martedì 19 novembre 2013

GIORNATA MONDIALE DELL'INFANZIA E ADOLESCENZA

Domani mattina anche Falconara Marittima, celebrerà la giornata mondiale dell'infanzia e adolescenza per ricordare il giorno in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò, nel 1989, la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
190 Paesi nel mondo hanno ratificato quella convenzione, compresa l'Italia.

Una giornata importante quindi, ed ha fatto bene l'Amministrazione comunale a dargli il giusto risalto convocando un consiglio comunale aperto in cui si discuterà di Città sostenibili e amiche dei bambini e degli adolescenti.

Da questa discussione speriamo scaturisca un impegno serio da parte dell'Amministrazione comunale per la sensibilizzazione e il rispetto dei Diritti del bambino, in ogni parte del mondo.

Una discussione che riesca anche nella nostra città ad avviare a partire dai bambini, buone pratiche di protezione e cura, di aggregazione sociale, di partecipazione attiva, abbattendo l'odioso muro delle diverse nazionalità e credi religiosi, aprendo la strada finalmente ad una città più aperta.

Per questo motivo mi permetto di ricordare una mia proposta (clicca qui)  che feci durante la recente Campagna elettorale, ovvero istituire una "GIORNATA DEL BAMBINO" una volta l'anno nella nostra città. Una giornata dedicata ai bambini delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Una intera giornata in cui i bambini diventano gli amministratori della città, organizzano spettacoli ed iniziative. Una giornata durante la quale si potrebbe organizzare un festival tematico, una occasione per conoscere la condizione dei bambini nel mondo e i loro diritti.
 
Una proposta che offro volentieri al sindaco e al Consiglio comunale e che spero venga accolta.

giovedì 14 novembre 2013

PEEP TESORO: IL TAR CONDANNA IL COMUNE DI FALCONARA

Mentre tutti i riflettori erano accesi sulle ordinanze anti povero emesse dall'amministrazione comunale di Falconara Marittima, e mentre si dibatteva sulle cause del degrado della città, a quasi tutti i cittadini di Falconara è sfuggita invece una notizia che è una vera e propria bomba in termini di conseguenze sulla città. 
 
Gli appetiti dei mangiatori di territorio si sono momentaneamente fermati davanti ad una sentenza del Tribunale e le conseguenze non saranno di poco conto per la città.   
 
Il Comune di Falconara è stato condannato dal TAR delle Marche.
 
Il 25 settembre scorso, il TAR delle Marche si è espresso su un ricorso presentato dalla società Leonardo srl contro il Comune di Falconara Marittima e il Consorzio Tesoro, riguardante il Piano per l’Edilizia Economica Popolare (denominato PEEP Tesoro), condannando il Comune.
 
La notizia è apparsa sui giornali, ma stranamente, nonostante sia di primaria rilevanza non ha avuto alcuna eco ed è rimasta misconosciuta alla stragrande maggioranza dei cittadini.
 
L'edificazione in Zona Tesoro ha da sempre alimentato proteste per le inutili cementificazioni in un'area peraltro ad altissimo densità di popolazione per mq.  La sentenza mette in evidenza altri aspetti non di tipo ecologico ma non per questo meno gravi.
 
Tutto comincia "con la deliberazione del Consiglio Comunale n. 95 del 30.9.1995, con cui veniva approvato in via definitiva il Piano per l’Edilizia Economica Popolare (denominato PEEP Tesoro) del Comune di Falconara Marittima adottato con delibera n. 39 del 26.5.1995, modificato poi con variante approvata definitivamente con deliberazione n. 7 del 21.2.2008 dal Commissario Straordinario con i poteri del Consiglio Comunale. Il PEEP prevede una superficie totale lorda di 19.000 mq di cui circa mq 12.000 da destinarsi ad edilizia popolare, circa mq 1.000 già assegnati per edilizia privata (parte alla ricorrente) e circa mq 6.000, a destinazione parte residenziale e parte direzionale/commerciale, dedicata ad edilizia libera e da assegnarsi tramite pubblico bando".
 
La società Leonardo srl nel presentare 3 ricorsi " afferma che l’amministrazione comunale ha adottato medio tempore atti idonei a falsare la prevista procedura concorsuale ad evidenza pubblica". "Afferma che l’accordo non riguarda solo l’assetto delle opere di urbanizzazione delle aree destinate ad edilizia economica popolare, bensì anche, illegittimamente, l’assegnazione al Consorzio Tesoro delle opere di urbanizzazione delle aree destinate ad edilizia libera e non ancora assegnate, tramite l’assegnazione al Consorzio Tesoro di una sorta di “opzione privilegiata” sull’acquisto delle predette aree non convenzionate e destinate all’assegnazione tramite procedura di evidenza pubblica".
 
"I tre ricorsi sono sostanzialmente omogenei e tendono ad affermare, in sintesi, una sorta di “sviamento” del procedimento di assegnazione a gara delle aree ad edilizia, privata attraverso la creazione di condizioni particolarmente favorevoli per la vendita diretta della aree al Consorzio Tesoro".
 
In pratica la Società Leonardo Srl denuncia che -"con riguardo all’accordo del 26.11.2009, il Consorzio avrebbe anticipato tutti i costi delle opere di urbanizzazione del piano, garantendo al Comune conguagli preventivi (Euro 600.000) e anticipazioni oneri (Euro 684.529 per secondaria) relativamente alle opere di urbanizzazione dell’intero PEEP. Esso si aggiudicherebbe l’esecuzione delle opere di urbanizzazione dell’intero PEEP ad un prezzo notevolmente superiore a quello preventivato nel piano aggiungendo la disponibilità della superficie utile lorda destinata ad edilizia privata. In pratica, la possibilità, per il Consorzio Tesoro, di fare un’offerta di acquisto particolarmente alta deriverebbe dalla possibilità di eseguire, illegittimamente, tutte le opere di urbanizzazione secondaria, con relative anticipazioni al Comune".
 
E' dunque con quei soldi che il Comune presumibilmente ha sanato il bilancio del 2009/2010, ma ora che succede?
 
Il Tribunale Amministrativo Regionale per le Marche accoglie i ricorsi e annulla gli atti impugnati. Questo significa che il Comune oltre a pagare le spese processuali dovrà restituire gli anticipi dei costi di urbanizzazione, quindi ha un buco di Bilancio di oltre un milione di euro che potrebbero determinare il dissesto finanziario, oltre all'onere di dare una spiegazione a tutta la città.
 
Spero che i cittadini inizino ad aprire gli occhi e a capire in che mani siamo.
 
P.S. tutti i virgolettati sono stralci della sentenza T.A.R. Marche, Sez. I, 25 settembre 2013, n. 641 che potete leggere cliccando qui.
 
 

venerdì 8 novembre 2013

L'IMPORTANTE E' PARTECIPARE

Una cosa almeno l'abbiamo appurata: l'amministrazione comunale di Falconara è contraria alla partecipazione attiva dei cittadini sulle questioni di interesse pubblico.
 
Non che non fosse chiaro, ma stavolta i pochi dubbi sono stati dissipati dalle parole nette dell'assessore all'ambiente il quale, durante l'ultima commissione consiliare, ha ribadito che l'amministrazione ritiene il massimo momento partecipativo non le assemblee pubbliche, ma le sedute del consiglio comunale e che i cittadini che vogliono tenersi informati, secondo il suo pensiero, devono essere presenti.
 
Non sarò certo io a spiegare la differenza tra una assemblea pubblica dove tutti possono ascoltare, parlare, esprimere giudizi e magari decidere e un seduta del consiglio comunale in cui vengono prese delle decisioni su questioni spesso già discusse e concordate e votate seppur legittimamente dai soli consiglieri. Lo capisce anche un bambino.
 
Ma se da un lato gli amministratori considerano superfluo il percorso partecipativo e forse una perdita di tempo, dall'altro gli stessi si agitano e si innervosiscono se qualcuno prende iniziativa e organizza assemblee pubbliche.
 
E' accaduto ieri sera a Castelferretti quando il consigliere comunale Riccardo Borini delle liste civiche FBC e CiC ha organizzato una assemblea pubblica per fare chiarezza e per dare qualche informazione alla popolazione sulla questione degli odori maleodoranti che da anni invadono le case e provocano gravi disturbi e fastidio alla respirazione.
 
Non entro nel merito della questione, perché Borini e i suoi collaboratori hanno finalmente fatto chiarezza con grande capacità e anzi bisogna riconoscere il buon lavoro informativo e propositivo presentato.
 
Ci tengo invece a sottolineare tutto il pressapochismo con cui l'intera amministrazione comunale ha gestito e sta gestendo la situazione. Un continuo rimpallo di responsabilità che ha fatto perdere tempo prezioso e la pazienza a numerosi cittadini ormai stanchi di sigillare le finestre per il timore di respirare sostanze nocive.
 
Sono accadute cose inaudite, come ad esempio l'impossibilità di nominare l'azienda che secondo le numerose relazioni di Asur e ArpaM è la responsabile del grave disagio. Soprattutto è mancata una corretta informazione anche di tipo sanitario sui rischi per la popolazione, le uniche notizie sono state diffuse con comunicati stampa dal tono rassicurante, ma che in realtà non davano notizie precise né sulla provenienza degli odori tanto meno sulla loro composizione considerando che non sono stati fatti rilevamenti appropriati
 
Ho parlato di pressapochismo, non so se si tratta solo di scarsa capacità da parte dell'amministrazione comunale, ma un fatto è certo: in questa faccenda si è detto tutto ed il contrario di tutto.
Ad esempio: il  sindaco durante il consiglio comunale del 13 settembre scorso con fare solenne dichiarava:
"Come ho detto prima, i canali di informazione negli anni si sono moltiplicati, quindi io capisco che fare politica è fare politica, quindi su facebook, su twitter o quant'altro o sui giornali si continui ad attaccare il sottoscritto e l'Amministrazione perché non dà informazione, sappiate che indipendentemente da quegli scritti, il Sindaco o chi per lui darà comunicazione nell'unica sede appropriata, che è il Consiglio Comunale. Io non darò mai una comunicazione prima agli organi di informazione o agli altri canali di informazione e dopo ai Consiglieri Comunali".

Peccato che solo poche settimane dopo, l'assessore Astolfi durante un incontro estemporaneo in strada, promosso da un cittadino via facebook con un colpo da teatro tirò fuori una lettera dell'amministrazione comunale mai comunicata "nell'unica sede appropriata" e nemmeno "ai consiglieri comunali", con cui si rivelavano alcune novità tanto che finalmente per la prima volta venne pronunciato il nome dell'azienda finora innominabile.

Sulla scarsa conoscenza della questione da parte della "giovane consigliera comunale Al Diry" nonché presidente della commissione consiliare che si occupa di ambiente e quindi anche delle "puzze di Castelferretti", lascio il giudizio alle numerose persone presenti ieri all'assemblea pubblica, le quali credo abbiamo potuto constatare la mediocrità politica e istituzionale.
 
Nonostante l'opera meritoria delle liste civiche e di Riccardo Borini, il problema permane, sembra che il Comune non voglia prendere iniziative ed ancora una volta rimpalli le responsabilità e i compiti ad altri. A chi chiedeva all'Amministrazione di procedere con alcune ordinanze per costringere l'azienda a risolvere il problema, l'assessore ha risposto che l'ordinanza non è una via praticabile, perché suscettibile di possibili ricorsi e querele da parte dell'azienda.
 
Credo che abbia fatto bene una partecipante dell'assemblea a dire che una amministrazione comunale seria non può aver timore di prendersi una denuncia se pensa di agire nel giusto e soprattutto se agisce per l'interesse comune dei cittadini.... Ma a Falconara vige il pressapochismo quindi, non aspettiamoci nulla di straordinario.  
 
 

sabato 2 novembre 2013

IL SIGILLO AI PARCOMETRI

Alla fine Parcheggi gratis per tutti. Ovviamente tutti tranne i residenti che invece hanno pagato anticipatamente la tariffa sui parcheggi.
Quella che era stata propagandata come "la rivoluzione dei parcheggi" in realtà si è dimostrato "il caos dei parcheggi". Un caos provocato da una scelta dell'amministrazione comunale opaca.
Avevano consegnato la gestione dei parcheggi  per ben 25 anni al gruppo societario che avrebbe dovuto costruire il mega parcheggio, poi tutto è precipitato, la società ha abbandonato il progetto e di conseguenza anche la gestione dei parcheggi nelle strisce blu decade.

Da oggi parcheggi gratis per tutti, e non regolamentati. Esattamente come un anno fa. Situazione tragicomica e ridicola, se non fosse che a causa di questo adesso a rimetterci saranno quei lavoratori assunti in qualità di ausiliari del traffico.

I cittadini falconaresi però non gioiscano per la gratuità dei parcheggi, perché quelle mancate risorse, il sindaco e la sua giunta li dovranno cercare da qualche altra parte. Si prevedono quindi altri tagli o aumenti di tasse.

venerdì 1 novembre 2013

ERRARE HUMANUN EST PERSEVERARE DIABOLICUM

La frenetica attività politica non permette più un momento di riflessione. E' sempre più difficile trovare il tempo per pensare, di guardare le cose con un pò di distacco. Forse non ce ne accorgiamo ma da troppo tempo rincorriamo le trasformazioni dettate da un'agenda politica che ci fa correre in maniera caotica come le formiche poco prima di un temporale. E invece sarebbe fondamentale fermarsi un attimo per capire cosa stiamo facendo e dove vogliamo andare.

Fermarsi a riflettere ci farebbe bene! Intanto potremmo scoprire tutte quelle contraddizioni di cui si è impataccata la sinistra. Parlo di SEL principalmente, partito di cui faccio parte e che a breve sarà impegnato nei Congressi territoriali e in quello nazionale nel prossimo gennaio.

Le notizie e le cose vanno ad un ritmo vertiginoso, forse la velocità fa perdere la lucidità che in questa fase storica del nostro Paese è invece fondamentale conservare per poter essere utili.

Nelle ultime settimane alcuni autorevoli dirigenti di SEL, risucchiati nel vortice della stretta attualità dettata da una accurato marketing politico, sembrano voler dare credito all'ormai sicuro vincitore delle Primarie del PD Matteo Renzi. Le parole lasciano adito a interpretazioni perchè pronunciate con il più classico dei metodi della vecchia politica: il tatticismo. Una modalità che avevamo promesso al congresso costituente di non seguire, anzi di abiurare, ma che invece trova piena cittadinanza nella politica di sel degli ultimi tre anni.

Ma basterebbe fermarsi a riflettere per capire che in quelli che potrebbero essere considerati endorsement, c'è qualcosa che stride fortemente con le idee per le quali abbiamo fondato il nostro partito.

Esattamente un anno fa i militanti di SEL sono stati mobilitati per partecipare alle primarie del centrosinistra, questo nonostante più d'uno non fosse d'accordo. Contrari proprio per quella scelta presa in maniera autoritaria senza alcuna discussione nel Partito. Scelta che si dimostrò sbagliata, per vari motivi, in primis per il fatto che il documento Italia Bene Comune del PD da noi sottoscritto, non possedeva i requisiti per il cambiamento da noi auspicato, ma al contrario prevedeva scenari che poi puntualmente si sono avverati, compresa la composizione di un governo di larghe intese. Non aveva in se quel cambio di passo necessario per contrastare le politiche di austerity volute dalla BCE e nemmeno per attuare quelle riforme sul lavoro e welfare indispensabili per la sopravvivenza e il futuro di migliaia di persone

Se ci fermassimo a riflettere ricorderemmo che a quelle Primarie partecipammo, non tanto per far vincere Nichi Vendola, tutti gli addetti ai lavori lo sapevano bene che Vendola non aveva chance, ma per impedire che vincesse Renzi, tanto che al secondo turno molti di noi andarono a votare Bersani. Il motivo era semplice: Il sindaco di Firenze esprimeva una politica liberista, molto vicina alla destra e in piena sintonia a quelle forze moderate che noi volevamo sconfiggere.

Ricordo che a chi provava a dire che quelle primarie erano un errore per SEL, veniva risposto che non potevamo permetterci Renzi candidato premier per il centrosinistra. Infatti andammo, e le Primarie le vinse Bersani che per tutta la campagna elettorale non riuscì a dire altro che la patetica frase: "smacchiamo il giaguaro". Slogan penoso e inoffensivo, utilizzato dal buon Bersani non tanto per una sua incapacità comunicativa quanto per il timore di dire qualcosa che potesse disturbare una delle numerose correnti del PD.

Renzi alle Primarie dunque fu considerato dai tanti militanti di SEL un avversario politico, non un contendente legittimo alla carica di candidato premier, e per quel motivo combattuto.

Dopo quelle primarie partecipammo alle elezioni ma non le vincemmo, subendo anche l'affronto del PD che con pochi scrupoli non esitò a formare un governo di larghe intese proprio con il nemico pubblico numero uno. Nemico a parole naturalmente perchè giorno dopo giorno, al di là di differenze legate a questioni di tipo personale, il PD con Enrico Letta sta dimostrando più di una affinità con le politiche liberiste della destra di Berlusconi.
E' il berlusconismo insomma ad aver vinto.

A fronte di questo disfacimento, mentre sembrerebbe più che mai opportuno cercare di costruire quella sinistra alternativa e di governo da troppo tempo sommersa dalle macerie della cattiva e ottusa politica, ecco riaffiorare il tatticismo, lo stesso che ci ha regalato il meritatissimo mediocre risultato elettorale.

Tutto questo mentre il Paese è allo stremo e le persone a cui vorremmo dare rappresentanza, non ci riconoscono più credibili. Un peccato perchè avevamo molte probalilità di diventare una forza politica veramente rappresentativa. Peccato perchè ha vinto la paura e il desiderio di sedersi in Parlamento ad ogni costo.

Se ci fermassimo a riflettere quindi, non potremmo non vedere che le scelte strategiche del nostro partito sono state profondamente sbagliate, e che se non si vuole nemmeno riconoscere l'errore originario, difficilmente si riuscirà ad ottenere qualcosa di buono.
Fermiamoci a riflettere e proviamo a vedere cos'ha di diverso il Renzi di oggi da quello di soli 12 mesi fa.
Se ci fermassimo a riflettere potremmo arrivare alla conclusione che se, ora come sembra, Matteo Renzi diventasse un interlocutore per la sinistra, le opzioni sono due, e una non esclude l'altra:
  1. Che la sinistra non è necessaria nel nostro Paese
  2. Che abbiamo sbagliato a sostenere Bersani alle Primarie perchè con Renzi le elezioni le avremmo vinte, e forse avremmo evitato un governo col PD/PDL

Spero che i nostri massimi dirigenti politici riescano a trovare un momento di riflessione, per pensare a quanto avvenuto, per rimettere in ordine le idee e confrontarle con i compagni dei territori, e di esprimere una volta per sempre una chiara strategia politica, lasciando da parte i tatticismi.

lunedì 28 ottobre 2013

GENDARMI E GIOCOLIERI

l'artista multato
L'ordinanza anti degrado volta a ristabilire la "sicurezza" a Falconara, fortemente voluta e propagandata dal sindaco Goffredo Brandoni, oggi ha fatto un'altra vittima.
 
E' stato multato dagli agenti della Polizia Municipale un artista di strada, colpevole di far roteare con una discreta maestria le clave da giocoliere. Una persona che senza disturbare nessuno, né sporcare i marciapiedi, né altro, si esibiva con la speranza di ricevere una monetina dai passanti. Colpita a norma di Legge la millenaria tradizione degli artisti di strada.   Un modo come un altro per sopravvivere insomma, che però non garba all'amministrazione comunale, sempre più in difficoltà per i scarsi consensi registrati a seguito delle promesse elettorali basate sulla tolleranza zero.
 
Sindaco In difficoltà soprattutto per cercare di tenere unita una maggioranza che si sta lacerando tra due litigiose fazioni di Maître à penser: una sostenitrice della tolleranza zero e l'altra della tolleranza doppio zero.
 
Una faida interna che ha però trova sfogo all'esterno in maniera vergognosa.
 
Le ordinanze sicuritarie messe  in piedi dal sindaco stanno alimentando pericolose sacche di intolleranza tra i cittadini che potrebbero sfociare in un altrettanto pericoloso conflitto sociale, di cui "lo sceriffo" dovrà prendersi la responsabilità. 
 
E' più che mai necessaria una presa di posizione dei cittadini che dimostrino con chiarezza la contrarietà a queste demagogiche azioni, per restituire alla città quella cultura solidale  e inclusiva che l'ha sempre caratterizzata.    

sabato 26 ottobre 2013

PARCHEGGI FALCONARA: ANCORA UN FALLIMENTO DELLA GIUNTA BRANDONI

Falconara, addio multipiano e berretti gialli. Con questo titolo il giornale on line Ancona24ore.it fotografa l'ennesimo fallimento dell'Amministrazione di Falconara Marittima.
 
Tutto comincia con un fumoso e mai chiarito bando per la costruzione del megaparcheggio alla stazione ferroviaria. Dico mai chiarito perché qualcuno per capirci di più si è rivolto ad organismi di controllo, ma la fragilità di quel progetto si è manifestata proprio con la sua mancata realizzazione.
 
La costruzione del megaparcheggio da parte della società era legata alla gestione dei parcheggi a pagamento di tutta la città, con un contratto di 25 anni, ed ora i problemi vengono a galla. Qualcuno ricorderà le problematiche legate al cambio di gestione dei parcheggi nel mese di dicembre 2012 (clicca qui). I parcheggi erano diventati gratuiti, i residenti protestavano e  gli amministratori della nostra sfortunata città con la solita baldanza cercavano di convincere i cittadini che grazie alle loro intuizioni la città ne avrebbe guadagnato.
 
I fatti ci dicono invece che ancora una volta la città ci rimette. Il controllo dei parcheggi tornerà in mano alla polizia municipale che a quanto dice la stessa amministrazione, a causa del poco personale, ha già gravi difficoltà a svolgere le operazioni attuali, una delle quali riguarda la sicurezza, tema tanto caro al sindaco e ai suoi alleati  che si prodigano ad emettere ordinanze inutili e poco attuabili contro il degrado della città.
I parcometri posizionati solo 9 mesi fa verranno rimossi dalla società di cui sono proprietari e il comune dovrà provvedere a comprarne altri o comunque ad organizzarsi per non perdere importanti entrate finanziarie fondamentali per il bilancio comunale. Insomma ancora una volta si spenderanno soldi che, in un periodo così nero per l'economia delle famiglie, si potevano utilizzare per le questioni di tipo sociale.
 
Scelte fallimentari come questa costringono Falconara a restare una città dimessa e degradata, condannata ad essere una non città, senza una identità né una idea di futuro.
 
Il parcheggio è solo un capitolo di un programma che vuole sfruttare la città esclusivamente per interessi di pochi. Stavolta quegli interessi di pochi non erano più compatibili con la realizzazione del parcheggio. Sembra infatti che tra le motivazioni che hanno fatto decidere alla società costruttrice di abbandonare il progetto, ci sia proprio la scarsa redditività del parcheggi a pagamento. Motivo, che se fosse vero evidenzierebbe lo scarso utilizzo dei parcheggi e l'inutilità della costruzione del megaparcheggio.  
 
Speriamo quindi che se non sarà l'amministrazione comunale a impedire la realizzazione degli altri progetti devastanti previsti come le edificazioni a Palombina vecchia, a Montedomini, o come il bypass ferroviario, sarà la dura regola del mercato a fare in modo che falliscano miseramente come è accaduto con il parcheggio! 
 
Ma i cittadini dovranno sapere e ricordare che a farne le spese saranno unicamente loro.
 
Guarda un video dal titolo che è tutto un programma: Falconara, il 2013 porta la rivoluzione della sosta
 
 

domenica 20 ottobre 2013

LA SOLITIDINE E IL DISAGIO, QUESTO E' IL VERO DEGRADO

Ho avuto modo di toccare con mano un paio di situazioni sabato scorso. Una passeggiata per la  via principale di Falconara Marittima è bastata a confermarmi quanto sia diffuso lo stato di disagio che  vivono molte persone.
 
Non che non me rendessi conto, ma vederlo in prima persona assume tutta un'altra connotazione e le persone con un minimo di sensibilità non possono che restarne colpite.
 
Due storie differenti: una di un anziano vagabondo e la sua ordinaria vita da senza tetto e  l'altra di una anziana signora che vive la sua vita con le complicazioni della vecchiaia.
 
Il vagabondo bonario che abitualmente passa giornate intere seduto sulla  panchina nella più totale indifferenza di chi passa, nessuno si accorge del suo stato di igiene personale e nemmeno gli rivolge mai la parola. Ieri qualcuno ha pensato bene di segnalarlo  alla polizia municipale, non perché preoccupato del suo stato ma solo perché poteva sporcare la panchina. 
 
L'anziana signora, è una donna che abita da sola in casa, ha problemi di deambulazione, ieri è caduta in strada, si è fatta male e non riusciva a rialzarsi. Alcune persone si sono fermate ad aiutarla, un paio di signore accorse la conoscevano e la chiamavano per  nome, convincendola a salire sull'ambulanza visto che lamentava delle contusioni sospette.  Nonostante il precario equilibrio, la signora era uscita di casa perché stanca di stare sola. Io non la conosco di persona ma mi sembra una donna normale che soffre però di una grave malattia che nell'attuale società in cui viviamo sembra sia incurabile: la solitudine!
 
Due storie apparentemente diverse tra loro ma in realtà accumunate purtroppo da un filo rosso, quello del disagio e della solitudine. Due momenti di riflessione per chi ne è stato testimone, per comprendere, come cerco di dire da molto tempo, che il vero degrado nella città è quello sociale.

domenica 13 ottobre 2013

LA VIA MAESTRA

Con la manifestazione di ieri si è forse aperta una nuova stagione a difesa della democrazia e dei diritti. La Via Maestra è stata una manifestazione importante per i contenuti che ha espresso e per il numero dei partecipanti che hanno riempito Piazza del Popolo di Roma, i cui promotori sono Stefano Rodotà, Maurizio Landini, Lorenza Carlassare, Don Ciotti, Gustavo Zagrebelsky.

Una giornata di mobilitazione che però non vuole restare un'azione isolata, ma l'inizio di un impegno comune non solo a difesa della Costituzione, ma per la sua attuazione. Questo accade mentre il governo di Larghe Intese di Enrico Letta e di Angelino Alfano con l'approvazione del Capo di Stato Napolitano stà lavorando a profonde modifiche costituzionali, in particolare per modificare l'art. 138 che è la serratura dell'intera Costituzione Italiana, l'articolo che garantisce la tenuta di tutto il dettato costituzionale. 

La piena attuazione della Costituzione garantirebbe diritti che purtroppo, soprattutto negli ultimi anni, sono stati sospesi: il diritto al lavoro, alla salute, all'istruzione, alla dignità umana. Il pieno rispetto della Costituzione riporterebbe un pò di equità, ridurrebbe il divario tra ricchi e poveri, rafforzerebbe la democrazia, la quale da alcuni anni sta scricchiolando sotto i colpi feroci dei poteri forti, delle Banche e di governanti con pochi scrupoli intenti a pensare solo ai loro interessi o a quelli di pochi.

Dunque la manifestazione di ieri, a torto oscurata dai mezzi di informazione, invita alla discussione, a prendere una posizione netta, a schierarsi a favore dei diritti, e non a perseguire politiche che soddisfino le ciniche esigenze delle potenze multinazionali o delle grandi banche finanziarie. Insomma una presa di campo contro il liberismo a favore delle persone.

"LA COALIZIONE DEI VINCENTI", così ieri ha definito la manifestazione Stefano Rodotà. Vincenti come solo possono essere quelli che si uniscono per difendere le  regole democratiche, custodite sapientemente nella Costituzione. La Costituzione è il primo strumento che abbiamo per combattere la grave crisi in corso. Un antidoto prezioso contro la corruzione e le mafie.

Da questa manifestazione non nascerà un nuovo partito, è stato detto e rassicurato. L'auspicio è che una volta aderito all'appello (clicca qui) dei 5 rispettabili sottoscrittori, le associazioni, i movimenti, le forze politiche e sindacali, si coalizzino per ottenere il rispetto e l'attuazione della Costituzione. Le forze politiche soprattutto abbandonino tatticismi, politicismi, e interessi di bottega. 

Insomma ieri non siamo arrivati alla fine della strada, la via Maestra è ancora tutta da percorrere. Lo dobbiamo fare con la schena dritta, senza tentennamenti. 
Per dare valore ad un bene prezioso e democratico come la Costituzione Italiana, c'è solo la Via Maestra, la via a buonsenso unico!

   

domenica 6 ottobre 2013

GUERRA AI POVERI

Una amministrazione comunale che considera la povertà una vergogna da nascondere e non una condizione da debellare, è una pessima amministrazione che tenta di occultare la realtà sotto il tappeto. 

Il tema delle povertà, fuorviato ed esasperato dalle stesse persone che invece avrebbero dovuto dare risposte concrete dopo sei anni di governo della città, sta per essere ignobilmente derubricato a problema di degrado urbano, a un problema di sicurezza.

Nonostante il totale fallimento di decine di ordinanze degli ultimi anni atte a ridurre la presenza di persone indesiderate per le vie della città, il sindaco di Falconara Goffredo Brandoni e la sua Giunta, perseverano con atti pubblici che hanno la caratteristica di azioni demagogiche e pilatesche. 

Nascondere gli effetti e fregarsene delle cause, questa sembra essere la filosofia della maggioranza in Comune ormai divisa da guerre interne. La nomina di un supervisore alla sicurezza quando già esiste un assessore alla sicurezza la dice lunga sul livello di scontro interno

Vietare l'uso dell'acqua delle piazze ai senza tetto e allo stesso non prevedere un luogo per le misure minime di igiene personale è da irresponsabili. In città non esiste un bagno pubblico, quelli esistenti, non sono utilizzabili. Perfino i servizi igienici della vicina stazione ferroviaria sono off-limit per chi non ha casa.  Sgomberare le persone che di notte si accatastano sui cavalcavia della spiaggia per dormire all'aperto e al freddo e non prevedere un dormitorio è un atto di  grande inciviltà. Vietare a singole persone di chiedere l'elemosina è solo un provvedimento inutile, vocato all'ennesimo fallimento. La povertà non si ferma davanti ad una multa.

Il fatto grave è che questa amministrazione è preoccupata esclusivamente dall'effetto visivo, del degrado urbano. Poco importa sapere che il vero degrado è quello umano, in una fase in cui la crisi sta impoverendo velocemente anche strati sociali ritenuti fino a ieri al sicuro.
Non è un caso che il consiglio comunale abbia recentemente previsto per le problematiche sociali, per il sostegno ai disoccupati, solo pochi spicci (10.000 euro) mentre per  attività di propaganda i soldi non sono mancati; basti pensare ai 6.000 euro spesi per le frecce tricolori invitate in piena campagna elettorale, e almeno 11.000 euro per quindici minuti di fuochi artificiali di ferragosto.

Solo nell'ultimo mese la ciittà è stata colpita da due gravi lutti, due persone che si sono ammazzate stravolte dagli sfratti esecutivi cui erano colpiti, una delle quali solo ieri, mentre il Comune pensa di vendere le abitazioni di proprietà. 
A Falconara cresce l'esercito dei disoccupati e sindaco e Giunta si preoccupano dell'estetica del degrado urbano, senza avere la più pallida  idea su come rivitalizzare il centro, senza porsi il sospetto che se la città è morta, forse qualche responsabilità dipende da chi la sta amministrando, e sottovalutando il problema dell'immigrazione, preferendo per comodità non fare distinzioni, mettendo tutti sullo stesso piano, lasciare che l'immaginario collettivo consideri lo straniero come un nemico da eliminare. 
Sparare nel mucchio è molto più semplice che affrontare i problemi con serietà e responsabilità.    

A Falconara stiamo assistendo a scelte di una amministrazione comunale assolutamente incapace di gestire il periodo di crisi in corso, e non solo per mancanza di risorse. Quello che manca è la risorsa culturale di chi ci amministra, una povertà ancora più grave di quella economica. 
Una città che guarda con smarrimento a una guerra ai poveri, una guerra senza vincitori.

lunedì 30 settembre 2013

FALCONARA: IL DISCO ROTTO DELLA TOLLERANZA ZERO

I dissidi all'interno della maggioranza nel Comune di Falconara Marittima (clicca qui) sul problema della sicurezza hanno prodotto l'ennesima enunciazione di tolleranza zero al degrado, stavolta con ordinanze anti sbraco sulle panchine e addirittura anti kebab.
Il pugno di ferro è stato promesso a seguito di una assemblea pubblica con i commercianti che lamentano difficoltà a causa delle vendite in flessione. A tal proposito non bisogna dimenticare che la flessione delle vendite dei negozi è causata soprattutto dalla crisi economica e che sarà molto difficile vedere una via d'uscita nel breve termine, ma non è la sola causa. 
 
Ancora una volta, pur di non voler accettare il fatto che il centro cittadino sta morendo per una cronica carenza di iniziative e per cattiva manutenzione dell'arredo urbano e per la sporcizia, si cerca di trovare i responsabili in altre sedi, il capro espiatorio.
Presto fatto: i responsabili sono alcuni clochard che per qualche ora della giornata effettivamente frequentano la piazza principale, di certo non in un modo diverso che nelle altre città.
 
Il vero problema però, e lo sanno tutti, è che la piazza non è frequentata dai "falconaresi doc" tanto per citare una espressione tanto cara al sindaco. Quei falconaresi evitano di stare in piazza perché non c'è nulla di invitante cui valga la pena, niente che possa suscitare interesse. E intanto i negozi chiudono. 
 
Quindi l'Amministrazione comunale pur di accontentare i più smaniosi assertori della tolleranza zero lancia l'ennesimo annuncio, evitando in questo modo di affrontare ancora una volta seriamente le due questioni: quella del commercio cittadino e quello della sicurezza. Quello della sicurezza soprattutto, troppo spesso volutamente confuso, dalla Giunta comunale, con l'immigrazione.
 
E comunque indiscutibile che a Falconara accadano fenomeni di microcriminalità, di spaccio, e di vandalismi, come succede in ogni città, ma è altrettanto innegabile che dopo sei anni di amministrazione Brandoni e conseguenti politiche da sceriffo, "guasconate", per usare una frase del vicesindaco Clemente Rossi, il problema non è minimamente scalfito, anzi la percezione di insicurezza in città è notevolmente cresciuto. Motivo per cui, a scadenze periodiche ecco nuove ordinanze e proclami dell'amministrazione comunale volti a cercare di salvare la faccia per il fallimento totale del primo punto del loro programma elettorale, fino a quando le persone mostreranno di crederci. 
 
Dunque in quasi sei anni questa amministrazione non è stata in grado di gestire il comune sentire di "degrado" e  "insicurezza" di Falconara da loro stessi alimentato  e non c'è nulla che faccia pensare che basteranno i prossimi 4 per risolvere la questione.

Questa incapacità mi fa tornare in mente una frase che nel 2006 venne pronunciata da una consigliera di minoranza del consiglio comunale di Falconara, e che mi piace ogni tanto riproporre. In quel tempo Brandoni era all'opposizione e non si faceva scrupoli a sbeffeggiare il sindaco in carica. La frase in questione fu detta da una consigliera comunale dello stesso gruppo consiliare di Brandoni. Ho l'impressione che la stessa frase si possa utilizzarla oggi, senza bisogno di cambiare nemmeno una parola.
 
Giudicate voi:
"Il problema della sicurezza è fra i disagi più gravi e sentiti dalla cittadinanza e il Sindaco si è impegnato, in campagna elettorale, a realizzare in questo settore una politica i cui strumenti prioritari siano in particolare: informazioni preventive, controllo dell’immigrazione clandestina e del territorio, più coordinamento e maggior presenza, specie in alcune fasce orarie, di carabinieri e polizia municipale estremo rigore nei confronti di quei nomadi dediti alla microcriminalità, vandalismo e teppismo, potenziamento e qualificazione, anche con il coinvolgimento degli operatori economici, per la video sorveglianza. Adesso, dopo gli innumerevoli episodi di risse, microcriminalità e teppismo, vorremmo sapere quando queste promesse verranno mantenute”.   
(Corriere Adriatico 5/9/2006)

mercoledì 25 settembre 2013

MENDICANTI DI ARIA FRITTA

"Non ci facciamo abbindolare dai mendicanti di aria fritta".
Con la solita eleganza e stile l'assessore all'ambiente Matteo Astolfi chiude la questione sulla raccolta differenziata dei rifiuti.
 
I "mendicanti di aria fritta", secondo la sua convinzione sarebbero tutte quelle persone, esperti, tecnici e comuni cittadini che affermano che il sistema di raccolta porta a porta sia l'unico in grado di aumentare considerevolmente la percentuale di raccolta differenziata, migliorando l'ambiente e diminuendo i costi ai cittadini.
 
La frase è stata pronunciata ieri durante la discussione in consiglio comunale per l'approvazione del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES).
 
Inutile dire che i cittadini di Falconara subiranno un aumento e non di poco conto.
 
La questione della raccolta differenziata, divide le componenti politiche in due nette fazioni: chi vorrebbe la raccolta porta a porta (l'opposizione di centro sinistra e movimenti civici) e chi ritiene che quella di prossimità sia la tecnica migliore (il sindaco, la Giunta, e tutta la maggioranza di destra).
 
In realtà i dati ufficiali sono la migliore risposta a questa disputa. Falconara che pratica la raccolta di prossimità infatti detiene la maglia nera dei comuni in fatto di raccolta differenziata, con un scarso 41% circa (dati 2012) contro una media provinciale del 60% con picchi di comuni vicini al 70-80%.
 
L'assessore Astolfi si difende ricordando che nel 2007, da quando cioè hanno iniziato ad amministrare la città, la raccolta era solo del 20% ed ora dopo sei anni con il 41% la percentuale è raddoppiata. Vero!
 
Peccato che tutti gli altri comuni che sono partiti dalla stessa percentuale della nostra, ora viaggiano su percentuali virtuose, tali da non incappare nelle sanzioni applicate ai comuni che non raggiungono il 65% di raccolta differenziata.  
 
Si perché il Comune di Falconara a causa della scarsa differenziazione, paga una multa comminata alle tonnellate conferite in discarica. Il costo annuo di gestione dei rifiuti a Falconara è attorno i 5 milioni e ottocento mila euro.
 
Ci sono Comuni che grazie al porta a porta sono riusciti ad ottenere ottimi risultati in poco tempo, con un risparmio considerevole per gli utenti (cittadini, commercianti, artigiani ecc.)
 
Il comune di Cannara (PG), per esempio, premiato sabato scorso dall'associazione Comuni Virtuosi proprio per l'ottimo risultato ottenuto con il porta a porta, è passato dall' 11% del 2011 al 67% del 2013. Un successo in meno di 24 mesi.
 
Il problema di questa maggioranza e della Giunta di Falconara è che per loro le responsabilità di ogni cosa si discuta sono sempre degli altri: colpa della la Regione, della Provincia, dei partiti di centrosinistra, dei sindaci del passato e così via, dimenticandosi che ormai governano da sei anni, e che dopo questo considerevole lasso di tempo è ora di assumersi qualche responsabilità.
 
Sulla questione dei rifiuti peraltro non è chiara la posizione predominante in Giunta, visto che l'Assessore al Bilancio Mondaini ha affermato che per il comune non è possibile passare al porta a porta perché c'è un accordo che scade solo nel 2017, facendo presupporre che senza quel vincolo si sarebbe potuto abbandonare la raccolta di prossimità ora in vigore. Dall'altra parte invece l'Assessore all'ambiente Astolfi che rivendica la scelta della raccolta di prossimità in quanto precisa scelta politica. Mah chissà quale sarà la posizione ufficiale.
 
Intanto considerando che questa Giunta "non si fa abbindolare dai mendicanti di aria fritta", cari cittadini becchiamoci questo aumento della tassa, che seppur addolcita con manovre di bilancio che comunque vanno ad assottigliare risorse in altri settori, resta una stangata per molti.    
 

domenica 22 settembre 2013

SI AL FONDO DI SOLIDARIETA' NO ALL'ELEMOSINA!

La settimana scorsa a denti stretti il consiglio comunale di Falconara Marittima ha deliberato a favore di un fondo di solidarietà per aiutare chi ha perso un lavoro. Una decisione non nata dall'iniziativa della maggioranza che al contrario non aveva tenuto conto della difficile situazione e degli effetti della crisi economica nella nostra città, ma grazie ad una mozione presentata dal gruppo consiliare del PD votato poi all'unanimità.

Dopo questa notizia abbiamo sperato che la decisione non fosse una operazione di facciata, un annuncio senza un vero impegno economico a sostegno. La speranza era mista a perplessità e non ne mancavano le ragioni. Infatti ieri dai giornali abbiamo potuto conoscere la vera intenzione di questa amministrazione comunale, che sul piatto delle politiche sociali metterà appena 10.000 euro a copertura del fondo di solidarietà.
Attenzione 10.000 euro complessivi, non a persona. Diecimila euro in tutto mentre i disoccupati accertati che vivono nel comune di Falconara sono 1198, secondo i dati del Centro per l'Impiego della Provincia di Ancona al 31/12/2012 e drammaticamente aumentati nel 2013. Senza tenere conto dell'esercito dei precari sottopagati e degli inoccupati, ovvero di chi, presi dallo sconforto, il lavoro non lo cercano nemmeno più.

La stessa cifra fu stanziata nel 2010 (clicca qui) sempre su sollecitazione della minoranza in consiglio comunale e poi adeguata fino a 30.000 euro ma anche allora quei contributi furono assolutamente insufficienti, infatti ne beneficiarono meno di 30 persone.

Diecimila euro quindi sono una goccia, una elemosina, una vergogna!

Non ci sono soldi dicono gli amministratori. Ma non possiamo dimenticare che molte risorse sono state utilizzate per "fiancheggiare" la ricchissima recente campagna elettorale. Per fare un esempio, la comparsata del 5 maggio sui cieli di Falconara delle frecce tricolori è costata alle casse comunali 6.000 euro (clicca qui), più della metà dell'importo previsto per il fondo alle persone senza lavoro, per 20 minuti di evoluzioni acrobatiche degli aerei in una giornata peraltro fredda e nuvolosa e con poche persone a guardarle.
E' solo un esempio, ma se ne potrebbero farne altri.

Non ci sono i soldi, e allora una amministrazione con la testa sulle spalle non li spende per lo spettacolo pirotecnico di ferragosto. 15 minuti di spettacolo che sono costati ai cittadini 11.000 euro +iva. (delibera Giunta Nr. 290 del 30/07/2013)

Certo i fuochi artificiali sono una tradizione e sono piacevoli da vedere, ma il disagio di chi non ha reddito per vivere credo che dovrebbe avere la priorità su tutto. Persino la vicina Ancona che da sempre festeggia la festa del mare con i tradizionali fuochi artificiali quest'anno ha rinunciato celebrando la storica festa con sobrietà.

L'istituzione del fondo di solidarietà con queste risibili risorse quindi non è una cosa seria e offende la dignità delle persone in difficoltà. Non è accettabile che alla richiesta di aiuto si risponda con una pelosa elemosina salva coscienze.

Spero vivamente che prima della presentazione del bilancio in consiglio comunale la Giunta comprenda l'inutilità di questa scelta a queste condizioni e riveda la posta in bilancio su questo capitolo fondamentale per l'intera comunità.


mercoledì 18 settembre 2013

DIGNITA' ESTREMA

Sono stato incerto fino all'ultimo se scrivere sulla triste vicenda che nei giorni scorsi ha colpito la comunità di Falconara. Non volevo che qualcuno pensasse che intendessi strumentalizzare il suicidio di una persona. 
La questione è delicata e occorre sfiorarla con molta attenzione e cautela. Ma a una settimana dal terribile avvenimento, credo che sia invece opportuno affrontare il tema del disagio sociale, perchè ho l'impressione che il gesto, al di là del momentaneo turbamento sia stato subito rimosso dalla mente di molti.

Lo hanno rimosso subito le persone che in qualche modo si trovano in altrettante situazioni di difficoltà, forse è un modo per allontanare gli spiriti e le tentazioni che in attimi di disperazione potrebbero prendere il sopravvento. 
Lo hanno rimosso le persone che non hanno problemi di quel tipo, e che egoisticamente non intendono intristirsi con storie che non le riguardano.  
Lo hanno rimosso le Istituzioni che tra mancanza di fondi e politiche sbagliate non possono risolvere questo tipo di problema e forse non ne hanno nemmeno le capacità. 

Non è mai semplice trovare una sola motivazione quando una persona arriva al punto di togliersi la vita. Sono tante le variabili, le situazioni e le vicende che chi guarda da fuori non può capire e mai conoscerà. Resta il fatto però che quest'uomo sulla sessantina decide di accoltellarsi proprio mentre l'ufficiale giudiziario bussa all'uscio di casa per convalidare lo sfratto esecutivo. I giornali riferiscono che il debito per l'affitto era solo di 1200 euro, una inezia, e che l'uomo aveva tenuto all'oscuro di tutto i suoi familiari. I giornali riferiscono anche che l'ufficiale giudiziario aveva già "visitato" in quel giorno altre tre famiglie in quella stessa via, sempre per procedere agli sfratti.

La questione della casa diventa sempre più drammatica nella nostra città e non solo: giusto ieri un giovane disoccupato ha tentato di darsi fuoco davanti al Comune di Ancona perchè senza un alloggio. 
Le richieste di case popolari a Falconara sono di gran lunga superiori alle disponibilità, mentre l'Amministrazione mette in vendita gli appartamenti di sua proprietà per far quadrare i bilanci e mentre programma la realizzazione di villette mono-bifamiliari motivando la scelta con una mera questione di tipo economico, per il profitto.

Trovo immorale che si metta tra le priorità il pareggio di bilancio e non la vita delle persone. La dignità delle persone. Non credo che ci si renda realmente conto di quanto sia difficile e esplosiva la situazione sociale, visto l'immobilismo del governo e delle Istituzioni nelle politiche sociali, del lavoro e del reddito.

E allora invece di rimuovere dalla mente i fatti di cronaca come questi, bisognerebbe pensare a cosa passa per la testa delle persone travolte dalla crisi, dalla mancanza di reddito. Non solo in termini economici, ma in termini psicologici. Provare ad immaginare la vergogna a mostrarsi povero che impedisce addirittura di chiedere aiuto. 
Tragedie familiari, ma oserei dire umane, che si consumano nella indifferenza dei più. 

Ed è nell'indifferenza che spesso i più deboli trovano la soluzione in atti di Dignità estrema. 

sabato 14 settembre 2013

MEDIOCRITA' AL POTERE

Un sindaco che non trova di meglio che ironizzare sulle persone (su di me che sto in silenzio ad ascoltare in platea) durante il suo intervento conclusivo al consiglio comunale, sapendo che non è possibile poterlo controbattere, è un sindaco mediocre. E' accaduto anche questo ieri al consiglio comunale di Falconara Marittima, come se la campagna elettorale non fosse finita già da alcuni mesi.
Sindaco mediocre, che cerca di avvalorare le sue deboli convinzioni, innervosito forse dalla inadeguatezza con cui lui e la sua Giunta gestiscono le varie problematiche riguardanti l'ambiente negli ultimi mesi. Uno stile imitato da altri componenti della maggioranza. 
 
Falconara è avvolta dai miasmi di vario genere da parecchio tempo, i cittadini si lamentano e protestano e il problema non viene risolto. La presenza ieri di autorevoli rappresentanti dell'Arpam e della Provincia di Ancona, non è stata risolutiva, come prevedibile. Si affronta il problema delle "puzze" di Castelferretti come se fosse coperto dal segreto di Stato. Credo che si possa dire che la Procura è stata informata della questione perché è semplicemente un atto dovuto, una procedura abituale dell'ente di controllo (ARPAM). Quindi niente di particolarmente segreto. La documentazione peraltro è stata consegnata alla Procura il gennaio 2013. Il Comune dice di aver chiesto l'accesso agli atti. Sarebbe interessante conoscerne la data di richiesta, tanto per capire con quanta sollecitudine il comune si sia attivato. 
 
L'idea che mi sono fatto, tuttavia, è che gli odori maleodoranti i cittadini di Castelferretti se li dovranno tenere, perché se provengono dall'impianto (che ancora nessuno nomina), questi sono previsti dall'autorizzazione che è stata rilasciata. Forse si potranno attenuare gli effetti, ma le puzze sono dirette conseguenze della lavorazione, e rispetteranno "certamente" i limiti di Legge. Un po' come succede da sempre con l'aria irrespirabile provocata dai fumi della raffineria, che anche ieri ha ammorbato Falconara. Forse sarebbe stato meglio considerare il problema al momento della concessione.
 
Sindaco mediocre, dicevo, per il comportamento che il ruolo non dovrebbe permettergli, almeno non in sede istituzionale. I pochi che sono rimasti ad ascoltare fino alla fine hanno potuto "apprezzarne" le finezze.
Mediocre anche la politica che ne consegue. Ieri sono state approvate le linee programmatiche del mandato amministrativo 2013/2018. Un programma povero di idee, come ho già avuto modo di dire (clicca qui). Un programma senza la minima prospettiva per il futuro, povero di progetti e intenzioni sui temi fondamentali in questo terribile periodo di crisi. La questione sociale è affrontata non tenendo conto della situazione economica precaria di molti cittadini. Quella ambientale invece come se la nostra città fosse circondata da boschi secolari e da fiori profumati, e non da una raffineria, dall'aeroporto, strade intasate dal traffico, nel bel mezzo di un'area ad alto rischio di incidenti ambientali.
 
Una cosa interessante l'ha detta il dottor Orilisi dell'Arpam. Ha ammesso che il suo centro ha difficoltà ad attivarsi con celerità in caso di emergenze come quelle degli odori, che al contrario avrebbero bisogno di un veloce intervento per cercare di individuarne le cause. Il dirigente ha detto che è il Comune l'ente che per primo deve attivarsi. Il problema è che non ci sono le risorse. Mancano i soldi è vero. Peccato però che questa amministrazione abbia deciso di annullare tutti i contenziosi con la raffineria, rinunciando ai possibili risarcimenti milionari. Quei contenziosi avevano previsti i costi di gestione per l'istituzione dei vigili ambientali, che con la loro professionalità avrebbero potuto garantire alla popolazione rapidi e mirati interventi. Peccato!
 
Su una cosa il sindaco e gli assessori (alcuni intervenuti con sarcasmo) hanno ragione. Questa amministrazione è pienamente legittimata dall'esito del recente voto amministrativo. Una vittoria netta, e quindi possono far valere questo risultato ineccepibile ogni volta, soprattutto quando non riescono a giustificare le loro azioni con motivazioni più concrete. 
 
E' vero gli elettori hanno riconfermato la fiducia a Brandoni e alle liste di destra a lui collegate, anche se alle elezioni quasi la metà degli elettori non ha partecipato al voto. E questa è comunque è una riflessione che dovremmo fare tutti.
 
Resta il diritto di critica che non mancherà da parte della opposizioni, nel consiglio comunale e fuori. Diritto sacrosanto di cui non intendo privarmi!       

giovedì 12 settembre 2013

A FALCONARA LA RACCOLTA DI PROSSIMITA' DIVENTA APPROSSIMATIVA

Da sempre sono un convinto sostenitore della raccolta differenziata dei rifiuti. Credo che si debba agire in maniera radicale e che solo il porta a porta riuscirà ad ottenere risultati significativi, con conseguenti risparmi di tipo economici, ma non solo. Un corretto conferimento dei rifiuti urbani migliora la qualità ambientale, arricchisce la comunità anche in chiave culturale.
 
Il nostro Comune purtroppo la pensa diversamente. Gli amministratori di Falconara addirittura affermano che "il porta a porta" costi troppo, ma intanto la percentuale di raccolta differenziata è agli ultimi posti della Provincia di Ancona e Regione, il cui costo peserà, come al solito, sulle spalle dei cittadini. Ce ne accorgeremo quando la Service Tax che sostituirà nel 2014 l'IMU e la Tarsu e altre tariffe sui servizi comunali.
 
Il Comune di Falconara Marittima utilizza il metodo della raccolta differenziata di prossimità, l'immondizia i cittadini la gettano nei cassonetti posizionati sulle strade della città. Le statistiche ci dicono che con questo metodo non si otterranno mai percentuali di raccolta soddisfacenti, ma oltre a questo limite, il risultato non può che peggiorare se la raccolta palesa gravi difetti organizzativi.
 
La seguente foto infatti evidenzia quanto poco sia presa in considerazione l'importanza di una corretta raccolta differenziata. In Via Buozzi, ad esempio non ci sono cassonetti per la raccolta del vetro e nemmeno per le lattine, cosicché i cittadini, consapevoli dell'importanza della raccolta differenziata pur di non mescolare i rifiuti riciclabili, lasciano bottiglie e barattoli vari a terra con i problemi che si possono immaginare.  Una disorganizzazione che scoraggia e demotiva i cittadini a seguire un comportamento virtuoso.
 
Si può tranquillamente affermare che il Comune più che una raccolta di "prossimità" preferisca affidarsi alla raccolta "approssimativa".
 
foto del 12/09/2013
 

martedì 10 settembre 2013

E' TUTTO UN PROGRAMMA!

Si approveranno le Linee Programmatiche del mandato 2013/2018 durante il prossimo Consiglio Comunale di Falconara Marittima convocato per il 13 settembre alle ore 14.30. Le linee programmatiche delle azioni e progetti da realizzare determinano il futuro della città.
 
Ad una prima lettura che ammetto non è stata approfondita anche perché il documento che ho letto non è corredato da allegati, la cosa che salta all'occhio è la mancanza di una visione complessiva della città in ogni ordine. E' evidente che questa amministrazione non è riuscita a disegnare un'idea originale, un progetto innovativo nell'ambito sociale, urbanistico, ambientale.
 
Leggendo il documento cresce forte la preoccupazione per il modello di sviluppo che si prefigura. Un modello basato sull'iniziativa privata in ottica esclusiva di tipo economica e non per soddisfare le reali esigenze dei cittadini. Si parla di varianti al PRG, di realizzare tipologie abitative mono e bifamiliari, e allo stesso tempo si afferma  di voler intervenire nell'edilizia ad impatto zero. 
E poi di trasformazioni di importanti aree come ad esempio l'ex Montedison, l'ex Isea, la Squadra Rialzo, non dietro una pianificazione urbanistica studiata dal Comune, ma per soddisfare le esigenze dei possibili investitori. Sulla riqualificazione e uso dell'ex caserma Saracini c'è molta demagogia: Non si può infatti pensare alcun progetto senza tenere conto che la caserma verrà pesantemente rimaneggiata a causa della realizzazione del By pass ferroviario che ne comprometterà e ne ridurrà l'uso.
 
Ci sarebbero molte cose da dire sulle ombre di questo documento, ci vorrebbe un convegno che possa illustrare con precisione le varie azioni che modificheranno le abitudini e la morfologia della città. 
 
Quello che si può dire da subito è che il futuro della città dipenderà dall'iniziativa privata con l'aggravante che nelle Linee Programmatiche non c'è mai un cenno alla partecipazione delle scelte da parte dei cittadini.
 
Mi preoccupa l'annuncio dello sgombero della Ex scuola delle Poiole, attualmente occupata da un centro sociale. Una operazione che sembra quasi una ritorsione piuttosto che una vera necessità. E sono anche preoccupato che nonostante la crisi e la forte domanda di alloggi, queste linee programmatiche ribadiscano le alienazioni degli immobili comunali.  
 
Ritengo questo documento poco ambizioso, è povero di idee, soprattutto non prende in considerazione alcune questioni che per la nostra città sono dirimenti.
 
# il problema sociale non è stato colto in questo programma con la dovuta attenzione e cura.
# Il capitolo ambientale è stato affrontato come se non esistessero le gravi problematiche legate alla sicurezza, all'inquinamento, e alla tutela della salute, visto che sul nostro territorio è presente una raffineria che ci fa classificare area ad elevato rischio incidenti ambientali.  
# la questione immigrazione non è stata prese minimamente in considerazione e quindi non sono previsti progetti, come se ignorando il problema si potesse in qualche modo superarlo.  
  
L'approvazione di questo documento è dunque un momento fondamentale per la città. Sarebbe opportuno che i cittadini  ascoltassero direttamente quanto questa amministrazione comunale ha in serbo per noi.  Dovrebbero quindi andare ad ascoltare il dibattito al consiglio comunale di venerdì 13
 
La partecipazione attiva è sempre una pratica importante che però bisogna conquistare.
 

lunedì 2 settembre 2013

NE ABBIAMO PIENI I POLMONI

Ieri è stata una giornata pesante sotto il profilo ambientale a Falconara Marittima. La città si è svegliata con una forte puzza di zolfo (sembra zolfo) e ne è stata avvolta per tutta la giornata. Anche adesso che sto scrivendo il forte e stomachevole odore si percepisce benissimo.
 
Per capire il tipo di odore, direi che si può paragonare al tipico odore di un fiammifero quando viene acceso ma moltiplicato per 1000. Bisogna provare ad immaginare quella puzza così acre respirata per tutta una giornata e in tutta la città. A dire il vero quell'odore si sente da almeno un mese e solo la direzione del vento impedisce che venga trasportato verso il centro abitato.
 
Ieri infatti il vento spirava da nord/est (da mare verso terra), impestando l'aria. I giornali riportano che la puzza era tale che molti bagnanti che volevano godersi questi ultimi giorni di sole, hanno abbandonato la spiaggia, che molte persone in casa, nonostante il caldo sono stati costretti a chiudere le finestre.
 
Il punto è: che cosa fanno gli enti preposti al controllo, in questo territorio che è riconosciuto come AERCA (area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale)? Il Comune soprattutto che dovrebbe avere pronto un piano di emergenza e di informazione ai cittadini.
Ben poco.
 
Ieri al numero dedicato alle emergenze l'operatore aveva poche informazioni da dare (ieri tra l'altro c'è stato anche un problema con la rottura delle tubazione dell'acquedotto, ed anche in quel caso le informazioni sono state insufficienti). Si è saputo solo che L'Arpam stava facendo dei controlli, null'altro. Le poche informazioni le hanno potute leggere gli utenti di facebook grazie ad un messaggio postato dal sindaco con il quale affermava di aver avuto rassicurazioni da parte dell'AD della raffineria Api che era tutto sotto controllo senza rischi per la popolazione (clicca qui). 
 
Nel tardo pomeriggio di ieri un altro post del sindaco su facebook chiudeva l'inconveniente in questo modo: "Alle ore 15 e' terminata la verifica da parte dei tecnici dell' Arpam, alla quale hanno partecipato gli agenti della P.M., che per il momento ha accertato che non vi sono problemi per la salute pubblica. Nei prossimi giorni gli stessi trasmetteranno i verbali con i valori dei rilievi effettuati".
L'informazione passa per facebook e non attraverso i normali canali di informazione istituzionali. Vi sembra possibile?
 
Stamattina in realtà un responsabile dell'Arpam che ho contattato per chiedere informazioni mi ha riferito che l'Ente non ha ancora terminato i controlli e che anzi anche stamane una unità era all'interno della raffineria. Quindi non ha ancora accertato nulla e non esclude né conferma rischi per la salute.
 
Ci sono due problemi gravi in questa vicenda: il primo è indubbiamente il fatto che l'aria di Falconara è fortemente inquinata, che le emissioni dei fumi della raffineria sfuggono ai controlli e che ci sono inconfutabili rischi per la salute. Che è difficile  prevenire i disagi, e che al momento si può solo sopportarne le conseguenze. Su questo primo problema credo che esista una deficienza strutturale e che manca una più sistematica operazione di controllo da parte delle istituzioni ed enti vari.
 
L'altro problema non secondario è quello dell'informazione ai cittadini. E' ormai consolidato il fatto che in caso di incidenti, emergenze varie, l'amministrazione comunale si fa trovare impreparata. E' accaduto alcune settimane fa a seguito dell'incendio nella raffineria e dei problemi odoriferi di Castelferretti, è accaduto tante volte precedentemente ed è accaduto anche stavolta. I cittadini non ricevono dagli uffici comunali le corrette informazioni, gli uffici sembrano non collaborare tra loro.
 
Eppure dal sito comunale nella pagina dell'Ambiente si può leggere: "L’Unità Organizzativa Complessa Tutela Ambientale del Comune di Falconara Marittima si occupa dei servizi di Igiene Urbana, di inquinamento atmosferico, inquinamento acustico, inquinamento del suolo, acqua, materiali contenenti amianto, disinfestazioni e derattizzazioni delle aree pubbliche, nonché dell'esame di segnalazioni da parte di cittadini per  inconvenienti ambientali e sta perseguendo gli obiettivi di prevenzione, tutela e risanamento ambientale. Attività che contraddistingue l’ufficio Ambiente è poi quella dell’Educazione Ambientale rivolta soprattutto alle scuole, con la realizzazione di programmi annuali attraverso il Centro di Educazione Ambientale".   
 
Credo che sia più che mai opportuna una profonda riorganizzazione di tutto il settore. La tutela ambientale nella nostra città è particolarmente importante, come è fondamentale che la macchina delle emergenze funzioni perfettamente, proprio perché siamo nell'AERCA.
Spero che l'amministrazione comunale prenda atto di questa grave inefficienza e si adoperi per superarla, per il bene, la salute, e l'integrità dei cittadini e che renda note le procedure di emergenza in questa città.

domenica 1 settembre 2013

GLI INUTILI AUTOVELOX

autovelox via Marconi
Qualcuno ricorderà i solenni annunci da parte dell'amministrazione comunale di Falconara Marittima quando con altrettanta solennità vennero installati gli autovelox nella zona di Castelferretti e Barcaglione. Ci vollero un paio di giorni di dichiarazioni per comunicare l'intervento volto a "garantire maggiore sicurezza, per pedoni ed automobilisti".
 
Ad un anno e mezzo circa dalla loro installazione tutti gli automobilisti possono vedere che gli autovelox non sono altro che scatole di lamiera vuote largamente inutilizzate. Basta passare per quelle strade per accorgersi che quei contenitori sono tristemente inutili. 
 
La funzionalità degli stessi è infatti subordinata alla presenza di agenti della Polizia Municipale, che come tutti sanno hanno già difficoltà a controllare il territorio sembra per mancanza di personale. I fatti, da un anno a questa parte, ci dicono che quei contenitori non servivano, potevano benissimo essere sostituiti da postazioni mobili di rilevamento.
Quindi quelle scatole blu sono l'esempio classico di spreco di denaro pubblico. 
A pensar male è stata solo l'ennesima trovata di propaganda (l'unica politica di cui è capace questa amministrazione).
 
Nel frattempo in quelle zone le auto continuano a passare indisturbate a velocità supersoniche contraddicendo le dichiarazioni trionfali dell'assessore Astolfi: “Questi interventi testimoniano come gli impegni assunti dall’amministrazione comunale nella stagione invernale sono stati ampiamente mantenuti. Continueremo nel percorso di tutela della sicurezza e della salute dei cittadini castelfrettesi utilizzando scelte partecipate e condivise in assemblee pubbliche”.  (clicca qui)
 
Mi domando quando i cittadini impareranno a distinguere la Propaganda dalla Buona Amministrazione.
 

venerdì 30 agosto 2013

IL TEMPO CONFERMA L'INUTILITA' DELLE FONTANELLE A PAGAMENTO

Anche il mese di agosto conferma lo scarso utilizzo delle fontanelle refrigerate e gassate posizionate nella casetta prefabbricata di Piazza S. Antonio a Falconara. Nonostante il gran caldo che teoricamente avrebbe  dovuto spingere i cittadini ad approvvigionarsi di acqua, il consumo è abbondantemente al di sotto delle previsioni.
 
Il contatore segnala un consumo di 21120 litri dal 28 luglio al 28 agosto che se sommato al consumo del mese di giugno di 13300 litri si arriva a 34420. Insomma nei mesi più caldi in cui il consumo dovrebbe crescere, possiamo verificare che siamo in realtà ancora molto lontani dalla quantità di acqua erogata gratuitamente durante maggio (66280 litri), in piena campagna elettorale.
E' sempre più evidente che l'idea di realizzare i distributori di comune acqua dell'acquedotto, a pagamento è stata un fallimento.
 
A questo punto sarebbe interessante conoscere il numero aggiornato degli abbonati al servizio di erogazione, potremmo almeno capire se tutta questa architettura serve ad una parte considerevole della popolazione o se resta un servizio di nicchia, e quindi antieconomico. 
Insomma capire se l'opera è di interesse pubblico o di pochi!
 
 
 
dato del 28/08/2013

dato del 28/07/2013