domenica 26 aprile 2009

PROVE TECNICHE DI DEMOCRAZIA

25 aprile, come ogni anno a Falconara e come in tutte le città italiane si celebra la liberazione dell'Italia dal nazifascismo.

Quest'anno il premier per la prima volta nella sua vita decide di partecipare alla festa di liberazione. Dopo averlo visto nei panni di operaio, pompiere, majorette, ferroviere, panettiere, cow boy eccetera, questa volta ci tocca rimirarlo nelle improbabili vesti di partigiano.
Come sempre la sua presenza riesce ad adombrare ogni evento con il suo personalismo, con la sua caratteristica che lo fa stare sempre al centro dell'attenzione.

Se fino a ieri la destra ha ignorato la data del 25 aprile, quest'anno ne diventa la protagonista, presenziando ogni luogo di commemorazione nel nome della libertà, o come direbbero a Roma nel nome del... "volemose bè". Un volemose bè apprezzato anche da molti politici del centro-sinistra.

Anche a Falconara naturalmente la destra che governa la città si adegua alle direttive del capo, quindi tutti in piazza a festeggiare la liberazione. In alcuni casi a festeggiare la liberazione che alcuni mai avrebbero voluto.

Il sindaco Brandoni con tanto di fascia celebra i caduti alla resistenza con la deposizione delle corone ai caduti in vari angoli della città, poi tutti in corteo fino a piazza Mazzini per il discorso ufficiale.

La Piazza abbastanza piena ha ascoltato il discorso del Partigiano Cingolani che è stato lungamente applaudito per il monito rivolto a chi tenta di "riscrivere la storia".
E' stata poi la volta del sindaco Brandoni che in un paio di minuti ha detto senza enfasi che la festa dovrebbe spogliarsi dell'ideologia.

Fine del discorso. Le persone rimaste in piazza si aspettavano a questo punto che la banda musicale intonasse le note di Bella Ciao, la canzone simbolo delle lotte Partigiane, e invece niente, la banda inizia a suonare un'aria anonima ai più. Le persone in piazza sconcertate chiedono al Maestro della banda spiegazioni. Il maestro si giustifica dicendo che il sindaco gli aveva detto di non suonare la canzone in piazza Mazzini.
Intanto la gente lascia la piazza delusa ed il sindaco solo dopo molto tempo pressato da alcuni, decide finalmente di far suonare Bella Ciao, ma ormai la piazza è ormai quasi vuota.
Il sindaco Brandoni autorizza il maestro a suonare la canzone con questa sua affermazione che lascio giudicare a chi legge: "Suonate pure la canzone ma non prima che lasci la piazza, a me questa canzone mi provoca allergia".

Il re è nudo, spogliato anche dell'ideologia.

5 commenti:

Paolo B. ha detto...

Le uniche parole che mi vengono da dire sono "Che Schifo!"
Paolo B.

Anonimo ha detto...

E' triste leggere che una canzone come " Bella ciao " fa venire l'allergia. Ho avuto modo di conoscere il Sindaco Brandoni, è un' ottima persona, con tanta voglia di fare e di lavorare per Falconara Marittima. Pur non condividendo tante scelte da lui operate (vedi API) ne rispetto la volontà. Non accetto invece, e se avrò modo (non me ne rimane molto di tempo) glielo dirò, che si manchi di rispetto a tutto quello che è legato alla Resistenza e alla lotta di Liberazione. Se oggi tutti noi possiamo liberamente affermare il nostro pensiero lo dobbiamo a chi ha lottato per un futuro migliore ed una canzone come " Bella ciao " ne è la testimonianza più bella, più solare di quei momenti.
Gloria Anna Sordoni

Anonimo ha detto...

Evidentemente Brandoni avrà a casa tutta la discografia di Apicella e di Michele Pecora... quella sì che è musica !

Max Fanelli ha detto...

Caro Signor Sindaco Brandoni.
Mi chiamo Massimo Fanelli.

Alcuni anni fà, nel 2002, avevo iniziato una campagna che poi sarebbe sfociata in un movimento dal nome "Il falco azzurro" attraverso il quale i cittadini Falconaresi hanno potuto sapere che quando piove le fogne di Falconara tracimano nel litorale falconarese, riversando ettolitri di acque nere nel litorale già deprivato di bellezze naturali, ma per fortuna colorato un pò dalla buona volontà di tanti bagnini ed operatori Falconaresi.
Bene, se Lei, Signor Sindaco è veramente sensibile come uomo, dovrebbe prevenire l'allergia che i suoi concittadini sentiranno anche questa estate entro 5 giorni da ogni pioggia mentre faranno il bagno.
La sua sensibilità "allergica" alla canzone "Bella Ciao" non le ha fatto onore.
Si faccia onore almeno controllando che nessuno possa fare il bagno negli escrementi riversati in spiaggia, tra cui probabilmente anche il suo.

La legge lo richiede.
La politica del consenso elettorale lo evita.
Il vero senso civico lo esige.

D. lgs. 11 maggio 1999, n. 152 (*)

Distinti Saluti
Massimo

Anonimo ha detto...

Ma da quando la LIBERAZIONE è un'ideologia? Sindaco, carissimo la storia è storia, la LIBERAZIONE un fatto storico che è costato la vita a tanti italiani, non solo partigiani. Come ha potuto dire una cosa del genere? E' vero che l' ha detta? Affermazioni di questo genere sul 25 Aprile sono anche più gravi dell'allergia che le provocherebbe la canzone "Bella ciao". Un'ultima domanda: Che malattia le provoca la canzone "Faccetta nera"?