mercoledì 25 aprile 2007

API: E' ORA DI PASSARE AI FATTI

Dal Resto del Carlino di ieri 24 aprile, leggo nella cronaca di Ancona un altro intervento del Presidente dell’Api sig. Aldo Brachetti Peretti; un articolo vero e proprio con tanto di foto con molte festanti bandiere e il logo dell’azienda.
Sembrava un botta e risposta tra il presidente e l’assessore regionale Amagliani, che da un pò di tempo occupano le pagine dei quotidiani locali, ma scorrendo l’articolo scopro che invece il sig Brachetti Peretti non si limita a rispondere all’assessore, ma coinvolge anche altri soggetti. E allora mi viene voglia di dire come la penso sulla questione. Sono d'accordo solo sul titolo: "E' ora di passare ai fatti" naturalmente da un altro punto di vista.

L’articolo di ieri viene pubblicato dopo una manifestazione organizzata da alcuni cittadini falconaresi e partecipata da un migliaio di persone a seguito dell’ennesimo incidente avvenuto nella raffineria che ha provocato uno sversamento in mare di olio combustibile ATZ, combustibile molto pericoloso per la salute e cancerogeno. Ad oggi ancora non si sa con precisione quando e quanto materiale è stato versato in mare, ma di sicuro non poco visto che ha provocato il divieto di balneazione e di accesso alle spiagge in un tratto di circa 20 chilometri di costa da Falconara Marittima a Senigallia.

L’articolo fa riferimento alla possibilità di tagli ai posti di lavoro nel caso in cui l’Api non otterrà l’autorizzazione per la costruzione di due nuove Centrali, ipotesi esternata nei giorni scorsi. Il presidente dell’Api diffida chiunque a dire che minacciare il licenziamento dei lavoratori se non arrivano le centrali è un ricatto occupazionale, pena una denuncia per danni. Quindi io non mi permetto di dirlo, ma mi sembra che la stessa problematica era stata posta anche a ridosso del rinnovo della concessione.

Il presidente dell’Api dovrebbe tenere in considerazione che le forze politiche falconaresi quelle centrali non le vogliono soprattutto perchè non sono previste dal Piano Energetico Ambientale Regionale, e che non le vogliono nemmeno i cittadini di Falconara che ormai da troppo tempo subiscono i danni che una raffineria così vicina al centro urbano provoca quotidianamente.

Le nuove centrali ancor prima di nascere sono già vecchie, per il presente il vero obiettivo e forse nostra unica salvezza sono le energie rinnovabili. A tal proposito vorrei ricordare che la raffineria Api, come altre raffinerie e produttori di energia riceve dallo Stato alcuni milioni di euro grazie alla delibera CIP 6 del 1992. Il CIP 6 attraverso una quota che tutti noi paghiamo con la bolletta Enel prevedeva una incentivazione dell'energia per la realizzazione di impianti alimentati a fonti rinnovabili, poi non so chi ha deciso di aggiungere alla delibera una semplice parola a quella frase: ASSIMILABILI, e da quel momento circa l’80% (5,7 mld €) delle risorse sono andate alle fonti energetiche assimilate, quindi a raffinerie ed inceneritori. Solo il 20% (1,7 mld €) a quelle rinnovabili.

Questa stortura ha limitato la ricerca delle fonti rinnovabili ed arricchito i produttori di energia che usano scarti di lavorazione.

Il sig. Brachetti Peretti ci informa che 70 persone da lui pagate stanno lavorando 24 ore su 24 per rimettere tutto a posto quasi fosse una cortesia, e ci fa sapere che non ha intenzione con la "scusa dell'incidente" di ripianare i conti degli orrendi bilanci comunali. Il presidente non si deve preoccupare, risanare i bilanci comunali non è un suo compito, lui è solo obbligato a risarcire l'enorme danno ambientale e di immagine che ha provocato.

Non possiamo evocare ricatti occupazionali secondo il presidente dell’Api per non rischiare denunce, ma io credo che nemmeno il sig. Brachetti Peretti si possa permettere di appellare “avvoltoi locali”chi democraticamente si lamenta per un disastro ambientale, che non è stato ancora quantificato semplicemente perchè la raffineria non è in grado (?) di comunicare quante tonnellate di combustibile fuoriuscito ha imbrattato le nostre coste e avvelenato il mare.

In questa occasione invece di attaccare rilanciando la questione delle centrali, sarebbe stato meglio che dalla raffineria fosse uscita una note di scuse alle città coinvolte dal disastro ambientale per il danno provocato. Ma visti i precedenti, sembra che chiedere scusa non rientri tra le regole comportamentali della Raffineria Api.

mercoledì 18 aprile 2007

CONVOCAZIONE COMMISSIONE CONSILIARE AMBIENTE

Ho convocato per giovedi 19 aprile in qualità di presidente della commissione IV (ambiente), la commissione consiliare per fare il punto della situazione circa lo sversamento in mare di olio combustibile ATZ dal pontile della Raffineria API di Falconara. Commissione che segue la riunione della conferenza dei servizi di ieri 17 aprile a cui hanno partecipato rappresentanti degli enti locali e di tutte le istituzioni competenti in materia fra cui Protezione Civile, Icram, Prefettura, Arpam e Capitaneria di Porto. Alla commissione parteciperà l'Arpam.

martedì 17 aprile 2007

MANIFESTAZIONE DI PROTESTA CONTRO IL DISASTRO AMBIENTALE CAUSATO DALL'API


La protesta contro i rischi e i danni provocati dalla raffineria Api di Falconara Marittima proseguono. Sabato prossimo in Piazza Mazzini a partire dalle ore 15.30 Manifestazione dei comitati e dei centri sociali.

Intanto una notizia apparsa ieri su un quotidiano illumina il buio momento della vita cittadina. Le scuole dell'Istituto Comprensorio Falconara Sud hanno deciso di non accettare il finanziamento di 3 mila euro elargiti dalla raffineria API. L'importo già inserito nel bilancio 2007 era stato richiesto all'Api dal dirigente scolastico Vincenza D'Angelo in modo irregolare, visto che la sponsorizzazione doveva essere autorizzato dal Consiglio d'Istituto. La motivazione del rifiuto è di carattere etico, infatti la raffineria non ha le caratteristiche richieste dalla scuola alle aziende sponsor che devono dimostrare nei fatti sensibilità alle problematiche infantili, e soprattutto non devono avere comportamenti censurabili, tra gli altri l'inquinamento del territorio. Una presa di posizione netta che non lascia lo spazio ad interpretazioni e che dovrebbe essere presa ad esempio anche dalla politica. La cosiddetta società civile dimostra e chiede ai politici di non fare compromessi quando la salute fa parte della contrattazione.

Per i cittadini di Falconara Marittima che hanno a cuore la salute e la qualità della vita non condizionata dall'inquinamento appuntamento sabato pomeriggio in Piazza Mazzini.

venerdì 13 aprile 2007

PRESIDIO CONTRO LO SCEMPIO AMBIENTALE

A seguito dello sversamento in mare di una imprecisata ma notevole quantità di olio combustibile ATZ fuoriuscita dalla raffineria API di Falconara Marittima nei primi giorni di aprile, che ha devastato le spiagge di Rocca Priora e Marina di Montemarciano, i comitati dei cittadini e i centri sociali presidiano Piazza Mazzini sabato 14 aprile alle ore 17.30 in segno di protesta.



sabato 7 aprile 2007

QUATTRO ANNI FA FALCONARA CONTRO IL RISCHIO MAREA NERA


Navigando in internet mi sono imbattuto in questo sito che ricorda una manifestazione ambientalista del 3 aprile 2003. Giusto 4 anni fa a Falconara si protestava contro il rischio dell'inquinamento marino e della spiaggia. Gli amici Verdi non ne avranno a male se vi ripropongo l'iniziativa. Cliccate qui per vedere le foto.

venerdì 6 aprile 2007

GRAVE SVERSAMENTO DELL'API IN MARE

Foto da Il Messaggero online

Ancora un grave incidente causato dalla raffineria API di Falconara Marittima. Questa volta non si tratta di eplosioni o incendi, o di perdite di vite umane ma fatto non meno drammatico, si tratta di un disastro ambientale non ancora quantificato ma certamente di grosse proporzioni, visto che interessa attualmente ben tre Comuni: Falconara Marittima, Montemarciano, Senigallia.

Uno sversamento a mare di olio combustibile ATZ (alto tenore di zolfo), molto pericoloso e potenzialmente cancerogeno, avvenuto il 4 aprile scorso ha imbrattato il tratto di costa che va da Falconara a Senigallia. Non è ancora chiaro perchè e come è potuto accadere ciò, come del resto non si sa con precisione quanto materiale tossico sia fuoriuscito. Molti sono i punti oscuri, spero che la Magistratura riesca a chiarirli in tempi brevi.

Ciclicamente ci troviamo a vivere situazioni pericolose: incendi, sversamenti in mare, numerosi incidenti considerati minori. Ogni volta i responsabili della raffineria tendono a minimizzare, e ogni volta in breve tempo rientrano le polemiche e tutto riprende come se niente fosse. Fino al prossimo incidente.

Ancora una volta i falconaresi si interrogano sulla incompatiblità di una azienda a rischio così vicino alla città. Ci si domanda se le prescrizioni che hanno permesso il rinnovo della concessione vengono rispettate.

Nel frattempo Falconara, Montemarciano, Senigallia trascorreranno le festività pasquali in regime di allarme ambientale, con divieto di balneazione, di accesso alle spiagge e con il divieto di pesca. Ordinanze che avranno sicuramente ripercussioni negative nell'industria turistica e ittica.

giovedì 29 marzo 2007

COSA CAMBIA NELLA QUADRILATERO?

Da qualche giorno si è riacceso il dibattito attorno la questione Quadrilatero. Il tanto atteso nuovo consiglio di amministrazione si è insediato e a Falconara siamo tutti in attesa di novità. Novità che però per il momento non ci sono. quindi mentre a Falconara tutto tace, segnalo i botta e risposta tra l' On Eugenio Duca (DS) e il Presidente della Regione Spacca. Il Corriere Adriatico di oggi pubblica una lettera aperta di Duca al presidente Spacca.

Duca scrive a Spacca: “la mia coerenza e’ diversa dalla tua”


L’ex parlamentare Ds Eugenio Duca ha inviato una lettera aperta al governatore delle Marche Gian Mario Spacca sulla vicenda Quadrilatero. Ecco il testo.

Caro Spacca, ti ringrazio per l'invio del volume riassuntivo delle linee del programma di governo della Regione Marche in cui “è indicato l'impegno all’adesione alla Quadrilatero Spa”.

Non ti sfuggirà che quello è il programma presentato e approvato dai consiglieri regionali di centrosinistra e non il programma presentato agli elettori e alle elettrici che, coerentemente con quanto hanno fatto la Regione e il centrosinistra a livello nazionale, prevedeva il contrasto a quel carrozzone clientelar-partitico, costosa sovrastruttura, per niente trasparente e lesiva di prerogative primarie delle regioni e degli enti locali,

In sostanza tu, la giunta e i consiglieri regionali del centrosinistra, avete praticato un vecchio modo di fare politica: “passata la festa, gabbato il Santo”.

E per rendere ancor più evidente la giravolta compiuta sei arrivato a sostenere che i responsabili della Quadrilatero Spa hanno avuto un comportamento “ineccepibile”.

Consideri ineccepibile che una Società, detenuta dall’Anas, possa offrire consulenze a persone, condannate con sentenze passate in giudicato, per turbativa d’asta, proprio nei confronti dell'Anas. Lo sai, caro Spacca, che in base al codice etico interno l'Anas revoca simili consulenze?

Ritieni “ineccepibile” le assunzioni e i distacchi dei figli degli amministratori della Società? Come “ineccepibile” è l'inaugurazione dei cantieri a pochi giorni dalle elezioni e il fatto che le Società, a totale capitale pubblico, si prestino e spendano soldi pubblici, per fare spot propagandistici, a scopo elettorale, per questo o quell’uomo politico.

In data 12 maggio 2006 il presidente della Provincia di Macerata, Giulio Silenzi, ha emesso un comunicato nel quale, tra l'altro, si legge: “Come avevamo previsto, l'inaugurazione dei cantieri della Quadrilatero spa, fatta con tanta enfasi il venerdì prima delle elezioni dal viceministro uscente Mario Baldassarri, si è rivelata una commedia elettoralistica di Alleanza nazionale e Forza Italia, a cui, cosa molto grave, si è prestato il presidente della Quadrilatero spa Pieralisi. Ad un mese esatto, infatti, l’area indicata per l’inizio dei lavori ha un'ambientazione spettrale: scomparse ruspe e macchinari vari, la recinzione ed il cancello limitano solo un terreno dove un mese fa è stata realizzata una “parvenza di movimento terra”. E’ un vero e proprio “cantiere fantasma” dove non lavora nessun operaio. La realtà è che per cinque anni non si è riusciti ad avviare nessun cantiere della Quadrilatero spa”. Dovresti spiegare, tu e il sodalizio di giunta e consiglio, perché gli imprenditori, i commercianti, gli artigiani e gli agricoltori delle Marche, dovranno pagare il 20% in più di tassa di iscrizione camerale, o i cittadini pagare una quota di Ici, per le spese della Società Quadrilatero e per pagare i compensi dei componenti degli organi societari della Quadrilatero: una “tassa di scopo” che grava sull’economia e sui cittadini delle Marche. Un obolo anche da parte dei Comuni, delle Province, delle Regioni, delle Fondazioni bancarie e delle Camere di Commercio.

Dovresti spiegare come mai, tu e il sodalizio di giunta e consiglio, vi trovate a sostenere i progetti di “Officina Marche”, di attività bancarie e parabancarie di alcune Fondazioni, di interessi speculativi su aree e attività imprenditoriali che di tutto avrebbero bisogno, nel libero mercato, tranne il coinvolgimento di Enti Pubblici.

Non c’è bisogno che ti ricordi come ha definito l’affare Quadrilatero l’ex presidente della Repubblica, senatore Francesco Cossiga, anche perché tutti i deputati e senatori del centrosinistra te l’hanno chiaramente detto, a Roma, presso la sede della Regione Marche, nell’incontro da te organizzato.

E’ probabile che le parole “coerenza” e “ineccepibile” abbiano per me un significato e per te un altro.

Così come per me “buon governo della cosa pubblica” presuppone di contrastare ogni sperpero dei soldi pubblici.

Ed ero fiducioso che il centrosinistra al governo delle Marche la pensasse in tal modo. Prendo atto con delusione e indignazione che non è così.

lunedì 26 marzo 2007

IL CONGRESSO DS A FALCONARA

È un pò di tempo che non scrivo nel blog, colgo l’occasione per scrivere, con ironia e amarezza, un paio di righe su un avvenimento che non è esattamente attinente alla vita amministrativa del castello, ma che in ogni caso va considerato come un momento importante anche per la città di Falconara Marittima. Mi riferisco al congresso che i Democratici di Sinistra hanno tenuto sabato e domenica scorsi.

Un congresso di partito che questa volta ha avuto la responsabilità di indicare il percorso da percorrere a breve: vale a dire il passaggio per la costruzione del Partito Democratico fondendo assieme due importanti partiti italiani. I DS e la Margherita, gli ex comunisti e gli ex democristiani, insomma, qualche anno fa si sarebbe detto: il diavolo e l’acqua santa.

In un paio di mezze giornate abbiamo archiviato uno dei temi che molto probabilmente modificherà la politica italiana. I sostenitori del Partito Democratico assicureranno che la politica cambierà in meglio, nel nome di quel riformismo di cui tanto c’è bisogno in Italia.

Io sto invece dalla parte di chi vorrebbe un partito dei Democratici di Sinistra rinnovato e più forte. Sono convinto che un partito unico con gli amici della Margherita non è possibile farlo a causa delle differenze ideali e culturali. Basta pensare alla diversa interpretazione della laicità dello Stato, alle opinioni diverse su bioetica, ricerca scientifica, ma anche sui temi economici e ambientali.

In questo Congresso si sono discusse tre posizioni diverse: la mozione Fassino favorevole al Partito Democratico; la mozione Mussi contraria al Partito Democratico e sostenitrice di un partito di sinistra e socialista (i DS rinnovati); la mozione Angius-Zani che invece pur tenendo in considerazione il Partito Democratico purché d’ispirazione socialista è contraria nel metodo e nei tempi.

Non sto a scrivere nei dettagli le motivazioni che dalle varie parti sono state espresse per sostenere le tre mozioni, perché sicuramente troverete tutte le informazioni nei vari siti internet e giornali che s’interessano di politica. Vorrei invece appuntare alcune considerazioni che mi sono fatto in questi ultimi due giorni.

La prima cosa che mi è saltata agli occhi è stata la grande partecipazione al voto di domenica. Ben 101 votanti, un record. Una grande partecipazione che però ha un sapore di “chiamata alle armi”. Infatti, nonostante io sia iscritto ai DS da alcuni anni, ho avuto la fortuna di incontrare proprio ieri moltissimi compagni che non avevo mai visto prima, tutte persone che senza seguire assolutamente il dibattito del giorno prima si sono presentate al seggio giusto il tempo per votare. Ho avuto la triste impressione insomma che un avvenimento che avrebbe dovuto creare un momento di confronto e di discussione sia invece diventato una semplice ratifica. Il Congresso, massima espressione politica del partito, tramutato in Votificio. Intendiamoci, tutto legale, ma sempre di votificio si tratta.

Certo il regolamento congressuale ha aiutato molto questa stortura, poiché si è dato il diritto di voto anche agli iscritti del 2005 che per votare hanno dovuto rinnovare la tessera del 2006 un giorno prima del congresso, a tesseramento concluso da mesi, visto che sono già in molti ad avere in tasca la tessera del 2007. Così grazie a questo cavillo, alcuni compagni sono partiti alla ricerca di persone da convincere a rinnovare la tessera e quindi a votare. Per quale mozione non ve lo dico.

Morale, a fronte di circa 130 iscritti reali del 2006 si sono apprestati al voto 101 votanti che si sono suddivisi in questo modo: Mozione Fassino 68 voti, Mozione Mussi 23, Mozione Angius-Zani 10 voti. Un terzo della sezione di Falconara è contraria al Partito Democratico.

All’inizio ho affermato di scrivere con una punta di ironia e di amarezza. Non so quale dei due sostantivi prenderà ora il sopravvento, annotando che tra i punti qualificanti della mozione Fassino campeggia la buona intenzione di ringiovanire il partito, sbandierata anche da molti degli intervenuti. Buon proposito subito smentito dai fatti: tutti i vecchi senatori, infatti, sono saldamente al comando del gruppo direttivo del partito appena rinnovato.

Mi auguro che la sinistra di questo Paese continui ad essere forte e sappia rinnovarsi in sintonia con i tempi.

Volevo scrivere solo poche righe e invece la pagina mi sembra già bella lunga. Avrei altre cose da raccontare, ma forse è meglio aspettare un pò.

sabato 10 marzo 2007

INTERROGAZIONE CONSILIARE DEL 8 MARZO 2007 "CONVENZIONE A.T.A

Ho presentato durante l'ultimo Consiglio Comunale una interrogazione, con il sostegno della compagna Stacchietti, per verificare la possibilità di affidare alle cooperative sociali "Intervento", che già operano in quel settore, il servizio attualmente in carico al personale A.T.A. che consiste nell'assistenza alla mensa e nel pre-scuola degli alunni delle scuole presenti nel Comune di Falconara. Scopo dell'interrogazione sta nel verificare se esiste la possibilità di aumentare le ore lavorative dei componenti delle cooperative, che attualmente si trovano in una situazione di crisi.
L'assessore Paoletti ha risposto all'interrogazione asserendo l'impossibilità di trasferire il servizio principalmente per due motivi: la frammentazione molto ridotta dell'orario (circa mezz'ora), e la necessità educativa di socializzazione tra gli alunni e il personale non docente presente nella scuola abitualmente.

Di seguito il testo dell'interrogazione:

INTERROGAZIONE scritta e orale: Convenzione A.T.A.

Considerata la Gravità occupazionale dei lavoratori precari nel Comune di Falconara e vista la presenza nel settore scolastico di personale esterno per l’attività di servizio mensa e servizio di assistenza agli alunni pre-scuola, servizi affidati dal Comune di Falconara Marittima al Consorzio di Cooperative sociali “Interventi”.

Visto che il protocollo d’intesa siglato tra M.P.I. OOSS e ANCI il 27/09/2000 stabilisce all’art.3 la possibilità ma non l’obbligo di stipulare convenzioni per lo svolgimento delle cosiddette funzioni miste: mensa, pre-scuola e sorveglianza ecc.

Considerato che la convenzione A.T.A. prevede per

l’Istituto Comprensivo Falconara Sud l’importo di € 2.699,62 per n° 2 operatori
l’Istituto Comprensivo Falconara Centro l’importo di € 9.296,20 per n° 10 operatori
l’Istituto Comprensivo Falconara “Raffaele Sanzio”l’importo di € 1.859,24 per n° 2 operatori

L’ente comunale in pratica corrisponde all’istituzione scolastica circa € 929,62 per ogni unità che espleta il servizio in convenzione, calcolando l’importo sulla base delle quote del lavoro straordinario previsto dal C.C.N.L. scuola. Per un totale di € 13.855,06.

Chiediamo al Sindaco:

Di verificare la possibilità di recedere dalla convenzione, in concerto con M.P.I. e OOSS, considerando che non vengono in alcun modo penalizzati i lavoratori attualmente occupati, i quali sono regolarmente impiegati dall’ente scolastico e che per questo servizio percepiscono compensi straordinari, per affidare il servizio al personale del Consorzio “Interventi”, azione che mitiga i problemi occupazionali.

I consiglieri Comunali DS Claudio Paolinelli Paola Stacchietti

giovedì 8 marzo 2007

INTERVENTO AL CONSIGLIO DEL 8 MARZO 2007 SU ATTO DI INDIRIZZO VARIANTE PRG

All’ultimo Consiglio comunale il 15 febbraio scorso, subito dopo la lettura del sindaco della relazione che illustrava gli obiettivi da conseguire mediante la variante al PRG, dissi con il mio intervento che “per questa città avevo immaginato un futuro molto diverso da quello che si sta profilando”.

Sono passate poche settimane e oggi basterebbe rileggere quell’intervento per confermare le mie preoccupazioni, che non sono cambiate, lo potrei rileggere per intero, senza correzioni, perchè è ancora drammaticamente attuale.

Comprendo molto bene che il disastro finanziario ci sta sommergendo, e che la priorità è trovare una via d’uscita che, allo stato delle cose, sembra sia possibile solo attraverso una corposa, massiccia urbanizzazione. Insomma una pesante edificazione di tipo residenziale e commerciale.

Capisco anche che mancano pochi giorni alla presentazione del bilancio e che quindi se vogliamo continuare ad amministrare questa città occorre prendere decisioni in fretta. Tutto ciò è comprensibile ma non necessariamente condivisibile. Vorrei avere la convinzione che quanto si sta per fare non peggiorerà la situazione; che non si sommi quindi lo stravolgimento del territorio, al dissesto finanziario. Che tutta questa manovra non sia inutile o peggio dannosa.

Nei giorni scorsi qualcuno mi ha detto che non abbiamo alternative: o si accetta la variante al prg oppure non resta che il commissariamento, ed un città governata dalla destra. Ho pensato subito che se per evitare questo scenario occorre comportarsi come un commissario o come la destra, forse è meglio staccare la spina.

Avevo posto alcune domande all’ultimo Consiglio comunale alle quali però non sono seguite le risposte.
Tra quelle domande ne voglio riproporre un paio:

1) Cosa otterrà la città concretamente dopo questa rivoluzione urbanistica?
2) Per quale motivo si rimette in campo la questione del polo energetico ambientalmente avanzato? Ma soprattutto, cosa si intende per polo energetico ambientalmente avanzato?

Ne vorrei aggiungere ancora due dopo la lettura dell’atto di indirizzo, anche se in realtà di domande ce ne sarebbero molte di più:

1) Con quale teoria si può affermare che la realizzazione dei nuovi insediamenti, verosimilmente migliorerà la qualità ambientale?
2) Perchè un atto di indirizzo di tale portata viene presentato e discusso in pochi giorni quando probabilmente è in cantiere già da un pò di tempo?

Spero che stavolta a queste domande ci siano delle risposte.

In questi giorni ho pensato molto a come comportarmi oggi in Consiglio comunale, ho seguito tutti gli incontri ai quali sono stato invitato, ho cercato di proporre alternative, non tanto in termini tecnici, non ne ho le capacità, ma in termini temporali, perchè pensavo e penso ancora, che qualche giorno in più per approfondire avrebbe fatto bene a tutti gli interessati. In commissione ho chiesto di far partire l’atto di indirizzo con tempistiche diverse, avviando immediatamente l’attuale prg e valutare con più calma tutto il resto. ma non ci sono riuscito.

Sono convinto che tutti i componenti della maggioranza, sindaco, assessori, consiglieri, partiti politici, si stanno adoperando per raggiungere uno stesso obiettivo: RIPORTARE FALCONARA ALLA NORMALITA’.

Ma per ottenere un qualsiasi risultato è necessario che la maggioranza di questo consiglio comunale sia coeso, una coesione che si ottiene soltanto se ognuno allo stesso modo riconosce le prerogative e il diritto di critica e di proposizione agli altri. Secondo me è necessario abbandonare quel metodo autoreferenziale e di supremazia che molto spesso è affiorato negli ultimi tempi.

Prendo atto che la maggioranza, alla fine pur con qualche distinguo, è convinta di votare favorevolmente questa importante variante al PRG, ed io faccio parte di questa maggioranza. Faccio parte anche di un partito: i DEMOCRATICI DI SINISTRA che hanno esplicitato il loro consenso al documento tramite un consiglio direttivo. Quindi pur mantenendo tutti i miei dubbi sulla operazione non penso che esprimerò un voto difforme.

Il mio gesto non è un atto di fede, ne un brusco ripensamento. È UN ATTO DI RESPONSABILITA’. Una responsabilità però che immediatamente dopo il voto, la Giunta e al Sindaco deve farsene carico, attivando da subito quelle buone pratiche per dare massima informazione e trasparenza che permettano di fare le corrette valutazioni. Chiedo in maniera esplicita che il consiglio, e le forze politiche siano coinvolte passo dopo passo, e che abbiano gli strumenti adatti e il tempo necessario per capire e decidere, ricordando che quello che votiamo è comunque solo un atto di indirizzo. Poi c’è anche la responsabilità di questa maggioranza di rispettare le peculiarità del programma elettorale, prima tra tutte quella della partecipazione dei cittadini tramite l’urbanistica partecipata.

Aggiungo che questa amministrazione deve responsabilmente continuare a cercare di diminuire il debito, attraverso una razionalizzazione dei costi; io voglio fare una proposta: in tempi di carestia si utilizzano i mezzi a disposizione, quindi propongo di individuare tra il personale comunale esistente, le professionalità e le capacità idonee al compito dirigenziale.

Unitamente all’approvazione della variante al PRG, vorrei sentire cosa è realisticamente possibile fare nella nostra città. Molte solo le lamentele, e non dimentichiamoci che tra poco partiranno i vari aumenti che certamente non renderanno felici i cittadini.

Vorrei sapere cosa si può fare per mitigare le problematiche legate al lavoro.
Per alleggerire la tensione che si è creata con gli ex lavoratori precari del comune, (non credo che denunce o querele aiutino ad un confronto sereno).
Cosa si può fare per le politiche sociali, il Centro Visintini non è in condizione di continuare autonomamente, le cooperative sociali dopo i tagli dei servizi comunali sono senza risorse finanziarie e impossibilitate addirittura ad erogare gli stipendi che già sono assolutamente insufficienti.
Per i commercianti che lamentano cali degli affari e problemi con criminalità e vandalismi.
Per tutte quelle persone che non hanno nemmeno la voce per chiedere, e mi riferisco agli immigrati.
Per l’ambiente, per la cultura ecc. Insomma vorrei sapere se dietro questo sacrificio che si chiede alla città si avranno anche delle conseguenze positive.

Vorrei dire due parole riguardo la cancellazione del punto all’ODG che riguarda la Quadrilatero. Dopo aver letto l’ipotesi di protocollo d’intesa tra Regione Marche e Comune di Falconara, riscontrato che il documento non rispondeva alle nostre aspettative, si è deciso di congelare tutto, di non revocare le famigerate delibere del 2005 di adesione, ed aspettare il rinnovo del consiglio di amministrazione di Quadrilatero per poi confrontarci direttamente con il nuovo gruppo dirigente. A questo punto credo che meglio di così non si poteva fare, ma credo anche, che prolungare ancora i tempi significa allontanare ulteriormente e forse definitivamente le speranze di vedere realizzate le nostre richieste.

Concludo citando il vice sindaco Roberto Piccinini il giorno dell’insediamento del consiglio comunale. Mi ricordo bene che spiegò la differenza sostanziale tra governare ed amministrare una città, sottolineando la volontà della Giunta di voler governare e non solo di amministrare.

Ne sono convinto anche io, la differenza sta nella capacità di governare, al di là della pur necessaria ricerca del pareggio dei conti.

venerdì 2 marzo 2007

CONVOCAZIONE CONSIGLIO COMUNALE 8 MARZO 2007

Convocazione Consiglio Comunale che si terrà presso la sala convegni del castello di Falconara Alta il giorno Giovedì 8 Marzo 2007 alle ore 15,00

per discutere il seguente Ordine del Giorno:

1. COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

2. COMUNICAZIONI DEL SINDACO

3. INTERROGAZIONI
A) INTERROGAZIONE ORALE RIGUARDANTE VIA EMILIA E L'ASILO NIDO SNOOPY - PROPOSTA DAL CONSIGLIERE BRANDONI (FI)
B) INTERROGAZIONE SCRITTA E ORALE - CONVENZIONE A.T.A. PER FUNZIONI MISTE COME MENSA, PRE-SCUOLA, SORVEGLIANZA ECC. - PROPOSTA DAI CONSIGLIERI PAOLINELLI E STACCHIETTI (DS)
C) INTERROGAZIONE SCRITTA E ORALE - AFFITTO DEI LOCALI DEL CIRCOLO CITTADINO - PROPOSTA DAL CONSIGLIERE TANZARELLA (AN)
D) INTERROGAZIONE SCRITTA E ORALE - OPPORTUNITA' DI RIVISITAZIONE DEL PIANO PARCHEGGI A FRONTE DELLA SENTENZA N.116/07 DELLA CORTE DI CASSAZIONE - PROPOSTA DAL CONSIGLIERE TANZARELLA (A.N.)
E) INTERROGAZIONE SCRITTA E ORALE - RICHIESTA ULTIMAZIONE LAVORI EFFETTUATI ALLO SCOLMATORE DEL VALLATO PRESSO IL MULINO SANTINELLI – PROPOSTA DAL GRUPPO RIFONDAZIONE COMUNISTA

4. APPROVAZIONE VERBALI DEL CONSIGLIO COMUNALE – SEDUTA DEL 22/12/06 (ESTRATTO DAL N. 111 AL N. 115) E DEL 28/12/2006 (ESTRATTO DAL N. 116 AL N. 121)

5. SCHEMA DI ACCORDO PROCEDIMENTALE TRA COMUNE E REGIONE MARCHE IN RELAZIONE ALLA QUADRILATERO - APPROVAZIONE

6. DEFINIZIONE E PRECISAZIONE DEGLI OBIETTIVI GENERALI DA CONSEGUIRE MEDIANTE PREDISPOSIZIONE DI VARIANTE AL P.R.G. - ATTO DI INDIRIZZO

7. MODIFICA E INTEGRAZIONE DEL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE AL TITOLO 3° “INDICI E PARAMETRI EDILIZI E URBANISTICI” – ART. 13 “DEFINIZIONE DEGLI INDICI E DEI PARAMETRI” COMMA 1, LETTERE C, D - SUPERFICIE UTILE LORDA (SUL) E VOLUME (V) – APPROVAZIONE

8. CONFERIMENTO DI IMMOBILI ALLA SOCIETA’ “ASCO FALCONARA SRL”

9. INTEGRAZIONE DEL CONTRATTO DI PROGRAMMA PER LA DISCIPLINA DEI SERVIZI AFFIDATI ALLA SOCIETA’ “ESINO ENTRATE SPA”

10. CRITERI PER LO SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ DI SOMMINISTRAZIONE AL PUBBLICO DI ALIMENTI E BEVANDE - APPROVAZIONE

11. REGOLAMENTO PER L’ISCRIZIONE ALL’ALBO COMUNALE DELLE LIBERE FORME ASSOCIATIVE – ADOZIONE

12. ORDINE DEL GIORNO IN MERITO ALLA REALIZZAZIONE DI UNA NUOVA CENTRALE TERMOELETTRICA PRESSO LA RAFFINERIA API DI FALCONARA MARITTIMA – PROPOSTO DAL GRUPPO RIFONDAZIONE COMUNISTA

13. ORDINE DEL GIORNO SULL'AMPLIAMENTO DELLA BASE USA DI VICENZA - PROPOSTO DAL GRUPPO RIFONDAZIONE COMUNISTA

sabato 24 febbraio 2007

LE SIMILITUDINI DEL WEB E LE PASQUINATE

Pasquino è la più celebre statua parlante di Roma divenuta figura caratteristica della città fra Secolo XVI ed il XIX secolo.

Ai piedi della statua, ma più spesso al collo, si appendevano nottetempo fogli contenenti satira in versi diretta a pungere anonimamente i personaggi pubblici più importanti, papi compresi. Erano le cosiddette "pasquinate", dalle quali emergeva, non senza un certo spirito di sfida, il malumore popolare nei confronti del potere.

...Pasquino, come comprensibile, era in breve tempo divenuto fonte di preoccupazione, e parallelamente di irritazione, per i potenti presi di mira dalle pasquinate, primi fra tutti i papi. I veleni ampiamente profusi gli furono ampiamente ricambiati, di gran cuore.

Diversi furono i tentativi di eliminare la statua.
Quando altri, successivamente, la fecero vigilare notte e giorno da guardie, le pasquinate apparvero infatti ancora più numerose ai piedi di altre statue: l'idea era stata di Benedetto XIII, che emanò anche un editto che garantiva la pena di morte, la confisca e l'infamia a chi si fosse reso colpevole di pasquinate.

Dal sito di Wikipedia

lunedì 19 febbraio 2007

IL SUCCESSO DI M'ILLUMINO DI MENO


Grande mobilitazione di eco sostenitori a seguito dell'iniziativa promossa da Caterpillar trasmissione Rai di radio2.

L'impegno era di consumare meno energia dalle ore 18 del 16 febbraio, in occasione del anniverario del Protocollo di Kyoto. Un atto simbolico per dimostrare che risparmiare energia è possibile, infatti il risultato è stato sorprendente circa 300 Megawatt risparmiati secondo la TERNA. http://www.terna.it/ita/index.asp

Il Comune di Falconara Marittima come moltissime altre Istiutuzione ha aderito all'iniziativa.

Questo è il messaggio di ringraziamento visibile sul sito di Caterpillar http://www.radio.rai.it/radio2/caterueb2005/index.cfm

16/02/2007 ENERGIA: TERNA 'CATERPILLAR' SPEGNE 5 MILIONI DI LAMPADINE!
"Forte adesione all'iniziativa M'illumino di meno promossa dalla trasmissione di Radio2 'Caterpillar': nel pomeriggio di oggi tra le ore 18,00 e le ore 18,05 in concomitanza con l'iniziativa, Terna ha rilevato un minor assorbimento di potenza sulla rete nazionale per circa 300 Megawatt, equivalente al consumo di 5 milioni di lampadine" Lo rende nota Terna.Ringraziamo tutti coloro che hanno gioiosamente aderito a M'illumino di meno!

giovedì 15 febbraio 2007

INTERVENTO SU RELAZIONE DEL SINDACO SULLE VARIANTI AL PRG

Pubblico sul blog il mio intervento nel Consiglio Comunale di oggi a seguito dell'illustrazione del sincaco Recanatini della relazione concernente la definizione e la precisazione degli obiettivi generali da conseguire mediante predisposizione di varianti al PRG.

Vorrei chiarire che il mio intervento non va contro le proposte presentate, ma che, vista la complessità e la dimensione dei progetti, richiede necessariamente un serrato approfondimento per arrivare alla condivisione del piano di sviluppo da parte dell'intera maggioranza.

"Dovendo fare alcune considerazioni a seguito della lettura della relazione del Sindaco sugli obiettivi generali da conseguire mediante le varianti al piano regolatore, la prima cosa che mi viene in mente è che per questa città avevo immaginato un futuro molto diverso da quello che si sta profilando.

Pensavo che avremmo avviato uno sviluppo di tipo sociale, economico, urbanistico, attraverso un metodo partecipativo, con quei capisaldi che sono chiaramente indicati nel programma amministrativo dell’Unione. Oggi parliamo di possibili varianti al PRG e allora mi viene in mente che nel nostro programma, un punto focale è la riqualificazione, la promozione e sviluppo sostenibile del territorio.

Per ottenere questo risultato abbiamo scritto nel programma, (quello presentato dal Sindaco e sottoscritto da tutte le attuali forze di maggioranza) “che una efficace politica per lo sviluppo, tiene conto che le nostre attività non possono andare a discapito delle future generazioni e dell’ambiente”.

Ci siamo dati degli indirizzi:

1) L’interesse collettivo delle scelte deve sempre essere prevalente sugli interessi di parte;
2) Deve essere salvaguardata la sostenibilità ambientale degli interventi;
3) La partecipazione pubblica va garantita in tutte le fasi di formazione delle scelte;
4) Deve essere assicurato il metodo della copianificazione dei progetti di comune interesse, con gli altri comuni del comprensorio del basso esino.

Io ho letto e condiviso al momento della mia candidatura di Consigliere questi principi, perchè li ritengo la spina dorsale della politica nel campo dello sviluppo di una città. Come non essere d’accordo su affermazioni del tipo: “occorre affrontare la politica dello sviluppo sostenibile con un atteggiamento nuovo e adeguato, che ponga come elemento centrale la ricerca delle condizioni per una crescita economica accompagnata da un costante incremento della qualità ambientale”.

La terrificante situazione finanziaria potrebbe vanificare questi buoni propositi. Occorre fare le cose in fretta, c’è poco tempo, il dissesto finanziario è sempre dietro l’angolo, come una maledizione. La nostra città, comunque vada, pagherà pesantemente per molto tempo i danni di una gestione chiamiamola “distratta” della cosa pubblica. Ma con la fretta si aumenta la possibilità di fare altri errori, di prendere decisioni sbagliate, non si ha materialmente la possibilità di valutare cosa è meglio fare.

È per questo motivo che la relazione illustrata dal Sindaco ha bisogno di approfondimenti, prima di diventare un atto di indirizzo sul quale impostare il lavoro di rivisitazione del prg, ha bisogno di studi particolari, di valutazioni di tipo ambientale e demografico. Ha quindi bisogno di tempo, perchè le scelte che verranno fatte, ricadranno sul futuro della città per decenni.

È necessario dare delle risposte esatte, precise alle domande che spontaneamente scaturiscono da questo documento.

A me ne vengono in mente alcune:

* C’è realmente bisogno di nuove case e di nuovi insediamenti commerciali in aggiunta a quelli previsti dal prg adottato, considerando che Falconara è forse il Comune con più alta densità demografica delle Marche e che si trova al centro di un territorio considerato ad alto rischio ambientale?

* Cosa significa prevedere nuove potenzialità insediative sia di completamento che di espansione, in termini di m3 di cemento e quanti nuovi abitanti prevede questa espansione?

* Cosa otterrà la città concretamente dopo questa rivoluzione urbanistica: migliore qualità della vita? Migliori possibilità lavorative? Più spazi verdi per i bambini? Più servizi?

* La città è in grado di sostenere un così grande ampliamento a livello strutturale: sistema fognario, strade, depuratore ecc. ?

* Perchè inserire in questo piano che ha caratteristiche di tipo generali, l’ipotesi Quadrilatero? Sulla Quadrilatero mi sembra che la posizione della maggioranza sia molto chiara. Siamo in attesa di risposte da parte della Regione Marche che, sotto forma di protocollo di intesa, dovranno soddisfare pienamente le nostre richieste espresse con chiarezza nei precedenti consigli comunali.

* Per quale motivo si rimette in campo la questione del polo energetico ambientalmente avanzato? Riguardo il polo energetico credo che la discussione non può che andare a sostegno delle manifestazioni in piazza contro le centrali, confermando la delibera del consiglio comunale, e l’opinione della popolazione, quindi ribadire il nostro NO a nuove centrali dell’API.

* La relazione sostiene la tesi della ripresa economica a seguito di una concreta attuazione del PRG con una sostanziale modifica. Vorrei capire meglio da cosa è avvalorata questa tesi e se si sono studiate altre strade, alternative.

Sono solo alcune domande che qualcuno riterrà sciocche, ma per me sono legittime preoccupazioni per chi sta in Consiglio comunale, ed è convinto di starci in maniera responsabile, consapevole della situazione che il Comune sta vivendo. Sono domande che credo si sommeranno a tante altre, che avranno bisogno di risposte certe; risposte convincenti, che potranno permettere al consiglio comunale di prendere decisioni in totale serenità e coerentemente con gli impegni presi in campagna elettorale".

martedì 13 febbraio 2007

CONSIGLIO COMUNALE DEL 15 FEBBRAIO 2007

Convocazione Urgente Consiglio Comunale

Giovedì 15 Febbraio 2007 alle ore 9,30 presso la sala convegni del castello di Falconara Alta per discutere il seguente Ordine del Giorno:

1. COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
2. COMUNICAZIONI DEL SINDACO
3. INTERROGAZIONI
A) INTERROGAZIONE URGENTE SCRITTA E ORALE - BOLLETTINI MENSA - PROPOSTA DAL CONSIGLIERE VIRGULTI (AN)
4. APPROVAZIONE REGOLAMENTO PER L’ISTITUZIONE E LA GESTIONE DELL’ADDIZIONALE COMUNALE ALL’IRPEF
5. RELAZIONE DEL SINDACO CONCERNENTE LA DEFINIZIONE E LA PRECISAZIONE DEGLI OBIETTIVI GENERALI DA CONSEGUIRE MEDIANTE PREDISPOSIZIONE DI VARIANTI AL PRG
6. REGOLAMENTO PER L'ALIENAZIONE ED ACQUISIZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE E MOBILIARE
7. DECLASSAMENTO DI IMMOBILI COMUNALI APPARTENENTI AL PATRIMONIO INDISPONIBILE

sabato 10 febbraio 2007

DIRITTI E AMBIENTE


Oggi vorrei pubblicare un mio contributo al manifesto per il socialismo, una tavola di valori che intende difendere, sviluppare e rinnovare profondamente i Ds come grande forza di ispirazione socialista pienamente inserita per Partito del Socialismo Europeo, in vista del prossimo Congresso Nazionale dei Democratici di Sinistra. Il mio contributo è rivolto alle problematiche dei diritti e dell'ambiente. http://www.socialismoperilfuturo.it/

"Considerando che è stata data la possibilità di contribuire alla stesura del Manifesto dei Valori per la sinistra italiana, (grazie per questo concreto atto di partecipazione dal basso) vorrei anche io provare molto modestamente a dare un piccolo contributo. Mi soffermo sul punto 5 del documento in cui si accenna alla nuova sfida del XXI secolo.

Vorrei vedere approfondito l'argomento dei cambiamenti economici ed ambientali del mondo. Anch'io sono convinto che la sfida più importante riguarda i diritti umani e la tutela dell'ambiente. Questi sono i due punti fermi dai quali è necessario partire per garantire un futuro migliore all'umanità.

Le condizioni precarie di vita della maggioranza della popolazione mondiale sono cause che anno dopo anno provocano esodi disumani di migranti dai Paesi più poveri verso i Paesi occidentali, futuri clandestini che si spostano verso il miraggio di un mondo opulento, un mondo che però li rifiuta.

Condizioni precarie di vita appesantite dalle guerre combattute tra poveri e da guerre denominate impropriamente “preventive” o “portatrici di democrazia” ma che hanno l'unico scopo di mantenere l'egemonia economica e delle risorse energetiche mondiali. L'ambiente letteralmente violentato: intere regioni deforestate, emissioni di gas inquinanti, fiumi e falde acquifere avvelenati da scarichi industriali, sono le cause del cambiamento climatico, mutamenti che si manifestano con violente reazioni atmosferiche, con lo scioglimento dei ghiacciai e con l'ulteriore desertificazione di vaste zone.

L'ingiustizia sociale e la scarsa attenzione alla questione ambientale sono le conseguenze dirette ed indirette dello SVILUPPO. Combattere lo sviluppismo è un compito che solo una sinistra solida, moderna determinata può assolvere.

Il presidente degli Stati Uniti George Bush ha spesso affermato che “il sistema di vita americano non è negoziabile”. Una sinistra moderna deve saper controbattere affermazioni di questo tipo con politiche concrete, il tenore di vita del mondo occidentale non è sostenibile, non lo è mai stato.

Lo sviluppo non può essere infinito, quindi è necessario, per aspirare ad una migliore qualità della vita di tutti, individuare nuovi criteri indicatori di benessere, alternativi alla crescita illimitata del P.I.L. È necessario invertire la rotta, interrompere la politica dei consumi e concentrare gli sforzi per l'equità dei diritti.

Considerare di mettere in discussione il concetto di sviluppo come lo conosciamo, e ragionare attorno alla possibilità della decrescita, con la consapevolezza che è il nostro modello di sviluppo che porta ad una costante distruzione delle risorse naturali e depaupera irrimediabilmente l'umanità."

venerdì 2 febbraio 2007

LA REGIONE MARCHE DICE NO ALLE CENTRALI TURBOGAS

Ogni tanto arrivano anche buone notizie. Infatti la Regione Marche ieri ha dichiarato l'indisponibilità a sottoscrivere l'intesa per la realizzazione delle Centrali elettriche turbogas di San Severino e Falconara Marittima.

Una buona scelta che testimonia la validità del PEAR (Piano Energetico Ambientale Regionale). Di fronte alle notizie catastrofiche sulla situazione climatica e ambientale di questi giorni, è davvero una bella notizia che fa sperare ad un cambio generale di tendenza più attento all'efficienza energetica, alla ricerca e all'utilizzo di energie rinnovabilie e ad una sostanziale riduzione dei gas serra.

Un riconoscimento anche per quei cittadini di Falconara e San Severino che hanno cercato di far valere le loro ragioni, riuscendoci.

martedì 30 gennaio 2007

QUADRILATERO: ORDINE DEL GIORNO VOTATO IN CONSIGLIO IL 29 GENNAIO 2007 E DOCUMENTO UNITARIO RELATIVO

TESTO ORDINE DEL GIORNO VOTATO DAL CONSIGLIO COMUNALE IL 29.1.2007 RIQUARDANTE LA QUESTIONE QUADRILATERO.

Il Consiglio comunale
visto l’ordine del giorno approvato nella seduta consiliare del 28/12/2006 con il quale, in riferimento alla proposta di deliberazione “Progetto quadrilatero Marche Umbria Revoca Delibere del Consiglio comunale n° 116 e 117 del 28.11.2005” si impegnava ad adottare le suddette deliberazioni nel prossimo Consiglio comunale, dichiarando al più ampia disponibilità a valutare i contributi che nel frattempo sarebbero pervenuti

Atteso che nel corso dell’ incontro tra il Sindaco Recanatini ed il Presidente della Regione Marche Spacca, svoltosi nei giorni scorsi, il Comune di Falconara M.ma ha ribadito che i contenuti delle richiamate deliberazioni

- sottraggono le prerogative nell’ ente nella gestione del territorio comunale non consentendo di prevedere per l’Area Leader interessata dal progetto Quadrilatero una riduzione delle superfici e dei volumi previsti ed una progettazione più confacente alla valorizzazione dell’attività aeroportuale;

- sottraggono all’ Ente, con l’obbligo del Comune di versare gli oneri di urbanizzazione ed il tributo ICI alla Società Quadrilatero, risorse finanziarie indispensabili per la propria attività.

Preso atto che nel corso dell’ incontro il Presidente della Regione, condividendo molte delle osservazioni del Comune ha dato la propria disponibilità a procedere alla sottoscrizione di un apposito protocollo d’ intesa tra Regione Marche e Comune;
un Protocollo che impegni il rappresentante che la Regione Marche designerà per il nuovo Consiglio d’ Amministrazione della Società Quadrilatero a richiedere il rapido avvio di un confronto con i soggetti interessati, per far si che il Comune di Falconara M.ma non revochi l’ adesione al progetto Quadrilatero.

Tutto ciò premesso

Il Consiglio comunale decide di non procedere alla votazione del punto all’ ordine del giorno “Progetto quadrilatero Marche Umbria Revoca Delibere del Consiglio comunale n° 116 e 117 del 28.11.2005” e da mandato al Sindaco di procedere nel confronto con la Regione Marche impegnandolo a sottoporre al Consiglio comunale entro il termine utile e comunque prima dell’ approvazione del Bilancio preventivo 2007 la proposta di protocollo d’ intesa.


DOCUMENTO UNITARIO RELATIVO A O.D.G. QUADRILATERO

I Consiglieri comunali presentatari dell’ Ordine del Giorno in discussione pur rimanendo critici riguardo al “Progetto Quadrilatero” dichiarano quanto segue :
L’apertura di credito al futuro Protocollo d’ intesa tra Regione e Comune resta secondo noi finalizzato ad una significativa discontinuità tra il progetto originario (Area Leader di Castelferretti-Aeroporto) e ciò che gli enti sapranno produrre rispettando le prescrizioni condivise che dovranno portare ad un controllo quali-quantitativo delle opere previste nel territorio e nel contempo al recupero delle risorse oggi espropriate al Comune dalla formula Quadrilatero. Il senso di responsabilità che ci impone di fornire risposte unitarie e condivise alla città ci consente un’ analisi senza condizionamenti ma nel contempo determinata alle legittime ragioni della comunità e del suo territorio.
Siamo quindi disponibili ad approfondire la discussione sul Protocollo d’ intesa portando il nostro contributo coerente con le esigenze della città, auspicando che su queste posizioni si trovi unita tutta la maggioranza.

Badialetti Sergio (Verdi per la Pace)
Cinti Carla (Rifondazione Comunista)
Luccarini Lucia (Democratici di Sinistra)
Montironi Renato (Rifondazione Comunista)
Paolinelli Claudio (Democratici di Sinistra)
Richter Mario (Comunisti Italiani)
Stacchietti Paola (Democratici di Sinistra)

I COLPI DI SCENA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 29 GENNAIO 2007

Nel Consiglio Comunale di ieri 29 gennaio si è consumata una delle peggiori scene che mai si sono viste a Falconara. Ma andiamo per ordine.

I punti all'ordine del giorno li potete leggere un paio di post più giù. La sala consiliare era abbastanza numerosa, vista la presenza tra gli altri anche dei lavoratori precari con le loro sagome cartonate, simbolo ormai della protesta cittadina.

Poco dopo l'inizio del Consiglio, l'arrivo di un gruppo di cittadini che intendevano protestare contro la Quadrilatero, ha provocato l'interruzione della seduta su ordine del Presidente del Consiglio Salustri. La presenza di uno striscione con uno slogan contro la Quadrilatero ha provocato l'intervento dei Carabinieri per la rimozione. Fortunatamente solo la mediazione del vice sindaco Piccinini, il quale ha garantito nella città una serie di incontri pubblici con la cittadinanza, tra l'altro già previste, ottiene la rimozione dello striscione e delle sagome e il riavvio del Consiglio.

Questo inizio non poteva far prevedere quanto è successo dopo. Infatti al punto riguardante la revoca della carica di Consigliere per assenze ingiustificate del Consigliere Carletti, l'intervento del Consigliere Giorgini (lista Carletti) e del Consigliere Ciccioli (AN), hanno evidenziato alcune presunte irregolarità, tanto da chiedere il rinvio del punto all'ordine del giorno. Anche le forze di maggioranza (PRC, VERDI, DS) di fronte a questi dubbi hanno chiesto di rinviare la revoca.

A questo punto altro colpo di scena il Presidente del Consiglio forse intenzionato a non rinviare il punto, sospende la seduta per un chiarimento con i consiglieri di maggioranza, i quali comunque ribadiscono la volontà di non votare la revoca al consigliere Carletti.

Nel mio intervento su questo argomento, ho voluto sottolineare la necessità di garanzia verso qualunque consigliere, ho voluto anche esprimere il mio personale rammarico per le assenze del Prof Carletti, che invece vorrei vedere sempre in Consiglio per confrontarmi direttamente con lui e ascoltare le sue istanze.

La seduta riprende e il punto riguardante Carletti viene votato e con la maggioranza dei voti tranne 2 voti Carletti rimane Consigliere in carica quindi sfuma l'entrata nel Consiglio comunale di Giacchetta.

Adesso per capire bene occorre fare un passo che ci riporta indietro di un paio di giorni. Sui giornali locali sempre con più insistenza arrivavano notizie che a seguito della revoca della nomina di Consigliere a Carletti, il successore Alessandro Giacchetta, numero due tra gli eletti nella Lista Carletti, sarebbe passato nelle file della Margherita e quindi dall'opposizione alla maggioranza. Forse è questa la causa del nervosismo del Partito del Presidente Salustri e della Margherita?

Il passaggio da un gruppo consiliare ad un altro è pienamente legittimo, in questo caso, però, avrebbe provovato dei problemi all'interno della maggioranza. Infatti Giacchetta iscritto Ds, nella passata amministrazione faceva parte del gruppo consiliare dei Democratici di Sinistra. Durante l'ultima campagna elettorale i DS hanno espulso dal partito Giacchetta insieme ad altri compagni, Carletti incluso, perchè si sono candidati con una lista che era in competizione con la coalizione dell'Unione che sosteneva il Sindaco Recanatini , espressione della Margherita.

Io credo che il passaggio di Giacchetta nelle file della Margherita non poteva che essere considerato come una offesa grave nei confronti dei DS.


Dopo tutte queste vicende, il punto riguardante la revoca delle delibere comunale sull'adesione alla Quadrilatero, non doveva suscitare particolari emozioni, anche perchè sull'argomento tutta la maggioranza aveva abbondantemente discusso e aveva trovato una mediazione che soddisfaceva tutti, ma colpo di scena, la seduta viene di nuovo sospesa per improvvisi ripensamenti.

Dopo una animata discussione tra i consiglieri di maggioranza e giunta, finalmente viene presentato un nuovo ordine del giorno letto dal vice sindaco Piccinini, quello presentato dai consiglieri dei DS (3), Verdi, PRC, PDCI, viene ritirato con un intervento di Badialetti (verdi) sottoscritto da tutti gli altri.

Unico dato positivo, il consiglio comunale ha votato un regolamento per l'assegnazione provvisoria di alloggi destinati a situazioni di emergenza. Con questo atto si garantisce realmente maggiore trasparenza ed equità.

Certo che ieri non abbiamo dato una bella immagine. Credo che quanto successo sia tema di analisi e discussione in una spero prossima riunione di tutti i partiti di maggioranza.

sabato 27 gennaio 2007

GIORNO DELLA MEMORIA

Ricordare la Shoah, lo sterminio di sei milioni di ebrei attuato dalla Germania nazista. Oggi è il giorno della memoria, per non dimenticare e soprattutto per far conoscere ai più giovani fino a che punto può arrivare l'odio e la violenza.

Trascrivo un piccolo passo dal libro di Primo Levi "Se questo è un uomo".

Per non dimenticare:

... 26 gennaio 1945. Noi giacevamo in un mondo di morti e di larve. L'ultima traccia di civiltà era sparita intorno a noi e dentro di noi. L'opera di bestializzazione, intrapresa dai tedeschi trionfanti, era stata portata a compimento dai tedeschi disfatti.

E'uomo chi uccide, è uomo chi fa o subisce ingiustizie; non è uomo chi, perso ogni ritegno, divide il letto con un cadavere. Chi ha atteso che il suo vicino finisse di morire per togliergli un quarto di pane, è, pur senza sua colpa, più lontano dal modello dell'uomo pensante...
...Parte del nostro esistere ha sede nelle anime di chi ha vissuto giorni in cui l'uomo è stato una cosa agli occhi di un uomo.

http://www.ucei.it/giornodellamemoria/index2.htm

venerdì 26 gennaio 2007

CONVOCAZIONE CONSIGLIO COMUNALE DEL 29 GENNAIO 2007

Convocazione Urgente Consiglio Comunale
presso la sala convegni del castello di Falconara Alta il giorno Lunedì 29 Gennaio 2007 alle ore 15,00
per discutere il seguente Ordine del Giorno:

1. COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
2. COMUNICAZIONI DEL SINDACO
3. CONSIGLIERE COMUNALE CARLETTI GIANCARLO - DECADENZA AI SENSI DELL’ ART. 34 DELLO STATUTO COMUNALE
4. SURROGA CONSIGLIERE COMUNALE CARLETTI GIANCARLO
5. INTERROGAZIONI
A) INTERROGAZIONE SCRITTA E ORALE - STATO DI DEGRADO VIE DI CASTELFERRETTI – PROPOSTA DAL GRUPPO “RIFONDAZIONE COMUNISTA”
B) INTERROGAZIONE SCRITTA E ORALE - UNITA' OPERATIVA PROGETTI SPECIALI "GESTIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO” – PROPOSTA DAL CONSIGLIERE BADIALETTI (VERDI PER LA PACE)
C) INTERROGAZIONE SCRITTA E ORALE - RIASSUNZIONE DEI LAVORATORI PRECARI - PROPOSTA DAL GRUPPO “ALLEANZA NAZIONALE”
6. APPROVAZIONE VERBALI DEL CONSIGLIO COMUNALE – SEDUTA DEL 03/11/06 (ESTRATTO DAL N. 76 AL N. 83), DEL 27/11/06 (ESTRATTO DAL N. 84 AL N. 97) E DEL 30/11/06 (ESTRATTO DAL N. 98 AL N. 110)
7. COMUNICAZIONE BILANCIO DI PREVISIONE E PEG ESERCIZIO 2006 - PRELEVAMENTO DAL FONDO DI RISERVA (1)
8. PROGETTO QUADRILATERO MARCHE – UMBRIA – REVOCA DELIBERE DEL CONSIGLIO COMUNALE NN. 116 E 117 DEL 28/11/2005 (PROPOSTO DAI CONSIGLIERI MONTIRONI, CINTI, PAOLINELLI, LUCCARINI, BADIALETTI, STACCHIETTI, RICHTER)
9. REGOLAMENTO PER L’ASSEGNAZIONE PROVVISORIA DI ALLOGGI DESTINATI A SITUAZIONI DI EMERGENZA
10. MOZIONE SULL' AUMENTO DELLE TASSE E TARIFFE - PROPOSTA DAI GRUPPI "FORZA ITALIA”, “ALLEANZA NAZIONALE”, “UNIONE DEMOCRATICI DI CENTRO” E DALLA LISTA “FALCONARA NEL CUORE”

mercoledì 17 gennaio 2007

LE ACCISE AI COMUNI SEDI DI RAFFINERIE

Ho già scritto sulla importanza per Falconara Marittima di ottenere le accise riconosciute dalla Finanziaria 2001 all'Art. 113 e mai applicato.

Riconoscere ai Comuni che "ospitano sul proprio territorio impianti di raffinazione petrolifera , oltre a legittimare un diritto, significa dare risorse economiche per attuare quello sviluppo ecocompatibile tanto citato e auspicato in questi giorni dal Governo Prodi.

Sul Corriere Adriatico di oggi appare una nota su questo argomento del Presidente della Provincia di Ancona Enzo Giancarli, il quale ha chiesto al Ministro dell’economia e delle finanze Tommaso Padoa Schioppa maggiori notizie sulla questione portata al tavolo della Conferenza unificata nel novembre scorso.

Ottenere le accise per Falconara in questo momento potrebbe essere determinante per uscire definitivamente dalla grave situazione finanziaria in cui versa il nostro Comune, quindi secondo me, anche se esistono solo flebili possibilità, è dovere del Sindaco Recanatini, della Giunta Comunale, del Consiglio comunale, di tutti i Partiti politici, attivarsi in tutti i modi possibili, coinvolgendo i Parlamentari, La Regione Marche e la Provincia per raggiungere l'obiettivo.

leggi l'Art. 113 http://notiziedalcastellodifalconara.blogspot.com/2006/10/lart-113-in-soccorso-del-bilancio.html

martedì 16 gennaio 2007

M'ILLUMINO DI MENO 2007


M’ILLUMINO DI MENO 2007
Giornata Internazionale del Risparmio Energetico


Per il terzo anno consecutivo Caterpillar lancia per il 16 febbraio 2007 M’illumino di meno, la giornata nazionale del risparmio energetico, quest’anno diventata internazionale.

Dopo il successo delle passate edizioni Massimo Cirri e Filippo Solibello chiederanno nuovamente agli ascoltatori di dimostrare come il risparmio sia una possibilità concreta e reale a cui attingere oggi stesso per superare i problemi energetici che assillano il nostro paese e gran parte delle nazioni del pianeta.

L’invito rivolto a tutti è quello di spegnere le luci e tutti i dispositivi elettrici non indispensabili il 16 febbraio 2007 alle ore 18.

Semplici cittadini, scuole, aziende, musei, gruppi multinazionali, astrofili, società sportive, gruppi scout, istituzioni, associazioni di volontariato, università, cral aziendali, negozianti e artigiani uniti per diminuire i consumi in eccesso e mostrare all’opinione pubblica come un altro utilizzo dell’energia sia possibile.

In particolare, moltissimi ristoranti organizzeranno cene a lume di candela, mentre le amministrazioni locali forniranno il colpo d’occhio più spettacolare all’iniziativa effettuando spegnimenti simbolici delle grandi piazze italiane e dei monumenti più importanti (negli anni scorsi ad esempio l’Arena di Verona, il Duomo di Milano, la Mole Antonelliana di Torino, Palazzo Vecchio a Firenze, le piazze di Catania, Bari, Bologna, Palermo e tante altre).

Nelle due precedenti edizioni M’illumino di meno ha contagiato centinaia di migliaia di persone impegnate in una allegra e coinvolgente gara etica di buone pratiche ambientali. Lo scorso anno si risparmiò, nella sola ora e mezza di durata della trasmissione, l’equivalente del consumo medio quotidiano di una regione come l’Umbria.

La campagna di M'illumino di meno inizierà il 15 gennaio e si protrarrà per un mese fino al 16 febbraio (anniversario dell’entrata in vigore del protocollo di Kyoto).

Caterpillar racconterà giorno per giorno le iniziative più originali, la preparazione delle piazze e dei comuni in Italia e all’estero, le idee più innovative di chi propone soluzioni per abbattere il grafico dei consumi energetici.

Quest’anno l’iniziativa è patrocinata dal Ministero dell’Ambiente e dal Ministero delle Politiche Agricole.

e-mail: caterpillar@rai.it

http://www.radio.rai.it/radio2/caterueb2005/index.cfm

lunedì 15 gennaio 2007

CARA QUADRILATERO, ANZI CARISSIMA

Prima o poi il Consiglio comunale di Falconara Marittima dovrà decidere se restare nella Quadrilatero Marche Umbria Spa o revocare le delibere del novembre 2005 e quindi sfilarsi da un accordo che secondo me soffocherà la città, in termini economici e urbanistici. Speriamo di decidere presto.

Siamo in attesa di importanti novità da parte della Regione Marche e da parte della dirigenza della Quadrilatero. In sostanza l'amministrazione comunale chiede per aderire, che l'ICI e gli oneri di urbanizzazione rimangano nelle casse comunali, in più il Comune vuole mantenere il controllo urbanistico del territorio interessato. Per chi non lo sapesse in caso di adesione al progetto Quadrilatero, secondo le regole vigenti, il Comune di Falconara dovrà versare per 30 anni gli introiti derivati dall'ICI del territorio individuato come Area Leader, non incasserà gli oneri di urbanizzazione, (stiamo parlando in totale di decine di milioni di euro) e perderà ogni tipo di controllo di tipo urbanistico su quell'area.

Tre punti fondamentali della Legge Obiettivo sui quali si fonda la Società privata Quadrilatero spa.

In attesa di novità vi invito a leggere il primo numero dell'anno del settimanale "CARTA" in edicola in questi giorni, potrete leggere un'ampia documentazione degli sprechi per la TAV, gli articoli sono interessanti per capire anche il nostro contesto. Si parla infatti di Legge Obiettivo e di Projet Financing.

Quello economico è solo un aspetto del caso Quadrilatero. Qualcuno accennerà mai ai risvolti ecologici e ambientali? Insomma quanto costerà complessivamente il Progetto Quadrilatero alla comunità falconarese?

mercoledì 10 gennaio 2007

FALCONARA POLO DELLA RICERCA E DELLA PRODUZIONE PER L'ENERGIA RINNOVABILE ED ECOCOMPATIBILE

Il lungo post di oggi vuole stimolare la discussione verso la problematica dell'inquinamento ambientale, della mutazione climatica che stiamo vivendo. L'Italia rischia la desertificazione, entro 20 anni il clima sarà di tipo tropicale, con tutti i problemi che ne deriveranno. Esiste realmente la necessità di avviare un serio programma per raggiungere gli obiettivi indicati dal protocollo di Kyoto, quindi procedere verso il risparmio energetico.

Da molti anni la comunità scientifica lancia l'allarme nella speranza che gli Stati, la politica capiscano l'emergenza ed agiscano di conseguenza.
Quanto leggerete qui di seguito è una mia idea per creare a Falconara un polo di ricerca e produzione per l'energia di fonti rinnovabili di rilevanza nazionale. Tutto ciò dedotto dai vari indirizzi politici legislativi della Regione, dello Stato, dell'Unione europea.

Buona lettura.




Falconara Marittima città della Provincia di Ancona di circa 29.000 abitanti. Dista circa 12 chilometri dal capoluogo Ancona sede di un importante porto commerciale.

Per le sue caratteristiche geografiche e logistiche, il territorio di Falconara è particolarmente strategico, infatti la città situata esattamente al centro dell’Italia ospita un aeroporto, un’uscita autostradale A14, uno scalo ferroviario che collega nord-sud e Roma.

La città ospita nel suo territorio anche una Raffineria petrolifera con all’interno una centrale elettrica IGCC (Integrated Gasification Combined Cycle) di potenza di circa 280 MW
La Capacità di lavorazione del greggio è di 3,9 milioni di tonnellate/anno, la capacità di stoccaggio è di oltre 1.500.000 mc, la capacità di produzione di energia elettrica di 2 miliardi di kWh/anno e assicurano l’autosufficienza energetica della Regione ma non quella elettrica.

Il Pear il Piano Energetico Ambientale Regionale ha tre assi principali e costitutivi
o Risparmio energetico tramite un vasto sistema di azioni diffuse sul territorio dalle campagne di sensibilizzazione all’incentivazione e alla semplicità burocratica
o Impiego delle energie rinnovabili in particolare all’uso dell’energia eolica e delle biomasse
o Ecoefficienza energetica con particolare riferimento ai sistemi distrettuali delle imprese, ad una forte e diffusa azione di innovazione tecnologica e gestionale, alla produzione distribuita di energia elettrica ed energia termica.

In generale il PEAR si ispira alle logiche della riduzione di prelievo di risorse naturali, dell’utilizzo innovativo delle energie rinnovabili, di una forte dose di innovazione tecnologica e gestionale soprattutto nel settore industriale.
Il Piano interviene inoltre sulla necessità di rendere equilibrato al massimo grado il settore energetico regionale agendo soprattutto sul deficit del comparto elettrico per garantire il pieno sostegno allo sviluppo economico e sociale delle Marche.

Il programma di Governo 2006-2011 “per il bene dell’Italia” riguardo all’energia da indicazioni precise per intervenire all’aumento dell’efficienza energetica e allo sviluppo accelerato delle fonti rinnovabili allo scopo di attuare pienamente il protocollo di Kyoto. L’obiettivo è diminuire i consumi dei combustibili fossili favorendo la diminuzione delle emissioni di gas serra. Nel settore elettrico, il programma Prodi indica l’aumento dell’efficienza energetica con la generazione distribuita e la cogenerazione, e con un forte sviluppo delle fonti rinnovabili incentivando l’innovazione.

Sul mix delle fonti l’audizione del Ministro Pier Luigi Bersani 05-07-2006 alla Commissione Attività Produttive. “ È questo un tema assolutamente cruciale. Ci sono delle novità non solo riguardo alle fonti di energia rinnovabili ma anche rispetto ai grandi sistemi di infrastrutturazione che dobbiamo potenziare. Di ciò si deve discutere nel merito: noi siamo gas-dipendenti e dovremo cominciare a sorvegliare questo eccesso di dipendenza. Intanto, però, dobbiamo garantire una sovracapacità di approvvigionamento che ci consenta di avere la sicurezza dell'energia e, possibilmente, anche di ridurre i prezzi. Vi è poi un'operazione che riguarda il risparmio energetico e l'efficienza come linea di politica industriale. Sia quando parliamo di fonti rinnovabili, sia quando parliamo di efficienza energetica stiamo parlando di un altro modo di produrre energia, di risparmiare energia - c'è un margine enorme in questo campo - e di sviluppare filiere industriali italiane, (insieme, naturalmente, a quelle francesi, tedesche, eccetera); dobbiamo considerare questo elemento di nazionalità perché ci sono possibilità che dobbiamo assolutamente valorizzare”.

Dal ddl INDUSTRIA 2015

UNA POLITICA INDUSTRIALE PER TORNARE A COMPETERE
Per rilanciare il sistema produttivo italiano nel futuro si camminerà fondamentalmente su “due gambe”:
Meccanismi di sostegno generalizzati, anche a carattere automatico, per favorire la ricerca, la riduzione dei costi d’impresa, la promozione di investimenti, la crescita dimensionale delle imprese e il riequilibrio territoriale. Sistemi di incentivazione fatti “su misura” per singoli Obiettivi strategici che vengono realizzati individuando aree tecnologico-produttive con forte impatto sullo sviluppo (ad esempio l’efficienza energetica, la mobilità sostenibile e le scienze della vita, ecc…). Le aree tecnologiche saranno definite da un “Documento di programmazione per lo sviluppo”, triennale, a partire dal quale vengono individuati singoli Progetti di Innovazione industriale a cui si candideranno piccole, medie e grandi imprese, Enti di ricerca, Università e sistema finanziario.

Per stimolare imprese, Enti di ricerca, Università e soggetti finanziari privati a partecipare ai singoli Progetti di innovazione industriale, tutte le amministrazioni pubbliche nazionali e locali sono coinvolte nei Progetti e possono contribuire con gli interventi centrali che si strutturano:
- sia in forma classica (attraverso il nuovo Fondo per la competitività);
- sia nel sostegno di nuovi strumenti (il nuovo Fondo per la Finanza d’impresa);
- sia con standardizzazioni normative e ogni altra misura utile.
In particolare, le Regioni, sulla base delle loro vocazioni produttive e delle loro competenze, potranno partecipare e dare il loro contributo ai progetti di rilevo nazionale.
Asse portante dei Progetti è il raccordo inedito tra il ministro dello Sviluppo Economico, il ministro dell’Università e la Ricerca e il ministro dell’Innovazione nella Pubblica amministrazione. Un raccordo che sarà presente in ogni passaggio chiave del cammino che porta alla realizzazione di ogni progetto e che si concretizzerà, sotto il profilo finanziario, attraverso uno stretto coordinamento tra
i Fondi per la ricerca applicata gestiti dal Ministero dell’Università e i Fondi per lo sviluppo gestiti dal ministero dello Sviluppo economico. Fondi che agiranno in modo congiunto per la realizzazione dei progetti.

DUE NUOVI FONDI PER REALIZZARE OBIETTIVI DI INNOVAZIONE INDUSTRIALE E SOSTENERE LO SVILUPPO

NASCE IL FONDO PER LA COMPETITIVITÀ

Il disegno di legge istituisce presso il Ministero dello Sviluppo Economico il Fondo per la competitività e lo sviluppo allo scopo di finanziare sia i Progetti di innovazione industriale, sia gli interventi di sostegno agevolativo alle imprese di competenza del Ministero dello Sviluppo economico.
In questo nuovo Fondo confluiranno le risorse stanziate di anno in anno in finanziaria, le risorse assegnate dal Cipe al Ministero dello Sviluppo economico nell’ambito del riparto del Fondo per le aree sottoutilizzate e il Fondo Unico per gli incentivi che continuerà a finanziare nello stesso modo le leggi esistenti fino all’entrata in vigore dei decreti attuativi di riordino della normativa sulle agevolazioni, ma finanzierà contemporaneamente anche i Progetti di Innovazione industriale.
Alle azioni previste dai Progetti possono anche partecipare le Regioni e le altre amministrazioni ed enti interessati sulla base di specifici accordi e anche conferendo o utilizzando le risorse stanziate nel proprio stato di previsione.
Il Fondo, anche insieme ad altre amministrazioni, provvede a finanziare:
- gli investimenti e le attività delle imprese coinvolti nel Progetto;
- le infrastrutture di diretto supporto ad insediamenti produttivi e ad attività di impresa;
- gli interventi regionali complementari ed integrativi ai progetti;

La nascita di questo nuovo Fondo in cui confluiscono tutti gli strumenti di agevolazione rivoluziona il meccanismo finora esistente in base al quale ad ogni fondo di agevolazione ha corrisposto una forma tecnica di intervento agevolativo. Il Fondo per la competitività consente, invece, di dare agevolazioni alle imprese in modo flessibile, decidendo, di volta in volta, quale agevolazione usare in base a ciò che si ritiene più utile rispetto al Progetto. La Pubblica Amministrazione avrà quindi a disposizione una sorta di “cassetta degli attrezzi” flessibile e funzionale al raggiungimento degli obiettivi da realizzare.

La politica energetica dell’ Unione Europea
Libro verde: una strategia europea per un'energia sostenibile, competitiva e sicura
Con il libro verde, la Commissione desidera dare forma ad una vera politica energetica europea di fronte alle numerose sfide in termini di approvvigionamento e di effetti sulla crescita e sull'ambiente in Europa. L'Unione europea (UE) deve agire rapidamente ed efficacemente in sei settori prioritari per dotarsi di un'energia sostenibile, competitiva e sicura. Il mercato interno, l'efficienza energetica, la ricerca e la politica esterna devono tutti contribuire allo sviluppo di un'Europa dell'energia forte a livello internazionale.


Visti gli indirizzi delle varie istituzioni (Regione, Stato, Unione europea) e della finanziaria 2007, considerando che sulla città di Falconara gravano pesantemente gli effetti che una raffineria abitualmente produce: inquinamento, rischio incidenti, difficoltà nel sviluppare una economia turistica o alternativa a quella dell’industria petrolifera, nasce l’idea di far diventare Falconara, un polo di importanza nazionale della ricerca e innovazione nonchè di produttori, distributori ed installatori del settore delle energie rinnovabili, bioedilizia, risparmio idrico, riscaldamento, cogenerazione. Una idea alla quale possono partecipare anche altri comuni vicini come Chiaravalle, Camerata Picena e Montemarciano, in uno spirito di programmazione d’ambito.

Progetto che può realizzarsi solo se saranno individuati i fondi che Regione, Stato, Unione europea mettono a disposizione, unitamente all’investimento che il comune di Falconara dovrà affrontare anche in forma di agevolazioni fiscali per le aziende che intendono insediarsi nel territorio.



La zona individuata per l’attività di produzione è quella naturale della Zona Artigianale di Via del Consorzio con la possibilità di utilizzare il territorio già individuato nel PRG e dal Progetto Quadrilatero come Zona Leader, quindi anche parte del territorio dei comuni sopra citati.






Le notizie del possibile spostamento della Fiera di Ancona in questa zona, è un valore aggiunto e potrebbe dare frutti positivi sia all’attività della Fiera, sia ai produttori e ai ricercatori del settore di energie rinnovabili. La zona per il Centro studi e ricerche per l’innovazione tecnologica e scientifica del settore potrebbe essere individuata in Località Castelferretti presso Villa Domini, un antica villa del ‘500 e presso la fattoria Donninelli, una buona occasione per valorizzare due complessi architettonici che attualmente sono in disuso e da ristrutturare. Essenziale il coinvolgimento per il settore della ricerca del Politecnico delle Marche, dell’ENEA e del CNR per far diventare Falconara un centro d’eccellenza nella ricerca.





Essenziale anche il coinvolgimento delle associazioni artigiane ed industriali per la selezione di artigiani e industrie interessate al progetto e soggetti finanziari.

I nuovi insediamenti produttivi sorgeranno utilizzando tutte le tecnologia disponibili in ambito edilizio e energetico in pieno rispetto del PEAR al fine di limitare al massimo le emissioni inquinanti, utilizzando la microcogenerazione e il fotovoltaico per non aumentare la richiesta di energia elettrica e termica e quindi per non incidere sul deficit energetico delle Marche.

Realizzare questa idea significa attuare una politica moderna e necessaria per incidere positivamente nella politica energetica e produttiva regionale e nazionale.

L’attività produttiva e la ricerca qualificano il territorio e creano numerosi nuovi posti di lavoro ad alta specializzazione e professionalità.

martedì 9 gennaio 2007

UN TAVOLO PER I "SENZA LAVORO"

Vorrei ringraziare il Corriere Adriatico e soprattutto Marina Minelli, firma del quotidiano che hanno segnalato il mio blog sulle pagine di oggi. Il nome del blog purtroppo non è stato scritto correttamente, ma a causa di questo ho avuto modo di constatare un certo interesse, visto che ha stimolato alcune persone a telefonarmi per conoscerne il nome esatto.

Spero che l'appello fatto agli imprenditori locali riguardo l'emergenza dei "senza lavoro" sia da stimolo anche per la parte politica e istituzionale della città, spero che si cerchi insomma un dialogo tra amministrazione comunale e imprenditoria per provare ad attenuare la pesante situazione della disoccupazione in città. Naturalmente con la massima trasparenza e imparzialità.

domenica 7 gennaio 2007

IMPRENDITORI FALCONARESI, I PRECARI DI FALCONARA SONO UNA RISORSA QUALIFICATA

Come si dice, Epifania tutte le feste se le porta via. Le feste quest’anno a Falconara sono state effettivamente sotto tono, i giornali locali hanno evidenziato la scarsa attività festaiola cittadina, anche se negli anni passati non mi sembra che ci siano stati eventi memorabili.

Comunque è vero, in città si è vissuta una atmosfera triste, per me almeno è stato così.

Un Natale scintillante e allegro avrebbe stonato con il sentimento di molti cittadini che presto troveranno il loro bilancio familiare gravato da nuove tasse, e per alcuni addirittura privato da un reddito visti i mancati rinnovi dei contratti di lavoro, almeno per il momento.

Dunque finite le feste, i problemi rimangono. Il mio pensiero è sempre rivolto a tutti quei lavoratori precari che (in alcuni casi) per anni, hanno lavorato e contribuito fattivamente al buon funzionamento del Comune e delle società ad esso collegate, e che ora tutti insieme vengono messi da parte.

Lasciamo alle spalle tutte le polemiche, ora è necessario provare a risolvere questa emergenza, il comune di Falconara si trova improvvisamente con un notevole incremento della percentuale di disoccupati. Questa nuova situazione rischia con effetto domino di ripercuotersi pericolosamente anche sulle attività commerciali e produttive del nostro territorio. A rimetterci nel tempo non saranno solo le famiglie colpite direttamente ma l’intera comunità.

Al momento le disponibilità finanziarie comunali non prevedono soluzioni brevi e comunque penso che mai più sarà possibile un così alto numero di lavoratori precari nell’organico comunale.

Allora provo a fare una proposta, una comunità che vive la vita cittadina con senso di appartenenza dovrebbe sentire i problemi di alcuni come i propri, e in momento di difficoltà tutti dovrebbero impegnarsi a superarlo.

Mi rivolgo principalmente a quegli imprenditori di industrie, agli artigiani, ai titolari dei centri commerciali, alle banche, agli studi commercialisti, e tutte quelle laboriose attività che operano sul territorio di Falconara, chiedo loro di verificare negli organigrammi aziendali se c’è spazio per alcuni di quei lavoratori di cui scrivevo sopra. Voglio sottolineare che non si tratta di fare un opera di beneficenza, ma di avere la possibilità di assumere, in base alle necessità aziendali, personale in molti casi qualificato e motivato, da impiegare in vari settori, dall’operaio al laureato con specializzazioni. Si potrebbe risolvere almeno in parte il problema improvviso della disoccupazione.

Con questa iniziativa la città intera ne uscirà più forte, più unita e solidale, sarà un segno di forte maturità e civiltà.

Mi piacerebbe far arrivare questa mia proposta agli imprenditori di Falconara e delle vicinanze, chi ne ha la possibilità se vuole può far girare questo post.

giovedì 4 gennaio 2007

SCRIVONO I CITTADINI DI FALCONARA

Vorrei provare ad usare lo strumento del blog per raccogliere suggerimenti, idee, proposte, critiche, considerazioni, interrogazioni eccetera.

Gli argomenti devono naturalmente riguardare la città di Falconara.

Chi vuole può scrivere cliccando su “commenti” .

Usate questo spazio responsabilmente, possibilmente indicando il vostro nome, evitando commenti offensivi o oltraggiosi.

Tutti i commenti che in qualche modo potrebbero essere considerati lesivi, offensivi o minacciosi saranno rifiutati.

venerdì 29 dicembre 2006

SOLIDARIETA' AI LAVORATORI PRECARI DI FALCONARA

Da oggi i lavoratori precari del Comune di Falconara sono senza lavoro. I loro contratti non saranno rinnovati a causa della ormai nota situazione fallimentare del bilancio comunale.

È un grave danno, in primo luogo per i lavoratori stessi, inutile sottolinearlo, ma è anche un danno per tutta la città, è una ferita profonda che difficilmente si rimarginerà. È un grave problema sociale, che non può e non deve lasciare indifferenti gli abitanti di questa comunità, tanto meno gli amministratori.

Personalmente sono molto amareggiato per come sono andate le cose, credo che effettivamente il deficit finanziario non permette ad oggi di percorrere altre strade, e sono convinto che prima di arrivare a questo, si siano tentate tutte le possibilità.
Ma il disagio rimane tutto.

Vorrei provare ad esprimere tutta la mia solidarietà a questi lavoratori, e ringraziarli per il lavoro che hanno svolto finora. Un lavoro molto spesso essenziale per il buon funzionamento della macchina organizzativa comunale. Falconara è una piccola città quindi molti di questi lavoratori li conosco personalmente, e ho potuto apprezzarne personalmente la capacità, la professionalità, l’entusiasmo che queste donne e uomini hanno dedicato al loro lavoro, seppur in una condizione di precariato.

Vorrei ringraziarli in qualità di cittadino di Falconara e non come consigliere comunale.
Nel ringraziarli, vorrei che venissero accettate le mie scuse, ed ora parlo in qualità di consigliere, per non essere riuscito a garantire loro un diritto che dovrebbe essere essenziale per la dignità di ogni cittadino: il diritto al lavoro.

Ho pensato molto se scrivere o meno queste poche righe, perchè non vorrei che venissero giudicate ipocrite, io so bene che non lo sono.

Auguro a tutti sinceramente di riuscire a trovare un lavoro idoneo alle professionalità, un lavoro con più diritti, un lavoro vero e non precario.
Alla città auguro di uscire al più presto da questa situazione deprimente con le proprie forze, evitando di cadere tra gli artigli di quei poteri forti che da tempo ci sovrastano imitando gli avvoltoi quando individuano una preda debole.

lunedì 25 dicembre 2006

RACCOLTA FONDI PER IL LIBANO A FAVORE DI UN PONTE PER...

Non aggiorno il blog da alcune settimane a causa di un guasto improvviso al computer. Sto utilizzando il computer di un amico che ringrazio per la gentile concessione.
In queste ultime settimane a Falconara sono accadute alcuni fatti degni di essere approfonditi, ritornerò sugli argomenti non appena riavrò il computer riparato.
Per il momento nell'augurare a tutti serene feste, vi segnalo alcuni conti correnti bancari e postali per sostenere l'associazione non governativa di volontariato per la solidarietà internazionale UN PONTE PER... che in questo momento sta raccogliendo fondi per gli aiuti in Libano.

c/c bancario n° 108080; abi 05018; cab 12100 Banca Popolare Etica
c/c postale n° 59927004
intestati a: un ponte per
causale: post-emergenza Libano
vai al sito: www.unponteper.it

domenica 3 dicembre 2006

AL CONSIGLIO DEL 30 NOVEMBRE VOTATI L'ASSESTAMENTO DI BILANCIO 2006 E LA RISTRUTTURAZIONE SOCIETA' DI SERVIZI

Il consiglio comunale del 30 novembre è stato particolarmente importante visti i punti all'ordine del giorno, assestamento del bilancio 2006, ristrutturazione dei servizi di distribuzione del gas metano, dei servizi sociali ed assistenziali e della gestione delle Farmacie comunali.

Riassumendo, il Comune passa i servizi del Cam Reti e Cam Energia di distribuzione e vendita del metano, a Multiservizi-Prometeo, società di rilievo provinciale, allo scopo di ottenere migliori servizi e costi più bassi per i consumatori finali, oltre all'ingresso nella società Multiservizi con una quota del 9% per importanza terzo dopo i Comuni di Ancona e Senigallia.
Inoltre con la costituzione di due nuove società publiche, è previsto l'accorpamento di società già esistenti come quella Sociale "Together Spa", sportiva "Jessie Owens", culturale "Altro tempo", patrimoniale "G.P.C.".

Questo per economicizzare le strutture.

E' stato votato l'assestamento di bilancio 2006 e questo significa un altro passo importante per evitare il dissesto. Nonostante gli sforzi però le azioni di risanamento non sono sufficienti per rispettare il "Patto di stabilità" e questo comporterà alcune inibizioni per l'amministrazione comunale nel 2007 .

Tutti gli atti sono stati votati dalla maggioranza compatta e dal Consigliere Baldassarri della Lista Falconara nel cuore; gli altri: Forza Italia, Alleanza Nazionale, Lista Carletti, sono usciti dalla sala consiliare per protesta, giustificando il gesto il poco tempo utile per studiare la documentazione dei punti all'ordine del giorno.
Nel dibattito i soliti attacchi della destra nei confronti di DS e Margherita e uno sbiadito intervento del consigliere Giorgini per la Lista Carletti (il prof. era assente).

Di seguito uno stralcio del mio intervento:

"Lo sforzo che l’Amministrazione comunale ha fatto per cercare di riportare il bilancio 2006 in condizioni accettabili è stato immane.

Per raggiungere l’obiettivo è costretta a vendere proprietà, a rivedere e sospendere progetti, a limitare i costi, ad aumentare tasse e tariffe.

Tutte azioni che sono necessarie per evitare il dissesto, quindi per evitare danni peggiori alla città.

Non ci sono tuttavia solo tagli e tasse perchè come illustrato bene dal Vice sindaco Piccinini buona parte del bilancio prevede la riqualificazione di molte zone del territorio falconarese.

Quindi credo che adesso l’A.C. debba iniziare con determinazione l’opera di informazione e trasparenza nella città. Non deve essere propaganda ma vera informazione, spiegando bene cosa intendiamo e possiamo fare per Falconara e qual’è esattamente la situazione che questa A. C. si è vista costretta a gestire.

Spiegando la situazione generale: il CAM, le società partecipate ecc., ma anche illustrando alcune particolarità.

Credo che sia interessante far sapere ai cittadini che tra le tante spese che il Comune dovrà sostenere ad esempio c’è anche l’acquisto di un’opera d’arte del valore di 204.000 euro, 400 milioni di lire. Un acquisto deciso dall’Amministrazione Carletti.

204.000 euro che potevano forse essere utilizzati molto meglio, penso ai lavoratori precari.
L’ex sindaco Carletti ed ex iscritto ai DS, durante il Consiglio comunale del 3 novembre ha detto che i partiti sapevano tutto.

Il consigliere Carletti confonde i frequenti incontri conviviali da lui organizzati nei migliori ristoranti della città con alcuni suoi sodali, con il confronto politico che si fa solo nelle sedi di partito.

Il professore da parecchi anni non ha messo piede nella sede dei DS sebbene espressamente più volte invitato, forse ritenendolo un passaggio superfluo.

E’ stato questo il nostro principale errore: non abbiamo avuto la forza, la capacità di esigere le necessarie spiegazioni sui progetti avviati forse accecati dalla prospettiva di cambiare Falconara da una città dormitorio, in una città viva con una nuova identità.

Questa è stata la nostra colpa principale.

Ma da questa responsabilità non può esimersi chi per lo stesso tempo ha vissuto l’esperienza amministrativa in prima persona.

Mi riferisco al consigliere Baldassarri; nella nuova veste di moralizzatore, si dimentica di aver fatto parte del meccanismo per ben 7 anni e da una posizione dalla quale difficilmente potrà dire di non aver visto o saputo, considerando che è stato assessore nella Giunta Carletti.

Nessuno nega il diritto di cambiare idea, c’è chi dice che solo i cretini non cambiano mai opinione, ma il buon gusto richiede almeno un minimo di decenza.
Molto spesso sui giornali è stato scritto che nessuno dell’A.C. ha mai fatto un cenno di solidarietà nei confronti dei lavoratori precari.

Non credo che sia comprensibile ai più solidarizzare e allo stesso tempo essere costretti a non rinnovare i contratti.

Io credo che il miglior segno di solidarietà sia dare certezza nelle scelte future con selezioni trasparenti e con maggiori diritti per chi verrà assunto, senza creare false aspettative.

Purtroppo la situazione dei precari è causata oltre che da una anomalia falconarese, da una degenerazione del sistema occupazionale contenuta in una legge neo liberista fortemente voluta dal passato governo di destra.

Solo cancellando la legge 30 e riscrivendola sarà possibile evitare questa ingiustizia.

Queste sono le cose che dobbiamo andare a spiegare ai cittadini, far capire soprattutto con i fatti che è nostra intenzione riportare Falconara alla normalità, passaggio obbligato per tornare a pensare una città a misura di cittadino.

Spiegare dunque, in maniera seria e responsabile, che i sacrifici richiesti seppur dolorosi sono necessari, al di là delle iniziative populistiche e demagogiche come quelle viste nelle piazze in questi giorni".

sabato 2 dicembre 2006

REVOCARE L'ADESIONE DI FALCONARA ALLA QUADRILATERO

Al consiglio comunale del 30 novembre ho presentato una interrogazione insieme alla consigliera Stacchietti per conoscere gli aggiornamenti del Progetto Quadrilatero.

Il Comune di Falconara ha infatto aderito all’Accordo di Programma con gli atti deliberativi approvati dal Consiglio Comunale n° 116 e 117 del 28.11.2005 alle quali è seguita la delibera del CIPE che approva i progetti delle aree Leader tra cui anche quelle di Falconara.

La nuova amministrazione invece ha espresso forti riserve e visto il poco tempo a disposizione per revocare l'adesione, c'è tempo fino al 27 dicembre, è indispensabile il parere del prossimo Consiglio comunale.

Io ritengo che non si possa far altro che uscire dal Progetto Quadrilatero e gestire il territorio con progetti autonomi.

Di seguito il testo dell'interrogazione:

COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA
Gruppo Consiliare Democratici di Sinistra

Al Sindaco del Comune di Falconara Marittima
Dott. Riccardo Recanatini

Oggetto: interrogazione in merito al Progetto Quadrilatero Marche Umbria

I sottoscritti consiglieri:
· Preso atto della Delibera della Giunta comunale 382 dell’11 agosto 2006 circa l’orientamento sulla opportunità di adesione o revoca al Progetto Quadrilatero Marche-Umbria
· Visto il recente incontro tra Regione Marche e il Ministro delle Infrastrutture
· Viste le dichiarazioni, durante l’assemblea pubblica tenutasi a Castelferretti il 23 novembre scorso, del dirigente all’Assetto e Tutela del Territorio architetto Marincioni circa lo stato di avanzamento degli espropri delle aree leader individuate per avviare il progetto Quadrilatero

INTERROGA

Il Sindaco del Comune di Falconara Marittima per sapere:

o L’attuale stato dell’arte del Progetto Quadrilatero
o Se la riserva all’adesione all’Accordo di Programma degli atti deliberativi approvati dal Consiglio Comunale n° 116 e 117 del 28.11.2005 della Delibera di Giunta 382 dell’11 agosto 2006 è stata superata da fatti nuovi
o Se sono state avviate le procedure per gli espropri nel territorio di Falconara nelle zone leader individuate dal Progetto Quadrilatero

Si richiede risposta orale e scritta

Falconara Marittima, 27 novembre 2006

I Consiglieri Comunali
Claudio Paolinelli
Paola Stacchietti

venerdì 1 dicembre 2006

RIENTRANO I SOLDATI ITALIANI DALL'IRAQ


Oggi è una grande giornata per l'Italia e per la Democrazia. Oggi grazie al ritiro dei soldati italiani dall'Iraq torna ad essere rispettata la Costituzione italiana. L'Italia ripudia la guerra... non ce lo dobbiamo mai più dimenticare.

La guerra in Iraq ha causato la morte di 39 italiani ed è costata all'Italia oltre 1.500 milioni di euro.
Fino ad oggi la missione irachena è costata agli Stati Uniti quasi 336 mila miliardi di dollari. Sarebbero 655 mila i civili, iracheni e non, che hanno perso la vita dall´inizio della guerra. Una cifra enorme per una guerra, occorre tenerlo sempre a mente, che è iniziata grazie a delle bugie dei Governi americano e Inglese.

Al tempo stesso nessuno degli obiettivi che questa "GUERRA UMANITARIA" si era prefissata è stato raggiunto. Anzi, il terrorismo nel mondo è aumentato e gli iracheni che dovevano ricevere la democrazia, vivono in un continuo crescendo di violenze e stragi.

L'ammaina bandiera italiana nel territorio iracheno è una grande vittoria del movimento pacifista.
Oggi è un grande giorno, ora bisogna pensare di trasformare la presenza militare in Afghanistan in concreti aiuti cooperativi, e impegnarsi a risolvere il problema principale medio-orientale che rimane comunque sempre quello, annoso tra Israele e Palestina.