lunedì 28 giugno 2010

QUESTIONE DI ACCENTI

E' più forte di me. Quando sento parlare di Quadrilatero non resisto, vorrei contenermi ma non c'è niente da fare. Soprattutto quando leggo sui giornali parole dette in libertà, senza alcun freno inibitore che fanno pensare che forse il segno della decenza, una volta oltrepassato, non debba più essere considerato.

Dunque, ancora dibattiti sulla Quadrilatero, quel progetto a cui il Comune di Falconara Marittima aderì sotto forti pressioni da parte della Regione Marche, con il voto favorevole dell'attuale PD di PRC, di PDCI e con la condivisione totale della Destra, ora al Governo della città. 

C'era chi sosteneva che aderire a quel progetto sarebbe stato un grave danno per la città (io ero tra quelli) (e ne sono fiero), tutti gli altri invece sostenevano, che avrebbe dato uno slancio allo sviluppo della città. Lo sostenevano però senza avere in mano uno straccio di programmazione, in pratica hanno ceduto una grossa fetta di territorio, molto pregiata peraltro, senza aver ricevuto garanzie scritte su come quello spazio sarebbe stato utilizzato.

E' la solita storia, in Italia prima si fanno i contenitori, le strade, i ponti,  poi forse si decide come e se utilizzarli, chissefrega dei costi, che importa se l'infrastruttura non servirà, tanto i tempi di realizzazione non permettono quasi mai di individuare il responsabile. Qualcuno comunque ci guadagnerà, possiamo starne certi.  Anche a Falconara succede la stessa cosa. Sul territorio vicino all'aeroporto ci faremo una fiera ed un polo direzionale di supporto allo scalo, dicevano. Ma quando chiedevi qualcosa di più concreto, allora le risposte diventavano evasive. Anche perchè con l'adesione all'accordo con la società Quadrilatero, l'unico soggetto che ha il potere di decidere è proprio la Quadrilatero spa, nè il Comune nè nessun altro può mettere il becco.

Intanto non abbiamo ancora la certezza che la Fiera ( fiera e non padiglioni fieristici) si stabilisca nell'area leader di Quadrilatero.  Le idee su come utilizzare il futuro enorme cubo di cemento però non mancano. Basterebbe andare a rileggersi i giornali degli ultimi anni, potremmo ricordare l'idea OUTLET ad esempio. Il problema è che quelle idee non sono suffragate da studi specifici di fattibilità, o almeno non sono resi pubblici, sembrano proposte estemporanee di singoli. La fantasia come sappiamo non ha limiti, in questo caso viene usata per cercare di nascondere il disastroso errore commesso sottoscrivendo il patto con Quadrilatero, quindi ogni "cazzata" è utile per giustificare la "cazzata originale", su quel territorio potrebbe sorgere qualsiasi cosa e chi la propone non ha la minima vergogna di quello che dice, l'importante è continuare a tenere in vita un progetto palesemente contrario al bene comune.

L'ultima l'ho letta sui giornali oggi. La brillante idea consiste nel costruire nell'area leader un Casinò.
Leggo sul Corriere Adriatico una dichiarazione di Giacanella e Rossi, rispettivamente presidente del consiglio comunale e capogruppo del Pdl: “in un’ottica di miglioramento dell’intera Area Vasta, al fine di rendere ancora più efficace ed efficiente il progetto ‘Quadrilatero’ potrebbe essere una soluzione interessante quella di prevedere all’interno dell’Area Leader o nelle immediate vicinanze la realizzazione di un casinò".

Visto come sono andate finora le varie operazioni sul territorio falconarese dall'amministrazione Brandoni, dovremmo fare attenzione all'accento sulla O.

domenica 30 maggio 2010

UNA DECISIONE IMPORTANTE

Ieri si è svolta a Jesi L'assemblea provinciale di Sinistra Ecologia Libertà con all'OdG l'elezione del nuovo portavoce provinciale. Tra i quattro candidati c'era anche il mio nome. Alcuni giorni fa infatti alcuni compagni mi avevano chiesto la disponibilità per questo ruolo così importante. Io all'inizio avevo declinato l'invito, poi però a furia di parlare mi sono deciso ed ho accettato, convinto soprattutto dalla voglia di dare un contributo alla nascita del partito di SEL. Con altri due candidati, letti i programmi e discusse le intenzioni di ognuno, abbiamo trovato subito una forte coesione, che ci ha portato a trovare una sintesi, al punto che è stato deciso che avremmo presentato un solo candidato.
Ora felice di aver riscontrato la stima dei altri due contendenti: Alejandra Arena e Roberto Ballerini, l'assemblea ha deciso di votarmi con una larga maggioranza. 
L'impegno so già sarà gravoso, viste le numerose problematiche che si dovranno affrontare, ma anche stimolante, per verificare se sarà possibile avviare un percorso di nuova politica, quello fattto di partecipazione e di apertura alla cittadinanza attiva. Vedremo.

Di seguito la breve nota programmatica che ho presentato all'assemblea.  

La difficile e sempre più preoccupante situazione economica, politica, sociale del nostro Paese, avrebbe bisogno di forze politiche, all’opposizione dell’attuale Governo, capaci e determinate. Che riportino al centro dell’attenzione le reali esigenze delle persone, con un particolare sforzo per la fascia di popolazione più debole, quella che vede assottigliarsi i diritti nel lavoro e nel campo sociale, e che vanno ad accrescere la sempre più numerosa schiera dei nuovi poveri. Precarietà, Diritti, Qualità della vita: questi punti dovrebbero essere gli obiettivi dei Partiti, soprattutto di quelli rappresentati in Parlamento. Purtroppo però vediamo che non è così.


Anche la Sinistra non riesce a fare sintesi su questi argomenti, sta vivendo infatti una crisi identitaria che l’ha allontanata dalle persone, le quali, alle prese con problemi gravi, come la perdita del lavoro o la paura di perderlo, si disinteressa completamente del dibattito politico e non riesce più a cogliere le differenze dei Partiti. Le persone a cui noi ci rivolgiamo sono deluse e disincantate e considerano la classe politica inaffidabile, traducendo questo malessere con l’astensione al voto. La Sinistra ormai chiusa in infiniti e sterili dibattiti interni, che non appassionano più nessuno, ha perso completamente CREDIBILITA’.

In questo scenario ci troviamo ad affrontare il rinnovo del Coordinamento provinciale di Ancona. Un Coordinamento che sarà per forza di cose di breve durata, di transizione, propedeutico e finalizzato al Congresso nazionale di SEL previsto per ottobre, nel contesto del quale ci dobbiamo attivare al fine di rendere strategica e operativa la linea che scaturirà dall’Assemblea regionale del 5 giugno, sulla base dei punti proposti: Piano del lavoro; Reddito sociale; Sostegno alle Piccole imprese.

Poco più di quattro mesi che però non dovranno essere di attesa, ma dovranno servire a proseguire il cammino fin qui percorso per la costruzione della Sinistra in Italia.

In questa fase ritengo che dai territori, e quindi anche dalla nostra provincia, debba emergere con forza una spinta propulsiva nei confronti dei nostri dirigenti nazionali, che sembrano ancora muoversi con scarso dinamismo e con atteggiamenti attendisti.

Quindi credo che sia importante mettere a fuoco alcune priorità che ci impegneremo ad affrontare, considerando i valori e gli ideali e soprattutto le linee programmate fissate con il voto all’assemblea nazionale di dicembre 2009 e con il programma elettorale, redatto sapientemente, alle recenti elezioni regionali.

POLITICHE DEL LAVORO: la vera emergenza in Italia come nella nostra Provincia è quella occupazionale. La crisi dei settori industriali ha messo in ginocchio l’economia, portando alla disperazione migliaia di famiglie, e costringendo alla chiusura molte imprese medio piccole strozzate dai debiti e dalla mancanza di commesse. Il ricorso alla cassa integrazione non ha assolutamente alleggerito la situazione, senza contare tutti quei lavoratori di piccole attività che non ne hanno nemmeno diritto, e che non hanno voce per poter manifestare il loro disagio. Con la crisi la precarietà diventa la regola ed i diritti un miraggio.

POLITICHE SOCIALI: la questione sociale è un altro dei punti dolenti, il deterioramento causato dalla crisi, mette in luce quanto siano insufficienti le risorse messe a disposizione dagli enti locali e dal Governo. La perdita del lavoro provoca a “cascata” l’impossibilità per molti di accedere a servizi essenziali (le mense scolastiche ecc.) e spesso di pagare bollette, l’affitto.

• POLITICHE AMBIENTALI: la qualità della vita, il diritto alla salute, il rifiuto al consumo di territorio, rientrano pienamente nel modello di sviluppo a cui noi aspiriamo. L’insostenibilità dell’attuale modello neoliberista necessita una inversione radicale di tendenza, prediligendo ad esempio fonti di energia rinnovabili, finanziandone la ricerca e la diffusione, abbandonando anacronistiche scelte senza futuro come mega centrali elettriche, rigassificatori o ancor peggio centrali nucleari.

L’azione politica per questi punti focali deve essere intrapresa con un diffuso coinvolgimento degli aderenti di Sel e dei suoi simpatizzanti e sostenuto con coerenza dagli eletti nelle istituzioni. Spesso ci viene rimproverata la contraddizione tra le intenzioni dichiarate nei programmi e la mancanza di Atti amministrativi ad esse conseguenti. I temi elencati non sono naturalmente esaustivi, sufficienti a rappresentare la complessità dell’attuale Società. Le stesse problematiche sottendono tutta una serie di realtà: dalle prospettive future dei giovani, all’istruzione, alla gestione dei flussi migratori, alla difesa della Costituzione, alla posizione del nostro Paese nei confronti dei conflitti bellici in corso.

La diffidenza dei cittadini nei confronti della politica e quindi anche del nostro movimento, potrà essere supertata soltanto con una posizione di rispetto e ascolto. La partecipazione e la trasparenza dovranno essere i pilastri dell’azione politica. L’apertura alla cittadinanza attiva, ai movimenti, alle associazioni, devono essere vissuti come un arricchimento e confronto. L’esperienza delle “Fabbriche di Nichi” è un’ottima pratica a cui ispirarsi. Peraltro forme di collaborazione già esistenti sul territorio agevolano il dialogo tra diverse sensibilità. Di queste forme partecipative SEL ne ha forte bisogno, nella consapevolezza di dover comunque sviluppare un percorso politico credibile, organizzato ed autonomo.

Con il rinnovo del Coordinamento sorge l’esigenza di dare vita a gruppi di lavoro tematici allo scopo di affrontare le questioni con competenza e prontezza. Compito di questo coordinamento sarà anche quello di avviare un rinnovato dialogo con le altre forze del centro-sinistra.

Indispensabile è superare le divisioni interne, coniugando tutte le sensibilità allo scopo di concentrare tutte le energie per il radicamento del nostro nuovo Partito della Sinistra.

martedì 25 maggio 2010

MACCHIA SOSPETTA AVVISTATA IN MARE A FALCONARA MARITTIMA

Queste foto sono state scattate alle 13,45 di martedi 25 maggio 2010. La macchia di color giallastro è molto estesa e sembra controllata a vista da una imbarcazione cabinata di colore nero. Poco distante è visibile una petroliera. 
Clicca sulle foto per ingrandire

sabato 15 maggio 2010

E' QUESTA LA BUONA AMMINISTRAZIONE?


A suon di manifesti giganti, i cittadini falconaresi vengono "informati" sui fatti che accadono in città. Dopo la denuncia dei CiC sulla pericolosità delle polveri sottili, stavolta il PDL e l'UDC strombazzano l'avvenuto pareggio di Bilancio e annunciano un imminente RILANCIO.

Che dire, coprire un disavanzo importante come quello del Comune di Falconara Marittima, non è cosa facile. Ma è importante capire come si è giunti a tale risultato.

Il Ministro Brunetta sembra abbia premiato il Comune di Falconara in quanto virtuoso nei conti e sprechi. Sembra che il premio sia stato attribuito grazie alla chiusura della Società Partecipata "ESINO ENTRATE". Di questo non posso che essere contento, ma spero che il Sindaco e tutto l'ufficio Ragioneria, vogliano condividere questo merito anche con chi in tempi non sospetti prospettava questa soluzione. Già dal 2007 infatti, la forza politica che ho rappresentato in Consiglio comunale (Sinistra Democratica), giudicava antieconomica quella società e ne chiedeva la chiusura.

Questa scelta non è stata determinante per il raggiungimento del pareggio di Bilancio, ma vi ha contribuito, come ha concorso a far entrare nelle casse comunali un po’ di denaro contante, la vendita delle Farmacie comunali. Ecco , in questo caso credo che dovremmo aspettare per poter dire che la vendita delle farmacie sia stata una scelta appropriata: se è vero che ha permesso liquidità, d’ora in poi il Comune dovrà fare a meno di alcune entrate certe che un’attività di quel tipo poteva garantire. Ma il discorso è complicato, si dovrebbe mettere sul piatto della bilancia anche il fatto che con la nascita delle parafarmacie, forse il prestigio di una farmacia comunale avrebbe potuto offuscarsi a breve. Allo stesso tempo, però, non si può omettere di dire che le nostre farmacie comunali erano state da poco tempo ristrutturate e rinnovate con investimenti a carico della comunità.

La formula magica che ha risolto per ora i problemi finanziari del Comune è però da ricercare nell’operazione Master di questa amministrazione, ovvero l’accordo con la raffineria API e la conseguente cancellazione di ogni tipo di contenzioso, dovuto ad incidenti multipli nel corso degli anni. In un sol colpo sono stati cancellati i giusti risarcimenti, in cambio di un po’ di soldi, ma soprattutto è stata umiliata la dignità di una città, che con questa operazione, vede negato il diritto di porsi alla pari con l’ingombrante azienda petrolifera.

Francamente non riesco a capacitarmi di come abbia potuto l’incaricato del Comune studiare tutte le decine di pratiche aperte, quasi tutte molto impegnative e quantificarne il valore, in pochissimi giorni. Chi è attento alle cose falconaresi, ricorderà che l’Avvocato che aveva ricevuto il compito di studiare la “faccenda Api” ci impiegò una manciata di giorni a chiudere tutto.

Quindi il Bilancio comunale è salvo, ma a che prezzo? Sarà veramente questa la buona amministrazione? Chissà se qualcuno ha quantificato anche il costo non materiale che Falconara dovrà sostenere. Perché nel conto dobbiamo aggiungere anche altre mostruosità che sono state accollate ai nostri nipoti: come la Quadrilatero, o come l’urbanizzazione delle colline di Montedomini, per non parlare delle Centrali turbogas o del rigassificatore. Insomma, questa amministrazione non ha preso in considerazione la vivibilità futura della città. L’aspetto sociale, ambientale, sanitario non sembra essere una priorità. Una eredità pesante, lasciata alle nuove generazioni di cittadini, grave tanto quanto quella economica

Per questo che quando ho letto sui mega manifesti: “ADESSO IL RILANCIO”, ho avuto paura. Se tanto mi dà tanto, ho pensato, credo che da ora dobbiamo stare molto attenti, dopo che quasi tutto il vendibile è stato svenduto, forse sarà meglio camminare con il sedere ben attaccato ai muri.

I cittadini sono avvertiti.

venerdì 7 maggio 2010

POLVERI SOTTILI: LA RESPONSABILITA' DEL SINDACO

I maxi manifesti di denuncia della Lista Cittadini in Comune, in bella vista ai tre ingressi della città non lasciano spazio al dubbio, vanno dritti al cuore del problema, senza fronzoli o mezze parole.
Due sono i fatti denunciati:

  1. Falconara è contaminata dalle cancerogene polveri sottili, praticamente tutti i giorni (i 35 superamenti dei limiti consentiti in un anno sono stati raggiunti e superati in soli quattro mesi, ad oggi sono 56;

  2. Il Sindaco di Falconara non ha fatto niente per limitare il rischio per la salute dei cittadini.
La situazione ambientale della città è pesante e facilmente prevedibile, considerando la presenza di una raffineria, un aeroporto, e un traffico dovuto alla particolare posizione geografica, inoltre Falconara, città fortemente antropizzata, subisce anche i fumi dei camini di riscaldamento di numerosi grossi condomini.

Il Sindaco è l'organo responsabile dell'amministrazione comunale; egli, pertanto, è legittimato 1, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 50 D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, ad emanare ordinanze contingibili ed urgenti in presenza o meglio per far fronte ad un pericolo imminente ed attuale. (fonte overlex.com).

Il Sindaco Brandoni sembra irritato per la presenza ingombrante di quei manifesti di denuncia, ma finora, è sotto gli occhi di tutti, nulla è stato fatto. Le giustificazioni esposte non sono sufficienti per assolverlo.
Da mesi, ma il problema non è di così poco tempo, stiamo respirando più o meno inconsapevolmente, l'aria mescolata a polveri pericolosissime per la salute.

Oggi il Messaggero, che sempre più sembra essere il megafono dell'amministrazione, nelle pagine locali lancia un titolo: POLVERI SOTTILI, SUPERATI LIMITI DOMENICA TUTTI IN BICICLETTA.
L'articolo annuncia i primi provvedimenti del sindaco per risolvere il problema, ma leggendo meglio, il sindaco non va oltre i suggerimenti vaghi agli amministratori dei condomini, per sensibilizzare l'utilizzo di combustibili per il riscaldamento meno inquinanti, senza citare minimamente il maggiore responsabile della pessima qualità dell'aria del nostro territorio.
Secondo l'articolista il sindaco intende combattere l'inquinamento con iniziative di educazione ambientale, e per cominciare domenica prossima l'amministrazione dedicherà una intera giornata all'uso della bicicletta, organizzando una biciclettata che percorrerà alcune vie cittadine.
Vorrei segnalare sommessamente che la biciclettata non è un'idea partorita dalla fervida fantasia degli amministratori falconaresi, molto più semplicemente domenica 9 maggio è la giornata nazionale della bicicletta e sono molti i Comuni che aderiscono, il merito dell'iniziativa dunque non è dei "responsabili cittadini della nostra salute" ma è solo un tentativo (fallito) per fare bella figura a costo zero. 

Quindi non credo che si possa scambiare la gioiosa scampagnata in bici per una iniziativa seria e utile a scongiurare il rischio tumori alla popolazione.
Il sindaco può e deve attivarsi con gli strumenti di sua competenza. La Legge lo prevede, ed in caso di omissioni, la Legge prevede anche che: "In alcuni casi, però, il comma 8 dell'articolo 54 del d.lgs 267/2000 individua anche il Prefetto come organo statale competente ad emanare ordinanze contingibili ed urgenti. Ciò può avvenire quando il Sindaco omette di adottare tali ordinanze e così la legge accorda all'autorità Prefettizia il potere sostitutivo attraverso la nomina di un commissario che agisce, in forma diretta ed a spese dell'ente, per l'adempimento delle funzioni stesse. " (fonte overlex.com).

Quanto dobbiamo ancora aspettare?

domenica 2 maggio 2010

FARLA FUORI DAL VASO

Quante volte ci è capitato di vedere qualcuno buttare a terra un pacchetto di sigarette vuoto, o buttare fuori dai cassonetti i sacchetti dell’immondizia o addirittura mobili che ingombrano i marciapiedi delle nostre città.

E a quanti di noi non è mai capitato di frequentare un bagno pubblico in condizioni indecenti. La prima cosa che salta in mente dopo simili visioni è che ci troviamo di fronte ad atti di inciviltà, di estrema maleducazione. Viene da pensare subito se quelle persone così scorrette ed insensibili si comportino  a casa loro allo stesso modo, immaginando però che a nessuno può venire in mente di sporcare in casa propria.
Una persona con un minimo di educazione civile non può che sdegnarsi per questo tipo di comportamento.

Se è naturale sdegnarsi per le cose di cui sopra, la stessa cosa dovrebbe avvenire per certi atteggiamenti politici che hanno la stessa “filosofia”, la stessa natura palesemente incivile, strafottente e maleducata.

Pensate agli esponenti dell’UDC che ora governano con il Presidente Spacca la Regione Marche. Loro affermano ad esempio che pur essendo favorevoli alle centrali nucleari, non permetteranno di farle costruire nelle Marche.

Ecco, questo atteggiamento è un po’ come quello di colui che pur rispettando il decoro e l’igiene della propria casa, pensa sia normale farla fuori dal vaso qualora si trovasse in un bagno pubblico.

Come possiamo fidarci di persone che la pensano in questo modo. Un atteggiamento egoistico e poco rispettoso delle altre persone e dell’ambiente. Questa sembra però (purtroppo) la linea dominante della nostra classe politica, e i cittadini si stanno abituando alla situazione.
Sebbene siano in molti disposti a protestare davanti alla sporcizia sui marciapiedi, pochissimi sono coloro i quali invece si sdegnano per questa poco decorosa pratica politica intenta a non scontentare troppo l’elettorato, spostando il problema nel “giardino” vicino.

A dirla tutta nell’ambiente politico c’è anche un altro tipo di atteggiamento, raro e anomalo e tutto da studiare. Un esempio è quello del Sindaco di Falconara Marittima Brandoni, che pur di accontentare i padroni della raffineria si è reso disponibile a qualsiasi concessione, dalle Centrali Turbogas al Rigassificatore, anche lui come gli altri non ha problemi a farla fuori dal vaso, ma con l’aggravante di farla a casa propria che purtroppo è anche la nostra.

venerdì 23 aprile 2010

SIMILITUDINI


Assistiamo tra il sorpreso e il compiaciuto al duro scontro tra Berlusconi e Fini all'interno del loro partito. Già da un pò le differenti posizioni politiche si scontrano, dapprima in sordina con velate dichiarazioni, poi via via sempre più con accese e dirette accuse, fino ad arrivare alla rissa in diretta alla direzione del PDL. Il Premier e capo del partito invita Fini a dimettersi dal ruolo di Presidente della Camera, Fini a sua volta rivendica il diritto di critica sull'operato del Governo. Da parte di alcuni componenti si chiede adirittura l'espulsione. Berlusconi affermando che le "Correnti" sono le metastasi dei partiti, vieta di fatto la critica e mette all'angolo Fini, abbandonato anche da alcuni dei suoi "colonnelli".

Questo mi riporta a pensare ad un particolare momento storico e a scoprire suggestive quanto drammatiche similitudini con i nostri tempi :

25 luglio 1943. Al Gran Consiglio del fascismo infatti Ciano " votò l'ordine del giorno di Grandi (insieme ad altri diciotto gerarchi), approvando perciò l'indicazione contenuta nella mozione, volta a che il re riprendesse in mano l'esercito ed il governo della nazione; in pratica, quello di Ciano fu un voto pesantissimo e dalle conseguenze irreversibili contro il suocero (Wikipedia).

Il voto di Ciano che colpì duramente l'immagine del Duce scaturì dalla convinzione condivisa con altri gerarchi che il tempo del fascismo fosse venuto ad esaurimento, ma magari ritenendosi ancora candidato alla successione, pensava che in una nuova gattopardesca riformulazione poco sarebbe cambiato e che sarebbe rimasto in auge (Wikipedia). La storia ci racconta che Ciano, condannato per alto tradimento venne fucilato l'11 gennaio del 1944.

Sembra incredibile, ma la storia, con le dovute proporzioni, sembra ripetersi.

Fortunatamente grazie alla lotta partigiana e alle forze alleate, il fascismo venne sconfitto e l'Italia ebbe la possibilità di diventare una Repubblica democratica. Pensate per un attimo a cosa sarebbe l'Italia oggi senza la Liberazione.

Qui mi sembra che le similitudini con la storia cessino e mi preoccupano. Non mi sembra infatti che esistano ad oggi in Italia forze politiche in grado di contrastare il Governo con una forte e seria opposizione, come non mi sembra esista una opinione pubblica in grado di capire la situazione che si sta vivendo. Spero solo di non dover vedere un'altra versione storica del ventennio. Sarebbe tragico.

venerdì 16 aprile 2010

UN RIGASSIFICATORE A FALCONARA

Credo che i cittadini di Falconara dovranno prima o poi ringraziare l'opera di Loris Calcina e della lista "Cittadini in Comune", per l'assiduità, la competenza con cui li rappresentano in Consiglio comunale. 

Oggi si è discusso tra i vari punti, la compensazione che il Comune di Falconara dovrebbe ottenere a seguito della costruzione di un rigassificatore off-shore, il cui attracco è stato individuato su "l'isola" più lontana dalla costa della raffineria API.

La stravaganza di questo atto è che il consiglio comunale pur non avendo mai discusso sull'opportunità o meno della costruzione del rigassificatore, discute invece sulle compensazioni di risarcimento. Infatti esiste soltanto una delibera di Giunta che evidentamente ha ritenuto di dare parere favorevole ai rigassificatori.

Faccio un esempio: immaginate che nel vostro condominio, il vostro amministratore decida di far costruire nel giardino un deposito di fuochi articiali. Dopo di che il vostro amministratore vi convoca in una assemblea per farvi decidere, visto che ora il giardino è occupato dal deposito, di chiedere al proprietario del deposito una compensazione in denaro a titolo risarcitorio.

Posso capire lo stato d'animo di Loris che si trova a discutere e a lottare in un terreno, quello del consiglio comunale, arido di contenuti e di scarsa capacità ricettiva.
Se da una parte il PDL continua con coerenza (sic) ad assecondare i voleri del padrone della raffineria, il PD  mostra, come sua natura, un doppia "personalità". Il contendere tra i due partiti, infatti, non è il rigassificatore. E' l'importo della compensazione. I 900 mila euro ottenuti dal PDL sono ritenuti troppo pochi. Secondo il PD l'Amministrazione comunale avrebbe dovuto tirare di più sul prezzo. Nessuno si è sognato di discutere sui rischi che ricadranno inevitabilmente sui cittadini di questa città pattumiera che è Falconara. 

Il PD peraltro, pur votando un ODG presentato durante il consiglio comunale di stasera da Calcina, con cui chiedeva al Consiglio di dichiararsi contro il rigassificatore, non è riuscito a pronunciare una frase tanto breve quanto chiara, ovvero: "siamo contro i rigassificatori", quindi per non farsi scavalcare dal consigliere Calcina ha votato l'odg, ma adducendo imbarazzanti motivazioni varie con cui traspariva la contadditoria posizione di non contrarietà ai rigassificatori.

Alla presentazione dell'ODG, Calcina ha documentato i rischi reali e documentati da studi scientifici e da fatti accaduti, avvalorati anche dal fatto che l'impianto di rigassificazione è catalogato come impianto ad alto rischio.

Ebbene, di fronte allo scenario non rassicurante in ordine di sicurezza, illustrato dal consigliere Calcina,  i consiglieri di maggioranza (PDL), hanno risposto con sonore risate, senza alcun rispetto del loro collega consigliere. E quando il pubblico ha rumoreggiato per la inopportunità delle risate, un consigliere del PDL si è sentito dapprima in diritto di zittirlo, poi gli ha ordinato di uscire dalla sala, per arrivare addirittura alzandosi dallo scranno ed avvicinandosi al pubblico, a minacciare di sbattere fuori personalmente le persone indesiderate a calci nel sedere. 

Un atto violento e ingiustificabile, segno della cultura che regna a Falconara in questo ultimo periodo.
Un atto che il Presidente del Consiglio comunale avrebbe dovuto censurare senza esitazioni, invece questa volta ha preferito soprassedere. Strano, di solito è molto attento ai regolamenti, soprattutto quando si tratta di togliere la parola per superamento del tempo disponibile, al consigliere dei "Cittadini in Comune", l'unica vera voce di opposizione in questa città. 
   

domenica 11 aprile 2010

TUTTI AL MARE

Il sindaco nei giorni scorsi ha chiesto ai titolari degli stabilimenti balneari di rivolgersi presso i giovani falconaresi per i lavori stagionali.

Baristi, camerieri, addetti alla spiaggia, come ogni anno lavorano negli stabilimenti della spiaggia di Falconara.

Spero vivamente che con questa richiesta, il sindaco, non intenda "consigliare" ai gestori  l'esclusione  della numerosa comunità straniera che ogni anno presta lavoro in quei settori.

Se, come sembra,  un centinaio di persone sono occupate annualmente nel turismo falconarese, il sindaco forse farebbe bene a preoccuparsi anche che quei giovani non vengano sfruttati o sottopagati o peggio retribuiti in nero.

Un controllo metterebbe alla pari lavoratori italiani e stranieri e darebbe "un ulteriore elemento di sicurezza" sul posto di lavoro.

sabato 10 aprile 2010

CONTROPARTITE

Consiglio comunale del 15 aprile ore 18 punto all'ordine del giorno n. 10

10. PROGETTO API NOVA ENERGIA PER LA REALIZZAZIONE DI UN TERMINALE OFF-SHORE DI RIGASSIFICAZIONE DI GAS NATURALE LIQUEFATTO - MISURE COMPENSATIVE

C'entra qualcosa con l'equilibrio di Bilancio del Comune di Falconara? 

venerdì 2 aprile 2010

INVISIBILI

Molto spesso sono le cronache cittadine che mi danno lo spunto per riflettere e scrivere su questo blog. Oggi i giornali locali hanno documentato una ennesima azione anti bivacco a Falconara Marittima.


E’ tra l’altro singolare che queste azioni capitino principalmente nei giorni vicino alle feste comandate. Era già capitato nel Natale scorso, la replica ieri notte, durante la settimana “santa” con un’altra “operazione sicurezza” scattata prima dell’alba da parte della polizia municipale, che ha permesso l’identificazione e lo sgombero di una dozzina di persone ree di dormire all’addiaccio, coperti di stracci e cartoni.

Il sindaco Brandoni dichiara: “non posso accettare che i miei concittadini siano costretti a sopportare situazioni di così alto degrado, che inevitabilmente generano una sensazione di insicurezza”.

Il sindaco si meraviglia che nel XXI secolo ci siano ancora persone costrette a bivaccare in tali condizioni.

Benvenuto nel mondo reale caro sindaco. Basterebbe poco per accorgersi che nel XXI secolo ci sono ingiustizie tali nel mondo e che il bivacco sotto le stelle non è una scelta radical-chic, ma una terribile necessità.

Ci si aspetterebbe che il sindaco, seppur tardivamente, dopo aver scoperto questo tipo di disagio che vivono certe persone, si attivasse per cercare di dar loro un minimo di assistenza. Ma il problema per lui rimane quello del degrado, quindi è sufficiente che certe situazioni spariscano dalla vista delle persone “per bene”, guai a lasciare in vista simili visioni, potrebbero turbare le coscienze.

Quindi via tutti. Se poi questi vanno a dormire in un'altra città o peggio non trovano alcuno spazio, chissenefrega. L’importante è che siano invisibili.

Il giornale riporta anche la testimonianza di non meglio identificati “volontari” della Caritas i quali hanno ipotizzato un “racket dei vestiti usati”.

Ecco, mentre dal sindaco, una volta conosciute le sue convinzioni, non ci si può aspettare niente di più che dichiarazioni del genere, dai volontari della Caritas e dai frati che abitano nella Chiesa a pochi metri da dove è avvenuto il blitz della polizia municipale, mi sarei aspettato parole e gesti, come dire, di carità cristiana.

Quindi mi chiedo, ma è possibile che i frati francescani vedendo quel degrado umano e non urbano, non abbiano mai preso una iniziativa degna della carità cristiana predicata da San Francesco di Assisi? È possibile che in un momento di grave crisi, vedendo persone costrette a dormire al freddo, non abbiano trovato una stanza, per ospitare quei diseredati? Eppure la Chiesa è molto grande, c’è un’ala da poco ristrutturata che potrebbe ospitare decine e decine di persone, che invece è praticamente disabitata.

Quelle persone invece dormivano sotto dei cartoni, anche durante le nottate più gelide di quest’inverno. Stavano sul piazzale della Chiesa, dietro la statua del Santo che sembrava guardare altrove. Un po’ come facciamo noi, cittadini di Falconara: guardiamo altrove, preferiamo non vedere. Certa gente deve rimanere invisibile.

Quindi per nostra comodità se non sentiamo il dovere di indignarci, dovremmo almeno ringraziare il sindaco Brandoni, perché lui sta facendo il lavoro sporco per tutti noi.

Buona Pasqua a tutti.

martedì 30 marzo 2010

SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' E' L'UNICO PARTITO CHE AUMENTA IL CONSENSO A FALCONARA

Pubblico una prima analisi del voto delle elezioni regionali riguardante il Comune di Falconara Marittima.
Sinistra Ecologia Libertà a Falconara Marittima è l'unico Partito tra tutti che incrementa il numero dei voti rispetto alle elezioni europee del 2009,quindi sale al 5,22% diventando il terzo Partito del centrosinistra, se si esclude l'UDC che in città è parte integrante del'amministrazione di destra.

Clicca sulla tabella per ingrandire:

mercoledì 24 marzo 2010

LA PUBBLICITA' OCCULTA

Tra le tante lettere che affollano le nostre cassette della posta in questi ultimi giorni di campagna elettorale, se ne è aggiunta un'altra, inaspettata.

Il sindaco di Falconara Marittima ha scritto a tutte le famiglie per informare i cittadini che "nei giorni scorsi ha ritenuto opportuno inviare una lettera ai tre candidati della regione Marche, per conoscere quali iniziative ed impegni siano disposti ad assumersi a favore della nostra città".

Solo alcuni giorni fa ho avuto modo di commentare quell'appello del sindaco, ma mai avrei pensato che dietro quella lettera si nascondesse una vergognosa quanto spudorata campagna elettorale a favore del candidato presidente del suo Partito (PDL).

La lettera inviata a tutte le famiglie, (vorrei che un consigliere comunale interrogasse l'amministrazione comunale per conoscere con quali soldi si è fatta la spedizione di 10000 copie circa), contiene la risposta dei tre candidati alla presidenza.

La richiesta si limita ad una misura compensativa per Falconara, in poche parole, il sindaco chiede ai candidati Governatori ciò che non ha ottenuto dal Governo Berlusconi (le famose ACCISE), sebbene abbia speculato proprio su quell'argomento durante la sua di campagna elettorale, quella che poi gli ha permesso di diventare sindaco.

Naturalmente sia il candidato del pd Spacca che quello della Sinistra Rossi, hanno risposto come meritava la domanda. Il candidato della destra (PDL) Marinelli invece non si è risparmiato in promesse ed impegni, addirittura auspicando di trasformare le criticità della città in opportunità.

Questa lettera è l'ennesima prova della scarsa qualità di amministratore del Sindaco. Egli ha maldestramente cercato di far apparire questa sua missiva come un atto di trasparenza e partecipazione (che finora non c'è mai stato), quando in realtà è solo un tentativo di orientare il voto dalla sua parte politica.

E' una cosa inaccettabile ed offensiva. Non credo che nella storia di Falconara ci siano precedenti di questo tipo. 

Sorvolo sulla lettera del candidato Marinelli, ma è quasi comico leggere che "è entrato in contatto personalmente con tutte le comunità locali e i rispettivi territori", visto che non risultano incontri pubblici con la cittadinanza tali da permettergli "una piena consapevolezza delle complesse problematiche di Falconara". 

Il Sindaco, invece di occuparsi di campagne elettorali, farebbe molto meglio a risolvere qualche problemino della città: inquinamento, polveri sottili, buche come crateri nelle strade, e tanto altro. Solo allora potrà dire di "anteporre sempre l'interesse della comunità a quello della propria parte politica".

Spero vivamente che i cittadini falconaresi non si facciano condizionare da giochetti di questo tipo e che riescano veramente a giudicare.

P.S. I virgolettati in azzurro sono stralci di dichiarazioni

venerdì 19 marzo 2010

IL GRANDE BLUFF

Nei giorni scorsi i giornali locali hanno dato spazio ad un appello del sindaco Brandoni rivolto ai candidati presidenti della Regione Marche.

Il sindaco, diceva di farsi portavoce di "innumerevoli e continue sollecitazioni da parte della cittadinanza del Comune". Con stupore leggo le affermazioni di Brandoni con le quali sottolinea che "da troppo tempo i cittadini falconaresi sopportano le conseguenze per i gravi pregiudizi arrecati in termini sia di assetto urbanistico del territorio che ambientali e ancor più in termini di salute, vivibilità del territorio e qualità della vita generale".

Perbacco! Penso, finalmente Brandoni fa autocritica denunciando le pessime scelte che ha fatto durante la sua attuale amministrazione della città.
Naturalmente non è così, la mia è solo ironia, perchè il sindaco non ha nessuna intenzione di fare autocritica. Semplicemente usa gli stessi metodi del capo (il suo), ovvero usa le parole mistificandone il senso e casomai accollando le responsabilità a terzi. 

Come possiamo dimenticare infatti che in termini di conseguenze nell'assetto urbanistico, ambientale, di salute, della vivibilità e qualità della vita, la Giunta e le forze che la sostiene hanno pesanti responsabilità.

Riguardo l'assetto del territorio per esempio, oltre ad essere stati favorevoli alla Quadrilatero, basterebbe ricordare la Variante al PRG di Castelferretti, una mostruosità progettata su una collina sottoposta al vincolo paesaggistico.
Per non parlare dell'assetto ambientale che non esiste, visto che tutte le azioni servono esclusivamente per favorire il padrone della raffineria.
Sulla salute non si scherza, Falconara ha infatti raggiunto in soli tre mesi  i trentacinque superamenti dei limiti consentiti per legge in un anno di polveri sottili nell'aria, senza che sia stato preso alcun provvedimento.

Ma la cosa più sconceratante, al limite del paradosso, è la domanda che il sindaco pone ai candidati Governatori:  "...Nell'imminenza delle elezioni regionali risulta, non solo importante, ma profondamente giusto, che la cittadinanza venga messa nelle condizioni di conoscere se nei rispettivi programmi elettorali siano state previste misure compensative dei disagi territoriali, sociali e sanitari..."

Sindaco Brandoni, questa domanda è rivolta alle persone sbagliate. Chi durante l'ultima campagna elettorale comunale ha promesso l'arrivo dei compensi relativi alle accise petrolifere, garantendo la sicura entrata grazie al Governo "amico" e alla magnanimità del Cavaliere Presidente?
La domanda  il sindaco se la dovrebbe fare ogni mattina davanti allo specchio, troppo comodo è riporre" la speranza di ottenere un interessamento reale e incisivo da parte della Regione".
Ricordo molto bene il comizio di chiusura di Brandoni, che dal palco, affiancato da alcuni politici nazionali sotto un mega schermo che proiettava un Berlusconi sorridente, affermava che le accise una volta eletto sarebbero stata una cosa fatta. 

Quindi mi sembra "non solo importante, ma profondamente giusto" che la cittadinanza ricordi che le promesse fatte da Brandoni in campagna elettorale si sono dimostrate un bluff. 

domenica 7 marzo 2010

...E SE AVESSIMO RAGIONE NOI?


Sono anni ormai che ci contorciamo attorno a semantiche interpretazioni per capire se ci troviamo a vivere sotto Regime oppure no. Chi cerca di far notare che questa cupa sensazione è purtroppo realtà, viene tacciato di essere troppo radicale, massimalista, comunista. Una accusa che non proviene solo dalla parte berlusconiana, dalla destra populista, razzista e reazionaria. No, l’accusa di estremismo viene molto spesso rivolta dalle forze che amano farsi chiamare “democrat”, dal PD quindi. Quante volte abbiamo sentito discorsi in TV di autorevolissimi rappresentanti di quel partito, intenti a fare distinguo, quasi a giustificare l’atteggiamento autoritario della destra, a minimizzare i problemi: “In Italia non esiste il Regime, non viviamo un epoca di nuovo fascismo, Berlusconi è stato eletto dal Popolo e ha il diritto di governare il Paese”.
Un atteggiamento “distratto” e irresponsabile che è sfociato nell’incapacità di prendere di petto temi caldi come il conflitto di interessi, le Leggi ad personam, lo sberleffo continuo alle regole democratiche. Un lassismo padre dell’ultimo schiaffo al Popolo italiano e alla democrazia del Paese palesatosi ieri con un decreto Legge che mette una pezza alla incapacità della Destra italiana di rispettare le regole, uguali per tutti, anche per la presentazione delle liste alle elezioni regionali.

Una VERGOGNA solo l’idea che si potesse partorire una Legge di quel tipo, ed è imbarazzante che un Presidente della Repubblica si mostri immediatamente disponibile a firmarla.

Il berlusconismo è ormai chiaro, è parte integrante della società italiana, vissuto come uno status dalla Destra, si è insinuato subdolamente anche nei Partiti di centro come il PD l’UDC e altri, ed è ormai difficile da debellare perché parte integrante della vita quotidiana.

… E se avessimo ragione noi? Noi Radicali, noi Massimalisti, Estremisti, anche Comunisti a denunciare lo stato di regime fascista che il Paese sta vivendo?

La scomparsa della Sinistra nelle Istituzioni, grazie a comportamenti bipartisan, non ha migliorato la democrazia in Italia, come asserito da molti. Anzi è vero il contrario. È sotto gli occhi di tutti che la destra mostra i muscoli e lo fa in barba alle regole democratiche e il Pd, il Partito nato in alternativa a Berlusconi, si dimostra ampiamente impreparato a fare opposizione.

Dunque, se avessimo ragione noi, sarebbe una magra consolazione se non riuscissimo a riprendere lo spazio nelle Istituzioni con il consenso popolare. Le elezioni regionali sono un importante test per verificare la bontà delle nostre ragioni e soprattutto se sono capite e condivise dalle persone. È un’occasione da non perdere, una volta per tutte, per unire tutta la Sinistra italiana per un nobile gesto: quello di restituire al Paese la normalità della Democrazia e la moralità che merita.

lunedì 1 marzo 2010

LO STOMACO FORTE DELLA BALENA BIANCA

La Balena Bianca che credevamo estinta è tornata. Si era inabissata nel profondo del mare tempestoso di Mani Pulite nel ormai lontano 1994 ed ora eccola riaffiorare. Non sto parlando di Moby Dick, la mitica balena rincorsa dal Capitano Achab, no sto parlando di un'altra balena bianca meglio conosciuta come Democrazia Cristiana.

Il ritorno della Balena nella scena politica nazionale arriva in un periodo di crisi sociale, economica, e di politica rappresentativa dei partiti.

Il ventre della Balena, sembra abbastanza capiente per contenere di tutto. Infatti i vari accordi a livelli nazionali e locali mettono in luce che è grande la capacità di assestamento da parte dei soliti maneggioni della politica. Il grande centro si sta riproponendo e pur di raggiungere l'obiettivo sono disposti a soprassedere a piccole e grandi contraddizioni.

L'UDC ad esempio riesce con notevole faccia tosta a giustificare la sua completa indifferenza nei confronti di chi si trova al suo fianco. In queste prossime elezioni regionali infatti appoggia indistintamente i partiti di Berlusconi e di Bersani a seconda delle convenienze, mettendo in ultimo piano i programmi elettorali.

Il PD che nonostante fosse nato per dare all'Italia un Partito di Governo e Riformista, non riesce a trovare un'identità, causa le numerose correnti interne che lo sta facendo implodere.

Due Partiti che stanno tessendo le tele per costruire un nuovo centrismo, ma con obiettivi diversi, seppur misteriosi.

Pur di non perdere il potere eccoli disposti a fare compromessi con chiunque è disposto a portare un pò di voti.

Nelle Marche ad esempio la nuova coalizione di centro, dopo aver escluso la parte sinistra di una maggioranza che ha governato la regione per 15 anni, il PD e l'UDC sono felici di avere al loro fianco L'alleanza per l'Italia (API) che nelle Marche è rappresentata da Dino Latini ex sindaco di Osimo, nemico accerrimo del pd fino a qualche settimana fa, le cui gesta erano plaudite anche da forze neofasciste come Forza NUova.

L'udc stessa che con le stesse persone si appresta a sostenere contemporaneamente Spacca in Regione e la destra in molte amministrazioni comunali. Un esempio su tutti, il Consigliere comunale di Falconara Donati dell'UDC, che ha annunciato che si dimetterà da consigliere, ma il sostegno al sindaco del PDL Brandoni è comunque garantito dal suo partito.


E che dire della candidatura nella LCM LIste Civiche Marche, sempre a sostegno di Spacca nelle cui fila vediamo nientemeno che Lucio Virgulti, altro esponente di vecchio pelo falconarese, già alleanza nazionale ma con simpatie per la destra sociale.

La Balena Bianca è dunque riaffiorata, molti la credevano ormai sopraffatta dalla storia, invece eccola ancora tra noi, più democristiana che mai. Sta dimostrando di avere uno stomaco forte per poter digerire tuttel quelle schifezze che si sta fagocitando. Mi domando se le persone a cui chiederanno il voto alle prossime regionali avranno la stessa forza. Mi chiedo se preferiranno respirare o turarsi ancora una volta il naso

venerdì 26 febbraio 2010

IL BRANDONI PENSIERO

Dunque cerchiamo di decifrare il Brandoni pensiero.

Secondo l'illuminato sindaco falconarese, la causa delle presenza delle polveri sottili in città è data  dalle navi ormeggiate nel porto di Ancona a circa 15 chilometri di distanza.

Un sindaco premuroso della salute dei cittadini in effetti dovrebbe prendere in considerazione questa possibilità. Ma non può fingere di non vedere che Falconara Marittima è circondata da imponenti produttori di inquinamento e quindi anche delle pericolosissime e cancerogene polveri sottili.

La vista acuta del sindaco arriva a scrutare fino al porto di Ancona, ma chissà perchè non gli permette di vedere ad un palmo dal naso strutture come LA RAFFINERIA API o L'AEROPORTO, la vista gli si offusca davanti all'impressionante traffico che ogni giorno intasa le vie cittadine.

Falconara ha il triste record del più alto numero di sforamenti dei limiti di PM10, ed il sindaco che fa?

Dà la colpa alle navi di Ancona.
Ma non lo fa gratuitamente. No. Approfitta di un problema effettivamente grave per Ancona, per avallare, da perfetto Testimonial, la causa dei Padroni della Raffineria API, ovvero la costruzione delle mega centrali a turbogas. Grazie a quelle centrali, secondo il ragionamento di Brandoni, le navi del porto di Ancona potranno ormeggiare a motore spento ed alimentarsi elettricamente.
Non c'è che dire è una genialità. Non è geniale il modo con cui è riuscito a sponsorizzare l'API raffineria?

Quindi per diminuire le emissioni di PM10 a Falconara, il sindaco Brandoni, invece di agire direttamente sulle cause (raffineria-traffico ecc.) si fa ancora una volta promotore della costruzione di nuove centrali (MEGA).

Anche un bambino comprende che con la costruzione di nuove centrali il problema dell'inquinamento non si risolve ma che al contrario peggiora, se non altro per una semplice formula matematica.
Ma tant'è, pur di dimostrare ad ogno costo la totale lealtà nei confronti dei padroni dell'API, il sindaco che per legge è il primo responsabile della salute dei cittadini, preferisce esibirsi da sandwich-man.

sabato 20 febbraio 2010

CHI SOSTIENE LA QUADRILATERO

Il calderone degli scandali, delle corruzioni, degli "affari", sta per esplodere. Le recenti indagini sul G8 della Maddalena in Sardegna mettono in risalto, con tutta la sua crudezza, quanta corruzione ci sia in Italia. La stessa Corte dei Conti denuncia un Boom di casi con due dati allarmanti: le denunce per fatti di corruzione nel 2009 sono triplicate, segnando un aumento del 229 per cento; le concussioni sono aumentate del 153 per cento. 
Naturalmente le cosiddette "GRANDI OPERE" sono le più soggette a casi di corruzione.
La Quadrilatero naturalmente non ne è esente.


" Fusi della Btp che fa parte del raggruppamento Ati Consorzio stabile Operae Tecnologie e Sistemi Integrati di Costruzione per la realizzazione del Maxi lotto 2 parla al telefono con Verdini per la fornitura del cemento per la Quadrilatero. Al socio Bartolomei dice: “La perizia di Santa Croce... la stima è stata calcolata per la somma di 8,1 milioni di euro… che la banca non gli farà l’anticipo della fatttura ”. “Scusi eh... io gli ho detto... lei ci ha dato 15 milioni.. Bartolomei gli ha già riportati dei soldi... la rata di uno e quattro non gliela pago perché se si deve discutere sul Quadrilatero lei capisce...e lui mi ha detto... tra le righe..perché noi per esempio... a cedere il contratto di Grandi Stazioni s’è fatto una grande cazzata... e questi ragionano ma oggi noi siamo usciti dal... come ti posso dire...dal Quadrilatero praticamente la situazione... come posso dire... insostenibile...va bene... allora voi dite che noi siamo inadempienti... allora...domattina io devo gettare il calcestruzzo e ancora non mi avete detto chi è... va presentato... come si dice...tipo Genio... e loro devono nominare il collaudatore... però tieni presente che lunedì sarebbe perfetto... io ho una riunione alla Quadrilatero delle Marche alle ore 15.00 . . .”.

La situazione è imbarazzante, credo, per tutti coloro che negli ultimi anni si sono gettati sul Progetto Quadrilatero, rivendicandone la paternità. Ideato dalla destra di Berlusconi per mano di Baldassarri, condiviso senza se e senza ma dal Presidente della regione Marche Spacca.

Da parte mia ogni giorno che passa non posso che congratularmi con me stesso per aver cercato di impedire il vergognoso accordo capestro da parte del Comune di Falconara Marittima, la Regione Marche e la società Quadrilatero. Le nostre parole nei Consigli Comunali all'epoca furono derise, e per niente prese in considerazione. Penso ad illustri rappresentanti del PD, a Lodolini, a Piccinini, a Mastrovincenzo a Luchetti e tanti altri a dire il vero schierarti a sinistra che, accecati o allineati ai DIKTAT di Spacca, hanno preferito non vedere l'enorme danno che si stava delineando per l'intera comunità.

Come può il Presidente uscente ignorare un fatto così eclatante. Come può essere d'accordo con la linea dell'UDC che individua lo stile Quadrilatero come metodo da utilizzare per tutte le opere nel territorio.

Naturalmente Quadrilatero era uno scempio per la nostra terra lo era già a prescindere dagli scandali e dai presunti casi di corruzione, considerando lo spreco di territorio e la perdità del diritto di controllo e programmazione da parte dei comuni, ma ora il problema è certamente amplificato e se possibile ancora più inaccettabile.

Per ora possiamo solo prendere atto che forze politiche come PD, UDC, IDV, VERDI, e altri residui di partiti ormai estinti, tutti coesi in una alleanza dalla dubbia affinità, non hanno niente da dire in proposito.

Molti hanno scheletri nell'armadio a partire dall'IDV di Di Pietro, il quale ai tempi del suo incarico di Ministro non solo non sciolse la Società Quadrilatero come annunciato, ma vide il suo alter ego nelle Marche Dante Merlonghi, sedere nel CdA della Quadrilatero. 

venerdì 12 febbraio 2010

SPACCAtutto

Quindi l'atto finale si è consumato. Dopo quindici anni di Governo regionale di centrosinistra, Il Presidente uscente Spacca ed il PD hanno deciso di interrompere bruscamente l'esperienza, con un grave atto di irresponsabilità politica che potrebbe consegnare le Marche alla destra.

Spacca ed il PD hanno preferito, con una logica incomprensibile, formare una alleanza di centro moderata insieme all'UDC.

Con l'UDC di Casini, di Cesa, di Cuffaro, cioè con chi è favorevole all'acqua privata, alle Centrali Nucleari, ai finanziamenti alle scuole private a discapito delle pubbliche, con chi è contrario all'aborto e al testamento biologico, contrario alle coppie di fatto, con chi è omofobo, con chi prende voti grazie a personaggi condannati per mafia.

Ma non solo. si allea anche con l'UDC che ha "prodotto Gilberto Baldassarri vicesindaco di Falconara Marittima. "fedele" alleato del sindaco di destra Brandoni. 

Dal PD emerge una cultura di tipo "democristiana" che permette loro di digerire anche i sassi in cambio di un pò di potere.
Pronti a tutto, ma mi chiedo con che faccia si presenteranno agli elettori di Falconara? Come spiegheranno che dopo aver sputato veleno nei confronti di Baldassarri, adesso, è un loro alleato nel governo di centro se mai Spacca riuscirà a vincere.

Penso a Piccinini, esponente del PD falconarese e componente delle trattative al tavolo delle alleanze a fianco del segretario regionale Ucchielli, penso a Lodolini e ai suoi interventi retorici nei consigli comunali spesso incentrati sulla dubbia moralità/capacità (politica) del vicesindaco, e a quelli di Mastrovincenzo, ai comunicati del segretario comunale del PD Federici. Sarà dura farsi capire. Dovranno dichiarare che grazie a loro il centrosinistra nelle Marche non c'è più, è stato distrutto.

Forse la cultura di tipo democristiana, permetterà loro con giravolte dialettiche di trovare una giustificazione.
Ma gli elettori questa volta cadranno nel tranello?
Il popolo del PD come dimostrato recentemente in Puglia è stanco dei fallimenti dei propri dirigenti.

Stavolta nelle Marche il PD ha tirato troppo la corda ed il rischio che la destra prenda il sopravvento è alto. Ma responsabilità sarà tutta loro. 

martedì 2 febbraio 2010

LA GIUSTIZIA DALLA PARTE DEI PIU' DEBOLI

Ecco una notizia. Una buona notizia.
Ricordate la disavventura di un uomo che senza fissa dimora alcuni mesi fà venne cacciato e multato dalla Polizia municipale di Falconara Marittima grazie ad un'Ordinanza del Sindaco?

Bene la storia ha avuto il suo epilogo, non la si può certo chiamare a lieto fine, perchè i problemi quella persona non li ha certo risolti tutti, ma la Giustizia ha fatto il suo corso, e la cosa mi rallegra molto.
Il seguente è un messaggio che ho ricevuto nei giorni scorsi e che pubblico volentieri per rendervi partecipi di questa bella notizia:   

 "Ho il piacere di informarvi che l'Avv. Daniele Valeri dell'Associazione "Avvocato di strada" mi ha comunicato che il Giudice del Tribunale di Ancona ha accettato il ricorso ed ha concesso la residenza definitiva a Falconara al Sig. P.... , anziano senza fissa dimora che vive in auto da più di 3 anni a Falconara. Inoltre il Giudice di Pace ha annullato la multa fatta a P... dai vigili urbani in base all'ordinanza anti-bivacco del Sindaco di Falconara."