martedì 9 luglio 2013

ANCORA UN INCENDIO ALLA RAFFINERIA API DI FALCONARA

Stanotte ancora un incidente alla raffineria API di Falconara Marittima. Alle 23.30 circa un boato e un incendio hanno movimentato la nottata. Le notizie seppur frammentate e generiche le riportano alcuni siti di informazione locale. Sembra che la causa sarebbe una fuoriuscita di gasolio dalla tubazione dell'impianto di desolforazione. Secondo i giornali online non ci sarebbero feriti, almeno non gravi.

E' il secondo incidente rilevante da quando sono iniziati i lavori per la riapertura della raffineria, chiusa dalla società quasi 7 mesi fà per permettere i lavori di riconversione della centrale elettrica e per colpa della crisi del settore petrolifero. L'altro incidente è accaduto il 30 maggio scorso e provocò la morte di un operaio. ma questo è solo un altro incidente da aggiungere ai tanti già accaduti.

Purtroppo ancora una volta la macchina informativa del Comune di Falconara non ha funzionato, e ogni volta, in questi casi, viene da chiedersi in che modo viene gestita l'emergenza.

Ad esempio chi giudica il grado di pericolosità dell'incidente?
Questo è un particolare da non sottovalutare perchè la popolazione viene avvertita secondo un criterio di pericolosità. Stanotte chi dormiva beatamente con le finetre aperte, visto il caldo estivo, ha sicuramente respirato sostanze di cui avrebbe fatto volentieri a meno se solo fosse stato avvertito. Il boato infatti è stato avvertito solo dagli abitanti dei quartieri a ridosso della raffineria. Alcuni testimoni raccontano che dopo l'esplosione si è alzata in cielo una densa colonna di fumo molto alta.
Altro particolare da tenere in considerazione, è il fatto che durante l'incendio e le operazioni di spegnimento siano passati all'interno della raffienra ben 3 treni (la ferrovia che collega Ancona con Bologna passa dentro la raffineria) ed è strano visto che esiste una procedura di emergenza che blocca il passaggio dei treni.

La cosa che più è preoccupante però è che questa mattina, l'ufficio ambiente del Comune di Falconara, chiamato alle 8.40 non è stato in grado di dare alcuna informazione, affermando che non erano arrivate informazioni ufficiali da parte della raffineria e che le informazioni le avrebbero date solo dopo la riunione che si sarebbe svolta in mattinata. Esiste però un coordinamento per le emergenze e il protocollo di prevede che in caso di incidenti la raffineria DEVE comunicare con le autorità pubbliche. E' evidente che qualcosa tra il ricevente e il trasmettente non ha funzionato.
 
A breve è prevista una "reinaugurazione" dell'impianto di raffinazione che riprenderà a pieno ritmo l'attività. Una inaugurazione in pompa magna con la presenza di politici, industriali e con la presenza annunciata anche del Ministro allo Sviluppo Economico Flavio Zanonato. Speriamo che tra un pasticcino e un brindisi o durante un bel pranzo ci sia il tempo di parlare di sicurezza e di sviluppo sostenibile, anche per questa bistrattata città.

Il problema della sicurezza nella raffineria è grave riguarda i lavoratori ma anche i cittadini, ed è purtroppo ancora sottovalutato a vari livelli. Dalla Amministrazione del Comune di Falconara è però quanto mai necessaria una politica seria per la prevenzione e per la gestione di incidenti di questo tipo, per evitare che situazioni peggiori di questa possano portare gravi danni alla città e alle persone.

Ma Falconara non sembra in grado di tenere alta l'attenzione su questo problema, mi domando ad esempio che fine abbiano fatto i Vigili ambientali, che in passato avevano dato segno di professionalità e di autonomia nelle emergenze ambientali.
 
Faccio questa domanda rileggendo una delibera del Consiglio Comunale N. 54 del 25/09/2008, un Ordine del Giorno a firma del consigliere Loris Calcina: "... le problematiche e le responsabilità ambientali che riguardano il territorio del Comune di Falconara Marittima ed i vicini Comuni dell'AERCA sono sempre più pressanti e complesse, Il Consiglio Comunale di Falconara Marittima esprime l'opportunità che nell'ambito del corpo di P.M. vengano organizzati progressivamente specifici corsi e aggiornamenti professionali affinché tutti gli agenti possano concorrere a svolgere atti di prevenzione, indagine e repressione delle irregolarità e dei reati ambientali".
 
Un Ordine del Giorno votato all'unanimità quindi anche dall'attuale sindaco Brandoni.
 


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