domenica 22 settembre 2013

SI AL FONDO DI SOLIDARIETA' NO ALL'ELEMOSINA!

La settimana scorsa a denti stretti il consiglio comunale di Falconara Marittima ha deliberato a favore di un fondo di solidarietà per aiutare chi ha perso un lavoro. Una decisione non nata dall'iniziativa della maggioranza che al contrario non aveva tenuto conto della difficile situazione e degli effetti della crisi economica nella nostra città, ma grazie ad una mozione presentata dal gruppo consiliare del PD votato poi all'unanimità.

Dopo questa notizia abbiamo sperato che la decisione non fosse una operazione di facciata, un annuncio senza un vero impegno economico a sostegno. La speranza era mista a perplessità e non ne mancavano le ragioni. Infatti ieri dai giornali abbiamo potuto conoscere la vera intenzione di questa amministrazione comunale, che sul piatto delle politiche sociali metterà appena 10.000 euro a copertura del fondo di solidarietà.
Attenzione 10.000 euro complessivi, non a persona. Diecimila euro in tutto mentre i disoccupati accertati che vivono nel comune di Falconara sono 1198, secondo i dati del Centro per l'Impiego della Provincia di Ancona al 31/12/2012 e drammaticamente aumentati nel 2013. Senza tenere conto dell'esercito dei precari sottopagati e degli inoccupati, ovvero di chi, presi dallo sconforto, il lavoro non lo cercano nemmeno più.

La stessa cifra fu stanziata nel 2010 (clicca qui) sempre su sollecitazione della minoranza in consiglio comunale e poi adeguata fino a 30.000 euro ma anche allora quei contributi furono assolutamente insufficienti, infatti ne beneficiarono meno di 30 persone.

Diecimila euro quindi sono una goccia, una elemosina, una vergogna!

Non ci sono soldi dicono gli amministratori. Ma non possiamo dimenticare che molte risorse sono state utilizzate per "fiancheggiare" la ricchissima recente campagna elettorale. Per fare un esempio, la comparsata del 5 maggio sui cieli di Falconara delle frecce tricolori è costata alle casse comunali 6.000 euro (clicca qui), più della metà dell'importo previsto per il fondo alle persone senza lavoro, per 20 minuti di evoluzioni acrobatiche degli aerei in una giornata peraltro fredda e nuvolosa e con poche persone a guardarle.
E' solo un esempio, ma se ne potrebbero farne altri.

Non ci sono i soldi, e allora una amministrazione con la testa sulle spalle non li spende per lo spettacolo pirotecnico di ferragosto. 15 minuti di spettacolo che sono costati ai cittadini 11.000 euro +iva. (delibera Giunta Nr. 290 del 30/07/2013)

Certo i fuochi artificiali sono una tradizione e sono piacevoli da vedere, ma il disagio di chi non ha reddito per vivere credo che dovrebbe avere la priorità su tutto. Persino la vicina Ancona che da sempre festeggia la festa del mare con i tradizionali fuochi artificiali quest'anno ha rinunciato celebrando la storica festa con sobrietà.

L'istituzione del fondo di solidarietà con queste risibili risorse quindi non è una cosa seria e offende la dignità delle persone in difficoltà. Non è accettabile che alla richiesta di aiuto si risponda con una pelosa elemosina salva coscienze.

Spero vivamente che prima della presentazione del bilancio in consiglio comunale la Giunta comprenda l'inutilità di questa scelta a queste condizioni e riveda la posta in bilancio su questo capitolo fondamentale per l'intera comunità.


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