mercoledì 18 settembre 2013

DIGNITA' ESTREMA

Sono stato incerto fino all'ultimo se scrivere sulla triste vicenda che nei giorni scorsi ha colpito la comunità di Falconara. Non volevo che qualcuno pensasse che intendessi strumentalizzare il suicidio di una persona. 
La questione è delicata e occorre sfiorarla con molta attenzione e cautela. Ma a una settimana dal terribile avvenimento, credo che sia invece opportuno affrontare il tema del disagio sociale, perchè ho l'impressione che il gesto, al di là del momentaneo turbamento sia stato subito rimosso dalla mente di molti.

Lo hanno rimosso subito le persone che in qualche modo si trovano in altrettante situazioni di difficoltà, forse è un modo per allontanare gli spiriti e le tentazioni che in attimi di disperazione potrebbero prendere il sopravvento. 
Lo hanno rimosso le persone che non hanno problemi di quel tipo, e che egoisticamente non intendono intristirsi con storie che non le riguardano.  
Lo hanno rimosso le Istituzioni che tra mancanza di fondi e politiche sbagliate non possono risolvere questo tipo di problema e forse non ne hanno nemmeno le capacità. 

Non è mai semplice trovare una sola motivazione quando una persona arriva al punto di togliersi la vita. Sono tante le variabili, le situazioni e le vicende che chi guarda da fuori non può capire e mai conoscerà. Resta il fatto però che quest'uomo sulla sessantina decide di accoltellarsi proprio mentre l'ufficiale giudiziario bussa all'uscio di casa per convalidare lo sfratto esecutivo. I giornali riferiscono che il debito per l'affitto era solo di 1200 euro, una inezia, e che l'uomo aveva tenuto all'oscuro di tutto i suoi familiari. I giornali riferiscono anche che l'ufficiale giudiziario aveva già "visitato" in quel giorno altre tre famiglie in quella stessa via, sempre per procedere agli sfratti.

La questione della casa diventa sempre più drammatica nella nostra città e non solo: giusto ieri un giovane disoccupato ha tentato di darsi fuoco davanti al Comune di Ancona perchè senza un alloggio. 
Le richieste di case popolari a Falconara sono di gran lunga superiori alle disponibilità, mentre l'Amministrazione mette in vendita gli appartamenti di sua proprietà per far quadrare i bilanci e mentre programma la realizzazione di villette mono-bifamiliari motivando la scelta con una mera questione di tipo economico, per il profitto.

Trovo immorale che si metta tra le priorità il pareggio di bilancio e non la vita delle persone. La dignità delle persone. Non credo che ci si renda realmente conto di quanto sia difficile e esplosiva la situazione sociale, visto l'immobilismo del governo e delle Istituzioni nelle politiche sociali, del lavoro e del reddito.

E allora invece di rimuovere dalla mente i fatti di cronaca come questi, bisognerebbe pensare a cosa passa per la testa delle persone travolte dalla crisi, dalla mancanza di reddito. Non solo in termini economici, ma in termini psicologici. Provare ad immaginare la vergogna a mostrarsi povero che impedisce addirittura di chiedere aiuto. 
Tragedie familiari, ma oserei dire umane, che si consumano nella indifferenza dei più. 

Ed è nell'indifferenza che spesso i più deboli trovano la soluzione in atti di Dignità estrema. 

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