venerdì 7 settembre 2007

SULLA QUESTIONE QUADRILATERO A FABRIANO QUALCUNO LA PENSA COME NOI

Non siamo soli. Dopo le "critiche" che arrivano da più parti alla nostra contrarietà a Quadrilatero, comprendo i cittadini falconaresi, che digiuni di una minima informazione per poter dare un giudizio sulla questione, con questo continuo bombardamento mediatico, possano pensare che quei "dissidenti" di Sinistra Democratica, siano dei pazzi irresponsabili.
Invece non siamo i soli. Basta sfogliare un giornale, Il Corriere Adriatico di oggi 7 settembre, per scoprire che altri pazzi la pensano come noi. Cronaca di Fabriano: in Consiglio Comunale si vota l'adesione all'accordo di programma con la "Quadrilatero". I "pazzi e irresponsabili" (come noi) consiglieri di Rifondazione Comunista votano contro l'accordo. Con un pò di ironia mi piace pensare che la pazzia irresponsabile sia un virus, e che è già arrivato a Fabriano, altro Comune vittima della Legge Obiettivo. Chissà che il virus non si propaghi nei prossimi giorni anche tra i banchi del Consiglio regionale.

Ai Compagni di Rifondazione Comunista di Fabriano esprimo la mia piena solidarietà. Di seguito L'articolo tratto da Corriere Adriatico cronaca di Fabriano:

La sinistra radicale boccia l’accordo con la società. Casoli: “Giunta incoerente” Quadrilatero, un’adesione sofferta
FABRIANO -
La Quadrilatero prosegue il suo iter, ma non manca la suspense. Il progetto è stato ratificato ieri pomeriggio dal consiglio comunale, che ha così confermato la propria adesione allo schema di accordo di programma che era stato già approvato a suo tempo e che ora passerà in Regione, però i numeri non devono trarre in inganno.

Il documento ha avuto il via libera grazie a 24 voti favorevoli (contraria Rifondazione comunista, astenuto Marco Ottaviani del gruppo “Con Enrico Carmenati per Fabriano”), ma, stavolta come non mai, è lecito ipotizzare che il centrodestra si sarebbe forse comportato ben diversamente, qualora al momento di esprimersi avesse avuto l’opportunità, se non di mettere in crisi la maggioranza, quanto meno di creare un forte scompiglio al suo interno. E questo sentore c’era, eccome, tenuto conto sia della volontà dei due esponenti del Prc di votare contro la Quadrilatero sia di alcune assenze nei banchi dell’Unione. Si tratta soltanto di un’ipotesi, naturalmente, ma non campata in aria, se si pensa che proprio la minoranza ad un certo punto ha chiesto e ottenuto una sospensione, presumibilmente per fare un rapido conteggio dei presenti e magari decidere un blitz.

Comunque, l’arrivo in extremis del consigliere dei Ds Santina Tassi ha impedito ogni eventuale decisione in tal senso, inducendo la Casa delle Libertà a confermare il proprio sostegno ad un progetto che, a onor del vero, ha sempre appoggiato con grande impegno in tutti questi anni.

Ha mantenuto vivaci le critiche alla Quadrilatero, invece, il Prc. “Innanzitutto - hanno sottolineato i consiglieri Emanuele Rossi e Francesco Armezzani - i terreni interessati dai progetti verranno espropriati dalla Quadrilatero spa che li darà in gestione ai privati per trent’anni. Magari i fabrianesi sono convinti che, cedendo a questo ricatto, riceveranno in cambio le strade, ma questo è falso: con il governo Prodi, le infrastrutture di interesse nazionale (la 76 è tra queste) vengono finanziate direttamente dallo Stato. In secondo luogo, non condividiamo neanche i progetti che restano a carico della Quadrilatero e riguardano lo sfruttamento delle aree, con l’individuazione dei piani di area vasta, sui quali installare centri di servizi e di produzione”.

Non ha partecipato al voto l’esponente dei Comunisti italiani Janita Biondi: “Il mio partito a livello regionale è favorevole alla Quadrilatero, ma a me rimangono dei dubbi. Non voto contro, perché effettivamente negli ultimi tempi, in merito al progetto della Quadrilatero spa, ci sono stati dei cambiamenti notevoli sia a livello societario sia per quanto concerne l’importanza dei Comuni. Tuttavia, il principio di fondo (la cessione del territorio ai privati, tanto per fare un esempio) ancora non mi convince”.

Ed è proprio su questa spaccatura all’interno della maggioranza che si sofferma il senatore Francesco Casoli: “Quanto accaduto in consiglio comunale è l’ennesima dimostrazione di incoerenza del governo di questa città. L’incapacità di presentarsi coesa di fronte a decisioni importanti per lo sviluppo del territorio è la conseguenza fisiologica di una compagine molto eterogenea e per questo impossibilitata ad essere fedele interprete dei bisogni della comunità”.

AMINTO CAMILLI,

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ce credo che qualcuno a Fabbriano non è d'accordo. Che giovamento c'hanno i fabbrianesi a costruire un centro commerciale a Castelferretti e noi falconaresi a fare le strade a Fabbriano. Gli unici che ce guadagnano (come sempre) sono le imprese che costruiscono prima e dopo incassano. P.S. Chissà che differenza c'è tra i rifondaroli fabbrianesi e quelli falconaresi. Solo 60 km no ?