sabato 20 febbraio 2010

CHI SOSTIENE LA QUADRILATERO

Il calderone degli scandali, delle corruzioni, degli "affari", sta per esplodere. Le recenti indagini sul G8 della Maddalena in Sardegna mettono in risalto, con tutta la sua crudezza, quanta corruzione ci sia in Italia. La stessa Corte dei Conti denuncia un Boom di casi con due dati allarmanti: le denunce per fatti di corruzione nel 2009 sono triplicate, segnando un aumento del 229 per cento; le concussioni sono aumentate del 153 per cento. 
Naturalmente le cosiddette "GRANDI OPERE" sono le più soggette a casi di corruzione.
La Quadrilatero naturalmente non ne è esente.


" Fusi della Btp che fa parte del raggruppamento Ati Consorzio stabile Operae Tecnologie e Sistemi Integrati di Costruzione per la realizzazione del Maxi lotto 2 parla al telefono con Verdini per la fornitura del cemento per la Quadrilatero. Al socio Bartolomei dice: “La perizia di Santa Croce... la stima è stata calcolata per la somma di 8,1 milioni di euro… che la banca non gli farà l’anticipo della fatttura ”. “Scusi eh... io gli ho detto... lei ci ha dato 15 milioni.. Bartolomei gli ha già riportati dei soldi... la rata di uno e quattro non gliela pago perché se si deve discutere sul Quadrilatero lei capisce...e lui mi ha detto... tra le righe..perché noi per esempio... a cedere il contratto di Grandi Stazioni s’è fatto una grande cazzata... e questi ragionano ma oggi noi siamo usciti dal... come ti posso dire...dal Quadrilatero praticamente la situazione... come posso dire... insostenibile...va bene... allora voi dite che noi siamo inadempienti... allora...domattina io devo gettare il calcestruzzo e ancora non mi avete detto chi è... va presentato... come si dice...tipo Genio... e loro devono nominare il collaudatore... però tieni presente che lunedì sarebbe perfetto... io ho una riunione alla Quadrilatero delle Marche alle ore 15.00 . . .”.

La situazione è imbarazzante, credo, per tutti coloro che negli ultimi anni si sono gettati sul Progetto Quadrilatero, rivendicandone la paternità. Ideato dalla destra di Berlusconi per mano di Baldassarri, condiviso senza se e senza ma dal Presidente della regione Marche Spacca.

Da parte mia ogni giorno che passa non posso che congratularmi con me stesso per aver cercato di impedire il vergognoso accordo capestro da parte del Comune di Falconara Marittima, la Regione Marche e la società Quadrilatero. Le nostre parole nei Consigli Comunali all'epoca furono derise, e per niente prese in considerazione. Penso ad illustri rappresentanti del PD, a Lodolini, a Piccinini, a Mastrovincenzo a Luchetti e tanti altri a dire il vero schierarti a sinistra che, accecati o allineati ai DIKTAT di Spacca, hanno preferito non vedere l'enorme danno che si stava delineando per l'intera comunità.

Come può il Presidente uscente ignorare un fatto così eclatante. Come può essere d'accordo con la linea dell'UDC che individua lo stile Quadrilatero come metodo da utilizzare per tutte le opere nel territorio.

Naturalmente Quadrilatero era uno scempio per la nostra terra lo era già a prescindere dagli scandali e dai presunti casi di corruzione, considerando lo spreco di territorio e la perdità del diritto di controllo e programmazione da parte dei comuni, ma ora il problema è certamente amplificato e se possibile ancora più inaccettabile.

Per ora possiamo solo prendere atto che forze politiche come PD, UDC, IDV, VERDI, e altri residui di partiti ormai estinti, tutti coesi in una alleanza dalla dubbia affinità, non hanno niente da dire in proposito.

Molti hanno scheletri nell'armadio a partire dall'IDV di Di Pietro, il quale ai tempi del suo incarico di Ministro non solo non sciolse la Società Quadrilatero come annunciato, ma vide il suo alter ego nelle Marche Dante Merlonghi, sedere nel CdA della Quadrilatero. 

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