domenica 30 agosto 2009

IL DIFFICILE PERCORSO PER UNA SINISTRA UNITA

Sabato ad Ancona si è tenuta una assemblea regionale per la costruzione del nuovo partito della sinistra, in previsione dell'assemblea nazionale di Bagnoli (NA) del 19 settembre. La strada purtroppo è in salita e piena di trappole. Quello che leggerete di seguito è il mio intervento all'assemblea.

la mia presenza in questa assemblea è un po’ forzata.
Ho dovuto, ho voluto essere qui perché per quanto mi riguarda questo incontro sarà il preludio o l’atto finale dell’impegno politico.

Al contrario di altre occasioni partecipo a questa riunione con un sentimento diverso. Sento che mi manca una condizione essenziale: sono qui senza entusiasmo, e con una certa diffidenza.

Troppe sono state le delusioni degli ultimi anni. A partire dalla memorabile Assemblea nazionale di Roma con la quale sancimmo la definitiva fuoriuscita dai DS per avviare il nobile progetto di costruire una nuova sinistra, passando per l’ipocrita nascita della sinistra Arcobaleno, fino ad arrivare a SINISTRA E LIBERTA’, ancora una volta uno stratagemma per sperare di ottenere un posticino in Europa. Un cartello elettorale che ha malamente ignorato, calpestandole, le istanze e le richieste forti che invocavano UNITA’ di quelle persone che nell’idea di una nuova sinistra ci credono.

Intanto il tempo passa e la situazione nel nostro Paese peggiora a vista d’occhio.
La democrazia è sempre più a rischio e limitata e la crisi economica stritola ed uccide le persone.
È singolare che in secoli di lotta al capitalismo, ora che il sistema barcolla e dimostra tutti i suoi limiti e l’insostenibilità, che la sinistra si sciolga come neve al sole.
Una volta si combattevano battaglie per ottenere i diritti: nel sociale come nella scuola, nel lavoro. Ora non siamo in grado nemmeno di difenderli quei diritti che qualcuno ha ottenuto con anni di sacrifici, spesso pagando duramente.

È per questo che nonostante la delusione mi trovo qui. Senza entusiasmo, ma con la speranza che stavolta si riesca realmente a costruire qualcosa di importante. Non vedo altra strada.

Vorrei che la mia diffidenza venisse smentita oggi.

Vorrei sentire parole di buone intenzioni ma suffragate da altrettante concrete azioni.

Vorrei che si abbandonassero le frasi fatte, gli slogan scontati.

Vorrei che oggi si decidesse che quelle vecchie pratiche che appartengono all’archeologia della politica, eppure ancora in essere anche nella nostra organizzazione, sono da tutti noi rifiutate per dare spazio ad una più diffusa e quindi democratica partecipazione

Vorrei che da questa assemblea uscisse un documento unitario, scritto con parole semplici, con cui si richiede l’immediato scioglimento di tutti i Partiti e movimenti che ruotano attorno a Sinistra e libertà. Unico e vero primo passo verso un nuovo Partito della sinistra.

Vorrei vedere realizzato nei fatti il rinnovamento tanto auspicato, ma che si potrà ottenere solo se i Compagni che si sono spesi in politica da tanti, troppi anni, decidessero di dare spazio alle nuove generazioni. Circolerebbero nuove idee al passo con i tempi, perchè il mondo, per chi non se ne fosse ancora accorto è cambiato sensibilmente.

Vorrei che si ponesse maggiore attenzione a come dovrà essere, guardando avanti, la nuova sinistra, e si evitasse di progettare il futuro partito con l’affanno di presentare una lista alle prossime elezioni regionali.

Vorrei che si discutesse se il nostro posto dovrà essere sempre e comunque vicino al centro-sinistra di Spacca, o se ci sono delle critiche.
Vorrei che si valutassero altre alleanze per le regionali.

Vorrei infine che questa assemblea avesse la forza ed il coraggio di inviare un messaggio agli organizzatori dell’assemblea nazionale per dire che saremo presenti a Napoli, ma in forma critica e che ci aspettiamo una accelerazione seria verso l’assemblea costituente del nuovo Partito, pena il nostro totale disimpegno alle elezioni regionali comunali ecc.

Sono troppe le cose che vorrei, me ne rendo conto, soprattutto in un ambiente dove regna l’immobilismo e mediocri interessi di potere.

Ecco perché sono senza entusiasmo e diffidente. Ma sono qua e vi chiedo sinceramente: SMENTITEMI ed il mio impegno sarà incondizionato.

mercoledì 26 agosto 2009

LACRIME DI COCCODRILLO

Aprite gli occhi cari concittadini. Parlo alla maggioranza dei falconaresi che assistono silenti alle dichiarazioni degli attuali amministratori che da un lato vogliono rassicurarci sulla imminente uscita dallo stato di grave situazione finanziaria e da un altro lamentano il mancato rispetto degli impegni assunti dalla Regione Marche a causa del quale tutto il progetto di "sviluppo" e quindi economico per la nostra città verrebbe a cadere.

Sono già alcune volte che i giornali riportano la preoccupazione dell'amministrazione Brandoni circa le voci (insistenti e non smentite) che la Fiera regionale non si costruirà più sul territorio falconarese come promesso da Spacca e dalla sua maggioranza per convincere il Comune di Falconara ad aderire alla Quadrilatero spa.

Ebbene sappiate, sventurati concittadini, che i lamenti per questa storia, da qualunque parte politica li si ascoltino, non sono altro che lacrime di coccodrillo.

Dopo aver fagocitato il territorio di Falconara per esclusivi scopi politici e di interessi di pochi, i nostri protagonisti della bassa politica falconarese sembrano pentiti, da carnefici si mostrano vittime di promesse non mantenute.

E' veramente deprimente assistere a queste sceneggiate per chi conosce bene la questione.

Non si fa una corretta informazione se si tralasciano le parole spese sull'argomento dalle persone in rappresentanza dei partiti all'epoca della famigerata e sciagurata adesione alla Quadrilatero da parte del Sindaco Recanatini, di quasi tutta la maggioranza e dell'opposizione. Solo due persone di una piccola formazione politica (SD) di cui mi pregio di averne fatto parte, si sono opposte al vergognoso atto ricattatorio a cui il Comune ha deciso di cedere.

Al momento dell'adesione niente faceva intendere che la Fiera venisse trasferita da Ancona a Falconara. Al di là di confuse e fumose "promesse". Promesse di nessun valore perchè non avvolarate da atti pubblici. Tutti sapevano ed è bene sottolineare tutti che il destino dell'area passava con quell'adesione dalla Pubblica Amministrazione alla Quadrilatero SPA.

Nonostante questo, destra e sinistra in consiglio comunale, per motivazioni diverse si sono dette favorevoli alla Quadrilatero, disattendendo il principio che li avrebbe voluti seduti su quegli scranni in rappresentanza dei cittadini quindi a difesa del bene comune.
A distanza di tempo mi rendo conto che per il normale lettore di quotidiani sia difficile ricordarsi di tutti i passaggi che hanno portato all'adesione della Quadrilatero, quindi ho pensato di trascrivere alcuni passaggi dal consiglio comunale da parte dei favorevoli all'adesione. Leggete e aprite gli occhi.

BRANDONI (PDL) ... Dunque la posizione di Forza Italia per quanto riguarda la Quadrilatero, noi abbiamo aderito nel 2005, indipendentemente che la Quadrilatero è una creazione del Governo Berlusconi, quindi siamo favorevolissimi a questo progetto.
Arriviamo ai due atti deliberativi: noi li consideriamo tecnicamente corretti.
Spendo due parole sulla Quadrilatero. La Quadrilatero rimane un progetto di grandissima valenza tecnica e politica perché fortemente innovativo nel suo iter procedurale di fattibilità pur rimanendo, come giusto, nelle mani delle istituzioni.
E’ innovativo nelle sue procedure, velocizzando i tempi di attuazione che in Italia sono stati sempre biblici e che permettono alla nostra città e alla nostra Regione di portare a soluzione l’isolamento che viviamo da tantissimi anni con il resto d’Italia.

GIORGINI (lista Carletti) .... Io, sostanzialmente, per quanto riguarda la Quadrilatero, sono d’accordo, sono d’accordo non fosse altro perché, per coerenza.
Il progetto Quadrilatero rientrava a pieno titolo nel programma elettorale che io ho sostenuto perché ritenevo e ritengo tuttora che per Falconara aderire alla Quadrilatero, con tutto ciò che comporterà sia una opportunità irrinunciabile per lo sviluppo economico che determinerà, per le ricadute a livello occupazionale, quindi io non nascondo, anzi ribadisco la mia posizione favorevole per quanto riguarda, appunto, l’adesione alla Quadrilatero.

MONTIRONI (PRC) ... Abbiamo voluto e soppesato tutto e credo che alla fine abbiamo preso la decisione giusta per questa città.
Poi sarà anche il tempo a dire se abbiamo avuto ragione oppure no.

ROSSI (Margherita) ... Il Gruppo Consiliare dei DS e della Margherita insieme ha deciso di presentare alcune considerazioni riguardo la stipula dell’accordo di programma del Protocollo d’Intesa.
Premetto subito che il nostro voto sarà favorevole.... La possibile collocazione della fiera campionaria a Falconara rappresenta una grande opportunità di attrarre investimenti, imprese, creare opportunità di lavoro e di visibilità per la città, con un impulso all’economia locale e con un indotto nuovo.
Indotto nuovo che significa quello che tanto speriamo, cioè uno sviluppo economico, occupazionale, alternativo all’API.
Scelta in linea con il piano di sviluppo dell’Aeroporto Sanzio e quindi anche questa scelta può costituire sicuramente un’opportunità per la nostra città.
Inoltre questa scelta urbanistica porterà anche la bonifica dell’area al alto rischio idrogeologico della zona compresa tra Falconara e Castelferretti e la conseguente opportunità di sviluppo per nuove aree, attualmente vincolate da questo fenomeno.
Si tratta pertanto anche di un occasione di lavoro per imprese e personale locale, in particolare è stato citato il caso della manutenzione delle aree verdi.
Inoltre nell’accordo di programma è stata prevista la possibilità di intervenire da parte del Comune per la rimodulazione progettuale.
E’ comunque previsto un coinvolgimento forte dell’Amministrazione Comunale che è indice di garanzia.

VIRGULTI (Gruppo misto) ... Ho votato a favore sempre i vari passaggi anche nella passata Legislatura, perché ritengo la Quadrilatero uno strumento importante per uscire da questo pantano, causato dalla precedente Amministrazione, e al quale l’odierna non ha saputo fino ad oggi cavare un ragno dal buco.

CICCIOLI (AN) ... Io, per quanto mi riguarda, credo di poter parlare tranquillamente a nome di Alleanza Nazionale, ma molti di questi passaggi sono stati condivisi anche con i colleghi Consiglieri di Forza Italia..... Noi siamo i responsabili, la maggioranza di governo della passata Legislatura è responsabile dell’approvazione delle cosiddette Leggi Obiettivo.
Qual’era lo scopo delle Leggi Obiettivo? Realizzare le grandi opere pubbliche.
.... Per quanto riguarda, invece, l’area di nostro interesse, Falconara, siamo ancora in una fase progettuale, però è la prima volta che accanto a un impatto brutto per Falconara, quello di sopportare il peso della viabilità, intorno c’è uno strumento invece in positivo, che permette l’urbanizzazione e la ralizzazione di strutture direzionali, commerciali, in questo caso la Fiera, il Centro Commerciale, un centro espositivo e quant’altro, che possa portare anche ricchezza e posti di lavoro non solo l’impatto del traffico e l’impatto ovviamente dell’inquinamento atmosferico o altro.
Quindi nulla questio, cioè assolutamente favorevoli a questa deliberazione.

RECANATINI (Sindaco Margherita) ... Và anche rimarcato che la tipologia di intervento che la Quadrilatero spa andrà ad eseguire è in linea con la previsione del vigente PRG che indica l’area come polo fieristico espositivo direzionale... .....Quindi non stiamo parlando di un’area adibita a parco che viene selvaggiamente urbanizzata.
E’ appena il caso di ricordare che la realizzazione di un polo fieristico espositivo non può che avere ricadute positive per la città in termini di occupazione, di immagine e di volano economico così come si è realizzato in tutte le città, sedi di centri espositivi.

martedì 18 agosto 2009

IL VOLO FRENATO

Ricevo via mail e pubblico volentieri questa lettera a dieci anni dal rogo del 25 agosto 1999 in cui persero la vita due lavoratori della raffineria Api: Mario Gandolfi e Ettore Giulian.

25 Agosto 1999 - 25 Agosto 2009: ''Il ''Volo Frenato'', intensa scultura di Valeriano Trubbiani, esposta nel Castello di Falconara Alta. Parte integrante del corpus di opere dell'artista marchigiano, acquistate dall'Amministrazione comunale falconarese per la Galleria Civica di Arte Moderna in corso di allestimento, la scultura di Trubbiani è stata estratta dal vasto gruppo appartenente al ciclo tematico del ''Passero solitario'', il cui primo esemplare fu esposto alla Biennale di Venezia nel 1972.

L'opera, realizzata in acciaio inox, bronzo ed alluminio, è di 355 cm di lunghezza e di 192 di altezza.Questa bellissima opera è esposta sulle mura del castello di Falconara Alta, sede dell'amministrazione civica comunale di Falconara Marittima e, a mio modo di vedere, rappresenta perfettamente la nostra realtà territoriale.

Il volatile che sta prendendo il volo, per similitudine, rappresenta la comunità falconarese che ha voglia e determinazione a migliorare l'aspetto sociale, economico e culturale della città di Falconara Marittima mentre la "palla al piede" che frena il volo, sempre per similitudine, ben rappresenta tutte le amministrazioni locali, del passato e del presente, che nulla hanno fatto e fanno per concretizzare le aspettative della comunità, anzi sempre di più legati col catenaccio ad una ben nota realtà industriale che non ha la minima intenzione a far sì che nel territorio comunale falconarese si possa trovare una valida alternativa allo status quò.

Il 25 agosto prossimo saranno trascorsi dieci anni da quando si verificò uno degli incidenti di maggior rilevanza, per quanto riguarda la raffineria API di Falconara Marittima e riporto, per non dimenticare, quanto avvenne: alle 5,35 del 25 agosto 1999, l'intera città di Falconara veniva bruscamente svegliata da un boato. La causa: l'ennesimo incidente all'interno della Raffineria API. I danni sono ingenti, sia in termini ambientali che in perdita di vite umane. 2 lavoratori morti; 2 quartieri e centinaia di cittadini in fuga; 10 cittadini ricorsi alle cure mediche per le esalazioni dei fumi dell'incendio; 1 treno transitato tra le fiamme; 1 Km e mezzo di territorio interessato da una pioggia solida e liquida di detriti ed idrocarburi; 3 ore circa di paralisi totale del traffico aereo, ferroviario e stradale.

Per dovere di cronaca va anche ricordato che il processo derivante all'incidente si concluse così: "Un operaio condannato; gli altri cinque imputati - fra operai e dirigenti - assolti per non aver commesso il fatto, ma in base al secondo comma dell'art. 530, ossia la vecchia formula dubitativa relativa alla carenza di prove. E' la sentenza per il rogo del 25 agosto 1999 all'Api di Falconara marittima, costata la vita a due operai, Mario Gandolfi e Ettore Giulian, emessa dopo meno di quattro ore di camera di consiglio dal giudice monocratico di Ancona Vincenzo Capezza. L'operaio condannato a un anno e sei mesi di reclusione (pena sospesa) è Gaetano Bonfissuto, che allestì la linea di carburante e manovrò la valvola sotto accusa. Sono stati invece assolti l'ex direttore della raffineria Giovanni Saronne, l'attuale dirigente Franco Bellucci, il capo manutenzione Sergio Brunelli, il responsabile manutenzione off-site Claudio Conti, e l' operaio Pierfrancesco Carletti.

Il giudice ha inoltre riconosciuto un risarcimento danni alle parti civili, da definire in separata sede. Dovrà essere corrisposto dall'Api e dall'unico imputato condannato. Il pm Cristina Tedeschini aveva sollecitato condanne a due anni e sei mesi di reclusione per l'ex direttore della raffineria Giovanni Saronne e per l'attuale dirigente Franco Bellucci, allora capo servizio operativo dello stabilimento.

Pene più lievi erano state chieste per gli altri imputati: il capo servizio manutenzione Sergio Brunelli e il responsabile manutenzione off-site Claudio Conti (per entrambi un anno e quattro mesi); gli operai Pierfrancesco Carletti (un anno) e Gaetano Bonfissuto (nove mesi). Erano già usciti dal processo l'operaio Ivan Giacchetti, assolto, e il funzionario fiscale Silvio Re condannato a dieci mesi di reclusione .... Secondo i due esperti nominati dal gip, ad innescare le fiamme sarebbe stata una serie di concause cominciata con il trasferimento di benzina verde al deposito nazionale lungo una linea anomala, e proseguita con la mancata chiusura di alcune valvole di sicurezza - come impone invece una prassi corretta di gestione del servizio - e con il cedimento di una pompa nella quale fu trovato anche un pezzo di calcestruzzo.
La difesa ha sempre negato ogni responsabilità a carico degli imputati, sostenendo che il collasso della pompa sarebbe stato causato da un prelievo fraudolento di carburante.". (Corriere Adriatico del 5 maggio 2005).


Dal 25 agosto 1999 ad oggi tanta acqua è passata sotto i ponti, così come tanto veleno è transitato nell'atmosfera di Falconara Marittima e tanti, troppi, cittadini falconaresi si sono ammalati di tumori, linfomi o malattie riconducibili alle vie respiratorie; tragicamente molti sono i bambini che soffrono di queste malattie.

Questi dati sono certi, incontrovertibili e chiunque può prenderne visione leggendo l'indagine epidemiologica disposta dalla Regione Marche e condotta da ARPAM e Istituto Nazionale Tumori.


Resta da dire che anche la Raffineria API si prepara a ricordare il decennale con l'installazione di due ulteriori centrali termoelettriche per la generazione di elettricità come fossero, sempre per similitudine, candeline sulla torta. Poi si sa che spesso le feste finiscono con i botti ....


Falconara M. agosto 2009
Stefano Rettaroli.

sabato 8 agosto 2009

ANCORA UNO SFREGIO ALLA CITTA'

Finalmente ci sono riusciti. Il consiglio comunale di ieri ha deliberato a favore della variante urbanistica che sfregierà per sempre uno dei luoghi ancora naturali di Castelferretti: la collina di Montedomini, tutelata per altro da un vincolo paesaggistico.

Riguardo il dettaglio della vicenda vi rimando al blog dei Cittadini in Comune, unico baluardo della legalità e della trasparenza nella nostra città.
La trasparenza, è una parola che non esiste nel vocabolario del PDL e del PD (senza L).
La destra di questa città ha portato a termine un progetto che esisteva già, con la freddezza di un killer.

Lo sfruttamento del nostro territorio (lo chiamano valorizzazione), nasce dalle politiche di centro sinistra con la responsabilità del PD ma anche appoggiate da PRC e PS, con lo scopo di fare cassa, ma non solo, la motivazione principale, anche se circola solo sotto traccia, è quella di agevolare interessi di potere e di imprese. Quindi non per il bene comune ma per l'interesse di pochi che si arricchiranno sulle spalle della comunità, la quale senza rendersene conto assiste al tragicomico teatrino della politica.

I cittadini non se ne rendono conto non perchè incapaci di intendere e volere, ma semplicemente perchè non vengono informati correttamente su cosa sta accadendo a Falconara. Le decisioni si prendono a nome della comunità ma senza averne titolo. Il consiglio comunale prima di votare un tale atto avrebbe dovuto prima avviare un percorso di informazione richiedendo la partecipazione delle persone. Certo un percorso lungo ma DEMOCRATICO, ma mi rendo comunque conto che Democrazia ad alcuni fa venire l'orticaria come certe canzoni partigiane.

L'amministrazione Brandoni & Co porta avanti la sua politica ignorando completamente l'opinione della gente comune e il PD arranca e non si esprime, forse un giorno capiremo se per incapacità o per obiettivi comuni.

Intanto Falconara dopo la vergogna della Quadrilatero, della calate di braghe davanti ai dirigenti API, del By pass ferroviario, delle ordinanze ammazza poveri ed ora con la costruzione di un intero quartiere in una delle più belle colline di Falconara, sta cadendo sempre più in declino sociale culturale ed economico.
E' buio pesto. Non basta installare due lampioni in stazione per restituire alla città la luce.

mercoledì 5 agosto 2009

IL PROGRAMMA ELETTORALE DEL PDL A DISPENSE. # 3°

Per rinfrescare la memoria dei falconaresi, elettori o meno del sindaco Brandoni, ripercorreremo punto per punto lo scarno programma elettorale del popolo delle libertà. Così, tanto per verificare se le promesse hanno dato spazio ai fatti. A più di un anno mi sembra interessante confrontare le parole con la realtà. Quello che leggete di seguito è tratto dal programma del pdl depositato in Comune. Non vi annoierò per molto, considerando che l'intero programma è sintetizzato in sole 814 parole.
Punto 3

URBANISTICA E LAVORI PUBBLICI
"
Nella nostra città la passata gestione fallimentare ha lasciato i suoi peggiori segni.
È sotto gli occhi di tutti il degrado cui siamo costretti ed a cui vogliamo porre rimedio, rilanciando nel contempo le nostre aree di insediamenti produttivi, rendendo possibili il loro ampliamento prendendoci cura della viabilità della messa in sicurezza del territorio, le sole cose che possono accelerare il processo già avviato per lo sviluppo dell’area PEP.
Anche l’attuazione del Progetto Quadrilatero sarà il volano che ci permetterà di velocizzare la normalizzazione del nostro territorio creando molte opportunità e ricchezza aggiuntiva all’economia locale che potranno rendere possibile un impegno di riqualificazione delle numerose zone che ne hanno necessità.
Maggior tutela e controllo del nostro litorale per dare un aiuto agli operatori balneari che negli ultimi anni sono stati chiamati ad affrontare spese non indifferenti studiando anche delle forme di parcheggio agevolato per il turismo che usufruisce degli stabilimenti balneari ed impostando un progetto di un sistema di videosorveglianza della spiaggia.
Portare avanti il progetto di un piccolo porto turistico assolutamente non invasivo, per le uniche necessità della città, che liberi tratti, ora occupati da barche, da adibirsi a spiaggia libera.
"
Il volano della Quadrilatero sembra inceppato....
Come sempre, spazio ai commenti.

giovedì 23 luglio 2009

LAVORATORI LICENZIATI PER RIMPINGUARE LE CASSE COMUNALI

Proprio mentre nelle case dei falconaresi viene recapitato il giornalino comunale con stampate tutte le belle cose fatte dall'amministrazione comunale, nelle case di alcune famiglie arrivano lettere di licenziamento.

Chissà perchè tra le notizie e gli avvenimenti si sono dimenticati di scrivere che tra le cose fatte dal sindaco c'è anche il licenziamento su due piedi di alcuni lavoratori. Non li ha licenziati lui direttamente, ma perdono il lavoro a causa di una sua scelta. Lavoratori di una cooperativa sociale e vorrei sottolinerare sociale, sperando che il vice sindaco capisca questa parola, una cooperativa dicevo che a causa delle riduzioni di servizi molto presto dovrà presentare lettere di licenziamento a tutti gli altri lavoratori.

La notizia la leggo nelle poche righe dei giornali, e mi domando come mai sia passata così sotto tono, quando invece una intera comunità dovrebbe far quadrato intorno a simili situazioni. Ricordo che quando la Giunta precedente mandò a casa un numero imprecisato di precari del comune, giornali e forze all'opposizione fecero grandi alzate di scudi. Il mancato rinnovo dei contratti a quei lavoratori fu una vergogna e credo di averlo detto chiaramente nelle sedi opportune, ma anche questi licenziamenti sono una vergogna anche perchè "giustificati" dalla esternalizzazione del servizio mensa, quindi solo e esclusivamente per fare cassa.
Ancora una volta il sindaco & co. si dimostrano più sensibili al vil denaro piuttosto che al bene comune ed in questo caso al futuro di alcune persone che improvvisamente, causa loro, si trovano senza lavoro.

A dire il vero sulla questione delle cooperative sarebbe meglio approfondire. Ad esempio sarebbe meglio capire la qualità della gestione e la capacità ed il progetto di chi finora le ha dirette. Questo è un nodo cruciale che potrebbe far capire finalmente molte cose. Spero che le rappresentanze sindacali riescano a fare luce e chiarezza, e non attendano inermi fino a che l'ultimo dipendente delle cooperative falconaresi perderà il posto di lavoro.

Ma come al solito a rimetterci sono sempre e solo i più deboli. Grazie Sindaco.

martedì 21 luglio 2009

LA PROPAGANDA SPACCIATA PER INFORMAZIONE

Ho ricevuto via posta il numero di luglio della rivista "In Falco". Il giornale è distribuito gratuitamente alle famiglie e agli operatori economici di Falconara. Il direttore è il Sindaco Goffredo Brandoni, il direttore responsabile Giuseppe Giannini. Insomma è arrivato il giornalino dell'Amministrazione comunale che come dice il sottotitolo dovrebbe fornire "informazioni, notizie, avvenimenti della comunità falconarese". Una nota all'interno chiarisce che "anche questa edizione e stata realizzata a costo zero per l'amministrazione, grazie alla generosa collaborazione di sponsor privati".

Ho sfogliato il giornale è ho notato che gli avvenimenti e le notizie pubblicate sono semplicemente degli articoli che propagandano le azioni del sindaco e della sua giunta. Certo niente di illegale, ma se l'obiettivo del giornale era quella di dare informazioni degli avvenimenti della comunità, allora è chiaro che in questo caso è mancato un ingrediente fondamentale per rendere la lettura più interessante.

Chi ha ricevuto il giornalino avrà infatti notato che non ci sono dichiarazioni, o considerazioni di forze politiche dell'opposizione, e nemmeno ci sono brani che riportano gli interventi delle numerose associazioni che operano in città.

Insomma una operazione propagandistica dal sapore retrò. Gli articoli si limitano a dare notizia delle varie iniziative dell'amministrazione comunale senza dare spazio ad eventuali dissensi, o peggio ignorando notizie di altri avvenimenti accaduti in città.

In molte città d'Italia vengono distribuiti giornalini comunali, è naturale che chi amministra la città cerca di far apprezzare ai cittadini le cose fatte, ma raramente non si mette a disposizione una pagina per il contradditorio, in questo caso mi sembra che si voglia impedire il democratico diritto di critica.

Ora però vorrei capire se "In Falco" è realmente un giornale comunale. Se lo è, o aspira a diventarlo, anche se finanziato da generosi sponsor, la comunità falconarese credo che abbia il diritto e la curiosità di ascoltare l'altra campana di tutte le forze politiche e delle realtà sociali che operano in città, credo anche che la comunità falconarese non possa accontentarsi di vedere le foto del sindaco intento ad operare a 360°.

Altrimenti ci troveremmo purtroppo di fronte al triste tentativo di riproposizione della propaganda di regime come ai tempi del cinegiornale prodotto dall'Istituto LUCE tra il 1927 e il 1945.

mercoledì 15 luglio 2009

IL PROGRAMMA ELETTORALE DEL PDL A DISPENSE. # 2°

Per rinfrescare la memoria dei falconaresi, elettori o meno del sindaco Brandoni, ripercorreremo punto per punto lo scarno programma elettorale del popolo delle libertà. Così, tanto per verificare se le promesse hanno dato spazio ai fatti.
A più di un anno mi sembra interessante confrontare le parole con la realtà.
Quello che leggete di seguito è tratto dal programma del pdl depositato in Comune. Non vi annoierò per molto, considerando che l'intero programma è sintetizzato in sole 814 parole.

Oggi pubblico una delle parti più sentite dal Sindaco e dalla sua Giunta, infatti il secondo punto si occupa di sicurezza. Considerando gli annunci ad alto effetto mediatico su questo delicato tema ci si aspetterebbe un programma dettagliato. Invece tutto è condensato nelle seguenti poche righe, che non spiegano le idee e la politica che si intende percorrere.

Punto 2
ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA
Per ordine pubblico e sicurezza intendiamo una maggiore concertazione con le Forze dell’Ordine con un miglior monitoraggio del territorio al fine di fronteggiare la criminalità diffusa in forte crescita in alcuni quartieri cittadini prevedendo un progressivo aumento delle risorse.
Ci si propone di potenziare la figura del vigile di quartiere oltre ad una mirata installazione dei sistemi di sicurezza nei pubblici servizi.

Era il secondo punto del programma Brandoni. Quanto secondo voi è stato realizzato? Spazio ai commenti se volete.

sabato 11 luglio 2009

COME LE BESTIE

VIA IL CAMPO NOMADI, ARRIVANO CANILE E GATTILE A FALCONARA

Così ha titolato il Corriere Adriatico ieri sulla notizia di sgombero del campo nomadi di via delle Caserme di Falconara.
Un titolo scandaloso, secondo me, irriguardoso e cinico.
L'articolo riportava l'imminente chiusura del campo nomadi da parte del sindaco Brandoni. Ora a parte che non si capisce bene dove quelle persone andranno ad abitare, mi chiedo chi è il responsabile di quel titolo che denota come minimo insensibilità nei confronti degli essere umani, i quali vengono equiparati ai cani e ai gatti.
Anzi peggio visto che nell'articolo si legge che "il Comune dopo una adeguata bonifica provvederà alla costruzione di un canile".
Se articoli o peggio titoli con questa impostazione passano inosservati ai più, io credo che ci sia veramente da preoccuparsi. Se invece si tratta di un disguido lessicale, allora mi aspetto le scuse del responsabile.

domenica 5 luglio 2009

IL CACCIATORE DI AQUILONI

Molti avranno letto il libro di Khaled Hosseini Il Cacciatore di Aquiloni. Un bellissimo romanzo da cui è stato tratto anche un film che racconta in maniera diretta ed emozionante la vita delle persone che abitano a Kabul in Afghanistan, dove la violenta repressione talebana le costringe ad un regime di prigionia dove è tutto vietato, perfino far volare gli aquiloni. Se non lo avete ancora letto ve lo consiglio caldamente.

Ma non è di libri che voglio parlare oggi. Ho solo preso lo spunto dal titolo di questo romanzo perchè ho scoperto che anche altri sono impauriti dal messaggio di libertà che evoca un aquilone in volo e non solo nel violento e illiberale regime talebano.

La nostra cara città, sta diventando sempre più una città intollerante, ricorderete che non tanto tempo fa ho avuto modo di raccontare di alcune ordinanze molti discutili nei confronti dei più deboli.
Ora sembra che il sindaco voglia mettere dei veti ad iniziative a lui sgradite appoggiato immagino dai suoi assessori e consiglieri.

Entrando nello specifico, sembra che il sindaco abbia vietato l'utilizzo di uno spazio nel tratto di spiaggia libera di Falconara Marittima, richiesto da alcune associazioni che volevano dare informazione sui rischi per la salute dei cittadini falconaresi a causa dell'alto tasso di inquinamento e per la raccolta di firme della petizione popolare partita già alcuni mesi per chiedere di non costruire nuove mega centrali elettriche nel nostro territorio.
Leggendo i regolamenti scopriamo che non esiste un codice o un articolo che vietano questo tipo di iniziative, anzi lo statuto comunale art. 14 prevede proprio il contrario.

Si richiedeva un piccolo spazio nel tratto di spiaggia libera per una giornata in cui montare un gazebo e fornire informazioni ai bagnanti con un simbolico volo degli aquiloni.
Proprio quegli aquiloni che i talebani afgani considerano pericolosi. Chissà forse c'è il timore che un inoffensivo aquilone possa far ragionare le persone su questioni che le riguardano. Forse si vuole evitare la discussione e l'approfondimento su temi che una seria amministrazione comunale non dovrebbe limitare ma al contrario stimolare.

Nonostante tutto in Afghanistan gli aquiloni hanno ripreso a volare anche se con difficoltà.
E a Falconara?

martedì 30 giugno 2009

LA SICUREZZA E LA FATALITA'

Una strage. Esplode una cisterna di GPL nella stazione di Viareggio e si scatena l'inferno. Un treno deraglia in piena notte per motivi ancora da accertare ed il fuoco in un attimo avvolge e distrugge un intero isolato. 14 morti, decine di feriti gravi, due palazzi rasi al suolo. In città proclamato lo stato di emergenza.

I testimoni raccontano di aver visto una enorme nuvola bianca incendiarsi investendo tutto quello che incontrava nel raggio di parecchie centinaia di metri. Molte persone sono morte bruciate, quasi tutti i feriti sono gravi a causa delle ustioni su gran parte del corpo. A provocare tutto ciò è stata la fatale miscela del gas con l'aria.
Non sono un esperto quindi mi faccio aiutare da wikipedia per spiegare cos'è il Gpl Gas Propano Liquido:

"Il nome deriva dal fatto che i componenti sono in forma gassosa a temperatura ambiente ed a pressione atmosferica, ma vengono liquefatti a pressione secondo una logica di economizzazione del loro trasporto. Il vantaggio che si ottiene è di aumentare la densità del gas di circa 250 volte, riducendo così l'ingombro a parità di massa (e quindi di energia producibile): questa logica rende possibile l'utilizzo di contenitori a pressione di dimensioni tutto sommato limitate. Per dare un esempio, una bombola da 40 dm3 di metanocontiene circa 6 kg di gas, compresso a oltre 20 MPa (200 bar); una bombola di pari volume di GPL ne contiene circa 20; di conseguenza l'energia fornibile è circa 3 volte superiore."
Quindi il gas liquefatto a contatto con l'atmosfera rigassifica velocemente e aumenta di densità e un semplice innesto di scintilla provoca il disastro di cui sono stati vittime i cittadini viareggini.

Dalle prime dichiarazioni sembra che questa volta non verranno incolpati i ferrovieri, come spesso accade dopo un disastro ferroviario, si parla di cedimento strutturale, alcuni parlano di disastro annunciato, altri di semplice fatalità. Resta il fatto che un treno che trasportava un carico pericolosissimo è deragliato e distrutto vite umane e cose.

Alle vittime della strage tutta la mia solidarietà, ma della solidarietà mi rendo conto che i feriti e i parenti delle vittme adesso non sanno che farsene. Sarebbe stato meglio che gli abitanti di quella zona avessero saputo i rischi che ogni giorno hanno corso. Si perchè quel treno chissà per quante volte ha attraversato quella stazione, nella più totale tranquillità delle persone. Stavolta purtroppo, "la fatalità" ha drammaticamente illustrato i rischi.

Appena ho saputo di questa tragedia ho pensato alle conseguenze di un incidente nel rigassificatore che i nostri politici di destra e di sinistra vorrebbero far costruire a Falconara Marittima. Anche se c'è chi garantisce che i casi di esplosioni sono quasi impossibili, rarissimi, proprio come il convoglio esploso stanotte.

Pensate che quel disatro a Viareggio l'ha provocato un solo vagone carico di GPL, pensate al carico di gas che può contenere un rigassificatore.

Alcuni testimoni hanno raccontato che una nuvola di fuoco ha invaso le strade e le automobili esplodevano uno dopo l'altra scatenando altri focolai di fuoco. E' l'effetto domino. Ecco provate a pensare ad un incidente nel rigassificatore che nascerà a largo (ma non troppo) della costa falconarese, una nuvola di gas si alza nel cielo e si infiamma, mentre il vento la spinge verso la città. Pensate a cosa potrebbe succedere se la nuvola raggiungesse la raffineria. L'effetto domino potrebbe essere devastante.

Lo so sono paranoico e sopratutto iettatore, dirà qualcuno. Ma vi invito a pensare: mentre il progetto del rigassificatore va avanti insieme a tanti altri progetti (centrali etc.) c'è stato un ente, un amministratore, un tecnico a spiegarne i pro e i contro ai cittadini?

Sicuramente il rigassificatore si farà, e sicuramente non ci sarà mai alcun incidente. Mai, fino a quando la "fatalità"...

venerdì 26 giugno 2009

IL PROGRAMMA ELETTORALE DEL PDL A DISPENSE. # 1°

Per rinfrescare la memoria dei falconaresi, elettori o meno del sindaco Brandoni, ripercorreremo punto per punto lo scarno programma elettorale del popolo delle libertà. Così, tanto per verificare se le promesse hanno dato spazio ai fatti.
Dopo un anno e due mesi mi sembra interessante confrontare le parole con la realtà.
Quello che leggete di seguito è tratto dal programma del pdl depositato in Comune. Non vi annoierò per molto, considerando che l'intero programma è sintetizzato in sole 814 parole.
Iniziamo con il primo punto, anche per perché siamo vicini alle verifiche di bilancio, quindi leggiamo cosa è stato programmato:

1 PUNTO
PROGRAMMA ELETTORALE DEL POPOLO DELLE LIBERTA’
Elezioni amministrative 13 aprile 2008

PROGRAMMA ECONOMICO FINANZIARIO


Impegno di risanamento di bilancio attraverso una razionalizzazione delle spese valorizzando la ricerca di professionalità interne all’Amministrazione.
Per quanto riguarda le entrate ci ripromettiamo comunque di non ricorrere ad ulteriori aumenti tariffari anzi ci impegneremo al massimo nel procedere ad una riduzione delle imposte comunali.
Impegno
prioritario da parte del nostro partito è quello che venga riconosciuto a Falconara Marittima il ruolo che svolge a servizio della collettività regionale. Rimane prioritario, quindi, far approvare alla Regione Marche una legge speciale che riconosca alla città lo status di territorio strategico.
Allo stesso tempo ci si attiverà perché si attui la legge nazionale prevista a favore delle città sede di insediamenti produttivi ad alto rischio di impatto ambientale. Ci si farà carico di attivare con il nuovo Governo nazionale per far in modo che una adeguata percentuale delle accise versate dalla raffineria allo Stato vengano direttamente destinate all’amministrazione comunale di Falconara.

Era il primo punto del programma Brandoni. Quanto secondo voi è stato realizzato? Spazio ai commenti se volete.

giovedì 11 giugno 2009

DAL SISTEMA MARCHE AL SISTEMA MARCHETTE

Consiglio comunale aperto oggi a Falconara, dettato dalla preoccupazione del PD e PDL si veder sfumata la possibilità di far costruire la nuova Fiera regionale nell'area individuata dalla Quadrilatero denominata area Leader. Sulla questione Quadrilatero non ci torno, chi vuole approfondire può cliccare qui.

Ma è comunque degno di nota il dibattito consiliare che ha visto oggi la partecipazione di importanti politici di livello. Tralascio alcuni nomi perché in pieno periodo di ballottaggio non voglio regalare spot elettorali, ma segnalo la presenza dell'assessore regionale al commercio e alle fiere e mercati Vittoriano Solazzi, quella del assessore provinciale alle infrastrutture della grande viabilità Antonio Gitto, nonché quella del Sindaco di Chiaravalle Daniela Montali.

L'intero consiglio comunale preoccupato per l'impossibilità di veder nascere sul nostro territorio la fiera, pendeva dalle labbra dell'assessore Solazzi, che però, dopo un lungo discorso per sostenere che la nascita di un unico Ente Fiera è un grosso successo, delude la platea di consiglieri, infatti molto candidamente dichiara che sul rapporto Quadrilatero e Fiera non ne può parlare perchè non è di sua competenza. Insomma hanno invitato la persona sbagliata.

L'intervento della sindaco Montali se letto in un certo modo mette in risalto la sua delusione per la scelta scellerata di aderire alla Quadrilatero, con il suo discorso si limita a sperare nel buon senso dei fautori della Legge Obiettivo, per il rispetto del territorio.

Poi ci sono stati gli interventi dei consiglieri comunali. Calcina come sua abitidine fa una analisi impietosa e mette a nudo le responsabilità degli amministratori (precedenti) della città, citando anche le relazioni della Corte dei Conti particolarmente critiche a riguardo. I discorsi dei due capogruppo PDL e PD invece sono come preannunciato ampiamente sui giornali, impostati in maniera bipartisan, tutti e due ad implorare la Regione a riprendere il controllo. Tutti e due a chiedere la Fiera a Falconara con un campanilismo che ignora l'interesse comune, dimentichi che l'accordo ed il protocollo d'intesa firmati dal Comune di Falconara e Chiaravalle hanno di fatto sottratto ai comuni il diritto di controllo e decisionale, Regione compresa.

Purtroppo devo ricordare che quell'accordo a Falconara è stato firmato con il pesante condizionamento della Regione Marche dai consiglieri del PD, PRC, PDCI, lista Carletti, AN e con la totale condivisione dell'attuale sindaco Brandoni. La questione è stata molto dibattuta e tutte le magagne che adesso emergono erano state abbondantemente preannunciate. Come nella migliore tradizione italiota anche questa volta la politica ha deciso di costruire la "scatola" senza pensare se quella scatola servirà a qualcosa.

E' imbarazzante dover ascoltare i discorsi dei politici che ruotano intorno al problema senza affrontarlo, i consiglieri hanno lungamente parlato di rispetto del territorio, dell'importanza strategica di Falconara, dello snodo infrastrutturale, della vocazione di servizio della città, tutti ad esaltare il SISTEMA MARCHE. Per il momento Falconara si deve accontentare del SISTEMA MARCHETTE.

martedì 9 giugno 2009

IL BUCO NERO

Che dire sui risultati del voto delle elezioni europee e delle amministrative dei giorni scorsi?

La prima cosa che salta all'occhio è l'astensionismo. Una volta si diceva che a votare non ci andava il popolo della destra perchè troppo poco attaccato ai valori democratici. Ora a votare purtroppo non ci va la gente di sinistra che invece è profondamente delusa dai partiti che avrebbero dovuto rappresentarla.

Se provate a fare mente locale, la crisi a sinistra inizia paradossalmente con mani pulite, e con l'inizio della cosiddetta seconda Repubblica. Da quel momento, i potentati si riorganizzano, gli affari trovano altre sponde e tutto riprende come prima, anzi peggio, mentre la sinistra si perde in sterili dibattiti.

La sinistra presa dalla voglia di governare subisce continue trasformazioni, fino al punto di imitare le gesta della destra, spesso fino a confondersi: come dimenticare le varie occasioni mancate che hanno deluso così tanto gli elettori. Dalla mancata legge al conflitto di interessi, fino alla mancata abolizione della legge 30, due esempi tra i cento che si potrebbero fare.

Ad un certo punto i due partiti di riferimento del centro-sinistra DS e Margherita, decidono di inventarsi un nuovo partito, nonostante che in molti sostenevano l'impossibilità di tenere insieme due forze politiche così distanti nelle idee e nella pratica. Ma sordi a ogni critica, ispirati dal modello democratico americano ecco che concepiscono biblicamente il Partito Democratico. Dicevano che anche in Italia era necessario avviarsi ad un sistema bipolare, anzi di più, bipartitico. I partiti più piccoli erano ritenuti solo degli ostacoli al progetto riformista, quindi da far sparire. Peccato che una volta annientati i Partiti minori, il PD non sia riuscito ad incidere minimamente sulla politica italiana, a tal punto che molti elettori considerano come vero partito di opposizione, l'Italia dei Valori di Di Pietro: il protagonista di Mani Pulite.

Le elezioni europee 2009 sanciscono il fallimento della politica del PD, mentre i leaders di quel Partito sembrano non curarsene, visto che dichiarano improbabili "tenute". Peccato che le elezioni amministrative Provinciali e Comunali confermano una drammatica sconfitta, consegnando decine di Province Comuni alla destra.

Il Partito Democratico è il responsabile diretto della catastrofe politica del nostro Paese, con la sua crisi interna potrebbe addirittura implodere e con questa implosione c'è il rischio che le speranze di intere generazioni vengano risucchiate, inghiottite, come in un buco nero.

Ecco il Pd è paragonabile ad un buco nero che inghiotte tutto ciò che gli ruota intorno. Le residue forze della sinistra dovrebbero provare a resistere alla terribile forza di gravità che le porta verso la definitiva distruzione, dovrebbero cambiare la traiettoria e cercare di allontanarsi dal pericolo mortale del buco nero.

La sinistra è come un piccolo pianeta dove la vita per ora è riconoscibile in piccoli organismi unicellulari. C'è bisogno di calma dopo il caos, per permettere alle cellule di moltiplicarsi e formare un organismo sempre più evoluto. Un piccolo pianeta che potrebbe diventare il punto di ripartenza anche per chi il buco nero a sua insaputa l'ha provocato.

DIFENDERSI DAI DIFENSORI

Qualche volta rimango interdetto di fronte alle affermazioni che si leggono sui giornali. Mi riferisco questa volta alle pagine locali che riguardano la nostra città. Sul Corriere Adriatico di oggi nell'articolo che riguarda la questione Fiera e Quadrilatero che verrà discussa in città in un apposito Consiglio Comunale (aperto?), si legge una dichiarazione del Presidente del Consiglio comunale che ha un sapore grottesco.

Un brano dell'articolo: " ...Positivo secondo Giacanella, che sulla vicenda ci sia l'unanimità tra maggioranza ed opposizione, le quali insieme - si stanno dando da fare per difendere il territorio-".

Ora chi legge da lontano questo articolo non conoscendo le questioni politiche di Falconara, potrebbe pensare che questo sia un esempio di maturazione politica, che scavalca le ideologie e via di seguito. Purtroppo la realtà è completamente diversa.

C'è un paradosso a dichiarare che maggioranza ed opposizione si stanno adoperando per difendere il territorio. Come si possono dire certe cose e sperare che nessuno osi criticarle.
I lettori che non vivono a Falconara, devono sapere che l'accordo alla Quadrilatero che ora "unanimante" preoccupa i politici locali, fu ratificato proprio dal PD e da altri partiti di sinistra tra cui PRC e PDCI, perchè la Regione Marche impose questa decisione, decisione tra l'altro condivisa dalla destra, visto che l'idea di quel progetto fu partorito proprio dalle loro menti creative.

Dire di adoperarsi per difendere il territorio è quanto meno azzardato.
Prima dovrebbero farci capire se difendere il territorio significa inginocchiarsi ai voleri dei petrolieri, disinteressarsi degli allarmanti studi epidemiologici, oppure decidere di edificare in aree protette (Castelferretti), oppure destinare la zona nord (montedison) ad un ennesimo centro commerciale, oppure dichiarasi favorevoli al By pass ferroviario tagliando in due interi quartieri e favorendo ancora una volta i petrolieri, oppure dichiararsi d'accordo alla costruzione del rigassificatore, oltre naturalmente ad essere complici del disastro Quadrilatero, massacro del territorio ampiamente annunciato e altrettanto ignorato.

Dunque vorrei sapere da Giacanella se quando dice difendere il territorio intende queste azioni intraprese dalla Giunta Brandoni (destra) e giunta Recanatini (centro-sinistra).
In tal caso vi supplico di interrompere la vostra azione: non vogliamo essere salvati.

In un punto ha ragione il Presidente Giacanella, tra la maggioranza e opposizione c'è unanimità di vedute. Purtroppo vanno però dalle parte opposta alle esigenze dei cittadini.
Fortunatamente all'opposizione c'è anche chi dissente.

venerdì 5 giugno 2009

I DIRITTI DEGLI INVISIBILI

Elezioni: tribunale, residenza a senza dimora per votare
L'uomo aveva chiesto piu' volte di avere residenza a Falconara
(ANSA) - ANCONA, 5 GIU - Il tribunale di Ancona ha ordinato al Comune di Falconara Marittima (Ancona) di concedere la residenza a una persona senza dimora per garantirgli il diritto al voto. L'uomo, che vive da lungo tempo in strada nella citta' marchigiana, aveva piu' volte chiesto di ottenere la residenza anagrafica in citta' per poter riavere i propri diritti di cittadinanza, ma le sue richieste erano rimaste inascoltate. (ANSA).

Ogni tanto si leggono delle belle notizie. I falconaresi che sono un pò attenti ai fatti che succedono in città avranno certamente capito chi è la persona senza dimora di cui si è occupato il tribunale di Ancona. Per rispettarne la privacy evito di indicarne il nome, ma molti avranno intuito che si tratta della stessa persona che il Comune di Falconara ha tentato di cacciare dalla città, multandola anche pesantemente, grazie ad una ordinanza anti bivacco di cui Giunta e consiglieri di maggioranza (destra) si vantano da alcuni mesi.
E' una piccola notizia, ma è una bella notizia.

lunedì 1 giugno 2009

PIOVE SUL BAGNATO


Piove da molti giorni e con una intensità di tipo tropicale. Potremmo avviare il dibattito sui cambiamenti climatici dovuti all'inquinamento, ma non è di questo che voglio parlare.

Tutti conoscono a Falconara il problema delle fognature, inadeguate e vecchie, ma nonostante questo c'è chi continua a prevedere nuove case. I negozianti per prevenire i danni della pioggia usano antichi metodi ereditati dai nonni come ad esempio le tavole di legno a mò di argine sulle porte dei negozi.

Falconara ha già subìto anche nel recente passato alluvioni, con i fossi spesso pieni di rifiuti incapaci di contenere le acque a causa dalla cattiva manutenzione.

Il problema dell'acqua alta dunque è conosciuto a Falconara, manco fossimo a Venezia.

Ma allora perché l'amministrazione comunale non si preoccupa di fare una azione tanto semplice quanto importante, ovvero provvedere alla pulizia dei tombini della città che invece intasati come sono non permettono il corretto defluire dell'acqua?

giovedì 28 maggio 2009

A PROPOSITO DI SPURGO DI RAFFINERIA

Vi propongo un articolo comparso ieri sul sito la mia aria.it

A proposito di spurgo di raffineria

Su Falconara Marittima si sta facendo sera. E’ il 16 maggio 2009. Mentre le famiglie si apprestano alla cena fuori scorgono una densa nube scura che va assumendo via via un colore giallastro. Qualcuno si allarma. Prende il telefono è chiama l’800122212 il numero verde del Centro Emergenze del Comune di Falconara Marittima. Al di là del filo le risposte sono vaghe.
Cittadino: “Buonasera, c’è una nube sopra la raffineria visto che mia madre abita a 100 metri dall’API volevo avere notizie”.
800122212: “Ah sì, ci sono già state alcune telefonate che ci comunicavano la presenza di questa nube, abbiamo sentito l’API ma ci hanno assicurato che non dipende da loro”.
Cittadino: “Mi scusi ma se non proviene dall’API da dove altro può arrivare?”
800122212: “Non so, in ogni caso lunedì se passa da noi potremo dirle cosa è successo.”
Cittadino: “Ma se la nube fosse tossica forse lunedì è un po’ tardi”.
Altra telefonata d’allarme. Altra risposta.
800122212: “Io non la vedo questa nube”
Cittadino: “Come è possibile signorina è grande come tre balene, mi scusi ma lei dove abita?”
800122212: “Io sto dalla parte opposta alla raffineria”
Cittadino: “Beh allora forse se prende l’auto e scavalca la collina la potrà vedere anche lei, è bella grande!”
800122212: “Sì ma tanto non posso fare nulla perché l’ARPA è chiusa”.

La questione approda subito anche sul web. il Comitato Cittadino 25 Agosto ne parla in tempo reale sul suo sito. Pubblica anche inquietanti fotografie. La notizia è ripresa dalle agenzie che riportano anche le rassicurazioni dell’Arpa Marche che precisa che si tratta “del periodico rilascio di spurgo, assolutamente non nocivo per la salute”.
Ma se davvero si è trattato di spurgo, sull’episodio, sarebbero necessarie ulteriori indagini.

Gas di spurgo: sostanza pericolosa

A proposito degli spurghi effettuati dai camini delle raffinerie, può essere utile sapere infatti che la direttiva CEE 67/548 concernente il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative relative alla classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura delle sostanze pericolose, indica come sostanza tossica il gas di spurgo delle raffinerie.
La sostanza rientra nella lista delle sostanze pericolose Allegato I della Direttiva 67/548/CEE con numero indice 649-171-00-9 : gas (petrolio), spurgo dell'idrodesolforazione del gasolio; gas di raffineria. Pericolosa in quanto i suoi effetti sono diretti per la salute. Può infatti provocare il cancro, oltre che alterazioni genetiche ereditarie. La normativa consiglia inoltre di evitare l’esposizione e di, in caso si incidente o malessere, consultare immediatamente il medico.

Alta incidenza di neoplasie sul territorio

E a Falconara Marittima la questione dell’incidenza dei tumori è drammaticamente di strettissima attualità. E’ recente il braccio di ferro tra Medicina Democratica e Api in relazione alla indagine commissionata dalla Regione Marche ed effettuata dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Un rapporto choc che mette in evidenza che “vi è un eccesso – afferma il documento di Medicina Democratica - di mortalità fra i cittadini (in particolare donne) di Falconara per alcuni tumori (leucemie e linfomi) che abitano nelle vicinanze della raffineria” e che “vi è una relazione – afferma ancora il movimento di lotta per la salute onlus - fra tali malattie e la vicinanza alla Raffineria di Falconara”.

Un botta e risposta che, con una procedura davvero insolita, ha coinvolto direttamente nel marzo 2009 le famiglie di Falconara che si sono viste recapitare a casa nella propria cassetta della posta dapprima due lettere, una firmata dall’assessore all’Ambiente delle Regione Marche e l’altra dal dottor Andrea Micheli della Fondazione Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Istitituto dei Tumori di Milano che informavano circa gli esisti dell’istituto epidemiologico, e una terza lettera, in replica alle prime due, dell'amministratore delegato Api spa ingegnere Giancarlo Cogliati.
“I responsabili della Raffineria – commenta Medicina Democratica rivolgendosi anch’essa direttamente alle cittadine e ai cittadini falconaresi - criticano l’indagine considerandola “di parte” e propongono che ne venga fatta un’altra affidandola ad un gruppo di scienziati alcuni dei quali da loro nominati. Una posizione tanto strana quanto inaccettabile. Sembrerebbe quasi – dice ancora Medicina Democratica - che un Ente pubblico, grandemente reputato a livello nazionale e internazionale, quale l’Istituto dei Tumori di Milano, sia fazioso e il suo lavoro abbia bisogno di una verifica da parte di chi inquina. Infatti si potrà dire – questo si da verificare - che la Raffineria di Falconara provoca delle emissioni all’interno dei limiti di legge o che fa il possibile per ridurle, che si tratta di produzioni necessarie, ecc., ma sostanze tossiche vengono comunque emesse e diffuse quotidianamente nell’ambiente. Emissioni che – dice ancora l’associazione - producono malattia e morte anche se a distanza di anni, a differenza dei gravi infortuni sul lavoro avvenuti i cui deleteri effetti sono stati immediati”.

Le emissioni prodotte dall’impianto

Ma qual è il livello di emissioni prodotto dalla Raffineria Api di Ancona, inserita nell’inventario nazionale degli stabilimenti suscettibili di causare incidente rilevanti del ministero dell’Ambiente, aggiornato ad aprile 2009?
Il Registro europeo delle emissioni industriali - European Polluttant Emission Register (Eper) - nella scheda riferita all’impianto pubblica i dati riferiti al 2004.
Si riporta un dato di 2 milioni 150 mila tonnellate di anidride carbonica rilasciata in atmosfera nel 2004 (1 milione 510mila nel 2001). Evidenziate poi 25 tonnellate di ammoniaca contro le 10 tonnellate del 2001, 401 tonnellate di composti organici volatili non metanici (erano 408 tonnellate nel 2001), 986 tonnellate di ossido di azoto (912 nel 2001), 1880 tonnellate di ossido di zolfo (1970 tonnellate nel 2001).

sabato 23 maggio 2009

UNO CONTRO L'ALTRO

Oggi mi soffermo su un fatto che mi è accaduto un paio di giorni fa.
Mi trovavo a passeggiare in centro a Falconara con alcuni amici intento a distribuire del materiale elettorale, ed incontro una coppia di quelli che consider(av)o miei amici. Li saluto cordialmente come sempre, anche perchè ci conosciamo da circa venti anni, ma la donna di cui non vi dico il nome, risponde al mio saluto con una frase che mi ha fatto pensare. Infatti con un tono che sembrava scherzoso mi dice: "... se mio marito perde il lavoro verremo a mangiare a casa tua".

Io credendola una battuta ho risposto che la mia casa è sempre aperta per gli amici, quindi non è necessario perdere il lavoro per entrare.

Lei però inasprendo ancora di più il suo tono di voce mi ribadisce che verranno a mangiare a casa mia solo se perderanno il lavoro.

Di questo scambio di battute credo che abbiate capito ben poco, quindi vi do una indicazione che vi aiuterà a capire meglio. La mia amica (?) si riferiva al posto di lavoro di suo marito dipendente della raffineria API.

Perché oggi ho deciso di scrivere di questo fatto che potrebbe sembrare di tipo personale? Perché il dialogo appena descritto mette in evidenza il clima pesante che si sta creando in città. Un clima che pericolosamente sta contrapponendo chi giustamente si batte per una città più vivibile, più sana, meno inquinata, con chi altrettanto giustamente ha timore per il posto del lavoro.

Allora credo che siano opportuni alcuni chiarimenti.

Io da anni mi sto impegnando insieme a centinaia di cittadini affinché Falconara possa ritrovare una giusta dimensione, più libera dall'inquinamento e anche più libera dai condizionamenti politici e dai poteri forti. Questo non significa che non abbia a cuore il futuro dei lavoratori.

L'equazione No centrali = licenziamenti è un tentativo meschino di chi si trincera dietro questa falsa verità e tenta di utilizzare i lavoratori come scudi dietro i quali continuare a fare affari.

Provocare uno scontro di questo tipo è da irresponsabili, ma credo anche che sia altrettanto da irresponsabili non cercare il dialogo tra le parti.

Mi domando ad esempio perché alcune forze sindacali della raffineria, preferendo inoltrarsi in dichiarazioni che nemmeno la dirigenza api osa fare, non fanno proprie le preoccupazioni dei cittadini sulla sicurezza, visto che dovrebbero essere una priorità anche per i lavoratori.

Insomma io rivendico il diritto di sognare una città migliore e nessuno può venirmi a dire che con la mia azione affamo le famiglie, perché se un solo lavoratore verrà licenziato questo non sarà a causa del no alle centrali.

Uno dei problemi di questa città è che si è perduto il valore della solidarietà, prevale l'egoismo. Colpa della crisi, ma anche colpa di una nuova cultura basata sul niente.

Dovremmo isolare chi tenta di metterci uno contro l'altro, perché tutti ci rimettono, tutti tranne i potenti.

Il clima diventa esasperante, si potrebbero perdere i posti di lavoro, la salute o molto più banalmente le amicizie. Non mi sembra un grande prospettiva.

sabato 16 maggio 2009

Api: Noe denunciano direttore stabilimento per inquinamento

16/05/09 16:01
Sostanze pericolose nel suolo durante demolizione serbatoio
(ANSA) - ANCONA, 16 MAG - I carabinieri del Noe hanno denunciato il legale rappresentante nonche' direttore di stabilimento della raffineria Api di Falconara per inquinamento del suolo. L'episodio risale alla primavera del 2008, la denuncia e' stata fatta al termine di una lunga serie di accertamenti: secondo i carabinieri dell'ambiente l'inquinamento sarebbe stato provocato dalla fuoriuscita di sostanze pericolose a seguito della demolizione, fatta senza permesso, del serbatoio per lo stoccaggio di idrocarburi.(ANSA).