venerdì 29 luglio 2011

PICCOLO CONTRIBUTO POLITICO ELETTORALE

Quello che potete leggere di seguito è la mia relazione introduttiva sulle politiche dell'alleanze in vista delle elezioni amministrative 2012 in alcuni Comuni e nella provincia di Ancona, che avevo preparato per l'assemblea federale di SEL. Problemi di tipo politico che verranno resi noti al più presto, non hanno permesso la discussione su questo tema, e non credo che ci saranno altre possibilità per farlo. Quindi ho deciso di trasformare la relazione in una riflessione da condividere in rete a disposizione di tutti.

Relazione Claudio Paolinelli assemblea federale del 28/07/11 (bozza non corretta)

IL REFERENDUM

Lo straordinario successo dei Referendum indica una strada nuova da percorrere. Finora c'era un semplice sentiero, timidamente frequentato dai Partiti politici, vuoi per convenienza, vuoi per scarsa cultura. Con i referendum i cittadini, oltre a ristabilire i valori democratici insiti nel diritto/dovere di voto, travolgono tutte quelle contraddizioni tipiche di una politica di vecchia maniera.

Nessun Partito politico avrebbe avuto la capacità di coinvolgimento che hanno dimostrato i comitati referendari. Per primi i movimenti per l'acqua pubblica, che sono riusciti a coinvolgere 1 milione e 400 mila persone per la raccolta delle firme per la presentazione dei referendum sull'acqua; un risultato mai ottenuto prima, senza il supporto mediatico e con pochissime risorse finanziarie. Una meravigliosa dimostrazione di quanto sia importante la democrazia partecipativa.

Le persone con il voto hanno determinato nuove linee programmatiche per il Paese, reclamando un rapido ripristino delle regole democratiche a partire dall'uguaglianza di ogni cittadino davanti alla Legge.

Due le priorità:

1. tutela e rispetto del BENE COMUNE acqua

2. politiche energetiche compatibili con l'ambiente e con gli esseri viventi.

Si conferma quindi l'interesse prioritario alla qualità della vita, non rispetto al PIL, ma al BIL Benessere interno lordo.

Credo che si possa considerare l'incredibile affluenza ai seggi per il referendum una sorta di “rivoluzione dolce”. Vendola la chiama “la rivoluzione del buon vivere”, buen vivìr, il concetto eleborato nell'america latina: idee e critiche che si incontrano con l'azione concreta per studiare forme alternative allo sviluppo convenzionale.

I cittadini quindi dettano nuove regole ad una classe politica inadeguata e sarebbe un grave errore sottovalutare questa grande novità. La domanda di discontinuità va presa seriamente in considerazione. Si richiede a gran voce la fine del politicismo, del gattopardismo, il popolo italiano sembra non essere più disponibile a mediocri compromessi.

Nessun Partito avrebbe dovuto avere la sfacciataggine di attribuirsi meriti per l'esito referendario, perchè i veri protagonisti sono stati i movimenti, che per gran parte del percorso conclusosi con il voto del 12/13 giugno, sono stati lasciati soli, qualche volta perfino contrastati. E invece il PD, che non solo ha cavalcato l’onda del successo referendario all’ultimo momento, cercando di carpirne i meriti, ora cerca di svilirne il significato, presentando Leggi che aggirano ed ignorano la volontà degli elettori.

Noi di SEL siamo stati dentro al forum dell'acqua dall'inizio, abbiamo sempre partecipato senza la tentazione di egemonizzare il movimento. Abbiamo dato il nostro contributo facendo attenzione a non marcare le iniziative con il nostro simbolo. Eravamo e siamo nel movimento per l'acqua pubblica perchè crediamo in quella lotta. Siamo perfettamente in sintonia con quei princìpi, ed il movimento stesso ne ha riconosciuto la nostra correttezza, anche nella nostra provincia. Insomma non ci abbiamo messo il cappello. Ci sentiamo parte integrante di quel collettivo.

Da questa rivoluzione dolce, dai suoi princìpi ispiratori dobbiamo ricercare le forze e l'impegno per costruire la piattaforma programmatica ai tavoli delle alleanze per le prossime elezioni amministrative del 2012. Nella nostra provincia ci saranno le elezioni in città importanti come Jesi e Fabriano, elezioni anche a Corinaldo e Rosora, oltre al rinnovo della consiliatura della stessa Provincia di Ancona.

Il TEST AMMINISTRATIVO

Sinistra Ecologia Libertà ha superato il test delle amministrative in maniera complessivamente positiva. La formula vincente ha come ingrediente principale le primarie di coalizione; strumento partecipativo e democratico che ha permesso di ottenere inaspettati successi a Milano e a Cagliari, a Bologna, come a Torino.

Dove ci sono state le primarie, la coalizione di centro sinistra è stata premiata. La politica ha riconquistato dignità, le persone si sono riavvicinate, hanno riposto le loro speranze in un progetto che è stato partecipato.

Sembra una ovvietà, invece è una grande novità, abituati come siamo a tatticismi e sommatorie di consensi così cari ai vecchi della politica.

A Napoli infatti dove è stata tentata questa distorsione politicista, le persone, stanche ed arrabbiate, l'hanno bocciata clamorosamente. A Napoli le primarie si sono trasformate in una guerra interna ai partiti (nel PD in primis), a Napoli si è tradito lo spirito stesso delle primarie, ed ha fatto bene SEL a fare autocritica per una prima scelta che a molti è sembrata di interesse, e a riconoscere il grave errore politico, sostenendo al ballottaggio con forza il candidato dell'Idv e FdS De Magistris.

LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE

Le elezioni amministrative quindi evidenziano un generale consenso nei confronti di un centro sinistra che si allea e si confronta su chiari punti programmatici attraverso le Primarie.

Sembra che il famigerato laboratorio Marche, non trovi sbocchi in altre parti d'Italia. Questa anomalia resta emarginata nei nostri confini regionali, a Macerata si è cercato di rilanciarne il format, ma il PD e l'UDC non hanno potuto far altro che registrarne il fallimento. Quella coalizione non è risultata autosufficiente a Macerata, città storicamente democristiana. Un tentativo fallito nella proposizione politica, e salvato solo dall'intervento di SEL che ha dato sostegno al Ballottaggio alla lista dell'ondivago e trasformista Pettinari, per impedire alla destra di vincere.

Come diceva Montanelli, a Macerata i compagni si sono turati il naso e sono andati a votare il meno peggio. Cercando di non ascoltare i richiami tentatori delle sirene del Pd e Udc che avrebbero preferito inglobare SEL in quella alleanza con qualche posticino invitante. Sarebbe stato un effetto devastante per la nostra credibilità.

Sul laboratorio Marche e su Macerata Vendola dice: “Immaginare alleanze con formule alchemiche che prevedono un monopolio centrista è impraticabile. Il “laboratorio” si fa con le primarie, la partecipazione democratica, rimescolando le carte delle contese ideologiche. Abbiamo dato i nostri voti con generosità, senza negoziare alcunchè. Ma il punto è l’Italia che vogliamo, la crisi, il programma”.

Con queste parole si potrebbe liquidare la questione del laboratorio Marche. Siamo andati al voto per le regionali nel 2010 con un nostro programma e candidato Presidente, non ci sono state Primarie, e quell'alleanza della maggioranza ha tutto l'aspetto dell'alchimia. La scelta di non far parte di quella maggioranza, ne ero convinto allora, ne ho le prove oggi, è stata una scelta illuminata. Spieghi ora il PD la connessione tra il laboratorio Marche ed il terzo polo.

Fino a poche settimane fa sembrava impellente un incontro tra SEL e PD per verificare possibili avvicinamenti con un confronto programmatico a livello regionale. Ora sembra che la richiesta sia rientrata o sospesa, ma le domande che mi pongo e che vi pongo sono:

Da dove viene questa necessità di avvicinamento con gli alchimisti promotori della fine del centrosinistra regionale?

E' un nostro bisogno?

Ci sono importanti novità che ci inducono a rivedere le nostre critiche e perplessità sul programma del Presidente Spacca?

Domande che hanno necessariamente bisogno di risposte. Non solo per noi stessi, ma risposte necessarie da dare agli elettori che si sono riconosciuti nel nostro progetto, nel programma e nelle persone che abbiamo candidato.

Domande che hanno già una risposta, all’indomani del vergognoso spettacolo offerto dalla maggioranza in Regione in Consiglio, con il sì alla realizzazione del rigassificatore di Falconara. Pessimo esempio di malgoverno, sia sulla forma che sulla sostanza.

Facciamola una riflessione seria se vogliamo ascoltare veramente quella richiesta di nuova politica di cui dicevo all'inizio con l'analisi dell'esito referendario.

Credo però che SEL in quanto Partito responsabile e che aspira a governare non si possa esimere dal confrontarsi. Ha il dovere di parlare con tutti e di non escludere possibili alleanze in maniera ideologica. Lo deve fare in maniera ragionevole ma con forti e condivisi punti programmatici. Sapere quindi quali sono gli argomenti imprescindibili nella trattativa ai tavoli per le alleanze.

LE LINEE PROGRAMMATICHE

Di questo dobbiamo discutere in questa assemblea, per questo sono stati invitati i coordinatori di Circolo dei Comuni in cui si andrà al voto. Iniziare la discussione per determinare la decisione finale che a mio avviso compete sempre all'assemblea degli iscritti. Quindi avviamo una sana discussione interna, partecipata per arrivare ai tavoli programmatici con la giusta determinazione, con energia e soprattutto in maniera organica. Le elezioni comunali e provinciali, debbono stare tutte in uno stesso progetto politico, pur rispettando l'autonomia dei singoli circoli cittadini, dovranno avere una visione vasta, che non si limitino a convenienze localistiche.

C’è un cambiamento epocale in atto e noi stiamo uscendo dalla condizione di subalternità nei confronti degli altri partiti. Dobbiamo avere ben chiaro come comportarci quando ad esempio ci troveremo di fronte a proposte tipo quelle presentatte dall'Udc al Comune di Ancona nelle settimane scorse. Due volgarità secondo me da condannare: la prima propone soldi alle donne per non abortire e la seconda contributi e case solo per le famiglie “normali”. Due vere provocazioni.

O come reagire all'0dg del PD in Provincia di Ancona, che prevede la gestione dell'acqua e dei rifiuti con una unica multiutility. Forzatura intempestiva e arrogante dopo il referendum. Un odg che si pone esattamente al contrario della nostra visione gestionale, esplicitata dal documento sul ciclo dei rifiuti e votato da questa assemblea provinciale all'unanimità.

È necessario andare ai tavoli programmatici avendo bene in mente i princìpi ispiratori di SEL. La fase programmatica elettorale ci dà la possibilità di mettere in pratica le nostre idee sulle politiche del lavoro, sulle questioni sociali, quelle ambientali, sul consumo di territorio, insomma possiamo contribuire localmente a realizzare un modello di sviluppo che guardi alla qualità della vita. Rendere quindi possibile il binomio ambiente-economia.

LE PRIMARIE

Vendola dice: “C’è stato un certo scetticismo anche tra noi sull’idea delle Primarie, ma è stato un metodo per evitare che la questione delle alleanze e candidature non restassero prigioniere delle oligarchie o degli stati maggiori”.

La pratica partecipativa delle primarie di Coalizione, garantisce la Democrazia in ogni competizione elettorale, nei Comuni e anche in Provincia.

Nel 2007, anno del primo mandato della Presidente provinciale Casagrande, lo scenario politico era completamente diverso dall'attuale, il PD non esisteva, c'era l'Ulivo, i nostri consiglieri eletti nelle liste dei DS formarono in un secondo momento il gruppo di sinistra democratica e solo quest'anno hanno costituito il gruppo di SEL, partito che nel 2007 non esisteva. Sembra trascorsa un'era geologica. E’ importante considerare il totale cambiamento politico che c’è stato.

Il nostro giudizio sulla Presidenza Casagrande, visti i pochi mesi di partecipazione effettiva alla maggioranza, non può che essere tendenzialmente positivo, ma questo non ci impedisce di valutare la possibilità di affrontare la campagna elettorale chiedendo anche in questa situazione le primarie di coalizione proprio per il sostanziale cambiamento del panorama politico.

Non possiamo avere paura del confronto, le Primarie non indeboliscono, al contrario cementificano l’alleanza politica e rafforzano il candidato che le vince.

Concludo mettendo sul tavolo della discussione alcuni punti che ritengo molto importanti, tutti di pari rilevanza, che spero possano diventare oggetto di un primo documento per la discussione nei Forum, nei Circoli, da far circolare tra gli iscritti e simpatizzanti:

1. Primarie di coalizione: Metodo partecipativo da richiedere ad ogni tavolo politico delle alleanze.

2. Reddito sociale: è una nostra battaglia. Riteniamo infatti l'assoluta necessità di un piano che attenui la crescente difficoltà economica delle persone. Abbiamo depositato una Proposta di legge in Regione a riguardo. La copertura finanziaria, se mai venisse approvata quella Legge, deve essere congrua con l'entità dell'emergenza. Non dovremmo accettare, secondo me, vaghe promesse o insufficienti risorse, che farebbero di quella Legge solo uno spot di demagogia. Le motivazioni che ci hanno indotto a presentare il disegno di Legge regionale devono essere la leva anche nei Comuni per il raggiungimento di standard elevati di politiche del welfare.

3. I diritti civili: li riteniamo un fatto di civiltà. Il riconoscimento delle coppie di fatto, la lotta alla discriminazione delle persone omosessuali, la pari dignità, sono patrimonio di questo partito e non vogliamo privarcene.

4. Beni Comuni: su questo punto credo che non esistano margini di trattativa. Riguardo l’acqua, ci riconosciamo pienamente nella politica espressa dal Forum. L’acqua non ha rilevanza economica, la gestione deve essere totalmente pubblica e consorziata e non tramite multiutility.

5. La questione energetica: consideriamo il Pear uno strumento avanzato che deve trovare piena applicazione. Politiche contro gli sprechi energetici, la ricerca dell'efficienza, la cogenerazione distribuita sul territorio, piccoli impianti, sviluppo dell'energia rinnovabile e assoluta contrarietà ai rigassificatori, e soprattutto totale contrarietà alle mega centrali che gioco forza si vorranno costruire in abbinamento al rigassificatore. Questi punti se diventano negoziabili, contraddiranno il nostro stesso nome.

6. Quadrilatero: La Legge obiettivo è una truffa, la cattura di valore un esproprio ai Comuni, il progetto in se evidenzia chiari segni di inaffidabilità, e la sicurezza per i lavoratori si è dimostrata inadeguata, le morti sul lavoro testimoniano il fallimento dell'intero progetto. Non potremo mai accettare il modello Quadrilatero come il modello da seguire per le opere infrastrutturali della Regione Marche, come invece afferma L'assessore Viventi. Dovremmo, riaffermare la totale contrarietà a quel modello.

7. Ciclo dei rifiuti: abbiamo prodotto un buon documento politico e credo che dobbiamo batterci per la sua realizzazione

I temi di discussione naturalmente non finiscono con questi punti, la questione del lavoro, della pianificazione, l'urbanistica, la migrazione, il welfare, la sanità, l’ambiente, tutti temi su cui credo dobbiamo confrontarci anche con la collaborazione dei Forum provinciali.

La discussione che si apre oggi spero sia propositiva e che aiuti tutti noi a programmare il percorso elettorale, senza perdere di vista il nostro primario obiettivo della costruzione di una sinistra forte e capace di governare, e senza dimenticare la domanda di buona politica che i cittadini hanno richiesto con i referendum appena votati.

Claudio Paolinelli

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