sabato 15 maggio 2010

E' QUESTA LA BUONA AMMINISTRAZIONE?


A suon di manifesti giganti, i cittadini falconaresi vengono "informati" sui fatti che accadono in città. Dopo la denuncia dei CiC sulla pericolosità delle polveri sottili, stavolta il PDL e l'UDC strombazzano l'avvenuto pareggio di Bilancio e annunciano un imminente RILANCIO.

Che dire, coprire un disavanzo importante come quello del Comune di Falconara Marittima, non è cosa facile. Ma è importante capire come si è giunti a tale risultato.

Il Ministro Brunetta sembra abbia premiato il Comune di Falconara in quanto virtuoso nei conti e sprechi. Sembra che il premio sia stato attribuito grazie alla chiusura della Società Partecipata "ESINO ENTRATE". Di questo non posso che essere contento, ma spero che il Sindaco e tutto l'ufficio Ragioneria, vogliano condividere questo merito anche con chi in tempi non sospetti prospettava questa soluzione. Già dal 2007 infatti, la forza politica che ho rappresentato in Consiglio comunale (Sinistra Democratica), giudicava antieconomica quella società e ne chiedeva la chiusura.

Questa scelta non è stata determinante per il raggiungimento del pareggio di Bilancio, ma vi ha contribuito, come ha concorso a far entrare nelle casse comunali un po’ di denaro contante, la vendita delle Farmacie comunali. Ecco , in questo caso credo che dovremmo aspettare per poter dire che la vendita delle farmacie sia stata una scelta appropriata: se è vero che ha permesso liquidità, d’ora in poi il Comune dovrà fare a meno di alcune entrate certe che un’attività di quel tipo poteva garantire. Ma il discorso è complicato, si dovrebbe mettere sul piatto della bilancia anche il fatto che con la nascita delle parafarmacie, forse il prestigio di una farmacia comunale avrebbe potuto offuscarsi a breve. Allo stesso tempo, però, non si può omettere di dire che le nostre farmacie comunali erano state da poco tempo ristrutturate e rinnovate con investimenti a carico della comunità.

La formula magica che ha risolto per ora i problemi finanziari del Comune è però da ricercare nell’operazione Master di questa amministrazione, ovvero l’accordo con la raffineria API e la conseguente cancellazione di ogni tipo di contenzioso, dovuto ad incidenti multipli nel corso degli anni. In un sol colpo sono stati cancellati i giusti risarcimenti, in cambio di un po’ di soldi, ma soprattutto è stata umiliata la dignità di una città, che con questa operazione, vede negato il diritto di porsi alla pari con l’ingombrante azienda petrolifera.

Francamente non riesco a capacitarmi di come abbia potuto l’incaricato del Comune studiare tutte le decine di pratiche aperte, quasi tutte molto impegnative e quantificarne il valore, in pochissimi giorni. Chi è attento alle cose falconaresi, ricorderà che l’Avvocato che aveva ricevuto il compito di studiare la “faccenda Api” ci impiegò una manciata di giorni a chiudere tutto.

Quindi il Bilancio comunale è salvo, ma a che prezzo? Sarà veramente questa la buona amministrazione? Chissà se qualcuno ha quantificato anche il costo non materiale che Falconara dovrà sostenere. Perché nel conto dobbiamo aggiungere anche altre mostruosità che sono state accollate ai nostri nipoti: come la Quadrilatero, o come l’urbanizzazione delle colline di Montedomini, per non parlare delle Centrali turbogas o del rigassificatore. Insomma, questa amministrazione non ha preso in considerazione la vivibilità futura della città. L’aspetto sociale, ambientale, sanitario non sembra essere una priorità. Una eredità pesante, lasciata alle nuove generazioni di cittadini, grave tanto quanto quella economica

Per questo che quando ho letto sui mega manifesti: “ADESSO IL RILANCIO”, ho avuto paura. Se tanto mi dà tanto, ho pensato, credo che da ora dobbiamo stare molto attenti, dopo che quasi tutto il vendibile è stato svenduto, forse sarà meglio camminare con il sedere ben attaccato ai muri.

I cittadini sono avvertiti.

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