domenica 30 agosto 2009
IL DIFFICILE PERCORSO PER UNA SINISTRA UNITA
la mia presenza in questa assemblea è un po’ forzata.
Ho dovuto, ho voluto essere qui perché per quanto mi riguarda questo incontro sarà il preludio o l’atto finale dell’impegno politico.
Al contrario di altre occasioni partecipo a questa riunione con un sentimento diverso. Sento che mi manca una condizione essenziale: sono qui senza entusiasmo, e con una certa diffidenza.
Troppe sono state le delusioni degli ultimi anni. A partire dalla memorabile Assemblea nazionale di Roma con la quale sancimmo la definitiva fuoriuscita dai DS per avviare il nobile progetto di costruire una nuova sinistra, passando per l’ipocrita nascita della sinistra Arcobaleno, fino ad arrivare a SINISTRA E LIBERTA’, ancora una volta uno stratagemma per sperare di ottenere un posticino in Europa. Un cartello elettorale che ha malamente ignorato, calpestandole, le istanze e le richieste forti che invocavano UNITA’ di quelle persone che nell’idea di una nuova sinistra ci credono.
Intanto il tempo passa e la situazione nel nostro Paese peggiora a vista d’occhio.
La democrazia è sempre più a rischio e limitata e la crisi economica stritola ed uccide le persone.
È singolare che in secoli di lotta al capitalismo, ora che il sistema barcolla e dimostra tutti i suoi limiti e l’insostenibilità, che la sinistra si sciolga come neve al sole.
Una volta si combattevano battaglie per ottenere i diritti: nel sociale come nella scuola, nel lavoro. Ora non siamo in grado nemmeno di difenderli quei diritti che qualcuno ha ottenuto con anni di sacrifici, spesso pagando duramente.
È per questo che nonostante la delusione mi trovo qui. Senza entusiasmo, ma con la speranza che stavolta si riesca realmente a costruire qualcosa di importante. Non vedo altra strada.
Vorrei che la mia diffidenza venisse smentita oggi.
Vorrei sentire parole di buone intenzioni ma suffragate da altrettante concrete azioni.
Vorrei che si abbandonassero le frasi fatte, gli slogan scontati.
Vorrei che oggi si decidesse che quelle vecchie pratiche che appartengono all’archeologia della politica, eppure ancora in essere anche nella nostra organizzazione, sono da tutti noi rifiutate per dare spazio ad una più diffusa e quindi democratica partecipazione
Vorrei che da questa assemblea uscisse un documento unitario, scritto con parole semplici, con cui si richiede l’immediato scioglimento di tutti i Partiti e movimenti che ruotano attorno a Sinistra e libertà. Unico e vero primo passo verso un nuovo Partito della sinistra.
Vorrei vedere realizzato nei fatti il rinnovamento tanto auspicato, ma che si potrà ottenere solo se i Compagni che si sono spesi in politica da tanti, troppi anni, decidessero di dare spazio alle nuove generazioni. Circolerebbero nuove idee al passo con i tempi, perchè il mondo, per chi non se ne fosse ancora accorto è cambiato sensibilmente.
Vorrei che si ponesse maggiore attenzione a come dovrà essere, guardando avanti, la nuova sinistra, e si evitasse di progettare il futuro partito con l’affanno di presentare una lista alle prossime elezioni regionali.
Vorrei che si discutesse se il nostro posto dovrà essere sempre e comunque vicino al centro-sinistra di Spacca, o se ci sono delle critiche.
Vorrei che si valutassero altre alleanze per le regionali.
Vorrei infine che questa assemblea avesse la forza ed il coraggio di inviare un messaggio agli organizzatori dell’assemblea nazionale per dire che saremo presenti a Napoli, ma in forma critica e che ci aspettiamo una accelerazione seria verso l’assemblea costituente del nuovo Partito, pena il nostro totale disimpegno alle elezioni regionali comunali ecc.
Sono troppe le cose che vorrei, me ne rendo conto, soprattutto in un ambiente dove regna l’immobilismo e mediocri interessi di potere.
Ecco perché sono senza entusiasmo e diffidente. Ma sono qua e vi chiedo sinceramente: SMENTITEMI ed il mio impegno sarà incondizionato.
mercoledì 26 agosto 2009
LACRIME DI COCCODRILLO

Arriviamo ai due atti deliberativi: noi li consideriamo tecnicamente corretti.
Spendo due parole sulla Quadrilatero. La Quadrilatero rimane un progetto di grandissima valenza tecnica e politica perché fortemente innovativo nel suo iter procedurale di fattibilità pur rimanendo, come giusto, nelle mani delle istituzioni.
E’ innovativo nelle sue procedure, velocizzando i tempi di attuazione che in Italia sono stati sempre biblici e che permettono alla nostra città e alla nostra Regione di portare a soluzione l’isolamento che viviamo da tantissimi anni con il resto d’Italia.
Il progetto Quadrilatero rientrava a pieno titolo nel programma elettorale che io ho sostenuto perché ritenevo e ritengo tuttora che per Falconara aderire alla Quadrilatero, con tutto ciò che comporterà sia una opportunità irrinunciabile per lo sviluppo economico che determinerà, per le ricadute a livello occupazionale, quindi io non nascondo, anzi ribadisco la mia posizione favorevole per quanto riguarda, appunto, l’adesione alla Quadrilatero.
Poi sarà anche il tempo a dire se abbiamo avuto ragione oppure no.
Premetto subito che il nostro voto sarà favorevole.... La possibile collocazione della fiera campionaria a Falconara rappresenta una grande opportunità di attrarre investimenti, imprese, creare opportunità di lavoro e di visibilità per la città, con un impulso all’economia locale e con un indotto nuovo.
Indotto nuovo che significa quello che tanto speriamo, cioè uno sviluppo economico, occupazionale, alternativo all’API.
Scelta in linea con il piano di sviluppo dell’Aeroporto Sanzio e quindi anche questa scelta può costituire sicuramente un’opportunità per la nostra città.
Inoltre questa scelta urbanistica porterà anche la bonifica dell’area al alto rischio idrogeologico della zona compresa tra Falconara e Castelferretti e la conseguente opportunità di sviluppo per nuove aree, attualmente vincolate da questo fenomeno.
Si tratta pertanto anche di un occasione di lavoro per imprese e personale locale, in particolare è stato citato il caso della manutenzione delle aree verdi.
Inoltre nell’accordo di programma è stata prevista la possibilità di intervenire da parte del Comune per la rimodulazione progettuale.
E’ comunque previsto un coinvolgimento forte dell’Amministrazione Comunale che è indice di garanzia.
Qual’era lo scopo delle Leggi Obiettivo? Realizzare le grandi opere pubbliche.
.... Per quanto riguarda, invece, l’area di nostro interesse, Falconara, siamo ancora in una fase progettuale, però è la prima volta che accanto a un impatto brutto per Falconara, quello di sopportare il peso della viabilità, intorno c’è uno strumento invece in positivo, che permette l’urbanizzazione e la ralizzazione di strutture direzionali, commerciali, in questo caso la Fiera, il Centro Commerciale, un centro espositivo e quant’altro, che possa portare anche ricchezza e posti di lavoro non solo l’impatto del traffico e l’impatto ovviamente dell’inquinamento atmosferico o altro.
Quindi nulla questio, cioè assolutamente favorevoli a questa deliberazione.
E’ appena il caso di ricordare che la realizzazione di un polo fieristico espositivo non può che avere ricadute positive per la città in termini di occupazione, di immagine e di volano economico così come si è realizzato in tutte le città, sedi di centri espositivi.
martedì 18 agosto 2009
IL VOLO FRENATO
Dal 25 agosto 1999 ad oggi tanta acqua è passata sotto i ponti, così come tanto veleno è transitato nell'atmosfera di Falconara Marittima e tanti, troppi, cittadini falconaresi si sono ammalati di tumori, linfomi o malattie riconducibili alle vie respiratorie; tragicamente molti sono i bambini che soffrono di queste malattie.
sabato 8 agosto 2009
ANCORA UNO SFREGIO ALLA CITTA'

mercoledì 5 agosto 2009
IL PROGRAMMA ELETTORALE DEL PDL A DISPENSE. # 3°
URBANISTICA E LAVORI PUBBLICI
Nella nostra città la passata gestione fallimentare ha lasciato i suoi peggiori segni.
È sotto gli occhi di tutti il degrado cui siamo costretti ed a cui vogliamo porre rimedio, rilanciando nel contempo le nostre aree di insediamenti produttivi, rendendo possibili il loro ampliamento prendendoci cura della viabilità della messa in sicurezza del territorio, le sole cose che possono accelerare il processo già avviato per lo sviluppo dell’area PEP.
Anche l’attuazione del Progetto Quadrilatero sarà il volano che ci permetterà di velocizzare la normalizzazione del nostro territorio creando molte opportunità e ricchezza aggiuntiva all’economia locale che potranno rendere possibile un impegno di riqualificazione delle numerose zone che ne hanno necessità.
Maggior tutela e controllo del nostro litorale per dare un aiuto agli operatori balneari che negli ultimi anni sono stati chiamati ad affrontare spese non indifferenti studiando anche delle forme di parcheggio agevolato per il turismo che usufruisce degli stabilimenti balneari ed impostando un progetto di un sistema di videosorveglianza della spiaggia.
Portare avanti il progetto di un piccolo porto turistico assolutamente non invasivo, per le uniche necessità della città, che liberi tratti, ora occupati da barche, da adibirsi a spiaggia libera.
giovedì 23 luglio 2009
LAVORATORI LICENZIATI PER RIMPINGUARE LE CASSE COMUNALI
Chissà perchè tra le notizie e gli avvenimenti si sono dimenticati di scrivere che tra le cose fatte dal sindaco c'è anche il licenziamento su due piedi di alcuni lavoratori. Non li ha licenziati lui direttamente, ma perdono il lavoro a causa di una sua scelta. Lavoratori di una cooperativa sociale e vorrei sottolinerare sociale, sperando che il vice sindaco capisca questa parola, una cooperativa dicevo che a causa delle riduzioni di servizi molto presto dovrà presentare lettere di licenziamento a tutti gli altri lavoratori.
martedì 21 luglio 2009
LA PROPAGANDA SPACCIATA PER INFORMAZIONE

Ho sfogliato il giornale è ho notato che gli avvenimenti e le notizie pubblicate sono semplicemente degli articoli che propagandano le azioni del sindaco e della sua giunta. Certo niente di illegale, ma se l'obiettivo del giornale era quella di dare informazioni degli avvenimenti della comunità, allora è chiaro che in questo caso è mancato un ingrediente fondamentale per rendere la lettura più interessante.
Altrimenti ci troveremmo purtroppo di fronte al triste tentativo di riproposizione della propaganda di regime come ai tempi del cinegiornale prodotto dall'Istituto LUCE tra il 1927 e il 1945.
mercoledì 15 luglio 2009
IL PROGRAMMA ELETTORALE DEL PDL A DISPENSE. # 2°
A più di un anno mi sembra interessante confrontare le parole con la realtà.
Quello che leggete di seguito è tratto dal programma del pdl depositato in Comune. Non vi annoierò per molto, considerando che l'intero programma è sintetizzato in sole 814 parole.
Punto 2
Ci si propone di potenziare la figura del vigile di quartiere oltre ad una mirata installazione dei sistemi di sicurezza nei pubblici servizi.
sabato 11 luglio 2009
COME LE BESTIE
domenica 5 luglio 2009
IL CACCIATORE DI AQUILONI

martedì 30 giugno 2009
LA SICUREZZA E LA FATALITA'

Non sono un esperto quindi mi faccio aiutare da wikipedia per spiegare cos'è il Gpl Gas Propano Liquido:
venerdì 26 giugno 2009
IL PROGRAMMA ELETTORALE DEL PDL A DISPENSE. # 1°
Elezioni amministrative 13 aprile 2008
PROGRAMMA ECONOMICO FINANZIARIO
Impegno di risanamento di bilancio attraverso una razionalizzazione delle spese valorizzando la ricerca di professionalità interne all’Amministrazione.
Per quanto riguarda le entrate ci ripromettiamo comunque di non ricorrere ad ulteriori aumenti tariffari anzi ci impegneremo al massimo nel procedere ad una riduzione delle imposte comunali.
Impegno prioritario da parte del nostro partito è quello che venga riconosciuto a Falconara Marittima il ruolo che svolge a servizio della collettività regionale. Rimane prioritario, quindi, far approvare alla Regione Marche una legge speciale che riconosca alla città lo status di territorio strategico.
Allo stesso tempo ci si attiverà perché si attui la legge nazionale prevista a favore delle città sede di insediamenti produttivi ad alto rischio di impatto ambientale. Ci si farà carico di attivare con il nuovo Governo nazionale per far in modo che una adeguata percentuale delle accise versate dalla raffineria allo Stato vengano direttamente destinate all’amministrazione comunale di Falconara.
Era il primo punto del programma Brandoni. Quanto secondo voi è stato realizzato? Spazio ai commenti se volete.
giovedì 11 giugno 2009
DAL SISTEMA MARCHE AL SISTEMA MARCHETTE
martedì 9 giugno 2009
IL BUCO NERO

La prima cosa che salta all'occhio è l'astensionismo. Una volta si diceva che a votare non ci andava il popolo della destra perchè troppo poco attaccato ai valori democratici. Ora a votare purtroppo non ci va la gente di sinistra che invece è profondamente delusa dai partiti che avrebbero dovuto rappresentarla.
Se provate a fare mente locale, la crisi a sinistra inizia paradossalmente con mani pulite, e con l'inizio della cosiddetta seconda Repubblica. Da quel momento, i potentati si riorganizzano, gli affari trovano altre sponde e tutto riprende come prima, anzi peggio, mentre la sinistra si perde in sterili dibattiti.
La sinistra presa dalla voglia di governare subisce continue trasformazioni, fino al punto di imitare le gesta della destra, spesso fino a confondersi: come dimenticare le varie occasioni mancate che hanno deluso così tanto gli elettori. Dalla mancata legge al conflitto di interessi, fino alla mancata abolizione della legge 30, due esempi tra i cento che si potrebbero fare.
Ad un certo punto i due partiti di riferimento del centro-sinistra DS e Margherita, decidono di inventarsi un nuovo partito, nonostante che in molti sostenevano l'impossibilità di tenere insieme due forze politiche così distanti nelle idee e nella pratica. Ma sordi a ogni critica, ispirati dal modello democratico americano ecco che concepiscono biblicamente il Partito Democratico. Dicevano che anche in Italia era necessario avviarsi ad un sistema bipolare, anzi di più, bipartitico. I partiti più piccoli erano ritenuti solo degli ostacoli al progetto riformista, quindi da far sparire. Peccato che una volta annientati i Partiti minori, il PD non sia riuscito ad incidere minimamente sulla politica italiana, a tal punto che molti elettori considerano come vero partito di opposizione, l'Italia dei Valori di Di Pietro: il protagonista di Mani Pulite.
Le elezioni europee 2009 sanciscono il fallimento della politica del PD, mentre i leaders di quel Partito sembrano non curarsene, visto che dichiarano improbabili "tenute". Peccato che le elezioni amministrative Provinciali e Comunali confermano una drammatica sconfitta, consegnando decine di Province Comuni alla destra.
Il Partito Democratico è il responsabile diretto della catastrofe politica del nostro Paese, con la sua crisi interna potrebbe addirittura implodere e con questa implosione c'è il rischio che le speranze di intere generazioni vengano risucchiate, inghiottite, come in un buco nero.
Ecco il Pd è paragonabile ad un buco nero che inghiotte tutto ciò che gli ruota intorno. Le residue forze della sinistra dovrebbero provare a resistere alla terribile forza di gravità che le porta verso la definitiva distruzione, dovrebbero cambiare la traiettoria e cercare di allontanarsi dal pericolo mortale del buco nero.
La sinistra è come un piccolo pianeta dove la vita per ora è riconoscibile in piccoli organismi unicellulari. C'è bisogno di calma dopo il caos, per permettere alle cellule di moltiplicarsi e formare un organismo sempre più evoluto. Un piccolo pianeta che potrebbe diventare il punto di ripartenza anche per chi il buco nero a sua insaputa l'ha provocato.
DIFENDERSI DAI DIFENSORI

Un brano dell'articolo: " ...Positivo secondo Giacanella, che sulla vicenda ci sia l'unanimità tra maggioranza ed opposizione, le quali insieme - si stanno dando da fare per difendere il territorio-".
Ora chi legge da lontano questo articolo non conoscendo le questioni politiche di Falconara, potrebbe pensare che questo sia un esempio di maturazione politica, che scavalca le ideologie e via di seguito. Purtroppo la realtà è completamente diversa.
C'è un paradosso a dichiarare che maggioranza ed opposizione si stanno adoperando per difendere il territorio. Come si possono dire certe cose e sperare che nessuno osi criticarle.
I lettori che non vivono a Falconara, devono sapere che l'accordo alla Quadrilatero che ora "unanimante" preoccupa i politici locali, fu ratificato proprio dal PD e da altri partiti di sinistra tra cui PRC e PDCI, perchè la Regione Marche impose questa decisione, decisione tra l'altro condivisa dalla destra, visto che l'idea di quel progetto fu partorito proprio dalle loro menti creative.
Dire di adoperarsi per difendere il territorio è quanto meno azzardato.
Prima dovrebbero farci capire se difendere il territorio significa inginocchiarsi ai voleri dei petrolieri, disinteressarsi degli allarmanti studi epidemiologici, oppure decidere di edificare in aree protette (Castelferretti), oppure destinare la zona nord (montedison) ad un ennesimo centro commerciale, oppure dichiarasi favorevoli al By pass ferroviario tagliando in due interi quartieri e favorendo ancora una volta i petrolieri, oppure dichiararsi d'accordo alla costruzione del rigassificatore, oltre naturalmente ad essere complici del disastro Quadrilatero, massacro del territorio ampiamente annunciato e altrettanto ignorato.
Dunque vorrei sapere da Giacanella se quando dice difendere il territorio intende queste azioni intraprese dalla Giunta Brandoni (destra) e giunta Recanatini (centro-sinistra).
In tal caso vi supplico di interrompere la vostra azione: non vogliamo essere salvati.
In un punto ha ragione il Presidente Giacanella, tra la maggioranza e opposizione c'è unanimità di vedute. Purtroppo vanno però dalle parte opposta alle esigenze dei cittadini.
Fortunatamente all'opposizione c'è anche chi dissente.
venerdì 5 giugno 2009
I DIRITTI DEGLI INVISIBILI
L'uomo aveva chiesto piu' volte di avere residenza a Falconara
(ANSA) - ANCONA, 5 GIU - Il tribunale di Ancona ha ordinato al Comune di Falconara Marittima (Ancona) di concedere la residenza a una persona senza dimora per garantirgli il diritto al voto. L'uomo, che vive da lungo tempo in strada nella citta' marchigiana, aveva piu' volte chiesto di ottenere la residenza anagrafica in citta' per poter riavere i propri diritti di cittadinanza, ma le sue richieste erano rimaste inascoltate. (ANSA).
lunedì 1 giugno 2009
PIOVE SUL BAGNATO

Piove da molti giorni e con una intensità di tipo tropicale. Potremmo avviare il dibattito sui cambiamenti climatici dovuti all'inquinamento, ma non è di questo che voglio parlare.
Falconara ha già subìto anche nel recente passato alluvioni, con i fossi spesso pieni di rifiuti incapaci di contenere le acque a causa dalla cattiva manutenzione.
Il problema dell'acqua alta dunque è conosciuto a Falconara, manco fossimo a Venezia.
Ma allora perché l'amministrazione comunale non si preoccupa di fare una azione tanto semplice quanto importante, ovvero provvedere alla pulizia dei tombini della città che invece intasati come sono non permettono il corretto defluire dell'acqua?
giovedì 28 maggio 2009
A PROPOSITO DI SPURGO DI RAFFINERIA

Su Falconara Marittima si sta facendo sera. E’ il 16 maggio 2009. Mentre le famiglie si apprestano alla cena fuori scorgono una densa nube scura che va assumendo via via un colore giallastro. Qualcuno si allarma. Prende il telefono è chiama l’800122212 il numero verde del Centro Emergenze del Comune di Falconara Marittima. Al di là del filo le risposte sono vaghe.
Cittadino: “Buonasera, c’è una nube sopra la raffineria visto che mia madre abita a 100 metri dall’API volevo avere notizie”.
800122212: “Ah sì, ci sono già state alcune telefonate che ci comunicavano la presenza di questa nube, abbiamo sentito l’API ma ci hanno assicurato che non dipende da loro”.
Cittadino: “Mi scusi ma se non proviene dall’API da dove altro può arrivare?”
800122212: “Non so, in ogni caso lunedì se passa da noi potremo dirle cosa è successo.”
Cittadino: “Ma se la nube fosse tossica forse lunedì è un po’ tardi”.
Altra telefonata d’allarme. Altra risposta.
800122212: “Io non la vedo questa nube”
Cittadino: “Come è possibile signorina è grande come tre balene, mi scusi ma lei dove abita?”
800122212: “Io sto dalla parte opposta alla raffineria”
Cittadino: “Beh allora forse se prende l’auto e scavalca la collina la potrà vedere anche lei, è bella grande!”
800122212: “Sì ma tanto non posso fare nulla perché l’ARPA è chiusa”.
Ma se davvero si è trattato di spurgo, sull’episodio, sarebbero necessarie ulteriori indagini.
Gas di spurgo: sostanza pericolosa
A proposito degli spurghi effettuati dai camini delle raffinerie, può essere utile sapere infatti che la direttiva CEE 67/548 concernente il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative relative alla classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura delle sostanze pericolose, indica come sostanza tossica il gas di spurgo delle raffinerie.
La sostanza rientra nella lista delle sostanze pericolose Allegato I della Direttiva 67/548/CEE con numero indice 649-171-00-9 : gas (petrolio), spurgo dell'idrodesolforazione del gasolio; gas di raffineria. Pericolosa in quanto i suoi effetti sono diretti per la salute. Può infatti provocare il cancro, oltre che alterazioni genetiche ereditarie. La normativa consiglia inoltre di evitare l’esposizione e di, in caso si incidente o malessere, consultare immediatamente il medico.
Alta incidenza di neoplasie sul territorio
E a Falconara Marittima la questione dell’incidenza dei tumori è drammaticamente di strettissima attualità. E’ recente il braccio di ferro tra Medicina Democratica e Api in relazione alla indagine commissionata dalla Regione Marche ed effettuata dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Un rapporto choc che mette in evidenza che “vi è un eccesso – afferma il documento di Medicina Democratica - di mortalità fra i cittadini (in particolare donne) di Falconara per alcuni tumori (leucemie e linfomi) che abitano nelle vicinanze della raffineria” e che “vi è una relazione – afferma ancora il movimento di lotta per la salute onlus - fra tali malattie e la vicinanza alla Raffineria di Falconara”.
“I responsabili della Raffineria – commenta Medicina Democratica rivolgendosi anch’essa direttamente alle cittadine e ai cittadini falconaresi - criticano l’indagine considerandola “di parte” e propongono che ne venga fatta un’altra affidandola ad un gruppo di scienziati alcuni dei quali da loro nominati. Una posizione tanto strana quanto inaccettabile. Sembrerebbe quasi – dice ancora Medicina Democratica - che un Ente pubblico, grandemente reputato a livello nazionale e internazionale, quale l’Istituto dei Tumori di Milano, sia fazioso e il suo lavoro abbia bisogno di una verifica da parte di chi inquina. Infatti si potrà dire – questo si da verificare - che la Raffineria di Falconara provoca delle emissioni all’interno dei limiti di legge o che fa il possibile per ridurle, che si tratta di produzioni necessarie, ecc., ma sostanze tossiche vengono comunque emesse e diffuse quotidianamente nell’ambiente. Emissioni che – dice ancora l’associazione - producono malattia e morte anche se a distanza di anni, a differenza dei gravi infortuni sul lavoro avvenuti i cui deleteri effetti sono stati immediati”.
Le emissioni prodotte dall’impianto
Ma qual è il livello di emissioni prodotto dalla Raffineria Api di Ancona, inserita nell’inventario nazionale degli stabilimenti suscettibili di causare incidente rilevanti del ministero dell’Ambiente, aggiornato ad aprile 2009?
Il Registro europeo delle emissioni industriali - European Polluttant Emission Register (Eper) - nella scheda riferita all’impianto pubblica i dati riferiti al 2004.
Si riporta un dato di 2 milioni 150 mila tonnellate di anidride carbonica rilasciata in atmosfera nel 2004 (1 milione 510mila nel 2001). Evidenziate poi 25 tonnellate di ammoniaca contro le 10 tonnellate del 2001, 401 tonnellate di composti organici volatili non metanici (erano 408 tonnellate nel 2001), 986 tonnellate di ossido di azoto (912 nel 2001), 1880 tonnellate di ossido di zolfo (1970 tonnellate nel 2001).
sabato 23 maggio 2009
UNO CONTRO L'ALTRO
sabato 16 maggio 2009
Api: Noe denunciano direttore stabilimento per inquinamento
Sostanze pericolose nel suolo durante demolizione serbatoio
(ANSA) - ANCONA, 16 MAG - I carabinieri del Noe hanno denunciato il legale rappresentante nonche' direttore di stabilimento della raffineria Api di Falconara per inquinamento del suolo. L'episodio risale alla primavera del 2008, la denuncia e' stata fatta al termine di una lunga serie di accertamenti: secondo i carabinieri dell'ambiente l'inquinamento sarebbe stato provocato dalla fuoriuscita di sostanze pericolose a seguito della demolizione, fatta senza permesso, del serbatoio per lo stoccaggio di idrocarburi.(ANSA).