martedì 30 gennaio 2007

QUADRILATERO: ORDINE DEL GIORNO VOTATO IN CONSIGLIO IL 29 GENNAIO 2007 E DOCUMENTO UNITARIO RELATIVO

TESTO ORDINE DEL GIORNO VOTATO DAL CONSIGLIO COMUNALE IL 29.1.2007 RIQUARDANTE LA QUESTIONE QUADRILATERO.

Il Consiglio comunale
visto l’ordine del giorno approvato nella seduta consiliare del 28/12/2006 con il quale, in riferimento alla proposta di deliberazione “Progetto quadrilatero Marche Umbria Revoca Delibere del Consiglio comunale n° 116 e 117 del 28.11.2005” si impegnava ad adottare le suddette deliberazioni nel prossimo Consiglio comunale, dichiarando al più ampia disponibilità a valutare i contributi che nel frattempo sarebbero pervenuti

Atteso che nel corso dell’ incontro tra il Sindaco Recanatini ed il Presidente della Regione Marche Spacca, svoltosi nei giorni scorsi, il Comune di Falconara M.ma ha ribadito che i contenuti delle richiamate deliberazioni

- sottraggono le prerogative nell’ ente nella gestione del territorio comunale non consentendo di prevedere per l’Area Leader interessata dal progetto Quadrilatero una riduzione delle superfici e dei volumi previsti ed una progettazione più confacente alla valorizzazione dell’attività aeroportuale;

- sottraggono all’ Ente, con l’obbligo del Comune di versare gli oneri di urbanizzazione ed il tributo ICI alla Società Quadrilatero, risorse finanziarie indispensabili per la propria attività.

Preso atto che nel corso dell’ incontro il Presidente della Regione, condividendo molte delle osservazioni del Comune ha dato la propria disponibilità a procedere alla sottoscrizione di un apposito protocollo d’ intesa tra Regione Marche e Comune;
un Protocollo che impegni il rappresentante che la Regione Marche designerà per il nuovo Consiglio d’ Amministrazione della Società Quadrilatero a richiedere il rapido avvio di un confronto con i soggetti interessati, per far si che il Comune di Falconara M.ma non revochi l’ adesione al progetto Quadrilatero.

Tutto ciò premesso

Il Consiglio comunale decide di non procedere alla votazione del punto all’ ordine del giorno “Progetto quadrilatero Marche Umbria Revoca Delibere del Consiglio comunale n° 116 e 117 del 28.11.2005” e da mandato al Sindaco di procedere nel confronto con la Regione Marche impegnandolo a sottoporre al Consiglio comunale entro il termine utile e comunque prima dell’ approvazione del Bilancio preventivo 2007 la proposta di protocollo d’ intesa.


DOCUMENTO UNITARIO RELATIVO A O.D.G. QUADRILATERO

I Consiglieri comunali presentatari dell’ Ordine del Giorno in discussione pur rimanendo critici riguardo al “Progetto Quadrilatero” dichiarano quanto segue :
L’apertura di credito al futuro Protocollo d’ intesa tra Regione e Comune resta secondo noi finalizzato ad una significativa discontinuità tra il progetto originario (Area Leader di Castelferretti-Aeroporto) e ciò che gli enti sapranno produrre rispettando le prescrizioni condivise che dovranno portare ad un controllo quali-quantitativo delle opere previste nel territorio e nel contempo al recupero delle risorse oggi espropriate al Comune dalla formula Quadrilatero. Il senso di responsabilità che ci impone di fornire risposte unitarie e condivise alla città ci consente un’ analisi senza condizionamenti ma nel contempo determinata alle legittime ragioni della comunità e del suo territorio.
Siamo quindi disponibili ad approfondire la discussione sul Protocollo d’ intesa portando il nostro contributo coerente con le esigenze della città, auspicando che su queste posizioni si trovi unita tutta la maggioranza.

Badialetti Sergio (Verdi per la Pace)
Cinti Carla (Rifondazione Comunista)
Luccarini Lucia (Democratici di Sinistra)
Montironi Renato (Rifondazione Comunista)
Paolinelli Claudio (Democratici di Sinistra)
Richter Mario (Comunisti Italiani)
Stacchietti Paola (Democratici di Sinistra)

I COLPI DI SCENA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 29 GENNAIO 2007

Nel Consiglio Comunale di ieri 29 gennaio si è consumata una delle peggiori scene che mai si sono viste a Falconara. Ma andiamo per ordine.

I punti all'ordine del giorno li potete leggere un paio di post più giù. La sala consiliare era abbastanza numerosa, vista la presenza tra gli altri anche dei lavoratori precari con le loro sagome cartonate, simbolo ormai della protesta cittadina.

Poco dopo l'inizio del Consiglio, l'arrivo di un gruppo di cittadini che intendevano protestare contro la Quadrilatero, ha provocato l'interruzione della seduta su ordine del Presidente del Consiglio Salustri. La presenza di uno striscione con uno slogan contro la Quadrilatero ha provocato l'intervento dei Carabinieri per la rimozione. Fortunatamente solo la mediazione del vice sindaco Piccinini, il quale ha garantito nella città una serie di incontri pubblici con la cittadinanza, tra l'altro già previste, ottiene la rimozione dello striscione e delle sagome e il riavvio del Consiglio.

Questo inizio non poteva far prevedere quanto è successo dopo. Infatti al punto riguardante la revoca della carica di Consigliere per assenze ingiustificate del Consigliere Carletti, l'intervento del Consigliere Giorgini (lista Carletti) e del Consigliere Ciccioli (AN), hanno evidenziato alcune presunte irregolarità, tanto da chiedere il rinvio del punto all'ordine del giorno. Anche le forze di maggioranza (PRC, VERDI, DS) di fronte a questi dubbi hanno chiesto di rinviare la revoca.

A questo punto altro colpo di scena il Presidente del Consiglio forse intenzionato a non rinviare il punto, sospende la seduta per un chiarimento con i consiglieri di maggioranza, i quali comunque ribadiscono la volontà di non votare la revoca al consigliere Carletti.

Nel mio intervento su questo argomento, ho voluto sottolineare la necessità di garanzia verso qualunque consigliere, ho voluto anche esprimere il mio personale rammarico per le assenze del Prof Carletti, che invece vorrei vedere sempre in Consiglio per confrontarmi direttamente con lui e ascoltare le sue istanze.

La seduta riprende e il punto riguardante Carletti viene votato e con la maggioranza dei voti tranne 2 voti Carletti rimane Consigliere in carica quindi sfuma l'entrata nel Consiglio comunale di Giacchetta.

Adesso per capire bene occorre fare un passo che ci riporta indietro di un paio di giorni. Sui giornali locali sempre con più insistenza arrivavano notizie che a seguito della revoca della nomina di Consigliere a Carletti, il successore Alessandro Giacchetta, numero due tra gli eletti nella Lista Carletti, sarebbe passato nelle file della Margherita e quindi dall'opposizione alla maggioranza. Forse è questa la causa del nervosismo del Partito del Presidente Salustri e della Margherita?

Il passaggio da un gruppo consiliare ad un altro è pienamente legittimo, in questo caso, però, avrebbe provovato dei problemi all'interno della maggioranza. Infatti Giacchetta iscritto Ds, nella passata amministrazione faceva parte del gruppo consiliare dei Democratici di Sinistra. Durante l'ultima campagna elettorale i DS hanno espulso dal partito Giacchetta insieme ad altri compagni, Carletti incluso, perchè si sono candidati con una lista che era in competizione con la coalizione dell'Unione che sosteneva il Sindaco Recanatini , espressione della Margherita.

Io credo che il passaggio di Giacchetta nelle file della Margherita non poteva che essere considerato come una offesa grave nei confronti dei DS.


Dopo tutte queste vicende, il punto riguardante la revoca delle delibere comunale sull'adesione alla Quadrilatero, non doveva suscitare particolari emozioni, anche perchè sull'argomento tutta la maggioranza aveva abbondantemente discusso e aveva trovato una mediazione che soddisfaceva tutti, ma colpo di scena, la seduta viene di nuovo sospesa per improvvisi ripensamenti.

Dopo una animata discussione tra i consiglieri di maggioranza e giunta, finalmente viene presentato un nuovo ordine del giorno letto dal vice sindaco Piccinini, quello presentato dai consiglieri dei DS (3), Verdi, PRC, PDCI, viene ritirato con un intervento di Badialetti (verdi) sottoscritto da tutti gli altri.

Unico dato positivo, il consiglio comunale ha votato un regolamento per l'assegnazione provvisoria di alloggi destinati a situazioni di emergenza. Con questo atto si garantisce realmente maggiore trasparenza ed equità.

Certo che ieri non abbiamo dato una bella immagine. Credo che quanto successo sia tema di analisi e discussione in una spero prossima riunione di tutti i partiti di maggioranza.

sabato 27 gennaio 2007

GIORNO DELLA MEMORIA

Ricordare la Shoah, lo sterminio di sei milioni di ebrei attuato dalla Germania nazista. Oggi è il giorno della memoria, per non dimenticare e soprattutto per far conoscere ai più giovani fino a che punto può arrivare l'odio e la violenza.

Trascrivo un piccolo passo dal libro di Primo Levi "Se questo è un uomo".

Per non dimenticare:

... 26 gennaio 1945. Noi giacevamo in un mondo di morti e di larve. L'ultima traccia di civiltà era sparita intorno a noi e dentro di noi. L'opera di bestializzazione, intrapresa dai tedeschi trionfanti, era stata portata a compimento dai tedeschi disfatti.

E'uomo chi uccide, è uomo chi fa o subisce ingiustizie; non è uomo chi, perso ogni ritegno, divide il letto con un cadavere. Chi ha atteso che il suo vicino finisse di morire per togliergli un quarto di pane, è, pur senza sua colpa, più lontano dal modello dell'uomo pensante...
...Parte del nostro esistere ha sede nelle anime di chi ha vissuto giorni in cui l'uomo è stato una cosa agli occhi di un uomo.

http://www.ucei.it/giornodellamemoria/index2.htm

venerdì 26 gennaio 2007

CONVOCAZIONE CONSIGLIO COMUNALE DEL 29 GENNAIO 2007

Convocazione Urgente Consiglio Comunale
presso la sala convegni del castello di Falconara Alta il giorno Lunedì 29 Gennaio 2007 alle ore 15,00
per discutere il seguente Ordine del Giorno:

1. COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
2. COMUNICAZIONI DEL SINDACO
3. CONSIGLIERE COMUNALE CARLETTI GIANCARLO - DECADENZA AI SENSI DELL’ ART. 34 DELLO STATUTO COMUNALE
4. SURROGA CONSIGLIERE COMUNALE CARLETTI GIANCARLO
5. INTERROGAZIONI
A) INTERROGAZIONE SCRITTA E ORALE - STATO DI DEGRADO VIE DI CASTELFERRETTI – PROPOSTA DAL GRUPPO “RIFONDAZIONE COMUNISTA”
B) INTERROGAZIONE SCRITTA E ORALE - UNITA' OPERATIVA PROGETTI SPECIALI "GESTIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO” – PROPOSTA DAL CONSIGLIERE BADIALETTI (VERDI PER LA PACE)
C) INTERROGAZIONE SCRITTA E ORALE - RIASSUNZIONE DEI LAVORATORI PRECARI - PROPOSTA DAL GRUPPO “ALLEANZA NAZIONALE”
6. APPROVAZIONE VERBALI DEL CONSIGLIO COMUNALE – SEDUTA DEL 03/11/06 (ESTRATTO DAL N. 76 AL N. 83), DEL 27/11/06 (ESTRATTO DAL N. 84 AL N. 97) E DEL 30/11/06 (ESTRATTO DAL N. 98 AL N. 110)
7. COMUNICAZIONE BILANCIO DI PREVISIONE E PEG ESERCIZIO 2006 - PRELEVAMENTO DAL FONDO DI RISERVA (1)
8. PROGETTO QUADRILATERO MARCHE – UMBRIA – REVOCA DELIBERE DEL CONSIGLIO COMUNALE NN. 116 E 117 DEL 28/11/2005 (PROPOSTO DAI CONSIGLIERI MONTIRONI, CINTI, PAOLINELLI, LUCCARINI, BADIALETTI, STACCHIETTI, RICHTER)
9. REGOLAMENTO PER L’ASSEGNAZIONE PROVVISORIA DI ALLOGGI DESTINATI A SITUAZIONI DI EMERGENZA
10. MOZIONE SULL' AUMENTO DELLE TASSE E TARIFFE - PROPOSTA DAI GRUPPI "FORZA ITALIA”, “ALLEANZA NAZIONALE”, “UNIONE DEMOCRATICI DI CENTRO” E DALLA LISTA “FALCONARA NEL CUORE”

mercoledì 17 gennaio 2007

LE ACCISE AI COMUNI SEDI DI RAFFINERIE

Ho già scritto sulla importanza per Falconara Marittima di ottenere le accise riconosciute dalla Finanziaria 2001 all'Art. 113 e mai applicato.

Riconoscere ai Comuni che "ospitano sul proprio territorio impianti di raffinazione petrolifera , oltre a legittimare un diritto, significa dare risorse economiche per attuare quello sviluppo ecocompatibile tanto citato e auspicato in questi giorni dal Governo Prodi.

Sul Corriere Adriatico di oggi appare una nota su questo argomento del Presidente della Provincia di Ancona Enzo Giancarli, il quale ha chiesto al Ministro dell’economia e delle finanze Tommaso Padoa Schioppa maggiori notizie sulla questione portata al tavolo della Conferenza unificata nel novembre scorso.

Ottenere le accise per Falconara in questo momento potrebbe essere determinante per uscire definitivamente dalla grave situazione finanziaria in cui versa il nostro Comune, quindi secondo me, anche se esistono solo flebili possibilità, è dovere del Sindaco Recanatini, della Giunta Comunale, del Consiglio comunale, di tutti i Partiti politici, attivarsi in tutti i modi possibili, coinvolgendo i Parlamentari, La Regione Marche e la Provincia per raggiungere l'obiettivo.

leggi l'Art. 113 http://notiziedalcastellodifalconara.blogspot.com/2006/10/lart-113-in-soccorso-del-bilancio.html

martedì 16 gennaio 2007

M'ILLUMINO DI MENO 2007


M’ILLUMINO DI MENO 2007
Giornata Internazionale del Risparmio Energetico


Per il terzo anno consecutivo Caterpillar lancia per il 16 febbraio 2007 M’illumino di meno, la giornata nazionale del risparmio energetico, quest’anno diventata internazionale.

Dopo il successo delle passate edizioni Massimo Cirri e Filippo Solibello chiederanno nuovamente agli ascoltatori di dimostrare come il risparmio sia una possibilità concreta e reale a cui attingere oggi stesso per superare i problemi energetici che assillano il nostro paese e gran parte delle nazioni del pianeta.

L’invito rivolto a tutti è quello di spegnere le luci e tutti i dispositivi elettrici non indispensabili il 16 febbraio 2007 alle ore 18.

Semplici cittadini, scuole, aziende, musei, gruppi multinazionali, astrofili, società sportive, gruppi scout, istituzioni, associazioni di volontariato, università, cral aziendali, negozianti e artigiani uniti per diminuire i consumi in eccesso e mostrare all’opinione pubblica come un altro utilizzo dell’energia sia possibile.

In particolare, moltissimi ristoranti organizzeranno cene a lume di candela, mentre le amministrazioni locali forniranno il colpo d’occhio più spettacolare all’iniziativa effettuando spegnimenti simbolici delle grandi piazze italiane e dei monumenti più importanti (negli anni scorsi ad esempio l’Arena di Verona, il Duomo di Milano, la Mole Antonelliana di Torino, Palazzo Vecchio a Firenze, le piazze di Catania, Bari, Bologna, Palermo e tante altre).

Nelle due precedenti edizioni M’illumino di meno ha contagiato centinaia di migliaia di persone impegnate in una allegra e coinvolgente gara etica di buone pratiche ambientali. Lo scorso anno si risparmiò, nella sola ora e mezza di durata della trasmissione, l’equivalente del consumo medio quotidiano di una regione come l’Umbria.

La campagna di M'illumino di meno inizierà il 15 gennaio e si protrarrà per un mese fino al 16 febbraio (anniversario dell’entrata in vigore del protocollo di Kyoto).

Caterpillar racconterà giorno per giorno le iniziative più originali, la preparazione delle piazze e dei comuni in Italia e all’estero, le idee più innovative di chi propone soluzioni per abbattere il grafico dei consumi energetici.

Quest’anno l’iniziativa è patrocinata dal Ministero dell’Ambiente e dal Ministero delle Politiche Agricole.

e-mail: caterpillar@rai.it

http://www.radio.rai.it/radio2/caterueb2005/index.cfm

lunedì 15 gennaio 2007

CARA QUADRILATERO, ANZI CARISSIMA

Prima o poi il Consiglio comunale di Falconara Marittima dovrà decidere se restare nella Quadrilatero Marche Umbria Spa o revocare le delibere del novembre 2005 e quindi sfilarsi da un accordo che secondo me soffocherà la città, in termini economici e urbanistici. Speriamo di decidere presto.

Siamo in attesa di importanti novità da parte della Regione Marche e da parte della dirigenza della Quadrilatero. In sostanza l'amministrazione comunale chiede per aderire, che l'ICI e gli oneri di urbanizzazione rimangano nelle casse comunali, in più il Comune vuole mantenere il controllo urbanistico del territorio interessato. Per chi non lo sapesse in caso di adesione al progetto Quadrilatero, secondo le regole vigenti, il Comune di Falconara dovrà versare per 30 anni gli introiti derivati dall'ICI del territorio individuato come Area Leader, non incasserà gli oneri di urbanizzazione, (stiamo parlando in totale di decine di milioni di euro) e perderà ogni tipo di controllo di tipo urbanistico su quell'area.

Tre punti fondamentali della Legge Obiettivo sui quali si fonda la Società privata Quadrilatero spa.

In attesa di novità vi invito a leggere il primo numero dell'anno del settimanale "CARTA" in edicola in questi giorni, potrete leggere un'ampia documentazione degli sprechi per la TAV, gli articoli sono interessanti per capire anche il nostro contesto. Si parla infatti di Legge Obiettivo e di Projet Financing.

Quello economico è solo un aspetto del caso Quadrilatero. Qualcuno accennerà mai ai risvolti ecologici e ambientali? Insomma quanto costerà complessivamente il Progetto Quadrilatero alla comunità falconarese?

mercoledì 10 gennaio 2007

FALCONARA POLO DELLA RICERCA E DELLA PRODUZIONE PER L'ENERGIA RINNOVABILE ED ECOCOMPATIBILE

Il lungo post di oggi vuole stimolare la discussione verso la problematica dell'inquinamento ambientale, della mutazione climatica che stiamo vivendo. L'Italia rischia la desertificazione, entro 20 anni il clima sarà di tipo tropicale, con tutti i problemi che ne deriveranno. Esiste realmente la necessità di avviare un serio programma per raggiungere gli obiettivi indicati dal protocollo di Kyoto, quindi procedere verso il risparmio energetico.

Da molti anni la comunità scientifica lancia l'allarme nella speranza che gli Stati, la politica capiscano l'emergenza ed agiscano di conseguenza.
Quanto leggerete qui di seguito è una mia idea per creare a Falconara un polo di ricerca e produzione per l'energia di fonti rinnovabili di rilevanza nazionale. Tutto ciò dedotto dai vari indirizzi politici legislativi della Regione, dello Stato, dell'Unione europea.

Buona lettura.




Falconara Marittima città della Provincia di Ancona di circa 29.000 abitanti. Dista circa 12 chilometri dal capoluogo Ancona sede di un importante porto commerciale.

Per le sue caratteristiche geografiche e logistiche, il territorio di Falconara è particolarmente strategico, infatti la città situata esattamente al centro dell’Italia ospita un aeroporto, un’uscita autostradale A14, uno scalo ferroviario che collega nord-sud e Roma.

La città ospita nel suo territorio anche una Raffineria petrolifera con all’interno una centrale elettrica IGCC (Integrated Gasification Combined Cycle) di potenza di circa 280 MW
La Capacità di lavorazione del greggio è di 3,9 milioni di tonnellate/anno, la capacità di stoccaggio è di oltre 1.500.000 mc, la capacità di produzione di energia elettrica di 2 miliardi di kWh/anno e assicurano l’autosufficienza energetica della Regione ma non quella elettrica.

Il Pear il Piano Energetico Ambientale Regionale ha tre assi principali e costitutivi
o Risparmio energetico tramite un vasto sistema di azioni diffuse sul territorio dalle campagne di sensibilizzazione all’incentivazione e alla semplicità burocratica
o Impiego delle energie rinnovabili in particolare all’uso dell’energia eolica e delle biomasse
o Ecoefficienza energetica con particolare riferimento ai sistemi distrettuali delle imprese, ad una forte e diffusa azione di innovazione tecnologica e gestionale, alla produzione distribuita di energia elettrica ed energia termica.

In generale il PEAR si ispira alle logiche della riduzione di prelievo di risorse naturali, dell’utilizzo innovativo delle energie rinnovabili, di una forte dose di innovazione tecnologica e gestionale soprattutto nel settore industriale.
Il Piano interviene inoltre sulla necessità di rendere equilibrato al massimo grado il settore energetico regionale agendo soprattutto sul deficit del comparto elettrico per garantire il pieno sostegno allo sviluppo economico e sociale delle Marche.

Il programma di Governo 2006-2011 “per il bene dell’Italia” riguardo all’energia da indicazioni precise per intervenire all’aumento dell’efficienza energetica e allo sviluppo accelerato delle fonti rinnovabili allo scopo di attuare pienamente il protocollo di Kyoto. L’obiettivo è diminuire i consumi dei combustibili fossili favorendo la diminuzione delle emissioni di gas serra. Nel settore elettrico, il programma Prodi indica l’aumento dell’efficienza energetica con la generazione distribuita e la cogenerazione, e con un forte sviluppo delle fonti rinnovabili incentivando l’innovazione.

Sul mix delle fonti l’audizione del Ministro Pier Luigi Bersani 05-07-2006 alla Commissione Attività Produttive. “ È questo un tema assolutamente cruciale. Ci sono delle novità non solo riguardo alle fonti di energia rinnovabili ma anche rispetto ai grandi sistemi di infrastrutturazione che dobbiamo potenziare. Di ciò si deve discutere nel merito: noi siamo gas-dipendenti e dovremo cominciare a sorvegliare questo eccesso di dipendenza. Intanto, però, dobbiamo garantire una sovracapacità di approvvigionamento che ci consenta di avere la sicurezza dell'energia e, possibilmente, anche di ridurre i prezzi. Vi è poi un'operazione che riguarda il risparmio energetico e l'efficienza come linea di politica industriale. Sia quando parliamo di fonti rinnovabili, sia quando parliamo di efficienza energetica stiamo parlando di un altro modo di produrre energia, di risparmiare energia - c'è un margine enorme in questo campo - e di sviluppare filiere industriali italiane, (insieme, naturalmente, a quelle francesi, tedesche, eccetera); dobbiamo considerare questo elemento di nazionalità perché ci sono possibilità che dobbiamo assolutamente valorizzare”.

Dal ddl INDUSTRIA 2015

UNA POLITICA INDUSTRIALE PER TORNARE A COMPETERE
Per rilanciare il sistema produttivo italiano nel futuro si camminerà fondamentalmente su “due gambe”:
Meccanismi di sostegno generalizzati, anche a carattere automatico, per favorire la ricerca, la riduzione dei costi d’impresa, la promozione di investimenti, la crescita dimensionale delle imprese e il riequilibrio territoriale. Sistemi di incentivazione fatti “su misura” per singoli Obiettivi strategici che vengono realizzati individuando aree tecnologico-produttive con forte impatto sullo sviluppo (ad esempio l’efficienza energetica, la mobilità sostenibile e le scienze della vita, ecc…). Le aree tecnologiche saranno definite da un “Documento di programmazione per lo sviluppo”, triennale, a partire dal quale vengono individuati singoli Progetti di Innovazione industriale a cui si candideranno piccole, medie e grandi imprese, Enti di ricerca, Università e sistema finanziario.

Per stimolare imprese, Enti di ricerca, Università e soggetti finanziari privati a partecipare ai singoli Progetti di innovazione industriale, tutte le amministrazioni pubbliche nazionali e locali sono coinvolte nei Progetti e possono contribuire con gli interventi centrali che si strutturano:
- sia in forma classica (attraverso il nuovo Fondo per la competitività);
- sia nel sostegno di nuovi strumenti (il nuovo Fondo per la Finanza d’impresa);
- sia con standardizzazioni normative e ogni altra misura utile.
In particolare, le Regioni, sulla base delle loro vocazioni produttive e delle loro competenze, potranno partecipare e dare il loro contributo ai progetti di rilevo nazionale.
Asse portante dei Progetti è il raccordo inedito tra il ministro dello Sviluppo Economico, il ministro dell’Università e la Ricerca e il ministro dell’Innovazione nella Pubblica amministrazione. Un raccordo che sarà presente in ogni passaggio chiave del cammino che porta alla realizzazione di ogni progetto e che si concretizzerà, sotto il profilo finanziario, attraverso uno stretto coordinamento tra
i Fondi per la ricerca applicata gestiti dal Ministero dell’Università e i Fondi per lo sviluppo gestiti dal ministero dello Sviluppo economico. Fondi che agiranno in modo congiunto per la realizzazione dei progetti.

DUE NUOVI FONDI PER REALIZZARE OBIETTIVI DI INNOVAZIONE INDUSTRIALE E SOSTENERE LO SVILUPPO

NASCE IL FONDO PER LA COMPETITIVITÀ

Il disegno di legge istituisce presso il Ministero dello Sviluppo Economico il Fondo per la competitività e lo sviluppo allo scopo di finanziare sia i Progetti di innovazione industriale, sia gli interventi di sostegno agevolativo alle imprese di competenza del Ministero dello Sviluppo economico.
In questo nuovo Fondo confluiranno le risorse stanziate di anno in anno in finanziaria, le risorse assegnate dal Cipe al Ministero dello Sviluppo economico nell’ambito del riparto del Fondo per le aree sottoutilizzate e il Fondo Unico per gli incentivi che continuerà a finanziare nello stesso modo le leggi esistenti fino all’entrata in vigore dei decreti attuativi di riordino della normativa sulle agevolazioni, ma finanzierà contemporaneamente anche i Progetti di Innovazione industriale.
Alle azioni previste dai Progetti possono anche partecipare le Regioni e le altre amministrazioni ed enti interessati sulla base di specifici accordi e anche conferendo o utilizzando le risorse stanziate nel proprio stato di previsione.
Il Fondo, anche insieme ad altre amministrazioni, provvede a finanziare:
- gli investimenti e le attività delle imprese coinvolti nel Progetto;
- le infrastrutture di diretto supporto ad insediamenti produttivi e ad attività di impresa;
- gli interventi regionali complementari ed integrativi ai progetti;

La nascita di questo nuovo Fondo in cui confluiscono tutti gli strumenti di agevolazione rivoluziona il meccanismo finora esistente in base al quale ad ogni fondo di agevolazione ha corrisposto una forma tecnica di intervento agevolativo. Il Fondo per la competitività consente, invece, di dare agevolazioni alle imprese in modo flessibile, decidendo, di volta in volta, quale agevolazione usare in base a ciò che si ritiene più utile rispetto al Progetto. La Pubblica Amministrazione avrà quindi a disposizione una sorta di “cassetta degli attrezzi” flessibile e funzionale al raggiungimento degli obiettivi da realizzare.

La politica energetica dell’ Unione Europea
Libro verde: una strategia europea per un'energia sostenibile, competitiva e sicura
Con il libro verde, la Commissione desidera dare forma ad una vera politica energetica europea di fronte alle numerose sfide in termini di approvvigionamento e di effetti sulla crescita e sull'ambiente in Europa. L'Unione europea (UE) deve agire rapidamente ed efficacemente in sei settori prioritari per dotarsi di un'energia sostenibile, competitiva e sicura. Il mercato interno, l'efficienza energetica, la ricerca e la politica esterna devono tutti contribuire allo sviluppo di un'Europa dell'energia forte a livello internazionale.


Visti gli indirizzi delle varie istituzioni (Regione, Stato, Unione europea) e della finanziaria 2007, considerando che sulla città di Falconara gravano pesantemente gli effetti che una raffineria abitualmente produce: inquinamento, rischio incidenti, difficoltà nel sviluppare una economia turistica o alternativa a quella dell’industria petrolifera, nasce l’idea di far diventare Falconara, un polo di importanza nazionale della ricerca e innovazione nonchè di produttori, distributori ed installatori del settore delle energie rinnovabili, bioedilizia, risparmio idrico, riscaldamento, cogenerazione. Una idea alla quale possono partecipare anche altri comuni vicini come Chiaravalle, Camerata Picena e Montemarciano, in uno spirito di programmazione d’ambito.

Progetto che può realizzarsi solo se saranno individuati i fondi che Regione, Stato, Unione europea mettono a disposizione, unitamente all’investimento che il comune di Falconara dovrà affrontare anche in forma di agevolazioni fiscali per le aziende che intendono insediarsi nel territorio.



La zona individuata per l’attività di produzione è quella naturale della Zona Artigianale di Via del Consorzio con la possibilità di utilizzare il territorio già individuato nel PRG e dal Progetto Quadrilatero come Zona Leader, quindi anche parte del territorio dei comuni sopra citati.






Le notizie del possibile spostamento della Fiera di Ancona in questa zona, è un valore aggiunto e potrebbe dare frutti positivi sia all’attività della Fiera, sia ai produttori e ai ricercatori del settore di energie rinnovabili. La zona per il Centro studi e ricerche per l’innovazione tecnologica e scientifica del settore potrebbe essere individuata in Località Castelferretti presso Villa Domini, un antica villa del ‘500 e presso la fattoria Donninelli, una buona occasione per valorizzare due complessi architettonici che attualmente sono in disuso e da ristrutturare. Essenziale il coinvolgimento per il settore della ricerca del Politecnico delle Marche, dell’ENEA e del CNR per far diventare Falconara un centro d’eccellenza nella ricerca.





Essenziale anche il coinvolgimento delle associazioni artigiane ed industriali per la selezione di artigiani e industrie interessate al progetto e soggetti finanziari.

I nuovi insediamenti produttivi sorgeranno utilizzando tutte le tecnologia disponibili in ambito edilizio e energetico in pieno rispetto del PEAR al fine di limitare al massimo le emissioni inquinanti, utilizzando la microcogenerazione e il fotovoltaico per non aumentare la richiesta di energia elettrica e termica e quindi per non incidere sul deficit energetico delle Marche.

Realizzare questa idea significa attuare una politica moderna e necessaria per incidere positivamente nella politica energetica e produttiva regionale e nazionale.

L’attività produttiva e la ricerca qualificano il territorio e creano numerosi nuovi posti di lavoro ad alta specializzazione e professionalità.

martedì 9 gennaio 2007

UN TAVOLO PER I "SENZA LAVORO"

Vorrei ringraziare il Corriere Adriatico e soprattutto Marina Minelli, firma del quotidiano che hanno segnalato il mio blog sulle pagine di oggi. Il nome del blog purtroppo non è stato scritto correttamente, ma a causa di questo ho avuto modo di constatare un certo interesse, visto che ha stimolato alcune persone a telefonarmi per conoscerne il nome esatto.

Spero che l'appello fatto agli imprenditori locali riguardo l'emergenza dei "senza lavoro" sia da stimolo anche per la parte politica e istituzionale della città, spero che si cerchi insomma un dialogo tra amministrazione comunale e imprenditoria per provare ad attenuare la pesante situazione della disoccupazione in città. Naturalmente con la massima trasparenza e imparzialità.

domenica 7 gennaio 2007

IMPRENDITORI FALCONARESI, I PRECARI DI FALCONARA SONO UNA RISORSA QUALIFICATA

Come si dice, Epifania tutte le feste se le porta via. Le feste quest’anno a Falconara sono state effettivamente sotto tono, i giornali locali hanno evidenziato la scarsa attività festaiola cittadina, anche se negli anni passati non mi sembra che ci siano stati eventi memorabili.

Comunque è vero, in città si è vissuta una atmosfera triste, per me almeno è stato così.

Un Natale scintillante e allegro avrebbe stonato con il sentimento di molti cittadini che presto troveranno il loro bilancio familiare gravato da nuove tasse, e per alcuni addirittura privato da un reddito visti i mancati rinnovi dei contratti di lavoro, almeno per il momento.

Dunque finite le feste, i problemi rimangono. Il mio pensiero è sempre rivolto a tutti quei lavoratori precari che (in alcuni casi) per anni, hanno lavorato e contribuito fattivamente al buon funzionamento del Comune e delle società ad esso collegate, e che ora tutti insieme vengono messi da parte.

Lasciamo alle spalle tutte le polemiche, ora è necessario provare a risolvere questa emergenza, il comune di Falconara si trova improvvisamente con un notevole incremento della percentuale di disoccupati. Questa nuova situazione rischia con effetto domino di ripercuotersi pericolosamente anche sulle attività commerciali e produttive del nostro territorio. A rimetterci nel tempo non saranno solo le famiglie colpite direttamente ma l’intera comunità.

Al momento le disponibilità finanziarie comunali non prevedono soluzioni brevi e comunque penso che mai più sarà possibile un così alto numero di lavoratori precari nell’organico comunale.

Allora provo a fare una proposta, una comunità che vive la vita cittadina con senso di appartenenza dovrebbe sentire i problemi di alcuni come i propri, e in momento di difficoltà tutti dovrebbero impegnarsi a superarlo.

Mi rivolgo principalmente a quegli imprenditori di industrie, agli artigiani, ai titolari dei centri commerciali, alle banche, agli studi commercialisti, e tutte quelle laboriose attività che operano sul territorio di Falconara, chiedo loro di verificare negli organigrammi aziendali se c’è spazio per alcuni di quei lavoratori di cui scrivevo sopra. Voglio sottolineare che non si tratta di fare un opera di beneficenza, ma di avere la possibilità di assumere, in base alle necessità aziendali, personale in molti casi qualificato e motivato, da impiegare in vari settori, dall’operaio al laureato con specializzazioni. Si potrebbe risolvere almeno in parte il problema improvviso della disoccupazione.

Con questa iniziativa la città intera ne uscirà più forte, più unita e solidale, sarà un segno di forte maturità e civiltà.

Mi piacerebbe far arrivare questa mia proposta agli imprenditori di Falconara e delle vicinanze, chi ne ha la possibilità se vuole può far girare questo post.

giovedì 4 gennaio 2007

SCRIVONO I CITTADINI DI FALCONARA

Vorrei provare ad usare lo strumento del blog per raccogliere suggerimenti, idee, proposte, critiche, considerazioni, interrogazioni eccetera.

Gli argomenti devono naturalmente riguardare la città di Falconara.

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