domenica 6 novembre 2011

PER COLPA DI CHI

Rimaniamo sgomenti ogni volta che assistiamo alle tragiche e violente conseguenze del maltempo.

Le normali piogge stagionali si sono trasformate in torrentizie. L'evidente aumento delle precipitazioni alle nostre latitudini è causato dal riscaldamento climatico e dall'effetto serra. Un problema serio che i Governi non sembrano volersene interessare in maniera altrettanto seria.

Genova in questi giorni è una città ferita, la settimana scorsa è accaduta la stessa catastrofe in Toscana. La pioggia ha lasciato sul terreno morti, feriti, enormi danni alle cose. Subito gli amministratori si sono affrettati a dire che l'evento metereologico è stato imprevedibile, che la quantità d'acqua caduta in un giorno è superiore a quella prevista per mesi di precipitazioni. Potrebbe essere una verità questa, ma di certo non una giustificazione.

In questi casi si stenta a trovare i responsabili, ad individuare le cause. Perchè di responsabili è evidente che ce ne sono.

A Genova ad esempio: è ipocrita meravigliarsi se il torrente Fereggiano straripando invade un intero quartiere cittadino, quando tutti sanno che a quel torrente, per motivi urbanistici è stato modificato il percorso, cementificato il letto, addirittura interrato. Quel torrente passa sotto le case e le strade, in un letto ristretto, inadeguato a sopportare la portata dell'acqua durante la piena. E che dire delle urbanizzazioni selvagge che ogni amministrazione comunale approva, perchè è l'unico rapido strumento per il reperimento delle risorse economiche. Si fa cassa mettendo a rischio la vita delle persone. Non si tiene nella dovuta considerazione il dissesto idrogeologico, la morfologia dei nostri territori. La previsione degli eventi, la prevenzione e la mitigazione sono gli strumenti unici per impedire simili catastrofi. In questo stà la responsabilità delle persone.

Allora evitiamo di dire che a Genova c'è stato un evento imprevedibile, perchè era tutto prevedibile. Cerchiamo invece i responsabili. Chi ha progettato l'interramento del torrente Fereggiano, chi lo ha approvato, chi non lo ha impedito. E chi ha permesso di costruire, di cementificare interi territori a rischio di frana, case vicino gli argini dei fiumi. Chi ha ignorato le costruzioni abusive e anzi le ha premiate con i condoni. Vale per Genova ma nessun territorio è estraneo al problema.

Questi sono i responsabili, è facile darne un volto ed un nome. La responsabilità è di chi ci governa, ed è una responsabiltà grave che non dovrebbe restare impunita, ma in parte è responsabilità anche dei cittadini che non si interessano con la giusta importanza alla cosa pubblica, che la subiscono e basta.

Nemmeno Falconara Marittima naturalmente è esclusa dal problema. La sua conformazione, la sua collocazione in un'Area ad elevato rischio di incidenti ambientali, la sua densità della popolazione, dovrebbero far ragionare i suoi amministratori a considerare seriamente la sostenibilità e la tutela del territorio. Invece accade esattamente il contrario, la strategia è edificare, cementificare, in totale controtendenza con le reali esigenze e aspettattive dei cittadini. In questo caso però, i cittadini qui discutono, si indignano, protestano, costituiscono Comitati di quartiere. Proprio oggi ho assistito ad una manifestazione civile e partecipata di un gruppo di cittadini che hanno chiesto alla'amministrazione comunale di annullare la delibera che prevede la costruzione di un'altra serie di abitazioni, in una delle poche aree verdi ancora esistenti in città. Una protesta sacrosanta e di assoluto buon senso da sostenere e da far condividere al resto della città.    

Nessun commento: