mercoledì 21 agosto 2013

PIAZZA S. ANTONIO E GIARDINO DIMENTICATI DAL COMUNE DI FALCONARA

 
 
Continua il viaggio alla scoperta delle aree degradate di Falconara Marittima. Stavolta la passeggiata è verso Piazza S. Antonio, la piazza in cui si trova il convento dei frati cappuccini, una delle chiese più frequentate, sede della biblioteca francescana dedicata a San Francesco di notevole interesse culturale e della Pinacoteca internazionale di arte francescana (clicca qui). Un luogo quindi che a volerlo valorizzare potrebbe offrire, se inserito in un pacchetto di itinerari culturali, un discreto successo anche dal punto di vista turistico. 
 

La piazza però è in totale disarmo.  Ecco come si presenta la parte della piazzetta a ridosso del giardino.



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Sta crescendo un tappeto di erba sul piazzale pedonale e non è una scelta estetica ma solo la mancanza di manutenzione ordinaria. Erba che si è ingiallita bruciata dal sole estivo. Ma è tutta l'area ad essere mal conservata: basta osservare lo stato dei muretti, uno in particolare in cui fa bella mostra un pericoloso buco (foto 2). Pericoloso perché il davanzale guarda al giardino sottostante, almeno tre metri di dislivello.
I mattoni mancanti si possono infatti ritrovare nel giardino caduti o gettati chissà quanto tempo fa, ed anche questo è il segnale inequivocabile della scarsa attenzione alla cura e alla manutenzione degli arredi e spazi urbani.
 
Queste foto testimoniano lo stato di abbandono di quel giardino, uno dei pochi spazi in cui, se tenuto in condizioni accettabili e non pericolose, potrebbe diventare un luogo di svago per bambini e adulti, invece questa amministrazione comunale prima abbandona l'area a se stessa e poi si lamenta per la frequentazione dei senza tetto.
muretto caduto sotto l'albero

 In questa foto invece si può vedere che c'è una zona recintata per evitare il passaggio. Infatti il muretto di recinzione è pericolante ed in procinto di cadere.
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Queste foto sono state scattate un mese fa, ma la situazione oggi è esattamente come immortalata.
Il viaggio continua...

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