Come si dice, Epifania tutte le feste se le porta via. Le feste quest’anno a Falconara sono state effettivamente sotto tono, i giornali locali hanno evidenziato la scarsa attività festaiola cittadina, anche se negli anni passati non mi sembra che ci siano stati eventi memorabili.
Comunque è vero, in città si è vissuta una atmosfera triste, per me almeno è stato così.
Un Natale scintillante e allegro avrebbe stonato con il sentimento di molti cittadini che presto troveranno il loro bilancio familiare gravato da nuove tasse, e per alcuni addirittura privato da un reddito visti i mancati rinnovi dei contratti di lavoro, almeno per il momento.
Dunque finite le feste, i problemi rimangono. Il mio pensiero è sempre rivolto a tutti quei lavoratori precari che (in alcuni casi) per anni, hanno lavorato e contribuito fattivamente al buon funzionamento del Comune e delle società ad esso collegate, e che ora tutti insieme vengono messi da parte.
Lasciamo alle spalle tutte le polemiche, ora è necessario provare a risolvere questa emergenza, il comune di Falconara si trova improvvisamente con un notevole incremento della percentuale di disoccupati. Questa nuova situazione rischia con effetto domino di ripercuotersi pericolosamente anche sulle attività commerciali e produttive del nostro territorio. A rimetterci nel tempo non saranno solo le famiglie colpite direttamente ma l’intera comunità.
Al momento le disponibilità finanziarie comunali non prevedono soluzioni brevi e comunque penso che mai più sarà possibile un così alto numero di lavoratori precari nell’organico comunale.
Allora provo a fare una proposta, una comunità che vive la vita cittadina con senso di appartenenza dovrebbe sentire i problemi di alcuni come i propri, e in momento di difficoltà tutti dovrebbero impegnarsi a superarlo.
Mi rivolgo principalmente a quegli imprenditori di industrie, agli artigiani, ai titolari dei centri commerciali, alle banche, agli studi commercialisti, e tutte quelle laboriose attività che operano sul territorio di Falconara, chiedo loro di verificare negli organigrammi aziendali se c’è spazio per alcuni di quei lavoratori di cui scrivevo sopra. Voglio sottolineare che non si tratta di fare un opera di beneficenza, ma di avere la possibilità di assumere, in base alle necessità aziendali, personale in molti casi qualificato e motivato, da impiegare in vari settori, dall’operaio al laureato con specializzazioni. Si potrebbe risolvere almeno in parte il problema improvviso della disoccupazione.
Comunque è vero, in città si è vissuta una atmosfera triste, per me almeno è stato così.
Un Natale scintillante e allegro avrebbe stonato con il sentimento di molti cittadini che presto troveranno il loro bilancio familiare gravato da nuove tasse, e per alcuni addirittura privato da un reddito visti i mancati rinnovi dei contratti di lavoro, almeno per il momento.
Dunque finite le feste, i problemi rimangono. Il mio pensiero è sempre rivolto a tutti quei lavoratori precari che (in alcuni casi) per anni, hanno lavorato e contribuito fattivamente al buon funzionamento del Comune e delle società ad esso collegate, e che ora tutti insieme vengono messi da parte.
Lasciamo alle spalle tutte le polemiche, ora è necessario provare a risolvere questa emergenza, il comune di Falconara si trova improvvisamente con un notevole incremento della percentuale di disoccupati. Questa nuova situazione rischia con effetto domino di ripercuotersi pericolosamente anche sulle attività commerciali e produttive del nostro territorio. A rimetterci nel tempo non saranno solo le famiglie colpite direttamente ma l’intera comunità.
Al momento le disponibilità finanziarie comunali non prevedono soluzioni brevi e comunque penso che mai più sarà possibile un così alto numero di lavoratori precari nell’organico comunale.
Allora provo a fare una proposta, una comunità che vive la vita cittadina con senso di appartenenza dovrebbe sentire i problemi di alcuni come i propri, e in momento di difficoltà tutti dovrebbero impegnarsi a superarlo.
Mi rivolgo principalmente a quegli imprenditori di industrie, agli artigiani, ai titolari dei centri commerciali, alle banche, agli studi commercialisti, e tutte quelle laboriose attività che operano sul territorio di Falconara, chiedo loro di verificare negli organigrammi aziendali se c’è spazio per alcuni di quei lavoratori di cui scrivevo sopra. Voglio sottolineare che non si tratta di fare un opera di beneficenza, ma di avere la possibilità di assumere, in base alle necessità aziendali, personale in molti casi qualificato e motivato, da impiegare in vari settori, dall’operaio al laureato con specializzazioni. Si potrebbe risolvere almeno in parte il problema improvviso della disoccupazione.
Con questa iniziativa la città intera ne uscirà più forte, più unita e solidale, sarà un segno di forte maturità e civiltà.
Mi piacerebbe far arrivare questa mia proposta agli imprenditori di Falconara e delle vicinanze, chi ne ha la possibilità se vuole può far girare questo post.
Mi piacerebbe far arrivare questa mia proposta agli imprenditori di Falconara e delle vicinanze, chi ne ha la possibilità se vuole può far girare questo post.
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