venerdì 19 marzo 2010

IL GRANDE BLUFF

Nei giorni scorsi i giornali locali hanno dato spazio ad un appello del sindaco Brandoni rivolto ai candidati presidenti della Regione Marche.

Il sindaco, diceva di farsi portavoce di "innumerevoli e continue sollecitazioni da parte della cittadinanza del Comune". Con stupore leggo le affermazioni di Brandoni con le quali sottolinea che "da troppo tempo i cittadini falconaresi sopportano le conseguenze per i gravi pregiudizi arrecati in termini sia di assetto urbanistico del territorio che ambientali e ancor più in termini di salute, vivibilità del territorio e qualità della vita generale".

Perbacco! Penso, finalmente Brandoni fa autocritica denunciando le pessime scelte che ha fatto durante la sua attuale amministrazione della città.
Naturalmente non è così, la mia è solo ironia, perchè il sindaco non ha nessuna intenzione di fare autocritica. Semplicemente usa gli stessi metodi del capo (il suo), ovvero usa le parole mistificandone il senso e casomai accollando le responsabilità a terzi. 

Come possiamo dimenticare infatti che in termini di conseguenze nell'assetto urbanistico, ambientale, di salute, della vivibilità e qualità della vita, la Giunta e le forze che la sostiene hanno pesanti responsabilità.

Riguardo l'assetto del territorio per esempio, oltre ad essere stati favorevoli alla Quadrilatero, basterebbe ricordare la Variante al PRG di Castelferretti, una mostruosità progettata su una collina sottoposta al vincolo paesaggistico.
Per non parlare dell'assetto ambientale che non esiste, visto che tutte le azioni servono esclusivamente per favorire il padrone della raffineria.
Sulla salute non si scherza, Falconara ha infatti raggiunto in soli tre mesi  i trentacinque superamenti dei limiti consentiti per legge in un anno di polveri sottili nell'aria, senza che sia stato preso alcun provvedimento.

Ma la cosa più sconceratante, al limite del paradosso, è la domanda che il sindaco pone ai candidati Governatori:  "...Nell'imminenza delle elezioni regionali risulta, non solo importante, ma profondamente giusto, che la cittadinanza venga messa nelle condizioni di conoscere se nei rispettivi programmi elettorali siano state previste misure compensative dei disagi territoriali, sociali e sanitari..."

Sindaco Brandoni, questa domanda è rivolta alle persone sbagliate. Chi durante l'ultima campagna elettorale comunale ha promesso l'arrivo dei compensi relativi alle accise petrolifere, garantendo la sicura entrata grazie al Governo "amico" e alla magnanimità del Cavaliere Presidente?
La domanda  il sindaco se la dovrebbe fare ogni mattina davanti allo specchio, troppo comodo è riporre" la speranza di ottenere un interessamento reale e incisivo da parte della Regione".
Ricordo molto bene il comizio di chiusura di Brandoni, che dal palco, affiancato da alcuni politici nazionali sotto un mega schermo che proiettava un Berlusconi sorridente, affermava che le accise una volta eletto sarebbero stata una cosa fatta. 

Quindi mi sembra "non solo importante, ma profondamente giusto" che la cittadinanza ricordi che le promesse fatte da Brandoni in campagna elettorale si sono dimostrate un bluff. 

domenica 7 marzo 2010

...E SE AVESSIMO RAGIONE NOI?


Sono anni ormai che ci contorciamo attorno a semantiche interpretazioni per capire se ci troviamo a vivere sotto Regime oppure no. Chi cerca di far notare che questa cupa sensazione è purtroppo realtà, viene tacciato di essere troppo radicale, massimalista, comunista. Una accusa che non proviene solo dalla parte berlusconiana, dalla destra populista, razzista e reazionaria. No, l’accusa di estremismo viene molto spesso rivolta dalle forze che amano farsi chiamare “democrat”, dal PD quindi. Quante volte abbiamo sentito discorsi in TV di autorevolissimi rappresentanti di quel partito, intenti a fare distinguo, quasi a giustificare l’atteggiamento autoritario della destra, a minimizzare i problemi: “In Italia non esiste il Regime, non viviamo un epoca di nuovo fascismo, Berlusconi è stato eletto dal Popolo e ha il diritto di governare il Paese”.
Un atteggiamento “distratto” e irresponsabile che è sfociato nell’incapacità di prendere di petto temi caldi come il conflitto di interessi, le Leggi ad personam, lo sberleffo continuo alle regole democratiche. Un lassismo padre dell’ultimo schiaffo al Popolo italiano e alla democrazia del Paese palesatosi ieri con un decreto Legge che mette una pezza alla incapacità della Destra italiana di rispettare le regole, uguali per tutti, anche per la presentazione delle liste alle elezioni regionali.

Una VERGOGNA solo l’idea che si potesse partorire una Legge di quel tipo, ed è imbarazzante che un Presidente della Repubblica si mostri immediatamente disponibile a firmarla.

Il berlusconismo è ormai chiaro, è parte integrante della società italiana, vissuto come uno status dalla Destra, si è insinuato subdolamente anche nei Partiti di centro come il PD l’UDC e altri, ed è ormai difficile da debellare perché parte integrante della vita quotidiana.

… E se avessimo ragione noi? Noi Radicali, noi Massimalisti, Estremisti, anche Comunisti a denunciare lo stato di regime fascista che il Paese sta vivendo?

La scomparsa della Sinistra nelle Istituzioni, grazie a comportamenti bipartisan, non ha migliorato la democrazia in Italia, come asserito da molti. Anzi è vero il contrario. È sotto gli occhi di tutti che la destra mostra i muscoli e lo fa in barba alle regole democratiche e il Pd, il Partito nato in alternativa a Berlusconi, si dimostra ampiamente impreparato a fare opposizione.

Dunque, se avessimo ragione noi, sarebbe una magra consolazione se non riuscissimo a riprendere lo spazio nelle Istituzioni con il consenso popolare. Le elezioni regionali sono un importante test per verificare la bontà delle nostre ragioni e soprattutto se sono capite e condivise dalle persone. È un’occasione da non perdere, una volta per tutte, per unire tutta la Sinistra italiana per un nobile gesto: quello di restituire al Paese la normalità della Democrazia e la moralità che merita.

lunedì 1 marzo 2010

LO STOMACO FORTE DELLA BALENA BIANCA

La Balena Bianca che credevamo estinta è tornata. Si era inabissata nel profondo del mare tempestoso di Mani Pulite nel ormai lontano 1994 ed ora eccola riaffiorare. Non sto parlando di Moby Dick, la mitica balena rincorsa dal Capitano Achab, no sto parlando di un'altra balena bianca meglio conosciuta come Democrazia Cristiana.

Il ritorno della Balena nella scena politica nazionale arriva in un periodo di crisi sociale, economica, e di politica rappresentativa dei partiti.

Il ventre della Balena, sembra abbastanza capiente per contenere di tutto. Infatti i vari accordi a livelli nazionali e locali mettono in luce che è grande la capacità di assestamento da parte dei soliti maneggioni della politica. Il grande centro si sta riproponendo e pur di raggiungere l'obiettivo sono disposti a soprassedere a piccole e grandi contraddizioni.

L'UDC ad esempio riesce con notevole faccia tosta a giustificare la sua completa indifferenza nei confronti di chi si trova al suo fianco. In queste prossime elezioni regionali infatti appoggia indistintamente i partiti di Berlusconi e di Bersani a seconda delle convenienze, mettendo in ultimo piano i programmi elettorali.

Il PD che nonostante fosse nato per dare all'Italia un Partito di Governo e Riformista, non riesce a trovare un'identità, causa le numerose correnti interne che lo sta facendo implodere.

Due Partiti che stanno tessendo le tele per costruire un nuovo centrismo, ma con obiettivi diversi, seppur misteriosi.

Pur di non perdere il potere eccoli disposti a fare compromessi con chiunque è disposto a portare un pò di voti.

Nelle Marche ad esempio la nuova coalizione di centro, dopo aver escluso la parte sinistra di una maggioranza che ha governato la regione per 15 anni, il PD e l'UDC sono felici di avere al loro fianco L'alleanza per l'Italia (API) che nelle Marche è rappresentata da Dino Latini ex sindaco di Osimo, nemico accerrimo del pd fino a qualche settimana fa, le cui gesta erano plaudite anche da forze neofasciste come Forza NUova.

L'udc stessa che con le stesse persone si appresta a sostenere contemporaneamente Spacca in Regione e la destra in molte amministrazioni comunali. Un esempio su tutti, il Consigliere comunale di Falconara Donati dell'UDC, che ha annunciato che si dimetterà da consigliere, ma il sostegno al sindaco del PDL Brandoni è comunque garantito dal suo partito.


E che dire della candidatura nella LCM LIste Civiche Marche, sempre a sostegno di Spacca nelle cui fila vediamo nientemeno che Lucio Virgulti, altro esponente di vecchio pelo falconarese, già alleanza nazionale ma con simpatie per la destra sociale.

La Balena Bianca è dunque riaffiorata, molti la credevano ormai sopraffatta dalla storia, invece eccola ancora tra noi, più democristiana che mai. Sta dimostrando di avere uno stomaco forte per poter digerire tuttel quelle schifezze che si sta fagocitando. Mi domando se le persone a cui chiederanno il voto alle prossime regionali avranno la stessa forza. Mi chiedo se preferiranno respirare o turarsi ancora una volta il naso

venerdì 26 febbraio 2010

IL BRANDONI PENSIERO

Dunque cerchiamo di decifrare il Brandoni pensiero.

Secondo l'illuminato sindaco falconarese, la causa delle presenza delle polveri sottili in città è data  dalle navi ormeggiate nel porto di Ancona a circa 15 chilometri di distanza.

Un sindaco premuroso della salute dei cittadini in effetti dovrebbe prendere in considerazione questa possibilità. Ma non può fingere di non vedere che Falconara Marittima è circondata da imponenti produttori di inquinamento e quindi anche delle pericolosissime e cancerogene polveri sottili.

La vista acuta del sindaco arriva a scrutare fino al porto di Ancona, ma chissà perchè non gli permette di vedere ad un palmo dal naso strutture come LA RAFFINERIA API o L'AEROPORTO, la vista gli si offusca davanti all'impressionante traffico che ogni giorno intasa le vie cittadine.

Falconara ha il triste record del più alto numero di sforamenti dei limiti di PM10, ed il sindaco che fa?

Dà la colpa alle navi di Ancona.
Ma non lo fa gratuitamente. No. Approfitta di un problema effettivamente grave per Ancona, per avallare, da perfetto Testimonial, la causa dei Padroni della Raffineria API, ovvero la costruzione delle mega centrali a turbogas. Grazie a quelle centrali, secondo il ragionamento di Brandoni, le navi del porto di Ancona potranno ormeggiare a motore spento ed alimentarsi elettricamente.
Non c'è che dire è una genialità. Non è geniale il modo con cui è riuscito a sponsorizzare l'API raffineria?

Quindi per diminuire le emissioni di PM10 a Falconara, il sindaco Brandoni, invece di agire direttamente sulle cause (raffineria-traffico ecc.) si fa ancora una volta promotore della costruzione di nuove centrali (MEGA).

Anche un bambino comprende che con la costruzione di nuove centrali il problema dell'inquinamento non si risolve ma che al contrario peggiora, se non altro per una semplice formula matematica.
Ma tant'è, pur di dimostrare ad ogno costo la totale lealtà nei confronti dei padroni dell'API, il sindaco che per legge è il primo responsabile della salute dei cittadini, preferisce esibirsi da sandwich-man.

sabato 20 febbraio 2010

CHI SOSTIENE LA QUADRILATERO

Il calderone degli scandali, delle corruzioni, degli "affari", sta per esplodere. Le recenti indagini sul G8 della Maddalena in Sardegna mettono in risalto, con tutta la sua crudezza, quanta corruzione ci sia in Italia. La stessa Corte dei Conti denuncia un Boom di casi con due dati allarmanti: le denunce per fatti di corruzione nel 2009 sono triplicate, segnando un aumento del 229 per cento; le concussioni sono aumentate del 153 per cento. 
Naturalmente le cosiddette "GRANDI OPERE" sono le più soggette a casi di corruzione.
La Quadrilatero naturalmente non ne è esente.


" Fusi della Btp che fa parte del raggruppamento Ati Consorzio stabile Operae Tecnologie e Sistemi Integrati di Costruzione per la realizzazione del Maxi lotto 2 parla al telefono con Verdini per la fornitura del cemento per la Quadrilatero. Al socio Bartolomei dice: “La perizia di Santa Croce... la stima è stata calcolata per la somma di 8,1 milioni di euro… che la banca non gli farà l’anticipo della fatttura ”. “Scusi eh... io gli ho detto... lei ci ha dato 15 milioni.. Bartolomei gli ha già riportati dei soldi... la rata di uno e quattro non gliela pago perché se si deve discutere sul Quadrilatero lei capisce...e lui mi ha detto... tra le righe..perché noi per esempio... a cedere il contratto di Grandi Stazioni s’è fatto una grande cazzata... e questi ragionano ma oggi noi siamo usciti dal... come ti posso dire...dal Quadrilatero praticamente la situazione... come posso dire... insostenibile...va bene... allora voi dite che noi siamo inadempienti... allora...domattina io devo gettare il calcestruzzo e ancora non mi avete detto chi è... va presentato... come si dice...tipo Genio... e loro devono nominare il collaudatore... però tieni presente che lunedì sarebbe perfetto... io ho una riunione alla Quadrilatero delle Marche alle ore 15.00 . . .”.

La situazione è imbarazzante, credo, per tutti coloro che negli ultimi anni si sono gettati sul Progetto Quadrilatero, rivendicandone la paternità. Ideato dalla destra di Berlusconi per mano di Baldassarri, condiviso senza se e senza ma dal Presidente della regione Marche Spacca.

Da parte mia ogni giorno che passa non posso che congratularmi con me stesso per aver cercato di impedire il vergognoso accordo capestro da parte del Comune di Falconara Marittima, la Regione Marche e la società Quadrilatero. Le nostre parole nei Consigli Comunali all'epoca furono derise, e per niente prese in considerazione. Penso ad illustri rappresentanti del PD, a Lodolini, a Piccinini, a Mastrovincenzo a Luchetti e tanti altri a dire il vero schierarti a sinistra che, accecati o allineati ai DIKTAT di Spacca, hanno preferito non vedere l'enorme danno che si stava delineando per l'intera comunità.

Come può il Presidente uscente ignorare un fatto così eclatante. Come può essere d'accordo con la linea dell'UDC che individua lo stile Quadrilatero come metodo da utilizzare per tutte le opere nel territorio.

Naturalmente Quadrilatero era uno scempio per la nostra terra lo era già a prescindere dagli scandali e dai presunti casi di corruzione, considerando lo spreco di territorio e la perdità del diritto di controllo e programmazione da parte dei comuni, ma ora il problema è certamente amplificato e se possibile ancora più inaccettabile.

Per ora possiamo solo prendere atto che forze politiche come PD, UDC, IDV, VERDI, e altri residui di partiti ormai estinti, tutti coesi in una alleanza dalla dubbia affinità, non hanno niente da dire in proposito.

Molti hanno scheletri nell'armadio a partire dall'IDV di Di Pietro, il quale ai tempi del suo incarico di Ministro non solo non sciolse la Società Quadrilatero come annunciato, ma vide il suo alter ego nelle Marche Dante Merlonghi, sedere nel CdA della Quadrilatero. 

venerdì 12 febbraio 2010

SPACCAtutto

Quindi l'atto finale si è consumato. Dopo quindici anni di Governo regionale di centrosinistra, Il Presidente uscente Spacca ed il PD hanno deciso di interrompere bruscamente l'esperienza, con un grave atto di irresponsabilità politica che potrebbe consegnare le Marche alla destra.

Spacca ed il PD hanno preferito, con una logica incomprensibile, formare una alleanza di centro moderata insieme all'UDC.

Con l'UDC di Casini, di Cesa, di Cuffaro, cioè con chi è favorevole all'acqua privata, alle Centrali Nucleari, ai finanziamenti alle scuole private a discapito delle pubbliche, con chi è contrario all'aborto e al testamento biologico, contrario alle coppie di fatto, con chi è omofobo, con chi prende voti grazie a personaggi condannati per mafia.

Ma non solo. si allea anche con l'UDC che ha "prodotto Gilberto Baldassarri vicesindaco di Falconara Marittima. "fedele" alleato del sindaco di destra Brandoni. 

Dal PD emerge una cultura di tipo "democristiana" che permette loro di digerire anche i sassi in cambio di un pò di potere.
Pronti a tutto, ma mi chiedo con che faccia si presenteranno agli elettori di Falconara? Come spiegheranno che dopo aver sputato veleno nei confronti di Baldassarri, adesso, è un loro alleato nel governo di centro se mai Spacca riuscirà a vincere.

Penso a Piccinini, esponente del PD falconarese e componente delle trattative al tavolo delle alleanze a fianco del segretario regionale Ucchielli, penso a Lodolini e ai suoi interventi retorici nei consigli comunali spesso incentrati sulla dubbia moralità/capacità (politica) del vicesindaco, e a quelli di Mastrovincenzo, ai comunicati del segretario comunale del PD Federici. Sarà dura farsi capire. Dovranno dichiarare che grazie a loro il centrosinistra nelle Marche non c'è più, è stato distrutto.

Forse la cultura di tipo democristiana, permetterà loro con giravolte dialettiche di trovare una giustificazione.
Ma gli elettori questa volta cadranno nel tranello?
Il popolo del PD come dimostrato recentemente in Puglia è stanco dei fallimenti dei propri dirigenti.

Stavolta nelle Marche il PD ha tirato troppo la corda ed il rischio che la destra prenda il sopravvento è alto. Ma responsabilità sarà tutta loro. 

martedì 2 febbraio 2010

LA GIUSTIZIA DALLA PARTE DEI PIU' DEBOLI

Ecco una notizia. Una buona notizia.
Ricordate la disavventura di un uomo che senza fissa dimora alcuni mesi fà venne cacciato e multato dalla Polizia municipale di Falconara Marittima grazie ad un'Ordinanza del Sindaco?

Bene la storia ha avuto il suo epilogo, non la si può certo chiamare a lieto fine, perchè i problemi quella persona non li ha certo risolti tutti, ma la Giustizia ha fatto il suo corso, e la cosa mi rallegra molto.
Il seguente è un messaggio che ho ricevuto nei giorni scorsi e che pubblico volentieri per rendervi partecipi di questa bella notizia:   

 "Ho il piacere di informarvi che l'Avv. Daniele Valeri dell'Associazione "Avvocato di strada" mi ha comunicato che il Giudice del Tribunale di Ancona ha accettato il ricorso ed ha concesso la residenza definitiva a Falconara al Sig. P.... , anziano senza fissa dimora che vive in auto da più di 3 anni a Falconara. Inoltre il Giudice di Pace ha annullato la multa fatta a P... dai vigili urbani in base all'ordinanza anti-bivacco del Sindaco di Falconara."

giovedì 21 gennaio 2010

I VENTI ANNI DELLA TENDA D'ABRAMO


Un compleanno importante quello festeggiato ieri a Falconara Marittima. L'Associazione di Volontariato Tenda d'Abramo ha compiuto venti anni.
Venti anni vissuti a fianco dei più deboli, una storia che onora la nostra città.  Senza particolari clamori l'associazione si è occupata e preoccupata degli ultimi con un centro di prima accoglienza per i senza fissa dimora che è diventato negli anni punto di riferimento per le persone in difficoltà.

Una festa quella di ieri che iniziata con un corteo che ha attraversato la città e che si è concluso con una bella iniziativa al Centro Pergoli, ospite il Professor Mancini che si è rivolto ai presenti con parole che hanno toccato le coscienze.

Ho apprezzato molto il passaggio del Prof. Mancini sulle storture della Politica. Pur riconoscendo l'importanza dei Partiti politici per la Democrazia, ha voluto evidenziare quanto i politici, soprattutto in questo periodo, siano distanti dalle cose reali.  Di quanto la classe politica sia impegnata a mantenere il potere piuttosto di risolvere i problemi delle persone. Il professore ha invitato a pensare la Politica con obiettivi diversi, non per vincere le elezioni, ma per cambiare lo stato delle cose, con la responsabilità di fondere la società in un modo degno per gli esseri umani e a boicottare la logica di misconoscenza delle persone ultime. Parole chiare che dette a Falconara assumono un valore ancora più alto.

Insomma in una serata fredda è arrivato un pò di calore necessario a stemperare i venti gelidi di intolleranza.
Come cittadino falconarese non posso che ringraziare i volontari della Tenda d'Abramo per il loro impegno incondizionato.

Per il ventennale è stato stampato un libro i cui proventi andranno interamente all'Associazione.

martedì 12 gennaio 2010

FALCONARA MARITTIMA LA CITTA' DELLA TOLLERANZA ZERO


Oggi leggendo il Resto del Carlino nella pagina dedicata a Falconara Marittima, ho provato profonda tristezza e rabbia per l'articolo dal titolo "Sconti agli italiani per vivere in Via Flaminia".
Le dichiarazioni di due commercianti che operano a Falconara sono a mio avviso di stampo razzista ed andrebbero censurate senza se e senza ma.

L'articolo riporta un progetto della nota società immobiliare Eurocasa,  che  agevola l'acquisto o l'affitto di appartamenti o locali commerciali a cittadini italiani, sostenendo che gli stranieri provocano il deprezzamento degli immobili oltre che problemi di convivenza. Questa almeno è la dichiarazione del  responsabile di Eurocasa Roberto Romagnoletti. In questa spiegazione ci vedo una chiara discriminazione e vorrei sapere (un avvocato potrebbe chiarire) se esistono Leggi che proibiscono questo modo di intendere il commercio.

L'articolo riporta anche una infelice dichiarazione di un altro commerciante del centro cittadino, Marco Passarelli, titolare di due gioiellerie, una in via Flaminia ed un'altra in Piazza Mazzini. Il gioielliere dice testualmente: " Nonostante le difficoltà di convivenza, c'è molta più attenzione da parte delle forze dell'ordine e la Flaminia resta una zona commerciale valida. C'è più movimento rispetto a Piazza Mazzini, dove l'apertura di un Bar cinese lascia chiaramente intendere quale ne sia la vocazione. Al Comune, oltre al potenziamento dell'illuminazione, chiedo di coccolare di più i nostri concittadini, senza accanirsi con controlli e multe solo agli italiani. Quanto all'isola, magari venisse tolta."

Ora a parte la improponibile richiesta dell'abolizione dell'isola pedonale nell'unico tratto della città dove le persone non rischiano di venire travolte dal traffico selvaggio e la velata richiesta alla polizia municipale di chiudere un occhio nei confronti dei cittadini italiani, mi chiedo a cosa stava alludendo il sig. Passareli con la frase riferita al bar cinese "lascia intendere quale ne sia la vocazione". Se pensa che ci siano irregolarità può tranquillamente rivolgersi a chi di dovere. Ma se invece è solo una sua supposizione o sospetto.... Farebbe bene a stare zitto. Con le supposizioni o sospetti non si va da nessuna parte. Chiunque potrebbe avere il sospetto, ad esempio, che il titolare della gioielleria evada le tasse. Basta questo per gettare croci adosso alle persone? Direi di NO.

Il problema è che purtroppo in città si sta vivendo un clima di intolleranza alimentata proprio dall'attuale Amministrazione, ed è molto pericoloso ed irresponsabile.

Da cittadino falconarese mi vergogno di queste dimostrazioni di cattiva educazione civica. Posso fare ben poco da solo, ma una cosa nel mio piccolo la posso e la voglio fare. Quindi eviterò accuratamente di frequentare negozi ed attività commerciali come la gioielleria Passarelli o L'agenzia immobiliare Eurocasa ed invito gli altri cittadini che la pensano come me a fare lo stesso.

domenica 10 gennaio 2010

UNA CITTADINA IMMIGRATA RISPONDE A BAIA E AL SINDACO

RICEVO DA ELISABETTA SARDI QUESTA LETTERA INVIATA AL RESTO DEL CARLINO RIVOLTA AL SINDACO E AL CONSIGLIERE COMUNALE BAIA, CHE PUBBLICO VOLENTIERI.

Gentile Sig. Pascucci, ho letto, ieri, il suo articolo sullo "spopolamento a Falconara".
Mi piacerebbe potesse pubblicare il mio parere di "immigrata falconarese".
Le sono grata per quello che potrà fare.
Elisabetta Sardi

Mi meraviglia che Raimondo Baia, consigliere comunale di maggioranza, sempre pronto a declamare le "prodezze" dell'Amministrazione di Falconara (Sicurezza, eventi ecc.) rilasci, poi, dichiarazioni di quel tipo.
Circa la Sig. Brandoni, che io conosco molto bene poichè frequento il suo stabilimento a Palombina Vecchia, sono sicura che non intendeva esprimersi in maniera negativa verso Falconara ed i falconaresi visto che lei, da Ancona, si è trasferita a lavorare nella "nostra" città, diventando anche Presidente del Consorzio Falcomar. Ho virgolettato la parola "nostra", perchè io sono di Asti. Nella mia bellissima ed amatissima città ho vissuto per 28 anni poi ho deciso di sposarmi e, siccome mio marito lavorava già a Torrette come Ortopedico, dopo la cerimonia nuziale a Loreto, ho risieduto,da subito a Falconara (1991).
Tra gennaio del 1993 e febbraio del 2001 sono nati i miei, amatissimi, figli.

Ebbene, ritengo di essere stata una madre che ha dato ai suoi figli le stesse "qualità" di vita che si accinge a dare il Consigliere ai suoi figli futuri.
Mia figlia, quella più grande, frequenta il Liceo Scientifico di Falconara, è al terzo anno e, a dire degli insegnanti, è una brava studentessa, fra le migliori della sua classe, anche se non mi piacciono i paragoni, poichè ciascuno fa secondo le proprie capacità e la sua intelligenza è merito di Dio.
Lei ha frequentato le Scuole Elementari a Falconara Alta e le Medie alla Giulio Cesare, dove ha avuto compagni multietnici, come nella tradizione di questa Scuola (per questo si chiama Scuola).
Ha avuto ottimi insegnati sia alle Elementari che alle Scuole Medie, che non finisco mai di ringraziare e lo faccio anche ora, pubblicamente. L'appartenenza ad una "classe mista" non ha affatto "rallentato l'apprendimento".
Sicuramente, anche lei, come tutti, ha avuto qualche difficoltà nell'incontrarsi con "l'altro", con il "diverso", ma questo l'ha aiutata a crescere e questo accade a tutti, anche a noi che siamo adulti.
Nella classe di mia figlia c'era anche chi oggi frequenta il Classico, la Ragioneria e altre Scuole Superiori di tipo Tecnico o Professionale.
Posso dire, con certezza, che nessuno ha rallentato a causa dei compagni.
Gli insegnanti sono bravi e preparano scolasticamente tutti, ciascuno per ciò che può fare. Agli studenti, tuttavia, è affidato il compito di STUDIARE.

Taluni ragazzi/e non amano lo studio e questo, sicuramente, rallenta.
Dunque vorrei dire al Sig. Baia di stare tranquillo. L'apprendimento dei suoi figli non sarà rallentato dai compagni stranieri, eventuali, ma certamente potrebbe rallentare a causa delle gravi limitazioni nelle
esperienze, come quelle dell'incontro con il "diverso", che comunque si troverebbero a fare nella vita extra scolastica (a meno che non voglia tenerli sotto la famosa "campana di vetro").
Inoltre si deve raccomandare a Dio, che doni loro salute ed intelligenza.
Consiglio al Sig. Baia una lettura, mentre fa compagnia alla moglie in dolce attesa: "L'altro" di Ryszard Kapuscinski.

Se devo rammaricarmi, tuttavia, di qualche cosa, mi rammarico di far vivere i miei figli in una città dove c'è una raffineria: API.
Certi giorni c'è una puzza incredibile, non si può proprio respirare, nemmeno a Falconara alta dove abito.
L'inquinamento è tanto e c'è uno studio epidemiologico che documenta l'incidenza di questo fattore sui tumori e sulle asme bronchiali nei bambini (mio figlio minore ne è affetto).

Certo questo sì, mi dispiace e per questa ragione vorrei andare via da Falconara, ma vorrei andare, sempre vicino al mare, perchè il mare è la cosa che rende più felice la mia permanenza in questa città.
Certo, però, a conti fatti Falconara è vicino a Torrette, dove lavora mio marito, abbiamo tanti amici, io ancor più di lui. All'inizio mi sembrava una città "chiusa", ma poi ho conosciuto tante persone che mi hanno voluto
bene, a cui io voglio bene e, se dovessi andare via, mi mancherebbero.
Questa città, poi, mi ha riconosciuto nel 2006 la "benemerenza cittadina" per la mia attività di volontariato. Quest'evento mi ha legata ancor più a questa città, facendomi sentire figlia.
Ho nostalgia della mia bella Asti, ma mi sento a casa quando sono a Falconara.

Al Sindaco voglio dire: non è colpa degli anziani falconaresi se la loro percezione circa la sicurezza è negativa. E' da quando governate la città che lanciate allarmi, proponete ronde e mostrate il "braccio di ferro" con i manifesti, dimostrando che c'è bisogno di sicurezza, quella che voi siete in grado di dare.
Forse non avete pensato, mai, che tutto questo può, anche, spaventare le persone.
Certo per chi non è abituato, la diversità può far paura, per via della non conoscenza, ma anziché "soffiare sul fuoco", non sarebbe meglio proporre eventi culturali, sportivi finalizzati all'incontro. Legga anche Lei il libro che ho consigliato al Sig. Baia.

Inoltre, questa città è stata sempre una città di immigrati, io stessa lo sono, così i miei figli sono figli di immigrati.
Anche noi abbiamo trovato un mercato immobiliare caro rispetto alla città di Falconara, che è una città ad "elevato rischio ambientale", come ha stabilito la Regione. Tuttavia, abbiamo potuto, con qualche sacrificio, acquistare l'appartamento dove viviamo e ne paghiamo le Imposte, che se sono care per colpa delle Amministrazioni precedenti, visto che ora amministra Lei, le abbassi.

Inoltre, credo che lei possa fare, insieme alla sua Giunta, molto circa il "Piano Casa": intanto si dovrebbe pensare anche ad un piano di edilizia popolare, o favorire società di autocostruzione. Questo agevolerebbe chi non può, per problemi economici, acquistare una casa. Certo, questo tipo di politica va a svantaggio di chi, a Falconara, affitta gli appartamenti a prezzi esorbitanti e, spesso, "in nero".

Per finire le voglio ricordare che se Falconara non fosse "zona a elevato rischio ambientale", il prezzo delle case sarebbe equo, poichè sarebbe zona turistica.
Mi scuso per eventuali errori, se sono ignorante, è colpa del fatto che io ero fra quei studenti che non amavano lo studio. Nella mia classe, ad Asti, eravamo tutte bambine, non c'erano stranieri e i diversamente abili andavano in Scuole differenziali (quella volta esistevano). Bossi direbbe:"Però c'erano i terroni!". Io dico che, sì c'erano persone del Sud, ma se sono ignorante è solo colpa mia che non ho studiato abbastanza. Molti dei miei compagni del Sud oggi sono laureti, io no.

Buon lavoro e distinti Saluti Elisabetta Sardi

giovedì 31 dicembre 2009

LA MELA AVVELENATA


Ultimo giorno dell’anno, serve per tirare le somme di questo 2009. Credo che sia abbastanza chiaro che Falconara Marittima stia attraversando uno dei peggiori momenti della sua storia. In ambito sociale, culturale, relazionale, ambientale e via di seguito.

L’amministrazione Brandoni a cui bisogna dare atto che si è trovata in mano una patata bollente inaspettatamente vincendo le elezioni, sta dando il peggio di se e causa di inesperienze, di incapacità, leggerezze, e anche a causa di irragionevoli derive populistiche.

Tutti i punti fondanti del loro programma sono tragicamente falliti: sul piano finanziario le tanto propagandate azioni di vendite e esternalizzazioni non hanno trovato conferma nei fatti. Ancora una volta, nonostante sostanziosi sconti negli immobili e “rimodulazioni” per la cessione dei locali di Via Roma, le aste sono andate deserte. Per non parlare dei tanto decantati aiuti del Governo Berlusconi: anche questa volta delle accise per i comuni che ospitano raffinerie, non ce n'è traccia in finanziaria.  Un fallimento sia finanziario che politico che chiederebbero, in normali ambiti, le immediate dimissioni dei promotori.

Invece si va avanti, provando a coprire le inefficienze con estemporanei quanto deprecabili gesti sui quali anche il mondo cattolico locale ha preso le distanze. Il pallino della “sicurezza” e del "decoro" del sindaco e di alcuni suoi solerti consiglieri ha messo in luce la totale indifferenza nei confronti degli stati sociali più deboli, siano essi immigrati, rom, o molto più semplicemente poveri.

A parte il vergognoso sgombero di Via Stadio, propagandato addirittura in diretta TV e poi con mega manifesti, per vedere il declino sociale della nostra piccola città, basta fermarsi un attimo in Piazza Garibaldi, per accorgersi che una persona, nel più totale disinteresse di tutti, è accampata all’interno di una cabina telefonica.

Questa amministrazione comunale è stata capace solo di porgere ai suoi cittadini bocconi avvelenati, come la strega con Biancaneve, all’apparenza un frutto invitante ma che in realtà ha il potere di far cadere la città in un sonno lunghissimo, alla morte sociale ed economica.

Come lo vogliamo chiamare l’accordo con la Raffineria Api se non boccone velenoso da far mordere  ai cittadini che senza rendersene conto sono costretti ad inghiottire. E le varianti urbanistiche? Cosa sono se un ennesimo malsano sfruttamento del territorio. Anche altre scelte che graveranno pesantemente sul futuro della città hanno il sapore di un boccone avvelenato. Se poi sono veri i dubbi espressi dai Cittadini in Comune riguardo l’accordo con Hera ed il C.A.M. allora c’è veramente di che preoccuparsi perché in tal caso si sta veramente tentando (in peggio) il salto di qualità in termini di svendita di territorio, questa volta però minando l’autonomia comunale nei servizi essenziali.

Anno di crisi il 2009 e sta inesorabilmente terminando. L’augurio a tutti i falconaresi è di trovare la forza di reagire alle ingiustizie a alle scelte fatte per omaggiare i più potenti.
Felice 2010 a tutti.

lunedì 28 dicembre 2009

IL PROGRAMMA ELETTORALE DEL PDL A DISPENSE. # 6°

Per rinfrescare la memoria dei falconaresi, elettori o meno del sindaco Brandoni, ripercorreremo punto per punto lo scarno programma elettorale del popolo delle libertà. Così, tanto per verificare se le promesse hanno dato spazio ai fatti. A più di un anno mi sembra interessante confrontare le parole con la realtà. Quello che leggete di seguito è tratto dal programma del pdl depositato in Comune. Non vi annoierò per molto, considerando che l'intero programma è sintetizzato in sole 814 parole.

La prima frase è particolarmente in tema con lo sgombero della famiglia di via Stadio e con l'abbattimento del container in cui abitava

punto 6
CULTURA


"Valorizzazione del Cristianesimo e del Cattolicesimo per il contributo dato alla formazione della nostra nazione.
Costituzione di una Fondazione che consenta maggior collaborazione tra il Comune e le aziende che operano sul nostro territorio, al fine di rendere possibili iniziative di vario genere, altrimenti non realizzabili.
Valorizzazione delle manifestazioni popolari e tradizionali di Falconara e Castelferretti, promozione apolitica dei grandi eventi e delle attività amatoriali; istituzione di un importante Concorso sulle arti(musica, letteratura, poesia, arti visive ecc.) e di nuove manifestazioni espositive.
Gestione manageriale della attività e dei preventivi d'impegno di spesa tenendo innanzitutto conto della sostenibilità della stessa."

Se volete commentate.

P.S. per leggere i precedenti punti cliccate su etichette "il programma del pdl".

sabato 26 dicembre 2009

FORTI CON I DEBOLI

Eccolo il vero volto degli amministratori di Falconara. Sindaco in testa. Quelli che vanno avanti perchè sono convinti di aver ricevuto il mandato degli elettori per "l'ordine e la disciplina" in città. Il potere non solo lo esercitano in maniera autoritaria mettendo in mezzo ad una strada una intera famiglia con bambini piccoli, ma lo spettacolarizzano con mega manifesti come questo.

Dietro la parvenza di cattolici timorosi di Dio e rispettosi delle leggi cristiane celano la più volgare intolleranza per i più deboli.
Deboli con i forti e forti con i deboli. Questo è il PDL, il "Partito dell'amore".

Una città civile difende il suo decoro solo rispettando la dignità delle persone che vi ci abitano, TUTTE.

V E R G O G N A

lunedì 21 dicembre 2009

LUCI E OMBRE ALL’ASSEMBLEA DI SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’


Luci ed ombre all’Assemblea Nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà. Più luci che ombre a dire il vero, ma il finale ce lo potevamo veramente risparmiare. Ma andiamo per ordine.

Partiamo dalle cose belle. La notizia è che siamo partiti (finalmente), sembra che stavolta ci siamo, anche se la parola Partito non è stata pronunciata spesso. Il Congresso Costituente è stato fissato entro il mese di giugno 2010. Abbiamo un simbolo, abbiamo delle regole e dei programmi ancorché da definire al Congresso appunto, ma le linee discusse nei gruppi di lavoro e votate all’Assemblea tracciano la nostra identità positivamente. Abbiamo un Portavoce, Nichi Vendola, leader indiscusso, acclamato e votato dall’Assemblea.

Sono stati due giorni di luci e ombre, dicevo, le luci accese dalle parole di Achille Occhetto e da un giovane ragazzo siciliano, di nome Erasmo. L’anziano uomo politico e il giovane militante accumunati dall’entusiasmo di chi per ragioni diverse ha fretta di vedere realizzato il sogno di un vero Partito di Sinistra. Sono intervenuti uno dopo l’altro, un uno-due che ha colpito direttamente i cuori e le coscienze dei presenti: commovente.

Tutto ormai lasciava immaginare che la festa potesse incominciare, che ognuno di noi potesse tornare a casa, felice di raccontare agli amici, ai compagni che finalmente stava nascendo un nuovo partito spogliato delle componenti, sensibilità, ex partitini ecc. insomma la nascita di un vero Partito unitario.

Invece qualcuno ha inteso rovinare la festa. Qualcuno pur di far prevalere interessi di tipo corporativo ha macchiato un avvenimento fondante con una delle più vergognose azioni.
Per il timore di non veder rappresentata la sua componente politica al coordinamento nazionale, sembra che alcuni “compagni” abbiano tentato di convincere i candidati meno famosi e meno sponsorizzati, a ritirare la candidatura. Il regolamento e l’ODG dell’assemblea prevedeva infatti che i delegati avrebbero dovuto votare con scrutinio segreto 24 Compagni proposti con raccolta di firme al coordinamento nazionale. Le candidature depositate erano 32 quindi otto compagni sarebbero rimasti fuori. Pur di far parte del Coordinamento, sembra che alcuni compagni dei Verdi e degli ex comunisti italiani abbiano fatto pressioni affinché il numero dei candidati scendesse a 24 evitando così di andare alla votazione.

Di questo fatto gravissimo, ne siamo venuti a conoscenza solo perché una giovane delegata che con difficoltà è riuscita a prendere la parola ha denunciato il tutto, con grande imbarazzo da parte dei presenti, compreso Vendola che stava per iniziare il suo discorso. A seguito della denuncia della Compagna il rappresentante dei Verdi Mattioli ha preso la parola per proporre di includere tutti e 32 i candidati nel coordinamento nazionale. La proposta è stata messa ai voti e accolta dall’assemblea, convinta anche dall’intervento di Fabio Mussi che già da un paio di volte si improvvisa pompiere. Il mio voto è stato naturalmente contrario.

Da questa brutta storia, voglio trarre comunque un lato positivo. In altri tempi e con altri Partiti del passato la volgarità dell’azione sarebbe rimasta sotto traccia, sottaciuta, probabilmente la denuncia sarebbe stata soffocata, ignorata. Stavolta no. Stavolta un terzo dei delegati si è opposto a questo metodo di vecchia, stantia, putrida politica.
Il nostro Leader Nichi Vendola non potrà ignorare questa forte e decisa richiesta di Democrazia, trasparenza e Partecipazione. Spero che non ci deluderà.

martedì 15 dicembre 2009

IL SEME DELL'ODIO

Dunque il facinoroso di Milano è un pazzo. E' lui la vera vittima della deprecabile azione di cui è stato protagonista domenica. Un gesto inconsulto, isolato, che lo ha fatto precipitare nel baratro, in un incubo.

E' lui la vera vittima della feroce spettacolarizzazione della politica.

Insulti, provocazioni, atteggiamenti guasconi, spavalderie, nessun rispetto delle istituzioni, imbarbarimento dei rapporti sociali, sono alcuni degli ingredienti che quotidianamente compongono la dialettica politica del nostro Paese.

Ingredienti che fanno infuriare ogni giorno tante persone, che però reagiscono con grande dignità e rispetto delle regole democratiche. Penso al milione di persone del No B Day, ma soprattutto penso a quelle centinaia di migliaia di persone che pur perdendo il posto di lavoro, invece di tirare souvenir, si arrampicano sui tetti delle fabbriche in crisi. Oppure agli immigrati, che sopportano senza reagire insulti, umiliazioni, provocazioni.

Quell'uomo, invece, identificato da tutti come un pazzo, ha scelto di dimostrare la sua disapprovazione in una maniera tanto diretta quanto dirompente.

Cerco di capire, non riuscendoci, cosa può passare per la testa di quell'uomo, sopraffatto dagli eventi, e mi domando che ne sarà della sua vita presumibilmente compromessa per sempre.

Provo a mettermi nei panni del padre di quell'uomo che ha dovuto dichiarare al mondo l'infermità mentale del figlio, cerco di comprenderne la vergogna e il dolore.

Il gesto rimane comunque ingiustificabile per almeno due motivi: il primo perchè la violenza deve essere sempre rigettata, il secondo perchè questa azione oscurerà l'azione di protesta e di contestazione di una larga parte della popolazione nei confronti di questo pessimo Governo. Una opposizione DEMOCRATICA e quindi costituzionalmente riconosciuta.

Sono stati commessi due errori, uno di tipo civile ed uno politico.

Nelle ore susseguenti al fatto, sono state fatte dichiarazioni di intenti da parte di autorevoli rappresentanti del Governo che non lasciano presagire niente di buono e che anzi preannunciano uno stringimento all'agire democratico nel nostro Paese, e la cosa ci dovrebbe preoccupare. Si parla di nuove Leggi che impediranno la libera circolazione delle idee o il sacrosanto diritto di manifestare o criticare il Governo.
Insomma stavano cercando una giusta causa per adottare norme illiberali e zittire i dissenzienti e l'hanno trovata. Si sta andando dunque indietro di parecchi anni, ed il presentimento non è positivo.

Che in Italia ci sia un problema democratico lo hanno rilevato molti osservatori, anche stranieri, ultimo esempio ne è il ricorso di oggi all'ennesima "fiducia" alla Camera per approvare la Legge Finanziaria.

E' un diritto manifestare e lottare per il rispetto della legalità, ma la battaglia deve restare rigorosamente all'interno di regole democratiche quindi mi auguro che altri non prendano ad esempio il gesto di un folle.

Qualcuno sta tentando di piantare il seme dell'odio: l'unico modo per estirparlo è usare la forza straordinaria della Democrazia.

sabato 12 dicembre 2009

SINISTRA

Tra pochi minuti andrò all'assemblea provinciale di Sinistra e Libertà, un altro impercettibile passo verso la costruzione di un Partito a mio parere indispensabile per il Paese, ma ancora lontano dal traguardo.

Vorrei avere la forza, la capacità, l'autorevolezza per imprimere lo slancio affinchè questo sogno si avveri, ma da piccolo militante orgoglioso, speranzoso e deluso so di non averne la forza e nemmeno le idee sufficienti per avviare il cambio di passo.

Il caso vuole che proprio stamattina leggendo il libro di Josè Saramago "Il Quaderno", ho avuto la piacevolezza di leggere un capitolo dedicato proprio alla condizione della Sinistra nel mondo. Una riflessione del Premio Nobel per la letteratura che dipinge con estrema franchezza la sensazione di molti uomini e donne di sinistra. Un caso che interpreto come un segnale.

Rubo questo breve capitolo, non per tenerlo per me ma per condividerlo con coloro che cercano le parole giuste utili ad alzare la testa, come dice il Maestro, a capire che abbiamo ragione.

"Abbiamo ragione, la ragione che assiste chi propone di costruire un mondo migliore prima che sia troppo tardi, però, o non sappiamo trasmettere alla gente la sostanza delle nostre idee, o ci scontriamo con un muro di diffidenze, di preconcetti ideologici o di classe che, se non riescono a paralizzarci del tutto, finiscono, nel peggiore dei casi, con il suscitare in molti di noi dubbi, perplessità, questi si paralizzanti.
Se il mondo riuscirà un giorno ad essere migliore, lo sarà grazie a noi e con noi. Siamone più consapevoli e inorgogliamoci del nostro ruolo nella Storia.
In certi casi l'umiltà non è buona consigliera.
Che si pronunci a voce alta la parola SINISTRA, perchè si senta e perchè abbia un peso.
Ho scritto queste riflessioni per un foglietto elettorale della Sinistra Unita di Euzkadi, ma le ho scritte pensando anche alla Sinistra del mio Paese, alla Sinistra in generale. Che, malgrado ciò sta accadendo nel mondo, continua a non alzare la testa, Come se non avesse ragione."


Il Blog di Saramago

lunedì 7 dicembre 2009

PER LA DESTRA FALCONARA E' CONDANNATA A VIVERE NEL DEGRADO AMBIENTALE

Dal Corriere Adriatico del 1 dicembre 2009

Corinaldo Una mozione presentata alla Provincia di Ancona e iniziative in Regione, nonchè presso il Governo centrale, per bloccare l’iter di approvazione del progetto per la realizzazione di una centrale turbogas in zona Zipa di Corinaldo. Le annunciano i consiglieri regionale e provinciale del Pdl, Giacomo Bugaro e Marco Grandi. I due esponenti del centrodestra ricordano che una centrale della natura e delle dimensioni di quella progettata dall’Edison non è compatibile con il Piano energetico ambientale regionale, che prevede impianti di cogenerazione e di minore impatto e potenza; l’energia prodotta sarebbe pari all’intero fabbisogno della regione e, quindi, assolutamente non necessaria alla Val Cesano.

Il 3 dicembre, una delegazione dell'Assemblea Permanente NO Centrali Api, ha partecipato alla Commisione V della Regione Marche, per chiedere conto di alcune promesse fatte da Assessori ed esponenti della Maggioranza nei mesi scorsi, di cui "misteriosamente" non si sa più niente.

A questa Commissione ha partecipato tra gli altri anche il Consigliere del PDL Bugaro, il quale non ha potuto sottrarsi alla domanda che l'articolo di cui sopra stimolava.

Ovvero: " Ma lei sig. Bugaro è contrario alle centrali?"

La domanda era d'obbligo. Ma come si sa domandare è lecito, rispondere è cortesia, anche se in luoghi deputati come l'aula delle Commissioni, forse rispondere è obbligo, soprattutto se la domanda viene posta dai cittadini.
Il Consigliere Bugaro invece ha preferito interrompere il suo intervento approfittando dell'interruzione verbale di una nostra concittadina che non è riuscita a contenere lo sdegno per quanto il sig Bugaro stava dicendo.

Non saprei come dare torto alla signora. Infatti sentirsi dire dal rappresentante della destra regionale, che nessuno è stato obbligato a comprare casa a Falconara, bisogna ammetterlo, suona un pò come una offesa. Come dire che è da coglioni abitare a Falconara.

Non solo, il Consigliere Bugaro ha spiegato la motivazione per la quale si dichiara contrario solo alla centrale turbogas di Corinaldo, e non a quella di Falconara ed è disarmante: a Corinaldo l'ambiente è sano, a Falconara al contrario l'inquinamento c'è già, quindi....

La signora si permette di obiettare e Bugaro si interrompe qui, appellandosi al rispetto delle regole democratiche. E' più probabile invece che non aveva argomenti validi per giustificare la dichiarazione ai giornali e l'enormità ripetuta in quella sede, ovvero che a Corinaldo una mega centrale non si può costruire perchè non rispetta Il PEAR, e a Falconara invece lo stesso PEAR è da considerare carta straccia.

giovedì 3 dicembre 2009

HANNO SFERRATO L'ASSESTAMENTO

E' stato assestato il Bilancio comunale di Falconara Maritima, per il momento, grazie al primo dei due significati parafrasati dal Capogruppo del Pdl Rossi in Consiglio comunale, ovvero "messo in sesto" e non con l'altro significato “estensivo”, nel senso di “assestare un colpo”, “mettere a segno, sferrare un pugno”, perchè il pugno da assestare al nostro territorio, per il momento, questa amministrazione non lo può sferrare, dando vita alla variante di Castelferretti, grazie al ricorso al T.A.R. da parte di attenti cittadini.

E' proprio rileggendo l'intervento del Consigliere Rossi su un blog locale che mi è venuta la curiosità di rileggere alcuni documenti relativi al difficile risanamento delle casse comunali. Volevo capire se tanta veemenza nei confronti dei cittadini colpevoli di chiedere chiarimenti sulla validità di quella variante fosse fondata.

Rossi denuncia, nel suo intervento, i ritardi e l'impossibilità di avviare urgenti interventi nella città a causa del ricorso al T.A.R: " ...un ritardo indeterminato e indeterminabile, per non poter urgentemente riparare qualche buca, rifare qualche marciapiede, sistemare degli asfalti, mettere in sicurezza qualche scuola, avviare la sistemazione dei corsi d’acqua, non fare sostanzialmente opere pubbliche primarie di cui i cittadini ci rimproverano, tutti, collettivamente, un enorme ritardo?"

Dunque le necessarie opere di manutenzione non si possono fare a causa di questo intoppo. Ma è proprio così?

Non esattamente. Basta andare a leggere il parere del Collegio dei Revisori dei Conti di Falconara in data 15 settembre 2009 per capire che le cose non stanno in questa maniera.

Già in quella data si evidenziava l'inattendibilità delle Entrate previste con il Progetto del "Condominio Sociale di Via Roma e dell'alienazione di alcuni immobili.

Tanto che la Dott.ssa Ghiandoni in una sua Relazione tecnica "precisa che la mancata vendita di immobili non ha generato squilibrio in quanto l'Ente ha bloccato la realizzazione di opere pubbliche pur previste". Bisognerà pur dirlo che le entrate previste di € 1.523.000 si sono avverate solo al 10% quindi miseri € 146.000, senza considerare il bluff di Via Roma.

E allora perchè tanto accanimento da parte della maggioranza e del Sindaco contro i promotori del ricorso al T.A.R. ?
Essenzialmente per spostare l'attenzione dalla loro fallimentare azione di Governo.
Il ritardo sulle opere pubbliche era già previsto, i tagli indispensabili per assestare il Bilancio erano stati decisi ben prima della decisione del T.A.R.
Il discorso del consigliere Rossi a questo punto gli si ritorce contro. Riporto dal suo intervento riprendendo la sua suggestiva lezione sulla parola assestamento:
"... l’uppercut, il montante, malauguratamente, e, si intende sempre in buona fede, fosse diretto, non volendo beninteso, contro interessi concreti di qualche migliaio di ignari cittadini, la cosa cambia aspetto e diviene, certamente, più preoccupante."

L'uppercut alla città di Falconara infatti, in buona fede s'intende, è stato sferrato da questa amministrazione comunale che ha cercato vie impraticabili, insostenibili, e piccola considerazione personale, di basso profilo, intente a rattoppare l'immediato, tralasciando di pensare alla pesante eredità che verrà lasciata alla comunità.

martedì 1 dicembre 2009

DILETTANTI ALLO SBARAGLIO

Lo ha ammesso anche l'assessore al Bilancio Marina Mancini, questa amministrazione commette errori a causa della poca esperienza, per colpa del noviziato.
Ora a parte il fatto che ormai sono quasi due anni che Brandoni & Co. amministrano Falconara, e che quindi giustificare e assolvere i numerosi svarioni di tipo formali e amministrativi è difficile per chiunque, ieri sera il Consiglio comunale ha messo in luce la mediocrità della maggioranza.

La perla della serata è stato l'attacco frontale e anche personale al Consigliere di minoranza della lista Cittadini in Comune Loris Calcina, il quale secondo gli ineffabili consiglieri della destra si è macchiato di un turpe delitto. Il delitto di essere stato promotore, insieme a moltissimi cittadini che hanno contribuito autotassandosi, della presentazione di un ricorso al T.A.R in merito alla variante di Castelferretti.

I signori della destra falconarese, in perfetta sintonia con il loro capo, sembrano essere allergici ai tribunali, quindi hanno visto il ricorso al T.A.R. come fumo negli occhi, e si sono notevolmente innervositi. Come il loro capo sostengono che queste azioni intralciano il manovratore, ritengono di essere vittime di irresponsabili che non amano Falconara.

Sono d'accordo su un punto, più volte sostenuto dai vari consiglieri di destra e del sindaco stesso, quello con cui si afferma che non può prevalere l'interesse di pochi. Dal loro punto di vista i pochi sarebbero i cittadini che resistono ai continui attacchi al territorio e all'ambiente della nostra comunità, dei quali l'attuale amministrazione è protagonista, disponibile a tutto per di fare "cassa".

Dal mio di punto di vista invece gli interessi di pochi sono proprio quelli perseguiti dal Sindaco Brandoni e da tutta la sua Giunta, con la benedizione del PDL e UDC.
Come chiamare l'inciucio con la raffineria in cambio di pochi euro. Si, sono pochi euro anche i milioni di euro se si considerassero i danni subiti da Falconara per anni.
E anche la questione della variante, qualcuno sinceramente pensa che costruire case su di una collina, l'ultimo pezzo di territorio di rilevanza, e per questo motivo soggetta al vincolo paesaggistico, sia per l'interesse di tutti? Per il bene collettivo? Totò avrebbe detto: ...Ma mi faccia il piacere!!

La verità è che queste persone sono inadatte a governare una città complicata come la nostra e che pur di restare in sella sono pronti a tutto. Ma sono anche fortunati. I cittadini in questo pesante periodo di crisi hanno altri problemi a cui pensare, si disinteressano dell'operato dell'amministrazione comunale, lo dimostra la scarsissima partecipazione nei consigli comunali, quindi bene hanno fatto i promotori del ricorso al T.A.R. un segnale per far capire che il popolo non è bue (almeno non tutto).

domenica 29 novembre 2009

IL RAPPORTO DEL PRESIDENTE SPACCA AI CITTADINI

Stamattina ad Ancona alla Loggia dei Mercanti, il Presidente regionale Spacca ha presentato il rapporto del Governo regionale dal titolo: UNITI e lo slogan REGIONE MARCHE: IL BUON GOVERNO CHE PENSA A TE.

La tappa anconetana è solo una delle tante che la maggioranza di centro sinistra ha organizzato in varie città marchigiane. Purtroppo a Falconara non è stato previsto alcun rapporto, chissà mai perchè, visto che la nostra città è a tutti gli effetti uno snodo fondamentale economico e viario per tutta la Regione. Quindi ho deciso di andare ad ascoltare il resoconto del Presidente ad Ancona, riuscendo anche ad intervenire per porre alcune questioni.

Di seguito il mio intervento e la risposta del Presidente Spacca:

"Nel ringraziare per l'opportunità che mi date concedendomi la parola, vi pongo le ragioni del mio intervento. Avrei preferito discuterne durante un incontro pubblico nella mia città, Falconara, ma credo che i miei quesiti siano comunque in tema a questa giornata. Considerando la poca distanza che divide la mia città con Ancona, le problematiche dovrebbero essere condivise.

Ieri ho assistito ad una iniziativa pubblica della comunità del Bangladesh residente a Falconara, a cui è intervenuto anche il sindaco. Ho ascoltato con tristezza le sue parole e con preoccupazione e sdegno quelle di un rappresentante del PDL cittadino, il quale, per il suo discorso, ha utilizzato slogan che ricordano il periodo nerissimo del ventennio fascista.

Alla luce di ciò, è quindi da scongiurare il rischio di vedere la destra anche al Governo della Regione Marche.
Con questa preoccupazione, però, non significa che si debbano accantonare le critiche sull'operato del Governo regionale uscente.

Vorrei che lei, Presidente rapportasse i cittadini su due questioni.

La prima è la questione Quadrilatero, a causa della quale è caduta una amministrazione comunale di centro sinistra. L'adesione alla Quadrilatero ha condannato la popolazione falconarese a sottostare alla Legge Obiettivo e al suo meccanismo perverso.
Adesione che avvenuta dietro rassicurazione dello spostamento della Fiera di Ancona nell'Area Leader individuata a Falconara. Purtroppo la promessa che sigillava l'accordo alla quadrilatero non si è ancora avverata, rafforzando le ragioni di chi si oppose all'epoca.

Poi c'è la politica ambientale, che vista da Falconara è fortemente deficitaria.
Noi viviamo nel centro dell'Area ad alto rischio ambientale con tutti i disagi che si possono immaginare. Sulla costruzione delle mega Centrali all'interno della raffinera API, alle parole non sono seguiti i fatti concreti. Dal punto di vista di chi abita a Falconara si giudica insufficiente la parziale attuazione del PEAR.

Con Quadrilatero e questione ambientale, Falconara è stata pesantemente colpita, vedendo peggiorata una situazione già grave.

Vede Dott. Spacca, c'è il rischio incombente della destra nelle prossime elezioni regionali, e dovremo fare di tutto per scongiurare tale eventualità.

Ma tenga presente che a Falconara una parte sostanziosa dei cittadini falconaresi sono profondamente insoddisfatti dell'operato della Regione Marche sul proprio territorio, e credo che molti degli elettori di centro sinistra sentano la necessità di votare un programma e delle persone pienamenti convincenti. Non si accontenteranno di votare semplicemente per contrastare il pericolo di una destra al Governo".

Questa è stata la risposta del Presidente Spacca (riporto la risposta non alla lettera):
"Su Falconara dico che è ingenerosa la critica che è stata mossa.
La Quadrilatero va avanti e grazie al Project financing si realizzeranno un Grande Hotel, un'area commerciale, un Mull, e la struttura per l'ente fieristico, per dare gambe alle attività No FLY dell'aeroporto.

Riguardo L'Aerca non si può contestare l'operato regionale, visto che abbiamo dato parere negativo alla realizzazione della Centrale di S. Severino, come negativo è stato il parere al progetto delle Centrali Api e di Corinaldo. Inoltre a Falconara è attivo un monitoraggio sistematico.
Non possiamo correggere in cinque anni, disastri di 50 anni".

Questa la cronaca del rapporto ai cittadini relativo alla parte che interessa da vicino noi abitanti di Falconara. Per i commenti mi riservo un altro momento.

giovedì 26 novembre 2009

LA VERGOGNA DELLO SGOMBERO

E' accaduto un fatto gravissimo nella mia città: una famiglia composta da una coppia e due bambini piccoli sono improvvisamente in mezzo ad una strada.
E' la conseguenza di un'Ordinanza di sgombero del Sindaco Brandoni, sgombero ed abbattimento della baracca.

L'azione di per se è già odiosa, ma è anche macchiata di sconcertanti interrogativi che lasciano veramente indignati.
Come si può abbattere una capanna senza una preventiva notifica?
Come può un Sindaco abbattere una capanna e non preoccuparsi di trovare una sitemazione agli abitanti.
Come si può abbattere una capanna e non permettere chi ci abita di recuperare gli effetti personali e il vestiario?

E' una fatto gravissimo che i cittadini democratici non possono accettare. C'è di che vergognarsi, ma purtroppo dobbiamo registrare una degenerazione delle pratiche "sicuritarie" del Sindaco e della sua maggioranza.

Ricordo la mega multa inflitta ad una persona, mesi fa, rea di non avere una casa e costretta a dormire in auto, oppure la caccia ai giovanissimi immigrati con tanto di elicottero per le campagne falconaresi, o le perquisizioni in piena notte nelle abitazioni di cittadini stranieri. Tutto per giustificare l'ordine e la sicurezza.

L'ordinanza tra l'altro sembra sia stata studiata a tavolino, per ottenere il massimo riscontro mediatico, praticamente lo sgombero è avvenuto in diretta radiotelevisiva.
Sarebbe interessante conoscere il perchè della presenza sul luogo dello sgombero di persone apparentamente senza autorità.

Molte cose sono da chiarire in questa triste storia, ed è bene che il Sindaco informi la cittadinanza ufficialmente al prossimo consiglio comunale.
Lo aspettiamo lunedì 30 novembre.

martedì 24 novembre 2009

IN NOME DEL PADRE

Tra sbadigli generali e poco entusiasmo, si è svolto ieri sera il Consiglio comunale di Falconara. Gli sbadigli, vuoi per la stanchezza che per la noia, erano dei consiglieri comunali. Il pubblico infatti era assente, in tutto due persone, il resto della cittadinanza ha preferito restarsene a casa davanti alla tv o a pensare ai fatti propri e forse non ha sbagliato.

Era molto tempo che non andavo ad ascoltare una seduta del consiglio comunale, credevo di acquisire fatti nuovi, passi avanti per il benessere della cittadinanza. Invece niente di nuovo, le difficoltà sono sempre le stesse, anzi, probabilmente sono peggiorate, visto che si è discusso anche del mancato “affare” dei locali di Via Roma, quindi di un ridimensionamento delle richieste da parte del Comune che spera così di racimolare un po’ di soldini utili (?) a salvare il bilancio per un altro anno.

Tutto tranquillo, dunque. Una atmosfera irreale con i Consiglieri ed Assessori arrivati alla spicciolata ed in ritardo disposti a svolgere il compitino in maniera indolore e veloce.

Un sussulto, se così si può chiamare, è venuto al momento della discussione di alcuni Ordini del Giorno, iniziato con la paternale del consigliere capogruppo di maggioranza circa l’opportunità di discutere argomenti non inerenti alle problematiche cittadine, invitando i consiglieri a non far uso dello strumento previsto dal regolamento. Una specie di richiesta a selezionare (oscurare) gli argomenti.
Invito non accettato giustamente dal consigliere del PD Lodolini e sono d’accordo con lui, perché è veramente insensato pensare che la nostra città non sia interessata o coinvolta nelle faccende che accadono nel Paese o nel mondo. I rappresentanti della destra cittadina, quando si affrontano discussioni che trattano l’attualità politica o sociale dell’Italia si indispettiscono, negando le evidenti problematiche, sembrano vivere altrove, fatto questo che mi ha fatto venire in mente la divertente gag di Corrado Guzzanti: Fascisti su Marte.

L’ordine del giorno presentato da una consigliera del PDL in merito ai crocifissi nelle aule, ha naturalmente creato un discreto dibattito, la sala consiliare si è rivitalizzata, ma con moderazione, visto che il tema è delicato anche per il PD che siede in minoranza.

L’ordine del giorno chiedeva al sindaco di avviare ogni azione atta a sostenere la legittimità delle presenza del crocifisso nelle scuole oltre a esprimersi favorevolmente al ricorso promosso dal Governo alla Corte europea, asserendo che il crocifisso è parte integrante della cultura e della tradizione italiana e che quindi ci si deve battere per difendere il simbolo della cristianità in quanto uno dei simboli del Paese.

Puntale e netto l’intervento del Consigliere del Pd (quota repubblicana), il quale ricordava semplicemente la laicità dello Stato citando una frase di Cavour: libera chiesa in libero Stato. Meno comprensibile l’intervento dell’altra consigliera Pd, che ha mostrato il limite del vorrei ma non posso.

Su questo argomento riconosco la preoccupazione del cattolico, del credente, ma credo che la protesta, in nome del padre, sulla rimozione dei crocifissi sia viziata da una velata ipocrisia. Come può un cattolico indignarsi per il crocifisso e allo stesso tempo ignorare la dottrina cristiana, girando lo sguardo di fronte a corruzione, adulterio, egoismo, violenza di cui è circondato quotidianamente. Particolare da non sottovalutare il fatto che pochi minuti prima lo stesso gruppo consiliare si era dichiarato contro l’ordine del giorno sul diritto di cittadinanza degli immigrati.
Ma c’è di più.

Durante il dibattito, mentre il sindaco interveniva per annunciare che farà affiggere il crocifisso in ogni stanza comunale (ha detto a sue spese… vedremo) e che chiederà la stessa cosa ai dirigenti scolastici, il vice sindaco sbucava da uno sgabuzzino con una croce di legno di circa un metro attraversando la sala consiliare, imitando forse il Cristo sul Calvario, tra gli sghignazzi di alcuni consiglieri, fino ad arrivare nei pressi del Presidente del Consiglio. A quel punto brandita la croce l’ha rivolta contro il Presidente come dire … vade retro… tutto tra le risate e sghignazzi dei consiglieri. Alla faccia del simbolo fondante.

Situazione che a me è sembrata quantomeno imbarazzante. Per finire in bellezza la teatralità mi sarei aspettato uno squarcio del cielo a testimoniare l’ira di dio.

Invece niente.
Allora è proprio vero, dio non esiste, oppure è molto distratto.

domenica 22 novembre 2009

LETTERA APERTA AI LAVORATORI DELL'API

Gli ultimi avvenimenti legati al rischio occupazionale nella più grande industria presente nel nostro territorio, mi stimolano una virtuale conversazione con i lavoratori della Raffineria Api di Falconara Marittima.

La crisi economica e la conseguente minor richiesta dei prodotti petroliferi, non sono un problema della sola, piccola, raffineria di Falconara, ma una realtà planetaria, o almeno di quella parte del pianeta più industrializzata, la parte più ricca quindi la maggior consumatrice di energia.

Una crisi ampiamente prevedibile ed annunciata è stata altrettanto ignorata. La vostra situazione si allinea perfettamente con lo scenario mondiale. L’errore di non aver voluto guardare al futuro si manifesta con il più violento dei rimedi: la perdita del posto di lavoro.

Che il petrolio non fosse una risorsa infinita lo sapevamo tutti, come sapevamo che il modello di vita che abbiamo perseguito non era sostenibile, eppure sono in molti coloro che hanno preferito non guardare oltre, vivendo alla giornata, un po’ come la favola della formica e della cicala.

Una scelta perpetrata per anni anche nel piccolo della nostra realtà, carica di responsabilità.
Ma responsabilità di chi?

La prima responsabile è senza dubbio l’azienda, che nonostante le previsioni ha continuato a seguire un core business antiquato, puntando all’immediato massimo profitto senza dedicare risorse alla modernizzazione dell’impianto produttivo, e soprattutto senza pianificare alternative al passo coi tempi.

La seconda responsabile è la politica, la quale non è stata in grado di imporre le linee strategiche per lo sviluppo economico e tutela del territorio, perché troppo assoggettata a logiche lobbistiche.

I terzi responsabili, secondo me, sono i lavoratori della raffineria e i suoi rappresentanti sindacali, i quali non hanno saputo o voluto vedere che quel modello industriale non sarebbe durato a lungo, accontentandosi dei periodici contentini ottenuti dall’azienda.

Tutte e tre le categorie di responsabili sono accumunate da uno stesso madornale errore: quello di essere state volutamente distanti dai cittadini di Falconara, chi per arroganza, chi per convenienza, chi per sufficienza.

Adesso però si tratta di capire come si intende uscire da questa situazione.
Siamo in vista di elezioni regionali, quindi immagino che ognuna delle parti sopra citate sfrutterà il momento cercando di ottenere il massimo risultato. Spero vivamente che riusciate ad ottenere garanzie e mantenere quindi tutti i posti di lavoro, anche se penso che più realisticamente ci sarà chi ne pagherà le conseguenze da subito. E tutti gli altri che tireranno un sospiro di sollievo?
Avranno solo rinviato nel tempo un problema che si riproporrà nel futuro prossimo.

Mi chiedo se le aspettative di voi lavoratori si limiteranno a salvare una cinquantina o più di posti di lavoro oggi, o se invece, come auspico, sono volte a programmare un futuro per la vostra azienda e soprattutto per il vostro futuro lavorativo. Mi chiedo se siete disposti a considerare il fatto che in tempi brevi, stante la crisi di cui sopra sarà possibile o necessaria una riconversione del polo energetico, ed evitare di ritrovarsi di colpo con un’azienda in crisi, centinaia di lavoratori senza lavoro e un territorio da bonificare.

Naturalmente non ho la soluzione in tasca, anche se da tempo mi sono convinto che la risposta sta nella progressiva produzione di fonti rinnovabili di energia oltre che nel risparmio energetico. Ma è una mia sommessa considerazione. Credo invece che sia importantissimo il confronto leale delle idee e delle preoccupazioni di chi vive la raffineria direttamente (lavorandoci) o indirettamente (convivendoci), che riesca a produrre una unità di intenti tale da sensibilizzare la politica affinché sia più vicina alle quotidianità del territorio, e l’azienda che possa realizzare un piano industriale sostenibile in termini sociali, ambientali ed economici.

Faccio appello al dialogo affinché si riesca ad aumentare il sentimento di solidarietà della cittadinanza che finora lamentate di non aver sufficientemente ricevuto.

Claudio Paolinelli

domenica 25 ottobre 2009

C'E' FUTURO A SINISTRA?

Ieri pomeriggio ad Ancona si è tenuta la 1° assemblea regionale di Sinistra e Libertà. Ieri per la prima volta c'è stata la possibilità di discutere con tutte le formazioni politiche e movimenti, del progetto per la costruzione a Sinistra di un nuovo soggetto politico.
L'assemblea a cui hanno partecipato numerose persone di varie estrazioni politiche, ha messo in risalto, se mai ce ne fosse stato bisogno, alcune diversità che potrebbero compromettere irrimediabilmente la nascita di un nuovo Partito.

Purtroppo l'assemblea ha evidenziato chiaramente l'incompatibilità della parte socialista nei confronti della esigenza forte ed inequivocabile, espressa dalla stragrande maggioranza delle persone presenti, di un Partito della sinistra da fare subito, riconducibile all'esperienza di Sinistra e Libertà.

Sono mesi che il progetto è bloccato a livello nazionale, con responsabilità dell'attuale dirigenza che sembra non essere in grado di prendere decisioni in virtù della spinta che viene dal basso. Dirigenti che incomprensibilmente non vogliono ascoltare la BASE, esausta e demotivata dall'irritante immobilismo. Intanto migliori militanti abbandonano, si allontanano, sfiancati e offesi da questo atteggiamento gattopardesco.

L'assemblea di ieri ha quindi definitivamente chiarito che sia la componente dei Verdi, assente all'incontro, che quella socialista, non sono interessate ad un nuovo Partito. Bisogna prenderne atto, come deve essere chiaro che la Casa che vogliamo costruire ha la porta aperta a tutti per entrare, ma anche per uscirne.

Invece si sta perdendo tempo prezioso. Il Paese è sempre più in declino sociale, economico, culturale, ed invece di ricompattare le fila per affrontare le difficoltà con una Politica rigorosa e di reale innovazione, non riusciamo a fare di meglio che arroccarci in inutili e pietose posizioni con la speranza di portare acqua (voti) alla componente di cui si fa parte.

Per uscire da questo deplorevole pantano occorre abbandonare da subito le appartenenze politiche. Non c'è altra scelta. Chi intende perseguire la pratica politica della rappresentanza delle varie componenti non vuole realmente costruire un nuovo Partito, ma al massimo aspira semplicemente a sopravvivere, ma non è di questo che abbiamo bisogno.

Allora per poter veramente avviare un progetto a lungo respiro, bisogna cambiare passo ed abitudini, quindi credo che per prima cosa sia indispensabile redarre un documento politico da cui iniziare e stabilire che:
  1. l'obiettivo è la nascita di un nuovo Partito
  2. chi intende contribuire al costruzione del nuovo Partito non deve avere altre tessere
  3. ognuno partecipa in questa prima fase a titolo personale
  4. le assemblee eleggono delegati e rappresentanti nei vari coordinamenti, senza tenere conto dei Partiti e movimenti di provenienza
  5. i delegati sono individuati con procedure di candidature chiare e partecipate, non con liste pre-compilate
  6. è necessario l'equilibrio di entrambi i generi


Parlare di Elezioni regionali senza affrontare il delicato tema del nuovo Partito della Sinistra, non solo è sbagliato ma sarà incomprensibile alla maggioranza degli elettori.

sabato 24 ottobre 2009

IL PROGRAMMA ELETTORALE DEL PDL A DISPENSE. # 5°

Per rinfrescare la memoria dei falconaresi, elettori o meno del sindaco Brandoni, ripercorreremo punto per punto lo scarno programma elettorale del popolo delle libertà. Così, tanto per verificare se le promesse hanno dato spazio ai fatti. A più di un anno mi sembra interessante confrontare le parole con la realtà. Quello che leggete di seguito è tratto dal programma del pdl depositato in Comune. Non vi annoierò per molto, considerando che l'intero programma è sintetizzato in sole 814 parole.

Punto 5
AMBIENTE

"Appoggio al nuovo progetto energetico che permetta all’intera cittadinanza, attraverso la produzione di energia elettrica e l'utilizzo di una fonte a basso impatto ambientale come il metano, uno sgravio economico ed un aumento di posti di lavoro.
Agevolazione fiscale per l’istallazione di pannelli solari sulle abitazioni e sulle aziende.
Aumento dei controlli sugli scarichi abusivi nei fossati, lungo il fiume e nelle strade di campagna".

Se volete commentate.
P.S. per leggere i precedenti punti cliccate su etichette "il programma del pdl".

domenica 18 ottobre 2009

LA CRISI DELLE RAFFINERIE IN ITALIA

Falconara Marittima sta vivendo da alcune settimane le conseguenze di una crisi annunciata: quella della raffinazione di petrolio e derivati. C'è viva e giustificata preoccupazione dei lavoratori che rischiano il posto.
In questi giorni la Politica (Comune, Provincia , Regione) si sta interessando al problema ed ha avviato un tavolo con le forze sindacali e con l'industria per discutere il Piano Industriale presentato dall'API Raffineria.

Poco trapela circa il Piano Industriale, se non una sicura diminuzione di posti di lavoro (140?) e conseguente rischio sulla sicurezza.

Alcuni imputano la crisi della raffineria e quindi i licenziamenti alla mancata per ora realizzazione delle nuove centrali da 580 mw. Ma è proprio così?

Qual'è lo scenario energetico mondiale ed italiano?

Per arricchire la discussione propongo di leggere un articolo pubblicato nel maggio scorso dal Mensile Energia ed Economia a firma dell'economista e Presidente dell'Associazione Italiana Economisti dell'Energia (A.I.E.E) Edgardo Curcio.

L'articolo inizia con una dichiarazione dell'Amministratore delegato dell'ENI Paolo Scaroni che prospetta "tempi difficili" ed analizza lo scenario mondiale nel settore della raffinazione fino alla realtà italiana prevedendo la riduzione degli impianti di raffinazione, che colpirebbe,in special modo, quelli della fascia costiera.

Per leggere l'articolo clicca QUI

martedì 6 ottobre 2009

LA CRISI ASSEDIA FALCONARA

C'è chi si affanna a dire che siamo usciti dalla crisi. Il Governo soprattutto cerca di dare una immagine di normalizzazione del problema. Peccato che le persone abbiano tutta un'altra percezione, e non si tratta di una mera sensazione ma di esperienza diretta: ogni giorno si scontrano con licenziamenti, contratti non rinnovati, lo spettro della povertà impaurisce più di uno.

La destra dice che la crisi è mondiale, come se non ci fossero responsabilità in tal senso. Eppure fino a ieri erano in molti a sostenere un modello di sviluppo sopra le righe, grazie ad un neoliberismo spietato con i più poveri. Tuttora la destra reclamizza la politica dei consumi per tamponare l'immediato, rigettando ogni politica a più ampio respiro con una progettualità di medio lungo termine.
Quindi ecco il risultato, territori consumati dalle speculazioni, ambiente distrutto, e lavoratori a rischio posto di lavoro, giovani senza alcuna speranza, precari a vita se saranno fortunati.

La nostra città naturalmente non fa eccezione. Anche qui assistiamo al depauperamento del tessuto sociale ed economico, dovuto anche ad una carenza di tipo culturale degli amministratori, ancora abituati ad accontentare i potenti piuttosto che difendere i cittadini.

Sui giornali locali da alcuni giorni campeggiano titoli sul rischio licenziamento di 140 lavoratori della raffineria Api. In ogni articolo si cerca di imputare i licenziamenti alla mancata (per ora) autorizzazione per la costruzione di nuove mega centrali.
Un medio osservatore del mercato petrolifero sa bene che non è questa la causa. In Italia altre raffinerie stanno rivedendo il loro piano industriale, ovviamente con al primo punto il ridimensionamento del personale. La raffineria di Livorno, quella di Cagliari, il polo energetico di Gela, tutti a fare i conti con un calo mondiale di richiesta di petrolio.
I petrolieri non intendono investire ulteriormente in impianti di raffinazione, considerando che se tutto va bene rientreranno delle spese dopo oltre vent'anni. Quindi si tracheggia sperando in nuove forme di profitto come appunto le centrali, si cerca di temporeggiare tagliando i costi più facili da tagliare in un ottica capitalistica: il lavoro e la sicurezza.

I lavoratori dell'API sono giustamente preoccupati per un futuro che li scaraventa violentemente alla pari di altri lavoratori. Basti pensare alla cassa integrazione del Cantiere navale di Ancona, ai lavoratori del C.A.M. di Falconara o a quelli della Merloni di Fabriano senza contare una moltitudine di lavoratori che sono senza voce, visibilità e con pochi diritti.

Sul problema della raffineria mi viene di pensare se la politica di alcune forze sindacali, a mio avviso spesso troppo vicina alla posizione della proprietà, sia stata quella vincente.
Ai lavoratori della raffineria va tutta la mia solidarietà così come a quelli del Cantiere, di Merloni e del CAM. Spero che questa contingenza sia l'occasione per aprire un confronto vero tra i lavoratori e la città che non c'è mai stato.

In tutto questo dramma purtroppo vedo l'amministrazione comunale di Falconara ancora assente e troppo allineata alle direttive nazionali. Intanto la città continua a scendere in un declino da cui sarà sempre più difficile riprendersi.

domenica 4 ottobre 2009

CITTADINI RESPONSABILI V/S AMMINISTRATORI IRRESPONSABILI

Come vogliamo chiamare un gruppetto di cittadini che invece di dedicare la preziosa giornata del sabato alla famiglia o al meritato riposo settimanale si riversano nei fossi cittadini per ripulirli?

Ambientalisti perditempo? Inguaribili sognatori? Ingenui idealisti? O provocatori?
Io li chiamerei semplicemente cittadini responsabili.

Ieri alcune persone, donne e uomini si sono radunate nei pressi di un fosso vicino al cimitero di Castelferretti che già in un passato recentessimo ha provocato danni ingentissimi allagando gran parte del popoloso quartiere falconarese.

La causa è l'incuria e la mancata manutenzione dei fossi, e sembra che l'amministrazione comunale non intenda farsene carico, infatti solo pochi giorni fa, il sindaco Brandoni ha dichiarato che il problema dei fossi si risolverà solo dopo la costruzione delle centrali API.

Il fosso generosamente ripulito da rifiuti di ogni genere e dalla vegetazione che lo intasava e addirittura lo nascondeva alla vista anche dei più attenti, è tornato alla sua funzione principale: far scorrere in caso di pioggia l'acqua che scende dalla vicina collina di Montedomini. Il rischio idrogeologico è altissimo e chissà cosa succederà quando gran parte di quella collina verrà occupata da una miriade di palazzine che verranno costruite proprio grazie ad una variante al piano regolatore fortemente voluta e votata dall'attuale amministrazione di destra.

Il ritornello è sempre quello: le cose si possono fare nella nostra città solo in cambio di qualcos'altro. Vuoi i fossi puliti? allora autorizziamo le centrali alla raffineria, stessa cosa vale per salvare il bilancio(ni) comunale con varianti che stuprano il territorio o come l'adesione alla Quadrilatero che peraltro cementificherà una altra grossa fetta di territorio a poche centinaia di metri dal fosso di cui sopra.

Questi cittadini in un modo democratico si dichiarano contrari a questa pratica distruttiva per l'ambiente e per la qualità della vita anche sociale ed economica della città, quindi eccoli insieme armati di roncole e falci a sostituire gli enti preposti.

Il sindaco intanto è sordo alle proteste, ha orecchie solo per i potenti dai quali si abbevera della loro verità e si fa carico di portarne il verbo.

Ma si sbaglia. Oltre ai fossi un giorno potrebbero tracimare anche le proteste e potrebbe venire spazzato via dal fiume in piena proprio come i quartieri falconaresi. Non sono solo i fossi ad essere intasati, basta passeggiare per la città per rendersi conto che gran parte dei tombini sono intasati, in alcuni sono perfino germogliate delle piantine, ma il problema sembra ignorato dagli amministratori. Vedremo cosa succederà con le prime piogge.

Un plauso ai cittadini responsabili ed un ringraziamento per l'impegno e la sensibilità dimostrati.