lunedì 21 dicembre 2009

LUCI E OMBRE ALL’ASSEMBLEA DI SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’


Luci ed ombre all’Assemblea Nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà. Più luci che ombre a dire il vero, ma il finale ce lo potevamo veramente risparmiare. Ma andiamo per ordine.

Partiamo dalle cose belle. La notizia è che siamo partiti (finalmente), sembra che stavolta ci siamo, anche se la parola Partito non è stata pronunciata spesso. Il Congresso Costituente è stato fissato entro il mese di giugno 2010. Abbiamo un simbolo, abbiamo delle regole e dei programmi ancorché da definire al Congresso appunto, ma le linee discusse nei gruppi di lavoro e votate all’Assemblea tracciano la nostra identità positivamente. Abbiamo un Portavoce, Nichi Vendola, leader indiscusso, acclamato e votato dall’Assemblea.

Sono stati due giorni di luci e ombre, dicevo, le luci accese dalle parole di Achille Occhetto e da un giovane ragazzo siciliano, di nome Erasmo. L’anziano uomo politico e il giovane militante accumunati dall’entusiasmo di chi per ragioni diverse ha fretta di vedere realizzato il sogno di un vero Partito di Sinistra. Sono intervenuti uno dopo l’altro, un uno-due che ha colpito direttamente i cuori e le coscienze dei presenti: commovente.

Tutto ormai lasciava immaginare che la festa potesse incominciare, che ognuno di noi potesse tornare a casa, felice di raccontare agli amici, ai compagni che finalmente stava nascendo un nuovo partito spogliato delle componenti, sensibilità, ex partitini ecc. insomma la nascita di un vero Partito unitario.

Invece qualcuno ha inteso rovinare la festa. Qualcuno pur di far prevalere interessi di tipo corporativo ha macchiato un avvenimento fondante con una delle più vergognose azioni.
Per il timore di non veder rappresentata la sua componente politica al coordinamento nazionale, sembra che alcuni “compagni” abbiano tentato di convincere i candidati meno famosi e meno sponsorizzati, a ritirare la candidatura. Il regolamento e l’ODG dell’assemblea prevedeva infatti che i delegati avrebbero dovuto votare con scrutinio segreto 24 Compagni proposti con raccolta di firme al coordinamento nazionale. Le candidature depositate erano 32 quindi otto compagni sarebbero rimasti fuori. Pur di far parte del Coordinamento, sembra che alcuni compagni dei Verdi e degli ex comunisti italiani abbiano fatto pressioni affinché il numero dei candidati scendesse a 24 evitando così di andare alla votazione.

Di questo fatto gravissimo, ne siamo venuti a conoscenza solo perché una giovane delegata che con difficoltà è riuscita a prendere la parola ha denunciato il tutto, con grande imbarazzo da parte dei presenti, compreso Vendola che stava per iniziare il suo discorso. A seguito della denuncia della Compagna il rappresentante dei Verdi Mattioli ha preso la parola per proporre di includere tutti e 32 i candidati nel coordinamento nazionale. La proposta è stata messa ai voti e accolta dall’assemblea, convinta anche dall’intervento di Fabio Mussi che già da un paio di volte si improvvisa pompiere. Il mio voto è stato naturalmente contrario.

Da questa brutta storia, voglio trarre comunque un lato positivo. In altri tempi e con altri Partiti del passato la volgarità dell’azione sarebbe rimasta sotto traccia, sottaciuta, probabilmente la denuncia sarebbe stata soffocata, ignorata. Stavolta no. Stavolta un terzo dei delegati si è opposto a questo metodo di vecchia, stantia, putrida politica.
Il nostro Leader Nichi Vendola non potrà ignorare questa forte e decisa richiesta di Democrazia, trasparenza e Partecipazione. Spero che non ci deluderà.

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