Sono trascorsi 9 giorni del primo turno di elezioni amministrative. La campagna elettorale dei due candidati a sindaco sembra non esistere. Mi aspettavo due settimane di confronti per cercare di convincere gli elettori a votare approfondendo i temi programmatici.
E invece niente. Nessuno parla più di programmi, di come risolvere i problemi di Falconara.
La destra di Brandoni sa di non essere in grado di amministrare la città, e per non perdere rappresentanze in consiglio comunale, forse mettendo in preventivo la sua sconfitta, non fa apparentamenti ufficiali.
Il centro di Lodolini già non si cura più della partecipazione, dell'ascolto, ma si appella alla coscienza antifascista della cittadinanza per ricacciare indietro la minaccia (effettivamente pericolosa) della xenofobia e del populismo affiorata a Falconara come nel resto d'Italia.
Ma scusate, qualcuno veramente credeva impossibile un confronto elettorale con la destra? Non mi sembra la prima volta. Tra l'altro basta pensare alla sonora sconfitta del Partito Democratico nei confronti di Berlusconi alle ultime elezioni. Si va da soli con alterigia salvo poi invocare il voto utile per sconfiggere la destra, senza riuscirci. Stratagemma da non dimenticare, perchè ha contribuito pesantemente alla debacle della sinistra. A questo proposito sarà interessante vedere venerdì i compagni rifondaroli, quelli della falce e martello, applaudire Piero Fassino in Piazza Mazzini.
Insomma dei programmi di Falconara non se ne parla più. E per evitare di parlarne si ritiene opportuno occuparsi di chi forse in una giornata di sole andrà idealmente al mare.
Falconara dopo quello che ha subito, meriterebbe molto di più e di meglio. Per cominciare avrebbe bisogno di amministratori meno arroganti. Ma ormai mancano solo quattro giorni al voto. A questo punto ai cittadini di Falconara l'alta responsabilità.
Nessun commento:
Posta un commento