martedì 22 novembre 2011

PRIGIONIERI DELLE NOSTRE PAURE

La Giunta Brandoni, esaurito lo scintillio di luce riflessa che l'ormai sepolto Governo Berlusconi non è più in grado di irradiare, sprofonda nel buio della inadeguatezza. I cittadini iniziano a fare un bilancio delle cose fatte dall'amministrazione comunale di Falconara Marittima, iniziano a valutare l'operato del Sindaco e dei partiti che lo sostengono, e scoprono che in effetti ben poco è stato fatto per la città, e quel poco non è stato positivo.
Ricorderemo Brandoni come colui che ha svenduto la città alla raffineria, ma oggi mi voglio occupare di un tema caro alla destra falconarese, punto fondamentale del programma amministrativo: LA SICUREZZA.

Da alcuni giorni i giornali danno spazio a notizie relative all'emergenza sicurezza nella città. Per il sindaco il tema della sicurezza è stato fin dall'inizio del suo mandato una specie di fissazione maniacale, tanto che le azioni politiche hanno prodotto ordinanze ispirate alle amministrazioni leghiste del nord. In nome della sicurezza abbiamo visto abbattere baracche regolarmente censite, rincorrere bambini colpevoli semplicemente di provenire da Paesi miserevoli, sgomberare senzatetto da qualsiasi angolo della città perchè secondo il sindaco, tali visioni degradano la città, e infastidiscono i cittadini per bene. Per non parlare dei continui raid notturni nelle abitazioni dei cittadini immigrati, costretti nel pieno della notte a subire perquisizioni e controlli spesso immotivati.
Operazioni che hanno fatto guadagnare al sindaco il titolo di sceriffo.  

Nonostante non esistano a Falconara particolari problemi con le comunità di cittadini immigrati, le azioni messe in campo non hanno dato i frutti sperati, perchè i senzatetto, che come dice la parola stessa non hanno una casa in cui dormire, mangiare, lavarsi, continuano a dormire in strada. La percezione di insicurezza quindi non è diminuita, anzi proprio il continuo allarme lanciato dall'amministrazione comunale, ha contribuito ad amplificarla. Questo è un problema per Brandoni perchè dovrà ammettere prima o poi che la tolleranza zero non è la soluzione ma un fallimento.

Meglio sarebbe stato affrontare la questione con più modestia ascoltando le associazioni che operano in città e che argomentano le loro proposte dall'alto dell'esperienza diretta.

In questi giorni il sindaco di Milano Pisapia ha avviato una campagna di solidarietà per i senzatetto cercando di mitigarne le difficoltà in vista dell'imminente freddo invernale. La stessa cosa ha fatto l'assessore Frascaroli di Bologna oggi, dichiarando che il Comune garantirà assistenza a chiunque ne avrà bisogno anche se non in regola con i documenti, perchè per prima cosa vale il diritto di sopravvivenza.    

Il nostro sindaco invece non trova meglio da fare che alzare cancellate nei vicoli della città per impedire che queste persone possano trovare un rifugio per ripararsi dal freddo. Strade sbarrate da cancelli di ferro invece di spazi per affrontare le gelide nottate, sgomberi notturni invece di coperte e bevande calde.

 Con le sue politiche antisolidali, il sindaco imprigiona l'intera città dietro le sbarre dei cancelli che fa installare, alimenta la cultura della paura per il diverso.  Forse  Brandoni, oltre che per essere stato il sindaco che ha svenduto la città, lo ricorderemo anche per aver tentato di instillare il germe dell'intolleranza. Dipende da noi!     

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