domenica 5 aprile 2009

IL BUBBONE DI FALCONARA

Di ritorno da Roma dalla grande manifestazione della Cgil del 4 aprile contro la crisi, avrei voluto scrivere delle considerazioni riguardo l'importante evento che ha visto la partecipazione di moltissime persone unite per cercare di non perdere ulteriori diritti e per affrontare una crisi economica che come al solito colpisce i più deboli. Lo farò credo nei prossimi giorni, perchè stamattina ho cambiato idea.
Solo oggi ho avuto modo di leggere i giornali locali di ieri, e sul Resto del Carlino ho letto un articolo in cui si dava risalto ad una affermazione del sindaco Brandoni fatta all'ultimo Consiglio comunale. In un certo senso la notizia è in tema con le ragioni della manifestazione di Roma.

Una affermazione che evidenzia la poca considerazione che il sindaco ha dei lavoratori.
Sul giornale leggo che Brandoni in una sua analisi sulle difficoltà che deve affrontare, considera tra gli altri un "bubbone" l'ingiunzione di pagamento presentata dalle Cooperative Intervento.
Non so se avete capito bene.
Il sindaco chiama BUBBONE una sacrosanta richiesta di una cooperativa sociale che non fa altro che chiedere al Comune di pagare il servizio prestato alcuni mesi fa.
E' come se uno qualunque di noi chiamasse l'idraulico per un lavoro in casa e poi quando questi giustamente chiede di essere pagato lo dileggiamo con l'epiteto di BUBBONE.

A questa amministrazione manca il senso del rispetto. Lo ha dimostrato in varie occasioni e questa ultima testimonianza ne è una conferma.
Purtroppo sempre più spesso dobbiamo subire affermazioni e azioni che qualificano per quello che è questa amministrazione comunale, ma che squalificano allo stesso tempo i cittadini di Falconara in termini sociali, culturali, ambientali ed economici.

Il vero BUBBONE da estirpare è altrove. Lo si capisce da questa frase virgolettata del sindaco, sempre dal Resto del Carlino:
"C'è un minimo comun denominatore in tutti gli atti, che in passato, hanno visto il comune avere come controparte i privati: i contratti erano sbilanciati sempre a favore dei privati". Chissà se Brandoni si riferisce anche al contratto da lui stipulato con l'API.
Quando si dice predicare bene e razzolare male.

3 commenti:

amaranta ha detto...

Io lavoro per una di quelle cooperative. Non l'ho mai provato sulla mia pelle, ma so, che è già successo che (ovviamente) quando le cooperative non vengono pagate.....i soci non percepiscono una lira. Forse il sig. Brandoni questo se lo dimentica.
Purtroppo non può dimenticarsene chi con quei soldi deve viverci.

amaranta ha detto...

Dimenticavo: un epiteto per il signore di cui sopra ce l'avrei.....basta cambiare le due B di BUBBONE con doppia F.
P.S: mi ero anche dimenticata di salutare.....è l'alzheimer che avanza galoppando ;-)
Bentrovato.

Anonimo ha detto...

lo stesso era successo con la giunte di c-sinistra la crisi causata da loro la pagano sempre gli stessi
chi detoiene il capitale tramite i suoi comandati è riuscito a fare divisioni sempre piu profonde e particolareggiate con leggi ed accordi ad hoc tra le parti in tutti i luoghi di lavoro, come
nelle cooperativa ,
solo con un organizzazione socialiste e solidale del lavoro si riesce a superare i momenti difficili
solo i lper poter essere i padroni del proprio destino