martedì 12 gennaio 2010

FALCONARA MARITTIMA LA CITTA' DELLA TOLLERANZA ZERO


Oggi leggendo il Resto del Carlino nella pagina dedicata a Falconara Marittima, ho provato profonda tristezza e rabbia per l'articolo dal titolo "Sconti agli italiani per vivere in Via Flaminia".
Le dichiarazioni di due commercianti che operano a Falconara sono a mio avviso di stampo razzista ed andrebbero censurate senza se e senza ma.

L'articolo riporta un progetto della nota società immobiliare Eurocasa,  che  agevola l'acquisto o l'affitto di appartamenti o locali commerciali a cittadini italiani, sostenendo che gli stranieri provocano il deprezzamento degli immobili oltre che problemi di convivenza. Questa almeno è la dichiarazione del  responsabile di Eurocasa Roberto Romagnoletti. In questa spiegazione ci vedo una chiara discriminazione e vorrei sapere (un avvocato potrebbe chiarire) se esistono Leggi che proibiscono questo modo di intendere il commercio.

L'articolo riporta anche una infelice dichiarazione di un altro commerciante del centro cittadino, Marco Passarelli, titolare di due gioiellerie, una in via Flaminia ed un'altra in Piazza Mazzini. Il gioielliere dice testualmente: " Nonostante le difficoltà di convivenza, c'è molta più attenzione da parte delle forze dell'ordine e la Flaminia resta una zona commerciale valida. C'è più movimento rispetto a Piazza Mazzini, dove l'apertura di un Bar cinese lascia chiaramente intendere quale ne sia la vocazione. Al Comune, oltre al potenziamento dell'illuminazione, chiedo di coccolare di più i nostri concittadini, senza accanirsi con controlli e multe solo agli italiani. Quanto all'isola, magari venisse tolta."

Ora a parte la improponibile richiesta dell'abolizione dell'isola pedonale nell'unico tratto della città dove le persone non rischiano di venire travolte dal traffico selvaggio e la velata richiesta alla polizia municipale di chiudere un occhio nei confronti dei cittadini italiani, mi chiedo a cosa stava alludendo il sig. Passareli con la frase riferita al bar cinese "lascia intendere quale ne sia la vocazione". Se pensa che ci siano irregolarità può tranquillamente rivolgersi a chi di dovere. Ma se invece è solo una sua supposizione o sospetto.... Farebbe bene a stare zitto. Con le supposizioni o sospetti non si va da nessuna parte. Chiunque potrebbe avere il sospetto, ad esempio, che il titolare della gioielleria evada le tasse. Basta questo per gettare croci adosso alle persone? Direi di NO.

Il problema è che purtroppo in città si sta vivendo un clima di intolleranza alimentata proprio dall'attuale Amministrazione, ed è molto pericoloso ed irresponsabile.

Da cittadino falconarese mi vergogno di queste dimostrazioni di cattiva educazione civica. Posso fare ben poco da solo, ma una cosa nel mio piccolo la posso e la voglio fare. Quindi eviterò accuratamente di frequentare negozi ed attività commerciali come la gioielleria Passarelli o L'agenzia immobiliare Eurocasa ed invito gli altri cittadini che la pensano come me a fare lo stesso.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Forse l'orefice Passerelli è contento perchè gli stranieri a Falconara sono ben integrati. Il bar, infatti, è una dimostrazione che molti di loro lavorano.
Ma non hanno aperto solo bar, hanno aperto molti negozzi di vario genere, specie abbigliamento, offrendo opportunità di acquisti diversi e con prezzi diversi.
Il commercio è libero, basta fare le opportune richieste per le licenze (alcune vengono fatte in Comune).
In quanto alle case sulla Flaminia molti non le acquistano perchè vecchie, a ridosso della ferrovia, disturbate dal chiasso del traffico, dall'inquinamento e, d'estate, dalla musica ad alto volume proveniente dagli stabilimenti balneari.

claudio paolinelli ha detto...

Una persona via mail mi fa notare, a proposito della differenziazione dei prezzi delle case a seconda dal colore della pelle, che ancora è in vigore la Costituzione, anche se sono in molti a picconarla, e all'art. 3 recita:

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale [cfr. XIV] e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso [cfr. artt. 29 c. 2, 37 c. 1, 48 c. 1, 51 c. 1], di razza, di lingua [cfr. art. 6], di religione [cfr. artt. 8, 19], di opinioni politiche [cfr. art. 22], di condizioni personali e sociali.

E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.