Approfitto del blog, per rivolgermi alle Signore Mancini e Signorini, i due assessori del Comune di Falconara, rispettivamente al Bilancio e alla Cultura.
Non conosco personalmente le due signore, non ho occasioni per parlarci di persona, ma a quasi un anno dall' insediamento in Giunta sento la necessità di porre loro alcune domande.
Signora Mancini in realtà con lei, anche se in maniera occasionale, ho avuto modo scambiare qualche parola. Il giorno preciso non lo ricordo, ricordo però il luogo ed il contesto: circa un anno fa al Centro Pergoli durante un'iniziativa di Sinistra Democratica per presentazione del programma elettorale.
Lei era tra i presenti e subito dopo la mia introduzione prese la parola per farmi notare che nel presentare le idee di SD per la città avevo detto che in caso di vittoria avremmo privilegiato un confronto partecipativo con i nostri elettori.
Il suo intervento censurava quella frase richiedendo invece un coinvolgimento di tutta la città e non solo con parte di essa.
Ricorderà che mi scusai subito, perché non era mia intenzione escludere una parte della città alla partecipazione, anzi. Stavo parlando a braccio, e la frase incriminata è stata chiaramente un lapsus, giustificazione la mia che è certificata dal programma elettorale dove la Partecipazione dei cittadini è al primo punto.
Quella sua osservazione mi fece molto piacere, rafforzava in me la convinzione dell'importanza della partecipazione per i cittadini nelle cose pubbliche. Lei in quel momento non credo avesse già fatto la scelta di campo, o almeno non era di dominio pubblico, ed io ebbi la sensazione che il suo intervento non era formulato in tono polemico ma al contrario veniva da una sua esigenza sincera.
Ho voluto ricordare quel momento perché spesso mi domando se per caso le sue idee partecipative non siano cambiate.
E' possibile che lei non riesca a vedere che lo strumento partecipativo è una pratica sconosciuta all'amministrazione comunale?
Perché non agisce adesso che lo può fare direttamente, visto che ora non è più una semplice cittadina ma ha responsabilità in Giunta?
Questa Amministrazione ha fatto molte scelte importanti per la città sostenendo di aver ricevuto dagli elettori il mandato, evitando così di porgere l'orecchio per sentire l'opinione dei cittadini tutti.
Venendo alle sue competenze dirette, mancano pochi giorni alla presentazione del Bilancio, non crede opportuno che la cittadinanza debba conoscere per tempo la situazione economica e le misure che state prendendo?
Capisco che parlare di Bilancio Partecipativo potrebbe essere incomprensibile per alcuni in maggioranza, ma credo che una maggiore comunicazione con i Consiglieri comunali e con le forze politiche e sindacali sia un atto dovuto.
Signora Signorini io non la conosco se non di vista. Recentemente ho letto su un giornale locale una sua intervista in cui si dichiarava soddisfatta del suo operato. Naturalmente si riferiva al settore di sua competenza, quello culturale. Non credo che si possa darle torto, con la situazione economica drammatica che tutti conosciamo anche la più piccola iniziativa diventa miracolosa.
Ma non capisco se la sua soddisfazione si limita al suo assessorato oppure a tutte le scelte che la Giunta ha fatto nell'ultimo anno.
Provo a spiegarmi meglio. Lei si ritiene soddisfatta per aver avallato le norme anti bivacco? E che ne pensa delle ronde cittadine? E delle Centrali elettriche con la convenzione? E del By-pass? E della Variante di Castelferretti?
Il ruolo dell'assessore non si limita al solo settore di competenza, ma ha responsabilità politiche che si determinano durante le decisioni in Giunta.
Gentili signore Mancini e Signorini, non so se leggerete mai questo post, in tal caso mi farebbe enorme piacere avere un vostro commento per comprendere meglio il vostro operato.
Nell'attesa permettetemi di augurarvi un sincero buon 8 marzo.
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