domenica 7 marzo 2010

...E SE AVESSIMO RAGIONE NOI?


Sono anni ormai che ci contorciamo attorno a semantiche interpretazioni per capire se ci troviamo a vivere sotto Regime oppure no. Chi cerca di far notare che questa cupa sensazione è purtroppo realtà, viene tacciato di essere troppo radicale, massimalista, comunista. Una accusa che non proviene solo dalla parte berlusconiana, dalla destra populista, razzista e reazionaria. No, l’accusa di estremismo viene molto spesso rivolta dalle forze che amano farsi chiamare “democrat”, dal PD quindi. Quante volte abbiamo sentito discorsi in TV di autorevolissimi rappresentanti di quel partito, intenti a fare distinguo, quasi a giustificare l’atteggiamento autoritario della destra, a minimizzare i problemi: “In Italia non esiste il Regime, non viviamo un epoca di nuovo fascismo, Berlusconi è stato eletto dal Popolo e ha il diritto di governare il Paese”.
Un atteggiamento “distratto” e irresponsabile che è sfociato nell’incapacità di prendere di petto temi caldi come il conflitto di interessi, le Leggi ad personam, lo sberleffo continuo alle regole democratiche. Un lassismo padre dell’ultimo schiaffo al Popolo italiano e alla democrazia del Paese palesatosi ieri con un decreto Legge che mette una pezza alla incapacità della Destra italiana di rispettare le regole, uguali per tutti, anche per la presentazione delle liste alle elezioni regionali.

Una VERGOGNA solo l’idea che si potesse partorire una Legge di quel tipo, ed è imbarazzante che un Presidente della Repubblica si mostri immediatamente disponibile a firmarla.

Il berlusconismo è ormai chiaro, è parte integrante della società italiana, vissuto come uno status dalla Destra, si è insinuato subdolamente anche nei Partiti di centro come il PD l’UDC e altri, ed è ormai difficile da debellare perché parte integrante della vita quotidiana.

… E se avessimo ragione noi? Noi Radicali, noi Massimalisti, Estremisti, anche Comunisti a denunciare lo stato di regime fascista che il Paese sta vivendo?

La scomparsa della Sinistra nelle Istituzioni, grazie a comportamenti bipartisan, non ha migliorato la democrazia in Italia, come asserito da molti. Anzi è vero il contrario. È sotto gli occhi di tutti che la destra mostra i muscoli e lo fa in barba alle regole democratiche e il Pd, il Partito nato in alternativa a Berlusconi, si dimostra ampiamente impreparato a fare opposizione.

Dunque, se avessimo ragione noi, sarebbe una magra consolazione se non riuscissimo a riprendere lo spazio nelle Istituzioni con il consenso popolare. Le elezioni regionali sono un importante test per verificare la bontà delle nostre ragioni e soprattutto se sono capite e condivise dalle persone. È un’occasione da non perdere, una volta per tutte, per unire tutta la Sinistra italiana per un nobile gesto: quello di restituire al Paese la normalità della Democrazia e la moralità che merita.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Quello che più mi disturba di tutta la vicenda "liste elettorali" è che il Decreto Legge firmato dal Presidente è stato fatto in nome della democrazia e della libertà di voto. Pare infatti che, se fosse mancata la lista del PDL gli elettori non potessero esprimere liberamente il loro voto(????)
Ma chi sono questi elettori che hanno ancora voglia di votare chi non riesce a presentare in tempo utile la lista? Quest'incapaci che garanzie ci possono ancora dare?

claudio paolinelli ha detto...

E' evidente che il voto sarà condizionato. Ma non è questo il punto. Il problema è che si continuano a considerare le regole come un legaccio da togliere alla prima occasione. Vale per questa penosa vicenda delle liste come per altri altrettanto vergognosi fatti, ad esempio il leggittimo impedimento e tante altre leggi ad personam. Siamo in un Regime.