domenica 22 marzo 2009

COMITATO REFERENDUM CENTRALI API

Dopo aver girato le sette chiese, alla fine il PD di Falconara ha trovato qualcuno disposto a sostenere la sua tesi del referendum sulle centrali.

Questo almeno è quanto si riscontra leggendo il Resto del Carlino di oggi.
Il PD infatti, dopo aver lanciato l'opzione referendum in totale solitudine, senza ascoltare e confrontarsi con nessuno, ha cercato di convincere senza riuscirci gli altri partiti di centro-sinistra della città e l'assemblea permanente dei cittadini costituita proprio per contrastare la costruzione delle nuove centrali API.
La sponda al loro progetto viene offerta dalla destra (non istituzionale a dire la verità, ma pur sempre destra) che si scopre ambientalista, costituendo il comitato promotore del referendum.

Fa comunque piacere vedere che la contrarietà alle centrali è trasversale, in effetti così dovrebbe essere, considerando che il rischio malattie non colpisce in base a posizioni politiche.

Preoccupa invece il modo di fare politica del PD. A tutti i livelli: A livello regionale per esempio, dovrebbe far riflettere il modo in cui la Regione Marche ha agito sulla questione dell'Autorità Portuale, la cui Presidenza è andata all'Avv. Canepa esponente della destra, Un pensiero anche alla facilità con la quale ha permesso la privatizzazione dell'aeroporto di Falconara, aprendo le porte ad imprenditori i quali hanno già interessi nel territorio (vedi Quadrilatero). Accordi Bipartisan quindi o sarebbe meglio chiamarli inciuci, a livello nazionale come regionale quindi perchè no a livello comunale? Da semplice cittadino non posso non notare la difficoltà che sta vivendo l'unico partito di opposizione a Falconara, e il fatto è preoccupante visto che ha la responsabilità di essere appunto il solo all'opposizione, a parte naturalmente la lista civica "Cittadini in Comune", che seppur coraggiosa e propositiva non è un partito politico e nemmeno ha a disposizione risorse economiche e umane come il PD.

Il PD promuove il referendum sulle centrali in quanto contraria alla decisione del Comune di Falconara e si augura di poter andare alla consultazione per dimostrare che la città è contro il Sindaco.

C'è un particolare però che non si riesce a comprendere. Se è vero che il PD è all'opposizione nel Consiglio comunale di Falconara, in Regione invece, è (stra)maggioranza, e visto che la decisione finale sulle centrali spetta proprio alla Regione Marche, perchè anzichè promuovere un referendum, che potrebbe anche dare esiti non positivi a causa di poca informazione o disaffezione al voto dei cittadini, il PD non fa leva presso i propri rappresentanti regionali.

A dire la verità un pò si capisce. Sembra infatti, che non tutti i consiglieri del PD siano favorevoli al PEAR il Piano Energetico Regionale che appunto le centrali non le prevede. Se la voce che circola in città è vera, mi sembra molto grave che qualcuno dei consiglieri regionali non si riconosca più in uno dei punti cardine del Programma legislativo del Centro sinistra in Regione, ormai quasi alla fine.

Sarebbe utile a questo punto per gli elettori falconaresi ma più in generale per quelli marchigiani, come pro-memoria alle prossime elezioni regionali, conoscere chi tra gli attuali rappresentanti del PD in Regione è favorevole al PEAR e contrario alle centrali.



Spacca


Giannini

Benatti
Donati
Comi
Badiali
Mollaroli
Mammoli

Minardi
Luchetti
Solazzi

Ricci
Mezzolani
Ortenzi

Petrini

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