di darne massima diffusione tra la cittadinanza, le istituzioni dello Stato e gli organismi internazionali e di invitare i Comuni della provincia di Ancona ad assumere un analogo atto;
2. di aderire al Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e di sostenerne le attività con un contributo finanziario annuale di €. 440,00;
3. di contribuire alla costituzione di un Coordinamento Provinciale degli Enti Locali per la pace;
4. di costituire un apposito “Ufficio per la pace” con il compito di promuovere, con quanti si renderanno disponibili, la cultura della pace e dei diritti umani mediante iniziative culturali, di ricerca, di educazione e di informazione che tendano a fare del territorio comunale una terra di pace;
5. di istituire un apposito capitolo di Bilancio denominato “Interventi per la promozione di una cultura della pace”;
6. di collocare una targa con la dicitura “Città per la pace” su tutti i cartelli stradali che indicano l’ingresso nella città di Falconara Marittima.
Claudio Paolinelli consigliere comunale DS
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