venerdì 23 novembre 2007

DALL'API ANCORA GASOLIO IN MARE

Ancora uno sversamento in mare di combustibile durante un'operazione di carico nella Raffineria API di Falconara. Leggo dai giornali che stavolta l'incidente è stato causato "da un'errata manovra nelle operazioni di bordo nell’aggancio delle manichette alle bocche di carico dei serbatoi della nave".

Naturalmente la Raffineria rende noto che lo sversamento è di modesta entità, e che l'azienda è prontamente intervenuta immediatamente per circoscrivere il prodotto fuoriuscito.

Certo d'inverno con le spiagge deserte, l'incidente ha un impatto diverso, sembra molto meno grave, sicuramente già domani la notizia cadrà nel dimenticatoio, fino al prossimo "modesto (speriamo) incidente".
Invece il problema è grave: negli ultimi mesi si sono registrati incidenti vari nella Raffineria, che hanno provocato pericolosi inquinamenti ambientali.

A me sembra che nessuno degli Enti preposti si ponga l'interrogativo del perchè troppo spesso accadono questi incidenti. Insomma la solita storia: C'è un incidente, l'Api dice che è di poco conto, talvolta, in casi di incidenti più gravi, arriva l'indignazione di qualche governante e via verso l'incidente successivo.

E pensare che c'è qualcuno che apostrofa qualunquista l'impegno sociale dei cittadini che in questi giorni stanno raccogliendo le firme per una "Vertenza Falconara", con la quale si chiede che la Regione Marche riconosca il disagio che la città subisce per l'ingrato compito di servizio, forze meglio dire di servitù, a favore di tutta la regione.
Ben vengano le firme. Spero fortemente che la città intera firmi manifestando così tutta la sua indignazione per questo stato di cose.

Ma il risarcimento economico non basta, qui c'è un problema di dignità per una città che vede calpestati sistematicamente diritti fondamentali come il diritto alla salute o al rispetto dell'ambiente.

Quando finalmente si faranno rispettare le prescrizioni sottoscritte con il rinnovo della concessione, sarà veramente un grande giorno di festa. Si ma Quando?

Dal sito dei comitati cittadini l'elenco degli incidenti (clicca)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Chiedilo ad Amagliani

Anonimo ha detto...

La città , questa città sta lentamente scivolando su un declino che la porta ad sistematico impoverimento ambientale, culturale ed economico.
E' una china che dovrebbe far riflettere attentamente tutte qelle forze, soprattutto di sinistra, che dovrebbero essere più vicine alle esigenze di tante, troppe persone , che vittime di un vero e proprio impoverimento economico, perdono, anche giustamente,di vista le altre problematiche. Avete visto le cartelle ici,praticamente raddoppiate, una continua moria del tessuto commerciale storico, una piazza centrale praticamente disabitata, troppe persone che si disinteressano le une delle altre vivendo una quodidianetà difficoltosa ed isolata e non partecipativa, una bella parola questa e quante volte l'abbiamo sentita spegnersi nelle bocche di quelli che la pronunciavano...ed intanto si discute: di unione, di cosa rossa, se si o no con gli ex verdi...ma intanto molte persone non lavoranoo lavorano in maniera precaria, i mutui aumentano, l'ici è alle stelle, gli affitti e le case sono diventate proibitive per chi ne possiede e per chi vorrebbe possederne...ma intanto si discute se quello si o se quell'altro no, se l'api si, se l'api forse, se è uscito poco gasolio oppure non si sa.
Io da semplice cittadinov orrei si che si discutesse, ma in maniera concreta, per cercare di capire i problemi che sono della città,ma anche e soprattutto dei cittadini che la vivono e debbono cercare di vincere ogni giorno, ogni mese questa discesa economica, culturale ed ambientale che i cittadini, la città, il paese intero ha imboccato ;ma senza l'aiuto e l'ausilio di una politica che sappia veramente decidere per il bene comune della collettività non riesco sinceramente a trovare la svolta che permetta di risalire questa pericolosa discesa.
Saluti

Anonimo ha detto...

Io che sono molto legato a Rocca Mare, guardo sempre con preoccupazione la cronaca di questi sversamenti, e sono molto contento nel vedere cittadini impegnarsi nella raccolta delle firme; una domanda però la vorrei fare, specie a tutti quei comitati che da tantissimo si prodigano per un rispetto maggiore dell'ambiente da parte dell'azienda API e magari anche della sua chiusura.
Sono mai stati interpellati i lavoratori? Le rappresentanze sindacali? Cosa pensano quelle persone che quotidianamente rischiano di finire incenerite all'interno di quella raffineria, ma che purtroppo è anche il loro posto di lavoro?
Non che mi dispiaccia la chiusura dell'API, anzi, ma vogliamo provare a sentire anche altri punti di vista o riteniamo che il nostro sia sufficiente a darci tutte le risposte. Magari conoscendo meglio impianti, metodi e sistemi di lavoro si potrebbero trovare soluzioni alternative meno impattanti sul già troppo martoriato sistema ambientale falconarese!
grazie per l'attenzione
lorenzo