martedì 14 aprile 2009

TUMORI A FALCONARA: CHI E' IL BUGIARDO?

Cosa può pensare un cittadino che sta tranquillamente a casa e trova nella buca della posta due lettere che si occupano dello stesso argomento, ma in maniera completamente opposta?

Poco tempo fa la Regione Marche ha inviato a tutte le famiglie una lettera con cui si spiegava il risultato dello studio epidemiologico effettuato dall'Istituto Nazionale dei Tumori :

"La presente Indagine relativa alle popolazioni dei comuni di Falconara Marittima, Chiaravalle e Montemarciano, circostanti la raffineria API, ha evidenziato nel periodo 1994-2003 un aumento non statisticamente significativo della mortalità per tumore del sistema emolinfopoietico (ICD-9: 200-208) per quanto concerne il contingente femminile, e un rischio importante, statisticamente significativo, nel sottogruppo di soggetti (uomini e donne) che per più di 10 anni hanno svolto occupazioni che verosimilmente hanno determinato una maggiore presenza presso le loro residenze".

Ci sono state anche assemblee pubbliche a Falconara per spiegare lo studio con la presenza di esperti, in quell'occasione il Sindaco Brandoni disse apertamente di non credere all'indagine epidemiologica.

In questi giorni stanno arrivando le lettere alle famiglie inviate dalla Raffineria API che invece afferma che i dati forniti dalla Regione grazie all'indagine dell'Istituto dei Tumori sono allarmistici quindi non veritieri.

Ma un semplice cittadino come può farsi una opinione di fronte a posizioni così diverse? Credo che la popolazione abbia il diritto di conoscere a quali rischi va incontro.
La questione è molto grave secondo me, perché sembra chiaro che qualcuno sta giocando sporco e sulla pelle delle persone.

I casi sono due:
1) la Regione ha fornito dati falsi quindi potrebbe configurarsi il reato di procurato allarme alla popolazione;
2) la raffineria sta cercando di denigrare l'indagine epidemiologica per occultarne i rischi che ne sono emersi, mettendo in serio pericolo la salute dei cittadini ignari.

Come cittadino pretendo a questo punto che qualcuno faccia chiarezza. Non è tollerabile che la cittadinanza viva con questo dubbio gravoso. Pare che il Sindaco non abbia la volontà o la possibilità di dare ai suoi cittadini una risposta documentata, forse la Procura della Repubblica potrebbe finalmente fare chiarezza e restituire ai cittadini la corretta informazione. In certi casi una informazione veritiera potrebbe salvare la vita.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Anche a L'Aquila qualcuno aveva annunciato un catastrofico terremoto, ma anzichè provare ad ascoltarlo o verificare la provenienza delle sue affermazioni, hanno preferito mandargli un avviso di garanzia per "procurato allarme". Si sono giustificati dicendo che i suoi studi non sono "scientificamente provati" e che lui non è uno scienziato, ma un semplice tecnico.
Alla luce di 298 bare, fra cui alcune bianche, e di molti sfollati, sarebbe bello avere la certezza, per il futuro, di chi sia "IL BUGIARDO"