giovedì 23 luglio 2009

LAVORATORI LICENZIATI PER RIMPINGUARE LE CASSE COMUNALI

Proprio mentre nelle case dei falconaresi viene recapitato il giornalino comunale con stampate tutte le belle cose fatte dall'amministrazione comunale, nelle case di alcune famiglie arrivano lettere di licenziamento.

Chissà perchè tra le notizie e gli avvenimenti si sono dimenticati di scrivere che tra le cose fatte dal sindaco c'è anche il licenziamento su due piedi di alcuni lavoratori. Non li ha licenziati lui direttamente, ma perdono il lavoro a causa di una sua scelta. Lavoratori di una cooperativa sociale e vorrei sottolinerare sociale, sperando che il vice sindaco capisca questa parola, una cooperativa dicevo che a causa delle riduzioni di servizi molto presto dovrà presentare lettere di licenziamento a tutti gli altri lavoratori.

La notizia la leggo nelle poche righe dei giornali, e mi domando come mai sia passata così sotto tono, quando invece una intera comunità dovrebbe far quadrato intorno a simili situazioni. Ricordo che quando la Giunta precedente mandò a casa un numero imprecisato di precari del comune, giornali e forze all'opposizione fecero grandi alzate di scudi. Il mancato rinnovo dei contratti a quei lavoratori fu una vergogna e credo di averlo detto chiaramente nelle sedi opportune, ma anche questi licenziamenti sono una vergogna anche perchè "giustificati" dalla esternalizzazione del servizio mensa, quindi solo e esclusivamente per fare cassa.
Ancora una volta il sindaco & co. si dimostrano più sensibili al vil denaro piuttosto che al bene comune ed in questo caso al futuro di alcune persone che improvvisamente, causa loro, si trovano senza lavoro.

A dire il vero sulla questione delle cooperative sarebbe meglio approfondire. Ad esempio sarebbe meglio capire la qualità della gestione e la capacità ed il progetto di chi finora le ha dirette. Questo è un nodo cruciale che potrebbe far capire finalmente molte cose. Spero che le rappresentanze sindacali riescano a fare luce e chiarezza, e non attendano inermi fino a che l'ultimo dipendente delle cooperative falconaresi perderà il posto di lavoro.

Ma come al solito a rimetterci sono sempre e solo i più deboli. Grazie Sindaco.

martedì 21 luglio 2009

LA PROPAGANDA SPACCIATA PER INFORMAZIONE

Ho ricevuto via posta il numero di luglio della rivista "In Falco". Il giornale è distribuito gratuitamente alle famiglie e agli operatori economici di Falconara. Il direttore è il Sindaco Goffredo Brandoni, il direttore responsabile Giuseppe Giannini. Insomma è arrivato il giornalino dell'Amministrazione comunale che come dice il sottotitolo dovrebbe fornire "informazioni, notizie, avvenimenti della comunità falconarese". Una nota all'interno chiarisce che "anche questa edizione e stata realizzata a costo zero per l'amministrazione, grazie alla generosa collaborazione di sponsor privati".

Ho sfogliato il giornale è ho notato che gli avvenimenti e le notizie pubblicate sono semplicemente degli articoli che propagandano le azioni del sindaco e della sua giunta. Certo niente di illegale, ma se l'obiettivo del giornale era quella di dare informazioni degli avvenimenti della comunità, allora è chiaro che in questo caso è mancato un ingrediente fondamentale per rendere la lettura più interessante.

Chi ha ricevuto il giornalino avrà infatti notato che non ci sono dichiarazioni, o considerazioni di forze politiche dell'opposizione, e nemmeno ci sono brani che riportano gli interventi delle numerose associazioni che operano in città.

Insomma una operazione propagandistica dal sapore retrò. Gli articoli si limitano a dare notizia delle varie iniziative dell'amministrazione comunale senza dare spazio ad eventuali dissensi, o peggio ignorando notizie di altri avvenimenti accaduti in città.

In molte città d'Italia vengono distribuiti giornalini comunali, è naturale che chi amministra la città cerca di far apprezzare ai cittadini le cose fatte, ma raramente non si mette a disposizione una pagina per il contradditorio, in questo caso mi sembra che si voglia impedire il democratico diritto di critica.

Ora però vorrei capire se "In Falco" è realmente un giornale comunale. Se lo è, o aspira a diventarlo, anche se finanziato da generosi sponsor, la comunità falconarese credo che abbia il diritto e la curiosità di ascoltare l'altra campana di tutte le forze politiche e delle realtà sociali che operano in città, credo anche che la comunità falconarese non possa accontentarsi di vedere le foto del sindaco intento ad operare a 360°.

Altrimenti ci troveremmo purtroppo di fronte al triste tentativo di riproposizione della propaganda di regime come ai tempi del cinegiornale prodotto dall'Istituto LUCE tra il 1927 e il 1945.

mercoledì 15 luglio 2009

IL PROGRAMMA ELETTORALE DEL PDL A DISPENSE. # 2°

Per rinfrescare la memoria dei falconaresi, elettori o meno del sindaco Brandoni, ripercorreremo punto per punto lo scarno programma elettorale del popolo delle libertà. Così, tanto per verificare se le promesse hanno dato spazio ai fatti.
A più di un anno mi sembra interessante confrontare le parole con la realtà.
Quello che leggete di seguito è tratto dal programma del pdl depositato in Comune. Non vi annoierò per molto, considerando che l'intero programma è sintetizzato in sole 814 parole.

Oggi pubblico una delle parti più sentite dal Sindaco e dalla sua Giunta, infatti il secondo punto si occupa di sicurezza. Considerando gli annunci ad alto effetto mediatico su questo delicato tema ci si aspetterebbe un programma dettagliato. Invece tutto è condensato nelle seguenti poche righe, che non spiegano le idee e la politica che si intende percorrere.

Punto 2
ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA
Per ordine pubblico e sicurezza intendiamo una maggiore concertazione con le Forze dell’Ordine con un miglior monitoraggio del territorio al fine di fronteggiare la criminalità diffusa in forte crescita in alcuni quartieri cittadini prevedendo un progressivo aumento delle risorse.
Ci si propone di potenziare la figura del vigile di quartiere oltre ad una mirata installazione dei sistemi di sicurezza nei pubblici servizi.

Era il secondo punto del programma Brandoni. Quanto secondo voi è stato realizzato? Spazio ai commenti se volete.

sabato 11 luglio 2009

COME LE BESTIE

VIA IL CAMPO NOMADI, ARRIVANO CANILE E GATTILE A FALCONARA

Così ha titolato il Corriere Adriatico ieri sulla notizia di sgombero del campo nomadi di via delle Caserme di Falconara.
Un titolo scandaloso, secondo me, irriguardoso e cinico.
L'articolo riportava l'imminente chiusura del campo nomadi da parte del sindaco Brandoni. Ora a parte che non si capisce bene dove quelle persone andranno ad abitare, mi chiedo chi è il responsabile di quel titolo che denota come minimo insensibilità nei confronti degli essere umani, i quali vengono equiparati ai cani e ai gatti.
Anzi peggio visto che nell'articolo si legge che "il Comune dopo una adeguata bonifica provvederà alla costruzione di un canile".
Se articoli o peggio titoli con questa impostazione passano inosservati ai più, io credo che ci sia veramente da preoccuparsi. Se invece si tratta di un disguido lessicale, allora mi aspetto le scuse del responsabile.

domenica 5 luglio 2009

IL CACCIATORE DI AQUILONI

Molti avranno letto il libro di Khaled Hosseini Il Cacciatore di Aquiloni. Un bellissimo romanzo da cui è stato tratto anche un film che racconta in maniera diretta ed emozionante la vita delle persone che abitano a Kabul in Afghanistan, dove la violenta repressione talebana le costringe ad un regime di prigionia dove è tutto vietato, perfino far volare gli aquiloni. Se non lo avete ancora letto ve lo consiglio caldamente.

Ma non è di libri che voglio parlare oggi. Ho solo preso lo spunto dal titolo di questo romanzo perchè ho scoperto che anche altri sono impauriti dal messaggio di libertà che evoca un aquilone in volo e non solo nel violento e illiberale regime talebano.

La nostra cara città, sta diventando sempre più una città intollerante, ricorderete che non tanto tempo fa ho avuto modo di raccontare di alcune ordinanze molti discutili nei confronti dei più deboli.
Ora sembra che il sindaco voglia mettere dei veti ad iniziative a lui sgradite appoggiato immagino dai suoi assessori e consiglieri.

Entrando nello specifico, sembra che il sindaco abbia vietato l'utilizzo di uno spazio nel tratto di spiaggia libera di Falconara Marittima, richiesto da alcune associazioni che volevano dare informazione sui rischi per la salute dei cittadini falconaresi a causa dell'alto tasso di inquinamento e per la raccolta di firme della petizione popolare partita già alcuni mesi per chiedere di non costruire nuove mega centrali elettriche nel nostro territorio.
Leggendo i regolamenti scopriamo che non esiste un codice o un articolo che vietano questo tipo di iniziative, anzi lo statuto comunale art. 14 prevede proprio il contrario.

Si richiedeva un piccolo spazio nel tratto di spiaggia libera per una giornata in cui montare un gazebo e fornire informazioni ai bagnanti con un simbolico volo degli aquiloni.
Proprio quegli aquiloni che i talebani afgani considerano pericolosi. Chissà forse c'è il timore che un inoffensivo aquilone possa far ragionare le persone su questioni che le riguardano. Forse si vuole evitare la discussione e l'approfondimento su temi che una seria amministrazione comunale non dovrebbe limitare ma al contrario stimolare.

Nonostante tutto in Afghanistan gli aquiloni hanno ripreso a volare anche se con difficoltà.
E a Falconara?