domenica 2 dicembre 2012

LOTTA DI CLASSE (guerra tra poveri)

C'era un pò di fermento nei giorni scorsi a Falconara. La questione è la solita ovvero quale sarà la sorte della raffineria Api dopo la chiusura forzata di un anno. C'è stato un minacciato sciopero da parte dei sindacati, poi la notizia di accordo tra le parti e tutto è rientrato.

Cosa è accaduto? E' accaduto che la dirigenza della raffineria e le forze sindacali hanno trovato la soluzione al problema prevedendo l'utilizzo della cassa integrazione dei dipendenti per tutto il periodo del fermo.

Si potrebbe dire che è una buona notizia. Peccato che anche in questo caso non c'è traccia di un piano industriale, nessuna certezza sui futuri carichi di lavoro e nemmeno sulla ripresa produttiva. Quindi questa soluzione avrà l'effetto di un panniccello caldo, che si limita semplicemente a spostare il problema occupazione e della riconversione più in là. Se ne riparlerà tra un anno.

Ma in questa storia, l'ennesima tormentata questione Api, c'è un'altra questione che non mi piace. I sindacati hanno siglato l'accordo con la raffineria a tutela dei lavoratori diretti dell'azienda, ma non c'è alcuna garanzia per i lavoratori dell'indotto, occupati in raffineria tramite società in subappalto, tanto meno sono previsti ammortizzatori sociali.

Brutta situazione. Mi chiedo come possano i sindacati accettare che i lavoratori di uno stesso sito possano ottenere disparità di trattamenti così pesanti. Eppure una confederazione dovrebbe essere portatrice di interessi generali, da difendere ai tavoli contrattuali. Fa bene la Fiom ha tenere alta l'attenzione.

 

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