Ho aspettato un po’ di tempo prima di scrivere qualcosa sul passato consiglio comunale del 3 novembre scorso. Avevo bisogno di metabolizzare la quantità di opinioni, di dichiarazioni, che si sono espresse in quel contesto.
Punto focale naturalmente è la situazione finanziaria, che giorno dopo giorno appare sempre più complessa, la mia impressione è che difficilmente ne verremo fuori. Infatti quando sembra di riuscire in qualche modo a far quadrare i conti almeno per il 2007, subito si scopre un’altra magagna che ci fa ripiombare da punto a capo.
Cercherò di fare considerazioni per quanto possibile in ordine cronologico, quindi torno al 3 novembre per cercare di ricreare l’atmosfera che si respirava in quel consiglio comunale. La giunta e i consiglieri sono stati accolti dalla protesta peraltro molto corretta dei lavoratori precari del comune di Falconara e delle varie società e cooperative collegate, i quali per sottolineare la loro legittima preoccupazione di non vedersi rinnovare i contratti di lavoro, hanno piazzato all’ingresso e all’interno della sala del consiglio molte sagome umane cartonate, a rappresentare la loro condizione di “lavoratori invisibili”. Per il risanamento del bilancio ovviamente sono previsti molti tagli, e tra questi anche quelli del personale.
Il consiglio entra nel vivo con una relazione del vice sindaco e assessore al bilancio Piccinini con la quale illustra la situazione e la necessaria “cura da cavallo” per cercare di equilibrare il bilancio. Quindi viene illustrata la necessità di aumentare alcune tasse e tariffe come ICI e Trsu, nonchè di razionalizzare tutti i costi e provvedere alla vendita di immobili di proprietà comunale e di disdire tutti gli i locali in affitto considerati non essenziali.
Inizia la discussione e partono gli interventi dei vari consiglieri comunali. Voglio segnalare quello dell’ex sindaco Giancarlo Carletti ora consigliere di minoranza. Sembra incredibile che ad un passo dal dissesto egli continui a sostenere la giustezza della politica delle spese incontrollate ed esagerate per le attività culturali attraverso mutui che ora sono la causa principale dell’indebitamento comunale. È incredibile anche abbia sorvolato sul problema dei debiti fuori bilancio che pesano per alcuni milioni di euro. L’ex sindaco ha dichiarato che i partiti che lo hanno sostenuto nelle sue due amministrazioni sapevano tutto. Carletti per la verità nonostante i numerosi inviti a discutere delle varie azioni di governo della città con gli organi direttivi del partito dei DS di Falconara, in tutti gli anni trascorsi non si è mai fatto vedere, non si è mai degnato di confrontarsi con il suo partito di riferimento, e condividere le sue idee per la città. Forse l’ex sindaco confonde i frequenti incontri conviviali serali (sembra a spese dei cittadini) con alcune persone fidate, e la dialettica politica nelle sedi ufficiali.
Alla domanda precisa: come evitare il dissesto posta al professor Carletti da alcuni consiglieri, basta andare a leggere una intervista al Corriere Adriatico pubblicata sul blog http://listacarletti.blogspot.com/ dell’ex assessore Fausto Api durante la recente campagna elettorale che qui trascrivo letteralmente: problemi risorse economiche. Qualche idea originale per ovviare alla diminuzione di trasferimenti?
Spero in un ripensamento del governo Prodi sui tagli agli Enti locali. Altrimenti a subire la conseguente riduzione dei servizi sono i cittadini. Quanto al reperimento di risorse, occorre coinvolgere tutte le realtà produttive (imprese, professionisti) che beneficeranno dallo sviluppo della città e del territorio. E’ il concetto della “partecipazione sociale” sviluppabile con Fondazioni ed enti misti in grado di attrarre risorse per finanziare sociale (anziani, handicap, minori), cultura (teatro, musica, arte) e strutture (parcheggi e riqualificazione urbana).
Questa è stata l’unica preoccupazione, dunque le conseguenze che subiranno i cittadini sono causa del governo Prodi e non della scellerata politica debitoria di almeno cinque anni di amministrazione.
Vorrei passare a segnalare l’intervento del consigliere Baldassarri il quale cerca di farsi una nuova verginità politica attaccando tout-court Ds e Margherita senza ricordare che lui stesso è stato assessore nella Giunta Carletti per ben 7 anni quindi anche lui responsabile.
Purtroppo sento imbarazzo per me e per il mio partito, i DS, perchè effettivamente come minimo siamo colpevoli di non aver controllato e di non aver capito in tempo la situazione. Credo che una profonda autocritica nel partito debba essere fatta, ci permetterebbe di superare questa grave difficoltà, e di riprendere il percorso politico senza impacci.
In ultimo voglio segnalare che nel frattempo la situazione economica del comune è ulteriormente peggiorata a causa della società di servizi partecipata CAM che a fronte di un bilancio dichiarato in attivo è risultato in passivo di oltre 2.5 milioni di euro secondo il documento redatto dalla società di controllo kpmg. Ora i conti del Comune sono setacciati dalla Guardia di Finanza inviata dalla Corte dei Conti.
Infine una considerazione sulla situazione dei precari, ho letto attraverso il loro blog delusione e rabbia per un futuro che non appare al momento positivo, capisco la loro ira, non credo però che si debba incolpare gli attuali amministratori per questo stato di cose, ma nemmeno esaltare l’operato dell’ex sindaco visto che molti lo ringraziano per aver dato loro un posto di lavoro senza capire che ora lo stanno perdendo proprio a causa di troppe assunzioni facili.
Durante l’ultimo Consiglio comunale vari consiglieri io compreso si sono cimentati in alcune citazioni, adesso vorrei concludere con una frase famosa non molto ottimista ma credo aderente alla situazione che stiamo vivendo, è di Gino Bartali "...gli è tutto sbagliato, tutto da rifare...".
Punto focale naturalmente è la situazione finanziaria, che giorno dopo giorno appare sempre più complessa, la mia impressione è che difficilmente ne verremo fuori. Infatti quando sembra di riuscire in qualche modo a far quadrare i conti almeno per il 2007, subito si scopre un’altra magagna che ci fa ripiombare da punto a capo.
Cercherò di fare considerazioni per quanto possibile in ordine cronologico, quindi torno al 3 novembre per cercare di ricreare l’atmosfera che si respirava in quel consiglio comunale. La giunta e i consiglieri sono stati accolti dalla protesta peraltro molto corretta dei lavoratori precari del comune di Falconara e delle varie società e cooperative collegate, i quali per sottolineare la loro legittima preoccupazione di non vedersi rinnovare i contratti di lavoro, hanno piazzato all’ingresso e all’interno della sala del consiglio molte sagome umane cartonate, a rappresentare la loro condizione di “lavoratori invisibili”. Per il risanamento del bilancio ovviamente sono previsti molti tagli, e tra questi anche quelli del personale.
Il consiglio entra nel vivo con una relazione del vice sindaco e assessore al bilancio Piccinini con la quale illustra la situazione e la necessaria “cura da cavallo” per cercare di equilibrare il bilancio. Quindi viene illustrata la necessità di aumentare alcune tasse e tariffe come ICI e Trsu, nonchè di razionalizzare tutti i costi e provvedere alla vendita di immobili di proprietà comunale e di disdire tutti gli i locali in affitto considerati non essenziali.
Inizia la discussione e partono gli interventi dei vari consiglieri comunali. Voglio segnalare quello dell’ex sindaco Giancarlo Carletti ora consigliere di minoranza. Sembra incredibile che ad un passo dal dissesto egli continui a sostenere la giustezza della politica delle spese incontrollate ed esagerate per le attività culturali attraverso mutui che ora sono la causa principale dell’indebitamento comunale. È incredibile anche abbia sorvolato sul problema dei debiti fuori bilancio che pesano per alcuni milioni di euro. L’ex sindaco ha dichiarato che i partiti che lo hanno sostenuto nelle sue due amministrazioni sapevano tutto. Carletti per la verità nonostante i numerosi inviti a discutere delle varie azioni di governo della città con gli organi direttivi del partito dei DS di Falconara, in tutti gli anni trascorsi non si è mai fatto vedere, non si è mai degnato di confrontarsi con il suo partito di riferimento, e condividere le sue idee per la città. Forse l’ex sindaco confonde i frequenti incontri conviviali serali (sembra a spese dei cittadini) con alcune persone fidate, e la dialettica politica nelle sedi ufficiali.
Alla domanda precisa: come evitare il dissesto posta al professor Carletti da alcuni consiglieri, basta andare a leggere una intervista al Corriere Adriatico pubblicata sul blog http://listacarletti.blogspot.com/ dell’ex assessore Fausto Api durante la recente campagna elettorale che qui trascrivo letteralmente: problemi risorse economiche. Qualche idea originale per ovviare alla diminuzione di trasferimenti?
Spero in un ripensamento del governo Prodi sui tagli agli Enti locali. Altrimenti a subire la conseguente riduzione dei servizi sono i cittadini. Quanto al reperimento di risorse, occorre coinvolgere tutte le realtà produttive (imprese, professionisti) che beneficeranno dallo sviluppo della città e del territorio. E’ il concetto della “partecipazione sociale” sviluppabile con Fondazioni ed enti misti in grado di attrarre risorse per finanziare sociale (anziani, handicap, minori), cultura (teatro, musica, arte) e strutture (parcheggi e riqualificazione urbana).
Questa è stata l’unica preoccupazione, dunque le conseguenze che subiranno i cittadini sono causa del governo Prodi e non della scellerata politica debitoria di almeno cinque anni di amministrazione.
Vorrei passare a segnalare l’intervento del consigliere Baldassarri il quale cerca di farsi una nuova verginità politica attaccando tout-court Ds e Margherita senza ricordare che lui stesso è stato assessore nella Giunta Carletti per ben 7 anni quindi anche lui responsabile.
Purtroppo sento imbarazzo per me e per il mio partito, i DS, perchè effettivamente come minimo siamo colpevoli di non aver controllato e di non aver capito in tempo la situazione. Credo che una profonda autocritica nel partito debba essere fatta, ci permetterebbe di superare questa grave difficoltà, e di riprendere il percorso politico senza impacci.
In ultimo voglio segnalare che nel frattempo la situazione economica del comune è ulteriormente peggiorata a causa della società di servizi partecipata CAM che a fronte di un bilancio dichiarato in attivo è risultato in passivo di oltre 2.5 milioni di euro secondo il documento redatto dalla società di controllo kpmg. Ora i conti del Comune sono setacciati dalla Guardia di Finanza inviata dalla Corte dei Conti.
Infine una considerazione sulla situazione dei precari, ho letto attraverso il loro blog delusione e rabbia per un futuro che non appare al momento positivo, capisco la loro ira, non credo però che si debba incolpare gli attuali amministratori per questo stato di cose, ma nemmeno esaltare l’operato dell’ex sindaco visto che molti lo ringraziano per aver dato loro un posto di lavoro senza capire che ora lo stanno perdendo proprio a causa di troppe assunzioni facili.
Durante l’ultimo Consiglio comunale vari consiglieri io compreso si sono cimentati in alcune citazioni, adesso vorrei concludere con una frase famosa non molto ottimista ma credo aderente alla situazione che stiamo vivendo, è di Gino Bartali "...gli è tutto sbagliato, tutto da rifare...".
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