giovedì 15 febbraio 2007

INTERVENTO SU RELAZIONE DEL SINDACO SULLE VARIANTI AL PRG

Pubblico sul blog il mio intervento nel Consiglio Comunale di oggi a seguito dell'illustrazione del sincaco Recanatini della relazione concernente la definizione e la precisazione degli obiettivi generali da conseguire mediante predisposizione di varianti al PRG.

Vorrei chiarire che il mio intervento non va contro le proposte presentate, ma che, vista la complessità e la dimensione dei progetti, richiede necessariamente un serrato approfondimento per arrivare alla condivisione del piano di sviluppo da parte dell'intera maggioranza.

"Dovendo fare alcune considerazioni a seguito della lettura della relazione del Sindaco sugli obiettivi generali da conseguire mediante le varianti al piano regolatore, la prima cosa che mi viene in mente è che per questa città avevo immaginato un futuro molto diverso da quello che si sta profilando.

Pensavo che avremmo avviato uno sviluppo di tipo sociale, economico, urbanistico, attraverso un metodo partecipativo, con quei capisaldi che sono chiaramente indicati nel programma amministrativo dell’Unione. Oggi parliamo di possibili varianti al PRG e allora mi viene in mente che nel nostro programma, un punto focale è la riqualificazione, la promozione e sviluppo sostenibile del territorio.

Per ottenere questo risultato abbiamo scritto nel programma, (quello presentato dal Sindaco e sottoscritto da tutte le attuali forze di maggioranza) “che una efficace politica per lo sviluppo, tiene conto che le nostre attività non possono andare a discapito delle future generazioni e dell’ambiente”.

Ci siamo dati degli indirizzi:

1) L’interesse collettivo delle scelte deve sempre essere prevalente sugli interessi di parte;
2) Deve essere salvaguardata la sostenibilità ambientale degli interventi;
3) La partecipazione pubblica va garantita in tutte le fasi di formazione delle scelte;
4) Deve essere assicurato il metodo della copianificazione dei progetti di comune interesse, con gli altri comuni del comprensorio del basso esino.

Io ho letto e condiviso al momento della mia candidatura di Consigliere questi principi, perchè li ritengo la spina dorsale della politica nel campo dello sviluppo di una città. Come non essere d’accordo su affermazioni del tipo: “occorre affrontare la politica dello sviluppo sostenibile con un atteggiamento nuovo e adeguato, che ponga come elemento centrale la ricerca delle condizioni per una crescita economica accompagnata da un costante incremento della qualità ambientale”.

La terrificante situazione finanziaria potrebbe vanificare questi buoni propositi. Occorre fare le cose in fretta, c’è poco tempo, il dissesto finanziario è sempre dietro l’angolo, come una maledizione. La nostra città, comunque vada, pagherà pesantemente per molto tempo i danni di una gestione chiamiamola “distratta” della cosa pubblica. Ma con la fretta si aumenta la possibilità di fare altri errori, di prendere decisioni sbagliate, non si ha materialmente la possibilità di valutare cosa è meglio fare.

È per questo motivo che la relazione illustrata dal Sindaco ha bisogno di approfondimenti, prima di diventare un atto di indirizzo sul quale impostare il lavoro di rivisitazione del prg, ha bisogno di studi particolari, di valutazioni di tipo ambientale e demografico. Ha quindi bisogno di tempo, perchè le scelte che verranno fatte, ricadranno sul futuro della città per decenni.

È necessario dare delle risposte esatte, precise alle domande che spontaneamente scaturiscono da questo documento.

A me ne vengono in mente alcune:

* C’è realmente bisogno di nuove case e di nuovi insediamenti commerciali in aggiunta a quelli previsti dal prg adottato, considerando che Falconara è forse il Comune con più alta densità demografica delle Marche e che si trova al centro di un territorio considerato ad alto rischio ambientale?

* Cosa significa prevedere nuove potenzialità insediative sia di completamento che di espansione, in termini di m3 di cemento e quanti nuovi abitanti prevede questa espansione?

* Cosa otterrà la città concretamente dopo questa rivoluzione urbanistica: migliore qualità della vita? Migliori possibilità lavorative? Più spazi verdi per i bambini? Più servizi?

* La città è in grado di sostenere un così grande ampliamento a livello strutturale: sistema fognario, strade, depuratore ecc. ?

* Perchè inserire in questo piano che ha caratteristiche di tipo generali, l’ipotesi Quadrilatero? Sulla Quadrilatero mi sembra che la posizione della maggioranza sia molto chiara. Siamo in attesa di risposte da parte della Regione Marche che, sotto forma di protocollo di intesa, dovranno soddisfare pienamente le nostre richieste espresse con chiarezza nei precedenti consigli comunali.

* Per quale motivo si rimette in campo la questione del polo energetico ambientalmente avanzato? Riguardo il polo energetico credo che la discussione non può che andare a sostegno delle manifestazioni in piazza contro le centrali, confermando la delibera del consiglio comunale, e l’opinione della popolazione, quindi ribadire il nostro NO a nuove centrali dell’API.

* La relazione sostiene la tesi della ripresa economica a seguito di una concreta attuazione del PRG con una sostanziale modifica. Vorrei capire meglio da cosa è avvalorata questa tesi e se si sono studiate altre strade, alternative.

Sono solo alcune domande che qualcuno riterrà sciocche, ma per me sono legittime preoccupazioni per chi sta in Consiglio comunale, ed è convinto di starci in maniera responsabile, consapevole della situazione che il Comune sta vivendo. Sono domande che credo si sommeranno a tante altre, che avranno bisogno di risposte certe; risposte convincenti, che potranno permettere al consiglio comunale di prendere decisioni in totale serenità e coerentemente con gli impegni presi in campagna elettorale".

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