lunedì 30 luglio 2007

CONVOCAZIONE CONSIGLIO COMUNALE DEL 3 AGOSTO 2007


Convocazione Consiglio comunale che si terrà presso la sala convegni del castello di Falconara Alta il giorno venerdì 3 Agosto 2007 alle ore 15,00 per discutere il seguente Ordine del Giorno:

1. SURROGA CONSIGLIERE COMUNALE BADIALETTI SERGIO DIMISSIONARIO
2. COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO (PRELIEVO DAL FONDO, CAPOGRUPPO SD, COSTITUZIONE GRUPPO MISTO E CAPOGRUPPO)
3. COMUNICAZIONI DEL SINDACO
4. INTERROGAZIONI:
A) INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE - CONCESSIONE STANZA EX SCUOLA "LORENZINI" ALL'ASSOCIAZIONE "GRUPPO COLLETTIVO 25 OMEGA" - PROPOSTA DAL CONSIGLIERE TANZARELLA (AN)
B) INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE - "VIALETTO" COSTEGGIANTE LA FERROVIA E LA SPIAGGIA DI VIA FLAMINIA - PROPOSTA DAL GRUPPO "FORZA ITALIA"
C) INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE - RIMOZIONE OSTACOLI ALLA VIABILITA' IN VIA BIXIO - PROPOSTA DAL GRUPPO CONSILIARE DI FORZA ITALIA
5. APPROVAZIONE VERBALI DEL CONSIGLIO COMUNALE - SEDUTA DEL 10/05/2007 (ESTRATTO DAL N. 41 AL N. 57), DEL 18/05/2007 (ESTRATTO DAL N. 58 AL N. 60) E DEL 30/05/2007 (ESTRATTO DAL N. 61 AL N. 68)
6. APPROVAZIONE REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE
EDUCATIVA AL SOGGETTO PORTATORE DI HANDICAP
7. RIDETERMINAZIONE COMPOSIZIONE E COMPONENTI COMMISSIONI CONSILIARI
8. RATIFICA VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE 2007 (G.C. N. 167 DEL 26/06/07)
9. MODIFICA ED INTEGRAZIONE "REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELLA
CONCESSIONE DI PRESTAZIONI AGEVOLATE RELATIVE AI SERVIZI SCOLASTICI ED EDUCATIVI" (C.C.
N. 60 DEL 29/06/04)
10. PIANO DI RECUPERO DI INIZIATIVA PRIVATA "AREA EX ENEL" - APPROVAZIONE

mercoledì 25 luglio 2007

LA SPIAGGIA DI FALCONARA VIOLENTATA DA UN ENNESIMO SVERSAMENTO DELL'API

Oggi verso le 15 sono arrivato in spiaggia per godermi un giorno di ferie. Il caldo era più sopportabile dei giorni scorsi e un leggero vento da nord increspava leggermente il mare. Appena seduto sullo sdraio mi accorgo che alcune imbarcazioni molto vicine alla scogliera stanno facendo strane manovre. Guardando meglio mi accorgo che alcune di loro hanno gettato in mare delle panne galleggianti. Ci ho messo pochi secondi per realizzare che anche questa volta dalla raffineria API di Falconara Marittima è fuoriuscito del materiale inquinante.

Allarmato da questo scenario chiamo urgentemente il sindaco il quale mi conferma che effettivamente l'API ha comunicato (in ritardo?) che c'è stato uno sversamento in mare di sostanze non ancora definite e che la Capitaneria di porto e l'Arpam erano sul posto per valutare la situazione.
Nel frattempo alcune centinaia di persone, soprattutto bambini, ignare erano tranquillamente in acqua a nuotare e a giocare.

Vedendo le imbarcazioni avvicinarsi sempre di più verso la riva vado a parlare con una ragazza del servizio di salvataggio e le chiedo se avesse avuto indicazioni su come comportarsi in una situazione del genere e se avesse avuto comunicazione di un divieto di balneazione. La ragazza mi ha risposto che tutto ciò che sapeva era che la Capitaneria aveva assicurato che non c'era nessun tipo di rischio per la balneazione in quanto lo sversamento è stato di modica entità.

Nel frattempo la corrente marina porta a riva un notevole quantità di materiale gelatinoso di colore nero e maleodorante che imbratta velocemente il bagnasciuga in un tratto di spiaggia di parecchie centinaia di metri, nel tratto che va dallo Stabilimento balneare Azzurro 84 a quello di Marcello e Valter.
Passa del tempo, da quando mi sono accorto delle manovre delle barche è passata più di un ora, e ancora ci sono molti bambini e adulti in acqua a fare il bagno, e allora cerco di convincerli ad uscire, anche se con scarsi risultati.

Finalmente dopo un paio di ore sia i bagnini di salvataggio che alcuni vigili urbani riescono ad avvertire le persone in acqua che per motivi precauzionali è meglio uscire immediatamente.

Il pomeriggio è trascorso da gran parte dei bagnanti ad osservare le barche della Guardia Costiera per cercare di capire cosa stesse succedendo, e soprattutto per molti bagnanti il resto del pomeriggio è servito per cercare di pulire le ciabatte, i piedi e i costumi, imbrattati inesorabilmente da quella sostanza nera.

Ora tornato a casa leggo sul sito dei comitati cittadini che una imbarcazione dell'Api era in mare già dalle ore 13.15 quindi lo sversamento dovrebbe essere avvenuto ben prima di quell'ora. E allora mi domando come mai, nonostante il dispiegamento delle imbarcazioni della Capitaneria nella zona, nessuno ha avuto la prontezza di avvertire da terra i bagnini, e la moltitudine di bagnanti del rischio che si stava profilando? Mi spiego meglio, perchè non sono intervenuti immediatamente le autorità competenti ad evitare possibili rischi ai bagnanti? Siamo a fine luglio e la spiaggia in questo periodo è molto frequentata, e non è concepibile lasciare la popolazione senza alcuna informazione.

Sono molto arrabbiato per quanto successo, anche perchè stiamo rivedendo lo stesso film troppo spesso. Non ho esitato a definire questo ennesimo incidente un atto di terrorismo ambientale. Lo so che è una parola forte ma come si può definire la violenza che vivono sulla propria pelle i cittadini falconaresi se non dei continui attentati all'ambiente e alla salute.

Proprio oggi sui giornali ho letto una notizia che riletta stasera ha del tragicomico: sembra che ci sia l'intenzione da parte del Sindaco Recanatini di aprire il dialogo con la dirigenza dell'API, ipotizzando la possibilità di una Fondazione.

Leggo da wikipedia: Una fondazione è un tipo di organizzazione prevista dal Codice Civile avente scopi definiti e non necessariamente filantropica, costituita come entità legale sia da individui che da istituzioni, con lo scopo di perseguire un obiettivo lecito ed eventualmente distribuire sussidi per appoggiare cause in linea con gli scopi della stessa. È anche detta "Ente morale".

Il nostro Comune secondo me deve cercare di fare una Fondazione solo ed esclusivamente con individui o istituzioni ETICI, non penso che ci siano possibilità di fare accordi con enti che palesemente si disinteressano del territorio, dell'ambiente e della salute delle persone.

Infine una domanda che ho già posto dopo situazioni di questo tipo: Ma è possibile che nessuno riesce a far rispettare le prescrizioni del protocollo d'intesa firmato con il rinnovo della concessione? Dalla Regione Marche, dalla Provincia, dal Comune, dal Prefetto, dalla Capitaneria di porto, dagli altri enti interessati mi piacerebbe ascoltare una risposta.


martedì 24 luglio 2007

SINISTRA DEMOCRATICA SI PRESENTA ALLA CITTA' DI FALCONARA


Ieri si è tenuto un incontro di presentazione di Sinistra Democratica con i cittadini. E' stata una iniziativa molto partecipata, circa 60 persone tra simpatizzanti e forze politiche, considerando che la riunione era al chiuso di una sala e che il caldo implacabile di questi giorni avrebbe consigliato una serata trascorsa al fresco della spiaggia, secondo me è stata un successo. Ho avuto l'onore in qualità di coordinatore locale di fare l'introduzione dell'assemblea. di seguito pubblico il mio intervento.



"Anche a Falconara dopo le assemblee costitutive di Roma del 5 maggio e di Ancona del 19 maggio, Sinistra Democratica prende forma. Da alcune settimane alcuni compagni si sono riuniti ed hanno dato vita nella nostra città al Movimento politico Sinistra Democratica Per il Socialismo Europeo di cui io sono il temporaneo coordinatore.

Un movimento che nasce a seguito dell’ultimo Congresso DS, congresso che ha sancito lo scioglimento dei DS e la fusione con la Margherita quindi la nascita del Partito Democratico. Ora senza tornare a riassumere quello che è successo, tutti saprete che una parte consistente del partito ha deciso di non continuare il percorso tracciato da Fassino, quindi per dirla con Mussi “NOI CI SIAMO FERMATI QUI”. Ma per ricominciare.

Riteniamo che in Italia e in Europa sia ancora indispensabile la presenza di una forza di SINISTRA, una forza socialista, una forza laica. Noi siamo convinti e i fatti ce ne stanno dando ragione che, per incidere positivamente sulla politica, c’è sempre più bisogno di una sinistra forte, quindi di una nuova grande forza di sinistra UNITA. Da qui la scelta di formare il movimento SINISTRA DEMOCRATICA. Badate bene non un nuovo partito, ma un movimento, aperto, saldamente aggrappato a quelle radici, quelle idee di Sinistra per le quali molti si sono battuti, nei posti di lavoro, nelle scuole, università, e soprattutto con la resistenza antifascista.

Un movimento che però non guarda solo al passato, ma al contrario è molto attento alle situazioni del presente alle nuove problematiche nate con la globalizzazione. Insomma un movimento che vuole annullare le distanze che si sono create tra politica e cittadini, un movimento laico, dei diritti e dell’uguaglianza, del rispetto dell’ambiente, contrario alle forme neoliberiste, che crede in una nuova sinistra: unita e moderna. Per esprimere meglio il mio pensiero mi torna utile una frase che ho letto nel libro di Achille Occhetto intitolato “Secondo me”, si riferiva alla necessità del passaggio da una democrazia dei partiti ad una democrazia dei cittadini, il periodo è vicino alla svolta della Bolognina: “ ... Una democrazia che non tendesse a fare sparire i partiti ma a far riassumere la loro funzione di interpreti della società civile, della soggettività che in essa vivono, cessando di essere controparte della società civile medesima e ponendo i cittadini come attori, protagonisti della vita dei partiti e delle loro scelte.”

Da queste esigenze nasce SD, in Europa con 5 parlamentari, in Italia con 21 deputati alla camera e 12 senatori. In tutta Italia ogni giorno si formano nuovi gruppi, compagni volenterosi che si riuniscono e che iniziano, spesso con difficoltà e pochi mezzi sia logistici che economici, a tracciare un nuovo percorso partecipativo cercando di riavvicinare con il dibattito politico le persone, quelle che si sono allontanate dalla politica, ma anche tutti quei giovani, donne e uomini, che interessati alla politica vedono i partiti una cosa troppo distante.

Vorrei porre l’attenzione su un punto che mi sta particolarmente a cuore. Altri argomenti saranno trattati da Claudio Maderloni, e spero che spunti arrivino anche tra i presenti in questa sala. Prima ho accennato alla globalizzazione, Marx nei suoi scritti prevedeva che con il crescere del capitalismo sarebbero aumentate anche le disugliaglianze e che i lavoratori sarebbero diventati sempre più poveri. Se raffrontiamo la nostra epoca nel mondo sviluppato con l’800 di Marx, sembrerebbe una previsione sbagliata. Ma se guardiamo al mondo nel suo complesso, allora la previsione è drammaticamente vera. Tre miliardi di persone vivono con meno di 2 $ al giorno. Questo è il risultato della globalizzazione e di una economia di mercato non regolata da una democrazia del mercato mondiale. Nel tentativo di attuare la globalizzazione, noi mondo sviluppato, cercheremo di proteggere il nostro sistema di vita in ogni modo. Con il rischio di provocare un collasso al sistema, a causa dell’insostenibilità della crescita e dello sviluppo che stanno viaggiando appunto a ritmi insostenibili. Per fare questo, noi ricchi del mondo saremo pronti a tutto, anche alle guerre e alle politiche irrispettose delle persone e dell’ambiente, con i risultati che tutti noi conosciamo: conflitti armati in molti Paesi del pianeta, migrazioni di massa, e pericolosi cambiamenti del clima, quindi desertificazioni, uragani, scioglimento dei ghiacciai.

Sinistra Democratica è contro le guerre, e significa quindi che vogliamo essere parte attiva del processo democratico che dovrà modificare i modelli di sviluppo, azzerando le disuguaglianze, globalizzando i diritti civili, dare speranze e voce ai più deboli. Un modello di sviluppo realmente equo-sostenibile, con progetti veramente rispettosi dell’eco-sistema quindi favorevoli alla ricerca di fonti energetiche rinnovabili. Con un sistema di vita obbligatoriamente votato al risparmio energetico e delle risorse vitali: acqua, elettricità, petrolio.

Noi anche a Falconara sentiamo la necessità di scambiare idee, con semplici simpatizzanti, con i sindacati, con i lavoratori, con le altre forze politiche della sinistra cittadina e anche di confrontarci con tutte le altre forze politiche del centrosinistra, compreso il nascente PD. Per fare questo c’è bisogno di persone, di teste pensanti che con modestia, onestà ed entusiasmo portino avanti le idee che mano a mano vengono proposte. I problemi a Falconara non mancano, a parte la questione economica che attualmente è la questione principale, penso al problema ambientale, a quello delle infrastrutture, a quello legato all’immigrazione, a quello del lavoro, della sicurezza. Ognuno di questi punti ha bisogno di essere approfondito Chiediamo a chi è interessato di avvicinarsi e di dare la disponibilità aderendo al nostro movimento per cercare insieme di fare veramente qualcosa di nuovo, qualcosa di sinistra".

lunedì 16 luglio 2007

SINISTRA DEMOCRATICA A FALCONARA MARITTIMA


Finora ho detto poco circa la costituzione del nuovo gruppo consiliare Sinistra Democratica, di cui con la compagna Stacchietti faccio parte. Una decisione scaturita dall'ultimo congresso dei DS (veramente ultimo, non ce ne saranno altri), che ha visto di fatto la volontà da parte di DS e Margherita di fondersi in un nuovo partito, il Partito Democratico. La costituzione del nuovo gruppo consiliare di SD, segue i vari passaggi fatti a livello nazionale, europeo e in moltissime realtà locali, come Regioni, Province, Comuni.

Sinistra Democratica non è e non sarà un nuovo partito, ma un movimento che ha come obiettivo principale l'unità della Sinistra. Operazione non facile, ma indispensabile se vogliamo trasferire le nostre idee nelle azioni di Governo. Quindi un movimento in crescita, che vuole partire dal basso, praticare la partecipazione e rafforzare il pensiero socialista in Italia ed in Europa.

Lunedì prossimo, il 23 luglio alle ore 21.15 al Centro Pergoli di Piazza Mazzini, presenteremo ufficialmente Sinistra Democratica alla città, con un incontro che sarà momento di discussione, grazie anche alla presenza dell'On. Claudio Maderloni. Con questa iniziativa avvieremo anche la campagna di adesione al Movimento.

Nonostante il caldo afoso e il periodo di ferie, spero in una buona presenza dei cittadini.

mercoledì 11 luglio 2007

DOPO LE DIMISSIONI DI BRUNELLI ARRIVA CHICCO BRUTTI

Sono trascorse due settimane dall'ultimo Consiglio Comunale, quello in cui veniva votato il bilancio consultivo 2006, quello che ha visto l'astensione di tre Consiglieri ( SD: Stacchietti ed io, e Badialetti dei Verdi). L'astensione era dovuta unicamente alla presenza di un emendamento che inseriva nel Bilancio la questione Quadrilatero. Un voto sofferto da parte dei tre consiglieri da sempre contrari alla Quadrilatero.

Un consiglio comunale che ha visto le dimissioni immediate del consigliere dei Verdi Sergio Badialetti; a tal proposito vorrei ancora pubblicamente esprimere il mio dispiacere per la perdita in consiglio di Sergio, persona sempre molto disponibile e cordiale. Alle dimissioni di Badialetti sono seguite un paio di giorni dopo le dimissioni dell'Assessore all'urbanistica e ambiente Carlo Brunelli sempre dei Verdi, con il passaggio del gruppo dei Verdi all'opposizione. Le dimissioni di Brunelli, persona capace di ascoltare e di grande professionalità, credo che non siano maturate semplicemente a causa dell'ultimo Consiglio. Comunque quale ne siano le reali motivazioni, il Comune ha perso una persona competente e cosa da non sottovalutare, persona molto apprezzata dai cittadini.

L'ultimo Consiglio Comunale ha creato una frattura causata dalle opinioni diverse attorno al settore urbanistico, da tutti considerato il volano dello sviluppo della città.

Credo di poter interpretare il pensiero della compagna Stacchietti che condivide con me l'esperienza in consiglio comunale, se dico che dobbiamo contribuire al salvataggio del Comune dalla crisi economica, evitando però scelte di sviluppo (urbanistiche o industriali) che potrebbero stravolgere la fisionomia già precaria della città. Speriamo di essere all'altezza della situazione.

Oggi è stato nominato il nuovo Assessore, si chiama Enrico Brutti, uomo di fiducia del Sindaco, a lui vanno le deleghe rapporti con Enti pubblici e società partecipate, personale, organizzazione e informatizzazione precedentemente in carico al Sindaco Recanatini. Ad Enrico (Chicco) i miei più sinceri auguri di buon lavoro. Le nuove deleghe che il Sindaco tiene per sè sono l' Urbanistica ed Ambiente, oltre a quella della protezione civile.

domenica 8 luglio 2007

ALLA RAFFINERIA API LA BANDIERA NERA DI GOLETTA VERDE

La goletta verde di Legambiente, qualche settimana fa di passaggio davanti alla nostra costa per il consueto monitoraggio dell'inquinamento marino, ha conferito per l'ennesima volta alla raffineria API di Falconara Marittima, la "BANDIERA NERA", un riconoscimento di cui vergognarsi. A ricordo di ciò pubblico un articolo tratto dal Resto del Carlino del 7 luglio

GOLETTA VERDE
Alla raffineria Api la 'bandiera nera'
"Un nuovo pirata ma un vecchio nemico"

Nel mirino di Legambiente soprattuto lo sversamento in mare di olii dello scorso 4 aprile: "Uno dei disastri ambientali più gravi avvenuti in Adriatico negli ultimi decenni''


Ancona, 7 luglio 2007 - "Un nuovo pirata ma un vecchio nemico". Così Goletta verde di Legambiente definisce la raffineria Api di Falconara, assegnando all'impianto la 'bandiera nera'. Nel mirino dell'associazione ambientalista, in particolare, lo sversamento di olio combustibile del 4 aprile scorso, che ha comportato il divieto di balneazione e la chiusura temporanea di alcuni tratti di arenile, con un danno notevole per il turismo della costa anconetana.


Per la tipologia di materiale finito in mare (olio combustibile Atz), e per le quantità di prodotto finite in spiaggia, lungo la costa da Falconara Marittima a Senigallia, l'incidente - ricorda Legambiente - ''è stato uno dei disastri ambientali più gravi avvenuti in Adriatico negli ultimi decenni''.


Luigino Quarchioni, presidente di Legambiente Marche, che invoca una riconversione del sito industriale, parla dei un impianto "ormai obsoleto, rappresenta per l'Adriatico e la costa un rischio costante di incidente''. Legambiente chiede alle istituzioni e all'azienda di investire ''subito in nuove misure di sicurezza'', e di attivarsi per la riconversione del petrolchimico ''prestando attenzione ai livelli occupazionali, in modo da restituire alla citta' e al territorio nuove speranze''.

giovedì 28 giugno 2007

INTERVENTO AL CONSIGLIO COMUNALE DEL 28 GIUGNO 2007

Oggi c'è stato il consiglio comunale più importante e delicato della amministrazione guidata dal sindaco Recanatini. Si approvava il Bilancio Consultivo 2006. Un bilancio che per arrivare a pareggio prevedeva l'adesione definitiva del Comune di Falconara Marittima al progetto Quadrilatero. In questi giorni molto delicati ho evitato di scrivere le mie impressioni per evitare spaccature e incomprensioni all'interno della maggioranza. Se volete sapere conoscere le mie idee circa la vicenda Quadrilatero credo che possiate trovare alcune considerazioni nei post precedenti. La votazione ha determinato 10 voti favorevoli, 7 contrari 3 astenuti. Oggi in Consiglio è stato comunicato che i consiglieri Paola Stacchietti e Claudio Paolinelli hanno costituito un nuovo gruppo consiliare denominato "Sinistra Democratica per il Socialismo Europeo". Magari di questo ci sarà occasione di parlarne in un altro momento, adesso pubblico l'intervento che ho fatto oggi in consiglio.

"Ci sarà un limite oltre il quale questa Amministrazione Comunale non vuole andare.

Mi spiego meglio. Per pareggiare il bilancio preventivo 2007 sono state predisposte misure radicali: imposti grossi sacrifici economici ai cittadini, tagli dei lavoratori precari, sono stati rinegoziati i mutui, è stato messo in vendita gran parte del capitale immobiliare del Comune, sono stati approvati atti per modificare il PRG (operazione questa che va a cozzare con una idea di città sostenibile, vivibile a misura di cittadino).

Finora con grande senso di responsabilità, se pur con dei distinguo, questa maggioranza, ha permesso che tutte le scelte, fatte e presentate a consiglio comunale, venissero ratificate.

Tutte le scelte anche quelle poco discusse e presentate all’ultimo momento.

Quelle scelte spesso ritenute punti fermi pena le dimissioni del Sindaco.

Nonostante i sacrifici ancora oggi non c’è certezza sul futuro di questa amministrazione comunale.
Il fantasma del dissesto è ben visibile e lo sarà anche dopo aver approvato il bilancio consultivo, ancora per parecchi anni.

E allora mi domando: esiste un limite? Una linea che non intendiamo oltrepassare?
Fino a che punto dopo aver ad esempio previsto una urbanizzazione che prevede più di 4000 nuovi abitanti riteniamo di poter andare?
Vale la pena di vendere scuole per cercare di abbassare il debito comunale?
Il territorio cittadino che avrebbe bisogno di più verde, di spazi per i bambini, di parchi, di arredi urbani, sarà in realtà appesantito da molti metri cubi di cemento. Per sempre.

Il sindaco Veltroni a Roma per migliorare il micro clima della città ha intenzione di piantare nuovi alberi. Badate no 100 o 1000 alberi ma 500mila. Noi siamo in totale controtendenza in barba alle emergenze ambientali note a tutti. Non è un caso che anche Falconara sia stata colpita da una violenta alluvione circa un anno fà.

Ecco, il pareggio del bilancio preventivo significa per la città tutto questo.

Ma non basta, purtroppo i debiti comunali sono ancora molti, più di 6milioni, 5milioni se non si considerano i crediti residui.

Bisogna trovare altre risorse.

E qui entra in campo la questione Quadrilatero o meglio ritorna in campo.

Piccola cronistoria: la giunta con una delibera di circa un anno fa esprimeva forti criticità sul progetto quadrilatero soprattutto riguardo il sistema di cattura di valore dell’area leader individuata con il PAV.

Dubbi e criticità tali da portare in consiglio comunale un ordine del giorno di revoca dell’adesione alla Quadrilatero deliberata dalla precedente amministrazione comunale.

Non mi stancherò mai di dire che quella scelta fu un grave errore.

Una revoca sospesa all’ultimo momento a causa di promesse fatte al Comune che naturalmente non sono state mantenute ma che ha avuto l’effetto voluto cioè prendere tempo.
Sette consiglieri della maggioranza con grande senso di responsabilità presentarono un documento con il quale si dimostravano disposti ad una sospensione della revoca per permettere alla Regione e alla Quadrilatero di valutare tre richieste che avrebbero potuto far aderire al progetto il comune senza riserve.

Si chiedeva il riconoscimento delle quote ICI, degli oneri di urbanizzazione riguardante la cosiddetta area leader e cosa più importante per un Comune la possibilità di avere voce in capitolo sull’opera di urbanizzazione.

Tre richieste condivise da tutta la maggioranza e votate in consiglio comunale, tranne l’astensione del sindaco. Aspetto non secondario e da tenere a mente.

Da quel giorno una sola proposta è arrivata da Quadrilatero, con un parziale riconoscimento degli oneri di urbanizzazione, per altro un riconoscimento che vale per tutti i comuni interessati dal progetto.

Una proposta giudicata da questa stessa giunta come insoddisfacente e irricevibile.

La cifra che resterà al Comune si aggira intorno a 1milione di euro a fronte di un valore stimato di circa 9milioni di euro, con il Comune costretto a versare per 30 anni le quote ICI di quel territorio al confine tra l’aeroporto e Castelferretti e cosa ancora più importante completamente escluso da uno dei diritti fondamentali per un ente locale che è quello di poter gestire il proprio territorio.

Da quel momento in poi, questa amministrazione avrebbe dovuto dedicare tutti gli sforzi per ricercare alternative alla Quadrilatero per evitare di sottoscrivere l’accordo di programma e di discutere l’argomento con Regione e Quadrilatero con più serenità e meno pressioni e forse far valere le nostre richieste con tempi meno stringenti.

Ora per salvare il bilancio sembra che ci sia la disponibilità ad accettare l’elemosina della Quadrilatero e quindi di sottoscrivere l’accordo di programma.

Una sottoscrizione a me sembra fatta sulla fiducia, considerando che ancora non esiste un progetto dettagliato e chiaro su cosa nascerà su quell’area leader.

Accettare quei soldi forse garantirà il pareggio di bilancio, ma di sicuro comprometterà per sempre una vasta area del Comune di Falconara.

In questi giorni sono state fatte da alcune forze politiche delle proposte alternative, proposte ragionevoli perchè lasciano ancora tutte le porte aperte alle eventuali trattative con Regione Marche e Quadrilatero. Proposte però che sono cadute nel vuoto, proposte che non hanno avuto secondo me la giusta attenzione.

Io sono convinto che non dobbiamo firmare alcun accordo di programma, primo perchè metterebbe fine ad ogni trattativa con Quadrilatero, secondo perchè nonostante la promessa di informare i cittadini con apposite riunioni partecipative sull’argomento ancora non c’è stato alcun confronto.
La quasi totalità dei cittadini non sa di che cosa stiamo parlando.

Urbanistica e bilancio partecipati quando se non adesso è il momento di attivarli.

Un evento urbanistico di queste dimensioni deve essere partecipato anche perchè è un metodo che sta ai primi punti del programma di questa amministrazione comunale.

Siamo vittime della legge obiettivo, una legge del passato governo di destra. Legge a quanto pare fatta propria dall’attuale governo Prodi. Una legge che limita l’autonomia dei comuni.

Alcuni colleghi di questa maggioranza e il sindaco continuano a dire che ai soldi della quadrilatero non ci sono alternative, senza quei soldi si arriverà al dissesto con il risultato che il Commissario firmerà comunque l’accordo di programma, bloccherà tutti i servizi, e i lavoratori delle cooperative perderanno il lavoro, che insomma la città cadrà nel declino per molti anni.

Tutto questo a causa di una scellerata gestione del comune nella passata amministrazione, milioni e milioni di debiti fino ad arrivare al collasso del sistema, responsabilità questa del Sindaco Carletti ma non solo: la responsabilità va distribuita a tutte quelle forze politiche che lo hanno sostenuto tappandosi occhi, orecchie e bocca.

Anche nelle ultime ore mi è stato detto che occorre un forte senso di responsabilità, che sentirò forte il peso della responsabilità di aver mandato il comune alla malora. Un senso di responsabilità che io giro ai colleghi della maggioranza che erano in questa aula anche con la giunta Carletti. Credo che il senso di responsabilità e morale nei confronti di questa città in ginocchio, dovrebbe portarvi a pensare seriamente alle dimissioni da questo consiglio comunale.

Qui nessuno vuole il dissesto, noi ci troviamo qui in questa sede con il desiderio di migliorare Falconara, perchè a Falconara viviamo e vogliamo bene. Ma credo anche che ognuno di noi possa con gli strumenti dati dalla Democrazia esprimersi nella maniera che ritiene più giusta.

La terribile situazione finanziaria non possiamo nasconderlo ha incrinato i rapporti della maggioranza, qualche volta scadendo a considerazioni personali, credo che sia importante sapere, e allora io chiedo al sindaco e alla giunta, adesso, garanzie documentate che dopo l’accordo con Quadrilatero e il pareggio di bilancio, il Comune allontani definitivamente lo spettro del dissesto e le minacce di dimissioni. Se così non fosse credo che il limite di cui dicevo all’inizio del mio intervento sia arrivato e che altrimenti si possa parlare di accanimento terapeutico. "


DICHIARAZIONE DI VOTO:

Il nostro senso di responsabilità ci impone di ridefinire la nostra posizione e quindi di mediare, per i motivi che sono stati illustrati prima. La nostra intenzione originaria era quella di votare NO agli accordi con la Quadrilatero. Considerando che oggi si potrebbe andare al dissesto, abbiamo deciso Paola Stacchietti ed io che ci esprimeremo con un voto di astensione. E' una decisione difficile per la nostra coscienza e per il rapporto che si creerà con i cittadini. E' una mediazione politica come ne avvengono ogni giorno in sedi di questo tipo. Speriamo che questa nostra apertura venga accettata anche dagli altri componenti della maggioranza. Perchè le mediazioni non possono essere unilaterali.

sabato 23 giugno 2007

L'API INQUINA ANCORA LA COSTA ADRIATICA

Ancora uno sversamento di olio in mare della raffineria API di Falconara Marittima . L'ultimo ieri 22 giugno. Incidenti come questi non sono più l'eccezione ma sono diventati la norma.

Ancora una volta la dirigenza API minimizza l'accaduto assicurando che sono caduti in mare solo "alcuni litri"di gasolio. Peraltro ancora stiamo aspettando di sapere quanto olio ATZ ne è stato sversato il 2 aprile scorso, considerando che è stato accertato che la marea nera ha colpito quel giorno un tratto di costa di circa 20 chilometri. Ancora una volta Falconara viene violentata da incidenti che dicono "di poco conto".

Intanto l'ARPAM ha vietato in via precauzionale la balneazione. Ieri infatti alcuni cittadini hanno notato chiazze oleose nei pressi di alcuni bambini che innocentemente stavano facendo il bagno.

La nostra città sta tentando di darsi una vita di normale località affacciata sul mare, provando a priviligiare il turismo.
Mi domando a quanto può ammontare il danno ambientale? E quanto il danno d'immagine? E fino a quando dovremo aspettare che si metta la parola fine al metodo arrogante dei boss dell'API? Possibile che nessuna prescrizione prevista con il rinnovo della concessione sia attinente con gli incidenti avvenuti? Sulla sicurezza ambientale vorrei sentire dire qualcosa anche dai sindacati dei lavoratori.

Nel frattempo con questa estate tropicale accontentiamoci di vedere il mare senza azzardare a metterci piede. Grazie API.

mercoledì 20 giugno 2007

CONVOCAZIONE CONSIGLIO COMUNALE DEL 28 GIUGNO 2007

Convocazione Consiglio comunale che si terrà presso la sala convegni del castello di Falconara Alta il giorno giovedì 28 Giugno 2007 alle ore 15,00 per discutere il seguente Ordine del Giorno:

1. COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
2. COMUNICAZIONI DEL SINDACO
3. APPROVAZIONE VERBALI DEL CONSIGLIO COMUNALE - SEDUTA DEL 26/04/07 (ESTRATTO DAL N.30 AL N.40)
4. APPROVAZIONE SCHEMA DEL CONTO DEL BILANCIO 2006 E RELAZIONE ILLUSTRATIVA DELLA GIUNTA
5. SOCIETA’ G.P.C. SPA – ATTO DI INDIRIZZO ALL’ASSEMBLEA RELATIVO ALLO SCIOGLIMENTO. REVOCA DELIBERA
C.C. N.109/2006
6. VARIANTE AL P.E.E.P. DEL TESORO - ADOZIONE

sabato 9 giugno 2007

LA CITTA' MANIFESTI IL NO ALLE CENTRALI API

E' trascorso solo un giorno dalla notizia della possibile costruzione di una centrale a idrogeno, che la città scopre che la commissione per la valutazione impatto ambientale del Ministero dell'Ambiente in una bozza ipotizza il via libera alla costruzione di due nuove centrali energetiche da 580 Mw.

Si tratta di quelle centrali che la raffineria Api vorrebbe costruire all'interno dell'impianto di raffinazione di Falconara Marittima, in barba al PEAR il Piano Energetico Ambientale della Regione Marche.

La notizia circola velocemente in città e poco dopo arrivano le prime smentite: il Ministero fa sapere che non c'è ancora stata alcuna valutazione in merito alle centrali, altri invece sono sicuri che quel documento esiste.

Sul tema si è creata molta confusione, il sindaco Recanatini dice che le centrali sono possibili solo con una diminuzione della produzione dei prodotti della raffineria, 6 consiglieri regionali Stefania Benatti, Massimo Binci, Giuliano Brandoni, Katia Mammoli, Cesare Procaccini, Lidio Rocchi, manifestano più che stupore rabbia per questa ipotesi, l'assessore regionale Giaccaglia sembra possibilista, i Ds come spesso accade su questo punto tacciono. Immagino che la dirigenza Api in questo momento si stia sfregando le mani.

La Regione Marche, secondo me, senza perdere altro tempo dovrebbe ratificare con un atto in Consiglio Regionale ciò che da troppo tempo sottovoce sta dicendo, cioè che le centrali dell'Api sono in netto contrasto con il Pear, quindi dichiarare il netto NO alle due nuove centrali.

Mi auguro fortemente che i cittadini falconaresi per primi, ma anche tutti gli altri abitanti delle città vicine si facciano sentire e manifestino con grande forza la loro contrarietà ad un ulteriore appesantimento della già critica situazione ambientale, e invitino il Governo e la Regione ad accelerare seriamente e con convinzione la ricerca e l'utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili, unica salvezza possibile per la sopravvivenza degli esseri umani sul pianeta.

Falconara da anni subisce passivamente le scelte fatte da altri, prepotenze che da un pò di tempo, forse a causa della debolezza economica comunale, si sono accentuate e sembra che le forze politiche che amministrano questa città si stiano in qualche modo abituando alla situazione, mi riferisco ovviamente anche all'altra grande minaccia per la città che è la Quadrilatero.

mercoledì 6 giugno 2007

CENTRALE AD IDROGENO NELLO SCHEMA DI SVILUPPO STRATEGICO ALTERNATIVO DELL'API

Leggo sui quotidiani la notizia di una possibile costruzione di una una centrale innovativa ad idrogeno all'interno della raffineria Api di Falconara Marittima. Tra le righe ho notato una certa ottimistica soddisfazione da parte di politici, per il basso impatto ambientale e l'utilizzo delle fonti rinnovabili. Mi sono ricordato di aver letto tempo fa in un interessante libro di Maurizio Pallante proprio qualcosa sul delicato tema dell'idrogeno. Il libro l'ho ripreso dalla libreria e ora ve ne propongo un piccolo estratto. Il libro in questione, che vi invito a leggere per intero, si intitola "Un futuro senza luce" Editori Riuniti 10 euro.

"... Destre e sinistre politiche, industriali e sindacalisti, docenti universitari e semi-analfabeti di ritorno, libri, giornali e televisioni: non c'è più nessuno che non aspetti con ansia l'alba della nuova era. Ragione più che sufficiente per rimanere scettici a priori e andare a verificare se questa aspettativa messianica abbia o non abbia fondamento. L'idrogeno, dicono i suoi profeti, è il più abbondante degli elementi chimici dell'universo, è un ottimo combustibile e la sua ossidazione, sia mediante combustione, sia mediante ricombinazione con l'ossigeno nelle celle a combustibile, genera soltanto vapore acqueo, H2O, dove si ritrova intatto, bello e nuovo, come se non fosse successo niente. Cosa si può volere di più dalla vita? Peccato che non si trovi mai da solo, ma sia sempre avvinghiato con altri elementi: con l'ossigeno nelle molecole dell'acqua (H2O), con il carbonio nelle molecole del metano e degli idrocarburi. Per poterlo utilizzare occorre prima scindere questi legami. E per scinderli occorre utilizzare energia. Insomma l'idrogeno non è, come spesso si lasciano scappare i suoi ammiratori travolti dall'entusiasmo, una fonte energetica, ma un vettore energetico...
... Se con l'idrogeno si vuol sostituire il carbonio per eliminare le emissioni di CO2, occorre scartare la produzione termoelettrica, perché altrimenti si otterrebbe l'effetto contrario di farle aumentare. Il rendimento medio attuale della trasformazione termoelettrica nelle centrali italiane è del 38 per cento. Moltiplicato per il rendimento delle due fasi successive, l'efficienza totale della filiera si ridurrebbe al 10 - 16 per cento. Un disastro sia in termini ecologici sia in termini economici."

Argomento complicato questo della centrale a idrogeno, il tema va approfondito, condivido pienamente l'affermazione fatta dal sindaco Recanatini al Messaggero di oggi: "occorre molta cautela quando si parla di una realtà complessa come quella della Raffineria".

venerdì 1 giugno 2007

COMMENTI AL CONSIGLIO COMUNALE DEL 30 MAGGIO 2007

Mercoledì scorso al Consiglio comunale sono stati votati per l'ennesima volta atti per i riconoscimenti di debiti fuori bilancio. Ogni volta è una sorpresa. Purtroppo per l'ennesima volta i documenti da votare in consiglio sono arrivati in grande ritardo. Infatti ho potuto consultare la documentazione solo un'ora dall'inizio del consiglio, quindi in maniera sommaria.

Ancora una volta siamo arrivati al consiglio senza sapere nulla o quasi sui punti all'ordine del giorno, nonostante la mia richiesta formale durante il consiglio comunale del 18 maggio, giorno dell'approvazione del bilancio, con la quale chiedevo un cambio di passo nell'informazione e nella partecipazione dei consiglieri.

La cosa si aggrava dal fatto che pur avendo richiesto ripetutamente al capogruppo del mio partito di fare riunioni preconsiliari, ad oggi il gruppo dei DS non si è mai, dico mai, riunito da quando siamo in carica, quindi da maggio 2006.

A questa situazione ho deciso di non restare indifferente, infatti sono stato costretto a esprimere, nel voto del riconoscimento dei debiti del CAM, la mia astensione, proprio perchè ritengo irresponsabile votare atti di cui non ho la massima informazione. Voglio cercare di essere coerente con i buoni propositi che mi ero prefissato il giorno della mia candidatura.

Intanto il tempo passa e il giorno del bilancio consultivo si avvicina, senza che si sappia come arrivare al tanto agognato pareggio. Mi auguro di non trovarmi all'ultimo giorno utile e vedere inserito a bilancio le entrate (ad oggi ridicole) derivanti dall'adesione alla Quadrilatero, perchè stavolta il mio voto non sarà di astensione ma contrario.

mercoledì 23 maggio 2007

IL 31 MAGGIO 2007 COMMISSIONE CONSILIARE AMBIENTE

Convocazione Commissione Consiliare IV^ giovedì 31 Maggio 2007 alle ore 21,00 presso la sala conferenze del Centro Cultura “Pergoli”, sito in P.zza Mazzini, per discutere il seguente O.d.G.:

1. RAFFINERIA A.P.I. DI FALCONARA M.MA – SVERSAMENTO IN MARE del 04/04/2007 – AGGIORNAMENTO SITUAZIONE;

2. VARIE ED EVENTUALI.

Cordiali saluti.

IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE IV^
(Claudio Paolinelli)

Come di certo saprete, le commissioni consiliari sono aperte a tutti. Convocare la commissione ambiente al centro Pergoli di Piazza Mazzini significa agevolare la partecipazione di tutti quei cittadini che vogliono avere notizie di prima mano sull'incidente avvenuto nella raffineria Api il 4 aprile scorso che ha provocaco lo sversamento in mare di una imprecisata quantità di olio combustibile ATZ, e per conoscere la situazione della bonifica ad oggi. Invito i cittadini ad essere presenti.

CONVOCAZIONE CONSIGLIO COMUNALE DEL 30 MAGGIO 2007

Convocazione Consiglio comunale che si terrà presso la sala convegni del castello di Falconara Alta il giorno mercoledì 30 Maggio 2007 alle ore 15,00

per discutere il seguente Ordine del Giorno:

1. COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
2. COMUNICAZIONI DEL SINDACO
3. INTERROGAZIONI
A) INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE SUI COMPENSI AI PROFESSIONISTI PROPOSTA DAL GRUPPO CONSILIARE FORZA ITALIA
B) INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE IN MERITO AL CAM SPA PROPOSTA DAL GRUPPO CONSILIARE FORZA ITALIA
4. APPROVAZIONE VERBALI DEL CONSIGLIO COMUNALE – SEDUTA DELL’ 08/03/07 (ESTRATTO DAL N.17 AL N. 29)
5. AERDORICA SPA - ADESIONE ALL'AUMENTO DI CAPITALE SOCIALE
6. RICONOSCIMENTO DEBITI FUORI BILANCIO AI SENSI DELL'ART. 194, C. 1, LETT. E), DEL D. LGS. N. 267/2000
7. CAM ENERGIA SPA - RICONOSCIMENTO DEBITO FUORI BILANCIO AI SENSI DELL'ART. 194, C. 1, LETT. C), DEL D. LGS. N. 267/2000 E ADESIONE ALL'AUMENTO DEL CAPITALE SOCIALE
8. CAM SPA - RICONOSCIMENTO DEBITO FUORI BILANCIO AI SENSI DELL'ART. 194, C. 1, LETT. C), DEL D. LGS. N. 267/2000 E ADESIONE ALL'AUMENTO DEL CAPITALE SOCIALE
9. ATTO DI INDIRIZZO AL C.A.M. SPA IN MERITO AL DISAVANZO DI ESERCIZIO ANNO 2006
10. ATTO DI INDIRIZZO - CONVENZIONI CON LE COOPERATIVE SOCIALI - CONFERMA DELLA NECESSITA' DI CREARE OPPORTUNITA' DI LAVORO PER LE PERSONE SVANTAGGIATE

venerdì 18 maggio 2007

APPROVATO IL BILANCIO COMUNALE

Questa mattina finalmente abbiamo discusso ed approvato il Bilancio di previsione 2007. Per il momento il dissesto finanziario è stato scongiurato, almeno fino al prossimo consultivo. Giornata particolare considerando che l'approvazione del bilancio significa richiedere ai cittadini grossi sacrifici finanziari e la consapevolezza che i giorni di magra proseguiranno per parecchio tempo. Sono intervenuti molti consiglieri comunali a seguito della relazione del Sindaco Recanatini e del vice-sindaco, nonchè assessore al bilancio Piccinini. Vorrei segnalare l'intervento del consigliere di AN Ciccioli, il quale prefigurava il reato di falso in bilancio, sulla base delle informazioni in suo possesso. Ipotesi smentita dal presidente del collegio di revisione e anche dal consigliere Carletti. Vi propongo la lettura del mio intervento in consiglio di oggi.

Oggi è l’ultimo giorno utile per votare il bilancio e non ci sono margini per aggiustamenti o modifiche sostanziali. Nonostante le preoccupazioni di alcuni, è mia intenzione votare responsabilmente il bilancio. Faccio mia la citazione di Gramsci impressa sulla copertina della relazione del bilancio di previsione: “ Bisogna opporre al pessimismo dell’intelligenza l’ottimismo della volontà”.
E' un bilancio pesantissimo, ma un bilancio possibile, come si evince dal parere del collegio di revisione. Molto complesso e non entro nel particolare tecnico, non ne ho le competenze nè le capacità.

Un bilancio che è stato portato a pareggio tra mille difficoltà. Insidiato ripetutamente dagli effetti della scandalosa gestione della passata amministrazione e dalla disinvolta responsabilità politica dei partiti che l’hanno sostenuta. Mi riferisco chiaramente a DS e Margherita, ma anche ai Repubblicani della Sbarbati e ai socialisti, i quali tutti insieme hanno permesso o non hanno capito in tempo, il grave danno che si stava provocando alla città.

Nei giorni scorsi il vice-sindaco Piccinini, durante la presentazione del bilancio ai cittadini, ha avuto l’onestà intellettuale e politica di chiedere scusa a nome dei Democratici di Sinistra.
Apprezzo molto questa iniziativa. È un atto dovuto.
In un mio intervento al consiglio comunale, era il 3 agosto 2006, chiedevo ai partiti proprio questo. Una seria autocritica ci avrebbe permesso con modestia di rivolgerci da subito alla cittadinanza, agli elettori, per chiedere scusa. L’autocritica e le scuse oltre a provare a riconquistare la fiducia dei cittadini, ci avrebbero forse evitato di cadere in errori politici che in questi giorni stanno affiorando.

La domanda più frequente che viene posta ai rappresentanti di partito in questi giorni dai cittadini durante gli incontri è: MA VOI DOVE ERAVATE?

Domanda legittima, alla quale però non si può rispondere senza un certo imbarazzo.

Questa domanda risuona continuamente nella mia testa e scuote la mia coscienza.
Cerco di immaginare cosa pensano oggi, i consiglieri della Era Carletti, accusati dalla gente e dai fatti di aver votato a comando, senza capire, solo per spirito corporativo.
Ecco, per me questo è il problema. È passato un anno dall’insediamento di questo consiglio comunale, e a causa di vari motivi, per lo più da imputare alla fretta, non c’è mai stato il tempo per approfondire i punti all’ordine del Giorno delle varie sedute in consiglio.

La mia preoccupazione è quella di non poter adempiere pienamente ai doveri di consigliere comunale, e temo che un giorno qualcuno verrà a dirmi, come succede ora a chi mi ha preceduto: MA TU DOV’ERI? Non credo che riuscirei a sopportare questa accusa.

Da queste ragioni parte la mia criticità, il metodo usato finora alimenta le incomprensioni. Vorrei aver avuto il tempo e i modi per capire meglio e condividere pienamente le scelte fatte per poter dire un giorno IO ERO PRESENTE E HO AGITO CON CONVINZIONE.

So bene che far quadrare questo bilancio è stata una impresa ardua e che andare al dissesto significa annullare ogni speranza di ripresa della città per parecchi anni.

Voto il bilancio per questo motivo, e soprattutto perchè il dissesto non lo merita questa città. Non lo meritano i cittadini che pagano le tasse, non lo meritano i più deboli: quella parte della città che già vive in condizioni di disagio, i disabili, gli anziani, i poveri, gli immigrati, ma anche tutti quei lavoratori precari ai quali era stata data una falsa speranza, e che ora sono senza lavoro.
Ecco perchè voterò il bilancio, pur senza aver approfondito come avrei voluto.

Finora siamo stati pressati dalla fretta e dai conti che non tornavano, e voglio credere che il difetto di comunicazione sia causato da questi motivi. Da oggi però, pretendo da questa amministrazione un cambio di passo. Ora dobbiamo trovare il tempo necessario per affrontare i temi ed approfondirli, mettere in condizione chi vota di farlo senza dubbi. È necessaria la partecipazione e la trasparenza.

Lasciatemi anticipare uno dei temi che dovremo affrontare al più presto: LA QUESTIONE DELLA QUADRILATERO. Ricorderete che questo consiglio comunale si era impegnato a revocare le delibere di adesione alla Quadrilatero, qualora non fossero arrivate risposte soddisfacenti alle richieste fatte. Sono già passati alcuni mesi da quell’impegno, tutt’ora le poche risposte sono deludenti. Finora, occorre dirlo, Regione e Governo nazionale, non sono stati molto generosi con noi.

Concludo entrando nel merito del bilancio di previsione 2007 anche se su punti che possono essere considerati secondari.

Vista la necessità di reperire risorse per iniziative culturali o di altro tipo attraverso la formula della collaborazione privata, prevista nella relazione, credo che sia necessario un regolamento di tipo etico per la scelta degli sponsor.

Vorrei che si ponesse l’attenzione per eventuali miglioramenti sul punto riguardante le entrate derivate dai proventi dei parcheggi di residenti. L’aumento praticato per i residenti della zona blu è superiore di quello delle altre zone. Credo che sia più giusto uniformare gli importi di tutte le zone adeguando se necessario l’importo della sosta oraria che è la più bassa tra le città a noi vicine. Gli abitanti della zona blu subiscono la carenza di parcheggi occupati durante il giorno dai frequentatori del centro ( commercianti, clienti, etc.) e dal mercato bisettimanale. I residenti della zona blu, non possono quindi essere considerati dei privilegiati.

Vorrei infine segnalare che nel mese di settembre 2006 questo consiglio ha dichiarato Falconara città della pace, con l’impegno tra gli altri di istituire un apposito capitolo di Bilancio denominato “Interventi per la promozione di una cultura della pace”; ora mi rendo conto che le risorse finanziarie sono praticamente nulle, ma credo che inserire questo capitolo di spesa anche se solo con un importo puramente simbolico sia il modo giusto per avviare la promozione di una cultura di pace a favore dei diritti umani.

domenica 13 maggio 2007

LE NECESSARIE SPIEGAZIONI DOPO IL CONSIGLIO COMUNALE DEL 10 MAGGIO

A seguito delle esternazioni e supposizioni apparse nei giorni scorsi sui quotidiani locali dopo il consiglio comunale del 10 maggio, Paola Stacchietti, Terenzio Impiglia, ed io abbiamo deciso di provare a chiarire le nostre posizioni, convocando una conferenza stampa che si è tenuta ieri 12 maggio. Di seguito pubblico gli articoli pubblicati oggi del Resto del Carlino, Corriere Adriatico e Messaggero.

Resto del Carlino 13 maggio 2007– FALCONARA –
«No a rimpasti in Giunta». L’assessore Terenzio Impiglia e i consiglieri Claudio Paolinelli e Paola Stacchietti, esponenti Ds che hanno aderito a Sinistra Democratica, si dicono disponibili ad un incontro chiarificatore con il sindaco Recanatini, ma mettono subito in chiaro che non accetteranno modifiche alla compagine di governo.

Resta in primo piano la polemica lanciata da Recanatini sugli equilibri di maggioranza, dopo il tumultuoso Consiglio comunale di giovedì e le conseguenti esternazioni del primo cittadino, che sembrano preconizzare una crisi di Giunta. «Pur non aderendo al Partito Democratico – dicono in sostanza Impiglia, Paolinelli e Stacchietti – miriamo anche noi a governare con un’alleanza di centrosinistra, ossia l’Unione». Resta quindi l’impegno a sostenere la maggioranza, ma vincolato al mantenimento degli equilibri attuali. «Ci riconosciamo in questa maggioranza così com’è, eventuali avvicendamenti in Giunta potrebbero non essere condivisi».

In pratica, la Giunta Recanatini potrebbe perdere il sostegno di almeno due consiglieri (la maggioranza ne conta 13 contro 8, mentre è in forse l’adesione a Sinistra Democratica di Lucia Luccarini) se si modificasse lo scacchiere degli assessorati. Il monito non si riferisce solo all’assessore Impiglia, ma in generale a tutto l’assetto esecutivo. Inevitabili le critiche rispetto al Consiglio di giovedì e, in genere, a tutta l’organizzazione dell’assise civica nel primo anno Recanatini: «non c’è partecipazione, coinvolgimento e informazione – dice Paolinelli – eppure proprio partecipazione e trasparenza erano tra i punti programmatici dell’Unione; ad essere rispettata sembra essere solo la continuità, con i metodi del passato».

Tra i tanti esempi, quello dell’invito dell’Api. «Persino il presidente del Consiglio è sembrato sorpreso dall’intervento dell’Api, che riteniamo inopportuno», eppure è proprio il presidente del Consiglio, non il sindaco, che dovrebbe organizzare i lavori dell’aula insieme ai capigruppo. Quanto alla critica di Recanatini sulla partecipazione di Paolinelli e Stacchietti ad una riunione di Rc, «sono questioni che riguardano solo i Ds e devono restare all’interno del partito, che non è ancora quello di Recanatini».
al.pa.

Corriere Adriatico 13 maggio 2007
La sinistra Ds: “Sbagliato invitare la raffineria in consiglio”. Altro punto critico la “variante puntuale” al Prg “Maggioranza e giunta non devono cambiare”

FALCONARA – “Ci riconosciamo in questa maggioranza così com’è, eventuali avvicendamenti in giunta potrebbero non essere da noi condivisi”. E quel “noi” sta per l’assessore al commercio Terenzio Impiglia, ed i consiglieri Claudio Paolinelli e Paola Stacchietti, i quali, ormai ufficialmente confluiti nella costituenda “Sinistra Democratica (che ha convocato gli Stati Generali anconetani per il prossimo 19 maggio) hanno pensato fosse opportuno e necessario far conoscere il loro punto di vista rispetto ad alcune decisioni prese di recente.

“Per esempio – hanno spiegato Impiglia, Paolinelli e Stacchietti – l’invito rivolto all’Api, che ha potuto relazione in consiglio comunale, sullo sversamento avvenuto lo scorso 4 aprile, ci è sembrato inopportuno, anche perché nessuno ne sapeva nulla. Sarebbe bastato l’intervento dell’Arpam”. I due consiglieri e l’assessore hanno evidenziato la scelta, del tutto opposta, del Comune di Senigallia che non ha fatto parlare l’azienda alla quale invece, il sindaco Angeloni, sembra intenzionata a chiedere i danni per quanto accaduto.

Altro punto critico, la “variante puntuale” al Prg con cui sono state ampliate le destinazioni d’uso di alcuni immobili comunali (fra cui l’asilo “Aquilone” e la sede del centro “Qui”) in vista della vendita a scopo abitativo. “L’ordine del giorno proposto dai Verdi – ha osservato Paolinelli – era stato condiviso da tutta la maggioranza, Margherita compresa, ed era la condizione per votare la variante, il Sindaco deciso di non votarlo e questa scelta ci ha spiazzato”.

Secondo Paolinelli, Stacchietti ed Impiglia, che si sono detti disponibili ad un incontro chiarificatore con il primo cittadino in quanto ormai alle riunioni di maggioranza vengono invitati solo segretari di partiti e capi gruppo, sarebbe il caso di tornare ai buoni propositi della campagna elettorale di un anno quando lo slogan era “partecipazione, trasparenza , continuità”. “Adesso in consiglio – hanno affermato – non c’è condivisione”.

Paolinelli ha ricordato anche le polemiche seguite alla sua mancata partecipazione al direttivo dei Ds del 23 aprile scorso, a cui, ha detto, “sono stato invitato soltanto la mattina stessa, e la stessa cosa è accaduta a Paola Stacchietti, ma avevamo preso un altro impegno e non ci è sembrato ci fosse nulla di strano, invece è diventato quasi un caso”. Quanto alla prospettiva, ormai molto vicina, della nascita del nuovo gruppo consiliare dell’Ulivo, Paolinelli e Stacchietti non hanno dubbi, “noi non aderiremo”.
M.M.,

Il Messaggero Domenica 13 Maggio 2007
di GIUSEPPE GIANNINI FALCONARA «Ci riconosciamo in questa maggioranza così com'è. Eventuali avvicendamenti in giunta potrebbero non essere condivisi». Parola dei consiglieri Ds Claudio Paolinelli e Paola Stacchietti che con l'assessore Terenzio Impiglia hanno deciso di esternare la loro posizione dopo gli screzi dell'ultimo Consiglio comunale.

A seguito dei tentennamenti per la variante al prg e delle critiche dovute alla presenza dei rappresentati Api («un invito inopportuno» per Paolinelli), il sindaco Riccardo Recanatini ha espresso infatti la necessità di accertare se sussiste ancora la maggioranza. E così l'assessore Carlo Brunelli (Verdi) ha ribadito «piena fiducia e condivisione dell'operato della giunta» sottolineando però che «serve maggior dialogo per evitare incomprensioni».

E alla fine anche i consiglieri della Sinistra Democratica (ovvero l'ex Correntone Ds che non aderisce al Pd) rinnovano la fiducia all'amministrazione. Ma non senza riserve. «Critichiamo i metodi usati per organizzare i Consigli comunali - spiega Paolinelli - Non c'è sufficiente partecipazione, informazione e coinvolgimento dei consiglieri». Non solo. «Alle riunioni di maggioranza sono invitati solo segretari, capigruppo e assessori. Avevamo detto che qualora la Quadrilatero e la Regione non avessero soddisfatto le nostre richieste avremmo portato in Consiglio la revoca della delibera di adesione al progetto e chiediamo di mantenere questo impegno».

Recanatini preferisce non commentare e intanto domani alle 21 si terrà al Centro Pergoli di piazza Mazzini la prima assemblea cittadina in cui l'amministrazione illustrerà alla cittadinanza il bilancio preventivo 2007.

sabato 12 maggio 2007

CONVOCAZIONE CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 MAGGIO

Convocazione Consiglio comunale Venerdì 18 Maggio 2007 alle ore 9,00 presso la sala convegni del castello di Falconara Alta per discutere il seguente Ordine del Giorno:

1. COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
2. COMUNICAZIONI DEL SINDACO
3. ALIENAZIONE IMMOBILE COMUNALE EX MENSA CENTRALIZZATA
4. APPROVAZIONE PROGRAMMA OO.PP.
5. BILANCIO PREVENTIVO ESERCIZIO 2007 - RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA -BILANCIO PLURIENNALE 2007/2009 - PIANO DEGLI INVESTIMENTI PER TRIENNIO 2007/2009

giovedì 10 maggio 2007

CONSIDERAZIONI SUL CONSIGLIO COMUNALE DEL 10 MAGGIO 2007

Oggi in Consiglio Comunale due i punti focali sui quali vorrei appuntare alcune mie considerazioni: la presenza dei dirigenti dell'Api a relazionare sulla bonifica in atto a seguito dello sversamento in mare di olio combustibile, e il voto di una variante al PRG per permettere la vendita di tre immobili nel centro cittadino.

Sul punto primo vale la pena sottolineare semplicemente che la relazione del dirigente dell'Api tendeva a minimizzare l'incidente ed ad evidenziare l'impegno dell'azienda a ripulire le spiagge. Non c'è stato un minimo accenno al quando è successo l'incidente con precisione, per quale motivo è accaduto, e soprattutto nessuna certezza sul quantitativo del materiale sversato in mare, che è sempre bene ricordarlo è pericoloso e cancerogeno. Cosa molto grave secondo me è che la Raffineria Api, nemmeno in questa pubblica occasione, per voce dei dirigenti presenti non si sia sentita in dovere principalmente di chiedere scusa alla città per l'ennesimo danno che ha provocato. Atteggiamento che non dovrà essere dimenticato dai cittadini di Falconara e da chi governa questa città.

Il secondo punto evidenzia la poca coesione di questa maggioranza e la scarsa attitudine di cercare il dialogo anche tra chi giustamente esterna perplessità sul metodo usato per stesura del bilancio comunale. Il sindaco secondo me questa volta astenendosi ad un ODG presentato e firmato da tutti i capogruppi della maggioranza, nel quale si chiedeva semplicemente di verificare altre possibilità alternative alla vendita degli immobili della scuola materna del centro Qui di via Republica e di una casa sita in Via Gobetti, ha dimostrato poca affinità con il dibattito politico che ha portato appunto tutti i gruppi consiliari di maggioranza ad impegnarsi per evitare la vendita di edifici pubblici che sono essenziali per la vita quotidiana dei cittadini.

Ho la sensazione che da troppo tempo si sta navigando a vista, e il porto a cui approdare non è stato ancora comunicato all'equipaggio.

martedì 8 maggio 2007

CONVOCAZIONE CONSIGLIO COMUNALE 10 MAGGIO 2007

Convocazione Urgente Consiglio comunale presso la sala convegni del castello di Falconara Alta il giorno Giovedì 10 Maggio 2007 alle ore 9,00 per discutere il seguente Ordine del Giorno:

1. COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
2. COMUNICAZIONI DEL SINDACO
3. RELAZIONE DELL’ASSESSORE ALL’AMBIENTE CIRCA LO SVERSAMENTO A MARE E LO STATO DI ATTUAZIONE DEI LAVORI DI BONIFICA (INVITATI A PARTECIPARE ARPAM E API)
4. INTERROGAZIONI
A) INTERROGAZIONE ORALE – SITUAZIONE DEL CENTRO DIURNO “VISINTINI” – PROPOSTA DAL GRUPPO “ALLEANZA NAZIONALE”
B) INTERROGAZIONE ORALE – SITUAZIONE DELLA VECCHIA OFFICINA EX SQUADRA
RIALZO IN LOCALITA’ VILLANOVA – PROPOSTA DAL CONSIGLIERE CICCIOLI (AN)
C) INTERROGAZIONE SCRITTA E ORALE URGENTE – SITUAZIONE PRECARI – PROPOSTA DAL CONSIGLIERE COMUNALE LUCIO VIRGULTI (AN)
5. APPROVAZIONE VERBALI DEL CONSIGLIO COMUNALE – SEDUTA DEL 29/01/07 (ESTRATTO DAL N. 1 AL N. 11) E DEL 15/02/07 (ESTRATTO DAL N. 12 AL N. 16)
6. C.A.M. SPA – MODIFICA STATUTO – ATTO DI INDIRIZZO
7. C.A.M. RETI – MODIFICA STATUTO – ATTO DI INDIRIZZO
8. INTEGRAZIONE REGOLAMENTO CONSIGLIO COMUNALE PER DECADENZA CONSIGLIERI ASSENTI INGIUSTIFICATI
9. REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL COMMERCIO SU AREE PUBBLICHE E NUOVA DISLOCAZIONE DEI POSTEGGI - MODIFICA
10. PIANO DI LOCALIZZAZIONE DEI PUNTI DI VENDITA DI QUOTIDIANI E PERIODICI-APPROVAZIONE
11. VARIANTE PUNTUALE AL PRG '99 - RI-FUNZIONALIZZAZIONE URBANA DI IMMOBILI COMUNALI - I° ADOZIONE
12. ADOZIONE CARTA EUROPEA DELLA PARTECIPAZIONE DEI GIOVANI ALLA VITA COMUNALE E REGIONALE
13. APPROVAZIONE REGOLAMENTO CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI
14. SISTEMA BIBLIOTECARIO LOCALE "ESINO MARE" - NUOVA CONVENZIONE E REGOLAMENTO - APPROVAZIONE
15. APPROVAZIONE REGOLAMENTO COMUNALE PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITA'
TEMPORANEE E DI MANIFESTAZIONI IN LUOGO PUBBLICO O APERTO AL PUBBLICO E PER SPETTTACOLI A CARATTERE TEMPORANEO OVVERO MOBILE QUALORA COMPORTINO L'IMPIEGO DI MACCHINARI RUMOROSI
16. ORDINE DEL GIORNO MODIFICA TESTO DELLA PLR N.292 - PROPOSTO DAL GRUPPO RIFONDAZIONE COMUNISTA -
17. ORDINE DEL GIORNO RELATIVO A SVERSAMENTO IN MARE DI OLIO COMBUSTIBILE AZT CAUSATO DALLA RAFFINERIA API – PROPOSTO DAL CONSIGLIERE BADIALETTI (VERDI PER LA PACE)

mercoledì 25 aprile 2007

API: E' ORA DI PASSARE AI FATTI

Dal Resto del Carlino di ieri 24 aprile, leggo nella cronaca di Ancona un altro intervento del Presidente dell’Api sig. Aldo Brachetti Peretti; un articolo vero e proprio con tanto di foto con molte festanti bandiere e il logo dell’azienda.
Sembrava un botta e risposta tra il presidente e l’assessore regionale Amagliani, che da un pò di tempo occupano le pagine dei quotidiani locali, ma scorrendo l’articolo scopro che invece il sig Brachetti Peretti non si limita a rispondere all’assessore, ma coinvolge anche altri soggetti. E allora mi viene voglia di dire come la penso sulla questione. Sono d'accordo solo sul titolo: "E' ora di passare ai fatti" naturalmente da un altro punto di vista.

L’articolo di ieri viene pubblicato dopo una manifestazione organizzata da alcuni cittadini falconaresi e partecipata da un migliaio di persone a seguito dell’ennesimo incidente avvenuto nella raffineria che ha provocato uno sversamento in mare di olio combustibile ATZ, combustibile molto pericoloso per la salute e cancerogeno. Ad oggi ancora non si sa con precisione quando e quanto materiale è stato versato in mare, ma di sicuro non poco visto che ha provocato il divieto di balneazione e di accesso alle spiagge in un tratto di circa 20 chilometri di costa da Falconara Marittima a Senigallia.

L’articolo fa riferimento alla possibilità di tagli ai posti di lavoro nel caso in cui l’Api non otterrà l’autorizzazione per la costruzione di due nuove Centrali, ipotesi esternata nei giorni scorsi. Il presidente dell’Api diffida chiunque a dire che minacciare il licenziamento dei lavoratori se non arrivano le centrali è un ricatto occupazionale, pena una denuncia per danni. Quindi io non mi permetto di dirlo, ma mi sembra che la stessa problematica era stata posta anche a ridosso del rinnovo della concessione.

Il presidente dell’Api dovrebbe tenere in considerazione che le forze politiche falconaresi quelle centrali non le vogliono soprattutto perchè non sono previste dal Piano Energetico Ambientale Regionale, e che non le vogliono nemmeno i cittadini di Falconara che ormai da troppo tempo subiscono i danni che una raffineria così vicina al centro urbano provoca quotidianamente.

Le nuove centrali ancor prima di nascere sono già vecchie, per il presente il vero obiettivo e forse nostra unica salvezza sono le energie rinnovabili. A tal proposito vorrei ricordare che la raffineria Api, come altre raffinerie e produttori di energia riceve dallo Stato alcuni milioni di euro grazie alla delibera CIP 6 del 1992. Il CIP 6 attraverso una quota che tutti noi paghiamo con la bolletta Enel prevedeva una incentivazione dell'energia per la realizzazione di impianti alimentati a fonti rinnovabili, poi non so chi ha deciso di aggiungere alla delibera una semplice parola a quella frase: ASSIMILABILI, e da quel momento circa l’80% (5,7 mld €) delle risorse sono andate alle fonti energetiche assimilate, quindi a raffinerie ed inceneritori. Solo il 20% (1,7 mld €) a quelle rinnovabili.

Questa stortura ha limitato la ricerca delle fonti rinnovabili ed arricchito i produttori di energia che usano scarti di lavorazione.

Il sig. Brachetti Peretti ci informa che 70 persone da lui pagate stanno lavorando 24 ore su 24 per rimettere tutto a posto quasi fosse una cortesia, e ci fa sapere che non ha intenzione con la "scusa dell'incidente" di ripianare i conti degli orrendi bilanci comunali. Il presidente non si deve preoccupare, risanare i bilanci comunali non è un suo compito, lui è solo obbligato a risarcire l'enorme danno ambientale e di immagine che ha provocato.

Non possiamo evocare ricatti occupazionali secondo il presidente dell’Api per non rischiare denunce, ma io credo che nemmeno il sig. Brachetti Peretti si possa permettere di appellare “avvoltoi locali”chi democraticamente si lamenta per un disastro ambientale, che non è stato ancora quantificato semplicemente perchè la raffineria non è in grado (?) di comunicare quante tonnellate di combustibile fuoriuscito ha imbrattato le nostre coste e avvelenato il mare.

In questa occasione invece di attaccare rilanciando la questione delle centrali, sarebbe stato meglio che dalla raffineria fosse uscita una note di scuse alle città coinvolte dal disastro ambientale per il danno provocato. Ma visti i precedenti, sembra che chiedere scusa non rientri tra le regole comportamentali della Raffineria Api.