Ho appena finito di guardare la prima puntata di Report di MILENA GABANELLI su Rai 3. Il tema trattato interessa particolarmente il nostro Comune, che rinegoziando il debito con le banche, ha potuto spostare le rate in là negli anni, che tradotto significa: “Io faccio debiti, ma a pagare sarà chi viene dopo di me”.
Un argomento di difficile comprensione per chi non è esperto del settore, ma la trasmissione è riuscita a farmi comprendere molto bene che l'operazione di rinegoziazione dei debiti del Comune di Falconara molto probabilmente non è stata una buona idea.
Dovremmo approfondire questo aspetto e verificare quali sono i rischi di ulteriori indebitamenti per la nostra città.
Un argomento di difficile comprensione per chi non è esperto del settore, ma la trasmissione è riuscita a farmi comprendere molto bene che l'operazione di rinegoziazione dei debiti del Comune di Falconara molto probabilmente non è stata una buona idea.
Dovremmo approfondire questo aspetto e verificare quali sono i rischi di ulteriori indebitamenti per la nostra città.
Se non avete visto la trasmissione vi invito a leggere il reportage pubblicato sul sito della Rai dal titolo "Il banco vince sempre".
Brano tratto da www.report.rai.it/ "Gli Enti pubblici hanno sempre bisogno di soldi e li trovano facendo mutui e obbligazioni. Poi si fanno sistemare i debiti dalle banche che si inventano operazioni di finanza strutturata. E così si spostano i debiti in là nel tempo e il pacco se lo ritroveranno le giunte future. Questi scherzetti poi costano cari: le banche hanno un debole per le Regioni, le Province e i Comuni, perché di solito non capiscono i rischi che corrono e non si accorgono dei costi impliciti nelle operazioni “swap”. Gli “swap” fanno parte della famiglia dei derivati (la stessa dei derivati emessi sui mutui subprime che hanno messo in crisi le borse di mezzo mondo) e si chiamano così perché derivano il loro valore da variabili esterne. "
7 commenti:
Ciao Claudio,
la rinegoziazione delle scadenze dei mutui del Comune di Falconara, ha corrisposto alla necessità di alleggerire l'entità delle rate annue dei mutui, spalmandole su un arco temporale più lungo. Tutto questo all'unico e ben noto fine di evitare la iattura del dissesto.
L'operazione comporta inevitabilmente, nel medio-lungo periodo un aumento del peso complessivo degli oneri finanziari. Questo è stato sempre noto a tutti, ed espresso in modo chiaro dall'Amministrazione Recanatini e da chi l'ha sostenuta. Nessuno ne ha mai fatto un mistero.
Starà poi alla capacità delle future amministrazioni non solo di arrestare la crescita del debito, ma di abbatterne l'ammontare, adottando una politica di controllo costante del deficit annuo di parte corrente e di contemporanea dismissione delle proprietà immobiliari e mobiliari, laddove ne ricorrano gli estremi di fattibilità normativa e di compatibilità sociale.
La rinegoziazione delle scadenze dunque, non è nè "buona" nè "cattiva": è uno strumento che presenta costi (maggior peso degli oneri finanziari) e benefici (diminuzione del peso delle rate annue). La rinegoziazione di per sè non ha mai avuto la pretesa di risolvere il problema, bensì semplicemente di rinviarlo, mettendo però chi governa la città nelle condizioni di affrontarlo e risolverlo in un arco temporale ragionevole. Il problema quindi non è la rinegoziazione: il problema è il debito pregresso e la modalità che si intende perseguire per il suo abbattimento.
Un saluto
Gian Luca Piunti
15/10/07
Caro Claudio,
ti rammento che il Comune di falconara ha semplicemente allungato il periodo di rimborso dei mutui senza fare alcuna operazione swap nè altri derivati. la precedente amministrazione aveva fatto un contratto swap (che nascondeva un finanziamento) che avrebbe comportato un esborso a fineperiodo di circa 3 milioni di €, questa operazione è stata dal sottoscritto chiusa con un piccolo guadagno di 20.000 €.
Ti pregherei di non riportare false informazioni.
Riccardo Recanatini
Mi fa molto piacere che sono arrivate alcune precisazioni. Ringrazio soprattutto Riccardo Recanatini a cui però voglio far notare che non ho riportato nessuna falsa informazione, nè era mia intenzione farlo. Ho solo riportato alcuni brani citati durante la trasmissione Report che sono "virgolettati". Resta comunque immutata la preoccupazione per il carico del debito alle future generazioni, non credo che questo possa essere messo in discussione.
Claudio Paolinelli
Completezza dell'informazione.Ho fatto una ricerca nel sito del Comune e ho trovato documentazione riguardante i famigerati Swap.
Segnalo di seguito due delibere di Giunta, la prima è la 637
del 11/11/2005 (Giunta Carletti) la seconda è la 150
del 13/06/2007 (Giunta Recanatini). La prima delibera la ristrutturazione operazione swap con la Banca IMI, la seconda delibera la chiusura di di tale operazione.
Claudio Paolinelli
Ho trovato anche la delibera per la TRASFORMAZIONE DELL'INDEBITAMENTO TRAMITE OPERAZIONE DI INTEREST RATE SWAP
delibera
di Giunta n. 367 del 29 giugno 2005
Sempre Giunta Carletti.
Le tracce però partono da molto prima, così come scritto nella delibera in questione:
" ...che l’Amministrazione Comunale ha stipulato tre operazioni di swap con Banca IMI (banca d’investimento del Gruppo Sanpaolo Imi posseduta al 100% dalla Banca Sanpaolo Imi s.p.a.) in data 14/10/2003 come deliberato in data 14/10/2003 con delibera n° 440 ; (cercare la delibera sul sito del (Comune di falconara)
- che l’Amministrazione Comunale ha concluso con Banca IMI in data 24/10/2003 un Accordo Quadro in Strumenti Finanziari Derivati su tassi di interesse..."
A questo punto sarebbe interessante sapere quanto sono costate nel complesso alla comunità tutte queste operazioni finanziarie.
Claudio Paolinelli
la giunta Recanatini nel giugno 2007 è riuscita a risolvere il pericoloso contratto swap stipulato nel novembre 2005 da Giunta Carletti, ha inoltre allungato da 20 a 30 anni il debito per mutui di 76 mil. di € stipulati interamente da giunta Carletti. Il 6 Novembre si terrà a pesaro un seminario sui derivati e swap nei comuni e la giunta Recanatini sarà indicata come esempio virtuoso e corretto.
Non sono ne un commercialista ne un amministratore, ma credo che stipulare 76 milioni di euro di mutui in cinque anni per un comune come Falconara equivalga ad un "omicidio" delle finanze locali; il fatto di aver allungato la scadenza del debito non fa altro consegnare ad altri la "patata bollente" e prolungare l'agonia di questo martoriato comune. Non credo che sia molto educativo per altri amministratori locali portare come esempio di virtuosismo il comune di Falconara.
Lorenzo Pieralisi
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